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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Ringraziamenti e commercianti
  2. Ancora sui nuovi formati
  3. Aspirante audiofilo
  4. Upgrade
  5. Vibrazioni indesiderate e bassi invadenti
  6. Analogico più vivo che mai
  7. Allocchio Bacchini ed HiFi
  8. Scelta preampli
  9. Nuove casse
  10. Un vecchio impianto da risistemare

Ringraziamenti e commercianti
Gentile dott. Cadeddu,
Ti scrivo per ringraziarTi per tutti i vari consigli che mi hai fornito personalmente e/o tramite lettura del sito che mi ha consentito di acquistare un impianto hifi con 750 euro a mio avviso ben spesi. La prima volta che Ti scrissi, con qulla cifra ero intenzionato ad acquistare un philips cd 753, un Nad c 320 bee e Kef cresta 10 nuovi. Leggendo le sue risposte e...con un po' di fortuna (che non mancherà mai a chi come me ha avuto pazienza ad aspettare le offerte giuste....i soldi si guadagnano..) ho assemblato il seguente impianto con meno di un milione e mezzo delle vecchie lire:

Sono soddisfatto del suono che viene fuori: soft, non strillato, magari non colpisce al primo ascolto ma ascoltabile anche 4-5 ore di seguito senza ..mal di testa..e non pensavo di riuscirci con..quattro soldi (come mi disse un negoziante famoso di Milano).

E' proprio dei negozianti che vorrei parlare. Entro per ascoltare un prodotto e mi ritrovo con un'offerta per un altro prodotto, neanche ascoltato, che non ho chiesto. è quasi impossibile ascoltare qualcosa senza sentirsi mortificati nel caso di mancato acquisto; ormai i componenti si vendono come se fossero scatolette di tonno...a scatola chiusa o sulla base dei commenti interessati dei venditori ....gli esperti...Se il tonno non mi piace lo posso buttare (1,5 euro) ed i componenti hifi?
Rivenderli vuol dire: acquisto sbagliato e perdita economica (sai quante scatolette di tonno...). E le riviste pseudohifi ? illegibili, suona bene..la pubblicità !!!.

In conclusione: il mio è un impianto che mi soddisfa e che ho assemblato ascoltando anche i Tuoi consigli, sicuramente è migliorabile (e lo farò anche con i tuoi consigli che Ti chiedo fin da ora), ma non è detto che per ascoltare la musica bene (secondo il proprio punto di vista) bisogna svenarsi come vorrebbero i negozianti. Hai un Philips cd 753 (110 euro) ? non ascolti musica !!!! Prendi almeno il Marantz 5000 (Un philips forse più bello da 130-150 euro in più) e....magia...ascolti la musica....
Tornando a noi, Ti prego di dirmi cosa pensi dei componenti che ho preso con la cifra a disposizione, cosa è migliorabile e se all'Orelle devo togliere o no la spugna dentro il tubo del reflex che lo ostruisce in parte.
Grazie ancora, anche perchè con il Tuo "modo di essere" mi auguro che la gente ragioni anche con la propria testa e non con quella dei negozianti.
Fabrizio - E-mail: dandreamatteo@digicolorfree.net

LC
Caro Fabrizio,
la tua soddisfazione all'ascolto è la migliore risposta. Prova senz'altro a togliere la spugna dal condotto reflex, dovresti ottenere un basso "diverso", probabilmente un po' più presente e potente.
Per il resto, non mi sento di fare di tutta l'erba un fascio per quanto riguarda i negozianti. D'altra parte, anche quelli "apparentemente" peggiori non possono fare altro che pensare ai propri interessi (di questi tempi poi!), non ci vedo nulla di scandaloso.
Capita regolarmente per qualunque bene di consumo si voglia acquistare: o si ha le idee ben chiare in partenza oppure è normale che chi vende cerchi di spostare l'interesse dell'acquirente verso il prodotto proporzionalmente più costoso o sul quale ha maggiore margine.
Poi, certo, esistono anche TANTI operatori "illuminati" che prima di tutto sono mossi da Passione vera ma non possiamo certo pretendere che lo siano tutti indistintamente. Chissà per quale strana ragione si è portati a pensare che chi vende HiFi debba per forza essere un grande appassionato.
Personalmente, non ho mai incontrato un venditore d'auto che ne fosse anche appassionato (o che almeno ci capisse qualcosa!). Mi si obbietterà che l'HiFi è un settore di nicchia, difficile che chi vendeva mortadella prima si ritrovi a vendere Mark Levinson poi. A parte che tutto è possibile ;-), permettetemi allora di spostare il parallelo su un altro settore di super-nicchia che conosco piuttosto bene: ciclismo agonistico.
Per fanatismo, estremismi ed esoteria non è diverso dal settore dell'HiFi. Credete che tutti quelli che stanno dietro ad un bancone di un negozio iper-specializzato siano grandi "ciclisti"? Ne conosco vari che in sella non ci sono mai saliti. Quindi....
Vendere è un mestiere come un altro, non è una Missione. Se si coniuga anche con la Passione, tanto meglio (più per il cliente che per il commerciante, direi) ma non possiamo pretendere che sia la regola.
Noi clienti abbiamo un'arma prodigiosa e si chiama "scelta". Non ci dovesse piacere l'atteggiamento di un operatore, basterebbe evitarlo, punto. Anche se fosse l'ultimo rimasto nella nostra città! Viviamo ormai senza frontiere, spostarsi è alla portata di tutti ed anche l'acquisto all'estero, grazie all'abbattimento delle frontiere (in UE) ed alla moneta unica, è diventato estremamente semplice.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Ancora sui nuovi formati
Egregio Direttore,
mi permetto di mandarle due righe x spezzare qualche lancia in suo favore. Ogni Lunedì leggo la rubrica della posta e ultimamente sono rimasto colpito da alcune affermazioni sull'audio multicanale e sul SACD.
In breve, vorrei dire la mia. Da qualche anno seguo la musica in maniera più attenta, (anche grazie a voi) ed ogni tanto, quando il tempo me lo permette, vado nel negozio di dischi e compro qualche CD. Di solito vado nel reparto "occasioni", dove si trovano spesso e volentieri dei buoni CD ad un prezzo UMANO.
Ora, io non sono un Ingegnere del Suono, ma mi è capitato di ascoltare delle registrazioni veramente ben fatte. Qualcuno nella posta sosteneva che gli applausi con due casse soltanto non sono così coinvolgenti come con un sistema 5.1 o SACD. Invito caldamente ad ascoltare "Unplugged" di Eric Clapton, magari a volume ad ore 12, in un sistema ben ottimizzato sia x quanto riguarda la compatibilità fra i vari componenti, sia x quanto riguarda l'acustica ambientale.
Io l'ho fatto, o almeno credo di esserci andato vicino. Posso assicurare che sia io che mia moglie ci siamo sentiti parte integrante della platea, ci siamo ritrovati a battere le mani al ritmo di San Francisco Bay Blues senza accorgersene.
Quindi il mio modesto parere è che invece di fare dei superformati nuovi, sarebbe più giusto pretendere registrazioni decenti dove tutti i parametri di registrazione sono ottimizzati e rendere il tutto accessibile a tutti abbassando i prezzi del CD. Inoltre esistono dei lettori CD che per loro impostazione (estrema musicalità ecc. ecc.) pur non facendo miracoli rendono l'ascolto di un CD mal registrato passabile, ed anche usando alcuni tipi di cavi si può far quasi miracoli...
L'altra considerazione che voglio fare è che con fatica mi sono fatto una discoteca di qualche centinaio di CD di vario genere e francamente non mi va di seguire il mercato cambiando il mio attuale lettore con qualcosa di più futuristico e spaziale che a me sembra solamente un discorso consumistico.
La mia idea di fondo è facciamo meglio con ciò che abbiamo prima di spendere soldi nel cosiddetto progresso. Molto meglio spenderli in CD, i soldi.
Concludo ringraziandola x il tempo che trova x la sua (ed anche nostra o no?) rivista on-line. Complimenti ancora e viva la musica e chi la ama.
Cordiali saluti,
Luca Buratti - E-mail: burattiluca@tiscalinet.it

LC
Caro Luca,
grazie per il contributo. Devo confessare che anch'io riesco ad essere totalmente immerso nella Musica, persino con due miseri canali! In ogni caso, quando anche il sistema non dovesse farcela, interviene per fortuna il nostro cervello a ricostruire parzialmente ciò che manca.
Personalmente, credo che vivrò per diversi decenni con due canali, almeno fintanto che il software supporterà tale possibilità. Dopo, si vedrà.
Lucio Cadeddu

Aspirante audiofilo
Caro Lucio, sono un aspirante audiofilo, mi chiamo Emanuele, ho 18 anni e sono di Napoli. Ti scrivo questa lettera per chiedere se è il caso di cambiare il mio attuale lettore cd "Technics SL-P999", regalatomi da mio padre, con uno di ultima generazione (obbligatoriamente nuovo, perchè dell'usato non mi fido). Ora ti elenco i componenti del mio impianto: Lettore cd: Technics SL-P999 (Se non lo conosci, ti prego visita il sito http://www.vintagetechnics.com/technics.htm , dove troverai la foto e le caratteristiche. Mi pare che il nome del laser che monta è "SOAD70A" (l'ho preso dal sito http://www.blackpudding.fsnet.co.uk/digital_jitter/technics_laser.htm). Per favore, fai questa ricerca perchè per me il tuo parere è molto importante.
Il lettore cd è collegato dalla sua uscita digitale ottica tramite "B-TECH professional triple layer optical 24K gold plated" di 0,8 m Toslink (pagati 25 euro) all'entrata digitale ottica dell'ampli.
Lettore DVD: Nakamichi DVD Player 10-s collegato dalla sua uscita digitale coassiale tramite "Monster Cable Standard Interlink 100" all'entrata digitale coassiale dell'ampli. Che ne dici se lo collego con un cavo ottico Toslink come quello del lettore cd avrò una miglioria?
Amplificatore: Marantz SR4300 80W x 6 (8 ohm)
Casse acustiche anteriori: B&W DM 604 S3
Centrale anteriore: B&W LCR 600 S3
Casse acustiche posteriori: Mission M72
Centrale posteriore: Mission M7C1
Subwoofer: Yahmaha YST-SW300
Per quanto riguarda i cavi di potenza, non ti so dire la marca perchè non ce l'hanno (scusami) ma sono abbastanza spessi (non esiste un modo per scoprirne l'impedenza, l'induttanza ecc?)
La stanza d'ascolto è un quadrato i cui lati sono lunghi 4,20m; l'altezza invece è di 3,00 m. Purtroppo per questioni di spazio una cassa (B&W DM 604 S3) si trova in un angolo, mi puoi dare qualche consiglio su cosa posso fare per rimediare? (Premetto che non la posso spostare).
Ascolto tutti i tipi di musica a patto che sia di quella BUONA (sia in stereo che in multicanale) devo dire però che ho un debole per la dinamica e l'impatto che solo le basse frequenze sanno soddisfare, posseggo tanti cd test (Sheffield, Chesky, Telarc).
Approfitto per sapere la tua opinione anche sull'acquisto che farò a giorni di un subwoofer Klipsch KSW 12 (Se hai qualche modello da consigliare...) in sostituzione dello Yamaha che mi sembra troppo lento. Il mio budget va dai 500 euro (disponibili subito) ai 1000 (facendo qualche ulteriore sacrificio).
Lo so che è un bel compromesso, ma nel caso in cui tu mi dicessi di buttare nell'immondizia il Technics e di comprare un nuovo lettore cd, tieni in considerazione il fatto che potrei sfruttare il Nakamichi anche come lettore di cd (ne vale la pena?). Come ultima cosa ti chiedo: Che cos'è una unità di conversione? Ne ho bisogno?
Questa è una delle cose del mondo dell'hi-fi che non mi è chiara; del resto ho solo 18 anni, però ho tanta voglia di appassionarmi a questo bellissimo mondo, spero tanto che mi aiuti a fare un po' di luce!!!
Emanuele - E-mail: onofrietti1@tin.it

LC
Caro Emanuele,
prima di tutto STUDIATI le
FAQ di questo sito: tutte le risposte sui collegamenti digitali e sulle unità di conversione le trovi là.
Poi: tieni pure il Technics, visto che lo usi solo come meccanica (ma avrai provato ad usarlo come lettore integrato? Boh!). Per il subwoofer ...mah. Certo, col Klipsch migliori ma la tua visione dell'HiFi e di come deve suonare è troppo distante dalla mia per poterti dare consigli buoni.
Ti direi cose che probabilmente sono troppo diverse dal tuo modo di ascoltare. Prova a seguire il sito per qualche mese (FAQ e Rubrica Lettere alla Redazione in primis), poi magari troviamo uno spiraglio di discussione. Altrimenti perdiamo tempo entrambi.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Upgrade
Egr. Direttore,
sono in fase di upgrade del mio attuale impianto e avrei bisogno di qualche consiglio. Il mio vecchio impianto era così composto:

Ho deciso di cambiare tutto cercando nel mondo dell'usato (per le elettroniche) e dedicandomi all'autocostruzione (per i cavi e i supporti). Inoltre visto che sono in possesso di circa 150 dischi in vinile ho deciso anche di inserire nell'impianto un buon giradischi.
Detto questo ora sono in possesso di un giradischi Manticore Mantra con braccio Rega RB300 e testina Ortofon MC10 Super. Ho acquistato anche ad un ottimo prezzo un integrato Electrocompaniet ECI3.
Dato che questo non ha un ingresso phono ho (per ora) inserito un pre phono della Project (evidentemente non adeguato agli altri componenti). Le chiedo:
  1. Ho letto che le testine Ortofon lavorano al meglio con i loro trasformatori dedicati. Lei cosa ne pensa? (Comunque visto che questi sono solo degli step-up e non avendo un ingresso MM sull'ampli avrei sempre bisogno di un pre phono, esatto?)
  2. Potrebbe darmi qualche consiglio per l'acquisto di un lettore CD e di un paio di casse (preferirei delle casse da supporto) entrambi di qualità adeguate all'Electrocompaniet (il cui suono molto caldo mi piace moltissimo).
  3. Attualmente ho acquistato dei cavi XLO per il giradischi e mi pare vadano bene e dei cavi di potenza Monster Cable Z1 (tutti rigorosamente usati). Mi piacerebbe però provare ad autocostruirmi tutti i cavi (segnale, potenza ed alimentazione). Qualche consiglio?
  4. Per i supporti grazie ad un amico tornitore e ad un amico falegname sto costruendo un tavolino con ripiani in MDF e gambe in alluminio. Dopo l'acquisto delle casse costruirò anche i supporti per queste ultime (con basi in MDF ed un tubo di alluminio riempibile con materiale smorzante).
  5. L'ultimo consiglio riguarda il giradischi. Essendo usato dovrei controllare per bene ogni sua parte. Purtroppo non ho il manuale e quindi vorrei un consiglio su come agire. Come controllare ad esempio se le molle sono a posto? Come vedere se la cinghia non è allentata? Dove recuperare dell'olio per il perno e come controllarne lo stato? Infine per quanto riguarda il braccio ho effettuato il setup sia riguardo VTA, antiskating, allineamento testina ecc. però le chiedo se varrebbe la pena ricablarlo o effettuare delle modifiche strutturali (ad esempio sostituzione del contrappeso)?
Sperando di non essermi dilungato troppo la ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti,
Fabrizio - E-mail: fabmont@box.it

LC
Caro Fabrizio,
complimenti per le scelte effettuate sinora, testimoni di una ottima sensibilità "audiofila". Bello il giradischi, anche se purtroppo la Manticore è scomparsa. Per il suo settaggio fai riferimento agli articoli di base che trovi sulle
FAQ di questo stesso sito. Non farti troppe paranoie, se la cinghia è troppo lenta il piatto slitta e il motore non riesce ad avviarlo a dovere. Se questo succede, è da sostituire, altrimenti stai tranquillo. Anzi, potresti stare tranquillo comunque, molti giradischi soffrono sempre un po' all'avvio ed un "aiutino" per vincere l'inerzia del piatto si può dare manualmente.
L'olio potrebbe essere tranquillamente un 100% sintetico per motori, gradazione 5W-40 o 0W-40. Si trova anche al supermercato. Mettilo sulla tua auto e quello che avanza infilalo nel perno del giradischi (senza esagerare).
Per ora non farei modifiche al braccio, ad impianto completo ed ottimizzato potrà avere un senso parlarne.
La testina Ortofon MC10 funziona benissimo anche senza trasformatore, anzi io preferisco a quest'ultimo un semplice stadio phono MC ad alto guadagno. Il trasformatore è un passaggio in più per il segnale e, comunque sia, il guadagno di uno stadio phono (e relativi componenti) lo devi usare lo stesso.
Mi spiego: lo step-up eleva solo la tensione, fino a portarla a livelli da MM. A quel punto, è come disporre di una testina MM, però devi ancora aumentare il guadagno per portarlo a livello linea e fare l'equalizzazione RIAA. Tieni conto che la maggior parte dei pre fono o degli stadi fono MM/MC sono semplicemente degli MC ai quali viene ridotto il guadagno quando funzionano in modalità MM. QUINDI: il segnale non solo attraversa tutti i circuiti che avrebbe attraversato senza trasformatore ma incontra nel suo tragitto una seconda coppia di cavi (!!!), di connettori ed il trasformatore step-up. Secondo me, una complicazione inutile.
Usa uno stadio MC settato ad 80-100 Ohm di impedenza e dormi tranquillo. Non solo, ma con lo stadio phono che possiedi, economico e poco adatto alla classe della MC10, la spesa per uno step-up (dai 380 ai 1400 Euro i due modelli Ortofon!) sarebbe inutile. Non puoi migliorare a monte ciò che verrà peggiorato a valle. Quindi: vendi il ProJect e con quei soldi + la spesa per lo step-up acquista uno stadio phono serio (Lehmann Black Cube, Trichord Dino etc.).

Per quanto riguarda lettore CD e casse, dai un'occhiata alle recensioni qui sul sito ed alle risposte su questa stessa Rubrica. Sono sicuro che troverai indicazioni compatibili col budget che hai in mente (e che non hai specificato!).

Infine, lascia perdere l'autocostruzione dei cavi, possiedi già dei componenti di livello adeguato. Al più, puoi costruire il nostro TTS di alimentazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vibrazioni indesiderate e bassi invadenti
Carissimo direttore,
le scrivo per avere da lei preziosi consigli sul set-up del mio impianto hi-fi. Sono in possesso della seguente attrezzatura:

Stanza di ascolto 3,6x3,2 con diffusori posti sul lato più corto (su punte in dotazione e con i condotti reflex tappati) a circa 35 cm dalla parete di fondo e 1 m da quella laterale. Purtroppo, finchè non cambio stanza, il posizionamento non è drasticamente modificabile. Ecco i problemi: in diverse registrazioni il basso è a tratti invadente e un po' risonante, mentre spesso a volume medio si sente una fastidiosa vibrazione della pavimentazione (piastrelle ceramiche).
Come posso fare per eliminare od attenuare (temporaneamente) questi inconvenienti?
Ho pensato di sotituire i cavi con marchi asciutti e puliti come Nordost, cosa potrei mettere sotto i diffusori per eliminare le risonanze ed attenuare i bassi (sottoconi con teflon, etc.)?
I condotti reflex (doppi tra l'altro) deveno essere chiusi, aperti o cosa?
La ringrazio anticipatamente per le gentili riposte.
Cordiali saluti,
Cesare Rosi - E-mail: los_lobos@jumpy.it

LC
Caro Cesare,
evidentemente non ho ripetuto il concetto a sufficienza, su queste pagine. La parete posteriore AMPLIFICA i bassi, non ci sono santi da pregare o cavi da collegare per risolvere il problema.
Una parziale soluzione potrebbe essere quella di chiudere completamente i fori del reflex con gommapiuma e poggiare le casse su piedoni morbidi in grado di non trasmettere le vibrazioni al pavimento.
Detto questo, c'è da dire che in certi dischi il basso è e DEVE essere così, invadente, rimbombante ed eccessivo. Sono stati decisi così in sede d'incisione, non li si può addomesticare a nostro piacimento. Penso, ad esempio, ai bassi di molti generi musicali tipo dub, reggae, trip-hop...senza dimenticare che una buona incisione d'organo DEVE scuotere il pavimento e pure le pareti :-) Altrimenti è un organetto da sacrestia :-)
Spero di esserti stato utile, tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Analogico più vivo che mai
Egregio Sig.Cadeddu,
Ho letto "lettere alla redazione" riguardo le nuove tecnologie audio e l'incertezza da Lei avanzata in quello che potrebbe essere il futuro delle riproduzione musicale (sacd multicanale ecc. ecc.) e trovo che anch'io sono della sua stessa opinione.
I cambiamenti o le scelte che sono state fatte nel tempo, nella riproduzione musicale, non sempre sono stati effettuati in onore del miglioramento della qualità ma spesso sono serviti per movimentare la vendita sia della novità dei supporti musicali che dei vari apparati associati per poterli ascoltare nel migliore dei modi.
Mi viene in mente tantissimi anni fa quando si era all'inizio dell'ascolto da nastri magnetici che per un piccolo periodo di tempo girava oltre alla cassetta stereo della Philps che aveva una velocità di 4,76 cm/s anche lo stereo 8 che era sempre un nastro magnetico ma girava ad una velocità doppia della cassetta classica con una larghezza del nastro doppia e per questo comportava una fedeltà di riproduzione maggiore con un rumore di fondo quasi assente senza aver bisogno come è poi stato per la cassetta standard dei vari dolby.
Il mercato esigeva la praticità della cassetta piccola per cui ci si adeguò e si comprarono registratori a cassetta con tanto di dolby. Un esempio ci fu anche nei videoregistratori quando uscirono diversi standard dove il betamax era il migliore a differenza del vhs ma il mercato impose quest'ultimo. Nell'alta fedeltà la sorgente di musica molto importante che è l'amato disco in vinile ad un certo punto non rispondeva più alle esigenze che il progresso richiedeva del "tutto digitale " così venne immesso sul mercato il "cd" con i lettori cd i quali venivano associati ad amplificatori con bande passanti dalla d.c. a 100mhz con slew rate veloci e distorsione non più misurabile come il rumore di fondo per apprezzare tutta la dinamica del nuovo supporto, il "cd".
La conclusione la conosciamo tutti, suono freddo assenza di fruscio che a me dà la sensazione di irreale e qualche volta anche un suono piatto. Avevo perso l'interesse nell' ascolto della musica ed a un certo punto ho venduto tutto quello che avevo perchè non suonava come doveva.
Essendo un amante della buona musica non ho resistito molto a non poterla ascoltare e cercando di trovare una soluzione, leggenda e ascoltando quà e là, ho capito che nell'alta fedeltà la valvola è sempre la padrona. Allora per questo ho comprato un pre a valvole (Conrad-Johnson PV10A) mi sono costruito due monofonici con le le 2A3 della Ken-Rad (eccezionali) ho avuto la possibilità di trovare i diffusori che avevo sempre amato fin da giovane le Klipsch Heresy addirittura del 1972 con magneti in alnico e condensatori del crossover carta olio della Aerovox.
Ho rispolverato il mio Thorens TD 125 con braccio Rega RB 300 con testina Linn K9 e tutti i miei LP ed ora preso da questo entusiasmo vorrei anche rimettere in uso una testina comprata nel 1976 ma mai utilizzata, la Decca London ellittica ed a proposito le chiedo se il braccio che ho va bene oppure devo comprare un unipivot e quale mi consiglia?
Ho lasciato solo il lettore cd per gli innumerevoli dischetti che ho comprato, il Meridian 206.
Mi sono rifugiato nell'amplificazione a valvole con bassa potenza con triodo a riscaldamento diretto e ai diffusori ad alta efficenza (96 db) come succedeva cinquanta anni fa quando ancora non esistevano i push-pull per qui le potenze erano bassissime, quelle necessarie ad un ottimo ascolto in casa accoppiate a diffusori ad alta efficenza. Le assicuro che sono soddisfattissimo e ho ritrovato la gioia nell'ascoltare la musica, per questo non cederò tanto facilmente ai cambiamenti che vorrebbero imporci.
L'analogico è vivo più che mai in quanto non sempre le innovazioni tecnologiche nell'alta fedeltà si sono dimostrate vincenti.
La saluto con tanta stima,
Giuseppe Bonomolo - E-mail: Bonomolo.Giuseppe@alitalia.it

LC
Caro Giuseppe,
l'ideale per la tua Decca London è il Decca International Arm. Qualche mese fa girava un lotto di questi a prezzi assolutamente da grandissimo affare. Prova a fare una ricerca in Rete con parola chiave "Decca International arm" o qualcosa di simile. In mancanza di questo, puoi "tentare" con il tuo Rega RB 300 per vedere come reagisce la esigente London.

Su tutto il resto sono abbastanza d'accordo con te. Vorrei solo fare una precisazione, non sia mai che qualcuno fraintenda. Non è che chi ama l'analogico debba per forza essere legato agli oggetti ed alle vestigia del passato. Personalmente, adoro le nuove tecnologie (altrimenti non esisterebbe neppure questa rivista online, no?) quando queste portano reali vantaggi. Dei miei sistemi analogici, uno è costituito da componenti assolutamente moderni...qualcosa pure all'ultimo "grido" come si dice.
Non rifuggo dal progresso compiuto nel campo delle amplificazioni e della trasduzione elettroacustica, tutt'altro, sono sempre molto curioso e pronto ad esplorare i nuovi confini.
Tuttavia, il progresso deve essere tangibile, non una semplice operazione di marketing e poco più. Il riempire la casa di casse che mi guardano in cagnesco da ogni angolo della stanza, il dovermi circondare di cavi lunghi decine di metri ed il dover acquistare un altro supporto che, realisticamente, non produrrà altro se non un ulteriore aumento dei costi del software...beh, non mi pare un grande progresso...se non per le tasche di chi l'ha ideato (l'uno e l'altro, multicanale e SACD/DVD).
Grazie per il prezioso e simpatico contributo,
Lucio Cadeddu

Allocchio Bacchini ed HiFi
Gentile Lucio Cadeddu,
Mi chiamo Aristide, Dino per gli amici, e ho 64 anni.
Premetto che ho scoperto la tua interessante e utile rivista solo da poco tempo dopo che - stanco e desideroso di sostituire il "tragico" compattone che 11 anni fa, complice l'assenza di Internet e di TNT ma, soprattutto, la mia ignoranza, sono stato costretto ad acquistare - mi sono messo alla ricerca di un sito on line specializzato in Hi Fi che mi aiutasse nella scelta.
E pensare che nel 1961, sì, proprio 42 anni fa, possedevo uno dei 17 apparecchi modello "MF 965Hi-Fi" classificati, allora, Alta Fedeltà, prodotti nel 1955 da una gloriosa azienda italiana scomparsa nel 1967, la Radio Allocchio Bacchini di Milano e della quale ero giovane ed inesperto venditore ma, evidentemente,... buon compratore.
Questi apparecchi, infatti, costavano nel 1955 ben 530.000 lire ed erano così cari che li usavamo solo come dimostrativi delle capacità tecniche dell'azienda negli incontri con i Rivenditori presso le nostre Filiali in Italia.
Nel 1961 sono stati messi in liquidazione: io mi sono potuto permettere l'acquisto di un apparecchio per 125.000 lire, più del mio stipendio, ma a rate…..E quindi, da buon ligure-brianzolo ce lo siamo goduto per quasi 30 anni.
Poi si è bloccata la radio mentre il resto ha continuato e continua a funzionare perfettamente. Nuove esigenze estetiche, tecniche, solo presunte, e dimensionali lo avevano relegato in solaio.
Queste in sintesi le caratteristiche tecniche rilevate dal vetusto manuale del 1955:

  1. Complesso Sintonizzatore-Amplificatore (in legno laccato nero,peso kg.43) -Sintonizzatore radio MF/AM + 4 onde corte ,7 valvole+occhio magico,12 circuiti accordati -Amplificatore Alta Fedeltà –7valvole Banda totale di frequenze trasmesse dall'amplificatore:5-60000 Hz-Linearità di risposta alle frequenze udibili:11ottave=16-500hz-Potenza di uscita indistorta:12 w.,di picco:20W -Giradischi professionale semiautomatico Lenco 16,33,45,78 giri.
  2. Complesso Diffusore Acustico (in legno laccato nero, peso kg. 26) Bass-reflex con un unico altoparlante University da mm 300 di diametro, a coni multipli.
I miei recenti e tardivi desideri di Alta Fedeltà, mi hanno portato a rimettere in uso il poderoso bass-reflex che, pilotato dai 50 watt del compattone, faceva scomparire l'altro altoparlante da 120 watt rilevando un suono caldo, pastoso e singolare.
Mi chiedo:sono scherzi della nostalgia o c'e del vero nella qualità di questo elemento e dell'apparecchio descritto sia pure così male e sommariamente?
è consigliabile tentare di ripararlo o lo tengo così come memoria di gioventù?

E ora passo al secondo punto di questa mia. Deciso a sostituire il mio compattone sono finalmente approdato su TNT che mi ha chiarito un po' le idee in tema di Hi Fi e mi ha indicato una serie di apparecchi, sempre di buona qualità e con un prezzo equilibrato, che avrei potuto scegliere in base al preventivo di spesa da me ipotizzato.
Per 2500-3000 euro mi sono quindi orientato su: Amplificatore integrato e Lettore CD, da scegliersi tra Harman Kardon, Nad e Rotel. Casse acustiche, da scegliersi tra Chario, Kef e Monitor Audio. Mi sono recato da due dei più noti e storici Rivenditori specializzati in Hi Fi di Milano per provare le varie "abbinate".
Entrambi i Rivenditori mi hanno sconsigliato sia Harman Kardon (perchè ora prodotto in Cina.. ) che Nad (non è più la Nad di una volta....). Mi piacerebbe conoscere il tuo parere su questi giudizi che appaiono in netto contrasto con le recensioni tecniche di TNT.
La loro proposta, pressochè simile, è stata:

Costo complessivo, con cavi omaggio non meglio precisati, di 2775 euro.
Vorrei tu mi potessi dare un parere sulla proposta aggiungendo eventuali consigli ulteriori. Premetto che io e moglie ascoltiamo musica classica e jazz, mio figlio u2, vasco rossi, rolling stones, etc.- Il locale di ascolto è una taverna grande 6 mt. per 5., bassa e imbottita di divani e moquette.
In seguito vorrei aggiungere anche un giradischi e, dato che temo obsoleto il mio Sony PS-LX72, cosa mi proponi di adeguato al resto dell'impianto?
Ti ringrazio per l'attenzione che potrai porre a questa mia e ti saluto con simpatia.
Aristide Lorenzi - E-mail: ariloren@inwind.it

LC
Caro Dino,
puoi senz'altro far riparare la Allocchio Bacchini, mantiene pur sempre un ottimo valore "storico". Non faccio fatica a credere che suoni pure discretamente bene, viste le specifiche e la qualità del driver.
Per quanto riguarda invece l'impianto nuovo, è singolare constatare quanto possa essere di tolla la faccia di certi "operatori". Secondo loro, Rotel dove sarebbe costruita, a Cape Canaveral? La stragrande maggioranza dell'elettronica di consumo e dell'HiFi è costruita nel Far East, dove la manodopera e la materia prima hanno costi bassissimi. C'è bisogno di affossare gli altri marchi per vendere i propri? Io credo di no. Poi, magari, gli stessi operatori sono capaci di magnificare le doti del Rosette di RedRose (terribilmente somigliante ad un ampli Korsun, cinese) oppure a sbavare dietro ad un lettore Shanling, cinese pure lui (e bellissimo).
Detto questo, la proposta che ti hanno fatto mi pare assolutamente sensata e valida, oltre che "prezzata" in modo onestissimo. Se ti ha convinto all'ascolto, non vedo controindicazioni di sorta.
Per quanto riguarda il giradischi, molto dipende dal tuo budget. Diciamo che anche un ProJect Debut da 230 Euro (già dotato di testina Ortofon) sarebbe un passo avanti sensibile. Tieni conto che il Rotel non ha l'ingresso phono, quindi ti servirà un pre phono esterno, che potrebbe ancora essere un ProJect, magari quel
PhonoBox recensito qualche mese fa qui su TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta preampli
Caro Lucio
come ti avevo preannunciato diverso tempo fa ero intenzionato a migliorare l'impianto hifi iniziando dal preamplificatore. Mi avevi consigliato i seguenti prodotti: Audible Illusion Modulus 3A, Audio Analogue Bellini, AM Audio A4 e Nad serie Silver. Non mi è stato possibile provare uno di questi prodotti. Che difficoltà trovare in Puglia un negozio hi-fi e high end!!
Per pura casualità, quando ormai avevo contattato la Lyrics Audio (non mi hanno dato grande soddisfazione) ho trovato su Bari un negozio hifi il cui proprietario vendette 20 anni orsono le Belle Klipsch a mio fratello (grande appassionato dell'alta fedeltà). La sorpresa è stata grande quando questo signore si è ricordato di tale acquisto e quando da studenti universitari ci piazzavamo ad ascoltare musica nella sala di ascolto.
Sono cose che fanno piacere. Scusami per la lunga divagazione (l'audiofilo è una razza in via di estinzione!!) e comunque ho pregato il proprietario di visitare il tuo Sito.
Tornando al preamplificatore le scelte erano Krell, Conrad Jonson, McIntosh e Aragon. Troppo costosi i primi tre, ho provato l'Aragon 28K MKII (prezzo di listino 3300 euro, sconto 30%). Questo pre mi ha soddisfatto enormemente in quanto ha migliorato nettamente l'ascolto della musica e la risposta delle mie TDL che con il vecchio pre Nad 114 spesso le sentivo in affanno. Volevo chiederti 3 cose:

  1. Trovo spesso la sigla MKII; che cosa significa?
  2. Il pre è dotato di una entrata D/A. Quale è la sua funzione?
  3. A tuo insindacabile giudizio (questo è il mio insindacabile giudizio!!) quale componente del mio impianto sostituiresti in un prossimo futuro: Finale Nad 216 THX, Lettore CD Nad 521i, diffusori TDL CF200?
Un sentito ringraziamento e scusami per la lunghezza della missiva.
Saluti,
Enrico - E-mail: enrivitali@virgilio.it

LC
Caro Enrico,
se ti consigliai quei pre la ragione ci doveva pur essere. Evidentemente ho fatto riferimento al tuo budget e/o al resto dell'impianto. Ora, con l'Aragon le cose cambiano drasticamente e temo che tutto il resto della catena non sia all'altezza e, purtroppo, questo ti costringerà ad esborsi di denaro piuttosto consistenti per tornare su un equilibrio sensato.
Probabilmente il primo a dover andar via è il lettore NAD, buono ma molto economico rispetto al resto, poi - o in simultanea - le casse. In seguito il finale, da sostituirsi con un Aragon, magari.
Per rispondere alle altre tue domande ti dirò che ignoro il significato di quell'ingresso. Forse è marchiato così perchè pensato per un convertitore esterno, non so. Non mi risulta che il tuo pre abbia anche un DAC al suo interno, infatti.
Dal manuale cosa si evince?
Ultima cosa, le sigle mkII. Sono certo di averlo già spiegato più volte ma ....repetita iuvant. mkII sta ad indicare la seconda "release" di un prodotto, un suo affinamento o aggiornamento tecnico. Per capirci, la nuova Fiat Punto, se non ho tenuto male i conti, dovrebbe chiamarsi Punto mk III :-)
MK è abbreviazione di "mark" ("segno", più in generale, "versione") e quelli che seguono sono numeri romani (II sta per 2, in questo caso). Talvolta si tratta di numeri arabi (mk2) altre volte, nei Paesi anglosassoni che ignorano la numerazione romana, quel segno II viene scambiato per una coppia di "i" e quindi diventa mk ii. Beata ignoranza :-)
Che bello pensare che il nostro sistema scolastico viene adeguato a quello dei Paesi anglosassoni, eh? Io lo chiamerei "downgrading", altro che "adeguamento"! :-(
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuove casse
Ciao Lucio,
per prima cosa volevo complimentarmi per il sito, che ho trovato estremamente interessante e che mi ha rivelato aspetti del mondo Hi-Fi che ignoravo completamente...vista la vostra competenza spero possiate essermi di aiuto. Il mio impianto Hi-Fi ha ormai quasi raggiunto i venti anni di età, e fin qui nulla di male, senonchè pochi giorni fa ho scoperto che le mie casse (che effettivamente suonavano un po' male!) avevano i woofer completamente sbriciolati. Il mio impianto è così composto:

Devo far notare che dopo attenta lettura delle rubriche del vostro sito ho scoperto di avere posizionato le casse in modo mooolto poco consono. Ora sono messe su due mensole a circa un metro e mezzo d'altezza, praticamente addossate al muro. Purtroppo essendo la mia camera da letto è praticamente impossibile trovarvi un'altra sistemazione, anche perchè la stanza misura 3 x 4 metri...
A questo punto è sorto il problema di sostituire le casse, e dopo una lunga consultazione delle vostre recensioni e tenuto conto del mio budget che non voleva essere superiore ai 400 €, avrei ristretto la scelta a questi modelli che mi sono stati consigliati anche in vari negozi a Genova: In effetti dopo aver letto la recensione della Arbour 5.30 ed averla trovata ad un prezzo così conveniente (a mio parere) mi ero praticamente convinto ad acquistarla, poi però nessun negoziante me l'ha consigliata, puntando più sugli altri modelli elencati.
La soluzione migliore sarebbe poterli ascoltare tutti, ma ho trovato sempre negozianti poco attenti che su mia richiesta mettevano su qualcosa ma senza lasciarmi il tempo di sentire le differenze (tenuto conto del mio orecchio non particolarmente allenato!!!), oltre al fatto che nessuno dei negozi aveva tutte le casse a disposizione.
Vista la vostra esperienza mi chiedevo se potevate darmi alcuni consigli sull'acquisto migliore (qualità/prezzo) oppure se aveva un senso far riparare le casse AR. Ed infine se sul mio impianto aveva senso montare dei cavi di potenza di tipo quadripolare come suggerito nella vostra rubrica.
Ringraziandovi infinitamente per l'attenzione che mi avete concessa vi faccio ancora i miei più vivi complimenti per la vostra rivista!
Andrea Sciutto - E-mail: sciutto@inwind.it

LC
Caro Andrea,
chi ti ha sconsigliato Indiana Line non le vende, evidentemente. Io credo che a quel prezzo (230 Euro) farai molta fatica a trovare di meglio. Certo, se vuoi spendere di più, le alternative ci sono. Tra quelle elencate vedrei bene le B&W, ad esempio.
Sono 150 Euro di differenza, non proprio noccioline! Con quella cifra rimetti a posto le tue AR (ne vale la pena) e ti avanzano liquidi per acquistare dischi o altri accessori.
La disposizione delle casse è un vero disastro, quindi se fossi in te prenderei le Indiana Line che sono buone, non troppo critiche nel posizionamento e che non ti faranno rimpiangere troppo diffusori di costo superiore.
Mi spiego meglio: in quella posizione, per riuscire a sentire differenze significative temo che il budget debba almeno raddoppiare.
A quel punto, però, meglio spendere quei soldi in dischi :-)
Inoltre, essendo casse italiane, avrai a disposizione un servizio ricambi ed assistenza (anche telefonica) che la concorrenza straniera può solo sognare.
Infine la questione del cavo. Ho seri dubbi che il suo effetto si possa sentire su quell'impianto con le casse in quella posizione ma, visto che la spesa è quasi zero, si può sempre fare l'esperimento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un vecchio impianto da risistemare
Caro direttore,
Ho 49 anni e iniziai ad occuparmi di alta fedeltà negli anni '70, allora ero uno studente squattrinato e ricordo ancora la fatica ed i sacrifici per far crescere, pezzo dopo pezzo, il mio impianto.
Ora "tengo famiglia", il glorioso impianto, che aveva continuato a crescere fino agli anni '80, è rimasto in uso, perchè la musica mi è sempre piaciuta molto, ma il tutto è rimasto congelato, a parte i pezzi che sono stato costretto a sostituire per impossibilità di riparazione.
Giorni fa ho scoperto casualmente una rivista di Hi Fi su internet che si chiama TNT-Audio e l'ho trovata fantastica, al punto da farmi tornare l'interesse per l'alta fedeltà e convincermi a scrivere questa lettera.
Del mio vecchio impianto sono rimasti gli estremi: piatto Thorens TD 104, cuffia Sennheiser HD 424, casse ESB 100 LD. La testina Stanton 681 EEE che equipaggiava il piatto l'ho sostituita un paio di anni fa con una più modesta Stanton L720 EE, perchè le 250000 Lire richiestemi per lo stilo di ricambio mi sembravano eccessive per un padre di famiglia e me ne sono subito pentito (la testina nuova non suona male, però la 681 EEE era tutta un'altra cosa).
L'amplificatore è uno Yamaha AX 490 che tutto sommato mi soddisfa anche se si potrebbe fare di meglio. Il lettore di CD è un apparecchio di classe economica: Philips CD 713.
Le casse sono collegate all'amplificatore con dei cavi normali: quando ho posizionato l'impianto in maniera definitiva il discorso relativo ai cavi era appena all'inizio ed era considerato particolarmente "esoterico", per farla breve presi i cavi di maggior sezione possibile, compatibilmente con quanto poteva entrare nei morsetti dell'ampli e la cosa finì così.
L'ambiente d'ascolto è di circa 6x5 metri, non particolarmente assorbente: tendaggi leggeri e mobili moderni senza particolari imbottiture; in famiglia ascoltiamo vari generi musicali: classica, jazz, rock, musica etnica, insomma praticamente tutto tranne Cugini di Campagna e compagnia bella.
Ho seguito l'Hi Fi per diversi anni, praticamente fino all'introduzione del compact disc; ricordo che si affacciavano sul mercato dei marchi nuovi come Nad, che Rotel era una casa giovane che produceva apparecchi interessanti per il rapporto qualità prezzo particolarmente favorevole, il compact disc era il compact disc e all'incirca suonavano tutti uguali (si diceva così); ora, dopo un po' di anni scopro che alcuni grossi nomi dell'Hi Fi di allora sono decaduti o addirittura scomparsi, mentre altri (come Rotel e Nad) godono di grande considerazione, i lettori di CD girano ma non suonano assolutamente tutti uguali, e poi ci sono i cavi, una miriade di tipi diversi, sia di potenza che di segnale.
A questo punto mi serve un aiuto per districarmi tra tanti possibili interventi e modifiche e cercare di migliorare la qualità sonora dell'impianto, tenendo presente alcuni elementi:

Cordiali saluti,
Leonardo Pisani - E-mail: l.pisani@inail.it

LC
Caro Leonardo,
sono più giovane di te, ma ricordo bene che NAD e Rotel certamente non mossero i primi passi nel periodo Compact Disc. Io farei almeno 10 o 15 anni prima, diciamo primissimi anni '70. NAD era nata dalla allora rinomatissima AR come "costola" per le elettroniche mentre Rotel era solo uno dei tanti marchi giapponesi che cercavano spazio tra i grandi (Pioneer, Technics e Sansui). NAD cominciò bene e continuò meglio, Rotel invece subì una vera e propria trasformazione verso la metà degli anni '80, cominciando a produrre pochi amplificatori, essenziali ed estremamente "audiophile", che hanno portato il marchio nell'Olimpo dei costruttori di buona HiFi dal prezzo umano (prima era solo un marchio consumer come tanti altri).
Quanto sopra, è solo per amore di correttezza storica.

Venendo alla tua voglia di upgrade, senz'altro il lettore CD deve essere il primo ad andarsene. Con 400-500 Euro trovi - usati - apparecchi di ottimo livello. Sto pensando ai soliti Rega Planet, Linn Mimik, Marantz CD 63 KIS (o 67), Marantz CD 17, diversi modelli di Arcam, Rotel, Teac e NAD. Sul nuovo, invece, per una cifra simile, le scelte si limitano agli ultimi due marchi citati e poco più.
Poi c'è la questione diffusori. Non mi è chiaro come tu li abbia sistemati, ma un po' hanno fatto il loro tempo, soprattutto come impostazione sonora. Certo hai ragione nel dire che sono problematici. Forse due modelli meno ingombranti, tipo torri da pavimento, potrebbero essere più facili da sistemare. Non ti consiglio nulla, perchè devi essere tu ad andare ad ascoltare qualcosa. Solo quando avremmo capito su che ordine di spesa TU cominci a sentire differenze significative con le tue ESB potremo riparlarne.
L'ampli non mi piace moltissimo, gli preferirei qualcosa di più moderno ed "audiophile". I marchi, gira e rigira, sono gli stessi che cito da sempre.
Forse, però, prima bisognerebbe risolvere il nodo delle casse :-)
Il giradischi può tranquillamente restare dov'è, magari necessita di qualche taratura, operazione per la quale ti consiglio di dare una lettura alle
FAQ di questo stesso sito.
Per la testina, potresti pensare a qualcosa di meglio non appena lo stilo di quella attuale sarà passato a miglior vita. Puoi pensare a Goldring, Sumiko, Grado, Ortofon...ci sono modelli buoni per tutte le tasche. Non c'è bisogno di andare su ipercostose testine MC, basta una discreta MM.
La spesa sensata dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 Euro, cifra con la quale però rimetteresti in uso la buona 681. Quindi: la prima cosa da fare è cercare in rete uno stilo per 681 al prezzo più basso possibile, sono certo che riesci a stare sotto i 130 Euro che ti hanno chiesto. Seconda cosa, in caso contrario, vita nuova, testina nuova.
Non mancare di tenermi al corrente circa i tuoi progressi,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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