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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Dubbio ampli e diffusori
  2. Consigli per gli acquisti
  3. Addio Home Theater
  4. Miglioramenti
  5. Qualità contro quantità
  6. Ancora contributi sulla questione SACD
  7. Giradischi e dintorni
  8. Strane vibrazioni
  9. Cupo infinito
  10. Passività

Dubbio ampli e diffusori
Caro direttore ho 38 anni e da fedele lettore di TNT-Audio le scrivo per la terza volta in due anni chiedendole scusa in anticipo se abuso del suo tempo per un gentile consiglio.
Possiedo un impianto composto da lettore cd Rotel 991, casse Klipsch Heresy, ampli Copland cta 402, cavo di segnale Straight Wire Maestro e di potenza Monster Cable.
Poichè taluni parametri di ascolto non erano completamente di mio gradimento (in particolare estensione della scena acustica, profondità della stessa ed una certa mancanza di "corposità" sui bassi) mi è stato consigliato di cambiare la sorgente.
Così ho ascoltato (purtroppo solo presso il rivenditore) il lettore cd Accuphase dp55 v e dopo esserne rimasto assai favorevolmente impressionato l'ho recentemente acquistato sostituendo il Rotel.
Devo dire che il miglioramento è stato notevole, perchè la laghezza della scena acustica , la profondità e soprattutto la precisione nella individuazione delle voci o strumenti hanno fatto un deciso balzo in avanti!
Purtroppo però (ahi le paranoie audiofile!) ho ascoltato in occasione dell'acquisto dell'Accuphase, i dffusori Sonus Faber Cremona, in abbinamento ad un ampli Electrompaniet ECI 4, dato che il rivenditore non disponeva del mio ampli.
E devo dire che questo abbinamento mi ha incredibilmente impressionato specie con il tipo di musica che ascolto più di frequente (barocca vocale, da camera e lirica). Infatti le Sonus Cremona mi sono sembrate molto più "eufoniche" e riposanti all'ascolto delle mie Klipsch, alle volte forse troppo esuberanti sugli acuti.
E' come se si fosse creato un "silenzio" di fondo nella riproduzione (mi perdoni l'espressione forse inappropriata ma non so come meglio rendere) che permetteva che le voci si definissero perfettamente senza alcuna sbavatura ed in modo dolce e naturale.
Ora le chiedo: secondo lei data la sensibilità solo media (90 dB) delle Cremona, esse potrebbero essere pilotate efficamente dal mio Copland (potenza di uscita 35 su 8 e 4 ohm) o sarebbe preferibile passare ad ampli di maggior potenza, magari proprio l'Electrocompaniet che mi è parso davvero assai efficace e apparentemente scevro dai difetti tipici degli ampli a stato solido più economici?
Il mio ambiente di ascolto è di dimensioni piuttosto grandi (m.7 di lunghezza per 4 di larghezza, divani e tappeto, diffusori ora posti sul pavimento e sul lato lungo). I diffusori sono ora posti sul pavimento perchè in questo modo mi sembra di migliorare la riproduzione dei bassi. La ringrazio e le pongo i miei complimenti per la rivista che, in tempi di pressioni e condizionamenti commerciali di vario genere, costituisce una voce utile ed indipendente.
Marco - E-mail: luckyjopc@tiscalinet.it

LC
Caro Marco,
trovo la tua lettera interessante per diversi spunti di discussione. Intanto la questione "annosa" riguardante i presunti "difetti" tipici delle amplificazioni a transistors: ho sempre sostenuto (e tu confermi la mia tesi) che chi parla male delle amplificazioni a stato solido non ne ha mai sentito per davvero una di buona qualità, fermandosi alle realizzazioni orientali più economiche e commerciali.
D'altra parte, ciò è vero per i detrattori delle valvole a tutti i costi. Probabilmente non si sono mai soffermati abbastanza ad ascoltare BUONI apparecchi valvolari. Non è la tecnologia che fa il suono, ma la sensibilità del progettista.
Seconda cosa, visti i generi musicali da te preferiti - niente rock, se non ho letto male - non capisco la scelta delle Klipsch Heresy, quanto di meno "eufonico" ci sia in circolazione.
Il motto della Casa americana "Just like live" ed il suo impegno nel settore del PA la dicono lunga sulla vocazione "in your face" dei diffusori di questo marchio. L'eufonia la tengono ben lontana.
Quindi, forse, la Heresy non è la cassa adatta alle tue esigenze. Certamente la Cremona va più nella direzione desiderata. Per quanto riguarda il possibile abbinamento di quest'ultima col tuo Copland si tratta di provare sul campo. Data la stanza (28 mq), la sensibilità dei diffusori ed il MIO modo di ascoltare, 35 watt sarebbero pochi. Però, magari, tu ascolti in maniera molto diversa, a volumi tranquilli ed i watt del Copland potrebbero bastare. Resta l'incognita del pilotaggio, ovvero della capacità del tuo ampli di assecondare le richieste di corrente delle Cremona.
Difficile prevedere sulla carta come se la caverà, quindi non ti resta che provare. Un nuovo ampli fai sempre in tempo ad acquistarlo.
Complimenti per la scelta dell'Accuphase, davvero una macchina eccellente da tutti i punti di vista.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli per gli acquisti
Caro Direttore,
comincerei dai complimenti visto che la sua rivista mantiene vivo l'antico amore verso il mondo dell'alta fedeltà molto meglio di quanto sedicenti riviste specializzate abbiano saputo fare in passato.
Sarà la schiettezza delle risposte (ed io stesso ne sono testimone), sarà il fatto che il giornale è VERAMENTE indipendente ma molte delle sue affermazioni concordano con il mio pensiero: poco allineato, molto critico verso qualsiasi novità e tesdardamente predisposto alle fregature pur di fare bagaglio di esperienza.
Un particolare difetto è quello che mi impedisce di modificare gli apparecchi per evitare problemi quando andranno rivenduti. Sono da quasi dieci anni il felicissimo possessore di un impianto così composto:

I generi musicali ascoltati sono pressocchè tutti ma con prevalenza Jazz in piccole formazioni dalle migliori etichette del settore (blue note, concord, DMP, ECM, GRP, JVC, Verve).
Molta musica italiana: Fossati, Mannoia, Branduardi, Bersani (una rivelazione anche nell'incisione) solo per citare i migliori. A proposito ho la Sinfonia Fantastica (H. Berlioz) della RR ed offre davvero un'esperienza direi fisica nell'ultimo movimento... una bomba!!!
La stanza è ampia (quadrata 26mq) ma sufficientemente assorbente, in ogni caso ho l'accortezza di posizionare i diffusori in maniera adeguata (staccati dalle pareti asimmetricamente ed opportunamente orientati) solo quando intendo ascoltare in solitudine MUSICA!
Sono molto soddisfatto della qualità di riproduzione dell'impianto in particolare degli ampli-casse che anche in funzione del loro prezzo d'origine non avrei modo di sostituire adeguatamente.
Il suono direi è molto aperto e dettagliato ma anche piuttosto articolato, veloce e presente in basso, sicuramente il tutto è poco incline alla dolcezza ed è sempre estremamente rivelante nel caso di incisioni cattive (sigh i miei amati cd di renato zero ad es.).
I dubbi riguardano dunque la tenuta del cdp. Ho in passato sostituito 4 cdp in genere per lo stato di usura del laser con una media di uno ogni 3-4 anni. Quest'ultimo, complice la nascita di 2 figli è stato risparmiato da questa casistica ma non ne avrà per molto ancora. Premetto che il budget di spesa non potrà superare i 500 Euro pena il cambio di serratura d'ingresso da parte di mia moglie.
Come lei (credo), e per esperienze personali, non amo il suono degli ultimi cdp Marantz diciamo dalla rivoluzione single bit rispetto ai multibit in over sampling.
Ho posseduto il cd60, ottimo, e per le ragioni sopra esposte ho dovuto sostituirlo con il 63II e sempre a parità di impianto offriva una performance da radiolina a transistor anche dopo un lungo rodaggio: bassi inesistenti e confusi, medie poco dettagliate, e ed alti da incubo (made in black & decker quelli dei trapani) in pratica non accendevo più l'impianto.
In definitiva dopo tre mesi (1996) ho preso l'attuale cdp e le cose sono tornate a posto.
Adesso sembra che JVC non offra chance per una sostituzione giocata in casa ed io, viste le premesse, vorrei un suono corposo e non eccessivamente aperto verso l'alto, Lei cosa mi consiglia?
Se non le chiedo troppo oserei chiederLe pure un consiglio per la sostituzione della Stanton, ferme le premesse sonore, con un budget di 100 Euro e, se vuole, un parere sul giradischi e braccio acquistate nel lontano 1989 alla misera cifra di 630.000lire (il solo braccio costava più della metà del tutto!).
La ringrazio per la pazienza che mi ha accordato fin qui e le rinnovo gli auguri per la bella rivista.
Cordialmente,
Gianmarco Consorte - E-mail: Gianmarco.Consorte@marconi.com

LC
Caro Gianmarco,
grazie innanzitutto per le belle parole nei confronti del nostro umile operato. Cerchiamo di fare tutto per Passione (anche perchè è l'unico nostro "motore") e siamo contenti quando un po' di questa passa attaaverso ciò che scriviamo.
Per il cambio di CDP, visto che non ami le sonorità troppo fredde o analitiche, ti consiglio vivamente di cercare un Rega Planet (anche un vecchio prima serie) oppure qualche Meridian. Ancora, non dimenticare il Linn Mimik ed i vecchi QUAD CD 66 e 67.
Sono macchine che dovresti trovare per cifre persino inferiori ai 500 Euro preventivati. Se l'usato ti dovesse spaventare, per la durata del laser, potresti orientarti, ad esempio, sul Cambridge D500SE o sul NAD C521i, entrambi recensiti positivamente qui su TNT-Audio.
Per quanto riguarda l'analogico, ottimi sia il giradischi che il braccio, davvero. Per la testina, con 100 Euro potresti pensare a Grado Silver, dalle tonalità sempre piuttosto calde e mai affaticanti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Addio Home Theater
Ciao Lucio, sono Luca da Mestre - mi hai gentilmente risposto a Marzo in merito al mio quesito di vendere l'impianto home cinema in favore di uno HiFi.
Orbene, sappi che sono l'ennesimo redento ritornato sulla "retta via". Ho acquistato l'UnisonResearch Unico - ibrido a valvole/mosfet- nuovo, ed una coppia di B&W CDM7 SE (usate ad un buon prezzo credo, 800euro).
Ho notato con molto entusiasmo una bella differenza rispetto al suono di prima, generato da un sintoampli Dolby Digital ecc. ecc. e da diffusori AR Status S40, sorgente DVD Player Pioneer 717 (tutt'ora in mio possesso e penso anello debole dell'impianto).
Essendo pienamente d'accordo sul tuo pensiero in merito ai nuovi formati, sto pensando al prossimo acquisto circa un cd player (che possa sostituire il mio DVD), e che si sposi con il mio ampli/diffusori.
Conviene aspettare al balcone e vedere cosa succederà (vedi nuovi formati cui sopra) per poter acquistare poi un lettore di alta gamma magari con un bel sconto?
Che modelli potrei tenere d'occhio nel frattempo?
P.S. non credo di avere problemi di acustica ambientale, l'impianto è ben posizionato. Posseggo anche un cavo di segnale Monser Cable Interlink 400.
Grazie per il tuo tempo messoci a disposizione, rinnovati auguri di stima, ciao.
Luca - E-mail: luca653@virgilio.it

LC
Caro Luca,
mi fa piacere pubblicare l'ennesima testimonianza di chi, deluso dall'Home Theater, torna a godersi la propria Musica e, perchè no, anche l'audio dei films, con un buon sistema stereofonico tradizionale.
Già oggi, nell'usato, si acquistano lettori CD di alto livello a prezzi abbastanza bassi. I modelli da tenere d'occhio li cito spesso su questa Rubrica e molto, ovviamente, dipende dal tuo budget orientativo di spesa.
Nel nuovo, invece, abbiamo recensito in questi ultimi tempi diverse macchine MOLTO interessanti. Sto pensando allo Jolida JD100, al Cairn Fog che trovi recensito proprio questa settimana, al Rotel RCD 1070 ed al Teac VRDS 9 modificato AM-Audio. Alla fine, quel che conta è il tuo gusto personale, fatta salva la qualità di fondo delle macchine citate.
Non so, forse, c'è bisogno di bilanciare il carattere un po' aperto delle casse con una sorgente tendente al morbido, ma - ripeto - è una questione di gusti.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Miglioramenti
Caro Lucio, mi chiamo Mauro e abito a Milano. Ho scoperto solo da pochi mesi la vs. esistenza e sto a poco a poco leggendo l'intero sito che ho scaricato e aggiorno settimanalmente.
Hai decisamente un nuovo sostenitore: vi voterò per sempre!
Ho 39 anni, sono agente di commercio e sono appassionato di musica da quando ho 9 anni (il mio primo disco a quella età è stato "Goodbye yellow brick road" di E. John che, pur rovinatissimo, conservo ancora) e del bell'ascoltare da circa 20 anni. Generi. rock, jazz, classica. Attualmente il mio impianto è così composto:

Sono abbastanza soddisfatto della resa di questa combinazione (il mio ambiente di ascolto è purtroppo piccolo: 3,75 x 3,10 x 2,80 di altezza e, leggendo i vs. consigli, sono intervenuto su diverse cosette tipo tappeti, punte e ridisposizione dei componenti ottenendo in effetti dei miglioramenti).
Nonostante ciò i migliori ascolti li ottengo a volume basso; a volumi più sostenuti vi è una lieve prevalenza delle basse frequenze. Tappando con gommapiuma i condotti reflex ho notato una miglioria, ma sono convinto si possa fare di più.
Pensavo, correggimi se sbaglio, di intervenire sull'amplificazione sostituendo i Nad con qualcosa di livello superiore (budget di spesa 2.000-2.500 €). Ascolto molto vinile (mi ci sono riavvicinato da 2 anni e sto avidamente ampliando la mia collezione di Lp sfruttando molto il mercato dell'usato, ma impegnandomi anche nella ricerca di nuove uscite).
Recentemente ho avuto la fortuna di conoscere un rivenditore specializzato che mi ha dimostrato molta passione e serietà. E' stato infatti lui a consigliarmi la testina modificata Gloria YBA, prima ascoltavo con una Grado Black e poi con una Silver) e alle sue parole sono seguiti i fatti: suono molto più dettagliato e controllato con molta più soddisfazione all'ascolto di dischi già sentiti tante volte.
Spiegandogli la mia situazione mi ha parlato in maniera entusiastica dell'ampli YBA Integrè e mi ha proposto di portare le mie casse da lui per una prova d'ascolto. A tuo avviso vado nella direzione giusta modificando l'amplificazione o hai qualche consiglio da darmi?
Un caro saluto da un tuo nuovo estimatore.
Mauro Mascherpa - E-mail: mauromascherpa@virgilio.it

LC
Caro Mauro,
il passaggio all'Integré porterà senz'altro dei miglioramenti complessivi che vanno nella direzione da te desiderata: migliore definizione ed apertura sulle alte frequenze, superiore controllo e velocità del basso. E' chiaro che una prova nel tuo ambiente sarebbe la soluzione ideale, prova a proporla. Se il colpevole fosse pure in parte il tuo ambiente d'ascolto e/o la disposizione delle casse all'interno di esso una prova nella sala d'ascolto del rivenditore potrebbe essere fuorviante.
In ogni caso, tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

Qualità contro quantità
Caro Lucio,
ti avevo già scritto, con le idee molto confuse, circa l'HT di qualità.
Dopo la mia missiva, però, da un lato, non ho più avuto la possibilità di effettuare l'acquisto, dall'altro, mi hai messo veramente in "crisi".
Il tuo punto di vista sulla qualità, contrapposta alla quantità, è molto valido e sempre più diffuso. Inoltre, come facevi rilevare in una delle ultime edizioni delle "Lettere a TNT", non bisogna sottovalutare gli aspetti di inquinamento elettromagnetico.
Per avere un impianto HT "audiophile-oriented", se ho ben capito, le cifre da spendere sono molte elevate e, oltre al fatto che non posso (ne' potrò) affrontare tali spese, non mi sembra "giusto" farlo.
Con 1.500 € credo che un onesto impianto a due canali sia possibile. Il DVD l'ho già, ma credo che non sia proprio il massimo di qualità (Philips 730), lo dovrei cambiare?
Esteticamente, anche se non le ho ascoltate personalmente, mi piacciono le Aliante CNM Tower. Tra gli ampli Harman Kardon, Rotel e NAD, qui da me trovo con estrema facilità NAD, facilmente Rotel, e meno facilmente Harman Kardon (che è distribuito da Kenwood e non so quali siano i rivenditori nella mia zona).
Se ti sembra una scelta "azzeccata" costruire l'impianto intorno alle Aliante CNM Tower (prezzo indicativo 750 € e che non ho ancora ascoltato), ne rimangono altri 750 € per l'ampli o per l'ampli ed il DVD. Cosa mi puoi consigliare?
Grazie
Domenico Bevilacqua - E-mail: dbevit@yahoo.it

LC
Caro Domenico,
ottima idea quella delle Aliante CNM Tower, se puoi, cerca di ascoltarle però! In ogni caso, tieni conto che il prezzo reale di questi diffusori non è di 750 Euro, ma un (bel) po' più basso. Di conseguenza, il budget per ampli e casse risulterebbe un po' più alto. Per il lettore DVD non so che consigliarti, per le cifre in gioco temo che gli apparecchi più "audiophile-oriented" siano fuori discussione. Prova a valutare i prezzi di qualche modello Harman Kardon (per la reperibilità di questi, chiedi direttamente alla Kenwood Italia).
Per l'amplificazione, andrebbe benissimo anche un NAD C320BEE o un Rotel RA01. In alternativa, i modelli superiori a questi, rimandando l'upgrade del DVD a tempi migliori.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Ancora contributi sulla questione SACD
Caro Lucio,
sono Alain, ho scritto alla rubrica della posta qualche numero fa,
vol.254, quello delle "esperienze con la mandria"; leggendo gli ultimi volumi della rubrica, vorrei ricollegarmi alla diatriba intercorsa tra i Sigg. Roberto Privitera e Daniele Fingo, oggetto la contesa tra nuovi formati digitali e CD.

A me sembra di tornare indietro di 18-20 anni, all'epoca della prima rivoluzione digitale, allorchè partirono le crociate pro-analogico e pro-digitale da parte degli audiofili; io allora ero poco più che ventenne e parecchio ingenuo (come si può essere a quell'età), ma vorrei cominciare la mia analisi partendo qualche tempo prima (1974), da quando iniziai a comprare ed ascoltare musica; all'epoca, noi amanti della musica riprodotta in ambiente domestico avevamo a disposizione un supporto ideale: il 33 giri in vinile.
L'unica cosa che allora non era al passo con la qualità del vinile erano le macchine che avevano il compito di leggerlo: le realizzazioni in campo analogico degli ultimi 15 anni ci hanno fatto capire quanto fossero misere le macchine anni 70 (SONDEK LP12 a parte), quanto ancora ci fosse in termini di miglioramento e quale potenziale celasse il vinile in termini di resa finale; curioso che questo progresso sia stato raggiunto ed espresso in tempi di morte commerciale del supporto analogico...
Ma andiamo avanti, un supporto ideale, dicevo: per noi utenti, ma certamente NON per i produttori discografici; dal loro punto di vista (quello dei profitti), se confrontato con il formato digitale ancora in embrione (la genesi del CD è datata seconda metà anni 70; ovviamente, le Majors ne conoscevano già tutte le caratteristiche ed il tremendo potenziale commerciale), il vinile era perdente su tutti i fronti; era più costoso da produrre e da immagazzinare. Quando iniziarono le dispute tra utenti analogisti e digitalisti, TUTTI parlarono di qualità superiore dell'uno o dell'altro supporto, perdendo di vista la vera motivazione: i numeri, i profitti, il denaro.
Allora, molti videro il CD come un enorme logico, non valutando che era oro solo per i produttori discografici e per coloro che inventarono il supporto: ci fecero credere che era migliore del vinile in termini di resa sonora (falso), che aveva durata infinitamente superiore al vinile (tutta da verificare) ed un sacco di altre storielle le quali, unite a sapienti campagne pubblicitarie (sto parlando di tutti i mercati mondiali, non solo dell'Italia), ci fecero perfino dimenticare la cifra maggiore che si doveva sborsare per acquistare un CD rispetto al corrispettivo vinile.
La verità era che la resa sonora dei primi CD anni '80 unita ai riproduttori del tempo era UN VERO SCHIFO, specie se confrontata con un front-end analogico serio; non c'era proprio paragone, l'analogico era chiaramente SUPERIORE. Ma a poco a poco l'abbiamo bevuta tutti... Il tempo ha lavorato a favore del CD, ed alla fine gli ha dato ragione: è di fatto diventato LO STANDARD come supporto musicale ed ha decretato la morte commerciale del vinile. Attenzione però: quando dico che il CD è diventato LO STANDARD, non lo è diventato per caso, siamo stati NOI utenti a decretarne tale stato; cosa sarebbe successo se, nel corso dell'interregno avvenuto quando c'erano sia LP che CD nei negozi, gli utenti avessero snobbato il CD e continuato imperterriti ad acquistare LP ?
Con i se e con i ma non si fa la storia, ma come avrebbero reagito le compagnie discografiche ad un simile comportamento da parte degli utenti? E' quantomeno lecito chiederselo... Il fatto è che, senza che ce ne rendessimo conto, a poco a poco, la quantità di vinili negli scaffali dei negozi è calata progressivamente nel tempo fino all'estinzione; cos'era successo? Semplice, non esisteva più la domanda! Il consumatore aveva decretato, acquistandolo via-via sempre più in massa, il successo del CD a discapito del vinile.
Il tempo mi ha fatto capire che se la tecnologia propone novità, nel ristretto campo della riproduzione musicale (ma non solo), queste sono tese soprattutto allo scopo di realizzare profitto per chi produce. Alle case discografiche poco importava delle nostre disserzioni musicofile, di buona riproduzione del suono e così via, a loro interessava un supporto facile ed economico da produrre, distribuire, immagazzinare e... VENDERE A PREZZO MAGGIORATO, e con la realizzazione del CD ci sono riusciti alla perfezione.
Ecco perchè, oggi, sorrido ironico pensando alle crociate anni 80 tra audiofili analogisti e digitalisti: tali dispute partivano dal presupposto che la tecnologia fosse a disposizione del buon suono (grande risata)... Disilluso? Forse, ma sicuramente più maturo e realista.

E veniamo ai giorni nostri: nuovi supporti digitali. Noi, amanti della musica riprodotta, ne abbiamo realmente bisogno? E a chi giova l'introduzione di nuovi formati, quando il CD si è dimostrato un prodotto formidabile (a livello di marketing, almeno, ma non solo) ?
Quando ascolto musica con il mio attuale impianto, mi rendo conto dei miglioramenti avvenuti nel settore digitale, rispetto ai primi anni, sia per quanto riguarda la registrazione che la riproduzione; ultimamente, ho sentito parecchi lettori CD dell'ultima generazione suonare davvero bene, niente a che vedere con le macchine di 10 e passa anni fa; la conoscenza e l'esperienza hanno portato i produttori a correggere problemi del CD (primo fra tutti il famigerato jitter), fino a portarlo a maturazione completa; io, potendo fare il confronto, trovo ancora il vinile superiore, ma è innegabile il miglioramento sonoro del CD avvenuto negli ultimi anni; ed è curioso che questo stia avvenendo soprattutto da 4-5 anni a questa parte, da quando cioè sono stati annunciati prima il DVD audio e poi il SACD...
La storia si ripete... Ritornando alla domanda fatta prima (a chi giova l'introduzione di nuovi formati?), io ho due forti convinzioni:
Primo, il fenomeno della pirateria del CD a livello mondiale ha portato le Majors ad affidarsi di nuovo ai costruttori di elettroniche affinchè realizzassero un nuovo supporto del quale, ovviamente, non esistesse la possibilità di copia. Condito con la solita campagna pubblicitaria, complici anche le riviste del settore, tesa a magnificarne il miglioramento sonoro rispetto all'attuale CD ed il gioco è fatto!
Secondo, passati gli anni che proteggevano il brevetto di Philips e Sony (che insieme a Hitachi e Sanyo hanno realizzato il CD ed in quanto tali, detenevano le royalties per la produzione delle unità ottiche fino a poco tempo fa), queste ultime, proclamando la maggiore qualità tecnica del SACD rispetto al CD, vogliono realizzare quella che passerebbe alla storia con il nome di seconda rivoluzione digitale, cioè scalzare il CD da supporto standard e rimpiazzarlo con il nuovo formato per garantirsi altri venti anni di assoluto predominio commerciale coperto da brevetto.
Non gli sta riuscendo bene come venti anni prima però: prima di tutto perchè si trovano un contendente agguerrito (il DVD audio, sospinto da una cordata di costruttori vari), e si sa, le guerre non giovano a nessuno, servono solo a perdere tempo e denaro; poi perchè, impossibile negarlo, stiamo vivendo una recessione mondiale che dura da almeno tre anni, il nostro potere di acquisto è diminuito e voglio proprio vedere quanti saranno ad acquistare un lettore SACD o DVD audio in questo momento nel quale non è ancora ben chiaro chi sarà il vincitore e chi il perdente.
Per ultimo, sono cambiate le condizioni: il CD si è affermato in quanto rappresentava una novità assoluta, l'inevitabile e logico progresso tecnologico contro il vecchio vinile (esisteva quindi una forte motivazione di convincimento a livello di marketing verso gli utenti finali); ma ora la manovra si presenta più difficile, si tenta di spodestare un supporto digitale fortissimo e consolidato nelle sue posizioni, proponendo un contendente sempre digitale con motivazioni tecniche superiori aleatorie (24bit di risoluzione campionati a 192KHz, ma servono veramente?). Io credo solo che stiano cercando di attuare esattamente quanto realizzato 20 anni fa! Vogliono riproporci un miglioramento sonoro (che non esiste), per il solo scopo di ingrossare i loro profitti!

Quei due o tre € in più che dovremmo sborsare, rispetto al costo di un CD, per un DVD audio o SACD che sia, moltiplicati per quanti utenti siamo nel mondo costituirebbe una vera miniera d'oro per i produttori interessati (e loro lo sanno per primi, il supporto che vincerà questa guerra andrà a sfidare direttamente il CD per il predominio assoluto in fatto di standard musicale e nel caso di vittoria, avranno a disposizione una torta colossale da spartirsi; per questo non mollano, per cui credo che la risoluzione della guerra in atto tra i due contendenti sia ancora molto lontana). Per non parlare dei lettori dedicati al nuovo formato! Io, da parte mia, so perfettamente cosa NON farò: non comprerò nessun lettore DVD audio o SACD o vattelapesca, e non comprerò nessun lettore nuovo formato multicanale per usufruire di una nuova dimensione del suono (ah, ah ah...) e non comprerò, per la terza volta, tutta la mia discografia preferita; no grazie, ho già dato, ne ho avuto abbastanza; semplicemente, continuerò ad ascoltare i miei LP e CD con i relativi lettori, e ad acquistare CD, finchè disponibili, punto.

Il SACD o il DVD audio sono superiori al CD? Bene, e chi se ne frega, rimango soddisfattissimo di quanto riescono a darmi i miei CD allo stato attuale! (per non parlare dei miei vinili!). Però, ricordiamocelo bene, SAREMO ANCORA NOI UTENTI A DECRETARE IL FUTURO IN MATERIA, A FARE LA FORTUNA DI QUESTO O QUELL'ALTRO, SEMPLICEMENTE ACQUISTANDO COSA E QUANDO. Memori di quanto già successo in passato, cerchiamo di curare i nostri interessi, non quello di chi tenta di venderci nuovamente solo fumo!

Caro Lucio, mi rendo conto di non essere stato propriamente conciso, taglia pure tutto quanto non ritieni di interesse generale; grazie per lo spazio che mi vorrai concedere. Rinnovo i complimenti per la qualità e la trasparenza di TNT-AUDIO, nonchè alla Tua persona (sono andato a leggermi, dalla pagina relativa del sito, chi sei, cosa fai e tutti gli interessi che segui e e mi viene in mente è semplicemente: MA COME FAI ? DOVE TROVI IL TEMPO E L'ENERGIA NECESSARIA ?). Hai certamente tutta la mia ammirazione. CIAO!
Alain - E-mail: aorlandini@libero.it

LC
Caro Alain
mi fa piacere essere sempre meno solo in questa battaglia per il buon senso, ancor prima che per il buon suono. Vorrei solo aggiungere una osservazione, che forse ho fatto altre volte ma che calza bene nel discorso che stiamo affrontando.
E' mai possibile che gli audiofili continuino a vedere la pagliuzza nel proprio impianto (la sorgente) quando c'è una TRAVE a limitare la qualità sonora globale? Quale trave? I diffusori, accidenti, ed il loro interfecciamento con l'ambiente. Avete voglia di aumentare i kHz di sampling rate, come i clock dei computer, quando a dar voce a tutto questo ben di Dio c'è una tecnologia vecchia di 60-70anni, un diaframma che si muove dentro un campo magnetico....ovvero l'altoparlante, con distorsione proprie anche superiori al 2-3%. Altro che alta risoluzione!!!
Pensiamoci un attimo : una persona incapace ad usare il computer non diventerà automaticamente un asso se gli si affida un PC dalle prestazioni stellari. Lui sarà sempre lento, impacciato e pasticcione. Così, abbiamo voglia a dare ai nostri diffusori segnali sempre più vicini al nastro master....quando poi il sistema di riproduzione e, diciamola tutta, il sistema "stanza", introducono problemi e distorsioni di numerosi ordini di grandezza superiori!
Non nego che qualunque intervento sulla sorgente possa essere udibile, certamente lo è, anche con la tecnologia attuale di diffusione del suono.
Il problema è che stiamo anndando a limare lo 0.01% in un sistema che avrebbe bisogno di miglioramenti radicali e che è affetto da distorsioni tipiche 100 volte superiori.
E' un po' come il discorso dei cavi: avete voglia a mettere cavi costosissimi su impianti mal installati o economici: certo, qualcosa si sentirà, ma sarà il NULLA rispetto a quello che si sarebbe potuto sentire in condizioni operative migliori.
Certo, è molto piu facile aumentare il clock del PC o il sampling rate dei supporti (CD, SACD etc.) che investire in ricerca seria che possa migliorare radicalmente il sistema della diffusione del suono (da una parte) e l'abilità nell'utilizzo dei computers da parte di un utente normale (dall'altra).
La pagliuzza e la trave, appunto.

Per quanto riguarda le tue ultime righe di apprezzamento, nessuna meraviglia, sono una persona che riesce ad organizzare abbastanza bene il proprio tempo e che, per predisposizione naturale, dorme davvero poco :-) Nessun segreto ne' dote particolare, solo tanta buona volontà e Passione in quel che faccio.
Lucio Cadeddu

Giradischi e dintorni
Ciao Lucio,
non è molto che ti ho scritto, ma ho tante domande in questo periodo, (vorrei agire su tutto l'impianto... ti avevo scritto per il lettore cd Nad 541). Questa domanda sembra fatta apposta per te, ed è questa: posseggo il giradischi Rega P3 e l'ampli A.A. Puccini SE.
Ora, tu ogni tanto dici che questo ampli ha un pre phono buono paragonato agli "entry" di Nad e Project. Il fatto è che ho visto che hai pubblicato gli stampati per la basetta elettrica per il TNT InDiscreto, e questo faciliterebbe di molto la realizzazione, ho un amico che si diletta in queste cose. Ho anche la possibilità di fare il telaio con l'alluminio spessore 10.
Se non ho capito male e anche guardando il numero di componenti penso che sia comunque molto meglio quello TNT rispetto a quello A.A.
Quello che ti volevo chiedere, visto che conosci entrambi, è se potrei avere un miglioramento veramente grande oppure non particolarmente significativo e dovrei quindi optare per qualcosa di gamma più alta?
Ne ho anche un'altra, il mio rivenditore mi ha cosigliato di modificare il P3 smontandolo e sostituendo il telaio in legno con uno fatto di "....... marino" (non mi ricordo adesso come si chiama) di spessore di 40mm. Dice che il suo è truciolare pessimo.
Io non ho problemi a lavorare il legno, ma questa mi sembra un operazione un po' delicata, o perlomeno un po' drastica (lo potrei fare in ogni caso, con calma!).
Io avevo pensato di attaccarlo sotto (il blocco di legno), magari sfruttando i fori per i piedini per montarlo, oppure facendone altri, tanto sotto non si vedono se dovessi tornare indietro. Magari in mezzo ci metto l'antirombo adesivo.
E' chiaro che ci sarebbero da fare alcune prove di affinamento, ma il concetto di appesantirlo così come lo vedi? Poi vi si rimonterebbero i piedini sotto a tutto come prima.
Secondo me, a occhio, potrebbe far bene. Sarebbe poi un perditempo, te lo dico nel caso valutassi il discorso con rapporto impegno/resa sonora.
Ti ringrazio in anticipo per la risposta e, come al solito, per TNT, grande!
M. Mantovani - E-mail: mmmantovani@libero.it

LC
Caro lettore (ti sei dimenticato di firmarti ed io non mi ricordo il nome di tutti),
il TNT InDiscreto è un altro mondo rispetto allo stadio phono del Puccini, siamo a livello di Lehmann Black Cube, per capirci. Se puoi realizzarlo come si deve, rispettando TUTTE le indicazioni di progetto e senza lavorare di fantasia, realizzalo senza pensarci due volte.
L'alimentazione a batteria la puoi tralasciare, non è indispensabile e crea più problemi che altro.
Per quanto riguarda il Rega Planar, ti sconsiglio fortemente di effettuare le modifiche alla base, per una serie di ragioni. Innanzitutto si tratta di un lavoro di precisione, basta sbagliare di un decimo di millimetro ed il giradischi è andato.
Inoltre, una modifica così pesante (sia quella che ti hanno consigliato che la tua proposta) azzererebbe del tutto il valore della macchina nel mercato dell'usato. Se proprio vuoi migliorare le prestazioni di quel giradischi, fai un pensierino ai kit di upgrade per i bracci Rega (ne trovi alcuni qui su TNT-Audio) oppure cambia giradischi.
Prima di intervenire, comunque, prova ad ascoltare il vinile con l'InDiscreto come stadio phono...potresti non aver necessità di alcun upgrade al giradischi :-)
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Strane vibrazioni
Ciao,
sono Marco da Candia C.se (To). Ieri sera ascoltando dei vinili di un cofanetto acquistato da poco (le Sinfonie Londinesi di Hyden edite dalla Decca) mi sono accorto che uno dei dischi essendo un po' imbarcato originava una fatto strano.
Quando la puntina leggeva la parte di disco più alta (l'apice dell'imbarcamento), il woofer delle mie Adamantes subiva una notevole oscillazione ben visibile ma assolutamente non udibile. Si tratta di una vibrazione abbastanza lenta (bassa frequenza) ma di alcuni mm, non paragonabile a quella visibile durante ascolti a volumi elevati.
Man mano che i minuti trascorrevano e la puntina si avvicinava al centro del disco, l'ondulazione diminuiva e con essa anche il fenomeno.
Ho pensato che l'improvvisa salita e discesa della puntina generi delle frequenze bassissime, tanto da rendere visibile il movimento della membrana senza che si senta alcunchè. Secondo te, la cosa può provocare dei danni al diffusore.
Un clamp potrebbe ridurre il fenomeno. A tal proposito però ho un po' il timore che appesantendo il piatto a lungo andare il perno possa danneggiarsi.
Ciao
Marco - E-mail: afatac@afatac.com

LC
Caro Marco,
è un problema abbastanza comune coi dischi ondulati. L'ondulazione provoca delle risonanze anomale nel sistema braccio-testina e di conseguenza si generano dei segnali a bassissima frequenza (sotto i 20Hz) che non possono essere sentiti ma che i woofer cercano disperatamente di riprodurre. E' un grosso stress sia per i woofer che per l'amplificazione e sarebbe meglio evitarlo. Non si rompe nulla, ma perchè vederli soffrire? Anche la testina non gioisce, eh, e neppure il disco!
Quindi, prova con un clamp, anche se possono fare poco contro ondulazioni molto vistose. Non ricordo il giradischi in tuo possesso ma se hai dei dubbi sulla resistenza del perno, utilizza un clamp a vite, leggero e che faccia buona presa sul perno senza caricarlo. Sto pensando, ad esempio, al clamp della Michell. E' fatto bene, è leggero, non costa un'enormità e dovrebbe essere compatibile con la maggior parte dei perni giradischi (verificalo prima, però).
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Cupo infinito
Caro Direttore,
Prima di tutto le rivolgo i miei complimenti per la competenza e professionalità con cui svolge il suo lavoro. Posseggo il seguente impianto :

La stanza d'ascolto è circa 5 x 6 mt. mediamente assorbente, l'impianto ed il punto d'ascolto sono posti uno di fronte all'altro sui lati di 5 mt.
E veniamo al problema, un anno fa ho acquistato i diffusori Infinity k60 (tweeter EMIT) dopo un accurato ascolto dal negoziante, ma quando li ho collocati in casa, questi risultavano meno brillanti ed aperti, il suono è un po' "chiuso".
Secondo Lei a quale elemento della catena dell'impianto è imputabile tale problema? Il lettore Cd che posseggo da circa cinque anni, potrebbe avere problemi di esaurimento del laser?
Ritiene la cavetteria di collegamento, connettori di segnale dorati in dotazione al cd e cavi di potenza di buona sezione 3 mm, al di sopra di ogni sospetto?
Grazie e cordiali saluti.
Anonimo - E-mail: lo.rossella@libero.it

LC
Caro lettore,
faccio fatica a credere che le Infinity K60 suonino chiuse e poco brillanti, dovrebbe essere l'esatto contrario! Quindi c'è qualcosa che non va. Problemi ambientali a parte, anche relativi alla posizione delle casse (che spero sia "ortodossa"...!!!) identificherei nell'ampli il principale colpevole. E' possibile che non riesca a pilotare a dovere le tue casse. Di conseguenza, prova a cercare un ampli Rotel (ad es.), anche usato, e fai una prova a confronto. Se il problema non dovesse risolversi, farei ulteriori indagini ....sulle casse, non è escluso che i tweeter siano danneggiati, ad esempio.
Per quanto il lettore CD ed i cavi, dubito possano essere responsabili del suono che descrivi. Cinque anni di vita per un lettore CD non sono molti, a meno che non sia rimasto in play 24 ore su 24 per tutto quel tempo :-)
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Passività
Gentile Direttore,
Le scrivo per porLe un quesito da perfetto ignorante. Posseggo un preamplificatore "Audio Innovations classic 200" che in realtà è costituito da una pre phono a valvole e da una sezione linea totalmente passiva, ma talmente passiva che l'apparecchio mi permette di ascoltare sorgenti quali il cd o il tuner non solo da spento, ma anche scollegato dalla rete elettrica!
La domanda è allora questa: posso utilizzare questo pre come se fosse un pre phono (collegandovi quindi solo il giradischi) e collegandolo ad un altro preamplificatore solo linea, ma attivo?
Volevo inoltre segnalarle la nascita del mio sito www.lontano.net, che come il Suo è autogestito, non profit, senza pubblicità ecc. il sito, che è in rete da 4 giorni, non è completo in tutte le sezioni, ma presto lo sarà.
Si occupa di musica ed arte ma in maniera particolare e soggettiva, senza news o recensioni o interviste: solo punti di vista e commenti su autori di nicchia (Schnittke, Ustvolskaya, Thomas Bernhard...). La grafica del sito è di alto livello (è stata curata da un noto studio pubblicitario di bologna).
Se vorrà visitarLo mi farà veramente piacere.
La saluto cordialmente e la ringrazio per l'ospitalità.
Pasquale Pignalosa - E-mail: pasqualepignalosa@libero.it (bo)

LC
Caro Pasquale,
tutti i pre passivi, essendo nient'altro che un potenziometro per il volume unito ad un selettore per gli ingressi, funzionano anche da spenti. Puoi pertanto utilizzarlo come pre phono ma non vedo in che modo potresti abbinargli un pre attivo. In ogni caso il segnale del pre attivo passerebbe attraverso il volume ed il selettore degli ingressi dell'Audio Innovations, vanificando ogni speranza di ottenere un suono migliore.
Certo, un bravo tecnico potrebbe isolare la parte attiva (il pre fono) da quella passiva, ma sarebbe una cannibalizzazione dell'apparecchio, che ridurrebbe a zero il suo valore sul mercato. In pratica si tratterebbe di prelevare il segnale dello stadio phono "a monte" del potenziometro ed inviarlo ad un'ingresso linea del pre attivo. Non lo farei, comunque.
Se pensi che un pre attivo possa darti delle prestazioni superiori, meglio vendere l'Audio Innovations così com'è ed acquistare un nuovo preamplificatore "vero".

Infine, raccolgo e pubblicizzo volentieri la segnalazione del tuo sito, certamente si tratta di iniziativa pregevole. L'unico mio problema è l'allergia congenita ai siti web pesanti da caricare :-)
Buon ascolto e tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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