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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Scelte difficili (o impossibili?)
  2. Quale ampli?
  3. La mia versione del SACD
  4. Metal
  5. Amplificatore e altro
  6. Consiglio per le casse
  7. Cosa ascoltare?
  8. Sonus Faber
  9. Cavi di segnale
  10. Miglioramento dei lettori CD

Scelte difficili (o impossibili?)
Ciao Lucio,
ti scrissi non molto tempo fa a proposito di una sostituzione di B&W CDM2 con una coppia di Linn Tukan da te consigliata (grazie). L'impianto ti ricordo essere il seguente:

L'ambiente è una micro stanzetta di circa 6mq ma dalla buona acustica nel suo piccolo.
I diffusori sono attaccati al muro con i loro supporti originali ed abbastanza angolati, i tweeter sono stati messi sotto al woofer (anche questo è un tuo consiglio) in quanto l'altezza delle mie orecchie da seduto è di circa 120 cm; sono distante dalle Linn circa 130 cm o poco più.
Ascolto di tutto: dal rock alla classica. Prediligo una timbrica sana e corretta nonché autorità, buona trasparenza e calore. Quanto detto sinora serve per farti capire la mia situazione perché vorrei chiederti un consiglio per la scelta di nuovi diffusori più prestanti lato basse frequenze.
L'ascolto delle Tukan mi piace e non le trovo assolutamente affaticanti, sono pulite, veloci e prestanti. Ottime nel mio ambiente. Il problema è che le frequenze più basse sono veloci e poco sostenute, in pratica mi mancano i VERI bassi. So che non posso pretendere la luna ma secondo me si può ottenere qualcosa in più.
Premetto che ho letto per ben due volte diverse risposte sulla posta della settimana simili alle mie ma ho in mente diverse soluzione e senza sperimentare sul campo (acquisterei nell'usato e senza prova diretta purtroppo) vorrei chiederti lumi a riguardo.
Veniamo alle mie soluzioni che propenderei:
  1. aggiungere un subwoofer attivo Indiana Line (tra quelli da voi recensiti) e tagliarlo per le Tukan. In ogni caso non potrà distare molto dalla parete di fondo visto il poco spazio.
  2. cambiare diffusori con una coppia di torri Linn Keilidh trovate usate a 550 € (comè il prezzo?) ed aggiungere una coppia di stand per il loro sostegno Apollo a 4 colonne da circa 60 cm per arrivare, col tweeter, alla quota richiesta di 120 cm.
  3. cercare altre torri come le Rega o italiane (magari!) pensate per il funzionamento vicino alla parete di fondo o comunque per una piccola distanza da questa.
Non so che pesci pigliare: la scelta più purista sarebbero le Kelidh, anche se su piccolo stand, ma prenderei in considerazione altre ipotesi. Non ci possono essere variazioni sull'ambiente e la posizione delle casse. Le torri però mi consentirebbero di non dipendere troppo dal muro di fondo come adesso e poi ritroverei una buona gamma bassa grazie ad una coppia di driver più grandi.
Che ne pensi?, cosa puoi consigliarmi. Solo un'ultima cosa: mettendo delle torri o dei bookshelf (vorrei evitarli però) mi staccherei dal muro di fondo e visto l'ingombro, seppur minimo, dei nuovi diffusori, dovrei trovare una sistemazione a parete per le elettroniche in quanto adesso sono in un tavolino Flexy sotto alla piccola Tukan destra attaccata più in alto.
Hai suggerimenti per dei supporti da fissare a muro e sistemare lì tutto?
Non ho altre possibilità. Avevo anche pensato di prendere una coppia di Diapason Micra ma la vicinanza posteriore e lo sbocco reflex sul retro mi hanno fatto desistere; gli unici bookshelf che mi hanno dato prestazioni buone sui bassi sono state le Chario Academy 2 ma l'ambiente sfigato mi ha costretto a venderle perché ascoltavo solo rimbombi.
Termino qui e ti ringrazio per l'attenzione che vorrai prestarmi.
Francesco - E-mail: frank.johnson (at) lycos.it

LC
Caro Francesco,
ammetto di essere abbastanza perplesso. Prima dici che l'ambiente acusticamente non è male, poi dici che è sfigato e che con casse con più bassi sentivi solo rimbombi. Non ci capisco più nulla.
Comunque, cerco di fare un po' di ordine. Bocciata la soluzione di sollevare da terra diffusori NATI per stare sul pavimento. Parli di piccolo stand...ma poi mi dici che sarebbe da 60 cm!!! In pratica vuoi far diventare da supporto (VERO!) una cassa da pavimento. Assolutamente bocciato.
L'idea del sub attivo, seppur in contrasto coi miei principi morali e religiosi :-) può anche essere una soluzione, bisogna vedere che cosa cerchi. Se devo essere sincero io credo tu andrai a caccia (e li troverai!) di rimbombi. Comunque puoi provare, il livello del sub e il taglio si possono regolare anche se la posizione addossata al muro non è certo il massimo (ancora problemi).
Per quanto riguarda le mensole a muro, vari costruttori di tavolini ne hanno a catalogo diverse, fai una ricerca nei siti di quelli più diffusi e scegli quelli che ti piacciono di più.
Ciao e non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Quale ampli?
Gentile Direttore, mi trovo in una situazione un po' strana per cui le chiedo consiglio. Mi sono sposato il mese scorso ed avendo finito le cose veramente necessarie ad una nuova casa mi sono ritrovato a dovere allargare la lista nozze all'ultimo minuto.
Poichè il negozio a cui mi sono rivolto per la lista nozze in realtà ha una scelta molto limitata ho sparso la voce esprimendo dei desideri. Data la fretta (rimpolpata dell'ultimo minuto) di prove di ascolto come si deve... poco o niente.
Comunque sia il risultato è che alla fine mi sono stati regalati solo i diffusori ed ora ho il classico dubbio amletico (ma adesso con un po' di tempo per pensarci) del tipo: cosa ci metto vicino?
Le casse erano uno degli ultimi esemplari, se non l'ultimo in assoluto rimasto al nord, delle Arbour 5.10 di cui è cessata la produzione, stando a quanto mi hanno detto alla Alcor, perchè fuori dal loro mercato. Comunque sia 499 euro sembravano una cifra interessante.
Ora la questione resta chiaramente di amplificatore e sorgente. Per la sorgente, in via temporanea, potrei anche utilizzare qualcosa che già ho: il terribile lettore di DVD :)
Per l'amplificatore invece devo dedicarmi al nuovo, è mi è stato suggerito di optare per un NAD. La mia domanda è: quale amplificatore fa al caso mio?
Vorrei evitare di buttare soldi (qualcosa da spendere c'è, ma anche il mutuo e la moglie hanno le loro ragioni) per prendere il più potente della gamma mentre magari basta una delle altre soluzioni del produttore per estrarre dai diffusori quanto questi hanno da dare.
La stanza di ascolto è relativamente grande, circa 5x5m con soffitto di 2,8m e leggermente asimmetrica con parquet ed un tappeto 3x2 fra il divano e i diffusori.
Cosa mi suggerisce?
Grazie mille.
Marco - E-mail: marco.ullasci (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
puoi usare il tuo lettore DVD, per ora, e puntare principalmente sull'ampli. Con le Arbour 5.10 non c'è bisogno di grandissime potenze, visto che sono molto sensibili. Andrà benissimo anche il più piccolo di casa NAD, il 320, oppure il Rotel RA01 o 02.
Cura con attenzione il posizionamento in ambiente, le 5.10 hanno un basso molto generoso (vedi prova delle 5.20) e potrebbero darti qualche problema qualora le dovessi tenere troppo vicine alle pareti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La mia versione del SACD
Gentile Direttore,
Dopo aver letto quasi tutti i volumi della posta, ho personalmente realizzato che io probabilmente non potrò mai essere un audiofilo. Poichè penso (e su TNT ho notato che c'è libertà di pensiero) che se sono il solo ad avere questi problemi di udito avrò bisogno di uno specialista, ed è per questo motivo che scrivo e riporto i miei pensieri su una rivista che seguo ed un editore che stimo molto per la politica editoriale scelta.
Devo chiaramente anticipare che io sono completamente soddisfatto dal suono prodotto dal mio sistema audio, ma questa soddisfazione più che altro dipende dal fatto che mi sono abituato al suono dell'impianto ed ho deciso che il suono che produce mi piace e quindi mi soddisfa.
Comunque da appassionato che sono, ho letto in varie lettere dei miracoli prodotti dal tweaking e delle migliorie apportate ai sistemi audio con i più impensabili strumenti, dai piedini delle sedie (vibrapod) sotto le sorgenti o gli amplificatori, o il blue-tac che io uso per appendere le foto dei palazzi al muro dell'ufficio di cantiere, per smorzare le vibrazioni agli speakers.
Per pura curiosità, avendo l'opportunità di avere questi items a disposizione in ufficio (ho un set di vibrapod sotto la mia sedia ed il blue-tac nel cassetto), nel tempo libero ho provato a fare del tweaking nel mio impianto più che altro per curiosità e non ho sentito nessuna differenza sonora anche nella più assoluta ipotesi di volercela trovare per forza una differenza. Niente!
Allora, forte dell'esperienza della lettura delle lettere dove il cambio di sorgente ha dato ad alcuni sistemi un immediato miglioramento sonoro, con un po' di fortuna ho trovato ad un prezzo magnifico (usato) un Sony CD player modello CDP X5000 che il negoziante mi ha fatto la gentilezza di farmelo provare prima dell'acquisto.
Il Sony andava a competere con un Accuphase DP-55V e collegato allo stesso amplificatore Krell KAV 500i (integrato) che pilotava un paio di Dynaudio Contour 1.8 MKII.
Con lo stesso CD (comprato apposta per fare la comparazione) e con l'uso del telecomando per non perdere l'attimo del cambio del disco fra una sorgente e l'altra, ho fatto la comparazione diretta delle due sorgenti passando da un input all'altro almeno una cinquantina di volte durante la riproduzione dei due CD.
Ancora una volta... Niente di niente!! Nessuna differenza nei bassi e nessuna differenza nei treble... Ho pensato che questo possa essere dovuto al fatto che sia il Sony che l'Accuphase sono entrambi Giapponesi, ma l'Accuphase costa il doppio ed è un paio di anni più nuovo del Sony.
I cavi anche loro differenti perchè ho usato gli AudioTruth Opal per il sony ed i Cardas Golden per l'accuphase... o ancora una volta che il mio udito non è a posto...
Dopo tutte queste prove avevo un solo pensiero nella mia mente, ed era quello della favola del Re che due sarti avevano convinto di vestirsi con dei vestiti invisibili e che tutti i cortigiani vedevano come dei vestiti meravigliosi su un Re che era completamente NUDO! Solo un innocente bambino fu capace di dire che il Re era nudo nella piazza del paese!!!

Chiaramente ho tenuto questo Sony, anche perchè mi piace molto la sofisticata meccanica, la compattezza e specialmente il fatto che il caricamento dei CD avviene da sopra con un sistema che ricollega ai piatti degli LP (sentimentale) ed il prezzo ottenuto dal negoziante (300 Euro al cambio).
A questo punto posso solo confermare che l'unico vero miglioramento (in assoluto) che ho potuto rilevare con una modifica all'impianto l'ho ottenuto con il SACD puramente stereo e non multichannel come molti definiscono questo formato (che è diventato multichannel solo per competere con il DVD Audio).
Con il lettore ormai obsoleto (ma eccellente e si trova sul mercato dell'usato a prezzi stracciati) Philips SACD 1000, ho provato ad ascoltare sia sull'Accuphase che sul Philips lo stesso CD (Miles Davis "Kind of Blue") sia in versione PCM (che avevo già) che DSD (che ho ricomprato per la comparazione) e sono rimasto completamente ed assolutamente meravigliato della maggiore spazialità e i dettagli che non ho mai avuto la possibilità di ascoltare con la version PCM di questo disco. (i termini non saranno giusti ma spero di aver reso l'idea).
Ho fatto queste prove d'ascolto anche con altri dischi (ci sono ormai più di mille titoli disponibili nei negozi), e la convinzione che la riproduzione analogica su CD adesso esiste davvero si faceva ancora più viva nelle mie povere orecchie.
Io sono un patito del suono stereo, e non mi interessa il multicanale. Ma avendo avuto l'opportunità di aver ascoltato la vera differenza di suono prodotto da un riproduttore medio alto SACD collegato su due canali ed un riproduttore Hi-End come l'accuphase, posso solo dire che tutti i miti sul PCM crollano e che SACD sarà senza ombra di dubbio il futuro della riproduzione musicale nelle case degli Audiofili.
Grazie per il tempo dedicato alla lettura di questa email
Distinti saluti
Carlo De Giorgio - E-mail: cgiorgio (at) josef-gartner.com.tw

LC
Caro Carlo,
che vuoi che ti dica? Ti auguro che sia veramente così. Il SACD sarà il formato del futuro, gli accessori al contorno di un impianto HiFi cesseranno di essere venduti perchè tutti inutili, tutti i lettori CD (ma anche i SACD, quindi?) suoneranno tristemente UGUALI, e tutti vivremo felici e contenti. Un formato ed un impianto uguale per tutto il popolo :-) così nessuno si lamenta!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Metal
Gentile direttore
sono un principiante dell'audiofilia di 24 anni. Ho conosciuto la sua rivista x puro caso trovando i link dei suoi "bigini" su un portale....mi hanno subito colpito x la semplicità espositiva e la capacità di soddisfare tutti i miei interrogativi (qualità necessarie nell'insegnamento di cose astruse come derivate e teorema di cauchy!!!).
Ho cercato di farmi un'idea dell'impianto hifi (lettore cd, ampli integrato, 2 diffusori da pavimento e cavi) di cui ho bisogno spulciando il sito e le lettere; gradirei cmq un suo consiglio.
Brevemente...la mia stanza è una 4x5 dove, a causa di ingombranti scaffalature in legno, i diffusori trovano spazio solo negli angoli, a 30 cm dalle pareti..e questa è la prima pecca. La seconda :-) è che ascolto prevalentemente metal...il che vuol dire che l'impianto deve essere in grado riprodurre bene sia gli acuti più disperati (Helloween, Angra, Judas Priest) sia i bassi più cavernosi (Napalm Death, Marduk, Cannibal Corpse), permettondomi di apprezzare i virtuosismi (anche in ambito acustico) e la voce di ogni strumento a ritmi musicali sostenuti.
Quindi grande dinamica e pulizia, ma anche una resa efficace dei bassi a basso volume (voglio essere coinvolto a livello viscerale dalla musica x l'effetto catartico che è la premessa e fine ultimo del metal si realizza anche così...un concerto metal rilassa più di un idromassaggio!!!).
Beninteso che l'obiettivo resta la "riproduzione fedele all'evento" come lei mi insegna (quindi non voglio troppo colore o sbilanciamento). L'idea di cui parlavo all'inizio è questa: lettore NAD C521, ampli NAD C350 o NAC C320 BEE, casse KLIPSCH RF3...non so però se vanno bene davvero x la mia stanza e i miei gusti (sarebbe meglio che l'ampli avesse l'entrata aux x collegare il pc e quella tape x il lettore cassette...anche se c'entrano poco con l'audiofilia).
Preciso che ho già un impianto con lettore SONY, ampli MARANTZ PM-47 e casse JAMO, ma x riprodurre la mia musica il mio impianto hifi-car (PANASONIC + JBL PRO 3 vie + 2 vie artigianali davanti, senza ampli) sembra di un altro mondo!!!!
Può consigliarmi un hifi dal costo massimo di 2000 euro (ma se è più economico è anche meglio!!!!)? Così potrei muovermi x i negozi di hifi con più dimestichezza...e dimostrare al bacchettone di turno che il metal non è "solo rumore"...ma che è lui ad avere un cattivo hifi!!!!
Grazie, a prescindere dalla risposta, x tutto ciò che mi ha insegnato e x il suo sostegno alla cultura musicale. Saluti

P.S. "Images and words" ('92) è un capolavoro ma il vertice del genere è "Awake" ('94)....non è un caso che i Dream Theater dopo quest'album abbiano esaurito le loro idee! Vedere John Myung suonare il basso dal vivo è un'esperienza da raccontare ai nipoti!!!!!!!
Simone Vianelli - E-mail: slayer79 (at) libero.it

LC
Caro Simone,
mi pare che l'impianto da te selezionato risponda abbastanza chiaramente ai requisiti richiesti. L'ampli ha tutti gli ingressi che ti servono e le casse hanno l'impostazione voluta. Rimane un grosso MA ed è... l'ambiente. 30 cm di distanza dagli angoli è una sistemazione deleteria per QUALUNQUE diffusore che non sia stato pensato per funzionare così (ovvero TUTTI, KlipschHorn a parte). Non riesco a prevedere il comportamento delle RF-3 in una simile posizione, posso solo immaginare un bel rinforzo sui bassi (del quale non hanno certo bisogno!) e forse qualche colorazione in gamma medio-alta.
D'altra parte, non hai altra possibilità, mi pare di capire, quindi...dovrai convivere con qualche (severa) limitazione.
In realtà potresti dotarle di piedini "scivolosi" (tipo i
GlisDome) per spostarle di volta in volta in una posizione più consona all'ascolto. D'altra parte, in una situazione del genere, devi essere pronto ad accettare compromessi. Purtroppo, molto spesso mi capitano richieste come la tua e come quella pubblicata per prima su questo Volume della Rubrica della Posta: occorre essere realisti e rendersi conto che se non si ha a disposizione una stanza un minimo adeguata ed un po' di libertà di posizionamento per i diffusori è inutile pretendere la Luna.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore e altro
Ciao Lucio,
mi chiamo Giorgio, per prima cosa volevo farti i complimenti per la competenza e la chiarezza riguardo gli argomenti trattati nel tuo sito; scoperto cercando in rete informazioni riguardo al mio ultimo acquisto, dei diffusori da pavimento KEF RDM3.
Nella posta arretrata ho letto un tuo suggerimento riguardo alle KEF RDM3 a un lettore che manifestava il desiderio di ascoltare soprattutto musica classica, quindi ho pensato di scriverti nella speranza che probabilmente conoscendo il tipo di cassa, mi potevi dare qualche informazione in merito e soprattutto qualche consiglio che mi possa aiutare a completare il mio impianto stereo, che manca sia di una amplificazione adeguata che di cavi all' altezza dell' impianto.
Premesso che non ho una grossa esperienza di ascolti, la scelta delle Kef è maturata dopo il confronto, nello stesso negozio, con un modello della Triangle di pari prezzo e un modello della Chario un più economico (tutte da pavimento).
Le Kef RDM3 mi hanno colpito per il loro equilibrio generale e per l'impressione della non fatica di ascolto (oltre allo sconto sul prezzo di listino di circa il 25% essendo vendute come ex.demo), per cui vorrei mantenere, se possibile, queste caratteristiche al completamento dell' impianto.
Per ora, oltre alle Kef RDM3, l'altro componente che non intento cambiare è un lettore CD Lector 0.5 T. La musica che ascolto è molto varia, dal jazz, alla classica, al rock, al pop, direi di tutto tranne generi come metal e techno. La stanza in cui è ascolto la musica è circa 28 mq.
Per l'amplificazione (se possibile dotata di telecomando) pensavo ad un integrato di buon livello oppure una coppia di pre+finale usati, mentre per i cavi mi hanno proposto una coppia di cavi di potenza e segnale MIT Terminator 2 usati oppure dei KIMBER Hero segnale + 8TC di potenza sempre usati.
Ritieni siano proporzionati al livello dell'impianto ? E se si, quali tra le due coppie meglio si abbina alle caratteristiche del mio impianto?
Il budget da investire è circa 1750/2000 euro tra ampli e cavi (per questi ultimi cercando nell'usato).
Ultimi 2 dubbi:

  1. Ho notato che le Kef RDM3 non hanno le tipiche punte come altri diffusori, ma sono sorrette da 4 piedini di gomma regolabili. E' conveniente provare a sostituirli con qualcosa di diverso ?
  2. Un consiglio riguardo la sostizione dei ponticelli di serie che collegano i morsetti delle casse predisposte per il biwiring. Tale sostituzione deve essere fatta con spezzoni dello stesso cavo di potenza che userò a impianto ultimato o posso anche usare uno spezzone di cavo diverso (ad esempio quelli che vendono note riviste di altà fedeltà che per forza di cose saranno probabilmenti diversi da quelli del mio impianto)?
Qualsiasi altro consiglio che ritieni possa essermi utile è ben accetto.
Ti ringrazio anticipatamente e Ti porgo distinti saluti.
Giorgio Montecchi - E-mail riservato

LC
Caro Giorgio,
per i cavi, io prenderei la coppia Kimber. Se possibile, anche i ponticelli per il biwiring andrebbero realizzati con lo stesso cavo. Se impossibile, anche uno qualunque dei ponticelli in commercio andrà bene.
Puoi provare ad usare delle punte per i diffusori, ma non prima di aver FINITO tutto l'impianto. Devi prima imparare a conoscerlo bene, poi lavorare di fino...altrimenti finisci per fare solo tanta confusione.
Per l'amplificazione, stando sui 1500 euro;, ti consiglierei un buon integrato, anzichè una coppia pre-finale. Penso a Densen B-100 mkV, Naim Nait 5, Meridian 551, Norma IPA 60, YBA Integrè. Usato, magari, un buon integrato AM Audio in classe A.
Spero di esserti stato utile, tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Consiglio per le casse
Egregio direttore,
le scrivo questa mia dopo una attenta e sana lettura di tutte le sue lettere. Complimenti vivissimi per la sua missione sul web. Ho creato un mio impianto home theatre fatto di prodotti in fine serie quindi a prezzo contenuto ma (penso) di buona qualità.
Sono un felicissimo e soddisfatto possessore di un ampli Harman Kardon AVR 3000, scelto sotto suo consiglio visto il suo apprezzamento per questo marchio pagato a Roma, in un negozio che rinnovava i locali, 400 euro. Ho poi acquistato un lettore dvd/sacd, Sony DVP700 a 195 euro ed infine un un set di casse della danese Eltax modello Jupiter che mi sembrano di buona qualità a 200 euro correlate da un sub sempre Eltax.
L'unico problema è che l'ascolto della musica in stereofonia mi provoca un fastidioso rimbombo dei suoni bassi dovuti all'eccessivo reflex posteriore delle torri anteriori pur escludendo tutti i toni bassi e senza l'ausilio del sub!
Ora ho trovato per caso un'ottima offerta di una coppia di AR status 30 che una importante catena di elettronica di Roma in fallimento propone a 119 euro. Secondo lei questa coppia di casse potrebbe farmi fare un salto di qualità per l'ascolto della musica in stereofonia?
E potrebbero essere compatibili poi col resto delle Eltax per l'ascolto dell'home theatre o dovrei acquistare il resto delle casse della stessa casa?
Il rapporto qualità prezzo dei miei componenti è buono od ho fallito in qualcosa?
Il luogo di ascolto è una sala mansardata di 40 mq con punto più basso di 1,20 m e più alto di 2,40 m parquettata. Ascolto qualsiasi tipo di musica.
Mi scusi se mi sono dilungato troppo in chiacchere o prezzi ma ritengo il suo parere di notevole importanza e non me ne voglia se ho sbagliato il modo nel porgerle il mio caso.
Le porgo i miei più cordiali saluti,
Alessandro Ponzo - E-mail: Alessandro.Ponzo (at) wind.it

LC
Caro Alessandro,
temo che il problema del rimbombo non sia causato dal reflex, a meno che le casse non siano posizionate in maniera davvero sbagliata (attaccate alle pareti, ad esempio). Non conosco il tuo sistema Eltax quindi non posso formulare altre ipotesi. Certo è che la sala dove ascolti è particolare, molto grande e col soffitto piuttosto basso...non so, bisognerebbe "sentirla" per capire chi sia il colpevole.
Da remoto posso solo formulare delle ipotesi. Il resto dell'impianto mi pare di discreta qualità, pagato pure abbastanza poco, direi.
Mi viene difficile dirti se prendere o meno le AR. Certo, il prezzo è davvero molto basso ma se poi non dovessi risolvere il tuo problema (perchè altrove) che te ne fai?
Oltretutto, sono sempre piuttosto contrario a scompaginare un sistema HT monomarca. Centrale ed anteriori (ALMENO) dovrebbero essere della stessa Casa e della stessa serie, possibilmente.
Posso solo consigliarti di provare a posizionare le tue attuali casse in altro modo, ad es. lontano dalle pareti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cosa ascoltare?
Caro direttore,
Vorrei sottoporle qualche domanda, sperando di non farle ripetere cose già dette in altre lettere e che magari mi sono sfuggite (ho guardato tutti i volumi della corrispondenza, lo giuro!!!). Cercherò di essere sintetico come piace a lei...
Sono un (quasi) neofita e vorrei costruire un impianto con queste caratteristiche:

  1. L'obiettivo: conciliare dettaglio, riproduzione fedele e stabile della scena acustica, precisione timbrica e naturalezza assoluta della musica, al fine di poterla ascoltare per ore senza stancarmi (il clavicembalo non deve suonare come una cassetta degli attrezzi o i piatti come un fruscio radiofonico iperpresente!);
  2. Il repertorio: classica, prevalentemente barocca (strumentale e vocale), musica da camera, sinfonica e tanto pianoforte; qualche volta jazz, più raramente rock indipendente (chitarre distorte e suoni elettronici...);
  3. L'ambiente: stanza 4 x 8/9 m, pavimento in "marmorino" veneziano, soffitto con travi a vista; punto d'ascolto: divano basso al centro della stanza a un metro dal muro posteriore, diffusori disposti sul lato lungo a circa 3 metri l'uno dall'altro;
  4. Il budget: circa 6000 Euro per diffusori, amplificazione, lettore CD, cavi e supporti (per le elettroniche ed eventualmente per i diffusori).
Ecco le domande, tutte finalizzate a capire in che direzione ha più senso muovere i miei desideri d'ascolto, visto che non si può ascoltare tutto e tediare 100 rivenditori specializzati...
  1. Seguendo i vostri suggerimenti generali, mi verrebbe da distribuire le risorse assegnando: - 2000/2500 Euro ai diffusori, 1500/2000 Euro all'amplificazione, e il resto a CD, cavi e tavolino. Sto sbagliando qualcosa?
  2. Per queste cifre, noto come sia possibile scegliere fra due grandi tipologie di prodotti: entry level di case che fanno hi-end costosissimi oppure modelli di punta nella propria categoria. Per esempio, nel caso dei lettori CD: l'Orchestra CDP di Jadis, il Prima CD di Audio Aero, l'Obsession II di Audiomeca, il CDP 10 di Classé o il Genki di Linn contro il Maestro di Audio Analogue, il Caspian di Roksan, il D-30.2 di Primare, il CDA 822 di Copland o il JD-100 di Jolida... (ne ho dimenticati molti, ma immagino si sia capito il concetto). Per la sua esperienza, la qualità dello sforzo progettuale di una casa ultra specializzata è superiore a quella di una casa di elettroniche audio (tendenzialmente più generiche) per il mercato medio-economico?
  3. Per quanto riguarda i diffusori: per 2000/2500 Euro esistono buoni diffusori sia da supporto che da pavimento, ma a parità di prezzo (comprendendo gli eventuali supporti) verso quale delle due soluzioni ha più senso orientarsi? Un'architettura più ridotta (due vie, da supporto) a parità di prezzo implica una maggiore qualità dei componenti e un risultato finale migliore?
  4. Per quanto riguarda l'amplificazione: a parità di prezzo un integrato tende ad essere più efficace di una coppia pre + finale? Si finisce per pagare i due telai oppure si guadagna sempre e comunque dalla separazione degli stadi? Valvole, semiconduttori o ibridi (come al punto 2...): si può azzardare un valvolare entry level (Nightingale, Jadis, Antique Sound Lab, Jolida, o di una qualche marca minore francese o italiana) o per queste cifre sono sempre più curati gli ampli a semiconduttori (AM Audio, Cairn, Creek, Classé, Myryad, Primare, YBA)? E la soluzione ibrida (Unison Research, Pathos, Copland, Audio Aero) come si colloca rispetto alle altre due (devo ammettere che mi tenta molto...)?
  5. Per la scelta del lettore CD: nel caso sia possibile, ha senso pensare ad accoppiare il lettore con un ampli della stessa marca (ho sperimentato Paganini + Bellini + Donizetti con ottimi risultati)?
  6. A partire dalla descrizione che le ho fatto delle caratteristiche generali di questo impianto, ha qualche suggerimento da darmi, in particolare per quanto riguarda i diffusori? Una serie di combinazioni che si sente di consigliarmi?
La ringrazio fin d'ora della sua risposta.

PS: Considerata la quantità di cose che volevo chiederle, mi sembra di essere stato il più possibile sintetico: spero di esserlo anche per i suoi standard! ;-) Ovviamente può anche rispondermi a rate... o non rispondermi affatto...:-)) Grazie comunque per il suo operato: TNT è un'esperienza unica nel suo genere.
Emanuele - E-mail: ebottaro (at) hce.it

LC
Caro Emanuele,
proprio sintetico non direi, comunque apprezzo lo sforzo e soprattutto l'ordine :-)
La divisione del budget mi pare sensata, ma non fossilizzarti troppo sui numeri, le prove sul campo poi possono richiedere un po' di elasticità in un senso o nell'altro.
Non farei una distinzione così netta tra i marchi che hai citato. In fondo, si tratta di Aziende di dimensioni medio-piccole, non c'è alcun colosso multinazionale tra loro.
Per quanto riguarda il discorso bookshelf contro diffusore da pavimento e integrato contro pre+finale ti rimando a due articoli appositi che trovi nella sezione delle FAQ del sito e nella sezione "Prove diffusori". Non posso ripetere sempre gli stessi concetti, almeno per amor di brevità, concedetemelo :-)
Dato il tuo ambiente molto grande la mia propensione sarebbe quella di scegliere diffusori da pavimento ed un buon integrato a stato solido di discreta potenza. Con amplificatori a valvole da pochi watt e casse bookshelf rischi seriamente di non ottenere la pressione sonora necessaria per un ascolto minimamente realistico.
Quindi: per i diffusori proverei a sentire qualcosa tra questi: Chario Constellation Pegasus, Dynaudio Audience 82, ProAC Studio 125, Triangle Celius 202, Opera SP3. Alternative interessantissime, nell'usato (trovandole): Thiel CS 1.5, Martin Logan Aerius, ProAC Response 2.5.
Per l'amplificazione, vedi i consigli che ho dato poco sopra ad un "collega" audiofilo con budget simile (1500 Euro per l'ampli).
Per il lettore CD, tra quelli che hai citato, vedrei il Genki della Linn e l'Obsession di Audiomeca. Aggiungo il Naim CD 5. Infine, per gli accessori, fatti consigliare dal negozio dove acquisterai.
Qualora dovessi avere necessità di altri consigli in vista di una cernita finale, non esitare a contattarmi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sonus Faber
Caro Lucio,
ti ho scritto già un paio di volta qualche anno fa e ora che nel mio impianto HI-FI c'è una novità ti riscrivo. Innanzitutto i miei complimenti per la volontà e la caparbietà con cui porti avanti la rivista ed è sempre un gran piacere passare un po' di tempo davanti alle sue pagine! Si apprendono diverse cose.
Bene, considerato che non puoi assolutamente ricordare come è composto il mio impianto, ecco qui i vari componenti tutti poggianti su un TNT Flexy Table: Lettore CD: Orelle CD 100e, Preamplificatore: Musical Fidelity Preamp 3B-X; Finale: Musical Fidelity P150-X. Il Pre e il Finale sono collegati con l'uscita passiva anziché con quella attiva.
Fino a un mese fa possedevo delle Linn Index con supporti dedicati. Le ho cambiate con Sonus Faber Grand Piano Home. Come cavi di segnale uso i Van den Hul D102 MK III tra sorgente e preamplificatore, i Van den Hul Thunderline tra pre e finale ed infine Van den Hul D 352 Hybrid tra finale e diffusori.
Detto questo ti parlo dei nuovi diffusori acquistati. Devo dire che la scelta finale è dipesa anche dalla volontà della moglie. A lei i Grand Piano Home piacciono (esteticamente) molto. In effetti sono decisamente belli e viene quasi voglia di accarezzarli!!!! Io probabilmente ero più orientato verso i B&W DM 604 S3, che d'altra parte costano anche ben 1000 euro in meno.
Ma la moglie così ha deciso. Il suono mi piace molto, è pulito, articolato e trasparente; le voci, sia maschili che femminili, sono sempre molto ben raffigurate, quello che mi lascia un po' perplesso è la gamma bassa. Le B&W avevano sicuramente un impatto più immediato, e forse il basso bisognava anche un po' domarlo, altrimenti prendeva il sopravvento. Insomma, la gamma bassa delle Sonus Faber mi sembra, almeno questa è la mia impressione, un po' carente.
Forse con un finale più "tosto" andrebbero meglio. Non so se le hai mai ascoltate, ma mi interessava un tuo parere sull'argomento e se esiste un qualche "trucchetto" per aumentare un po' la gamma bassa.
In questo momento, mentre scrivo, mi viene in mente che potrei inclinarle un po' avanti tenendo più alte le viti della parte posteriore e al minimo quelle anteriori, considerato che le Grand Piano normalmente sono inclinate un po' all'indietro, non so se così facendo si può ottenere un qualcosa in più nella gamma bassa. Proverò.
Mi ha colpito, e me ne sono accorto solo quando le ho portate a casa, che le Grand Piano non hanno la possibilità del bi-wiring, hanno solo due connettore per cassa, invece nel vecchio modello esisteva questa possibilità.
Penso di aver già approfittato tanto della tua disponibilità, quindi non mi resta che salutarti, rinnovarti i miei complimenti per la rivista e ringraziarti di una tua eventuale risposta.
Ciao
Pasquale Marziliano - E-mail: marziliano (at) tiscali.it

LC
Caro Pasquale,
il mondo è bello perchè vario. Altre volte ho letto lamentele di possessori di Sonus Faber Gran Piano...per la ragione opposta (!!) cioè: troppi bassi. Il finale in tuo possesso dovrebbe essere adeguato ed anzi la coppia MF non si può certo definire "brillante", semmai tende a sonorità piuttosto calde. Ti suggerirei di utilizzare l'uscita attiva anzichè quella passiva, tanto per fare un esperimento.
La cosa più importante da fare è studiare il posizionamento in ambiente e l'acustica di quest'ultimo. Inclinare le casse in avanti è sbagliato, stanno all'indietro per una ragione ben precisa (allineamento della fase acustica) e stravolgeresti uno degli aspetti cardine del progetto. Semmai, prova ad avvicinarle di più alla parete di fondo. Questo farà senz'altro aumentare i bassi (parzialmente a discapito di qualche altro parametro).
Quel che mi sfugge però è il termine di paragone. Pochi bassi rispetto a cosa? Alle Linn Index? Non scherziamo, se esistono casse avare di basse frequenze quelle sono proprio le Index. Veloci si, per carità, ma quantità e profondità nelle basse frequenze... un po' discutibili.
Pochi bassi rispetto alle altre candiate (B&W)? Le hai ascoltate nello stesso impianto e nelle medesime condizioni?
Non so cos'altro aggiungere, se non suggerirti qualche prova con una nuova amplificazione. Se ami i bassi, ad esempio, dovresti cercare di provarle a tutti i costi con un integrato Krell KAV300i (vedi prova su TNT-Audio).
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Cavi di segnale
Caro direttore,
sono un vostro affezionatissimo lettore e volevo oltre a farle richiesta di un consiglio approfittare per complimentarmi con voi e la redazione tutta per lo spirito con cui portate avanti quella che io definisco una vera sfida alle leggi di mercato...continuate così e non mettetevi mai nelle condizioni di essere........ Ricattati.
Veniamo ora al dunque. Ho rinnovato di recente il mio impianto anche se per problemi economici ho dovuto attingere nel mercato dell'usato. Ho cercato di comporre una catena che rispettasse i miei gusti musicali (suono caldo ma molto dettagliato con un basso preciso e veloce) ascolto prevalentemente jazz in tutte le sue varianti. Aggiungo inoltre che ascolto in ambienti medio piccoli (20 mq circa) e prediligo la qualità alla potenza; Essendo anche un tecnico sono convinto che il futuro dell'amplificazione di qualità sia di tipo ibrido e che il vero componente che può fare la differenza sono i diffusori, la sorgente comunque non deve mai essere inferiore al resto della catena; in quest'ottica ho composto il mio nuovo impianto:

Il risultato è stato subito strepitoso e il suono ottenuto è quasi magico con tutte le incisioni anche quelle che prima erano inascoltabili ora sono mooolto interessanti e si riesce ad ascoltare la musica dimenticandosi dell'impianto.
I miei amici audiofili ma soprattutto soci come me di un club jazz e quindi abituati al vero suono acustico e non amplificato dicono che si assapora lo stesso calore che si respira nella saletta .............e bla bla bla.
Comunque siccome l'appetito vien mangiando ho definito il suono ottenuto "quasi" magico poichè avrei preferito un suono ancora più aperto in altissima freq. (non che quello ottenuto sia male anzi .....ma se si potesse avere la luna?).
Ho provato a sostituire il cavo segnale con uno di discreta qualità ma convenzionale (coassiale con rame ofc) ed ho potuto notare che il dettaglio sulle altissime frq è aumentato; in contropartita è sparita parte della scena e il medio ha perso un po' di magia il basso è meno potente. Ho notato con mio stupore quindi che il cavo di segnale influenza il suono in maniera che io sig! essendo un tecnico non avrei mai potuto sospettare (frustatemi pure a sangue).
Ora le chiedo innanzitutto un giudizio sulla composizione dell'impianto ma soprattutto un consiglio per un cavo che possa mantenere le qualità della gamma media e bassa ma darmi al contempo anche quel pizzico di apertura in più in gamma altissima (se esiste a cifre umane ma comunque livellate al valore dell'impianto).
Sicuro di un suo aiuto porgo distinti saluti,
Giuseppe Bianco - E-mail: ucciopino (at) tiscalinet.it

LC
gli unici ricatti ai quali dobbiamo sottostare sono quelli che ci fa costantemente il poco tempo libero a disposizione. Per il resto, no problem.

Il tuo impianto mi pare piuttosto equilibrato e, comunque, poichè TU sei il giudice e ti ritieni soddisfatto...non vedo alcun problema. Piuttosto che sostituire il cavo di segnale io cambierei quello di potenza con un TNT Triple T o FFRC o anche U-Byte 2. Uno dei limiti del cavo in configurazione a stella è proprio la gamma altissima e poco importa che tu abbia usato rame OFC...la maggior parte del rame attuale in uso sui cavi elettrici è OFC :-)
Se avessi voglia di sperimentare anche un altro cavo di segnale, prova i nostri Piano 6 e Piano 1, potrebbero essere una bella sorpresa e, comunque vada, un esperimento interessante.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Miglioramento dei lettori CD
Caro Lucio, sono sempre un fedele frequentatore del tuo bel sito, e a distanza di circa due anni Ti chiedo ancora un parere.
Un concetto che si legge spesso nelle recensioni di prodotti HiFi è quello relativo al notevole miglioramento dei nuovi prodotti rispetto a quelli vecchi, e questo in particolar modo per quanto riguarda i lettori di CD. La recensione apparsa l'anno scorso su TNT del lettore Rotel 1070, ribadiva con forza lo stesso concetto.
Il Rotel 1070 è un prodotto di classe media, così come di classe media si poteva considerare dieci anni fa il mio lettore CD Micromega Junior, da quando ho letto quella recensione mi è rimasta la curiosità di verificare tutto questo miglioramento tecnologico.
Recentemente ho potuto finalmente ascoltare il Rotel, anche se purtroppo in modo un po' affrettato, senza poter fare un ascolto comparato con il mio lettore. La prima impressione è stata quella di un buon prodotto, ma non poi così distante dal mio, al punto che, ipotizzando una sostituzione del Micromega, valutavo che mi conveniva aspettare ma puntare su un prodotto più elevato (sono rimasto molto ben impressionato dal Meridian 507).
Sull'argomento del progresso impressionante (o meno) dei lettori CD, e magari sui tre modelli in questione, mi piacerebbe molto conoscere la tua opinione.
Ti ringrazio per la cortesia e Ti invio i migliori saluti,
Marco Fumeo - E-mail: marcof (at) lc.filca.it

LC
Caro Marco,
non tutti i redattori di TNT-Audio pensano con la stessa testa, per fortuna. Personalmente non sono così convinto che le macchine economiche di oggi surclassino quelle "top" di 10 anni fa. Anzi, a volte anche attempate "signore" ultradecennali si permettono "sonore" rivincite su giovani "ragazzine" rampanti. Si tratta di argomenti che ho già trattato più volte e che chiarirò meglio in un prossimo articolo riguardante il "vecchio" lettore CD Revox B226 che per qualche tempo ha soggiornato nel mio impianto di riferimento B.
Il progresso, credimi, non è poi così impressionante, in campo lettori CD. Se ci pensi, la gran parte del buon suono di un lettore CD &egave; merito di buoni stadi di alimentazione e di uscita. Questi si sapevano progettare bene anche 10 anni fa ed il progresso "digitale" nel campo della conversione D/A non li ha neppure sfiorati visto che si tratta di normalissimi e tradizionalissimi stadi "analogici".
Se ti è piaciuto il Meridian 507, resisti ancora un po' ed acquistalo con tranquillità. Ti consiglierei anche un Linn Karik o una coppia Karik + Numerik se non fosse che la Linn ha annunciato la ormai cronica mancanza di ricambi per le unità laser di questi fantastici apparecchi. Magari non ne avrai mai bisogno ma...si sa...la legge di Murphy è sempre in agguato anche in HiFi.
In alternativa ai Linn, potresti meditare su un "vecchio" (si fa per dire) Naim CD 3.5.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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