Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 16/5/2020 - 23/5/2020

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  1. Un saluto e un piccolo resoconto di clausura
  2. Feedback su ciabatta filtrata
  3. Correzione ambientale e Dirac
  4. Memoria audiofila
  5. The Happiest Days of Our Lives
  6. Apparecchi inscatolati e conservati
  7. Richiesta parere per lettore CD
  8. Diffusori alta efficienza non a tromba
  9. Volume e dinamica del suono
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Un saluto e un piccolo resoconto di clausura
Caro Direttore,
ti scrivo di quando in quando, seguo e apprezzo sempre il vostro lavoro e - non ultima - la vostra pazienza: quante lettere salto perché trattano di temi, come testine e stilo, che non sono di mio interesse, e sempre penso a chi come te deve invece rispondere un po' a tutti!
In questo periodo di lockdown nella nostra martoriata Brescia ho potuto riscoprire un po' il piacere del tempo trascorso nel seminterrato a pasticciare e ho coinvolto i miei figlioli (9 e 12 anni) in un semplice progetto che ci ha molto divertiti: avevo in casa due altoparlanti da dipolo (Sound of the Valve) acquistati nuovi anni e anni fa e mai usati, e con quello che avevamo a disposizione (un vecchio e consunto cassero da muratore, un po' di vernice murale, un paio di staffe, tappi in sughero per piedini) e un piccolo
ampli Nobsound (grazie per la tua recensione e grazie ad amazon che non ha interrotto le consegne) abbiamo realizzato un impianto di tutto rispetto, "alimentato" dal mio smartphone via bluetooth (allego un'immagine).
L'ambiente è un po' spoglio e riflettente, ma l'ascolto è assai piacevole e le voci sono riprodotte in maniera estremamente realistica, con soddisfazione anche di mia moglie colpita proprio dalla sensazione di avere il cantante di fronte.
Insomma, anche in questi momenti non facili, un altro caso di audiofilo felice!
Buon lavoro.
Alessandro - E-mail: alessandro.boldini (at) gmail.com

[Dipolo autocostruito]

LC
Caro Alessandro,
grazie anche a te per questa lettera, che si aggiunge alle tante che stiamo ricevendo in tema “autocostruzione in tempi di quarantena”. Pian piano le pubblicheremo tutte, abbiate solo un po' di pazienza. Complimenti per la realizzazione e per aver coinvolto i tuoi figli, chissà...magari diventeranno audiofili anche loro! Grazie anche per il feedback sull'ampli Nobsound, sorprendente per il costo.
Quanto alla fatica di rispondere sempre a tutti...diciamo che è snervante provare a dare una mano anche a chi non fa il minimo sforzo per essere “comprensibile”. Al di là delle tante informazioni mancanti (budget, gusti, ambiente etc.) talvolta è pure la lingua italiana a fare difetto. Insomma, approssimazione nella forma e nella sostanza. Rabbrividisco a pensare che queste persone possano occupare posizioni del tipo servizio al pubblico o altro. In certi casi, e scusate se oso, ritengo che il distanziamento sociale dovrebbe essere mantenuto a vita, e non a un solo metro di distanza ;-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Feedback su ciabatta filtrata
Gent.mo Direttore,
eccomi qui a relazionare in seguito al quesito per il quale ho avuto risposta al
vol. 919. Ho realizzato la ciabatta filtrata ed il Merlino (da 1,00 m) come consigliato (3x2,5, twistato, doppia schermatura). Tuttavia, con una certa delusione, devo ammettere di non essere riuscito a percepire cambiamenti evidenti, nonostante abbia cercato di rodarlo per 4-5 giorni collegando alla ciabatta un elettrodomestico. Saranno le mie orecchie, sarà l'impianto o l'ambiente (vol. 729) ma, purtroppo, questo è il risultato. Tuttavia non vorrei arrendermi e visto che, da quel che leggo, il TNT-TTS apporta miglioramenti di gran lunga più evidenti rispetto al Merlino, vorrei tentare (avendo risolto il problema dello spazio).
A questo punto le domande: vale la pena o, a suo parere, la situazione complessiva è tale da non dare speranze? Le chiedo anche una precisazione in merito alla precedente risposta sulla sostituzione dei cavi delle elettroniche: quando mi dice di non toccare i cavetti che vanno dagli alimentatori agli apparecchi (che, tra l'altro, sono già dotati di ferriti), vuol dire che sarebbe comunque utile sostituire il primo pezzo, quello che va dalla presa di corrente all'alimentatore stesso, con un Merlino o TNT-TTS (ma piuttosto corto, 60 cm) nell'ottica della massimizzazione delle possibili migliorie?
Ultima precisazione sul tema alimentazione: il filtro (contenuto in apposito contenitore) è stato collegato alla ciabatta con lo stesso cavo utilizzato per il Merlino ma collegando la calza alla terra sia dal lato filtro che dal lato ciabatta (non ho osato contraddire il tecnico che già mi guardava come fossi un matto). Si tratta solo di circa 10 cm, ma sarebbe più corretto collegarla solo dal lato filtro?
Diversa situazione per quanto riguarda i cavi di potenza. Sì, perché già che c'ero ho ordinato anche il 4x2,5 twistato ma con una sola schermatura (non era disponibile quello col doppio schermo) e, con grande soddisfazione, ho realizzato il TNT-STAR. La differenza, stavolta, rispetto alla classica piattina di discreta sezione, con guaina trasparente, senza alcuna marca che usavo da sempre, l'ho percepita: maggiore profondità dei bassi, suono un po' più "corposo" e pieno (forse a scapito di una maggiore chiarezza) e ciò, nel mio ambiente molto riflettente, è certamente un pregio. Anche qui, visto che si può fare di meglio, cosa potrei aspettarmi dal TNT-FFRC? Non posso realizzare (e stavolta non troverò soluzione alternativa) il TNT-Triple T e tra l'altro nella pagina ad esso dedicata, si legge che restituisce un suono forse troppo dettagliato che mal si concilierebbe con la mia esigenza. Allora c'è il rischio che anche il TNT-FFRC possa dare risultati analoghi? C'è qualche accorgimento che si potrebbe seguire per privilegiare i bassi? Oppure sarebbe meglio rimanere sullo STAR, magari realizzato con qualche cavo più "specifico", teoricamente "migliore", sempre dal costo abbordabile (in giro si legge, ad esempio, di un Canare 4S11)? Da cosa dipende il risultato, ovvero perché lo STAR suona diversamente dal FFRC: dal cavo, dalla realizzazione quad-star, ...? Nel caso in cui mi consigliasse di provare con il FFRC, utilizzo sempre il CAT 5 NON schermato? Certo, rimane l'ultima alternativa: lasciare tutto com'è! Ma Lei lo sa, prima o poi...
Grazie ancora sempre per la pazienza.
Salvo - E-mail: salvo.mannuzza (at) tiscali.it

LC
Caro Salvo,
come è strano questo mondo dell'HiFi! Proprio la settimana scorsa, su questa stessa Rubrica, pubblicavo la lettera di un audiofilo che, come te, ha realizzato la stessa cosa e ha sentito differenze molto grandi. Che dirti? Tutto può essere: il tuo impianto, l'ambiente, le orecchie...e l'esperienza d'ascolto. Generalmente, tieni conto che le differenze che puoi sentire sostituendo alla piattina un buon cavo di potenza sono più evidenti rispetto a quelle che prevedono la sostituzione di un cavo d'alimentazione o l'inserimento di un filtro. Molto dipende anche dalla qualità della tensione elettrica presente in casa.
Puoi però certamente provare con un TTS! La realizzazione della ciabatta mi pare corretta, va bene anche collegare la calza come hai fatto, non ci sono differenze sostanziali.
Per quanto riguarda i cavi di potenza, procedi pure con l'FFRC, il suono dovrebbe migliorare ancora, per via della geometria, della migliore qualità dei cavi utilizzati e per gli isolanti di classe superiore. Tanto lo so che se ti dicessi di lasciare il cavo Star al suo posto tu non lo faresti, conosco i miei “polli” :-)
Ricorda, come dico sempre, che tutti questi cambiamenti e tweaking hanno un senso e sono percepibili in maniera evidente a patto che tutto il resto sia curato: posizionamento diffusori e acustica ambientale in primis.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Correzione ambientale e Dirac
Gentilissimo direttore,
da tanti anni apprezzo questa rubrica ed in particolare la tua perseveranza in questo periodo dove siamo confinati. A seguito della tua
risposta, sto valutando una correzione elettronica per attenuare l'enfasi sui 55Hz del mio ambiente.
L'impianto è composto da un Cambridge CXN con HD SSD che contiene la libreria digitalizzata dei miei CD e file Hires, ampli Sonus Faber Musica, diffusori ATC SCM 40, cavi Furutech, Atlas elements, JPS labs e dopo anni di sostituzioni, ottimizzazioni, confronti e naturalmente lettere a questa rubrica, sono soddisfatto, passo il mio tempo libero ad ascoltare musica e non più l'impianto pur ritenendomi un audiofilo un po' irrequieto.
Non vorrei perturbare l'equilibrio faticosamente raggiunto quindi sto valutando il DSpeaker ma l'ingresso digitale accetta solo 96k ed istintivamente, vorrei evitare la doppia conversione utilizzando l'ingresso analogico. Ho letto ottime recensioni di un DAC, RME ADI DAC, ha ottime prestazioni strumentali, accetta e gestisce senza conversioni file DSD, è dotato di filtri parametrici che mi consentirebbero di effettuare l'attenuazione corrispondente all'enfasi del mio ambiente. Lo collegherei in digitale a valle del Cambridge.
Poi ci sono i dispositivi con Dirac live come ad esempio lo streamer NAD C 658 che oltre a correggere l'ampiezza ottimizzano anche la risposta all'impulso, chiaramente in sostituzione al Cambridge. Del Dirac temo che in un qualche modo stravolga l'equilibrio raggiunto, che renda inascoltabili gli altri due impianti che ho in altre dimore ed il fatto che è un sistema chiuso con poche o nulle possibilità di tuning manuale dell'intervento di correzione.
Ti chiedo cortesemente un parere.
Grazie
Sergio - E-mail: Sergio.Cicognani (at) libero.it

LC
Caro Sergio,
irrequieto non lo sei solo un po', come dici tu, ma lo sei...molto! :-) Io opterei senza dubbio per la correzione Dirac, più affidabile e completa. Piuttosto, non capisco cosa c'entrino gli altri due impianti. L'impianto corretto suonerà al meglio delle sue possibilità e di quelle dell'ambiente, gli altri continueranno a suonare come hanno sempre fatto. Se ti vanno bene ora, non vedo perché dovrebbero diventare inascoltabili poi. Non pensare che l'intervento sia poi così drammatico da rendere irriconoscibile l'impianto! Alla fine la timbrica dei diffusori e delle elettroniche non si può cancellare. Pregi e difetti restano immutati. Si compensa un po' la risposta in ambiente, ma entro certi limiti. I tuoi tre impianti suoneranno già adesso diversi l'uno dagli altri, no? Uno forse suonerà un pochino meglio, tutto qui.
Continuo a percepire, nelle tue missive, una certa irrequietudine di fondo che, consentimi, non è sana. Come ci si possa divertire ad ascoltare musica in queste condizioni resta per me un mistero. Sarà che io mi sono divertito sempre e comunque, senza ansia da prestazione, però - forse - a te farebbe bene proprio un sano e radicale percorso di downgrading. Questa cosa dei 55Hz da correggere a tutti i costi è pericolosa e insensata. Neppure il mio ambiente è esente da difetti, ma lo tengo così, e per due ragioni: intanto perché ogni volta che accendo l'impianto mi sorprendo di quanto sia dannatamente divertente e coinvolgente (emotivamente, dico) e, in secondo luogo, perché da recensore non posso avere una stanza troppa diversa da quella “media”. Già così come è adesso fa suonare accettabilmente bene anche degli apparecchi mediocri, se dovessi migliorare ancora...sarei troppo distante dalla realtà. Io invece preferisco che i risultati delle mie prove non siano troppo distanti da quelli che un lettore “medio” otterrebbe a casa sua.
Io quando ascolto musica col mio impianto, sia che debba recensire qualcosa o no, non spegnerei mai. E inizio a un certo volume e finisco a volumi da concerto. Questo deve essere l'obbiettivo e non quello di abbassare via via, per sopravvenuta fatica d'ascolto o perché ci si concentra solo sui difetti, sempre più col passare del tempo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Memoria audiofila
Gent.mo Direttore,
prima di porle il mio quesito vorrei ringraziarla per l'ennesima dimostrazione di affetto che ha dimostrato nei confronti di noi fedeli lettori rinunciando alla pausa pasquale negli aggiornamenti del sito. Visto il periodo difficile che stiamo tutti passando il conforto che può dare una lettura interessante è qualcosa di importante. è stato un gesto piccolo ma simbolico e l'ho molto apprezzato.
A causa di un lungo periodo in cui vivevo alternativamente in due appartamenti ascoltavo la musica su due impianti: un sistema composto da T-amp gen 2, cd player Advance Acoustic mcd 204 e casse B&W DM 570 ed un secondo sistema composto da Primare I21, Primare CD21 e ProAc D15. Il primo sistema lo avevo messo su intorno al T-amp che mi aveva letteralmente stregato mandando in pensione un vecchio ampli Harman Kardon. Il secondo sistema lo avevo messo su nell'ottica di avere più ingressi e la comodità del telecomando, oltre al fatto che avevo più spazio per i diffusori.
Per una serie di vicissitudini personali che mi hanno portato a vivere in un unico appartamento e a rinunciare a parte del materiale, attualmente sono rimasto solamente col secondo impianto. Però, si sa, il tarlo dell'audiofilo è sempre in agguato e la memoria acustica fallace, per cui mi è rimasta la sgradevole sensazione che la magia del T-amp fosse un qualcosa che non riesco a replicare nel secondo sistema (ammesso che ne fosse lui il principale artefice e non lettore cd o casse, ma ne dubito). Aggiungo che non li ho mai potuti ascoltare a confronto diretto, nello stesso appartamento, per questo faccio riferimento alla memoria audiofila e al fattore nostalgia.
Per tale motivo le volevo chiedere un consiglio per un upgrade delle elettroniche che riesca eventualmente a ricreare quella magia, mantenendo però la comodità di almeno due ingressi (CD e lettore Blu-ray per i film) e del telecomando e che sia coerente e adeguato alle ProAc che vorrei tenere (ma nel caso sarei felice di ascoltare un suo parere anche su di loro...). Mi piacciono molto le accoppiate monomarca per cui stanzierei un budget intorno ai 3000 euro per cd e ampli nuovi.
Ricordo che ad una fiera dell'hi fi rimasi colpito da un impianto Naim (non ricordo i modelli), anche se credo che il suono di questa marca non c'entri molto con quello del t-amp. Nel caso, nel mio budget rientrerebbero solo CD5SI e Nait 5SI, ma non vorrei rappresentassero un sidegrade rispetto ai Primare.
Mi incuriosiscono molto anche ampli e lettore cd entry level della Rega (Brio r 2017 e Apollo), peraltro ad un costo totale ancor più basso, ma sul tipo di suono forse valgono le considerazioni fatte per Naim. In ogni caso entrambe le opzioni avrebbero anche un'entrata cuffia di qualità (credo), un plus che apprezzerei.
La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarmi e la saluto,
Paolo - E-mail: jesterhoax1 (at) yahoo.com

LC
Caro Paolo,
il secondo impianto è chiaramente superiore, in tutto e per tutto al primo. Difficile dire cosa sia stato, se un fattore nostalgia o, semplicemente, una stanza più fortunata. Ricordati che almeno il 50% del risultato finale dipende proprio dall'acustica ambientale. Ho sentito ottimi impianti suonare letteralmente irriconoscibili se cambiati di stanza! Poi, certo, il T-Amp ha una certa magia, in qualche misura irripetibile, ma credo che sarebbe stata vanificata dal resto dei componenti. Ora, come ricreare quella magia? Prima di tutto bisognerebbe capire cosa non ti piace del suono attuale e che cosa tu intenda per magia, magari abbiamo due idee diverse. Però, se ti è piaciuto un impianto con elettroniche Naim, forse un tentativo potresti farlo. Oppure potresti tentare un cambio di direzione, puntando a una classe D moderna e ben suonante, come quella delle elettroniche NuPrime. Ci sono diverse soluzioni in varie fasce di prezzo, vedi se ti riesce di sentire qualcosa. Ti serve probabilmente un impianto più aperto e trasparente però, fintanto che non abbiamo capito questo, non fare acquisti al buio! È possibile che la magia ricompaia con un diverso posizionamento dei diffusori o qualche piccolo tweaking all'impianto, tramite minimi interventi migliorativi tipo piedini assorbenti sulle elettroniche. Spendi poco, e di sicuro non peggiori la situazione, anzi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

The Happiest Days of Our Lives
Egregio Professore buonasera.
Mi chiamo Francesco e sono un suo fan :-)
Le scrivo dopo aver molto letto e imparato dai suoi scritti e dalle centinaia di risposte che offre ai lettori della sua pagina. Solo per questo motivo la ringrazio vivamente. Ho avuto pensiero di scrivere perché nel 1992 ho ascoltato l'album The Wall per la prima volta in vita mia, avevo appena 11 anni ma quel suono si incollò alle radici dei miei ricordi in modo indelebile!
Oltre al significato ed alla magia musicale creata e pensata dai mitici Pink Floyd ne fu di sicuro complice un impianto musicale di notevole spessore. Sto recentemente cercando di ricreare quell'atmosfera che mi colpì così profondamente da ragazzo ed ho adottato delle bellissime AR90, un Luxman L55a ed un Thorens TD147. La magia non si è ricreata ma sento di stare sulla buona strada pertanto le chiedo, se può, di indirizzarmi vs un acquisto che possa avvicinarsi di più alla qualità del suono che conservo nella mente. Probabilmente un integrato di maggior lustro potrà meglio dirigere i diffusori... crede che un Vincent SV-238 potrebbe fare al mio caso o sbaglio completamente prospettiva?
La ringrazio in ogni caso, un carissimo saluto e buon tutto :-)
Francesco - E-mail: francescovignola37 (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
il primo ascolto di un buon impianto stereo è un marchio indelebile, e col tempo assume valori quasi leggendari. Sentito oggi, probabilmente, quel suono sarebbe percepito come pieno di difetti. Parto con un'osservazione generale, che attirerà le ire di tanti audiofili che, quando si toccano i Pink Floyd è peggio che sparlare delle loro madri. Ebbene, The Wall è un disco inciso abbastanza male, dinamicamente compresso e chiuso sulle alte frequenze. Alcuni brani suonano meglio di altri ma, in generale, è difficile considerarlo un riferimento. In altre parole: un impianto che farebbe suonare equilibrato The Wall probabilmente farebbe suonare male tanti altri dischi incisi meglio. E ora sparate pure visto che, dopo aver scritto che i Queen sono il gruppo rock più sopravvalutato della storia della musica, una buona parte di lettori me la sono già giocata, almeno completo l'opera di distanziamento sociale ;-)
Cosa migliorare nel tuo impianto? L'amplificatore senza dubbio, ed eventualmente la testina che, tanto per cambiare, ti dimentichi di scrivere cosa sia. Se è roba vecchia dell'epoca del TD147 che usi, meglio sostituirla. Tra l'altro, chissà in che condizioni è la tua copia in vinile di The Wall, dove è passata, come è stata stampata e conservata...
Qualora volessi sostituire il tuo Luxman, io punterei a un integrato moderno, dinamico e corposo, come Naim Nait 5, Rega Brio R, uno dei tanti NAD, tanto per restare su apparecchi facili da reperire, anche nell'usato. La scelta dei componenti del tuo impianto un po' mi preoccupa, perché lascia trasparire il pensiero che per sentire di nuovo “quel” suono siano necessari apparecchi di quell'epoca. Non è così. Comunque, le tue AR90 - se sono in buone condizioni - decolleranno con uno degli amplificatori che ho citato.
Naturalmente resta l'incognita della testina.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Apparecchi inscatolati e conservati
Salve,
mi chiamo Italo. Vi faccio i miei complimenti e pongo un quesito, circa un mio dubbio. Sono possessore (attualmente) di una catena composta da:

Il mio quesito riguarda la mia esigenza per mancanza di spazio, di dover utilizzare alternativamente il giradischi e il lettore cd, ed essendo possessore di più di mille vinili e lo stesso per i cd, debbo periodicamente sostituire una sorgente all'altra, conservando quella non in uso, in apposito contenitore ben custodita al riparo da polvere. Per quanto tempo una elettronica può rimanere spenta, non utilizzata, senza subire eventuali danni, in particolare il giradischi, tenendo conto del fatto che provvedo almeno a smontare la cinghia? Oppure è una delle paranoie di noi appassionati? Attendo vostri indicazioni e consigli.
Grazie
Italo - E-mail: bluesitalo (at) libero.it

LC
Caro Italo,
perché sei costretto ad ascoltare una sorgente alla volta??? È la prima volta che sento di un'esigenza così particolare ed insolita! Non c'è abbastanza spazio per usarli entrambi??? Non puoi mettere il giradischi sopra il lettore CD? Non sarà il massimo, ma è fattibile. Una mensola a muro per il giradischi, come la wall bracket di Rega, ad esempio?
Comunque, per rispondere alla tua domanda no, non si rovina alcunché. Fai bene a togliere la cinghia e tenerla a riposo (magari con un po' di talco) ma per il resto non vedo che precauzioni ulteriori tu debba prendere, oltre a quella ovvia di evitare luoghi umidi. Ho tirato giù dagli scaffali elettroniche spente da non ricordo più quanti anni...eppure hanno funzionato da subito senza problema alcuno. Immagino debba essere una sofferenza ascoltare musica così. E poi con quale criterio decidi di usare una o l'altra? Non sarebbe meglio, a questo punto, digitalizzare tutti i vinili e ascoltarli sempre e comunque con una sorgente unica? Non so, io mi sarei stancato già dopo il primo cambio... :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Richiesta parere per lettore CD
Salve,
vorrei sostituire il mio CAMBRIDGE AUDIO 840C in un impianto che comprende LUXMAN L-505-Uxii e HARBETH Super HLplus. Per il mio budget avrei visto LUXMAN 05U e YAMAHA CD S3000 (quest'ultimo sembra ben costruito e mi piace pure esteticamente). È ben accetto un Suo gentile consiglio.
Grazie e buona giornata,
Giampiero - E-mail: gjampyc (at) gmail.com

LC
Caro Giampiero,
dai, anche questa settimana non ci facciamo mancare il classico telegramma, privo di indicazioni utili per poter consigliare al meglio. Comunque ci provo. Entrambi i lettori CD che hai individuato hanno un suono tendenzialmente chiaro e aperto, in qualche modo simile al tuo Cambridge attuale. Mi chiedo quanto possano suonare meglio della sorgente attuale. Hai la possibilità, vista la spesa non indifferente, di provarli nel tuo impianto o, almeno, a confronto diretto con il tuo lettore? D'istinto mi verrebbe da consigliarti il lettore Luxman, per una perfetta sinergia elettrica e timbrica con l'amplificatore già in tuo possesso...
Bisognerebbe capire se tu stia cercando una certa impostazione timbrica, diversa da quella attuale, oppure una molto simile. E bisognerebbe capire perché tu voglia sostituire il già buon Cambridge, ovvero cosa ci sia nel tuo impianto che non ti soddisfa, come parametro sonoro o come impostazione...perché, come dico sempre, l'esigenza di un cambiamento deve pur scaturire da qualcosa. Se una persona è soddisfatta, difficilmente ha voglia di fare un salto nel buio e rischiare. Una persona, certo non un audiofilo :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori alta efficienza non a tromba
Gentile direttore,
sono passati circa 2 anni dalla sua risposta dove elogiavo le doti di un amplificatore vintage se paragonato ad un piccolo Fenice. Sono stato subito da Lei smentito. Beh, ne è passata di acqua sotto i ponti e in questo tempo ho trovato, per un colpo di fortuna a prezzo stracciato, un amplificatore costruito da un artigiano locale basato su valvole 6C41C da 8W per canale.. Incredibile come fa suonare le mie povere Polk da 200€, un suono largo e avvolgente come lo cercavo. Ora vorrei abbinargli dei diffusori degni, ma senza spendere cifre folli, massimo 3000€. Ho ascoltato vari diffusori a tromba e sui medio-alti non mi sono piaciuti. Un giorno invece ho portato la mia catena da un conoscente che mi ha fatto ascoltare dei diffusori artigianali basati su Lowther PM2A (non caricati a tromba ma in un mobile con più camere ecc...). Ecco il suono che cercavo! Andavano bene con tutto (a mio avviso), dalla classica al rock. Coerenza e realismo. Peccato che mi ha detto che solo di materiali ci ha speso 3000€, se ci aggiungiamo tempo e manodopera dell'artigiano il prezzo sale.
Cercando se esistesse qualcosa di simile, ho trovato marchi come Omega Loudspeakers e Zu Audio. Il problema è che in Italia non si trovano, sono americani. Effettuano spedizione in Italia, ma prima di acquistare vorrei ascoltare. Le chiederei gentilmente se in Italia esiste qualche marchio commerciale che applichi l'alta efficienza senza necessariamente passare dalle trombe.
Vorrei sondare il mercato prima di passare necessariamente agli artigiani.
RingraziandoLa per l'eventuale risposta, la saluto cordialmente
Manuel - E-mail: marmentino84 (at) gmail.com

LC
Caro Manuel,
il suono Lowther, se ti è piaciuto, non è facilmente rimpiazzabile, perché è tipico Lowther e tipico di largabanda di qualità. Abbiamo pubblicato qualche
progetto basato su driver Lowther, potresti acquistare i driver e farti costruire il mobile da qualche amico falegname. In alternativa potresti chiedere un preventivo a The Sound of the Valve di Stefano Zaini. Distribuisce Lowther e realizza diversi cabinet classici per Lowther. Per quanto riguarda Zu Audio, abbiamo recensito qualche anno fa il modello Essence, ma è un giocattolo fuori dal tuo budget, nel nuovo. Mi pare che siano ancora distribuiti in Italia da Audiopoint, prova a chiedere. O cerca nell'usato. Altra possibilità di alta sensibilità senza trombe potrebbe essere rappresentata da AudioNote e Triangle. Di AudioNote, ad esempio, trovi il modello AZ Three che sta sui 2000€. Volendo spendere meno, tanti diffusori Triangle stanno al di sotto dei 1000€ e hanno una sensibilità sempre sopra i 90 dB. Ad esempio le Borea BR8 costano 900€ (anche meno) e hanno ben 92 dB. Intorno ai 2000€, invece, c'è il modello Esprit Antal Ez, da 92 dB. Come vedi, qualche alternativa c'è. Valuta bene, e se ti va sentiamoci di nuovo per una cernita finale. La mia preferenza? AudioNote, con un amplificatore a valvole come il tuo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Volume e dinamica del suono
Buongiorno Lucio,
ho un impianto attualmente composto da:

Il problema che riscontro attualmente è che per avere un suono "divertente", una buona dinamica se è il termine giusto, devo impostare il volume tra il 50-60%, e questo è un valore troppo alto per un ascolto casalingo.
Vorrei però che mi aiutasse a capirne il motivo, in modo da potere trovare una soluzione. Le possibili motivazione che mi vengono in mente sono: si tratta di come funziona e percepisce il suono l'orecchio umano. E qui non c'è nulla da fare, se non alzare il volume. È colpa del potenziometro dell'amplificatore, che "chiude" il suono quanto più abbassa il volume. Potrebbe una pre-amplificazione digitale più un finale di potenza comportarsi meglio? O un amplificatore di maggiore livello qualitativo? Le Saxo siano un po' durette da pilotare (88 dB, Min. 50 Watt), raramente ho visto la membrana del woofer vibrare. Potrebbe un amplificatore più potente comportarsi meglio a volumi più bassi, o aumentando la potenza si avrà un effetto di "dinamica della musica a regime" a valori di volume ancora più alti?
Semplicemente il Rotel fa quel che può. Molti dicono: "Se vuoi dinamica, compra Naim".
Spero che mi possa venire in aiuto, dopo anni ho un attacco di upgradite e non vorrei fare un acquisto sbagliato.
Saluti,
Guido - E-mail: guido (at) higui.it

LC
Caro Guido,
né amplificatore né diffusori sono di fatto colpevoli di ciò che lamenti. I veri colpevoli sono soltanto due: le tue orecchie e il tuo ambiente. Inizio subito a sgombrare il campo da un grosso errore: la dinamica non ha niente a che vedere col volume. La dinamica è la differenza tra i livelli di due segnali. Tra un pianissimo e un fortissimo. Tra un sussurro e un grido. Questa differenza può essere percepita anche a basso volume. Anzi, più si alza il volume e più aumenta il rischio che amplificatore o diffusori comprimano la dinamica, perché arrivati al limite delle loro capacità (e non è il tuo caso). Per questo motivo, aumentare la potenza dell'amplificatore non ti servirà a niente. Non solo, ma il tuo Rotel è assolutamente adeguato alle necessità sia delle tue orecchie che dei tuoi diffusori. Fatta questa premessa, passo al “fattore umano”. Hai mai sentito un suono coinvolgente e divertente a basso volume? Io no. Siamo fatti così, con certa musica o si suona forte o il coinvolgimento è perso. Prova Rage against the machine a basso volume, si perde quasi tutto. Poi ci sono le orecchie: a basso volume non sentono né alti né bassi, e anche su questo non puoi farci niente. Può anche essere che esistano persone con un difetto di questo tipo ancora più marcato.
Poi l'ambiente: un'acustica ambientale sbagliata si mangia il suono che, per poter venir fuori, necessita di alto volume, col risultato che i vicini non gradiscono. Che fare? Curare l'acustica ambientale, rendendola il più possibile assorbente.
Infine un'altra considerazione: può essere che a te il suono di questa accoppiata non piaccia proprio. Valuta la possibilità di acquistare diffusori da pavimento più generosi in gamma bassa, il fattore divertimento aumenterà anche a basso volume. Quali? Dipende dal budget e dalla stanza. Tanto per cambiare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore e buona domenica.
La mia email con richiesta di aiuto di un paio di settimane fa mi ha lasciato la sensazione di essermi arreso troppo velocemente e di aver demandato a Lei qualcosa che potevo portare a termine io. Continuando le ricerche e riflettendo un po', ho visto che la questione poteva essere scissa in due parti: software e hardware. Software: ormai i servizi di streaming musicale cominciano ad essere diversi; senza annoiarLa su come sono giunto alla scelta, Le dico che la mia preferenza è andata a Spotify. La qualità è solo mp3 a 320kbps ma per l'uso che devo fare di questo impianto è sufficiente. Hardware: qui mi ha soccorso un elenco, secondo me un po' obsoleto, di apparecchi predisposti per Spotify Connect che si trova sul sito di Spotify. Escludendo dalla lista le elettroniche con nomi blasonati, e prezzi altrettanto blasonati per il mio portafoglio e le mie necessità, e le elettroniche con caratteristiche troppo “cinesi” è saltato fuori lo Yamaha R-N303D che sembra fatto apposta per soddisfare i miei desideri.
Unisce un moderno tuner (aka network player: radio FM, radio DAB/DAB+, radio internet e servizi di streaming) ad un amplificatore con un output di 140 watt per canale ad 8 ohm (anche troppi), il tutto ad un prezzo umano.
Per farmi un po' perdonare del tempo sottratto a Lei e agli altri lettori, Le segnalo un apparecchio nel quale mi sono imbattuto durante le ricerche: Auna iTuner 320 BT; è un tuner digitale (niente amplificatore) dal prezzo contenuto (come caratteristico dei prodotti Auna): 150€ nella versione Silver, 190€ in quella nera (mah). Visto che ho anche un amplificatore Auna CD508-BT poteva essere una accoppiata da sperimentare ma preferisco lo Yamaha.
Se vuole può fare a meno di rispondere a questa mia email ed anche a quella precedente e dare spazio ad altri lettori; se invece ritiene di darmi altri consigli sono bene accetti.
Ancora un GRAZIE grande per la compagnia che Lei ed i suoi collaboratori mi avete tenuto durante la poco felice esperienza dell'infezione da coronavirus.
Massimo - E-mail: mssm.cogo (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
felice di sapere che abbia trovato la soluzione che risponde bene alle tue esigenze! Ti ringrazio anche per la segnalazione dell'apparecchio Auna, peccato che il distributore abbia chiuso la possibilità di inviare apparecchi in prova, avrei valutato volentieri qualche altro componente dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Grazie per il feedback e buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Festeggiamo la fine della quarantena con Learn to fly (impara a volare) dei Foo Fighters eseguita da un gruppo di 1000 persone che suonano e cantano tutte insieme, per ricordarci che la musica, se suonata e ascoltata così, senza distanziamento sociale, ha un potere terapeutico incredibile, anche solo il guardare queste immagini riempie il cuore di gioia. Questo evento leggendario si è tenuto a Cesena, il 26/7/2015. Il testo sembra perfetto per il periodo che stiamo vivendo, in particolare questa strofa è profetica:

We live happily ever trapped
If you just save my life
Run and tell the angels
That everything is all right

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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