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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Cavo TNT Star
  2. Piena Crisi Esistenziale
  3. Tweak per lettore CD
  4. Come arredare la mia cameretta!
  5. Piccola considerazione
  6. Un consiglio......e un parere
  7. Audiofili prolissi...una vera piaga sociale
  8. Come migliorare la qualità del suono
  9. Un altro redento
  10. Toc toc...chi è?

Cavo TNT Star
Ciao,
sono Roberto. Volevo ringraziarti per l'ottimo progetto del
cavo di potenza Star, oltre che per la spiegazione chiara e senza fronzoli che mi ha permesso (proprio a me, tradizionalmente negato per qualunque lavoro manuale!) di tentare (e portare a termine!) l'autocostruzione.
Bene, devo dire che il cavo star ha conferito al mio impiantino notevoli benefici sia in termini di definzione delle basse frequenze che di apertura della dinamica; inoltre ho notato una migliore definizione timbrica generale anche se ­ mi apre ­ di aver perso qualcosa in termini di alte frequenze (trascurabile fatto). Adesso le voci soprattutto quelle maschili sono molto piu definite e naturali mentre quelle femminili risultano complessivamente piu equilibrate e mai scomposte. Il mio impianto, minimalista, è così composto:

Il cavo di potenza precedente era un cavo normale costituito da due conduttori in rame di circa 2mm di sezione ognuno ricoperti da una guaina trasparente (mi sembra di averli pagati ­ 3 anni fa ­ 8.000-9.000 lire al metro). L'impianto suonicchiava già di suo (le Opera fanno davvero un lavorane!) ma adesso grazie al tuo cavo Star raggiungo una dinamica e una estensione verso il basso (senza mai sbrodolare!) davvero da complimenti.
Ho notato che con gli Star "in servizio" devo alzare leggermente il volume di ascolto per avere dei risultati ­ a parità di livello sonoro - qualitativamente migliori. Inoltre, noto una minore fatica nell'ascolto da parte mia. Nota: non ho posizionato gli anelli di ferrite alle estremità del cavo... ho sentito pareri contrastanti in merito. Tu pensi che siano un ‘must' per il tuo star e che anche io dovrei - diciamo così - completare il progetto con essi?
Ti saluto e ti ringazio ancora per le ottime indicazioni che fornisci sul sito, sia teoriche che pratiche.
Roberto - E-mail: le.comte@libero.it

LC
Caro Roberto,
sono contento che il cavo Star ti abbia dato così tante soddisfazioni! Preciso ancora una volta che si tratta di una idea piuttosto vecchia (quella del collegamento "anti-induttivo") apparsa sia su una documentazione Pioneer dei primissimi anni '80, sia sulla rivista italiana AudioReview.
La presenza della calza, semmai, collegata al polo negativo lato ampli, è una piccola e modesta "novità" che non ricordo di aver visto applicata prima su tali tipologie di cavi. Anche la ferrite non è certo una nostra invenzione. A proposito di questa, non è indispensabile e potrebbe anche non avere effetti benefici. Sui cavi di segnale può provocare qualche problema (o apportare benefici, a seconda delle situazioni). Su quelli di potenza...si tratta di sperimentare direttamente.
Ora però sei pronto per costruirti il Triple T!!!
A presto!
Lucio Cadeddu

Piena Crisi Esistenziale
Caro direttore e mi permetto di chiamarla "caro" in quanto mi sembra l'unica persona disinteressata dal vendere un prodotto anzichè un altro alla quale rivolgo l'ultimo mio quesito esistenziale prima della mia soppressione mentale e fisica in merito all'Home theatre.
Sono mesi che cerco di capire quale sarà il futuro del mio impianto di casa passando da un negozio all'altro ma non riesco a trovare una persona che oltre a riempirmi di nozioni tecniche su un prodotto o l'altro m'ispiri fiducia.
Ora, io ad oggi possiedo: un DVD Denon 2900, Integrato Yamaha Rx-v 1300Rds, frontali B&W 603 S3, Centrale B&W LCR 60, Posteriori B&W 602 S2 ed il Sub B&W ASW 300. L'integrato è sottolineato in quanto ritengo essere il punto debolissimo dell'impianto ed è proprio quello che ha creato in me crisi e disperazione. L'ambiente è una sala di 7m per 5 circa e non ci sono problemi di volume. Il tutto è nato per creare un buon impianto Home theatre e l'integrato sotto questo punto di vista non mi ha mai creato particolari turbe, ha sempre fatto il suo sporco lavoro ma, e c'è sempre un ma, tempo fa sono riuscito a sentir suonare le stesse casse frontali in stereo con un Rotel, credo il 1070.
Sembravano delle altre casse!!! Ora, se quelle benedette casse possono suonare così bene, perchè non dargli il mezzo adatto per sfruttarle al 100%??? Le mie turbe psicologiche sono nate dalle possibili soluzioni da me ipotizzate: sostituire l'integrato con il Rotel RBM 1075 (multicanale), affiancato dal Rotel RA 1066 e qua si pone un problema presentatomi gentilmente da un venditore e cioè: ottima scelta ma, una volta fatto questo vedrai che cambierai le casse in quanto non più all'altezza della situazione!!!

Ora la spesa dell'aquisto del finale e del pre è abbastanza sostanziosa, a tal punto che pensavo di prendere prima il finale e di collegarlo all'integrato esistente, vista che la possibilità c'è, in attesa del pre, e figuriamoci poi a cambiare le casse!!! Mi sembra troppo. Io le voglio sfruttare al 100% non cambiarle.
Oppure prendere l'integrato Rotel, non ricordo il modello ma non ce ne sono molti e chi meglio di lei può aver già capito di quale parlo!!! Il tutto però con i problemi legati ad un nuovo integrato, certamente non paragonabile allo Yamaha ma pur sempre non esente da limiti.
Esiste qualcosa al mondo che possa cessare le mie sofferenze, anche diverso dalle mie ipotesi, se migliore???
Aiuto e grazie per un eventuale risposta.
Sinceramente,
Marco Rizzo - E-mail: rizzmarco@tiscalinet.it

LC
Caro Marco,
intanto cerchiamo di ridimensionare la gravità del problema, che non oserei definire "esistenziale". In fondo si tratta di apparecchi per ascoltare la Musica e vedere i films, niente di drammatico.
Poi, io opterei, tenendo conto di tutto, per un integrato - magari Rotel - top di gamma, RSX 1055 o 1065. Li ritengo più che adeguati alla classe dei diffusori ed assolutamente in grado di reggere upgrade futuri di questi ultimi. Possibili alternative le trovi, magari anche a prezzi un po' inferiori, nel catalogo NAD e Harman Kardon. Spero che questa scelta ti soddisfi e ti liberi dalle tue "crisi esistenziali" che ti auguro siano sempre e solo queste e non altre.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tweak per lettore CD
Caro Lucio,
intanto le voglio fare i complimenti per il sito davvero interessante; dopo aver letto alcune cose su modifiche varie di cui mi ero già interessato in passato, senza però avere avuto il tempo di relizzarle, tipo la sostituzione del circuito di clock del DAC con uno low jitter, mi è venuta voglia di mettere le mani dentro il mio vecchio CD, visto che di mestiere faccio il tecnico elettronico.
Il mio impianto è principalmente composto da CD Marantz CD10, ampli integrato NAD 306, casse ESB CDX L6, mi piacerebbe sapere da Lei che ne pensa dei tre pezzi sopra descritti, considerando il fatto che amo spaziare nell'ascolto di vari generi ma in primis ascolto hard rock e blues.
Premesso che l'impianto è abbastanza vecchiotto e sente oramai l'età (deve avere circa 14 anni se non sbaglio), al momento le risorse economiche non mi permettono di sostituire nessuno dei pezzi sopra elencati, ho optato quindi per un tweak sul CD, quello che mi pare si possa migliorare... (anche perchè ultimamente uso un ampli per cuffia valvolare autocostruito). potrei anche sostituire i cavi di potenza ma lo spostamento dei mobili mi porta a preferire la modifica del cd in primis ;-) e poi a migliorare la sezione alimentazione 220v con qualche filtro e con qualcuno dei cavi di alimentazione che ho visto qui sul suo sito.
Quindi arriviamo al sodo: pensavo di sostituire sul CD10 il clock con un circuitino basato sul modulo low jitter venduto in rete dal Sig. Guido Tent (unico trovato perlomeno... conosce per caso qualcun'altro che ne commercializza?), venduto alla modica cifra di 28 euro sped. compresa.... (AARRGGH... noi i moduli clock 50ppm li paghiamo max 2 euro.... ma purtroppo la frequenza di 11.2896MHz non è industriale...) il resto della circuiteria di alimentazione a basso rumore la farò in casa... risparmiando notevolmente....
Ma, oltre a questo, il punto per cui avrei bisogno di consigli è la sostituzione degli operazionali della scheda DAC, NE5532 e NE5532 della jrc, oramai superati come performance, da vari op amp in commercio negli ultimi anni.
Ho letto di vari tipi usati per questo tipo di tweak: AD825, OPA2134, AD827, LT1361, JRC2114, LM6171, LT1364, AD8066, AD8065 ed infine OPA2604 e OPA604 (non tenendo conto dei dual op amp e single qui nella lista...).
La mia attenzione si è soffermata sugli ultimi due , l'OPA2604 e 604 che sono praticamente lo stesso oggetto single e dual; leggendo in vari siti si dice che questo è forse il migliore in quanto pur essendo meno veloce di altri sopraelencati, ha un suono molto caldo, tipo valvolare, quindi le chiedevo se per caso mi può dare un'opinione pure lei sugli oggetti di cui sopra o se conosce un'alternativa migliore.
Accetto pure consigli su cosa rottamare prima del mio impianto ;-) magari per un buon usato.
Mi scusi se mi sono dilungato...
Arrivederci e grazie.
Giovanni Martini - E-mail: ennio.martini3@tin.it

LC
Caro Giovanni,
il clock di Guido Tent è un'ottima alternativa, a prezzo ancora sensato, ad altri clock che circolano sul mercato a prezzi ben più elevati. Conosco varie persone che l'hanno usato con grande soddisfazione, tra i quali anche il nostro Giorgio Pozzoli (giorgio@tnt-audio.com) se la memoria non mi inganna.
Per gli operazionali, ti consiglio di montare uno zoccolo in modo tale da poterli provare a confronto. Essendo un tecnico riparatore, non avrai difficoltà alcuna a farti spedire delle campionature dei più recenti opamp, magari anche a costo zero, così potrai fare tutti gli esperimenti del caso.
Tieni bene a mente che il "meglio" in genere non esiste, esistono soluzioni diverse che danno, a seconda della macchina e del gusto dell'utilizzatore, un risultato più o meno piacevole. Il tuo lettore è già una buona macchina, prima o poi dovrai pensare all'upgrade dei diffusori.
Nella situazione attuale potresti anche "perderti" parte dei vantaggi dell'upgrade di clock e di opamp, "mascherati" dalla qualità certo non eccelsa delle oneste ESB.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Come arredare la mia cameretta!

Buongiorno,
ho recentemente trasferito l'impianto nella mia casa nuova dove c'è una stanza appositamente adibita all'ascolto. La stanza è 5x3, pavimentata con parquet in legno e arredata come raffigurato nel Jpg allegato. Il mio impianto è così composto:

Il tutto poggia sul Vs. Flexy posizionato su tre ART Big Q-Damper LE. Inutile dire che sono entusiasta di questo impianto, dopo vari componenti sostituiti ho trovato la mia composizione ideale. A questo punto per valorizzarlo al massimo vorrei qualche suggerimento su come posizionare al meglio i diffusori (distanza dalla parete di fondo e laterali), a che distanza minima posizionare le poltrone per l'ascolto e come integrare la stanza (tendaggi, tappeti ecc.) per migliorarne l'acustica.
Grazie infinite per i Vs. preziosi suggerimenti.
Andrea - E-mail: bedlo@katamail.com

LC
Caro Andrea,
io tratterei acusticamente i punti di riflessione prima lungo le pareti tra diffusori e punto d'ascolto. Ti consiglio di dare un'occhiata alla recensione del libro
Acustica ambientale, teoria e pratica dove troverai qualche spunto interessante. Un tappeto tra diffusori ed il punto d'ascolto è d'obbligo, del tipo a pelo lungo. La posizione reciproca di punto d'ascolto e diffusori mi pare adeguata, dovrai essere tu a fare diversi esperimenti in merito, provando anche angolazioni "estreme" (tipo 45 gradi) dei ProAC verso la posizione d'ascolto.
Il trattamento della riflessione primaria sulla finestra a sinistra può essere effettuata anche tramite la installazione di un tendaggio non troppo leggero.
Ti attendono mesi di esperimenti, buon divertimento!
Lucio Cadeddu

Piccola considerazione
Gentile sig. Cadeddu,
Mi chiamo Danilo e ho 38 anni. Da circa 20, a fasi alterne, mi trastullo con l'alta fedeltà. Ho vissuto il periodo del GEI (Gruppo Esoterico Italiano, se ricordo bene) a diverse edizioni del SIM alla fiera di Milano. Poi mi sono appassionato ad altre cose e ho lasciato perdere l'ascolto, la timbrica, i watt, le distorsioni, l'efficienza e le varie risposte in frequenza con rumori di altrettanto vari colori.
Circa due anni fa ho comprato una radio, la Kloss Model One, e questo ha risvegliato in me la probabilmente mai assopita passione: ascoltare musica e possibilmente ascoltarla bene. Non le scrivo per parlarle di me e tantomeno per parlare del mio impianto ormai vecchio di 20 anni ma vorrei cercare di condividere con lei e con chi avrà la voglia di leggermi una piccola considerazione.

Ho recentemente collegato un DVD video al mio impianto stereo e ho altrettanto recentemente sostituito il vecchio giradischi giapponese con uno inglese piuttosto blasonato. Ho circa un centinaio di CD e altrettanti dischi in vinile e, in ogni caso, il meglio della musica che amo è su vinile. Nonostante questo, nonostante l'ascolto del DVD sia "un foglio di carta" rispetto alla tridimensionalità della parte analogica non riesco a non essere felice di poter ascoltare Thick as a Brick dei Jethro Tull su CD (chi se li ricorda?) senza dover rompere il godimento dell'ascolto per alzarmi a girare il disco per sentire la facciata 2 dato che questo disco è in realtà un unico pezzo di circa 40 minuti.
Può sorridere: io stesso mi sento ridicolo all'idea di far calare la puntina del giradischi in un punto sufficientemente vicino al bordo del disco (col rischio di farla cadere all'esterno) in modo da potermi allontanare dal giradischi, sedere in poltrona e rilassarmi per l'ascolto del pezzo. Cose come queste mi hanno sempre un pochino disturbato (molto poco in verità, però...).
Il DVD ha un telecomando; mi siedo, mi rilasso e schiaccio PLAY e scordo la piattezza e la innaturalezza di quel suono digitale, ascolto musica. Avrei potuto comprare un giradischi con telecomando ma sapete tutti quale sia la qualità di questi apparati. Ho deciso di non scegliere tra l'una e l'altra opzione.
So che questo è un sito dedicato alla riproduzione HI-FI e che queste mie parole possano stridere con l'idea che ha qualcuno della fedeltà a tutti costi ma so anche che, come dice lei, il fine ultimo è quello di ascoltare musica e non impianti anche se so bene che quando è riprodotta bene, la musica è più bella.

Il mio un sogno è avere LP che durano 70 minuti e che diano il tempo di calare la puntina sul vinile e di sedersi con calma (magari cercando anche la posizione migliore nella poltrona), sarebbe bello avere supporti digitali in grado di restituire la bellezza del suono analogico (magari il tutto a costi umani); non è detto, però, che in quest'ultima direzione prima o poi ci si arrivi....
Resta il fatto che questo "koan audiofilo" è probabilmente la molla che rende l'alta fedeltà una cosa così appassionante e terribile e che unisce tutti noi, audiofili o musicofili senza distinzioni. In quest'ottica apprezzo le recensioni a dischi (o CD) che recentemente compaiono sul suo sito tanto quanto le prove degli apparecchi di riproduzione.
Buon ascolto a tutti
Danilo - E-mail riservato

LC
Caro Danilo,c
che posso dire? Io riesco a sedermi in poltrona prima che la puntina arrivi nel primo solco! Questione di allenamento, temo :-)))))
Adoro il rituale analogico, è più forte di me, non riesco a farmi piacere null'altro. Poi, magari, riconosco che alla fine è più pratico il CD...ma il disco nero ha dalla sua tanto di quel fascino (qualità sonora a parte) che alzarmi dalla sedia a cambiar facciata è il minimo che posso fare per gustarmelo appieno.
Poi, se continuiamo a non volerci alzare più dalla sedia neppure ogni 20-25 minuti....corriamo il rischio concreto che i muscoli si atrofizzino!
Mens sana in corpore sano...o, se vuoi, il piede batte dove l'orecchio vuole....
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Un consiglio......e un parere
Egregio Sig. Cadeddu,
essendo stato un felicissimo possessore (per 9 anni) di un Musical Fidelity A1 10 Anniversary, e volendo cambiare, avevo pensato al Musical Fidelity A3.2. Questo rappresentava però una scelta quasi obbligata per la grande difficoltà di ascoltare un apparecchio di cui uno è interessato, e anche perchè in qualche maniera il suono del nuovo Musical Fidelity poteva essere simile al mio vecchio Musical Fidelity.
Poi ho pensato che, se dovevo cambiare, sarebbe stato meglio farlo in modo deciso. E per invogliarmi ancora di più, mi è capitato tra le mani un test sull'Accuphase E212, ed ho deciso di fare un salto enorme (andando anche fuori budget, ma va bene così-le passioni vanno coltivate).
La differenza tra il mio vecchio ampli (Musical Fidelity A1 10 Anniversary) e il nuovo è abissale-non poteva essere altrimenti. Però, questa scelta con ogni probabilità comporterà cambiare il mio lettore CD (Arcam Alpha 7), anche se non nel futuro prossimo.
Comunque mi è sorto il dubbio: cambio lettore oppure compro un DAC, spendendo sul solo DAC la stessa cifra che spenderei per un lettore?
Mi piacerebbe molto il Model 192 della North Star, della quale lei scrive un gran bene. Sarei anche invogliato a comprare la scheda DAC 10 interna dell'Accuphase proprio per il mio ampli, della quale anche si parla benissimo.
Ma mi viene un altro dubbio. Premesso che ho notato che il cavo di segnale influisce molto di più sul suono che non il cavo di potenza (almeno nelle 4-5 opportunità che ho avuto di sperimentare cavi diversi), che succede montando il DAC 10, per il quale mi serve solo un cavo digitale ottico?
Mi dovrò tenere il suono così come esce dalle casse? Il North Star mi darebbe maggiore opportunità di "manipolare" al mio piacimento il suono in quanto mi avrei bisogno di un cavo di segnale.
Lei che ne pensa?
Grazie per la cortese attenzione,
William Rachele - E-mail: 296905@aruba.it

LC
Caro William,
io opterei per un lettore integrato nuovo (o usato). Vendendo il tuo Arcam ed aggiungendo la cifra per il North Star 192 arriviamo a circa 1500 €. All'interno di questo budget ci sono ottime alternative. Intanto potresti cercare qualche vecchio lettore Accuphase, ho visto che se ne trovano di "datati" ma ancora validissimi per cifre simili.
In alternativa alcune macchine che consiglio spesso, ovvero Linn Genki, Cairn Fog, Cyrus CD 7. Con questa scelta avresti solo il problema del cavo di segnale, che probabilmente possiedi già di discreta qualità.
Se, invece, pensi ad una maggiore flessibilità futura, la scelta del DAC Model 192 di NorthStar mi pare la più sensata, visto che potresti sempre completarla con la sua meccanica "dedicata".
Diciamo che dipende tutto dalle tue priorità. In ogni caso, l'upgrade rispetto al tuo attuale lettore CD sarà piuttosto sensibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Audiofili prolissi...una vera piaga sociale
AS: Vista la lunghezza della mail ho, per non rubare troppo tempo, evidenziato in grassetto i dati fondamentali separandoli dalle ..... chiacchiere anche se "il tutto" forse può rendere meglio l'idea della confusione che ho in testa e di quello che sto cercando. Decida Lei.

Carissimo Lucio,
inutile aggiungere complimenti a quelli che già riceve regolarmente, dico solo che li trovo assolutamente meritati al contrario delle seppur rare critiche. Mi sono perso e dovendo trovare al più presto una via d'uscita logica e razionale vorrei approfittare della sua cortesia ed esperienza.
Mi ritengo appassionato di musica da sempre anche solo di recente mi sono avvicinato al mondo dell'hi-fi che per certi versi ritenevo inavvicinabile (prezzi) e assurdo (impossibile provare a casa la soddisfazione della musica dal vivo per cui accontentiamoci ....) poi a seguito di alcuni "esperimenti" (semplice sostituzione di cavi originali...) sono stato costretto a cambiare idea e adesso pretendo forse anche troppo.
Ho rivoluzionato di recente il mio vecchio impianto del quale per altro, prima degli "esperimenti" andavo fiero: lettore cd + ampli Denon di medio livello (se ben ricordo serie 500 inizio anni '90) + satelliti e sub 3A Possiedo ora un lettore Marantz cd 17 kis (in verità l'unico componente che ho acquistato, "sulla fiducia" seguendo consigli di amici e recensioni, confrontandolo esclusivamente con il mio denon)+ casse Snell k.5 monitor (in sala d'ascolto, dopo confronti con varie chario, canton, B&W e molti altri mod. tra 500 e 2500 €, ero rimasto ben impressionato dalle Proac Tablette 2000 per non parlare delle Proac 125, per le quali avrei fatto anche qualche sacrificio sia in termini finanziari che di abitabilità domestica, ma delusione!!
Provate a casa risultavano assolutamente sorde e spente!! mentre le snell guadagnavano su tutti i fronti) + ampli integrato Primare A 20 anche questo risultato molto equilibrato, efficace e caldo al confronto con audio analogue puccini se, yba (mi pare, era un francese molto brillante ma alla fine stancante) ed altri che ora non ricordo ma che nel complesso non miglioravano di molto il suono che avevo nel mio vecchio impianto e dal quale volevo allontanarmi (suono finto pulito dovuto a scarsa musicalità, quasi totale assenza di medi, fatica d'ascolto e assenza di scena musicale: ) + cavo di segnale nordost blue angel (confrontato con monster, kimber, ... altri tutti tra 50 e 200 € e g&bl (quello col cavo in treccia grigia -preferito anche a quello superiore col cavo blu- che avevo scelto non trovando inizialmente i nordost, ormai fuori produzione, provati grazie a un amico e poi trovati usati)+ cavi di potenza ??kimber ?? (sono quelli a 8 fili intrecciati colore nero-marrone).
Ultimo dettaglio, non di poco conto, la mia chiamiamola sala di ascolto è di 5x3m l'impianto, elettroniche e casse, è posizionato lungo la parete + lunga, non al centro, disposto su un piano di appoggio di spessore 4cm ad una altezza di 50 cm al centro di un mobile in legno con cassettoni sottostanti, libreria su un lato e vetrinetta sull'altro. Le casse distano 120 cm l'una dall'altra e 35 dalla parete posteriore. La mia posizione d'ascolto è a circa 180 cm dall'asse delle casse ed a circa 35 dalla parete posteriore.
Ascolto prevalentemente rock/progressive/blues anni 70/80 e jazz. Ero piuttosto soddisfatto del risultato anche perchè complessivamente non mi era "costato troppo" tra occasioni, svendite e usato sugli articoli che per fortuna mi interessavano effettivamente e avevo selezionato dopo svariate prove e confronti in sala e a casa.
Poi qualcosa, purtroppo, è scattato: ha iniziato a mancarmi la scena musicale, la profondità del palco, il respiro degli strumenti, la sensazione di spazio (e forse la dinamica per via del volume d'ascolto -basso- a cui sono costretto per svariati motivi). Gli strumenti tutti schiacciati e concentrati nelle zona centrale pur avendo un orientamento delle casse piuttosto aperto.
Non che prima queste cose non le avessi notate ma tanti e tali i miglioramenti ottenuti che pensavo di essere arrivato al mio top. Non era così. Adesso pretendo di + anche perchè so che è ottenibile ma forse non nelle mie condizioni ambientali che purtroppo sono difficilemente modificabili se non cambiando abitazione.....
Ho provato alcune tecniche di tweaking scovate qua e là (indovinate dove: il sito tnt vi dice qualcosa ??) con alcuni risultati sicuramente positivi: allo stato attuale, dopo vari esperimenti fai e disfa, ho aggiunto dei blocchetti di marmo alti circa 10 cm sotto le casse ottenendo maggiore respiro, dei pannellini di sughero sotto le elettroniche migliorando il dettaglio e la scena musicale, ancora blocchetti di marmo sotto i piedini del lettore cd e sopra il coperchio migliorando ulteriormente la precisione dei bassi e il posizionamento degli strumenti.
Risultato: il miglioramento sull'ascolto c'è sicuramente stato ma perchè non sono ancora soddisfatto ???? il risultato cambia molto a seconda dei cd ascoltati e devo dire che buona parte della colpa mi viene da pensare vada attributita alle "incisioni", ma mi ripeto, non sono ancora soddisfatto.
Alle volte mi pare quasi che l'ascolto di cd che prima mi soddisfavano ora sia deludente mentre quello di altri che quasi non consideravo risulti al contrario molto più piacevole.
Un giorno modifico gli appoggi delle elettroniche e il giorno dopo torno sui miei passi.
Devo dire anche che, da (purtroppo pochi) ascolti effettuati presso sale d'ascolto anche di attrezzature molto superiori alle mie non ho ricevuto "impressioni particolari" e il mio riferimento rimane una combinazione sconosciuta ascoltata, passando di fretta in una sala d'ascolto neppure troppo curata, durante un occasionale viaggio all'estero 3 anni fa, in quell'occasione scattò una molla: i musicisti erano lì, sembrava non solo di sentirli ma di vederli e poterli toccare.

A conclusione di tutto ciò una piccola riflessione: che sia l'età ?! "l'arterio galoppante" ??, non sarà meglio rivolgersi ad un buon psicanalista anzichè ad un esperto di hi-fi ?? ??
Mi auguro che abbia la pazienza di leggermi e darmi il suo parere dicendomi chiaramente se sto cercando l'impossibile, per la fascia di prezzi a me accessibile, per la mia situazione di ascolto, per scelte sbagliate o migliorabili (spero non tutte), ecc., ecc.,......
Cordiali saluti,
Gianni Amadei - E-mail: te.amadei@libero.it

LC
Caro Gianni,
l'audiofilia è un hobby che costringe nella solitudine, forse è per via di questa mancanza di contatti umani che molti audiofili poi si sfogano scrivendo lettere chilometriche nonostante i miei continui richiami alla sintesi.
Capisco la voglia di sfogarsi e di comunicare al mondo tutta la propria "storia" audiofila ma non è detto che gli altri lettori siano interessati a questo parlarsi addosso. Delegare al sottoscritto il compito dell'editing è poi piuttosto insensato, visto che talvolta nel tagliare parti si perde il senso di quel che segue e, in ogni caso, non posso pure sobbarcarmi l'onere di editare i vostri messaggi.
Ed ecco che allora scatta inesorabile la mia vendetta. In estrema sintesi: con le casse a 35 cm dalla parete posteriore la scena musicale è una pia illusione. Comincerei col spostarle con decisione in avanti. Se il suono dovesse alleggerirsi troppo, proverei con dei diffusori più generosi in basso. Idem dicasi per la posizione dell'impianto su un mobile attrezzato. No.
Diciamo che non si possono pretendere prestazioni da impianti "ben sistemati" buttando dei buoni componenti qua e là come capita. Se non si è disposti (o non si ha la possibilità) di dedicare un mobiletto specifico per l'impianto e, soprattutto di utilizzare una posizione adeguata per i diffusori (su supporto, se sono di tale tipologia) è inutile arrabbattarsi in tweaking, cavi, sugheri, marmi etc. Sarò crudo, ma questo è il mio pensiero.
Non si cava il sangue dalle rape.
Lucio Cadeddu

Come migliorare la qualità del suono
Gentilissimo direttore,
è la prima volta che vi scrivo ma è da tanto tempo che seguo la vostra rubrica e che trovo molto interessante. Mi presento: mi chiamo Oriano, ho 40 anni e vi scrivo da Rimini.
Vengo subito ad illustrarvi il mio problema. Ho acquistato da circa 6 mesi un impianto con i seguenti componenti:

Dopo varie prove di posizionamento dei diffusori e altre, non riesco ad avere un suono chiaro e pulito. L'impianto è posizionato in una stanza di m. 6 x m. 4 circa con mobilio in legno e tendaggi. I diffusori sono sistemati a circa m. 3 dalla zona di ascolto, con cavi lunghi m. 5. Le sarei grato se mi potesse consigliare che cosa fare per ottimizzare il suono.
Cordiali saluti.
Oriano - E-mail: oriedart@libero.it

LC
Caro Oriano,
dal semplice elenco dei componenti non riesco a capire cosa ci possa essere di sbagliato. Anzi, il tuo mi pare un insieme piuttosto ben equilibrato. Potrebbe essere un problema di cattivo posizionamento dei diffusori (magari in angolo o troppo vicini alla parete posteriore) o di acustica ambientale infelice.
Dici di aver provato diversi posizionamenti senza esito favorevole, quindi propendo per l'ipotesi dell'ambiente un po' sfortunato.
In alternativa, potrebbe essere che le casse non siano di tuo gradimento, magari prova a chiedere una coppia di altri diffusori in prova, da qualche amico o da qualche negoziante ben disposto.
Essendo i diffusori uno degli elementi più caratterizzanti il suono di una catena HiFi, partirei proprio da questi per cercare di migliorare la situazione.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Un altro redento
Caro Lucio,
poche parole introduttive ma sincere ed estremamente dovute: questo è il sito più utile e bello che ho mai incontrato, grazie davvero. Ero in procinto di acquistare un banale HT e invece mi ritrovo con una passione nuova. Redento. Ho deposto in cantina il vecchio ampli, le altrettanto vecchie casse, i lettori cd, un compattone monomarca (che tanto mi piaceva in gioventù per le decine di spie che lo facevano assomigliare più ad un albero di natale che ad uno stereo) e mi sono avventurato alla ricerca della mia prima catena audio con pretese audiofile.
Il problema del budget, per quanto sia ovviamente il più "doloroso" (specialmente per uno studente come me), è stato risolto con una certa facilità. Mi spiego: non che abbia vinto alla lotteria e quindi possa spendere qualunque cifra, tutt'altro, ma ho deciso la somma da spendere in base alla mia attuale esperienza audiofila. Credo sia stupido (è solo la mia opinione) spendere cifre elevate per la scelta dell'ampli, dei diffusori o del cdp senza avere l'esperienza (e l'"orecchio") per poterne apprezzare le meritevoli qualità intrinseche, e visto che "bullarmi" con gli amici della spesa fatta non è tra le mie aspirazioni, ho presto deciso la somma da stanziare.
Il mio sistema (in costruzione) è composto da un amplificatore Aeron a2, diffusori TDL Nucleus 1, lettore cd Akai arrivato alla fine dei suoi giorni. (Non ridere, lo so che il tutto fa abbastanza pietà ma sono qui per questo!... :-))
Il problema più urgente è il lettore cd che mi sta abbandonando. Vorrei un lettore che sia un punto fermo della mia catena e che, anche in prospettiva di un imminente upgrade dei diffuori, rimanga tale. Pensavo di prendere un nad 521 (300 euro, che è anche la spesa massima da me preventivata per il cdp). Purtroppo, a causa della scarsità di negozi della mia zona, non ho la possibilità di provarlo e quindi ho il dubbio se possa o meno integrarsi con l'Aeron che per sua natura è un po' freddino. So che l'Aeron non è stato da te provato e che quindi ti sarà difficile darmi un parere "deciso", ma confido nella tua esperienza. Le alternative (ricorrenti) Marantz 5000, Harman Kardon hd 750 sarebbero più corrette?
Il secondo step sarebbe quello di cambiare i diffusori. La stanza è 4,20x3,30 e per questo opterei per dei diffusori da stand. In più ho anche già costruito gli stand TNT STUBBY quindi sarebbe un peccato buttarli via... Il budget massimo è di 400 euro. So che la scelta dovrò farla ascoltando le varie soluzioni con le mie orecchie ma almeno vorrei restringere il campo, cosa ne pensi?
Mi piace il suono abbastanza dettagliato e dinamico, ascolto rock, blues e pop, i bassi preferisco siano profondi e veloci ma non eccessivi e mal controllati. Dici che è possibile esaudire i miei desideri? Le Kef Q1 potrebbero fare al caso mio? Equilibrerebbero abbastanza il carattere degli altri componenti (se eventualmente optassi per il NAD) o pensi a qualcosa di più indicato?
Grazie dell'attenzione e dell'eventuale risposta.
Danilo Morri - E-mail: tessutonontessuto@yahoo.it

LC
Caro Danilo,
l'Aeron A2 lo conosco, l'ho sentito suonare diverse volte. Seppur mai in condizioni completamente controllate, un'idea vaga me la sono fatta. Tu lo trovi "freddo" io invece direi che è un po' noioso specie coi generi più movimentati. L'abbinata col NAD C521 può andar bene, non ci vedo problemi di sorta.
Per quanto riguarda le casse, le KEF Q1 vanno benissimo e, nella stessa cifra, potresti ascoltare le Aliante CNM Compact, le Triangle Titus o le Rega Ara (le prime due recensite qui su TNT-Audio).
Infine, consentimi di esprimere tutta la mia gioia nell'essere riusciti a dissuaderti dall'acquisto di qualcosa che con la Musica ha molto poco a che vedere.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Toc toc...chi è?
Egregio Direttore,
possiedo un Rega Planar 25 usato con fonorivelatore Super Elys acquistato nuovo da un paio di giorni. Premetto di non capire nulla di questioni tecniche ma mi sono accorto di un fatto: alzando il braccio si sentono il rumore ed il fruscio anche dopo che la punta si è staccata dal solco del disco.
Passano un secondo o due prima che il fruscio termini e si senta il classico "toc" del fonorilevatore che si stacca dal solco.
Ho avuto l'impressione che ci sia qualche carica elettrostatica (?) ma ripeto, non ho cognizioni su tali argomenti.
Potrebbe essere un difetto del fonorilevatore (è ancora da rodare) o basta individuare la fonte maligna con spostamenti dell'impianto?
Confido in un Suo -possibilmente celere- suggerimento.
Ringrazio anticipatamente.
Marco Martini - E-mail: marcomar555@hotmail.com

LC
Caro Marco,
il fenomeno che descrivi è abbastanza strano, non sono sicuro di averlo compreso per bene. Senti lo stacco della testina dal solco solo dopo qualche secondo? Comunque sia, tieni conto che il fruscio, nell'analogico, c'è e si sente anche quando la puntina non è sui solchi. Innanzitutto perchè la rumorosità intrinseca degli stadi di preamplificazione phono è ben più elevata di quella degli stadi linea e poi perchè la testina potrebbe captare qualche ronzio proveniente da trasformatori o motori nelle vicinanze.
Non dimenticare mai che la testina è, di fatto, un trasduttore meccanico-elettrico, ne' più ne' meno come un microfono.
Eccoti di seguito le cose da controllare:

  1. Verifica che i cavi che vanno dal braccio alla testina siano ben fissati al corpo di quest'ultima, rispettandone il codice colori.
  2. Verifica che i cavi che dal giradischi vanno al pre fono non corrano vicini a cavi d'alimentazione, a trasformatori di apparecchi o ad altri motori elettrici. Potresti anche provare ad avvolgerli intorno a dei toroidi in ferrite.
  3. Verifica che il cavo di massa, se presente, sia collegato al morsetto "ground" dell'amplificatore o del pre fono.
  4. Verifica che la testina non risulti troppo vicina a possibili fonti di interferenza come quelle citate. Nel dubbio, prova a posizionare il giradischi il più distante possibile da altri apparecchi. Usa la stessa accortezza col pre fono e/o con l'ampli/preampli. Un pre posto sopra un amplificatore potrebbe captare, tramite il sensibile stadio phono, i ronzii provenienti dal trasformatore d'alimentazione del finale (in genere, sempre piuttosto "grosso").
  5. Verifica che i dischi non siano troppo carichi di elettricità statica. Spesso è sufficiente toccare con una mano il vinile per "scaricarlo". In alternativa, usa una spazzolina con fibre di carbonio e manico conduttivo.
Probabilmente ho dimenticato qualcosa, ma la tua descrizione del fenomeno è incompleta. Certamente non è un difetto del fonorilevatore ne' si può imputare la causa allo scarso rodaggio.
When all else fails fatti prestare un'altra testina e vedi se il fenomeno si ripresenta identico. Qualche testina, con certi giradischi, tende a captare un po' più di ronzio del solito, ma nel tuo sistema "tutto Rega" il problema non si dovrebbe porre.
Tienimi aggiornato, sono molto curioso...
Lucio Cadeddu

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