Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 26/10/2019 - 2/11/2019

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  1. Modifiche al progetto TNT Munis
  2. Nuovi diffusori
  3. Ciabatta stabilizzatrice
  4. Ascolto in cuffia
  5. Tappetino SlipMat
  6. Electrompaniet vs McIntosh per B&W 802 D2
  7. Occasioni di famiglia!
  8. Quali diffusori scegliere?
  9. Upgrade impianto audio
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Modifiche al progetto TNT Munis
Caro Lucio,
scusa se mi permetto la confidenza, ma ormai per me rappresenti un amico, dal momento che ti seguo ogni settimana ormai da diversi lustri, e ti ho già chiesto consigli in diverse occasioni. Stavolta scrivo non per chiedere qualcosa a te, ma per proporre qualcosa ai miei “colleghi” lettori di TNT-Audio, e in particolare a quelli che come me - hanno realizzato il progetto
TNT Munis. Dopo tanti anni di ascolti abbastanza soddisfacenti, per ragioni di spazio legate a un trasloco sono stato costretto a inserire le Munis in una libreria, tra l'altro chiusa anche posteriormente, inserendole in un contesto Audio-video, quindi delegate anche alla visione di film.
A quel punto le Munis, prima posizionate su appositi stand (sempre autocostruiti su progetto Tnt “Ernesto”), hanno mostrato un po' la corda, in quanto il basso è cresciuto fin troppo e di conseguenza il medio ha cominciato a diventare troppo arretrato, rendendo tra l'altro insoddisfacente l'ascolto soprattutto dei dialoghi. Possiedo anche due Indiana-Line Arbour 4.04 che ho provato a sostituire alle Munis, ma il risultato è stato ancora più disastroso, per via dell'equilibrio generale delle Arbour, fin troppo “loudness”, peggiorato di molto dall'architettura del woofer puntato verso il basso, che all'interno del mobile libreria diventava ingestibile. Dal momento che ero comunque molto soddisfatto del suono delle Munis e che ritengo gli altoparlanti utilizzati (il midwoofer Ciare Hw162 e il tweeter Ht264) dei campioncini del rapporto qualità/prezzo, ho deciso di fare un upgrade delle stesse per adattarle alla nuova disposizione e al nuovo utilizzo “anche” AV.
Ho pertanto procurato un ottimo software di simulazione altoparlanti, ossia il “Boxsim” della Visaton, peraltro completamente gratuito e facilmente scaricabile in rete, e dopo diverse prove per il caricamento dei modelli di altoparlanti che più si adattavano alle caratteristiche dei 2 altoparlanti Ciare in mio possesso, ho ottenuto la risposta che cercavo, realizzando un nuovo crossover del secondo ordine elettrico al posto di quello originale, che è del primo ordine. In allegato ci sono sia i grafici delle risposte (originale vs modificato) e il tracciato dei filtri (originale vs modificato). Ho ovviamente effettuato diverse prove “sul campo”, prove che purtroppo non sono supportate da rilevazioni autorevoli, in quanto non sono in possesso di strumenti di misura.
Ho tuttavia confrontato i diffusori finiti (che ho chiamato “Munis 2ord”) con una coppia di Sonus Faber Concertino, prestatami da un amico, che ho sempre considerato un vero e proprio riferimento sonoro. Il risultato è aldilà delle aspettative, al punto da farmi preferire (all'ascolto) le “nuove” Munis alle stesse Concertino. Come si può notare dalle rilevazioni, la risposta è molto più lineare, il medio è avanzato e l'efficienza media è cresciuta di circa 6 db. Ho notato inoltre che l'impedenza alla frequenza di incrocio ha perso il picco che aveva col crossover del primo ordine, anche se non ho idea di quali siano gli (eventuali) benefici, ammesso che ci siano.
Del crossover precedente si può salvare solo la resistenza da 2.2 Ohm posta davanti al tweeter, ma anche acquistando tutti i componenti ex novo la spesa complessiva non supera i 20€. Ritengo ne valga la pena. Occhio, che con il nuovo crossover il tweeter va collegato in fase e non in controfase, come nel progetto originale. A onor del vero, per minimizzare ancora di più l'effetto nefasto dell'inserimento in libreria ho effettuato un'altra modifica, stavolta sul cabinet. Ho trasferito il tubo di accordo sul baffle frontale.
È stato sufficiente scollare il tubo, effettuare un buco (con una sega a tazza di dimensioni adeguate, ossia una punta di trapano circolare) sul pannello frontale e utilizzare il materiale asportato (con abbondante colla) per tappare il buco sul pannello posteriore. Il cuore del mio nuovo “impianto” è composto da un Onkyo TX-8150, eccellente sinto-amplificatore “rigorosamente” stereo, anche se con uscita per il subwoofer amplificato, bluetooth integrato, connessione ethernet, wi-fi e FM-DAB, quindi predisposto per rete DLNA, radio digitali (spotify, deezer, ecc.). Ha inoltre 4 connessioni digitali (2 ottiche e 2 coassiali), presa usb per una chiavetta e persino il pre Phono.
Le sorgenti che utilizzo sono diverse: oltre ad un vecchio lettore dvd Samsung che utilizzo solo come meccanica per l'ascolto dei CD, in quanto è collegato digitalmente all'ampli, mi collego tramite wifi alla rete domestica (per la musica liquida in formato flac loseless), direttamente alla chiavetta USB, al cellulare tramite bluetooth oppure alla mia Smart TV Samsung, alla quale ho collegato un hard-disk da 1 TB, e che mi consente di disattivare il video durante l'ascolto della musica liquida.
Inoltre, sedotto dalle caratteristiche (almeno teoriche, rilevabili dalle foto) e dal prezzo molto basso, ho ordinato un nuovo giradischi, precisamente l'Auna TT-Massive, che mi ricorda molto i project Debut, ma a un terzo del prezzo. La testina dovrebbe essere una onesta Audio-Technica AT91, riproposta dalla Rega col nome di “Carbon”. Di quest'ultimo acquisto mi riservo di farti avere le mie impressioni di ascolto quanto prima.
Sono a disposizione di chiunque voglia azzardarsi a sperimentare, per eventuali consigli, sempre ammesso che tu ritenga opportuno di voler rendere pubblica la mia esperienza.
Un caro saluto,
Stefano - E-mail: Stefrico (at) alice.it

[Modifiche TNT Munis]
[Modifiche TNT Munis]
[Modifiche TNT Munis]
[Modifiche TNT Munis]

LC
Caro Stefano,
ti ringrazio di cuore per aver voluto condividere con noi questo tuo bel lavoro. Dalle tue parole, e dal grafico della risposta in frequenza, sembra proprio che il risultato finale sia eccellente! Attendo poi con ansia le tue impressioni su quel giradischi, visto che avrei voluto provarlo ma per politica aziendale il distributore non fornisce più collaborazione a siti o riviste specializzate. Acquistare un apparecchio solo per recensirlo, francamente, mi pare troppo. L'abbiamo fatto qualche volta, ma per oggetti che avrebbero potuto essere utili, o come “confronto” per altre prove o per qualche utilizzo “diverso”. Avendo già diversi giradischi in casa non mi sembrava il caso di aggiungerne un altro :-)
Grazie per il preziosissimo feedback!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Gentilissimo Direttore,
Mi permetto di disturbarla per chiederle nuovamente aiuto. Tempo fa le chiesi un upgrade sui diffusori, mi consigliasti delle torri da pavimento B&W 683 S2, portando maggiore dinamica e dettaglio, in poche parole sono rimasto soddisfatto per diversi anni. Alcuni mesi fa ho sostituito l'arredo della sala, purtroppo a discapito dell'impianto. La posizione attuale non è delle più appropriate, il tutto posizionato sulla parete corta fronte ingresso con i diffusori installati quasi a ridosso del mobile, e una quindicina di centimetri dal muro posteriore, il sx addirittura sacrificato nell'angolo.
I risultati sono evidenti bassi gonfi, perdita del palcoscenico, insomma un disastro, solo quando la tranquillità me lo permette (con tre figli un momento di pace è raro), faccio un piccolo trasloco spostando diffusori, tavolino è tutto ciò che avanti alla scena sonora. Avrei pensato alla sostituzione dei diffusori con modelli bookshelf posizionati direttamente sul mobile, installando una mensola dedicata per il giradischi onde evitare risonanze, o forse è meglio isolare il diffusore? La mia scelta è ricaduta sulle Kef r300 che sono fine serie e hanno una buona scontistica, o anche il nuovo modello r3 per il loro sistema a tre vie.
Ho interpellato un negoziante della zona Reggio hi-fi (si può dire?). è un rivenditore ufficiale di kef molto cordiale e disponibile invece delle r3 che a suo giudizio possono comportare alcuni rischi dalla troppa vicinanza dal muro che potrebbe creare indesiderate risonanze delle frequenze basse, e l'appoggio diretto sul mobile può far suonare lui stesso, andando a disturbare l'effettivo rendimento del diffusore. Lui mi ha proposto delle Sonus Faber Venere 2.0 con reflex anteriore con una coppia di supporti della Isoacoustic con la possibilità di provarle direttamente a casa mia per avere riscontri diretti nel mio ambiente. Lei cosa ne pensa?
Ho letto e riletto il suo articolo
quella dannatissima parete posteriore e non ho molte vie di scampo. I diffusori omnidirezionali potrebbero essere una buona alternativa? Può dirmi cosa ne pensa ed eventuali consigli? Il budget prefissato con la vendita delle B&W è attorno ai 1800€ valuto anche il mercato dell'usato.
Le invio una foto della mia disposizione attuale, è una pianta quasi in scala, ascolto di tutto in particolare rock anni 70 blues jazz tranne classica.
La mia catena attuale è così composta:

Cordiali saluti.
Leonardo - E-mail: elettrauno (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Leonardo,
come spiegato tante volte, il problema non è mai causato dallo sbocco reflex troppo vicino alla parete posteriore, ma dalla vicinanza dell'intero diffusore. Per evitare tale rinforzo occorre optare per diffusori progettati appositamente per stare addossati alla parete retrostante. Tra quelli ad emissione diretta, tradizionali, di sicuro diversi modelli Linn degli anni scorsi lo erano, e così pure Naim ma anche, in qualche misura, Rega. La soluzione ideale è però l'emissione indiretta e sarebbe la filosofia Larsen, chiedi al distributore italiano circa la possibilità di un ascolto. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcuno di questi diffusori a casa tua. In mancanza di questo, puoi certamente provare ad accogliere il consiglio del negoziante, un tentativo va sempre bene farlo, almeno tocchi con mano i margini di possibile miglioramento. Per limitare (e di molto) il problema dei bassi ipertrofici, però, puoi fare anche qualcosa a costo zero, ovvero tappare (completamente o parzialmente) lo sbocco reflex dei tuoi diffusori. Vedrai che qualcosa cambierà, in positivo. Non si può fare niente per il palcoscenico sonoro, naturalmente (Larsen a parte, che riescono nella magia pur stando addossati alla parete).
Gli omnidirezionali potrebbero rappresentare un tentativo valido, ma ovviamente la soluzione Larsen è quella più adatta.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ciabatta stabilizzatrice
Grazie come sempre per la vostra presenza. Tempo fa comprai su Amazon questa multipresa e al suo interno ho trovato questo... Con la presa iec filtrata ottengo ancora miglioramenti o può influire sulla dinamica del suono? La multipresa ha solo 2 sezione filtrate, le altre due normali. Devo dire che il suo lavoro da filtraggio lo fa e avevo pensato di cablarlo con cavo alimentazione rame-placcato argento qualcosa del genere, conviene?
Anche se lo comprai in quanto lo vendono come stabilizzatore con poco risultato come tale.
Però come può notare ha un bel toroidale e il prezzo...costa meno di una buona ciabatta 40€
Comunque il mio problema è la tensione di ingresso che a volte scende a 202 volt. Appunto volevo partire da una buona alimentazione.
Il mio impianto è composto:

Con grande Stima,
Fabio - E-mail: gfnigro70 (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Fabio,
non conosco l'oggetto in questione, sembrerebbe uno stabilizzatore elettronico. Strano che non stabilizzi la tensione, ma tu come fai a dirlo? Hai misurato la tensione in uscita? Come? Immagino che quel 202 che si vede in foto sia relativo alla tensione in ingresso...
Purtroppo l'ENEL garantisce la tensione entro un ±10%, e 202 è ancora all'interno del range, partendo da 220 volt, appena sotto se si considerano i 230 volt. Secondo me non ci sono gli estremi per un intervento tecnico del fornitore dell'energia. Tuttavia, potrebbe essere che questa tensione non proprio ottimale non causi alcun problema ai tuoi apparecchi, anch'essi sono progettati all'interno di tolleranze non strettissime.
Per quanto riguarda il filtraggio...dipende! Sicuro ci siano dei disturbi tali, sulla tua linea, da richiedere un ulteriore filtraggio? Tu hai sentito dei miglioramenti? Se sì, bene, altrimenti stiamo discutendo del sesso degli angeli. In altre parole: se ti sembra che questa sorta di ciabatta/stabilizzatore/filtro abbia apportato dei miglioramenti a tutto campo, tienila pure, altrimenti eliminala dall'impianto. Fai qualche altra prova con/senza.
Sostituire il cavo d'alimentazione della ciabatta è una buona idea, a patto che la ciabatta realmente introduca dei benefici o che, almeno, non faccia danni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ascolto in cuffia
Caro Lucio,
innanzitutto ancora grazie per il tuo meraviglioso sito (ormai sono più di 18 anni che lo consulto settimanalmente). Torno a scriverti per un consiglio sull'ascolto in cuffia, che tendo ad evitare il più possibile, preferendo di gran lunga il suono delle mie adorate Totem Sttaf. Tuttavia, a volte mi capita di ascoltare musica ad ore antelucane e, vivendo in condominio, la scelta diventa inevitabile. Il mio impianto è composto da ampli Naim Nait 5si, giradischi Project 6 Perspex con testina Nagaoka Mp200, stadio phono Graham Slee Era Gold V, lettore CD Rega Apollo R, distributore e cavi di alimentazione Supra, cavi di segnale e potenza Van den Hul.
Le cuffie sono delle Grado SR80 e a, questo punto, ho un dubbio: l'uscita cuffie del mio Nait 5Si, a detta del costruttore di Salisbury, è ottima e molto migliorata rispetto ai Naim precedenti, ma, come noto e come tu ripeti spesso, le uscite cuffie sugli integrati non sono mai di gran qualità. A tuo avviso aggiungendo un ampli dedicato sui 250 euro (es. Graham Slee Novo), l'upgrade sarebbe significativo e su quali parametri? In caso, dovrei collegare l'ampli cuffia all'uscita HDD del Nait, vero?
Ultimo quesito: ascoltando dal divano che dista ca 4 metri dall'impianto, meglio acquistare una prolunga del cavo della cuffia sempre della Grado o tenere l'ampli cuffia accanto al punto di ascolto con un cavo di segnale di 4 metri?
Grazie!
Massimo - E-mail: massimogast (at) yahoo.it

LC
Caro Massimo,
l'uscita cuffia del Nait sarà anche buona, ma un amplificatore dedicato è sempre ben altra cosa. Quello che hai individuato va benissimo, così come il Musical Fidelity LX2 HPA e il Pro-Ject HeadBox DS, quest'ultimo dotato di convertitore interno e che potresti collegare direttamente a un'uscita digitale. Il collegamento in analogico, invece, va effettuato su un'uscita linea dell'amplificatore principale, anche se forse io sdoppierei il segnale in uscita alla sorgente - tramite sdoppiatore RCA - e salterei direttamente il passaggio attraverso il Nait. Tu utilizzi due sorgenti diverse, quindi o l'ampli cuffia prescelto ha più ingressi oppure devi staccare i cavi ogni volta da una sorgente all'altra (non molto comodo, in effetti).
Nel caso del tuo Nait, l'unica uscita fissa, non asservita al comando del volume, è quella identificata come HDD. È stata pensata come un'uscita tipo la vecchia TAPE OUT, per capirci.
Per quanto riguarda i cavi, la soluzione è tenere l'ampli cuffia a portata di mano, altrimenti - se non fosse presente un telecomando - come lo regoleresti il volume? :-)
Di conseguenza, un buon cavo di segnale di lunghezza appropriata andrà benissimo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tappetino SlipMat
Buongiorno Lucio,
Scusa il tono amichevole ma dopo anni di lettura mi sembra di conoscerti di persona. Ti scrivo per una curiosità. A seguito della tua recensione di un
tappetino in feltro per giradischi di origine cinese ho pensato di provarlo. Dopo la paziente attesa e il tremendo esborso di meno 4 euro per due tappetini, finalmente l'ho ricevuto e provato. Dopo qualche ascolto sono ritornato all'originale. Il suono era più chiuso e meno brillante. Secondo te da cosa può nascere la differenza? Ho pensato prima al diverso materiale, poi anche la diversa inclinazione data dal minore spessore. Ma mi fermo qui.
Ascolto musica con:

Come ti dicevo solo una curiosità.
Grazie per tutto lo splendido lavoro che porti avanti; a volte invidio la determinazione di continuare che dimostri, non mollare!
A presto (sabato!)
Massimo - E-mail: massimo.scalon (at) alice.it

LC
Caro Massimo,
mi spiace che il tappetino che ho consigliato non ti sia piaciuto. Io non ho notato, a confronto con altri tappetini in feltro simili, alcun peggioramento. Nel tuo caso, osservo che il tuo Thorens, di serie, aveva un tappetino molto diverso, in gomma abbastanza spessa e pesante. Probabilmente un qualunque tappetino in feltro avrebbe avuto lo stesso impatto sul suono. Si tratta di due soluzioni molto diverse, ognuna coi suoi pro e contro. Forse - per come sei abituato - e nel tuo sistema, suona più equilibrato il tappetino in gomma, non so. La differenza di altezza influisce certamente, ma non in maniera così drammatica.
Hai provato a poggiare il tappetino in feltro SUL tappetino in gomma? Varia di poco l'altezza, eventualmente si può regolare, ma sarebbe una prova interessante per capire se e quanto cambia il suono coi due tappetini abbinati. Puoi anche divertirti a fare il contrario, anche se tecnicamente ha meno senso, ovvero feltro sul piatto e gomma a contatto col disco. Magari scoprirai che suona sempre meglio con il tappetino originale, ma almeno ti diverti e fai esperienza. In questi frangenti mai alcun risultato è da dare per scontato, ogni sistema fa un po' storia a sé.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Electrompaniet vs McIntosh per B&W 802 D2
Buongiorno,
spero tutto bene. Al momento ho un Electrocompaniet AW250R con un pre EC4.8, lettore CD Oppo BDP-95, cablaggio Cardas e prese Isotek. Una sala da circa 30m2 che spero nel futuro diventi una sala del doppio dello spazio. Ascolto principalmente musica Jazz.
Al momento ho 2 "problemi". Il primo più importante è che a basso volume le casse suonano male, il suono su i medi e bassi è intermittente. L'altro è più complesso. Vorrei passare a musica liquida e aggiungere anche un giradischi.
Sto contemplando l'acquisto di un finale Mcintosh d'occasione, tipo l'MC452 o l'MC312. Ho sentito che questi ampli spingono bene anche a volumi bassi su delle casse come le mie. Ho un budget attuale di EUR 5000. Secondo lei è meglio cambiare amplificazione e poi cercare di vendere la mia per finanziare un pre Mcintosh tipo il C48 o è meglio investire in ulteriore amplificazione Electrompaniet, tipo aggiungere un secondo AW250R?
Un dubbio su quest'ultima domanda è anche dovuto al fatto che il pre EC4.8 non ha entrata phono e non ha un DAC per lo streaming.
Mi scusi se l'email è lungo e pieno di quesiti ma come puoi immaginare, mi sto scervellando...
Grazie in anticipo dell'attenzione e buona settimana,
Shigeru - E-mail: shigitakahashi (at) gmail.com

LC
Caro Shigeru,
il fatto che i tuoi diffusori suonino male a basso volume non credo dipenda dall'amplificatore. Non riesco a capire bene quando dici che sui medi e gli alti il suono è “intermittente”, cioè va e viene? Se fosse veramente così, sarebbe un problema di tipo tecnico, magari una connessione non proprio ottimale da qualche parte. In alternativa, immagino tu intenda che il suono non è sempre incisivo come vorresti. In ogni caso l'amplificatore, se non è guasto, non ha alcuna colpa. È possibile invece che siano la stanza e il posizionamento dei diffusori in ambiente a rendere poco godibile il suono a basso volume. Non esistono amplificatori che “spingono” di più o di meno a basso volume, i watt sono watt, o ci sono o non ci sono.
Potrebbero essere semmai i diffusori a cominciare a linearizzarsi ed esaltarsi via via che il volume sale. Io non acquisterei alcun nuovo componente e cercherei di capire meglio se ci siano dei margini “ambientali” entro i quali muoversi. Tra l'altro, invece che sostituire il pre, io penserei ad acquistare un DAC (visto che ti serve) e un pre fono separato, il risultato finale sarebbe comunque superiore rispetto a quello che avresti acquistando un pre con questi ingressi già in dotazione (mi riferisco in particolare al phono).
Volendo fare un cambio seguendo la tua linea di pensiero, semmai, venderei pre e finale e acquisterei un integrato moderno, di classe, che avesse anche la possibilità di gestire ingressi digitali. penso ad apparecchi come il Naim Supernait, ad esempio.
Vedi se ti riesce di fare qualche prova in questo senso.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Occasioni di famiglia!
Caro direttore,
mi spiace per lei ma ho nuovamente bisogno di una sua consulenza :-)
Avrei la possibilità di rilevare dall'impianto di mio fratello il pre-phono Schiit Mani ed il DAC PRO-JECT DAC BOX S2+ BLACK. Il prezzo sarebbe naturalmente “da fratello”, dalla mia ultima mail il mio impianto è leggermente variato e ne ho assemblato un secondo che uso nello studio. Il primo impianto è così composto:

Mentre il secondo è così composto: Francamente non sono mai stato particolarmente favorevole ad aggiungere altre “scatolette” al mio impianto e quindi mi farebbe piacere avere un suo parere su questo possibile upgrade. Innanzitutto sarebbe realmente un upgrade ed, in caso affermativo, su quale impianto mi consiglierebbe di effettuarlo?
La ringrazio molto per la pazienza e per i consigli che avrà voglia di darmi.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: marco.pezza (at) fastwebnet.it

LC
Caro Marco,
visto che si tratta di tuo fratello, non credo farà difficoltà alcuna a farti provare pre fono e DAC nel tuo impianto. Io li proverei in entrambi, anche se sull'entità dell'upgrade sono un po' scettico. Per il primo impianto, a mio parere, servirebbero pre fono e DAC esterno, ma di ben altra classe rispetto a quelli proposti, mentre sul secondo impianto forse guadagneresti qualcosa, ma niente di drammatico. In ogni caso, una prova sarebbe da fare anche perché, come dico sempre, giudicare da remoto è difficile e, alla fine, le orecchie sono tue. Quel che a me potrà sembrare un upgrade sostanzioso magari per te è inudibile (o viceversa). Diciamo che quando si tratta di piccole differenze la soggettività entra in campo in maniera prepotente.
Resto sempre dell'idea che volendo per forza cercare un upgrade, la direzione dovrebbe essere quella dei diffusori, in modo particolare nei tuoi due impianti, che gioverebbero molto da un passo avanti in questa direzione.
Si tratta, ovviamente, di un'operazione di ben altro impegno economico che potrai programmare con tutta calma quando le risorse dovessero consentirlo. Per questo motivo, fino ad allora, valuterei con cautela acquisti, anche di modesta entità, che però non sarebbero significativi. Fai qualche prova e condividi le tue impressioni con noi, potranno essere utili per altri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quali diffusori scegliere?
Buonasera Direttore,
da tanti anni appassionato di hi fi e musica, il mio impianto è attualmente composto da:

Stavo accarezzando l'idea di andare ad ascoltare le Aliante CNM Tower anche se avrei preferito le Nova che però sono fuori produzione. Con un budget sui 1,000 (mille) euro e cercando tra le torri snelle da pavimento, ritieni le CNM Tower un buon acquisto (dovremmo essere attorno ai 900 euro) o consigli qualcos'altro? Furono provate da te nel lontano 2001 e non capisco se possono essere ancora considerate attuali.
Grazie e sempre buona musica,
Aldo - E-mail: aldvite (at) gmail.com

LC
Caro Aldo,
se le Nova sono già fuori produzione, a maggior ragione lo saranno le CNM Tower, che erano precedenti ad esse! Ho un po' perso traccia della produzione Aliante, ma credo che una coppia di CNM oggi si trovi usata intorno ai 300/350€. Sono tante altre le torri che potresti prendere in considerazione per un budget di circa 1000€, sia nel nuovo che nell'usato. Prima di proporti qualcosa, però, mi chiedo come mai non abbia pensato a far riparare le tue ProAC, che sono molto buone. Il midwoofer delle Response One si trova senz'altro come ricambio originale oppure lo si può spedire a un buon riparatore di altoparlanti, come Canini, ad esempio. Sia che si tratti di sospensione che di spider o addirittura di bobina mobile bruciata, la riparazione è sempre possibile e costa certamente meno del ricambio originale. È un vero peccato tenere dei diffusori così belli ...muti!
Anche il Sondek fermo a prendere polvere non è una buona cosa. Piuttosto che tenerlo lì in attesa di rimetterlo in funzione, perché non venderlo e far felice un altro appassionato?
Comunque sia, qualora fossi intenzionato a lasciare tutto così e prendere delle torri da pavimento, valuta i seguenti modelli: Monitor Audio New Radius 270, B&W 684, Wharfedale Diamond 11.4, Tannoy Mercury 7.4, Sonus Faber Principia 5, Focal Chorus 716, Indiana Line Diva 650. Nell'usato, con un po' di fortuna, qualche vecchia torre Totem o Rega. Non sono sicurissimo che uno dei modelli che ti ho proposto nel mercato del nuovo possa rimpiazzare - almeno come raffinatezza e qualità della gamma medio-alta e dell'immagine - le tue Response One con tanta facilità. Potresti trovarti a rimpiangerle, almeno su questi parametri (in gamma bassa e dinamica no, evidentemente). Per questo motivo continuo a pensare che la riparazione debba essere la strada maestra.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade impianto audio
Egregio Direttore,
innanzitutto la ringrazio per tutte le informazioni che ci fornite, ed approfitto per chiedere dei consigli. Attualmente dispongo di impianto cuffie così composto:

e francamente per l'ascolto in cuffia sono piacevolmente soddisfatto, ma vorrei aggiungere i seguenti componenti: giradischi, lettore CD, diffusori
Dispongo di un budget massimo pari ad € 1800. L'ambiente in cui andrei a metterci il tutto è piuttosto piccolo (3m * 2,2m), ed attualmente è presente una libreria che occupa un'intera parete con una profondità di mm. 400, un computer desktop ed una scrivania da 140cm. * 75 cm. I diffusori vorrei posizionarli sulla scrivania ai 2 lati del monitor. Cosa mi consiglia?
Cordiali Saluti,
Alex - E-mail: vopidu04 (at) gmail.com

LC
Caro Alex,
diciamo che partire coi diffusori posizionati sulla scrivania non è già - di per sé - una buona idea. Se, tuttavia, non avessi altra possibilità, allora meglio non investirci cifre molto alte. Io andrei su una coppia di Elac Debut B5 o B6 (vedi anche lettera seguente) cui abbinare una coppia di elettroniche di buona qualità. Non lo hai scritto ma evidentemente ti serve, oltre al lettore CD, anche un amplificatore, possibilmente dotato di ingresso phono, visto che desideri anche il giradischi. La coppia di elettroniche potrebbe essere l'entry level di Rotel (A10 + CD11) mentre il giradischi potrebbe essere il solito Rega Planar 1 o uno dei ProJect di prima fascia, come l'Elemental o l'Essential. Dovresti rientrare tranquillamente nel budget che hai stanziato. Qualora volessi risparmiare, orientati su una coppia Cambridge Audio (AM10 + CD10 o quelli della nuova serie AX-A - AX-C)
Peccato per la posizione sacrificata nella quale andranno gli eccellenti Elac, perché questa li farà rendere al 50% (o meno) di quanto possono. Se la scrivania è larga 140 cm significa che i diffusori disteranno tra loro poco più di un metro e magari staranno pure addossati alla parete posteriore. Vedi se ti riesce di trovare una sistemazione più consona.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ho letto con molto interesse tante recensioni delle Elac Debut b 5.2 e b 6.2, e scopro che nonostante tutte le buone intenzioni, si leggono fra le righe alcuni pregiudizi, qualcuno ha anche detto su un noto forum: che il loro successo è dovuto all'articolo comparso sul sito di TNT Audio a firma del direttore Lucio Cadeddu. Ed altri asseriscono che è frutto di un sapiente battage pubblicitario. Conoscendo l'apprezzata fama del carissimo “direttore” la mia curiosità mi ha portato a rischiare e acquistare le Elac Debut B.6.2 da amazon (€ 319), avendo venduto le mie precedenti Indiana Line Nota 550, con una modica aggiunta ho voluto rischiare...e che dire: ogni tanto un salto nel buio è consentito...e guarda caso sono atterrato in piedi...
Arrivato il pacco da amazon ho spacchettato con una eccitazione quasi adolescenziale la scatola che le conteneva, aspetto serio e ombroso con quel nero forse anche troppo austero, ma poco importa ho collegato subito all'amplificatore e... sono rimasto senza parole... ma è chiaro che appena collegate non ci si aspetta niente di particolare, altro che rodaggio, alti chiari limpidi trasparenti e bassi ovattati rimbombanti cupi gommosi...che cavolata ho combinato...boh? Bene le lascio andare dalle 9,00 alle 21,00. Finita la cena mi avvicino e provo ad “ascoltare”, sembrava quasi che i diffusori si fossero messi d'accordo e che avessero deciso di suonare insieme (tweeter e woofer).
Visto che avevano trovato un accordo ho provato ad ascoltare qualche brano di mia conoscenza. Ho subito pensato che solo 12 ore di rodaggio avevano cambiato completamente la loro fisionomia iniziale. Al che mi sono proposto di aspettare qualche altro giorno, ascoltando in sottofondo molta musica e molta “radio”. Oggi dopo quasi un mese che suonano, sono convinto che ho fatto un'ottima scelta, grazie direttore.
Ebbene che dire ogni giorno sono più belle del giorno prima... mi fanno ricordare il mio primo vero "stereo" anno 1978 dove suonava un ampli Philips (non ricordo assolutamente la sigla) e dei diffusori che ricordo assolutamente dei bellissimi ed indimenticabili (per le mie orecchie) Chario 2012 Improved. Le Elac analitiche chiare ariose, mai affaticanti, con qualsiasi tipo di musica, non credo vi sia un genere che prediligano in particolare, belle con il jazz, veloci e pimpanti con il rock, ottime con la classica nonostante le loro dimensioni. Poi una qualità che voglio assolutamente mettere in evidenza: musicali anche se ascoltate a bassissimo volume, senza ricorrere assolutamente al “loudness” (di cui è provvisto il mio amplificatore Yamaha).
Ringrazio la sorte che mi fece scoprire il sito di TNT-Audio tanti, ma tanti anni fa, dove ho imparato e messo in pratica tante cose e in particolare ad apprezzare le recensioni e le prove lontane dal pur minimo dubbio di rispetto per gli inserzionisti dovuto dalle solite riviste di hi-fi.
Grazie Direttore, ad maiora semper.
Vincenzo - E-mail: vischi52 (at) yahoo.it

LC
Caro Vincenzo,
di fronte ai rari episodi di prodotti che si distinguono dalla concorrenza per prestazioni ben superiori alla classe di prezzo cui appartengono, come il caso della serie Debut di Elac, c'è sempre qualcuno che va a pensare male, un po' perché i leoni da tastiera si divertono a fare i bastian contrari, un po' perché abituati a “miracoli” pompati ad arte da riviste un po' troppo accondiscendenti verso i propri inserzionisti (e che poi tanto miracoli non erano). Quindi: ben venga lo scetticismo e ben vengano audiofili come te che rischiano e condividono quel che hanno scoperto con tutta la comunità. Noi non abbiamo inserzionisti, quindi difficile dire che la mia recensione delle
Elac B5 sia stata frutto di un battage pubblicitario. Semplicemente, si tratta di un diffusore che si fa pubblicità da sé, basta ascoltarlo senza pregiudizi.
Grazie per il feedback e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

È uscito ieri, dopo anni di attesa, il nuovo album degli Stereophonics, annunciato da questo nuovo singolo “Fly like an eagle” che mostra il talento di songwriter raffinato di Kelly Jones ancora intatto.

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