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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Autonomia Audiofila
  2. Pre + finale Rotel: impressioni
  3. Scelta casse
  4. Primo impianto serio
  5. Ampli e CD per le KEF
  6. Politiche oscurantiste
  7. Sorgente digitale modulare
  8. Soddisfacenti autocostruzioni
  9. Chi devo eliminare? 1
  10. Chi devo eliminare? 2

Autonomia Audiofila
Caro Direttore
Questa è la seconda volta che le scrivo e cosciente del suo breve e prezioso tempo, ho sempre cercato di evitare di disturbarla.
Ormai a più di un anno e mezzo di distanza dalla prima lettera ho deciso che era giunto tempo di riscriverle perchè era davvero doveroso ringraziarla.
Per cosa? Bè, la risposta la si potrebbe avere sfogliando settimanalmente la rubrica della posta, oppure dando un'occhiata a tutta la serie di progetti a costo zero che ci mette a disposizione tramite il suo sito, oppure leggendo le recensioni pressochè chiarissime, esaurienti e "VERE" degli apparecchi provati, e potrei continuare ancora per molto, ma non è per questo che desidero ringraziarla, o meglio, non solo per questo. Mi spiego.

La venuta a conoscenza del suo sito avveniva quasi per caso circa 2 anni fa, quando ero reduce da un sistema Home Theatre che come tanti avevo acquistato abbagliato dalle possibilità del cinema in casa. Poco soddisfatto in generale del mio impianto, lo stavo abbandonando, perchè non mi attirava più davvero, ne dal punto di vista musicale, ne da quello cinematografico.

Poi, col tempo, la lettura delle sue pagine, le lettere dei lettori e le prove fatte qui sul mio impianto e i confronti con quelli degli amici, le cose sono cambiate. Il mio impianto HT pian piano, una prova dopo l'altra, è diventato un impianto stereo, non di quelli Hi-End (perchè non me lo posso proprio permettere) ma un modesto impianto Hi-Fi che per me suona davvero come un Hi-End. Il piacere di ascoltare la musica come se qualcuno suonasse ogni sera dal vivo solo per me, il piacere di crescere pian piano e scoprire ogni tanto qualche miglioramento nella difficile strada della riproduzione musicale.

I primi tempi cercavo sempre di spulciare le lettere per vedere che tipo di amplificatore suggeriva o che tipo di casse o che sorgente, adesso non è più così. Con il suo aiuto ho imparato ad ascoltare con le mie orecchie e a decidere con la mia testa, unici veri giudici per il raggiungimento di una vera soddisfazione nella riproduzione musicale.

Quindi per questo e per tutto quello che ancora ci darà voglio dirle grazie caro Direttore, un grazie a a lei e a tutti gli appassionati che come lei tengono accesa la fiamma di questa passione che spero sempre più divampi nei cuori delle nuove generazioni.
Grazie di tutto. Grazie Lucio.
Tiziano Di Natale - E-mail: dinatiz@libero.it

LC
Caro Tiziano,
grazie a te per le belle parole. Mi fa piacere che la lettura di questo sito ti abbia aiutato a maturare come audiofilo fino a poter prendere decisioni autonome, supportate solo dal tuo gusto. Così dovrebbe accadere sempre!
Lucio Cadeddu

Pre + finale Rotel: impressioni
Salve Lucio.
Ricorderai sicuramente... sono Andrea da Catania.
Mi hai ripreso tempo addietro per l'affetto con cui parlavo delle elettroniche Technics e per l'incauto consiglio che ti ho richiesto per una biamplificazione con ampli diversi.
Bene ... comprese le ragioni e compresa la "tracontanza" della mia incauta domanda, pur affezionato alla coppia pre + finale Technics con le lancette, ho acquistato pre e finale Rotel "usati" come da tuo ragionevole consiglio.
Così colgo l'occasione per disturbare al fine di aver un tuo parere sulle mie impressioni d'ascolto. Veniamo alla mia nuova configurazione:

L'ambiente è 3,5 x 3,5, i diffusori sono distanti dalle pareti posteriori 20 cm (non posso metterli più distanti) e dalle pareti laterali il sx 1 m e l'altro a dx 50 cm.

Innanzitutto devo riconoscerti di aver azzeccato la previsione che mi desti tempo addietro quando ti chiesi il perchè questi diffusori (Mission M74i) erano stranamente, ed in parte fastidiosamente, brillanti ed aspri: tu mi rispondesti che una certa quota di colpa spettava alle elettroniche TECHNICS. Ebbene avevi ragione!
Con i Rotel è indubbiamente tutto meglio ma non ovviamente perfetto... diciamo dai 600, 800 hz in su è migliorato tutto.
Quel che mi lascia perplesso ma non propriamente "scontento" è il comportamento di questi diffusori e di queste elettroniche in gamma mediobassa e bassa.
Infatti scollegati i Technics, i quali paradossalmente avevano un basso compatto senza grossolane code (considerando l'ambiente) e collegati i Rotel mi son trovato un basso debordante, apparentemente poco controllato, sontuoso e fastidioso specie con alcune tracce moderne che sono follemente e tristemente ultracariche di bassi per far sentire le frequenze inferiori anche nelle cuffie oltre che nei moderni minidiffusori!
E non ti nascondo il mio rammarico specie immaginandomi un basso secchissimo come si conviene ad un ampli che dichiara 1000 di smorzamento.
Così mi son preso gli spikes di cui prima non sentivo l'esigenza, li ho messi sotto i diffusori e la situazione è migliorata un bel po'.... i bassi sono meglio controllati e corretti nella loro intensità.
Per non parlare degli ovvi vantaggi: il Rotel indurisce molto meno le voci nei picchi di potenza dei transienti ad alto volume (è ovviamente più potente) ed è molto più dinamico anche quando il volume è alto, caso in cui il technics diveniva ovviamente piatto per il termine della riserva di potenza.
Ciò non toglie che ho l'impressione di un eccessivo rigonfiamento in gamma mediobassa (200-400 hz)... ma non dei bassi che sono ora veloci come se non meglio del finale technics, (il mio metro si basa su una canzone dei Simply Red "money to tight dimension" dove un incedere di gran cassa perdona ben poco impianti ed ambienti con risonanze indesiderate).
Mi convince poco il range 200 –600 hz in cui i mediobassi forse gonfi, forse alti in livello conferiscono un carattere un po' inscatolato delle voci maschili più basse.
Esiste qualcosa che io possa fare? A parte staccare del tutto uno dei due woofer in ciascun diffusore ;-)))))?
E' il naturale comportamento di questi diffusori a torre con doppio mediobasso quando si associano ad ampli ricchi di corrente come i Rotel?
Ho inoltre notato che le tracce in cui il basso scende ampiamente in frequenza mettono in crisi i woofer ad alto volume.
Non è una crisi dell'ampli perchè le voci e gli alti restano cristallini. Perchè non si usa più il filtro subsonico? Non sarebbe stato d'aiuto?
In auto si usa tagliare con crossover attivo in passa alto i woofer da 165 mm ad almeno 40 50 hz. E' necessario che io mi rivolga verso diffusori con trasduttori di diametro maggiore che soli 165 mm per poter ascoltare il nuovo sontuoso e veloce "basso Rotel" a volumi elevati?
Ti ringrazio in anticipo.
Andrea Cavallaro - E-mail: andreacavallaro76@tin.it

LC
Caro Andrea,
non avevo dubbi sul miglioramento che avresti avvertito passando ai Rotel. Però.... però ci sono alcune cose ancora poco chiare. Un'amplificazione migliore fa esprimere i diffusori al meglio delle loro possibilità. E se ora senti un basso strabordante è segno che prima veniva perso per strada dai Technics. I Rotel di certo non se lo sono inventato di sana pianta. Anzi, le elettroniche Rotel sono tra le più asciutte, da questo punto di vista. Quel basso strabordante è inciso sui dischi, quindi un impianto HiFi deve poterlo e doverlo riprodurre. Il fatto che sia eccessivo probabilmente dipende dall'ambiente e/o dal posizionamento.
Ancora, il problema dei woofer che vanno in crisi non è certo colpa dell'amplificazione. Non mi è chiaro al 100% cosa intenda, poi, per "woofer in crisi". Se intendi che si muovono molto, è normale, quando c'è una forte richiesta energetica in gamma bassa.
Il filtro subsonico non servirebbe a nulla perchè non sono certo le frequenze infrasoniche a far muovere i woofer. Intanto perchè non sono presenti sui dischi (nella maggior parte dei casi) e poi perchè il filtro suddetto aveva senso coi giradischi, spesso fonte di spurie e risonanze sotto i 20 Hz. Col CD il problema non esiste. Tagliare i woofer come si fa in HiFi car è un delirio ed un insulto al concetto stesso di HiFi. Se i costruttori delle Mission avessero ritenuto di dover salvaguardare i propri woofers da movimenti indesiderati...l'avrebbero fatto, ti pare?
Il problema è la stanza, piccola, ma soprattutto, i 20 cm di distanza dalla parete posteriore. Prendere casse con woofer più grandi e, quindi, con una presumibile (e sottolineo l'aggettivo) gamma bassa più profonda e potente aggraverebbe soltanto il problema. Semmai, la soluzione - oltre a quella di spostare le casse dalla parete - è quella di cercare un diffusore più asciutto in basso. Diffusori nati per stare vicini alla parete posteriore sono, lo ripeto per l'ennesima volta, i Linn ed i Naim.
Una sola correzione non richiesta: il brano dei Simply Red che citi è "Money's too tight to mention". Prova ad ascoltare "Sad old red" dallo stesso disco...c'è un (contra)basso semplicemente devastante :-)
Un suggerimento in chiusura: prova a tappare il condotto reflex delle tue casse con gommapiuma, prima in modo parziale, poi totale, e valuta la differenza. Qualcosa potrebbe migliorare.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Scelta casse
Gentile Direttore,
sono un Vostro vecchio lettore (la prima volta vi scrissi nel '98....) assillato da un forte dubbio. Dopo anni in cui mi sono accontentato di impianti di qualità forse appena appena sufficiente, sono riuscito a metter da parte qualche liretta (!) e sono 2 mesi che ascolto hi-fi in vari negozi della mia città. Il budget da me fissato è di 2500 euro (costato furiose litigate con la dolce metà che voleva piuttosto cambiare qualche mobile in casa ..... :-)
Io ascolto prevalentemente rock, musica elettronica e qualcosa di Pop........
Alla fine come ampli e lettore cd ho scelto l'accoppiata della NAD: C370 (ampli) e 541i (CDP).
Il mal di testa ( che ora si affianca al mal di pancia lasciato in eredità dai lauti pranzi del periodo Pasquale ....) riguarda la scelta dei diffusori: alla fine la stessa si è ristretta tra le BW 604S3 e le KEF Q7.
Quello che cercavo èil miglior diffusore a torre in questa fascia di prezzo(1100- 1200 euro) e secondo me questi 2 sono sicuramente tra i migliori.
Il dubbio mi assilla perchè se ascolto questi diffusori nella sala del negozio riesco a percepire le differenze, ma a casa mia son convinto che sarà tutto diverso...
Nel negozio infatti entrambi i duffusori sono ben posizionati, hanno aria sia ai lati che dietro e soprattutto l'ambiente è trattato acusticamente....Nel mio salone di circa 50 m2 che è sicuramente più riflettente del negozio non avrò sicuramente la possibilità di lasciare un metro dietro ai diffusori ma sarò costretto ad accostarli un po' di più al muro.......
Le KEF hanno anche uno sbocco posteriore, cosa che mi farebbe pensare che siano un po' più sofferenti a questo problema, mentre le BW hanno lo sbocco anteriore e anche dei tappi per le aperture che si possono usare nel caso l'emissione in bassa gamma sia un po' sporcata da fattori esterni...
All'ascolto la cosa strana è che mi sembra le BW abbiano più bassi delle KEF anche se dalle caratteristiche che si leggono le KEF sembrerebbero scendere un po' di più, mentre sui medi e alti mi sembra che le tecnologie KEF siano migliori (il tweeter concentrico al mid sa il fatto suo...).
Ma forse tutte queste valutazioni non sono poi valide al cento per cento perchè questi 2 diffusori hanno avuto diversi tempi di "rodaggio" ....
Mi farebbe un immenso piacere (e sicuramente dormirei un po' meglio :-) se potessi avere la sua opinione sia questi due prodotti in sè sia sui problemi di posizionamento.
La ringrazio infinitamente e le faccio i complimenti per il Suo sito che credo stia facendo crescere con intelligenza una nuova generazione di audiofili o più semplicemente amanti della buona musica. Gianluca Sacco - E-mail: giacco6@virgilio.it

LC
Caro Gianluca,
se bastasse il consiglio di qualcuno per farMI dormire sonni tranquilli.....non esiterei a chiederlo. Ti auguro che l'unico problema che possa turbare i tuoi sogni sia solo l'HiFi, saresti un uomo fortunato (o forse no? ;-)).
Comunque sia, il mio consiglio, viziato da una forte preferenza personale, è di prendere le KEF. Lo sbocco reflex posteriore non è un problema enorme, basta non attaccare le casse al muro. Poi, se proprio ci dovesse essere un basso invadente, potresti - come fa la B&W - provvedere a tappare il reflex con della gommapiuma, prima in modo parziale, poi totale, eventualmente.
La mia preferenza verso le KEF è dovuta anche al fatto che tu definisca il tuo ambiente "riflettente". Meglio allora un diffusore con una gamma medio-alta più tendente al neutro che al brillante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto serio
Salve, vi ho scoperto da pochi giorni, e mi avete fatto venire voglia di "costruire" un impianto "serio". Ho divorato i consigli su TNT, ma ho bisogno di alcuni input per iniziare quest'avventura. Ho trent'anni, ascolto seriamente musica dall'88, purtroppo con componenti commerciali (Ampli Pioneer A-X304 2x45, Diffusori Pioneer 140w della stessa serie, Cd Onkyo DX-2800). Ascolto un po' di tutto con predilezione per certo rock americano (da Springsteen in giù), Blues (R.L Burnside, Junior Wells...), cantautori (nick cave, john hiatt, norah jones...), cajun-zideco-mexico-cuba (los lobos, ibrahim ferrer), italiani (massimo bubola, davide van de sfroos, carmen consoli...), insomma senza voler fare pubblicità, la musica che mensilmente viene recensita sulla rivista "Buscadero".
A settembre mi sposo e sto pensando ad un nuovo impianto con componenti di buona qualità; anche se non so se ne valga veramente la pena; cioè, ci terrei molto (ho appena finito di costruire il porta elettroniche TNT Flexy), ma l'unica stanza che posso "dedicare" alla mia passione misura solo 3,80x2,20x2,80(h) e tra l'altro il lato sfruttabile è quello più lungo in quanto quelli corti ospitano rispettivamente finestra e porta.
In un post sopra ho chiesto di conoscere la distanza minima tra due diffusori in quanto avrei pensato di disporre il tutto (elettroniche+diffusori) in un angolo con punto d'ascolto nell'angolo opposto, riducendo in questo modo anche la lunghezza dei cavi. Che ne dite? O a questo punto è meglio il lato lungo con ascolto frontale?
Neppure volendo trasferire l'impianto nel salone la situazione migliora (nonstante le generose dimensioni 30mq) poichè mi ritroverei forza di cose comunque a dover posizionare i diffusori a 3 mt uno dall'altro ed il mio punto d'ascolto a meno di due mt da essi.
Dopo questa lunga premessa, cui spero vogliate aggiungere qualche chiarimento, passiamo alla parte tecnica. Non so proprio da dove iniziare a scegliere. Forse dovrei stanziare un budget di spesa: a occhio e croce diciamo 2000 euro per diffusori+ampli+cavi, mantenendo per ora questo lettore CD. Oppure è preferibile un acquisto frazionato: oggi i diffusori, un domani non troppo lontano un buon ampli e quindi i cavi? Consigliatemi qualche accostamento ampli+casse che potrei valutare in base ai miei gusti, premesso che ancora non so a chi rivolgermi per delle prove d'ascolto (Puglia).
Grazie mille per l'aiuto. Ti ringrazio. Sicuramente mi dirai che non vale la pena in una stanza di piccole dimensioni creare un impianto come nei miei sogni. Allora, se possibile, ti chiedo di affrontare anche il caso che dovessi sistemare il tutto, e in modo ottimale, nel salone (30 mq circa). Ancora grazie.
Carlo - E-mail: edwin@interfree.it

LC
Caro Carlo,
il rispetto reciproco imporrebbe che non si riciclino messaggi inviati ad altri per risparmiare tempo. In particolare, come si evince facilmente dal testo, il tuo messaggio è stato scritto ad un gruppo di discussione sull'HiFi. Bastava un minimo di editing per farlo apparire non "riciclato". Constato quanto tristemente stiano andando perduti i valori di rispetto per le persone.
Io, poichè a tali valori ci tengo ancora, cercherò di far finta di nulla e ti risponderò come se niente fosse ;-)

Visto che il salone non sembra poi così "praticabile" rassegnati pure alla stanza piccola, che non è che sia poi un disastro per forza. Ti consiglio di utilizzare il lato corto, però. Poi, 2000 Euro per ampli e casse sono una cifra di tutto rispetto. Ti consiglio dei diffusori da pavimento, dal piccolo ingombro in pianta quali potrebbero essere le KEF Q5, Chario Synthar 200T, Aliante CNM Tower, B&W DNM 603, Rega Jura. Come amplificazioni, Rega Mira, Audio Analogue Puccini SE Remote, NAD C370, Rotel 1070.
Per ascoltare, non dovresti avere difficoltà particolari nella tua regione, ci sono almeno un paio di negozi di buona reputazione.
Per i cavi, lasciati consigliare dal negoziante, purchè si tratti di materiale di buona marca.
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Ampli e CD per le KEF
Stimato Direttore
Innanzi tutto vorrei farle i miei complimenti per la rivista. Oltre ai contenuti ammiro il vostro modo di impostare il discorso sull'audio perchè ne affrontate tutti gli aspetti e problematiche. Più di tutto mi fa piacere il vostro essere rispettosi di tutte le esigenze di chi vi scrive, mostrando il vostro amore per la musica e per gli sforzi di chi, non potendosi permettere cifre da capogiro, cerca di ottenere il meglio anche con quel poco a disposizione. In sintesi siete un grande sostegno: grazie!
Vorrei raccontarle, brevemente, l'impresa dell'acquisto dei miei diffusori (che penso possa essere utile anche agli altri lettori) e infine chiederle un consiglio. Dunque, sono passato casualmente in un negozio di hi-fi dove c'era una svendita e così ho deciso di entrare per vedere di trovare le mie PRIME CASSE, per poi tirar su il mio PRIMO IMPIANTO. Ascolto delle KEF che mi piacciono e vedo il prezzo: listino 675 euro scontate 505 euro. Pensavo fossero le Q35 e, sembrandomi un prezzo quasi equo, ero intenzionato a prenderle (magari con un altro piccolo sconto).
Chiedo il modello e mi sento rispondere KEF Coda 9.2. Ricordandomi che erano di classe inferiore alle Q35 sparo la mia offerta: 400 euro. Così inizia la contrattazione che finisce con un accordo: 450 euro. Non sentendomi certo dell'equità del prezzo blocco le casse (20 euro) per ritirarle la sera e vado a casa per cercare di trovare più informazioni sulle Coda 9.2. Scopro che le coda 9.2 sono fuori produzione da 2 anni e che il listino presentato nel negozio era una truffa. Avrei dovuto lasciar perdere, ritirare la caparra e non entrare più nel negozio; purtroppo sono un tipo testardo e la sera torno per fare chiarezza e per fare la mia nuova proposta. Per farla breve dopo una discussione con il titolare (il quale ha tirato fuori scuse assurde: il primo listino era di 675 euro o ancora che la cassa era nuova (ci sarebbe mancato altro), riesco ad ottenere i diffusori per 350 euro prezzo che ritengo bene o male giusto: le casse avevano due anni di negozio e, cosa da non dimenticare, era una svendita.
Morale della favola: fare gli acquisti sempre ben informati (però che delusione dover sempre diffidare di tutti) e soprattutto, cosa in cui io ho sbagliato, se cercano di fregarvi non contrattate e non mettete più piede in quel negozio (alla resa dei conti io ho comunque dato soldi ad un imbroglione).
Detto ciò, sperando di non averla annoiata, vorrei chiederle qualche consiglio sottolineando che i diffusori che ora posseggo sono delle Coda 10 (non sto a spiegarle come sono riuscito a passare dalle Coda 9.2 alle 10: ringrazio solo il negoziante che me le ha permutate che si è dimostrato una persona onesta e a cui mi pento di non aver acquistato immediatamente i diffusori).
Pertanto la mia situazione attuale mi vede in possesso di un paio di Coda 10, un lettore CD portatile della Sony, ed un piccolo amplificatore di cui è meglio non parlare. Vorrei quindi acquistare sia il CDP che l'ampli.
La mia camera d'ascolto è momentaneamente una stanza da 18 mq. ma ben presto mi trasferirò e così l'impianto sarà posizionato in un saloncino di circa 28-30 mq. Tra i miei generi preferiti ci sono il jazz, la musica elettronica jazzata (un "gruppo" straordinario sono i "Jaga Jazzist") ma anche rock (dal progressive al "grunge") e pop: insomma non c'è niente che non ascolti, l'importante è che mi piaccia (ultimo acquisto "Tapestry" di Carole King, usato).
La soluzione che preferirei sarebbe quella di un ampli NAD C320 e di un lettore sempre Nad (C521) ma ho dei dubbi:

  1. Il NAD C320 è adeguato ai diffusori (che hanno un impedenza di 6 ohm ma anche una sesibilità di 92 dB)?
  2. Vorrei un impianto bilanciato e mi chiedo se i tre componenti siano bene o male di pari livello qualitativo: cosa ne pensa ?
  3. Come ampli vedo bene anche il Puccini che mi piace molto (riusce a "smussare" gli alti un po' ruvidi delle Coda10) ma non so se ne valga la pena (anche se in realtà il Puccini ha l'ingresso phono che il NAD non possiede). Se poi dovessi scegliere il Puccini quale CDP mi consiglia?
Avendo un budget sui 1300 euro e avendo pagato le Coda10 500 euro mi rimangono 800 euro cosa mi consiglia? Ci sarebbe anche un altra soluzione: potrei acquistare il Puccini ora ed il CDP tra un paio di mesi.
Ringraziandola vorrei dirle che non vedo l'ora di cimentarmi con l'autocostruzione (supporti, tavolini, cavi etc.) che grazie a voi non sembra più qualcosa di irraggiungibile.
Cordiali saluti
Simone Saddi - E-Mail: simonesaddi1@tin.it

LC
Caro Simone,
intanto grazie per la preziosa testimonianza. Per quanto riguarda la scelta delle elettroniche, prendi pure CD ed ampli della NAD, il 521i ed il 320 BEE, non potrai pentirtene. Anche i NAD hanno un suono tendenzialmente "morbido" quindi li vedo bene con le tue KEF.
La differenza rispetto al tuo attuale "sistema" sarà come passare dalla notte al giorno.
Qualche tempo fa, più per ridere che altro, ho provato a mettere un lettore CD da tavolo in un impianto dotato di lettore CD portatile. Pur essendo ben conscio della differenza di qualità tra i due oggetti, non ho potuto fare a meno di restare allibito. Quel che usciva dall'impianto col lettore portatile (un Technics vecchia generazione) era più assimilabile al suono di una radiolina. Più che sul piano timbrico, la grave mancanza era "dimensionale". Il suono appariva "piccolo" in una maniera quasi ridicola. Quindi,....preparati ad uno shock, in positivo, naturalmente.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Politiche oscurantiste
Salve Lucio,
seguo queste pagine da almeno 2 anni con interesse e con un pizzico di curiosità che non guasta mai, ed ho sempre apprezzato la sua passione e dedizione.

Nelle ultime settimane però sono state  pubblicate lettere nelle quali si evince una presa di posizione nei riguardi del SACD che non condivido. Che l'operazione sia prima di tutto commerciale è assolutamente vero, ma dire che non c'è differenza con il CD mi sembra troppo.
Anche io, all'epoca poco più di un ragazzino, fui abbagliato dal CD e dalla sua "frizzantina" timbrica e dall' apparente dinamica. Ma adesso conscio della superiorità del vinile apprezzo i passi avanti fatti con i nuovi formati nel digitale.
Non metto in dubbio che c'è ancora molta strada da percorrere ma già adesso tra versione CD e versione SACD la differenza è sensibile. Nel caso mio (sarò stato fortunato) ho addirittura mandato in prepensionamento il fidato Rotel RCD 971 HDCD sostituito dal Philips 963SA DVD/SACD (comprato inizialmente per le qualità video in Component) che in termini di TIMBRICA, SCENA, FATICA di ASCOLTO, fa suonare meglio addirittura  i CD.
Per quanto riguarda la differenza nell'ascolto di stessi brani in versione SACD Le dico che la differenza è ABISSALE in termini di naturalezza, ariosità della scena sonora, precisione timbrica e dinamica,  sia per le mie orecchie che per quelle di altri amici uniti dallo stesso hobby che sono stati da me interpellati prima di decidere se andare dallo psicanalista (per presunti abbagliamenti audiofili).
E' oltremodo vero che non tutti gli apparecchi danno le stesse soddisfazioni, visto che a non più di 10 metri di distanza (il cognato)  ascolta meglio i SACD sul lettore CD Micromega Minium che non sul DVD/SACD Sony NS 700V.

Preciso che possiedo in tutto una decina di titoli SACD (oltre a 200 CD) ma penso che bastino per poter dire se è una bufala o un passo avanti.
Il senso della mia lettera è "NON PORTIAMO AVANTI POLITICHE OSCURANTISTE", evitiamo semmai di paragonare apparecchiature dai costi notevolmente distanti, in quanto mi sembra ovvio che un lettore CD di 10000 euro si sentirà meglio di un lettore multi standard da 1000 euro, e infine mi chiedo: quanti di coloro che sentenziano sul SACD hanno avuto modo di ascoltare diverse macchine in configurazione controllata e con dischi seriamente registrati in DSD (vedi ultimi TELARC)?
Spero di non essere sembrato solamente polemico ma anche costruttivo.
Certo di una sua risposta,
Porgo cordiali saluti e le auguro buon lavoro.
Roberto Privitera - E-mail: rprivitera@teseosistemi.it

LC
Caro Roberto,
ti ringrazio per l'intervento in difesa del SACD. Vedi, non è una questione di oscurantismo, quanto di convenienza. Poichè il mercato non ha ancora deciso quale sarà lo standard vincitore (SACD o DVD-Audio) e/o se convivranno fianco a fianco, direi che è prematuro affrettarsi a trarre delle conclusioni. Mentre il passaggio Vinile - CD è stato facile, perchè immediatamente comprensibile dal grosso del mercato, quest'ultimo "upgrade" lo vedo più difficile da far digerire alle "masse". C'è il rischio - concreto - che il formato "migliore" non decolli MAI per davvero o, meglio, che impieghi molto più tempo del previsto per affermarsi. Un esempio: da quanti decenni si parla di TV ad alta definizione e di stereofonia televisiva? Allo stato attuale il sistema video è fermo da decenni mentre quello audio conosce - ogni tanto - un momento di gloria grazie ad alcuni programmi RAI. Tutto il resto è fermo all'età della pietra. E sai perchè? Perchè al grande pubblico non gli interessa un accidente di TV stereofonica o di HDTV. Vuoi che gli interessi un "Super" CD? E perchè? Quanti sarebbero in grado di sentire - ammesso che abbiano interesse a provare - la differenza? Sono queste persone che FANNO IL MERCATO, non noi piccola nicchia di super-appassionati.

Per queste ragioni sono contrario al SACD ed al DVD-Audio, preferisco stare alla finestra a guardare. Non è questo il compito di una rivista HiFi? E perchè? Perchè non segue scodinzolando tutte le follie del mercato? Naaa, semmai, mi sentirei profondamente preoccupato nel consigliare a tutti di acquistare SACD visto che il suo futuro è tutt'altro che certo. E' una responsabilità che non ho alcuna intenzione di assumermi. Ci sono tanti CD in giro e tanti - eccellenti - lettori CD. Perchè imbarcarsi in un'avventura così incerta?
Poi, sul fatto che suoni così incomparabilmente bene, non sembra ci sia unanimità, così come non c'era ai tempi del passaggio vinile-CD. Eppure, a quei tempi la "maggioranza" non aveva dubbi a sostenere la migliore qualità del CD. Ora, perchè non sospettare che si stia ripetendo lo stesso identico fenomeno?
Ci sono tante persone in malafede (che spingono il nuovo formato per interessi economici), altrettante che ci credono davvero (come te, in buona fede) e poche (una minoranza?) che storcono il naso, così come avevano fatto con l'avvento del CD.
Lasciatemi almeno la libertà di storcere il naso, di essere oltremodo sospettoso e di invitare alla riflessione serena, non oscurantista. Il nuovo non è per definizione "migliore".
Lucio Cadeddu

Sorgente digitale modulare
Spett. direttore,
vorrei con la presente tornare su un argomento che è stato parzialmente già considerato sia in questa rubrica che tra le prove di Tnt. Partendo infatti dalla prova del "piccolo"
Philips CD723, dai commenti da esso scaturiti e da una mia perplessità volevo porgerle alcune domande.
Parto dalla mia perplessità, dunque! Le meccaniche cd: vabbè, che esse siano sempre più o meno un alternarsi degli stessi modelli prodotti da Philips, Sony e Teac è ormai risaputo. Mi sono messo invece a fare qualche considerazione sulla distribuzione del prezzo di un cd player commerciale.
Insomma, se per esempio un Unison Research Unico costa diciamo 1500 euro e la meccanica Asus che monta costa diciamo 50 euro (e credo di "aver arrotondato abbondantemente" per eccesso!) vorrei credere che il resto cifra sia destinata all'alimentazione, convertitore D/A e stadio di uscita.
Oltre la piccola polemica (non voglio assolutamente arrogarmi il diritto di poterla fare!) mi chiedevo se potesse essere ipotizzabile la costruzione di una sorgente digitale che affida la parte meccanica ad un Philips CD723 e utilizzando con la stessa un buon convertitore DAC esterno di buona fattura, magari usato. Questi componenti (totalmente elettronici) sono soggetti ad usura bassissima (esattamente il contrario per la meccanica), notevole svalutazione e credo costituiscano, tuttavia, l'elemento veramente più critico nella costruzione di una sorgente digitale.
La parte meccanica può essere ulteriormente irrobustita con interventi semplici sul contenitore (sostituzione del fondo, piedini, interruzione dell'alimentazione del DAC interno, materiale smorzante interno...) arrivando a standard costruttivi non così avvicinabili a livello commerciale su prodotti sotto i 1000 euro.
Chiudo con qualche altra domanda, magari un po' più mirata delle precedenti: Quali possono essere i DAC utilizzabili con buoni risultati?
"A che livello" ci si può aspettare possano essere gli stessi risultati?
Avrebbe senso spendere 4 - 500 euro per un buon DAC usato da abbinare alla stessa (rispetto all'acquisto di un cdplayer integrato di 5 - 600 euro)?
Quali alternative sono ipotizzabili per la meccanica?
Sto ciecamente alimentando le mie speranze o potrebbe essere una strada effettivamente producente?
Un cordiale e ammirato saluto.
Alessandro Mestriner - E-mail: omobono2002@yahoo.it

LC
Caro Alessandro,
puoi senz'altro usare il CD723 come meccanica per fornire i dati digitali ad un buon convertitore esterno. L'ho già scritto e lo ribadisco. Non otterrai gli stessi risultati di una meccanica "buona" ma per cominciare va più che bene, specie se pensi che la stessa viene utilizzata da macchine ben più costose.
Come DAC esterno hai solo l'imbarazzo della scelta: dai vecchi ma ancora ottimi Audio Alchemy, alle varie incarnazioni dei Black Box di Arcam, ai vecchi Meridian (es. il 203) e Micromega (Duo, Duo BS, Micro DAC ed altri) fino ad arrivare ad oggetti più recenti come il Musical Fidelity X-DAC ed il North Star Model 3, che ormai si trovano per cifre simili a quelle da te indicate.
Solo un consiglio: non lesinare sulla qualità del cavo digitale (anche qui, nell'usato, si trovano ottime soluzioni). Nel nuovo, dalle mie prove (che prima o poi mi deciderò a pubblicare :-)) è emerso che il Supra Trico è un ottimo prodotto dall'eccellente rapporto qualità/prezzo. C'è di meglio, certo, ma a prezzi almeno doppi.
In chiusura, un commento sugli aspetti che concorrono a formare il prezzo di un prodotto HiFi. Non si possono fare solo i conti della serva e dire: meccanica da 50 Euro, 20 euro di condensatori etc etc...il totale sarà almeno un quarto del prezzo di listino. Scandalo? No, occorre pensare ai passaggi di mano (ognuno parecchio costoso) ed ai costi di distribuzione, assistenza e progettazione.
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Soddisfacenti autocostruzioni
Inanzitutto ciao,
da qualche mese mi sono imbattuto nel sito TNT e sto cercando di fare tesoro delle preziose informazioni riportate. Successivamente ho acquistato i seguenti componenti audio:

e già possedevo (a costo zero) Ho realizzato i cavi TNT FFRC che hai proposto per utilizzare le casse in configurazione bi-wiring ed ho apprezzato la decisa maggiore precisione del suono rispetto ai soliti tradizionali cavacci che avevo installato.
Se posso permettermi un appunto ti posso dire che ho utilizzato cavi Avaya Communication 3071 ci categoria 6 che in campo "impianti di rete" supporta applicativi fino a 650MHz di larghezza di banda (sono cavi piuttosto cari e difficilmente reperibili) ma lavorando per una ditta che realizza impianti di rete mi è stato semplicissimo trovarli a costo zero; nell'ambiente trasmissioni dati non hanno rivali sia come materiali utilizzati che come cura costruttiva, garantito. Li consiglio vivamente!!!
Ho realizzato anche il tappetino TNT Janus per turntable secondo le tue direttive.... ottimo complemento audio.
Vorrei poi chiedere un consiglio su mobiletto porta-elettroniche fai-da-te denominato TNT FleXy. L'idea mi piace molto e penso di realizzarla con barre filettate in acciaio INOX e 4 ripiani in MDF ma vorrei riporre sul mobile tutti gli elementi che ti ho descritto prima (ad esclusione dei diffusori ovviamente) ed aggiungere su di un ripiano il videoregistratore (imposizione matrimoniale).
  1. Pensi che il videoregistratore possa disturbare in qualche modo il resto delle elettroniche?
  2. Inoltre se ritieni che possa fare parte del set, con che ordine impileresti gli apparati? Il piatto ovviamente nel ripiano + alto, tenendo presente che è un modello da circa 300.000 L. (non ho sotto mano il modello) e che presto lo vorrei cambiare.
  3. Che modello di giradischi potrei comprare restando sotto i 400 Euro, magari anche usato, tenendo presente che sono molto soddisfatto dell'H-K come ampli e delle B&W?
Ti ringrazio del tempo dedicato e non mancherò di farmi vivo per informarti sui pro del FleXy e se ce ne fossero anche i contro (dubito).
Complimenti per l'esperienza e per la precisione con cui scrivi gli articoli su TNT.
Gianluca Frigo - E-mail: gianluca.frigo@fasternet.it

LC
Caro Gianluca,
tenendo conto di tutto, non vedo controindicazioni particolari nell'inserire il VCR nello stesso FleXy dell'impianto. L'ordine non è fondamentale, certo è che il lettore CD dovrà essere posto abbastanza in alto, visto che è il componente al quale accedi più spesso. Non solo, ma una posizione "alta" lo preserverebbe meglio dalla polvere che svolazza a livello del pavimento.
Quando vorrai cambiare il giradischi, prova a valutare i Pro-Ject. Sia nel nuovo che nell'usato trovi ottime soluzioni "integrate", già dotate di un buon braccio e magari pure di una testina di qualità. Possibili alternative, un po' più semplici da mettere a punto essendo telai rigidi, le diverse incarnazioni dei Rega Planar.
Grazie per il suggerimento relativo al cavo di categoria 6!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Chi devo eliminare? 1
Egregio Direttore,
le scrivo innanzitutto per congratularmi per la Sua rubrica nella quale fornisce molte utili indicazioni. Cercherò di essere quanto più possibile breve.
Mi sono imbattuto nelle Sue utilissime pagine perchè ho un dilemma che Le chiederei di aiutarmi a sciogliere. Premetto che una volta ero un discreto conoscitore del mondo dell'Hi-Fi; poi i figli, il lavoro etc., ho dovuto per forza di cose mollare...

Comunque, veniamo al dilemma: dispongo di due piatti e due amplificatori che Le descriverò più sotto, il mio dubbio è di non sapere quali tenere per me e quali cercare eventualmente di vendere ed a che prezzo. Le sarei grato se volesse consigliarmi sul da farsi.
Gli apparecchi sono:

La ringrazio fin d'ora per i consigli che vorrà offrirmi e La saluto cordialmente.
Angelo Solazzo - E-mail: angelo.solazzo@tiscalinet.it

LC
Caro Angelo,
io terrei il Thorens TD 125, magari montandoci la testina Stanton del Kenwood. Non voglio dire che il Kenwood sia un brutto giradischi, tutt'altro. E' pure dotato di un bellissimo braccio...ma, a conti fatti, è più facile trovare pezzi di ricambio Thorens e tutta una serie di informazioni preziose sul TD 125, modifiche, upgrade, etc. Non solo, ma il valore nel tempo del TD 125 è destinato a restare più alto.
Detto questo, il Kenwood può essere venduto con profitto su Ebay, correndando il tutto di almeno 2 belle foto. Metti un prezzo di riserva non bassissimo (diciamo 250 Euro?) ed attendi le offerte del mercato. Sono sicuro che qualche estimatore dell'oggetto lo trovi. Se solo avessi spazio per un altro giradischi, te lo prenderei io.
Per quanto riguarda gli ampli, la mia preferenza personale va al Pioneer. Difficile stabilire un prezzo minimo per il Denon, anche in questo caso molto dipende dall'eventuale interesse dell'acquirente. Anche in questo caso, Ebay mi pare la soluzione migliore.
In chiusura, vorrei però mettere in evidenza una cosa: possibile che col semplice ascolto degli apparecchi in tuo possesso non sia riuscito a formulare una preferenza personale? Avrebbe avuto molto più valore della mia diagnosi a distanza! :-)
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Chi devo eliminare? 2
Caro Lucio,
tralascio subito i complimenti (e ti rimando a ciò che ho scritto più di un mese fa sul
vol. 252). Ti scrivo per ringraziarti. Già, avevi ragione tu!
Ho provato i CDp che mi avevi consigliato e riascoltando il Rega Planet 2000 mi sono letteralmente innamorato del suo suono. Adesso sono un felice possessore di questa macchina, che mi sta dando tantissime soddisfazioni.
Ho sostituito il cavo di collegamento fra cdp e amplificatore con un Van den Hul. Altro grande miglioramento. Certo, i passi che devo fare sono ancora tanti. Attualmente il mio impianto è il seguente:

Le mie domande sono le seguenti: vorrei sostituire sia le casse, che l'amplificatore, ma non posso acquistarli entrambi contemporaneamente, dato il costo (ho pensato a 2000 Euro circa per ampli+casse). Che cosa devo eliminare per primo: il Luxman o le ESB?
Ritengo che il cavo Linn, che esce dal mio Giradischi, sia molto inferiore alle possibili prestazioni di questa macchina. Potrei farmelo sostituire con due output pin e abbinarci un cavo come si deve? Che genere di modifica mi consigli e quanto potrebbe costare?
Gino Bozzolini - E-mail: ginobozzo@yahoo.it

LC
Caro Gino,
sono contento che il mio consiglio sul Planet 2000 sia andato a buon fine e ti abbia soddisfatto.
Sono d'accordo con te che ampli e casse siano da sostituire al più presto. Potresti cambiare l'ampli in primis, purchè sia conscio che le reali perfomances dell'eventuale "nuovo arrivato" non saranno palesi al 100% fintanto che non avrai sostituito anche le casse.
Detto questo, poichè il budget totale è di 2000 Euro io dedicherei 600-700 Euro all'ampli ed il resto alle casse. Visto che ti serve un ampli dotato di un buon ingresso phono - onde evitare la spesa e la complicazione di un pre fono separato - ti consiglio caldamente il Rega Brio, per omogeneità timbrica, elettrica ed estetica col tuo nuovo Planet. Una possibile ottima alternativa potrebbe essere l'Audio Analogue Puccini, anch'esso dotato di un buon stadio phono.
Per quanto riguarda le casse, molto dipende dalle tue preferenze e dall'ambiente d'ascolto. Qualora optassi per diffusori da pavimento, prova a valutare le Rega Jura (ancora per i motivi sopra citati) oppure le italiane Opera Platea o Pavarotti/SuperPavarotti o le inglesi KEF Q5.
Infine, per quanto riguarda il cavo di segnale dell'Axis, puoi sostituirlo con il nuovo cavo phono della Linn (migliore di quello che possiedi ora) oppure ricorrere alla soluzione degli RCA femmina, per poter usare un altro cavo di segnale "tradizionale".
Buon ascolto e tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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