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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Riparare le vecchie Tannoy o sostituirle?
  2. Pulizia vinile
  3. Nuovo lettore CD
  4. Ferrari cittadina?
  5. "Finalizzare" un integrato
  6. Valvole con AM Audio
  7. Musica o HT?
  8. Miglioramenti
  9. Scelta ampli e ponticelli
  10. Recensioni analogiche

Riparare le vecchie Tannoy o sostituirle?
Gent.mo Direttore,
innanzitutto complimenti a tutti per il sito di cui condivido in pieno la filosofia; tanta passione, molta sostanza, occhio alla tasca e nessuna paranoia!

Chi ti scrive è un 38enne "ex appassionato" di hi-fi (20 e passa anni fa...) desideroso di dare nuova vita al vecchio impianto degli anni 80. L'ampli è l'integrato Pioneer Sa-7800 da 65W rms per canale, cd Technics semiprofessionale, in futuro dvd da ascoltare in stereo e non 5.1, le casse sono delle Tannoy T125 Oxford, due vie bass-reflex con i due tweeter che non vanno più bene (bassissimo livello sonoro)...
Ho contattato l'assistenza tecnica ed anche alcuni riparatori trovati su internet ma credo che la riparazione/sostituzione dei tweeter non sarà facile ne' economica. Mi consigliate di sistemarle comunque o magari sostituirle con delle Indiana Line (grazie per le prove...ai "miei tempi" sulle riviste le I.Line c'erano eccome!) serie Arbour o magari (potrei anche accontentarmi...) serie TH o altro ancora?
Le Tannoy che possiedo sono casse da stand ? Se si devo provvedere...L'ambiente di ascolto è piccolino, 20mq ca. che sto cercando di risistemare seguendo i vs consigli; i miei generi preferiti il vecchio rock melodico di Genesis e PFloyd, la fusion di Metheny & co. ed un po' di classica. Ovviamente amo i bassi corposi come tutti...e gli spiccioli di "Money" che cadono giù dai diffusori!
PS una distanza massima dei diffusori su stand dalla parete posteriore di una trentina di cm può ritenersi sufficiente? Nei progetti degli stand perchè poggiare il diffusore su supporto con gommini/punte/stand/punte/pavimento e non direttamente diffusore con sottoconi incollati/punte/stand/punte/pavimento si eviterebbe una superficie di contatto in più...
Il lettore cd in mio possesso è il Technics SL-PG 360A; alternative possibili per le casse potrebbero essere Mission o Wharfedale (8.2?). Ho trovato in rete delle Mission 762 usate a 150 €, ne ho letto bene in giro...che ne pensa? Il budget dovrebbe rimanere intorno a questa cifra...ce la farò? Sostituire i due tweeter a tromba delle Tannoy con altri differenti è un'operazione possibile o un delitto...? Grazie ancora per l'aiuto!
Cordialmente,
Ezio Marzulli - E-mail: ezio@fotopratica.it

LC
Caro Ezio,
io proverei a riparare le Tannoy. Prova a contattare la Tannoy UK per vedere se possono consigliarti qualcosa. Secondo me vale la pena fare un tentativo. Tra spendere un centinaio di euro per ripararle e spenderne il doppio per una cassa moderna supereconomica, io opterei decisamente per la prima soluzione. Esiste anche un Forum dedicato ai diffusori di questo marchio, lo trovi su www.yahoogroups.com
Le Mission 762 usate a 150 € sono una possibile alternativa.

Per quanto riguarda i supporti, i tuoi Tannoy sono diffusori da supporto medio-basso, quindi provvedi adeguatamente. Diciamo che orientativamente il tweeter deve stare ad altezza d'orecchio (di ascoltatore seduto...ma quante volte l'avrò scritto?). I 30 cm di distanza dalla parete posteriore potrebbero essere pochini, molto dipende dall'equilibrio che si vuole ottenere tra presenza della gamma bassa e profondità dell'immagine sonora.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Pulizia vinile
Ho scoperto casualmente il sito tnt-audio e devo fare i complimenti a tutto lo staff. Sono un musicista ma anche un audiofilo e recentemente ho scoperto qualcosa che ancora non sapevo sul mondo del vinile.
Insoddisfatto della resa sonora di certi dischi (soprattutto quelli comprati usati) ho acquistato il kit di pulizia DISCO-ANTISTAT, che è economico e semplice da usare. (Macchinario manuale + liquido speciale di pulizia).
FUNZIONA VERAMENTE !!! Non credevo che lo sporco invisibile e inamovibile con l' uso del semplice panno potesse influire così tanto sulla resa sonora ! Gli Lp usati (a meno che non fossero veramente logori, ma di solito non ne compro) sono migliorati moltissimo, ma anche i miei, quelli che ho sempre avuto e sempre tenuto benissimo... forse vale la pena di divulgare questa soluzione, perchè mi sa che molti audiofili ancora non l' hanno scoperta.
Un saluto e buon lavoro,
Massimo - E-mail: Massimo.Corso2@eni.it

LC
Caro Massimo,
grazie per il suggerimento. Ti ricordo che per la pulizia del vinile abbiamo pubblicato diversi articoli, in particolare su come farsi in casa dei
liquidi speciali proprio per questo uso. Non dimenticare che è buona norma sciacquare sempre il vinile con acqua distillata. I residui del liquido di pulizia possono ridepositarsi sui solchi.
Buon analogico!
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD
Caro Signor Cadeddu,
mi chiamo Vincenzo, ho 47 anni ed è la prima volta che le scrivo.
Sento il dovere di ringraziarla per tutto quello che ho imparato leggendo praticamente tutto il suo sito. Viviamo un periodo buio, un tempo nel quale chi può si fa le leggi su misura per il proprio tornaconto e trovare una persona come lei che ha come unico interesse trasmettere la sua conoscenza e la sua passione mi fa sperare in un futuro migliore.
Leggo sempre con piacere le sue recensioni e rubriche poichè offre a noi la sua conoscenza tecnica e anche la maniera di sdrammatizzare e di sorridere un po' delle manie che affliggono la comunità audofila, ricordandoci che ben altri sono i problemi seri.

Volevo condividere con lei una riflessione e chiederle, se vorrà darlo, un consiglio. Sto cercando un nuovo lettore di CD e, nei vari mercatini che ci sono in rete, ho notato che per invogliare all'acquisto di questo o quel lettore si ricorre spesso alla dicitura "suono veramente analogico".
Ma noi l'analogico l'avevamo già. Strano mondo il nostro nel quale il progresso avviene riproponendo la stessa cosa dopo aver fatto muovere enormi capitali dalle nostre tasche. Il consiglio che cortesemente le chiedo è questo. Quale dei tre? Ho trovato i seguenti componenti:

Il mio vecchio lettore è un Pioneer pd6700, l'amplificatore integrato è un NAD 304, diffusori e cavi autocostruiti e penso anche bene se un mio amico, felice possessore delle Guarnieri Homage nonchè di un Classè DR3, ecc. ecc. è innamorato del loro suono.
La musica che ascolto con più passione è jazz e acustica e vorrei mantenere il calore generale dell'impianto; figurativamente, caminetto acceso in una fredda serata invernale.
La ringrazio di aver avuto pazienza di leggere queste mie righe e, visto il periodo, faccio a lei e ai suoi straordinari collaboratori, gli Auguri di Buone e Serene Feste Natalizie.
Vincenzo Di Loreto - E-mail: peltro@inwind.it

LC
Caro Vincenzo,
ti ringrazio delle belle parole e per la cortese missiva.
Alle tue considerazioni volevo solo aggiungere un commento generale: difficile che chi sta al potere faccia delle leggi contro se stesso, ci vorrebbe un livello di masochismo (e di ingenuità) semplicemente paradossale :-) [suona un po' qualunquista...ma ha qualche fondamento concreto].

Per quanto riguarda il suono "analogico" dei lettori CD in effetti la cosa è abbastanza ridicola. Si propone un nuovo standard (e questo vale anche per il SACD...) dicendo che suona quanto più possibile "vicino" all'analogico. E' come se nell'industria automobilistica si progettassero delle auto per farle somigliare alle vecchie Ford T o Fiat Balilla. Come dire "Ecco la nuovissima Fiat Punto, va così bene che è quasi una Balilla". Sarebbe un successone, no?
A parte gli scherzi, tra i lettori che mi hai indicato, il cuore (e la tua richiesta di suono "caldo") mi farebbe protendere verso il Mimik. L'unico piccolo problema è che per questa macchina, a partire da un certo numero di serie in poi, non sono più disponibili i laser di ricambio....quindi...dovesse rompersi o esaurirsi....
Nonostante questo, confesso di possedere un lettore Linn Karik che, alla faccia delle parti di ricambio non più disponibili, continua a suonare benissimo sin dal primo giorno :-)
Comunque, se non te la senti, non ti biasimo. Potresti pensare al Marantz, suona bene ed è quello che costa meno del lotto.
Se posso aggiungere un nome...cerca un Rega Planet usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ferrari cittadina?
Caro Lucio (alla terza missiva me lo autoconcedo! ;-),
ti ringrazio ancora una volta per la solerte ed esauriente risposta. Devi sapere che ho cercato di ascoltare le torri che mi avevi consigliato ma, Gran Piano a parte (che tra l'altro ho ascoltato solo in versione Home e non "prima serie" come avevi suggerito tu), purtroppo non ci sono riuscito. In verità ho potuto successivamente far visita ad un rivenditore che tratta Opera: trascurando il fatto di aver avuto conferma che i modelli Terza e Platea sono fuori produzione (usate non ne aveva), mi sono sentito dire che queste suonavano come delle bookshelf per cui, avendo chiesto io delle torri, non sarebbero andate bene comunque... mah?!
In compenso ho avuto modo di ascoltare le Triangle Zerius 202: devo dire che ho avuto modo di apprezzare proprio un bel diffusore, tutt'altra personalità rispetto alle torri "troppo economiche" di cui ti avevo scritto (Canton, Mordaunt Short, JM lab). Le Triangle mi sono sembrate decisamente di un'altra categoria, anche se il prezzo era analogo agli altri ascolti "torreggianti" :-)
Quest'ultimo ascolto non mi ha però fatto cambiare idea: anche in virtù del tuo placet, i miei primi diffusori "seri" saranno marchiati Sonus Faber. Per quanto riguarda le tue pulci... beh... ecco... avrei preferito che te le tenessi! :)))
Scherzi a parte, devo confessarti che il tarlo delle Gran Piano lo stavo già coltivando in maniera autonoma e, adesso che anche tu ti metti a girare il coltello nella piaga, credo che finirò per non dormirci! In sostanza, avrei forse la possibilità di acquistarne una coppia "prima serie", credo in buone condizioni, addirittura con finitura Black Piano, a circa 1200 € (che per altro non so nemmeno se possa essere una buona quotazione!). L'eventuale abbinamento sarebbe comunque con il Primare A-20, l'altro punto fermo che ho stabilito oltre (temporaneamente) al lettore Technics. Rimangono in me però molte perplessità:

Grazie molte,
Matteo Bottecchia - E-mail: bottecchia@studiotre.com

LC
Caro Matteo,
ti consigliai le Gran Piano prima serie solo perchè più facili da trovare nell'usato. Ovvio, dovresti ascoltarle con attenzione, qualcosa di diverso rispetto alla nuova serie Home c'è.
Naturalmente, nulla osta al cercare le GP Home di seconda mano!
La posizione in ambiente è sempre CRITICA, specie con diffusori di buone dimensioni. La vicinanza con la parete posteriore non è mai una buona cosa, reflex posteriori o meno.
Idem dicasi per l'ascolto a volume da "auricolare": è chiaro che quello che hai sentito ad alto volume non lo sentirai a basso volume, un po' perchè le orecchie funzionano così (non sono "lineari" in funzione della pressione sonora), un po' perchè l'impatto e le basse frequenze spesso "escono fuori" meglio a volumi medio-alti.
Non so che altro consigliarti se non una prova a casa tua. Così sulla carta è impossibile prevedere quello che succederà. Inoltre, solo TU sai cosa chiedere al tuo impianto.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

"Finalizzare" un integrato
Gentile Sig. Cadeddu,
Le ho già scritto altre volte per esprimerLe tutto il mio apprezzamento per la sua iniziativa "Paranoie audiofile" ed in quella occasione Le avevo modestamente fornito ulteriori spunti per ampliare l'argomento.
Ora La disturbo per avere indicazioni di come far lavorare, se è possibile, un ampli integrato come una specie di finale. Mi spiego: il mio Arcam Alpha 7R, al contrario del modello maggiore, non dispone di un ingresso che bypassa la sezione preamplificatrice per utilizzare solo la sezione finale. Perciò ogni segnale che entra in un ingresso linea passa per il controllo del volume e subisce un guadagno variabile a seconda della posizione della manopola del volume.
Esiste, in generale, una posizione del volume che possa approssimare l'accettazione (si dice così?) dello stadio finale?
Ponendo il volume dell'integrato a fine corsa si rende l'amplificatore stesso sensibile solo all'attenuazione di un segnale proveniente da un eventuale processore esterno collegato ad un ingresso linea?
Lo so che la sezione preamplificatrice continuerebbe ad essere attraversata dal segnale e quindi si tratterebbe di un finale sui generis ma almeno...
Se, come credo, ho detto un mucchio di castronerie pubblichi pure la mia lettera come monito per le generazioni future...
Con granitica stima.
Vincenzo Fontanella - E-mail: Vincenzo.Fontanella@enel.it

LC
Caro Vincenzo,
non c'è alcun vantaggio ad usare in quel modo un amplificatore integrato. Potresti mettere la manopola in posizione di minima attenuazione (cioè massima rotazione verso destra) e poi regolare tutto dalla sorgente esterna. Ma a che pro? Se la sorgente esterna fosse un pre, non vedrei di buon occhio usare due stadi di preamplificazione in cascata. Se fosse un lettore CD con uscita variabile, ancora peggio. Come già spiegato, normalmente l'uscita regolabile di un CD player non è realizzata con criteri "sani" e può rappresentare un grosso limite alla qualità del suono in uscita (ecco perchè è meglio lasciare sempre l'uscita al massimo).
La soluzione al tuo problema esiste, anzi ci sono due strade percorribili, una sensata, l'altra meno. La più sensata sarebbe quella di vendere l'integrato ed acquistare un finale :-)
Quella meno sensata sarebbe quella di chiedere ad un tecnico "capace" di prelevare il segnale tra stadio pre e stadio finale, per portarlo all'esterno su una coppia di RCA ("main in" come si chiamano sugli integrati che dispongono di separazione pre-finale).
L'operazione potrebbe non risultare semplice e presentare qualche inconveniente. Un intervento sul percorso del segnale sarebbe meglio evitarlo...comunque.
Oltretutto, con questa modifica, l'amplificatore sarebbe letteralmente invendibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Valvole con AM Audio
Buongiorno Lucio,
sono Ivan Morandini, mi hai aiutato già in passato nella composizione del mio impianto e tanto per cambiare ho bisogno di un consiglio....
Come da te più volte auspicato cercherò di essere telegrafico: ho trovato su ebay un annuncio per un pre e finale Audio Research mod. sl3b e C60, e volevo sapere se si tratta di una accoppiata valida e quale può essere una valutazione corretta di questi oggetti che andrebbero ad inserirsi nel seguente impianto:

Colgo l'occasione per augurare a te e a tutto lo staff di TNT un FELICE NATALE!!!!!!
Con stima
Ivan Morandini - E-mail: morandini2@libero.it

LC
Caro Ivan,
ricambio, prima che mi scordi, gli auguri di Natale. Sei sicuro che la coppia Audio Research sia esattamente quel che ti serve per i tuoi diffusori AM Audio? Intendo dire: l'hai già ascoltata in quel contesto preciso? Ti dico questo perchè forse le RM4 si troverebbero più a loro agio con una amplificazione AM Audio a stato solido, con la quale sono state pensate e progettate.
Se per C60 si intende il Classic 60, si, è un buon finale "vecchia scuola" dal suono tipicamente Audio Research a tubi. Una sua valutazione, posto che lo stato dei tubi potrebbe far variare di molto la quotazione, sarebbe intorno ai 2000 Euro. Per il pre siamo invece intorno ai 1000. In ogni caso le quotazioni non le faccio io, ma il mercato. Basta che dai un'occhiata in rete per vedere quale sia il prezzo medio al quale vengono scambiati questi apparecchi.
In ogni caso: cerca di ascoltarli con le tue casse, perchè secondo me potrebbero andar meglio gli AM Audio, in abbinamento con le tue casse AM Audio.
Inoltre, non dimenticare che le condizioni d'uso (specie delle valvole) sono un fattore decisivo nell'acquisto di un amplificazione a tubi. Io, ad esempio, non acquisterei MAI un apparecchio a valvole senza averlo almeno sentito suonare....a meno che non si tratti di venditore conosciuto e/o negozio affidabile.
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

Musica o HT?
Buon giorno, è da qualche mese che leggo costantemente la vostra rivista on-line, è da poco che mi sto avvicinando a questo mondo, e sono veramente entusiasta.
Dopo aver seguito diversi vostri consigli, tra i quali girare nei negozi e ascoltare, ho deciso di ripensare il mio impianto visto che di hi-fi non si tratta. Visto l'impossibilità di ricomprarmi tutto in un'unica soluzione ho pensato di iniziare dalle casse e dopo aver letto le vostre recensioni ed essermi fatto un scorpacciata di ascolto presso molti negozi sono rimasto innamorato (ricordo che sto iniziando ora) delle Indiana Line Arbour 5.20.
Devo dire che dopo l'acquisto già il mio vecchio amplificatore Technics sembra rivivere. Essendo questo ampli un HT ho anche acquistato le Indiana Line Arbour 4.40 (ottime perchè non le recensite) per i canali posteriori e per il centrale l'Arbour Centre. Ho appreso dalle vostre pagine che gli impianti HT non sono molto graditi ma visto che ora ritengo di aver scelto anche grazie ai vostri consigli delle buone casse per avvicinarmi a capire qualcosa in più vorrei non fermarmi e vorrei comprare un amplificatore HT che non mi faccia pentire.
Ho iniziato a guardarmi intorno ma non riesco ad identificare un ampli che mi soddisfi il mio budget è intorno ai 600/800 euro mi potete aiutare? Onkyo, Yamaha, Denon, Nad, Harman Kardon.
Posso comprare qualcosa di buono con questo budget per ascoltare anche musica o è meglio che mi rassegni?
Spero di non farle ripetere cose inutili ma vorrei avere gentilmente un suo parere.
Grazie e cordiali saluti e ancora complimenti.
Dario Rescalli - E-mail: RescalliD@inaz.it

LC
Caro Dario,
purtroppo invece mi fai ripetere sempre le stesse cose. Se avessi avuto la pazienza (ed, aggiungo, l'educazione) di leggere ALMENO un paio di volumi di Posta avresti avuto la risposta al tuo quesito.
Per la cifra a tua disposizione, vedrei bene un sintoampli Harman Kardon (ad es. AVR 3550 o 3500). I NAD sono fuori budget, a meno che non cerchi nell'usato.
Per ascoltare Musica serve un impianto stereofonico, specie con le cifre in gioco. Non si fanno le nozze coi fichi secchi, mai dimenticarselo. Poi, certo, molto dipende dalle proprie aspettative. In ogni caso, a parità di spesa, un impianto 2 canali va molto meglio di un 5.1, per la Musica e, come sostengo da tempo, anche per i films (parlato e colonna sonora, spari alle spalle esclusi).
Per quanto riguarda la recensione delle Indiana Line 4.40, confesso che ci era stata proposta ma abbiamo rimandato a tempi meno "pieni". In realtà qualcosa di "nuovo" da Indiana Line dovrebbe essere in arrivo in questi mesi (nuove torri da pavimento).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Miglioramenti
Caro Lucio,
Ho letto attentamente le istruzioni della posta e sono assolutamente d'accordo in linea di principio. Certo che poi è chiaro che ognuno vorrebbe avere un consiglio o un parere sul proprio impianto. Io ho una domanda che è un mix, dato che credo che possa interessare anche a tutti quelli che, come me, magari sono appassionati senza essere necessariamente degli esperti o trovandosi alle prese con la necessità di riciclare qualche componente...e infatti, io ci provo, sperando nel tuo buon cuore a valvole.
Mi chiamo Paolo, ho 38 anni e sono un appassionato di cinema. Nell'era VHS avevo raccolto quasi 1000 cassette tra originali e registrate qua e là. Da più di tre anni il DVD è entrato a far parte della mia vita ed oggi sono fortunato possessore di quasi 500 dischi. Nel frattempo ho lentamente trasformato quello che era il mio impianto HiFi in un impianto HT. Venendo al dunque, mi trovo davanti ad una piccola questione relativa all'integrazione del mio impianto, costituito da:

Credo risulti evidente che l'ho assemblato nel tempo come meglio potevo, ottenendo risultati che mi lasciano complessivamente soddisfatto. Al di là di essere pronto ad accettare qualunque commento/parere o suggerimento per migliorarlo, mi chiedo se sia il caso di procedere ad un upgrade degli speaker posteriori (pensavo ad un'altra coppia di Linn KAN) e del sub (su quest'ultimo vi chiederei un consiglio, dato che brancolo nel buio). L'ambiente in cui tutto questo "ambaradan" è montato è una stanza delle dimensioni di 3,8x5,0 metri in cui le due pareti da 3,8 ospitano da un lato il divano e dall'altro lo schermo, e di lato (in un angolo contro il muro) il sub.
Se poi ti senti particolarmente generoso ti chiedo anche un consiglio su come collegare al meglio tra loro i pezzi di cui sopra, considerando che vorrei mantenere la possibilità di registrare su VCR attraverso il ricevitore sat.
Grazie mille, e complimenti.
Paolo - E-mail: paolo@frullato.it

LC
Caro Paolo,
il mio cuore non è valvole ma a stato solido. Provo a risponderti comunque, almeno per le parti di mia competenza. Questo significa che nulla posso dire sulla parte video e/o collegamenti vari. Non mi interessa e, francamente, non ci capisco nulla (possibile che non si sia ancora capito? Non trattiamo il video!!!!!!!!!!!!!! NIENTE VIDEO, intende?).
Per quanto riguarda la parte audio ritengo profondamente sacrilego immolare dei diffusori come le Linn Kan sull'altare di un HT tutto sommato economico e mal assortito. Ognuno si può far del male come preferisce...ma questo mi pare francamente eccessivo.
Piuttosto che sostituire i posteriori con altre Kan (sic!) io lascerei tutto così com'è. O si ripensa al tutto radicalmente da capo o si prosegue su questa strada senza uscita.
Dici di voler cambiare il sub e mi sfugge la ragione che ti spingerebbe a farlo. Per avere un senso, potresti pensare al più economico sub attivo della Linn, l'Afekt, da circa 1000 Euro...ma poi forse sarebbe eccessiva la sproporzione col resto dell'impianto.
In definitiva, non so proprio cosa consigliarti soprattutto perchè non ho capito in che direzione vuoi migliorare. Questo, ovviamente, non te lo posso dire io, le esigenze nascono da te che usi l'impianto, non da me che non so neppure come possa suonare una simile accozzaglia di elettroniche e di diffusori.
Mi piange solo il cuore a pensare alle Kan mortificate in questo modo. Tra l'altro, mi è toccato correggere, con un nodo in gola, il modo con il quale hai scritto il nobile marchio scozzese (Lynn anzichè Linn, per più volte!). A quando consulenze su amplificatori Crell, diffusori Smell, cavi Van den Mul etc etc.? :-) anzi :-(
Non è snobismo, ma è necessario un minimo di rispetto per la cultura dell'audio stereofonico.

Poi, ragazzi, parliamoci CHIARO una volta per tutte: se desiderate consulenze su Home Theater e video esistono delle ottime riviste online (e non) in grado di fornirvele: mi riferisco ad AF Digitale (www.afdigitale.it) ed a Videohifi (www.videohifi.com). Infine, esistono pure specifici newsgroup sull'argomento!
Basta, non ne possiamo davvero più!.
Lucio Cadeddu

Scelta ampli e ponticelli
Gentile direttore,
mi chiamo Gary, abito a bologna e non passa giorno che le mie "ambizioni hi-fi" non facciano a pugni con il mio portafogli. Ho di recente acquistato un paio di diffusori B&W modello dm602s3...che dire favolose (almeno per il mio misero stipendio)! Come ampli pensavo di accoppiarci un marantz pm7200 (so che c'è di meglio ma con i soldi rimasti non ho trovato nulla sulla piazza locale).
Vengo al dunque: ho deciso di utilizzare i miei nuovi diffusori in configurazione monowiring, e mi apprestavo, come da lei consigliato, a collegare il cavo singolo al tweeter e il ponticello (pezzo 3-5 cm dello stesso cavo utilizzato per il collegamento all'ampli...ho studiato bene!), quando mi sono accorto che il manuale a corredo dei diffusori suggeriva esattamente il contrario per l'utilizzo monowiring.
Lei una spiegazione dignitosa della sua teoria ce la da nel suo articolo, mio malgrado la Bowers e Wilkins no. A questo punto mi domandavo se ci fosse un particolare motivo per fare come loro suggeriscono, anche se "a pelle" preferisco fidarmi di TNT-Audio. Lei cosa ne pensa?
Grazie per l'attenzione e scusi per il tempo che le faccio perdere
P.S. Fate un lavoro magnifico per noi....continuate così!
P.P.S. A morte gli audio-video che ammazzano l'hi-fi!
Gary - E-mail: gary@gary.is.it

LC
Caro Gary,
il Marantz PM 7200 costa di listino circa 500 €. Per quella cifra riesci a prendere un più "essenziale" NAD C320 o un Rotel RA 02 o, ancora meglio, tenuto conto delle casse, un Audio Analogue Puccini Remote o un SE usato.
Per quanto riguarda il metodo da usare con il monowiring, francamente ignoro le motivazioni addotte dalla B&W. Forse si ritiene che l'altoparlante che "maneggia" segnali elettricamente più "importanti" (dal punto di vista della corrente in transito) debba essere collegato subito al cavo, senza interposizione di ponticelli. Avrebbe un senso ma si penalizzerebbe comunque la delicata conduzione del segnale al tweeter.
In ogni caso, esiste un metodo infallibile per decidere per una soluzione piuttosto che per l'altra: fai una prova di entrambe e decidi ad orecchio quale delle due ti sembra vada meglio. Se non senti alcuna differenza, un metodo oppure l'altro sarebbero equivalenti!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Recensioni analogiche
Caro Lucio,
nel rileggere la mia lettera, pubblicata nel
vol. 281 della "Posta" del 16 novembre u. s., mi sono accorto di aver commesso un errore: ho usato il verbo "recensire" per descrivere riassumendolo ciò che Lei dichiarava di voler fare "per suo esclusivo diletto personale", "non finalizzato a scrivere articoli".
Il mio è un errore facilmente spiegabile: quando il Direttore di una rivista telematica, nata senza scopo di lucro e tenuta in vita dalla passione nonchè dall'impegno economico di questi (senza dimenticare ovviamente i collaboratori che gli si sono affiancati nel corso degli anni), dichiara di voler acquistare, per provare a fondo, degli oggetti hi-fi che lo hanno incuriosito, ci si aspetta che vorrà certamente "trasmettere" ai suoi lettori la sua esperienza (a proposito di comunità hi-fi ed internet). Come dovremo chiamare (o meglio: come dovremo considerare) le sue impressioni di ascolto? E, se non vorrà condividerle con noi, dovremo pensare che il Direttore di TNT è un egoista? ;-))
Le scrivo naturalmente senza alcun intento polemico, ma per chiarire meglio il mio pensiero e per "problematizzare" un argomento che mi sta a cuore: il ruolo delle riviste hi-fi.
Proprio per questo, le dico subito che l'accusa di non recensire prodotti alla portata dell'audiofilo medio non era assolutamente rivolta alla nostra TNT: parlavo infatti di riviste cartacee, come del resto il riferimento al maggior numero di copie vendute lasciava chiaramente intendere. E ancora: non ho difficoltà a crederLe quando descrive il paradosso della minore difficoltà ad ottenere in prova oggetti costosi piuttosto che quelli più economici; infatti non l'ho accusata di questo.
Resta la difficoltà, per l'audiofilo medio, di ascoltare gli oggetti che più gli interessano, soprattutto quando si tratta di giradischi e testine, notoriamente delicati e scarsamente reperibili:a meno di non voler candidamente affermare di vivere nel migliore dei mondi possibili, tale difficoltà è reale e, purtroppo, sempre più insormontabile.

A mio avviso, una rivista di hi-fi - che istituzionalmente "prova" questi oggetti - dovrebbe aiutare i suoi lettori ad effettuare una prima selezione tra questi, descrivendo con metodo rigoroso e (per quanto possibile, ma qui entriamo in un altro argomento) oggettivo le peculiarità sonore di ciascuno di essi. Ciò faciliterebbe la scelta al lettore, permettendogli di cercare, per poi ovviamente ascoltare, solo gli oggetti che presentano le caratteristiche sonore che più gli interessano. Non si tratta di sostituirsi al lettore nel compiere una scelta ma di rendergliela più semplice!
Mi fermo qui, prima di annoiarla, ma spero che questa mia non mi precluda la possibilità di continuare con Lei questo piacevole scambio di opinioni, oltre che di ricevere consigli sempre ben accetti.
Cordiali saluti,
Antonio dell'Aquila - E-mail: anto.dell2@tin.it

LC
Caro Antonio,
non preoccuparti, quando si discute tra persone disponibili al dialogo è difficile che si instauri una sterile polemica. Mi fa piacere che abbiamo chiarito i contorni della faccenda.
Resta il fatto che, in effetti, un po' di egoismo da parte mia c'è :-)
Ho delle buone attenuanti generiche, però: tra fare delle esperienze per proprio diletto e materializzarle su un articolo c'è un mondo di differenza, non tanto per i contenuti quanto per la fatica necessaria.
Scrivere un articolo richiede tempo, un minimo di ricerca "bibliografica", foto ed impaginazione...inoltre, non è neppure certo che dai miei esperimenti venga fuori qualcosa che valga la pena di essere raccontato. Qualcosa certamente ci sarà, puoi starne sicuro e sarà pure....succulento (ma non farmi anticipare nulla) :-)
Per quanto riguarda le recensioni di materiale analogico...facciamo quel che possiamo...la prossima settimana, ad esempio, pubblico una mia recensione di una testina di costo intorno ai 100 €. Non è moltissimo ma, come ti dicevo, avere in prova materiale "economico" è veramente complicato. Inoltre, proprio per quanto riguarda le testine, averle in prova significa - per il costruttore/distributore - regalarle o quasi, visto che dopo un certo numero di ore necessarie all'ascolto (tra rodaggio ed ascolto vero) una testina diventa irrimediabilmente "usata". Non a caso, la testina che ho provato (una Ortofon) è stata da me acquistata privatamente.
Stai sintonizzato!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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