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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Rispolverare vecchio impianto
  2. Amore B&W
  3. Ambiente in funzione dell'impianto
  4. La mia versione del SACD 2
  5. Monofonia
  6. Aggiungo altre due casse oppure un sub?
  7. Situazione disperata di un futuro audiofilo
  8. Un audiofilo soddisfatto
  9. Nuovo impianto?
  10. Consiglio per un integrato valvolare

Rispolverare vecchio impianto
Gentile Direttore,
innanzitutto mi complimento con la Sua rivista on-line per l'accortezza tecnica e soprattutto la franchezza con le quali esprimete i Vs. pareri in merito all'hardware che Vi viene proposto...Di questi tempi, è certamente indispensabile poter consultare esperti fuori da ogni logica di profitto e soltanto legati dalla passione per l'HI-FI!!!...E' proprio grazie a Voi (ed all'informatica, mia seconda passione, che mi ha "concesso" di raggiungervi...) che si è risvegliata in me la voglia di "ascoltare" di nuovo la musica non solo con le orecchie ma con il cuore e qualcosa di più, ritornando ai tempi in cui stavo con gli occhi sbarrati a guardare l'impianto HI-FI suonare e stando attento ad ogni piccolo rumore o fruscìo...
Il problema, ovviamente, sta nel valutare in un impianto "datato" cosa tenere e che cosa rivalutare...
Premesso che da poco mi sono trasferito in un appartamento di nuova ristrutturazione di ca. 86 mq con soletta in travi di legno e che l'impianto è posizionato in salotto di ca. mq. 25 (piuttosto scarno nell'arredo, solo un divano in stoffa ed una libreria in noce), che la mia musica preferita è il soul (funk, disco-funk e quant'altro con buone basi ritmiche soprattutto scandite da percussioni e prepotenti bassi elettrici), il mio "vecchio" impianto è così formato:

Dispongo, inoltre, di un pre Musical Fidelity PreAmp 3-AX e di un finale Sony TA-N80ES, momentaneamente messi da parte...Secondo il Vs. illustre parere, da che parte devo cominciare?...
Ero intenzionato all'acquisto di un due telai Rotel (RB/RC 990 BX), pensando che potesse accoppiarsi al meglio con le B&W, ma posso certamente sbagliarmi...Premesso che mi rivolgerò senza dubbio al mercato dell'usato (hififriends è ottimo!), potreste aiutarmi?...Grazie e complimenti ancora...
Ivano Marcheselli - E-mail: ivano.marcheselli@libero.it

LC
Caro Ivano,
grazie per le belle parole, innanzitutto.
Nel tuo impianto terrei tutto tranne, forse, l'integrato Carver. Ho la sensazione che la coppia Musical Fidelity + Sony possa andare meglio...hai provato con attenzione?
Per le B&W, vedrei meglio un integrato NAD o Audio Analogue, piuttosto che Rotel. Se ascolti molto vinile, cambia la testina. Grado, Goldring, Ortofon, Sumiko...hai solo l'imbarazzo della scelta e...del budget a disposizione. Pensa anche ai cavi (autocostruzione!) ed alla stanza. Se troppo vuota non ti permetterà grandi prestazioni, perchè magari troppo riflettente.
Ciao e non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Amore B&W
Gentile Direttore,
non mi piace essere un "Lecchino", solitamente sono anche avaro di complimenti, persino quando dovuti...ma nel suo caso faccio una eccezione GALATTICA !!!
Il modo in cui si pone nello spiegare a noi "sprovveduti" ignoranti, vittime della pubblicità delle multinazionali su tv e giornali, del passaparola degli amici smanettoni del basso divoratori di cataloghi, e degli arcani misteri delle logiche di mercato delle solite multinazionali (e dei negozianti) ...è "ESEMPLARE" (magari fossero così i nostri politici...) e denotano una sua PROFESSIONALITA' ed una sua coerenza veramente "RARA" in giro.
Quando lei mette in primo piano a prescindere del nome, della spesa, del progetto, del formato ecc. in questione..L'ASCOLTO CON LE PROPRIE ORECCHIE..sento suonare le campane della verità...BRAVO!!!
Oggi dove tutto si può artifizziare per mettere in buona luce una merce o una idea esaltando solo certi aspetti (e naturalmente tralasciando altri) agendo inoltre su vari impulsi di desiderio (vedi pubblicità, design, moda, status symbol...a discapito dell'effetiva qualità o convenienza riscontrata...bè non so cosa ho detto finora, comunque GRAZIE per tutto quello che fà.
Comunque bando ai "DELIRI" di una persona che si ritene veramente "spiazzato" dalla ignoranza in materia di ALTA FEDELTA'...ed è proprio il comprendere quanto enorme sia ciò da imparare che non mi fa chiudere occhio al riguardo...vorrei sapere tutto e subito...cosa che solitamente fa fare diversi errori...
Mi accingo a comprare dei diffusori stereofonici (diciamo i primi degni di questa "definizione") e per motivi per cui non mi sto a dilungare "dovrei" porre la mia scelta sulla nota marca "B & W" (..sono sicuro che potrebbe rimanere sconcertarto sul mio "dovrei"...Bè diciamo che grazie ad un favore, ottengo un prezzo favorevole su questa marca per cui il portafoglio e non il cuore mi costringerebbe a scegliere quest'ultima...).
Comunque per i pochi ascolti che ho fatto (Infinity, Polk Audio, Mourdaunt Short e poi B & W CM2 e DM 600 S3) sono subito rimasto "fulminato" dalla magia dei suoni delle B&W...(SO CHE QUALCUNO SORRIDERA' MA SONO UNO CHE SI ACCONTENTA NELLA VITA...).
Il mio amplificatore è un Marantz A/V SR4300 (Perchè audiovideo? Avessi scoperto prima la sua rivista!!) quindi Le chiedo quale casse mi consiglia (purtroppo non ho ascoltato molte marche e sono in preda ad incubi di indecisione tra le sole che preferisco finora cioè le CM2 e le CM4.
La differenza di prezzo è simpatica ma se devo prendere le CM2 per poi spendere un capitale nei loro supporti, Bè allora posso fare un pensiero in prospettiva futura anche sulle sorellone? ..o non ne vale la pena per ora?
Purtroppo sono talmente diffidente delle marche che fanno dei belissimi cataloghi patinati o siti web iperstellari che di solito sono sempre favorevole a prescindere ad una marca concorrente "sconosciuta" (forse deformazione professionale da "commerciante"..).
Ti chiedo un consiglio anche per i cavi (segnale e per diffusori) ed un lettore cd (€ 600 circa)..adesso ho solo un DVD Marantz DV4200...
Se ritieni che l'amplificatore non sia all'altezza mi conviene ridimensionarmi sulle B&W DM 600 S3 ? Considera che devono suonare in una stanza di 4,20x4,30 con priorità sulla stereofonia a discapito del multicanale e la mia preferenza di riproduzione è sui toni medi con una voce calda ed emozionante.
Sai dirmi inoltre quale è il miglior materiale fono assorbente o isolante per le frequenze "basse" ..prima che il mio vicino di sopra incominci a prendere lezioni di TIP TAP per vendicarsi.
So già che mi dirai di cercare di ascoltare quanto più posso per poter scegliere ad orecchio...ma il tempo stringe per questo prezzo di favore e non voleve farmi scappare questa OCCASIONE. TI RINGRAZIO VIVAMENTE SE PUOI RISPONDERMI ENTRO UNA SETTIMANA.
Ti saluto con una frase (non mi ricordo di chi..) (se un uomo non difende profondamente una sua idea o la sua idea non vale nulla o non vale nulla l'uomo...
CIAO!!!!!!
Andrea Giovannoni - E-mail: andrea.giovannoni@inwind.it

LC
Caro Andrea,
grazie anche a te per l'esagarata (ed immeritata) ammirazione.
Visto che ti sono piaciute le B&W e puoi prenderle ad un prezzo "conveniente" non vedo ragione al mondo per non acquistarle. Cambierei l'ampli, piuttosto, puntando su un modello "audio-only", da scegliere tra i soliti che cito ogni settimana. Il Marantz dovresti riuscire a venderlo senza troppa difficoltà o a darlo in permuta (negozio o privato).
Il lettore DVD, per la visione dei films, è d'obbligo...quindi quello può restare :-)
Per quanto riguarda infine la tua necessità di arrecare meno disturbo al tuo vicino di casa...scordatelo. I suoni sono onde meccaniche, passano attraverso l'aria e le strutture solide (pareti, soffitti etc.). Non c'è molto che tu possa fare. Prova a rivolgerti ad un negozio ben fornito di materiali per l'edilizia: vendono dei pannelli fonoassorbenti che un po' aiutano (ma non risolvono).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente in funzione dell'impianto
Gentile Direttore,
sono un neo-neoaudiofilo (beh, insomma.. non è che sia un neonato..), e si capirà sicuramente dalle seguenti righe. Ho esperienza in musica suonata (chitarra elettrica) e per tale motivo tenderei a preferire amplificatori valvolari (mi perdo qualcosa?); anche se giustamente in hifi le variabili in gioco sono tante altre..
Vorrei, se Lei permette, articolare la mia domanda in un modo che potrebbe sembrare assurdo e sul limite del "regolamento" (spero che non sia stato trattato in precedenza..:-| ); cosa succederebbe se si progettasse l'AMBIENTE d'ascolto IN FUNZIONE dell'impiano hifi (e non vice versa come è sempre e giustamente il caso)?
Come lo consigliereste (senza andare a progettare una sala concerto, intendiamoci)?
Una volta progettata questa sala e senza considerare il lato economico potrebbe descrivermi un impianto "di riferimento" per valutare le tecnologie e le distribuzioni che entrano in gioco?
Insomma, le sto chiedendo una specie di "sfogo" su un eventuale impianto "ideale" (e sicuramente mi addentro in un campo minato) per ascoltare qualsiasi musica (reggae, jazz, metal...) principalmente registrata dal vivo.
Ecco.. Capirei se questo argomento non fosse stato preso in considerazione e la ringrazio in anticipo per l'attenzione concessami, unendomi agli altri lettori per i più vivi complimenti per il lavoro di semplicità e coerenza svolto in questo progetto.
Le porgo calorosi saluti di incoraggiamento.
Enrico - E-mail: e.mastrogiovanni@email.it

LC
Caro Enrico,
per la stanza è sufficiente rispettare le proporzioni auree tra i lati (vedi anche intervista a
George Cardas qui su TNT-Audio) e, magari, creare delle zone di non-simmetria. Tutto il resto dipende da cosa ci metti dentro: trattamenti acustici, arredamento etc.
Per fare una cosa fatta bene occorre rivolgersi a dei professionisti nel campo.

Poi, l'impianto "ideale" non esiste. Infatti è ideale, vive nel mondo delle idee. Non solo, ma se esistesse probabilmente ti costerebbe una cifra con la quale potresti noleggiare per anni musicisti e sale da concerto a tuo piacimento in tutta Italia :-)
Mi perdonerai se non rispondo alla tua domanda, quindi. La trovo semplicemente priva di senso. Immagino tu rientri in una di queste due categorie:

  1. Persona che ha da poco vinto qualche milione di Euro al SuperEnalotto
  2. Persona con molto tempo da perdere in questioni oziose
Siccome io non rientro ne' nell'una ne' nell'altra delle due categorie...passo la palla :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu

La mia versione del SACD 2
Caro Lucio,
Prima di tutto ti ringrazio per aver pubblicato la mia lettera e per la cortese risposta. Vorrei solo ribadire che il contenuto delle mie lettere vuole essere di interesse generale e quindi utile a qualcuno e mi farebbe immensamente piacere se questo fosse possibile in qualche modo. Lungi da me l'intenzione di convincere qualcuno a pensarla come me.
Le mie lettere sono una descrizione sommaria di esperienze personali messe a disposizione di chi le vuole usare.
Io ascolto musica (con interesse audiofilo) da circa 20 anni (ne ho 45) e cioè dall'uscita dei primi CD sul mercato e la possibilità (lavoro dall'età di 15 anni) economica di potermi permettere un impiantino stereo in camera.
Suono anche la chitarra elettrica più o meno da 30 anni (con la quale mi sono piano piano speciallizzato nel Genere Blues) ed ho l'idea pura di cosa è il suono dal vivo visto che lo produco anche io in maniera più o meno personale anche in sale di registrazione (solo per passione).
Dopo circa 10 anni dall'uscita dei CD ed i miglioramenti (minimi) apportati all'impianto non ero mai soddisfatto del suono prodotto, che sentivo freddo e non mi dava soddisfazione, specialmente ascoltando a casa di amici la riproduzione di LPs su giradischi di medio/alto livello che a parte il gracchiare della puntina sul disco dava un suono reale, spaziale e caldo come non ho mai potuto ascoltare sui miei CD.
Comunque, una collezione di circa 800 CD ce l'avevo già e contento o no la musica me la dovevo ascoltare su questo formato. Quando (grazie ad un trasferimento per lavoro in Asia) sono passato dal mio impianto originale (un amplificatore Rotel, un CD player Nad ed un paio di Kef) ad un Naim Nait 3 con Arcam alpha 7 SE e Dynaudio Audience prima, e finalmente al mio impianto attuale composto da Krell, Accuphase e Dynaudio Contour, le differenze da un impianto all'altro c'erano eccome, ma il costo per avere un suono migliore era eccessivamente elevato (parlando di prodotti nuovi) in comparazione con la differenza acustica ottenuta con i nuovi impianti tanto che dopo la soddisfazione iniziale, il suono dei miei CD (a questo punto erano più di 1200) non mi dava più l'emozione provata all'inizio con l'impianto nuovo ed il desiderio di migliorare ancora rimaneva fisso nella mia mente abituata al puro suono dal vivo. Solo a questo punto ho capito che spendere un capitale sull'impianto era completamente inutile e ho deciso che o la riproduzione musicale mi piaceva così com'era senza emozioni o buttare via tutto e ascoltare la musica dalla radio.
Ma un giorno (circa 5 anni fa) girando in un negozio di musica, ho comprato un CD fatto interamente in Giappone (e quando dico fatto intendo anche mixato in Giappone) che aveva sulla copertina un adesivo che diceva "Audiophile 24 bit, Version 24Kt. Gold CD". Il costo di questo CD era superiore (circa il doppio) al costo di un CD normale (ma siccome in Asia) i CD costano la metà che in Europa, ma decisi di comprarlo comunque e sentire che differenza c'era.
Tornato a casa, ho messo questo CD nel mio CD Player ed ho premuto il play per l'ascolto e WOW!!! La differenza era in assoluto fantastica, la riproduzione decisamente dava una risoluzione migliore a livelli quasi da impianto di valore triplo. Mentre ascoltavo questo disco affascinato mi sono convinto che l'impianto (non ha importanza quanto costa) non potrà mai esprimersi al meglio se il software fa schifo. Ho cominciato allora a spendere i Sabati pomeriggio e le Domeniche (in Asia i negozi sono aperti anche la Domenica) nei negozi di musica alla ricerca di CD in versioni (anche se non di oro) migliorate rispetto a quelli prodotti in massa. Ho cominciato a studiarmi quali case discografiche producono dischi di qualità sulla musica di mia preferenza. Ho speso quasi tutto il mio tempo libero e lo ammetto che ho ricomprato (durante gli ultimi 5 anni) molti CD che avevo già ma che avevo abbandonato nei cassetti perchè non ero soddisfatto di come suonavano, ma che adesso con le versioni a 24 Bit o Audiophile mi davano le emozioni che cercavo. Ho capito finalmente che il software è il tweaking più importante per l'audiofilo visto che i risultati (peggiori o migliori) si sentono per davvero e costa meno di un CD player nuovo.
E l'emozione di trovare un CD speciale con la musica favorita è un emozione che non si prova neanche con un nuovo amplificatore (provare per credere). Dopo aver ascoltato i dischi fatti a regola d'arte, ho fatto una selezione dei CD che avevo e dopo aver scelto quelli che suonavano meglio, me ne sono rimasti circa 300 più i circa 200 che ho comprato (o ricomprato). Adesso ho solo 500 CD ma che ascolto con vera soddisfazione nel mio impianto attuale che non cambierò nei prossimi 10 o 15 anni. (comunque anche facendo una rotazione ascoltando un disco al giorno e due la Domenica in 15 anni ascolterò lo stesso disco al massimo 15 volte).
L'addizione del Philips SACD 1000 (comprato usato per 400 dollari) ed i 50 dischi SACD comprati nel 2003 si riferiscono a quanto sopra e cioè che il software è ciò che conta di più nella riproduzione, e probabilmente i CD players e i SACD player non suonano tutti uguali (d'altronde Windows XP può essere installato anche nei computer Pentium II con 64 Megabytes di RAM ma con performance ridotta) ma i dischi SACD (solo se fatti bene) sono una copia quasi esatta del Master Tape dell'Artista. A questo punto la mia domanda è: "ma non è esattamente questo quello che gli audiofili hanno sempre cercato?? E cioè la riproduzione più vicina possibile al Master Tape originale?"
P.S. Il mio impianto attuale che ha 3 anni come valore dell'usato (se lo do indietro al negozio per comprarne uno nuovo) in questo momento sarebbe di circa il 30% di quello che io l'ho pagato, mentre i CD Audiophile Gold che ho comprato 5 anni fa a circa 25 Euro (al cambio) adesso sono venduti su Internet a più di 220 Dollari americani come pezzi da collezione... Quindi sembra che investire in musica riprodotta bene renderebbe molto di più sotto tutti i punti di vista?
Cordiali saluti,
Carlo De Giorgio - E-mail: cgiorgio@josef-gartner.com.tw

LC
Caro Carlo,
non è richiesto un mio commento, quindi per stavolta mi asterrò. L'importante, dico sempre, è essere soddisfatti di ciò che si ha. Personalmente, compro Musica, non dischi audiophile.
Lucio Cadeddu

Monofonia
Gent.mo direttore,
le scrivo perchè vorrei conoscere il suo parere riguardo le incisioni mono di cui si sente sempre più parlare. Sono appassionato di vinile e ho un buon impianto (giradischi Lurné J1 + elettroniche YBA) per ascoltare i mie LP anche se ultimamente, è stata anche un'occasione imperdibile penso, ho ceduto al fascino del SACD e ho acquistato un SONY SCD 777ES che mi permette anche di ascoltare più che bene i "normali" CD.
Premetto che non sono attratto dal multicanale, anzi sono convinto che l'ascolto stereofonico di alto livello sia più che soddisfacente e realistico. Penso infatti che l'ascoltatore, in fondo, molto semplicisticamente, siede davanti alla sorgente sia che si tratti di due diffusori sia che si tratti della realtà sonora con le sue "due orecchie", e che rendere l'ambiente in cui si svolge la realtà musicale sia comunque un artefatto anche col multicanale, il quale deve in ogni modo interagire con il "nostro" ambiente.
Spero di non essere stato troppo contorto e di avere reso l'idea. Penso anche che ci siano dei risvolti commerciali non indifferenti in tutto ciò. Invece ultimamente, ed è il motivo per cui le scrivo, si leggono recensioni entusiastiche su vecchie incisioni mono o addirittura su nuove rimasterizzate su vinile pesante. Purtroppo non ho avuto occasione di ascoltarle agli ultimi TOP-AUDIO però sono molto incuriosito e le chiedo se vale la pena di atrrezzarsi con una testina mono (ho trovato un sito giapponese che vende la Denon DL 102 a un buon prezzo: 121 Euro ca. e mi dicono che sia un'ottima testina) per il loro ascolto o se sia comunque meglio rivolgersi a delle ottime incisioni stereo.
Vorrei anche dire un'altra cosa, che la maggior parte delle riviste non tratta mai, riguardo il prezzo dei dischi. I CD ma soprattutto gli LP in Italia costano davvero tanto, anche per un professionista di ceto medio, padre di famiglia come me, anche perché poi scopri che all'estero, soprattutto USA, costano molto meno. Io oramai compro gli LP solo negli USA via internet (amusicdirect.com, elusivedisc.com, acusticsound.com), alcuni costano addirittura la metà (Buena vista social club p.e. 40$ contro 75 E), e spesso fanno offerte a prezzi interessanti anche di grosse marche (Classic Record p.e.).
Tutto ciò vale anche per i CD (CDNOW p.e. oltre ai siti già citati). Oltre a tutto poi solo con il cambio Euro-Dollaro spesso mi pago la differenza delle spese di spedizione.
P.S.= anche per le attrezzature di alto livello poi forse si dovrebbe ricorrere a forme di pagamento dilazionato visti i tempi, non trova. O sempre meno persone potranno acquistarle.
Cordiali saluti,
Antonio Riva - E-mail: a.riva5@tin.it

LC
Caro Antonio,
ti rispondo in estrema sintesi. Per quanto riguarda il mono, andrebbe tutto bene se si fosse interessati alle incisioni ed alla Musica di quel periodo. Altrimenti sarebbe un puro esercizio onan-audiofilo...tanto per poter dire di aver apprezzato anche il mono.
Anche in questa lettera mi pare infatti di cogliere lo stesso spirito che anima la precedente ovvero: il software è un complemento dell'impianto e bisogna usarlo ed acquistarlo per far esprimere l'impianto al meglio. In quest'ottica, ben vengano dunque anche i dischi mono o quelli multicanale, purchè l'impianto SUONI bene...!!!
Francamente, io sto da tutt'altra parte. OPPOSTA, ANTITETICA, direi. Compro i dischi per la M U S I C A che contengono, INDIPENDENTEMENTE da come è stata realizzata l'incisione. Oltretutto, per molta Musica che ascolto, non esistono stampe di qualità, ristampe audiophile, vinili pesanti o dischi Gold. Certo, se la buona Musica fosse accompagnata da una buona incisione...sarebbe il massimo (vedi recensione del disco
"Just like you" di Keb' Mo' proprio questa settimana su TNT-Audio). Tuttavia, preferisco di gran lunga un disco BELLO inciso malissimo piuttosto che un'eccellente incisione audiophile vuota di contenuti artistici. Aggiungo che mi sembra abbastanza perverso possedere più copie dello stesso disco, una in vinile, una in vinile audiophile, una in CD normale, un'altra in CD rimasterizzato, un'altra ancora in SACD etc. Quante copie dello stesso disco dobbiamo acquistare per soddisfare la sete di denaro dell'industra discografica?

Sul costo del software, invece, sono d'accordo con te ma ti devo tirare le orecchie perchè sei stato un po' disattento. E' dal 1998 che TNT-Audio ha lanciato una protesta contro il costo del software e l'IVA sui dischi!!!
Buona Musica!
Lucio Cadeddu

Aggiungo altre due casse oppure un sub?
Gentile Direttore,
innanzitutto la ringrazio per tutto il lavoro che ha compiuto per metter su un sito molto serio e puro dedicato alla HI-Fi e diretto a chi ha interesse per l'ALTA FEDELTA'! Ho piacere di presentarmi, mi chiamo Melvio e sono un suo grande ammiratore da ormai 10 mesi e non vedevo l'ora di scriverle una lettera per avere chiarimenti e consigli da un "esperto in materia" come lei.
Fin da piccolo sono stato abituato ad ascoltare buona musica (rock e jazz anni '70-'80) con impianti Hi-Fi costosi che mio padre dispone a casa per via del fatto che li vendeva egli stesso in un modesto paese di Catania. Purtroppo abbiamo dovuto chiudere il negozio di Hi-Fi nel '96 per via del fatto che non rendeva più come prima; infatti la gente preferiva comprare i compattoni ai "separati" Hi-Fi perchè più economici.
Ma ora veniamo a noi: da quando non vivo più con mio padre ho dovuto arrargiarmi con le rimanenze dell' ex-negozio per disporre, nella mia nuova dimora, di un mio impianto "decente"! Tutto ciò che dispongo è:

Dopo questa lista (che forse ti ha pure annoiato :-) è arrivato il momento delle domande a cui tanti miei amici "esperti" non hanno saputo dare risposta!
Le casse Bose sono molto piccole, ma suonano con dinamica e potenza elevate tanto che le preferisco alle suggestive casse concentriche by Tannoy quando decido di ascoltare musica rock, R. & B., pop e per sua insaputa anche Dance...tuttavia il suono proveniente dalle Bose non mi soddisfa, tanto che ho pensato di collegare tutte e 4 le casse al (povero) Onkyo che però non riesce a reggerle.
Il mio dilemma nasce proprio da questo discorso! se compro un secondo amplificatore (dedicato alle Tannoy) da collegare in serie con l'Onkyo credi che posso ottenere un suono più potente e una maggiore pressione acustica?
Mio cugino (un DJ di professione) mi ha sconsigliato questa scelta dato che la pressione acustica del sistema ottenuto rimane invariata e mi ha, invece, consigliato di acquistare un sub attivo da collegare alle Bose per ridurre l'escursione dei woofer ed evitare che i sudetti vadano in distorsione (sai quando esagero con il volume ed i bassi questi woofer iniziano ad emettere un "gracchio" simile ad una pernacchia....che stranezze elettromeccaniche..:-)...).
Preciso che la stanza in cui è montato l'impianto è pari a (5*4) metri. Infine ho la possibilità di avere da mio padre un grosso sub passivo Cerwin-Vega (anno '90) simile ad un tavolino da salotto con woofer da 25cm (ma, aimè, sospensione sbriciolata). Mi chiedevo se mi conviene: aggiustare quest'ultimo+l'acquisto di relativo ampli dedicato; passare all'acquisto di un sub attivo; lasciar perdere l'idea del sub per l'acquisto di un secondo ampli x la gioia delle Tannoy!!!
Il mio budget è pari a 250 euro. Ci tengo a ringraziarla anticipatamente per il tempo e le risorse che impiegherà per rispondere alla mia modesta lettera!
PS: mi sono appena iscritto al corso di laurea di ingegneria elettronica perchè mi piace questo ramo, ma aimè non è affatto facile, soprattutto per via dell'analisi matematica!
Melvio - E-mail: melvio85@tin.it

LC
Caro Melvio,
poche idee ma ben confuse vedo. Mettiamo ordine. Vendi l'equalizzatore e le Bose, tieni le Tannoy. Se proprio vuoi più bassi, compra un sub attivo per le Tannoy. Scusa se te lo dico, ma quello che ascolti tu, con l'alta fedeltà, ha poco a che vedere. Arrivare a far gracchiare i woofer significa ROMPERLI ma, quel che è peggio, significa ascoltare a livelli di distorsione pazzeschi.
L'aggiunta di un sub attivo FORSE calmerà un po' la tua smania di bassi...ma temo che una lunga e faticosa rieducazione delle orecchie sia necessaria, per il bene dei tuoi apparecchi e per la salute stessa del tuo apparato uditivo.
Il sub Cerwin-vega potrebbe valer la pena rimetterlo in sesto.

Per quanto riguarda i tuoi studi in ingegneria e per l'analisi in particolare...non saprei che dirti, se non spronarti a metterci tutta l'energia e la Passione che la tua giovane età dovrebbero consentirti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Situazione disperata di un futuro audiofilo
Buongiorno, mi chiamo Giovanni e vorrei innanzitutto complimentarmi per il lavoro svolto sul sito. Ieri pomeriggio l'ho scovato per caso e sono rimasto a leggere fino alle tre di notte!!!
In effetti è stata una lettura sconvolgente, che mi ha spinto - ovviamente - a rivalutare in toto tutto il mio approccio all'ascolto, e stamattina, per la prima volta nella vita, sto assaporando la gioia del tasto source direct nell'ascolto di uno Schubert di Sinopoli...
Ho ventun'anni, e come avrete capito non sono un "audiofilo", anzi sono stato schiavo di pessime abitudini e sono tuttora schiavo di attrezzature mediocri, cavi pessimi, mancanza di spazio in camera e pressoché totale assenza di disponibilità finanziaria... tuttavia la lettura dei consigli per migliorare le prestazioni degli impianti mi ha convinto a fare un tentativo per migliorare la qualità dei miei ascolti, nei limiti del possibile.
Posseggo:

Ora, leggendo i vostri consigli mi è venuta una voglia incredibile di scoprire come potrebbe cambiare il suono del mio impianto ma lo scontrarsi con alcuni problemi pratici è stato frustrante: Ha senso cambiare i piedini e il cavo di segnale di cd e ampli se poi sono praticamente costretto a tenerli impilati l'uno sull'altro?
Vale la pena provare ad aprire le casse - togliendo i coni!- per cercare di cambiare il cavo di potenza che arriva sul retro del mobile? Visto che non sembra essere rimovibile dal retro...
O è meglio mettere da parte euro su euro e comprare casse nuove? Considerando anche il fatto che non posso cambiare radicalmente la loro posizione nell'ambiente: allontanandole fino ad un metro dal muro (anzi dalle librerie) mi ritrovo con un punto d'ascolto ideale... fuori dalla stanza, oltre il muro opposto. Forse potrei metterle sul lato corto?
Capisco che questa non è la solita mail da parte di un'audiofilo e che forse dovrei accontentarmi ed aspettare di poter rinnovare tutto, ma leggere i vostri articoli mi ha messo un'irresistibile pulce nell'orecchio...
Spero che possiate aiutarmi.
Grazie mille
Giovanni - E-mail riservato

LC
Caro Giovanni,
le pulci sono insetti fastidiosi, meglio liberarsene, al più presto. La tua situazione, da come l'hai descritta, è semplicemente drammatica. Non sono tanto i componenti ad esserlo (salverei CD ed ampli, dignitosi entry-level) quanto la disposizione delle casse e la loro qualità. E' del tutto INUTILE qualsiasi tentativo di tweaking o di miglioramento in condizioni simili. Risparmia più che puoi e cerca una coppia di casse, anche usate, che possano essere definite tali e posizionale in maniera corretta (tweeter all'altezza dell'orecchio).
Poi potremo riparlarne. Non occorrono cifre folli, anche partendo da 100 Euro si può trovare, nell'usato, qualcosa di interessante. I supporti te li puoi autocostruire con poca spesa.
Vedi, quel che ti manca è la visione d'insieme: sei stato portato, da una lettura superficiale del sito, a porre tutto sullo stesso piano: cavi, piedini, posizionamento casse etc. Purtroppo, come dichiariamo CHIARAMENTE in diversi articoli del sito, ci sono diversi ordini di grandezza di differenza! Con un impianto sistemato così e casse di questo livello tutto il resto diventa ASSOLUTAMENTE ININFLUENTE.
Comincia a saltare qualche cena con gli amici, usa meno la macchina ed il motorino, telefona meno, spedisci meno SMS...e comincia a mettere da parte :-) Se fossi un po' ferrato nel fai da te potresti persino pensare di realizzare una coppia di casse come dai progetti che trovi sul sito. Prestazioni assicurate, spesa contenuta e divertimento compresi nel prezzo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un audiofilo soddisfatto
Egregio Direttore,
sono un giovane ed assiduo frequentatore del suo ottimo sito. Pian pianino, ho costruito un impianto che reputo perfettamente rispondente alle mie esigenze. La catena di ascolto è così composta:

Come vede si tratta di un impianto tutt'altro che high-end, sulla carta: ho speso circa 1500 euro in diversi anni per tutti i componenti (dalle valvole al legno per i piedistalli). Tuttavia, a meno di un inspiegabile peggioramento del suono, quest'impianto rimarrà immutato a tempo indefinito, tanto è piacevole il suono che ne scaturisce, sotto ogni aspetto.
La presente dunque per testimoniare come, stando bene attenti ad armonizzare i diversi componenti, ad inserirli in un ambiente adeguato (non grande, ma l'arredamento non intralcia) e a non perdere di vista le proprie esigenze (io per esempio non amo ascoltare a volume molto alto) si possono ottenere risultati di rilievo. Ho ascoltato diversi impianti da decine di migliaia di euro: le differenze ci sono, ovviamente, ma non mi sono ritrovato a far salti sulla sedia come alcune riviste vorrebbero farci credere.
Del resto, TNT Audio ha sempre enfatizzato l'importanza dell' ascolto individuale e a non accontentarsi delle impressioni altrui. Voglio perciò ribadire ai lettori che (eventualmente) si trovino a leggere questa missiva: ascoltate con le vostre orecchie, non bollate nessuna soluzione tecnica come poco valida a priori solo perchè il 90% degli "esperti" la ritiene tale, siate curiosi, se un diffusore da 5.000 euro ha un suono per voi orribile non pensiate di aver bisogno di un apparecchio acustico, in breve: pensate con la vostra testa.
Cordialmente,
Ugo Di Nisio - kamox@email.it

LC
Caroo Ugo,
seppur l'approccio non sia esattamente "ortodosso", la cosa più importante è che l'impianto ti regali emozioni vere all'ascolto. Questo conta davvero.
Ho un unico appunto che mi sento di fare al tuo discorso: attenzione che NON SEMPRE audiofili di primo pelo sono in grado di distinguere cosa è buono (leggi "realistico") da cosa non lo è. Io stesso, di fronte ad apparecchi molto costosi che al primo ascolto non mi convincono del tutto, uso un approccio molto umile e misurato, per rispetto di chi li ha progettati e costruiti, innanzitutto. Certe volte, prima di capire l'essenza di un apparecchio occorrono mesi di ascolti e di interfacciamenti diversi.
Cerchiamo di non banalizzare troppo: non sempre il "non mi piace" ha un senso. Molte cose vanno capite, prima di lanciarsi in giudizi assoluti...e, credimi, quando si ha a che fare con prodotti di alto livello, le cose si complicano parecchio.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto?
Caro Direttore,
è la prima volta che le scrivo, mi complimento per l'interessantissimo sito internet, le mie grandi passioni sono la bicicletta (so che anche lei è un cicloamatore, magari ci incontreremo in qualche granfondo) e la musica, devo dire che ho appreso molto di più dalle Vs. rubriche che leggendo le riviste specializzate del settore, ma veniamo agli argomenti.
La mia catena d'ascolto, acquistata nel 1990 è composta da:

Cosa ne pensa......
Sotto i piedini del lettore ho messo dei pezzi di gomma morbida ricavati da tubi neri di gomma che usano gli idraulici per isolare le tubazioni degli impianti di riscaldamento, se ci sono miglioramenti, non lo so, sicuramente sono degli ottimi ammortizzatori contro le vibrazioni.
Ascolto rock, blues ed un po' di classica nella mia taverna che misura cm.600 x 320 x h 210, i diffusori sono posizionati in un angolo della stessa a circa 60 cm. dalla parete di fondo e 60 da una parete laterale (l'impianto è spostato verso un angolo del locale) il triangolo è di circa cm160 tra le casse e cm.190 dalle stesse alla posizione di ascolto divano, nel mezzi del triangolo c'è un tappeto, il posizionamento mi sembra ottimale, considerando l'ambiente.
Vorrei acquistare un nuovo impianto, migliore e DEFINITIVO, la prego di darmi qualche consiglio, sarei orientato verso questi prodotti: Per i diffusori preferirei il tipo da pavimento sempre che si adattano all'ambiente (non le posso distanziare dalle pareti oltre 60/70cm. (pena restringimento eccessivo del triangolo), altrimenti che ne dice dei modelli da supporto tipo Sonus Faber CONCERTINO, CONCERTO o DYNAUDIO Audience 52 SE, (in questo caso dovrei comperarmi i supporti.....) per favore mi illumini .... per i diffusori non so cosa scegliere, posso spendere solo per questi un massimo di 2.000,00 /2.500,00 Euro.
Infine vorrei acquistare degli ottimi cavi, adeguati all'impianto, le marche che trovo facilmente nella mia zona sono, Van Den Hul, Qed e Nordost, ma quali......altro problema.
Mi piacerebbe avere un impianto con una bella dinamica, trasparenza, ottimi bassi purchè non invadenti ed affaticanti. La ringrazio per la gentile collaborazione, buone passeggiate in bici e tanti cari saluti.
Alberto Rossi - E-mail: a.rossi@cassalombarda.it

LC
Caro Alberto,
perchè mi chiedi un giudizio sull'impianto se poi pensi di cambiarlo interamente? :-)
Alcuni candidati da te individuati mi paiono interessanti, le amplificazioni AM Audio, ad esempio, ma non so se e quando proveremo i modelli da te citati, si fa fatica a star dietro al ritmo di nuove "uscite" del prolifico (!!!) costruttore italiano...Poi le ProAC 125, certamente adatte al tuo ambiente (in più, le hai pure già ascoltate!).
Se ti interessa AM Audio, fai una visita al loro "atelier" ed ascolta qualche modello a confronto. Anche il lettore CD da loro modificato (leggi la prova qui su TNT-Audio) è tutt'altro che malvagio e senz'altro superiore al Teac di serie.
I cavi sono un problema decisamente secondario. La mia simpatia personale, tra quelli citati, va a Nordost, che ho trovato piuttosto equilibrati.
Potrai comunque acquistarli in un secondo momento, una volta che avrai capito il suono dell'impianto e quello che desideri ottimizzare.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Consiglio per un integrato valvolare
Gentile dott. Cadeddu questa è la seconda volta che Le scrivo. Il mio impianto è così composto:

Negli ultimi mesi mi è capitato di ascoltare a casa di amici ed in negozi specializzati alcuni integrati a valvole, innamorandomi, anche se non si può ovviamente generalizzare, di questo tipo di suono. Vista la mia intenzione di sostituire il mio MUSICAL FIDELITY, avrebbe da consigliarmi un integrato valvolare di cui è rimasto particolarmente colpito?
Per quanto riguarda la spesa che ho intenzione di sostenere pongo solo il limite dell'equilibrio nei confronti del resto dell'impianto.
Non sono certo un esperto e sto imparando pian piano ad affinare l'orecchio; Le chiederei quindi cortesemente di rispondere a qualche quesito venuto fuori dalla lettura della posta in rivista. Nella Sua prima risposta mi ha scritto (riferendosi all'amplificazione) che ci vorrebbe ben altro per far cantare le mie 1.6. In conclusione Le faccio presente che ascolto per lo più jazz e classica e che il mio obbiettivo è arrivare ad un suono emozionante! So che per quest'ultima cosa ci vogliono molti soldi ed io purtroppo sono ai limiti!
Che ci importa... Proviamoci!
Grazie per la Sua passione e per la competenza che mette a disposizione di tutti noi.
Stefano - E-mail: salso72@katamail.com

LC
Caro Stefano,
il problema del pilotaggio di diffusori esigenti come le Thiel non è tanto la sensibilità (esistono anche ampli valvolari di alta potenza) quanto la richiesta di corrente, un fattore chiave che fa la differenza tra valvole e transistor. Per ragioni puramente elettriche, le valvole non sono in grado di erogare notevoli quantità di corrente e, se messe di fronte a carichi difficili, tendono a mostrare un po' la corda. Mi rendo conto che sia difficilissimo e pericoloso generalizzare in questo modo ma...diciamo che a grandi linee la faccenda sta in questi termini, specie se si parla di valvolare economico.
Ergo, insisto nel mio consiglio di preferire generosi ampli a transistor per le Thiel. In ogni caso, la qualità è un fattore chiave e la qualità COSTA. Mi trovo un po' in difficoltà a giudicare e quantificare le tue possibilità di spesa in quanto in apertura di lettera dichiari di non porre limiti al budget, se non quelli "logici" per la caratura dell'impianto, poi in chiusura dici di essere "ai limiti"! Ma non è MOLTO più semplice, anzichè fare mille giri di parole SCRIVERE UNA CIFRA? Non posso spendere di più di TOT neppure se mi impiccano. Così mi dareste una mano a capire.
Non mi è neppure chiaro se sia disposto ad acquistare usato oppure no (e questo fa una GRANDE differenza). Comunque sia, io penserei a qualche buon integrato a stato solido tipo Krell KAV300i (se ami le sensazioni "forti"...parli di volere un suono "emozionante"!) oppure Classè CAP 151 (entrambi recensiti qui su TNT-Audio).
Se volessi andare sull'usato, oltre a quelli citati, dai anche un'occhiata a qualche coppia pre + finale tipo Mark Levinson, Jeff Rowland ed ancora Classè. A me piace anche l'abbinamento Thiel + Naim, ma riconosco che non sia estremamente ortodosso (almeno per i veri appassionati del marchio inglese).
Per i cavi YBA Diamond, non posso che ribadire quanto già detto. A me non ha convinto il loro rapporto qualità/prezzo ma confesso che non li ho valutati all'interno di una catena completa YBA, dove sarebbero certamente più in grado di esprimere il giusto livello di sinergia.
Visto che hai JPS di segnale...prova i JPS di potenza: sia per omogeneità timbrica e sia perchè ritengo che JPS faccia ottime cose, facilmente "integrabili" in diverse catene.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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