Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 18/4/2020 - 25/4/2020

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  1. DAC + TA2024 vs. ampli integrato
  2. Consigli per upgrade
  3. Problema con lettore CD
  4. Sostituzione NAD 3020i
  5. Un grazie per l'editoriale sul downgrade
  6. Consiglio lettore cd/DAC
  7. Upgrade analogico
  8. Problemi su amplificatore
  9. Sognare è bello ma...
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

DAC + TA2024 vs. ampli integrato
Gentile direttore,
dopo aver restituito il DAC Topping D50 (
Vol. 917), il cui suono mi piaceva, ho collegato attualmente un "muletto" che non mi convince del tutto. Sono quindi alla ricerca di un nuovo DAC oppure di un amplificatore con DAC integrato, per questo desidero chiederle un consiglio (il Cocktail Audio che mi ha suggerito in un'altra occasione è purtroppo fuori budget).
Innanzitutto il mio impianto:

La stanza è 20 mq (5,5 x 3,6) e ascolto ad un volume che secondo me è classificabile come basso (ho misurato 0,1 W massimo per canale). Ascolto musica pop/rock (niente jazz né classica per il momento). Provo a descrivere il suono che mi piace: cristallino, come se i cantanti fossero lì, arioso, con i bassi più presenti che si può (mi rendo conto dei limiti dell'impianto e delle condizioni di ascolto).
Sto quindi valutando due alternative: A suo parere quale delle due soluzioni suona meglio, tenuto conto del budget? Le viene in mente qualche modello? So che l'abbinamento delle casse con TA2024 è ben lontano da quello consigliato: secondo lei cosa potrei guadagnare con un amplificatore più potente, tenuto conto della potenza effettivamente utilizzata? Una maggiore pressione sonora non mi interessa per il momento. I diffusori sono un acquisto recente e frutto di una lunga ricerca, pertanto sono un punto saldo per il momento.
In entrambi i casi, mi piacerebbe idealmente che il prodotto avesse almeno ingressi Se rinunciando a qualcosa ritiene che esistano prodotti dal suono migliore, li valuto volentieri. Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi ancora una volta.
P.S.: Mi è capitato recentemente di ascoltare "X colpa di chi?" di Zucchero, che, nella sua versione originale, inizia con "il mondo è ammalato"... Mi ha fatto un certo effetto di questi tempi, anche se il contesto della canzone è tutt'altro.
Un cordiale saluto,
Nicola - E-mail: nicolaonline (at) gmail.com

LC
Caro Nicola,
io opterei senz'altro per un ampli digitale, che possa darti tutta la flessibilità che desideri. Per quella cifra io mi orienterei, ad esempio, sul NAD C328, un integrato in classe D che offre 2 ingressi linea, 1 phono MM, 2 ingressi ottici, 2 coassiali più il Bluetooth! Ha l'uscita cuffia ma non la USB. Il tuo smartphone lo potresti collegare via Bluetooth. Si trova per meno di 600€. Simile, ma con il solo Bluetooth, c'è anche il Rotel A11. Ancora, leggermente più costoso ma sempre all'interno del tuo budget, il NAD D3045 con Bluetooth, USB a 24/192 che supporta anche MQA e DSD, HDMI, ingressi digitali coassiale e ottico, ingresso linea e phono MM, pre out, sub out e ampli cuffia. Volendo risparmiare, il fratellino minore NAD D3020, nato per bissare, nell'idea del costruttore, i successi del vecchio NAD 3020. Ci sono, come vedi, tante possibilità, che realizzano esattamente ciò che stai cercando. Contemporaneamente, riusciresti ad ottimizzare l'impianto, eliminando due apparecchi, qualche collegamento di troppo e aumentando la potenza disponibile, cosa che ti aiuterà un po' per avere un basso più consistente, come lo desideri tu.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Consigli per upgrade
Buongiorno,
complimenti per la rivista e grazie in anticipo per la disponibilità. Le scrivo perché dopo anni mi è venuta voglia di "giochicchiare" con l'impianto magari vendendo e sostituendo qualcosa dell'impianto con i nuovi best buy apparsi sul mercato per migliorare la resa generale. Il mio impianto è cosi composto:

Ho in casa anche un Trends Audio ma la potenza con quelle casse mi è sempre parsa insufficiente in una stanza di 30mq, mentre lo era con casse sensibili come le Audionote che purtroppo non ho più e con le quali suonava benissimo (anche se un scomodo per mancanza ingressi e telecomando). A suo avviso quale può essere il pezzo più facilmente sostituibile e upgradabile?
Mi riferisco soprattutto all'ampli dove non so se moderni ampli economici in classe d (smsl, dayton audio, douk, ecc) possano essere un effettivo miglioramento rispetto Aeron o se esistono strade alternative....oppure sostituire sorgente digitale con altro (anche dotato di streamer).
Le casse penso siano difficili da upgradare con poco se non spendendo molto di più, ma magari anche qua ci sono strade diverse. Il giradischi lo terrei perché non ho tantissimi vinili da giustificare cambiamenti. In sostanza vorrei avere un suono più coinvolgente, mentre con alcuni pezzi "complessi" lo trovo attualmente un po' confuso, considerando che ascolto di tutto (soprattutto rock) al netto di musica classica.
Grazie ancora,
Buona giornata.
Antonio - E-mail: 77fanto (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
il tuo Aeron non è malvagio, non sono sicurissimo che un piccolo amplificatore in classe D possa rappresentare un passo avanti sensibile. Le cifre coinvolte sono basse, un tentativo si potrebbe fare, ad esempio con un Dayton DTA120. Non trovi qualcuno che ce l'abbia e te lo possa prestare per una prova? Inoltre, prima di fare qualunque sostituzione, proverei a far suonare meglio l'Aeron, magari sostituendo le valvole nella sezione preamplificatrice, con qualcosa di meglio. Altra possibilità potrebbe essere affiancare al tuo Oppo un DAC di nuova generazione, nella fascia di prezzo dei 500 € (vedi più avanti per una selezione di possibili scelte in questa classe).
Per quanto riguarda il suono confuso: considera che non è affatto detto che dipenda dall'impianto, ma più realisticamente dalle incisioni e dall'acustica ambientale. Una stanza da 30 mq, se non adeguatamente trattata dal punto di vista dell'acustica, può essere molto complicata da far suonare bene. Anche l'installazione dei diffusori può fare delle differenze enormi. Più in generale, non è affatto semplice per un impianto HiFi, anche molto costoso, evitare di andare in crisi, specie ad alto volume, con programmi musicali complessi. Se la confusione non è insita nell'incisione (capita più di quanto si possa immaginare) verifica se sia dipendente in maniera “pesante” dal volume d'ascolto. Questo è un indizio importante per capire dove andare a stanare i veri colpevoli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problema con lettore CD
Salve, ho letto il suo articolo
Paranoie audiofile IV puntata e le vorrei chiedere un consiglio riguardo al mio lettore cd Adcom gcd-575. Siccome ha ben 28 anni lo sto revisionando. Però non ho chiaro come risolvere il problema del avvio del lettore dopo la chiusura dello sportello. Infatti anche dopo aver pulito la lente con alcool e cotton fioc comunque non prende la traccia. Cosa potrebbe essere?
Se vuole altri dettagli le potrei inviare un video.
Grazie
Andrea - E-mail: asavian479 (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
purtroppo dopo 28 anni potrebbe darsi che il laser non funzioni più tanto bene, o che l'ottica non sia più a fuoco. Con il fai_da_te in questo caso si riesce a fare ben poco, a meno che tu non abbia sufficiente dimestichezza. Servirebbe un riparatore che sia in grado di regolare la meccanica/ottica di lettura ed eventualmente sostituirla. Potresti anche tentare di regolare la potenza del laser manualmente, c'è un potenziometro ad hoc, ma è un rischio. Per fortuna l'unità ottica di ricambio si trova ancora online. Il tuo lettore montava una KSS-212B, facilmente reperibile su Ebay, su Amazon o su Aliexpress, per poco più di una decina di euro. Prima di ordinarla controlla bene la sigla dell'ottica montata sul tuo lettore, non si sa mai. Potresti quindi azzardare la sostituzione fai da te, non è complicatissimo, ma molto dipende da quali siano le tue capacità manuali e competenze tecniche.
L'Adcom GCD-575 era un buon CD player, varrebbe a pena regalargli una seconda vita.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Sostituzione NAD 3020i
Buongiorno Direttore,
avrei bisogno di un consiglio. Dopo più di un mese di uso intenso, circa 10 ore al giorno e visto anche l'età', il fedele nad 3020i che uso come finale forse inizia ad accusare qualche problemino, volume altalenante e qualche volta gracchia un po'. Visto l'impossibilità per adesso di portarlo in assistenza vorrei che mi consigliasse qualcosa che non mi faccia rimpiangere il suono del 3020i. Da un paio d'anni posseggo delle Harbeth 5 plus e devo dire che i 25 watt sono sufficienti per ascoltare la musica che preferisco, jazz, pop, tramite Cocktail x45, a volumi condominiali. Il budget sarebbe intorno ai 500€. Non ho nessun pregiudizio per quanto riguarda marche o tipo di amplificazione, solo mi piacerebbe continuare a godermi la musica sopratutto in questi momenti.
Grazie per continuare a dare ascolto e rispondere a tutte le nostre domande anche in questo periodo.
Paolo - E-mail: dromico (at) fastwebnet.it

LC
Caro Paolo,
è molto strano che il tuo NAD 3020i, utilizzato come finale, dia i problemi che hai descritto. Io proverei a controllare le connessioni (tutte) e spruzzare un po' di disossidante per contatti elettrici un po' ovunque. Magari risolvi così, senza spendere un centesimo. La sezione finale del 3020 è semplice e a meno che i transistor di potenza non stiano tirando le cuoia, insieme con qualche condensatore d'alimentazione, ciò che descrivi non è normale. Controlla anche i fusibili presenti sul circuito, eventualmente un po' di disossidante anche là non farebbe male. Sono operazioni che faccio sempre prima di mettere in uso un apparecchio che è rimasto fermo un po' di tempo.
In caso contrario, se tutto dovesse fallire, io penserei di sostituire il fido 3020i col suo gemello digitale, ovvero il D3020, che ha un suono che non si discosta molto da quello cui sei abituato. La cifra per acquistarlo nuovo è esattamente quella da te stanziata. In alternativa anche un NAD più tradizionale come il C316 o il C326.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un grazie per l'editoriale sul downgrade
Gentilissimo Lucio,
ho molto apprezzato l'editoriale in tre puntate sul
downgrade. è una prospettiva ampia che non è facile trovare altrove. Mi pare ci siano due discorsi intrecciati, se ho ben capito.
Il primo è di tipo “storico-culturale”: un invito a riscoprire quei prodotti che, magari con tecnologie inferiori all'attuale, avevano come obiettivo il “ben sentire”, mentre oggi la priorità assegnata alla performance tecnica non necessariamente ci porta in questa direzione. Se posso fare un parallelo nell'ambito delle moto, oggi si considera piccola una moto da 500 cc e si producono moto da fuoristrada da oltre 200 kg a secco. Vorrei capire come si fa a fare inversione in una strada chiusa con questo peso.
Il secondo tema è quello della possibilità di ascoltare bene senza tante fisime con una spesa alla portata di tutti. Evviva! Ti posso dire che, causa coronavirus, sto ascoltando musica da un impianto piuttosto economico (lettore Marantz cd 4000, ampli Feixiang 802 in classe D, casse Indiana line Nota da pavimento) che non mi fa rimpiangere quello più impegnativo (Dahlquist dq30, Accuphase 206...). Le differenze ci sono, ma quello più economico è comunque “quanto basta”. Personalmente, anche in termini di “sostenibilità”, mi attengo a questa regola senza cercare inutilmente la performance in senso assoluto, che invece è uno spreco innanzitutto in termini di energie mentali.
Una osservazione solamente: fra un precedente Denon 520 e l'ampli in classe D la differenza è abissale in termini di capacità dinamica innanzitutto e poi di raffinatezza. Certo, anche se entrambi sono dichiarati per 50 watt, il Denon “sparava” molto ma molto più forte, ma il suo suono era veramente “piatto” e senza grazia.
Quindi un grazie nuovamente per punto di vista autorevole e che ci invita a “ricalibrarci” e a pensare in maniera più equilibrata.
Cari saluti.
Stefano - E-mail: stefano.polenta (at) libero.it

LC
Caro Stefano,
sono felice abbia apprezzato questo cambio di prospettiva. Mai su una rivista tradizionale sarebbe stato possibile leggere una serie di articoli dedicati al downgrade, perché interesse primario delle riviste è far sì che gli audiofili acquistino prodotti, in progressione continua, per accontentare gli inserzionisti e, in generale, il mercato. Sarebbe autolesivo consigliare di spendere meno, oppure acquistare apparecchi del passato, per ridimensionare le aspettative dei nuovi prodotti immesso a getto continuo sul mercato. Si correrebbe il rischio di far capire agli acquirenti che spesso non c'è alcun motivo per acquistare la nuova versione di un dato prodotto, perché non porta alcun beneficio sonoro. Anzi, talvolta si rischia persino di ottenere risultati peggiori.
Noi, per fortuna, siamo al di fuori del mercato e ci possiamo permettere il lusso di pensare controcorrente e spingere i lettori a fare altrettanto. Lo scopo è quello di far sviluppare maggiori consapevolezze in chi legge e, in ultima analisi, acquista, nel forse vano tentativo di calmierare le follie di questo settore, ormai completamente fuori controllo, per numero di marchi, prodotti e per costi al di là di ogni ragionevolezza, tecnica ed economica.
Il paragone che hai fatto con le moto del passato calza. E sono sicuro che un vecchio fuoristrada leggero possa persino risultare più divertente da guidare dei mostri da 200 kg oggi in circolazione.
Per quanto riguarda il tuo confronto tra l'ampli Denon e il Feixiang 802, mi sembra strano che il Denon suoni più forte, se l'alimentazione del piccolino in classe D è adeguata. Tieni conto che per ottenere la potenza dichiarata dal chipset STA326 serve un alimentatore da 36 volt. Magari ne stai usando uno più piccolo e i watt a disposizione sono molti meno. In ogni caso, il piccolo suona meglio e costa meno, e tanto basta!
Infine sì, sono d'accordo con te che esista un minimo di qualità che tu chiami quanto basta per godere della propria musica preferita. E questo minimo, oggi, è facilissimo da raggiungere, con una spesa ridicola. Per questo è sempre più difficile giustificare i costi stratosferici di certi componenti.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Consiglio lettore cd/DAC
Ciao Lucio,
Eternamente grato per il tuo enorme lavoro su TnT, e per i tuoi preziosi consigli elargiti in passato, torno a scriverti dopo un po' di tempo di "pace audiofila". Purtroppo mi si sono guastati uno dopo l'altro ben due lettori Marantz. Prima il cd 5005, poi il lettore blu ray ud-5004. Il primo l'ho fatto riparare (in garanzia) e poi venduto, perché mi aveva dato troppe noie meccaniche. Per il secondo, fuori garanzia, purtroppo, mi hanno chiesto 300€ per la riparazione. Quindi ho lasciato perdere. Al momento sto utilizzando come lettore un blu ray Sony bdp-s380, che ho recuperato dalla cantina, collegato in coassiale con il dac interno dell'ampli Rotel ra-12. I diffusori sono dei floorstanding Kef Q500.
Il suono è buono, veloce, dettagliato, con un bel punch, ma rimpiango un po' il suono che avevano i lettori Marantz. Altrettanto vivace, e dettagliato, ma un po' più...non so come spiegare... più rotondo, più, esteso in basso, più analogico insomma. Mi dava meno fatica d'ascolto, ecco. Forse (ipotizzo) era la caratteristica dei burr brown che equipaggiavano i Marantz, vs i Wolfson del dac nel Rotel?
Comunque sia, volevo chiederti un consiglio per un buon lettore cd dedicato, oppure un dac, che mi faccia fare un significativo salto in avanti per la qualità del suono. Budget sotto i 1000€.
La mia preferenza andrebbe al dac, per evitare di avere due lettori, perché comunque terrò il lettore blu ray, visto che, per mancanza di spazio, devo tenere l'impianto audio insieme alla tv, per poter vedere anche i film/concerti su supporto fisico.
Grazie ancora una volta per l'attenzione,
Ti porgo i miei più cordiali saluti.
Gianluca - E-mail: corbisiero.gianluca (at) gmail.com

LC
Caro Gianluca,
non so se le differenze che lamenti siano dovute al tipo di chipset utilizzato, più realisticamente sono i circuiti a valle a fare la differenza maggiore. Sono sostanzialmente d'accordo con la tua idea di acquistare un DAC nuovo, per utilizzarlo come centro tra le diverse sorgenti digitali. Forse il budget preventivato è persino troppo alto, rispetto alla classe del resto dei componenti nell'impianto. Proverò a suggerirti di risparmiare un po'. Ti ritroveresti altrimenti con un DAC che costa quasi quanto i diffusori, un vero controsenso. Tra l'altro, secondo me ti basta spendere la metà per ottenere comunque un buon risultato. Il mercato offre ottime soluzioni nella fascia di prezzo tra i 400 e i 600€ e di sicuro quelle che vado ad elencarti possono fare qualcosa di meglio della sezione D/A interna al tuo amplificatore Rotel. Niente di miracoloso, ma un piccolo passo avanti sì. Sto pensando a dei veri e propri classici ormai, come il Cambridge Audio DacMagic Plus, l'M2Tech Evo Dac Two/Plus, il Pro-Ject Dac Box DS2 Ultra e l'Arcam irDAC-II. Si tratta di prodotti sicuri e di facile reperibilità. Se ti fosse possibile, però, sarebbe meglio ascoltarli, a confronto con la sezione di conversione interna del tuo Rotel. In questo periodo, mi rendo conto, non è affatto semplice.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Buonasera Lucio, chiedo nuovamente il tuo aiuto dopo un po' di anni. Da allora ho stravolto completamente il mio impianto anche come impostazione. Attualmente i componenti sono i seguenti:

L'impianto è molto rivelatore della qualità delle incisioni e mi piace l'impostazione monitor dei diffusori. Veniamo alla domanda: cosa mi consigli per migliore la parte analogica (ascolto molti vinili acquistati negli ultimi 35 anni)?
Un'altra curiosità cosa ne pensi dei nuovi giradischi Technics? Il mio budget è di ca 700 euro e avevo pensato di sostituire la testina con una mc. Sarei disposto a sostituire il giradischi vendendo il Rega e aggiungendo il relativo controvalore all'importo da investire.
Attendo un tuo parere anche sull'equilibrio generale del mio impianto.
Grazie anticipatamente e buona musica.
Antonio - E-mail: antonio_casalino (at) live.com

LC
Caro Antonio,
il tuo impianto mi sembra equilibrato, non ho motivo di dubitare che tu possa esserne molto soddisfatto. Io terrei il giradischi, perché va molto bene, al massimo potrai upgradarlo pian piano con piatto in acrilico e altri piccoli particolari. Metti “Rega RP6 upgrades” su Google e guarda quanto materiale è disponibile! Per la nuova testina, io starei ancora in casa Rega, prendendo una Ania, che è una MC, disponibile esattamente per la cifra che intendevi spendere. Il passo avanti rispetto alla Exact dovrebbe essere sensibile, in termini di maggiore raffinatezza. Oltretutto, in questo modo, non vai ad alterare l'equilibrio e le caratteristiche tipiche del suono Rega, visto che, diffusori a parte, il tuo impianto è tutto Made in Rega.
Per quanto riguarda i nuovi giradischi Technics, non ho un'idea precisa, ho sentito una dimostrazione di due sistemi full Technics di recente e non mi ha convinto, ma sia la location (mostra HiFi) che il resto dell'impianto non permettevano di certo di estrapolare la qualità della sorgente. Diciamo che Technics è tornata in full effect, come si dice, e ha anche mangiato la foglia, lanciandosi sull'analogico di costo elevato. Non so, francamente io starei col tuo Rega e, eventualmente, come ti dicevo, proverei qualche piccolo upgrade su di esso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi su amplificatore
Buongiorno direttore,
Sono suo lettore da diversi anni e nel 2004 ho già approfittato dei suoi consigli per la scelta del giradischi (un Project 1 Xpression) che uso tutt'ora. Nello stesso periodo, preso dall'entusiasmo, avevo anche realizzato la
TNT SandBlaster, i supporti per i diffusori ed un tavolino porta elettroniche sul progetto del TNT FleXy Table, combinato con l'estetica di un Naim Fraim: la realizzazione - seppur modesta - aveva perfino trovato spazio nelle pagine del suo sito col nome di "FleXy-Fraim" e, con mia gioia, è tutt'ora presente. Anzi: poiché ho ricevuto in questi anni molte richieste di informazioni sui dettagli della realizzazione, approfitto per rendere disponibili altre foto e indicazioni costruttive, che condivido qui, casomai possano servire ad altri hobbisti. Se lo ritiene può naturalmente aggiungere il link alla pagina del progetto.
Ma vengo al punto. L'impianto è rimasto lo stesso dal 2004: amplificatore Proton AM 452 PRO (acquistato usato), diffusori JM LAB Chorus 706S, Giradischi Project 1 Xpression, cavi Van De Hul MC CS 122 che ho collegato in biwiring (benefici o no avevo cavo a sufficienza e predisposizione dei diffusori). Ho aggiunto poi un lettore CD Cambridge Audio AZUR 350 C e sostituito la testina con una Grado Prestige RED 1.
La ben nota combinata famiglia-lavoro-figli-casa hanno limitato le possibilità di espansione, ma in verità quello che possiedo mi è sempre andato più che bene ed ho preferito investire in dischi (e libri che parlano di musica). Ho sempre apprezzato il sound British dell'impianto, asciutto, non eccessivamente squillante ma pure aperto e limpido, sufficientemente dettagliato e con bassi presenti e non troppo cupi (anche se ho un paio di dischi dei Portishead che lo mettono alla frusta). Sui Dire Straits (di cui ho eccellenti vinili acquistati all'epoca), David Bowie, Genesis ecc. da il meglio di sè. Ascolto pop/rock dagli anni 70 in poi, Jazz, acustica, elettronica e un po' di classica.
Ascolto nel mio studio, una stanza di 4x4 mt con librerie, tende e tappeti e credo piuttosto ben assorbente. I diffusori sono agli angoli e li ho potuti allontanare dalle pareti di una quarantina di centimetri. Tra breve (pochi mesi), quando i bimbi reclameranno una stanza più grande, dovrò cedere loro questo ambiente e rintanarmi in uno studiolo più piccolo, di 3x3mt (dove trasferirò librerie e tappeti). Quindi volume e potenza non sono una necessità. Ed ecco la questione. Questi giorni complicati, che hanno reso necessaria la permanenza in casa, mi hanno concesso un po' di tempo in più per dedicarmi alla musica (ed altre amene attività, come riorganizzare e valutare la collezione di dischi, ascoltarli con maggiore attenzione ecc.).
Ho notato però che l'amplificatore si comporta in modo strano: il canale sinistro è cupo, rimbombante. Il destro quasi privo di bassi. Ho fatto prove con file di test a varie frequenze, provato con diverse sorgenti (stessi dischi in vinile e CD) verificato la fase, ascoltato in mono, invertito i diffusori, ripulito i contatti continuando a sperimentare il problema. Con i files di test a bassa frequenza in effetti il woofer del diffusore sinistro (anche se li inverto) si muove meno.
Ho scoperto però che spostando anche di poco il controllo di tono dei bassi dalla posizione centrale (da un lato o dall'altro) la faccenda migliora, ma non risolve il problema. Mi sa tanto che dovrò far controllare l'amplificatore (e cercarmi un buon tecnico). Ho la sensazione che sia una questione non risolvibile con un po' di riattivante per contatti elettrici, che comunque proverò cautamente ad usare.
Nella triste ipotesi di dover salutare il Proton ho iniziato a gironzolare sul web, giusto per farmi trovare pronto e aggiornarmi un po', individuando un paio di candidati:

Poiché mi sto avvicinando alla musica liquida ho notato anche il Rotel RA-11 (i modelli attuali con gli ingressi digitali sono più grandi un po' fuori budget, come l'A12). Mi sono soffermato su questi marchi per la nota qualità costruttiva, ingresso phono di qualità, neutralità sonora e versatilità. Ma non ho esperienza e competenze sufficienti e tutto ciò l'ho desunto da letture e pareri online. Quindi ben vengano i suoi schietti suggerimenti anche riguardo modelli diversi.
Ecco le domande: non potendo provare nulla, quale potrebbe essere il miglior candidato per i miei diffusori per non esaltarne troppo o affossarne le caratteristiche? Ovvero senza rendere l'impianto troppo cupo o troppo squillante (leggo in giro di tendenze all'ariosità del Rotel e maggiore chiusura dei Nad...) e, quindi, equilibrato per il mio sistema?
vale la pena rivolgere l'interesse ad un integrato con ingressi digitali o è meglio pensare ad un DAC separato mediamente economico (intorno ai 200€) da acquistare più avanti?
Vorrei infine sostituire la testina del giradischi, a questo punto scegliendone una anche essa appropriata al mio sistema e futuro amplificatore: stavo interessandomi alle Grado Silver o Ortofon 2M red (o blue) che credo, come categoria, siano proporzionate all'impianto (immagino sia inutile montare una testina da 500€).
Ho scritto una mail lunghissima, che ora non saprei dove tagliare, mi perdoni. Attenderò comunque con pazienza una sua graditissima risposta.
Un cordiale saluto,
Daniele - E-mail: danydot.s (at) gmail.com

LC
Caro Daniele,
sarà difficile migliorare le prestazioni del tuo attuale Proton con uno degli amplificatori che hai indicato. Più realisticamente si tratterà di un sidegrade o di un passo avanti non significativo. Il mio consiglio è quello di sistemare il Proton, si tratta quasi certamente di una questione di ossido nei potenziometri dei controlli di tono. Già che ci sei, spruzza un po' di disossidante per contatti un po' ovunque, nelle parti in movimento e su tutti i potenziometri. Non dimenticare anche i fusibili. Se, tuttavia, dovessi procedere alla sostituzione dell'amplificatore, ti consiglierei di puntare più su NAD che su Rotel, tenuto conto dei tuoi diffusori Focal. In ogni caso, non farei alcuna scelta prima di aver cambiato ambiente d'ascolto, molti equilibri potrebbero saltare. Una stanza 3x3 non è un luogo facile da gestire, non tanto per le dimensioni quanto per il fatto che è quadrata. Cerca di curare il più possibile l'installazione dei diffusori e l'acustica ambientale.
Per quanto riguarda invece la testina, ci vedrei benissimo la Grado Silver, o anche qualcosa di superiore, sempre nel catalogo Grado.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sognare è bello ma...
Buongiorno,
ho letto le istruzioni dell'uso, spero di essere coerente con il mie considerazioni, cercherò di essere succinto e di scrivere per punti:

Ora visto che l'ampli inizia ad avere problemi con i vari potenziometri (volume, bassi alti, balance ecc) vorrei fare degli aggiornamenti importanti, in prima battuta soprattutto per la parte di amplificazione. Budget circa 8000-9000euro.
Io ho sempre amato le elettroniche di FM Acoustics (le sento vive e mi danno emozioni) però i prezzi sono altissimi e di seconda mano nulla. Arrivo al punto. In questi giorni ho avuto l'occasione di trovare un pre FM Acou. il 155 che dovrei abbinare ad un finale, ho trovato un Accuphase vintage A30 (suono caldo ma preciso). Cosa ne pensate? Suggerite altro?
A regime l'impianto da sogno che ho in mente è formato dal pre sopra menzionato e i due finali monofonici FM Acou. 108...appena lì troverò usati.
Per le casse ho apprezzato molto le Diapason Dynamis, ma credo che l'amplificazione che ho in mente sia troppo debole mancanza di Watt. Cosa ne pensate? Probabilmente dovrò stare sulle Tannoy Kensington molto meno esigenti di potenza e con un suono che mi piace. Siete d'accordo?
Per il lettore cd ci devo ancora pensare.
Grazie per l'attenzione e per eventuali risposte.
Cordiali saluti,
Loris - E-mail: loris.scaroni (at) alice.it

LC
Caro Loris,
sono un po' perplesso nel leggere questa tua richiesta di consigli. Parti da un vecchio impianto, non particolarmente costoso, e vorresti fare l'upgrade con 8000 euro, ma poi parli di diffusori che costano 47.000 euro (le Diapason Dynamis) o 15000 (le Kensington). Non so, in tutta sincerità non capisco quale sia la somma a tua disposizione. In più, vorresti collegare le elettroniche FM Acoustics a delle B&W DM620? Non mi pare molto sensato. Io direi che dovresti fare un po' di chiarezza sia nella tua testa che nel tuo conto in banca. Quanti soldi puoi/vuoi destinare al nuovo impianto? Che tipo di suono stai cercando? Come possono essere le Kensington delle alternative alle Dynamis che costano tre volte tanto?
Facciamo così: decidi una cifra massima e comincia a pianificare l'upgrade dei diffusori, che sono quelli che maggiormente influenzano il risultato finale. Una volta scelti questi, l'amplificazione verrà da sè. Sognare è bello, lo capisco, e questo periodo di quarantena di sicuro fa volare la fantasia, ma cerchiamo di essere concreti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
grazie, semplicemente grazie, trovarvi ogni settimana, dopo più di due lustri, in un epoca dove tutto si consuma, e svanisce nel volgere di poche ore, ha del miracoloso!
Non solo prove, confronti, articoli tecnici, suggerimenti musicali, ma sopratutto, i tuoi editoriali e le risposte a molte mail, sono delle vere e proprie: perle di saggezza, da utilizzare nella vita di tutti i giorni, il tutto per sola passione!! Adesso smetto sennò divento patetico :-)
Approfittando della forzata quarantena ed avendo del tempo da dedicare alla nostra comune passione, ho deciso per mettere in pratica un po' della filosofia del downgrade; così, avendo digitalizzato in Lossless ormai da mesi la mia collezione di circa 500 CD, ma mai diventata musica liquida, ho: ripreso abbandonato in un cassetto un DAC FIIO D03K, utilizzato un cavo ottico, collegato al mio MacBook, realizzato (io e il saldatore non siamo mai stati buoni amici) dei cavi di segnale
TNT AirCoil con quello che avevo in casa, ed infine investito 9,99 euro in telecomando Audirvana, sul mio vecchio iPad.
È vero, le differenze, come a ragione sempre sostieni, in abito digitale non sono enormi, se faccio il confronti, le differenze con il mio lettore attuale, Marantz CD6006 UK ci sono:

Ma devo moltiplicare 12 volte, il costo di questo oggettino da 30,00 euro, che mi sta divertendo da qualche giorno, facendomi scoprire la comodità di gestire la mia collezione musicale in tutta comodità, e con una qualità di riproduzione di tutto rispetto. Vista l'età sono ancora molto legato al supporto fisico, ma i file audio, si aggiungeranno al futuro dei nostri percorsi musicali, mi auguro solo che adesso, non ricompaia la voglia di upgrade (DAC) tenuta a bada negli ultimi anni ;-)
Nell'augurio, che quello che stiamo vivendo passi al più presto, e che tutto questo ci insegni che, sempre, anche fuori dalle gravi emergenze, i comportamenti di ognuno fanno la differenza.
Un caro saluto a te e a tutta la comunità di TNT-Audio.
Salvatore - E-mail: vsalvio (at) gmail.com

LC
Caro Salvatore,
grazie per le belle parole, sempre graditissime. Quest'anno facciamo uno sforzo in più, cerchiamo di tenervi compagnia anche a cavallo di Pasqua, periodo nel quale, invece, solitamente prendevamo diverse settimane di pausa. Grazie per aver condiviso la tua esperienza e aver confermato che le differenze tra sorgenti digitali sono, spesso, molto più piccole di quanto si possa immaginare.
Grazie per il feedback e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Ancora musica appena uscita! Humanist è il nuovo progetto musicale di Rob Marshall (Exit Calm e altri) insieme con Mark Gardener (Ride), Mark Lanegan (Queens Of The Stone Age e Screaming Trees) più Dave Gahan (Depeche Mode). Questo è il brano dove a cantare è proprio Dave Gahan...

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