Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 27/6/2020 - 4/7/2020

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  1. Un consiglio per i diffusori
  2. Nuovo impianto a partire dai ritrovamenti in taverna
  3. DAC o non DAC
  4. Nuovo impianto Hi-Fi con 4000€
  5. Musica liquida, scusate il ritardo...+acquisto lettore CD ed upgrade
  6. Alla ricerca di amplificatori freddi
  7. Scelta diffusori
  8. Musicisti vs audiofili
  9. Saluti e richiesta consiglio da un pastore con la passione per la musica
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Un consiglio per i diffusori
Buongiorno Direttore,
innanzi tutto grazie per la vostra rivista e per i vostri consigli. Complice una radicale ristrutturazione in programma per il mio appartamento sto ristrutturando anche l'impianto audio. Al momento esso è composto da un amplificatore Primaluna Prologue Two con valvole KT88, pre-phono Trichord Dino con upgrade Dino+, giradischi Project 2Xperience Acryl con testina Ortofon 2M orange, lettore CD Marantz CD6002 (usato quasi esclusivamente come meccanica), DAC Musical Fidelity V-DAC al quale arrivano i bit, oltre che dal lettore cd, anche in ottico da un Chromecast audio (che oggettino meraviglioso...tolto troppo presto dal mercato) che utilizzo con Qobuz. Cavi di segnale QED e di potenza Linn, niente di esoterico ma nemmeno la piattina rossonera. Diffusori dei grossi Canton Ergo 1002DC.
L'ambiente che si verrà a creare con la ristrutturazione sarà di circa 30mq. Distanza tra i diffusori di circa 2.5m e distanza da punto di ascolto circa equivalente, su un divano purtroppo addossato alla parete posteriore (non spostabile). Tra loro e me c'è un tavolino molto basso (che forse eliminerò). Distanza abbondante dalle pareti laterali (circa 2 metri da un lato e almeno 4 dall'altro), da parete posteriore a altoparlanti circa 1m. Pochissime possibilità di variare la disposizione, che comunque non mi sembra troppo sacrificata. Arredamento "classico" da salotto: libreria, tende alle grandi finestre, mobili per contenere dischi e cd, tavolino, tappeto, TV tra i diffusori (purtroppo).
Al momento il suono dell'impianto non mi dispiace ma vorrei virare verso una timbrica più “dolce”, più delicata, con più velluto sugli alti. Con questo impianto ho avuto molti anni di felici ascolti ma, sarà l'età, saranno i gusti che cambiano, vorrei spostarmi verso qualcosa di più raffinato, di meno “frizzante” sulle alte frequenze, anche sacrificando qualcosa sulla “botta di basso”. Ascolto moltissimi generi di musica, dagli Swans a Boccherini, ma ciò in cui vorrei un maggiore upgrade sono per esempio le voci maschili o la “setosità” (come si dice nei forum) dei violini.
Dopo vari ascolti e riflessioni come primo passo ho concluso l'acquisto di un Macintosh MA5300 (saranno prodotti lifestyle, sono oggetti di odio o amore, ma mamma mia come suonano a mio gusto i Macintosh) sia per il suo suono sia per la sua flessibilità. Utilizzare la sua pletora di ingressi digitali e phono mi consente di sostituire, oltre all'amplificatore, anche il dac ed il pre-phono.
Il passo successivo, quando avrò finito i lavori, sarà pensare a un cambio di diffusori. È molto difficile trovare alcuni prodotti da ascoltare e acquistare per cui devo programmare tutto con anticipo. Ultimamente ho iniziato ad ascoltare qualcosa e per ora ciò che mi ha colpito di più sono state le Proac DT8 e le Martin Logan ESL. In entrambe ho ravvisato meno fatica d'ascolto, più raffinatezza e più ariosità che con i miei diffusori. Le Martin Logan Motion, invece, non mi sono affatto piaciute. Un negoziante mi ha proposto delle Totem ma non le ho ancora potute provare. Altri marchi che, in base a quello che ho letto, potrebbe avere qualcosa che fa al caso mio sarebbero Sonus Faber o Dynaudio ma al momento non ho ancora avuto occasione di ascoltarle.
Oltre a questi, che cosa potrebbe consigliarmi di ascoltare? Entrambi i modelli ascoltati costano attorno ai 3000euro nuovi. Potrei eventualmente salire leggermente e non disdegno l'usato, salvo che sia da negoziante che accetti permute. Non vorrei salire di dimensioni rispetto alle mie casse attuali (alte 115cm) anzi, qualcosa di più snello e basso sarebbe benvenuto. Un certo WAF sarebbe auspicabile (escluse quindi le “credenze” Tannoy). Considererei anche dei diffusori da stand, anche perché ho visto che spesso un bookshelf di gamma superiore costa come un grosso diffusore di gamma inferiore (le Sonus Faber Olympica “piccine” rispetto alle grandi Sonetto, così come le piccole Dynaudio Contour rispetto alle Evoke 30 o 50), naturalmente previo ascolto e superando una certa paura per le loro possibilità di discesa in gamma bassa.
Naturalmente cercherò di ascoltare quanto possibile e non farò scelte a scatola chiusa, ma un suo autorevole consiglio sulle marche da considerare mi consentirà di pianificare le trasferte per andare a sentire qualcosa (già è difficile per me che sono di Torino, immagino le traversie di chi vive lontano dalle grandi città!) e di dimenticare di ascoltare qualcosa che magari potrebbe risultare promettente.
Mi scuso per la prolissità e la ringrazio moltissimo.
Saluti a lei e a tutta TNT-Audio.
Michele - E-mail: micheledematteis (at) hotmail.com

LC
Caro Michele,
non è la prima volta che sento audiofili cambiare gusti via via che l'età avanza. E in genere il cambiamento va esattamente nella direzione da te indicata: sonorità più morbide, adatte ad ascolti prolungati. Sarà che abbiamo meno pazienza e più voglia di relax, desiderio di ascolti tranquilli, suadenti, senza avere i timpani violentati da alte frequenze da sedia del dentista...
Benissimo dunque le ProAC che hai ascoltato, molto belle anche le Martin Logan ESL, l'aggiunta del woofer dinamico alle leggendarie ESL (che erano praticamente prive di basse frequenze vere) le rende delle casse veramente affascinanti. Lascerei perdere i bookshelf e, invece, vista l'importanza del fattore WAF e tenuto conto dei tuoi nuovi gusti, valuta delle Larsen: il suono esattamente come piace a te e zero ingombro in ambiente. Vasta gamma di colori a disposizione (essenze o laccati), addossate alla parete di fondo, scelte del giusto colore, spariscono letteralmente alla vista. Tua moglie ne sarà felicissima e tu potrei goderti ore e ore di musica ad altissimo livello, mai stancante. Benissimo anche Totem, se puoi ascoltarle presso il tuo rivenditore, fallo. La sala d'ascolto mi sembra buona, per libertà di posizionamento, dimensioni e arredi. Ricorda che più una stanza è assorbente e più il suono si riscalda. Più è vuota e riflettente, più il suono diventa frizzante e vivace.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto a partire dai ritrovamenti in taverna
Caro Lucio,
sono un fedele lettore che ritorna a scriverti dopo tanti anni! Ho da poco iniziato a frequentare la casa della mia ragazza e qui ho fatto una bella scoperta! Una coppia di AR90 (appartenenti ai suoi genitori) che giacevano inutilizzate da circa 30 anni in taverna ma in perfette condizioni estetiche. A completare l'impianto c'era un DBX 3BX ed un amplificatore Yamaha A760. Ovviamente non ci ho pensato su due volte e sono riuscito a convincerla a dare vita a un nuovo impianto, partendo proprio dalle casse. Chiaramente le sospensioni in foam delle AR90 erano sbriciolate e ho già provveduto a sostituirle con delle nuove prodotte in Italia. Anche i condensatori del crossover sono tutti da sostituire (almeno quelli per woofer e medio-bassi) in quanto decisamente fuori dal valore nominale.
Abbiamo già venduto l'expander (un DBX 3BX seconda serie) e pensavamo di vendere anche il Yamaha A760 per recuperare un po' di soldi da investire in un nuovo amplificatore. La spesa più importante, a questo punto, immagino sia per l'amplificatore visto che le AR90 sono poco efficienti ed assetate di corrente. Leggevo che per poterle godere a pieno, soprattutto in gamma bassa, c'è bisogno di un amplificatore muscoloso che non si faccia scrupoli ad erogare grosse quantità di corrente. Come budget per l'amplificatore (magari integrato) pensavamo di stare più o meno sui 700 euro max, cercando anche tra l'usato. Però, onestamente, non saprei su cosa orientarmi. Mi vengono in mente i NuForce ref 9 (ma non sono integrati e forse sono fuori portata) o qualcosa del tipo Krell Kav 300i. Avresti qualche nome da propormi?
Non disdegno il DIY ed sono molto incuriosito dagli ampli in classe D della Sure e dai moduli Hypex, ma non ho idea di come sia il loro comportamento con carichi prossimi ai 2 Ohm (valore da assumere come non troppo lontano dalla realtà per quei diffusori), anche perché in rete ho letto pareri molto contrastanti. Come sorgente al momento useremmo un Rotel 1070 che mi "avanza". Ah, dimenticavo! La stanza di ascolto è 3,5x4,5mt, l'altezza del soffitto invece varia da 1,8mt a 3mt. Forse un poco piccola, magari ci sarà bisogno di qualche trattamento acustico poi... Detto ciò, ti sono veramente grato per qualsiasi consiglio potrai darmi su come pilotare queste AR90...penso che noi lettori non riusciremo mai a ringraziarti abbastanza per il tempo che ci dedichi!!
Un caro saluto :-)
Aniello - E-mail: aniello.iaccarino (at) gmail.com

LC
Caro Aniello
bel ritrovamento!!! Hai fatto bene a riportare a nuova vita questi bei diffusori. Per quanto riguarda il pilotaggio hai ragione, non sono facili, ma l'impedenza non scende a 2 Ohm come hai scritto tu, ha solo due minimi a 3 Ohm, come vedi dal grafico qui sotto. Uno è fastidioso, essendo a 100 Hz, l'altro no, essendo a circa 2.5 kHz (e sparisce coi controlli a -6dB). Quindi un qualunque integrato moderno di discreta potenza ce la fa senza alcun problema.

[Impedenza AR90]
Per la cifra che hai stanziato gli amplificatori citati non sono reperibili, temo. Prenditi un Nuprime IDA6 nuovo e dormi sonni tranquilli. Oppure, tra quelli tradizionali, un Rotel o un NAD di pari prezzo. Se volessi preservare il suono del lettore CD, prendi pure un integrato Rotel. Se dovessi reperirlo, anche un Naim Nait 5 usato non sarebbe da trascurare. Per quanto riguarda il DIY, bisogna leggere con attenzione i datasheet dei moduli in classe D che citavi, in genere a 4 ohm non hanno problemi, a 3 qualcuno potrebbe anche protestare un pochino invece.
I diffusori sono grandi e muovono grandi masse d'aria, la stanza è piccola e andrà arredata in maniera acusticamente adeguata. Ovviamente, andrà studiato con attenzione, per prove successive, anche il posizionamento dei due bestioni :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAC o non DAC
Buongiorno direttore, ora che ho capito come funzionano e come si collegano i Dac alle varie sorgenti, mi sarebbe venuta un'idea. Ascolto molto spesso musica tramite un sintonizzatore HAMA DIT 2000 collegato ad un ampli Pioneer A30 e casse Klipsch Synergy B3, principalmente emittenti DAB che hanno un buon segnale e anche emittenti web tramite il segnale wi fi del mio router. Mi sono però accorto che ad esempio ascoltando musica da una chiavetta inserita nel sintonizzatore Hama, non suona bene come quando la inserisco nel lettore cd Marantz. Pensavo allora che forse il convertitore dac del sintonizzatore (piuttosto economico) può essere l'anello debole dell'ascolto dalla radio, e pensavo quindi di associare un dac esterno, magari un Cambridge audio Dac Magic 100 con cavo coassiale. Che dice...vale la pena investire 150 euro per un dac, oppure in questo specifico caso non cambierebbe nulla?
Saluti,
Mauro - E-mail: m_perotti (at) hotmail.com

LC
Caro Mauro,
evidentemente la sezione di conversione e, ancor più, la sezione analogica d'uscita del tuo sintonizzatore Hama, è modesta, se confrontata con quelle corrispondenti del tuo lettore CD Marantz. L'inserimento di un DAC esterno potrebbe, in effetti, portare un discreto miglioramento, forse anche nell'ascolto del CD, se il tuo lettore - come immagino - fosse dotato di uscita digitale. Resta un po' l'amaro in bocca quando penso che comunque stiamo cercando di migliorare la qualità sonora di file digitali compressi, come quelli che vengono trasmessi via web o DAB. Comunque sì, un DAC esterno qualche miglioramento lo apporterebbe. Il Cambridge Audio che hai individuato andrebbe benissimo per lo scopo, così come qualunque altro DAC nella stessa fascia di prezzo. Valuta anche diversi modelli ProJect o ancora Cambridge di fascia più alta, che cominciano a diventare disponibili nel mercato dell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto Hi-Fi con 4000€
Buongiorno Direttore,
ho intenzione di installare nel mio soggiorno un amplificatore integrato + diffusori da pavimento ed eventualmente un cd player per ascoltare i miei vecchi cd (ne ho una cinquantina). Il mio budget, cd player escluso, È intorno ai 4.000 euro Ascolto principalmente musica pop/rock e jazz fusion come Pat Metheny, mi piace la riproduzione di musica dai toni caldi e bassi profondi. La stanza È lunga 8 metri, la prima metà ove collocherò fisicamente l'impianto È profonda 4 metri, mentre la seconda si apre ad una profondità di 5 (ha la forma di una piccola L).
Dovendo ascoltare principalmente la musica da sorgenti quali la TV/ PC/spotify avevo pensato ad un amplificatore con DAC o connessioni che mi consentano di farlo. Come amplificatore avevo pensato a:

Come diffusori: Ogni suo consiglio sia sull'impostazione di cui sopra che su eventuali altri prodotti che vorrà consigliarmi sarà utile e gradita.
Grazie e buona giornata,
Lorenzo - E-mail: giordanolo70 (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
dalla rosa degli amplificatori candidati devi escludere i Naim citati, perché sono privi di ingressi digitali. Si tratta di amplificatori integrati assolutamente “classici”. Potresti inserire nella lista di candidati anche il Cambridge Audio CX A 81 e il Rotel A14, dotati di tutta la versatilità digitale di cui hai bisogno. Vedi cosa ti riesce di ascoltare, se possibile. Tra tutti questi, il suono più morbido e caldo come forse lo intendi tu, dovrebbe essere quello dell'Arcam.
Per quanto riguarda i diffusori, valuterei sia i Sonus Faber Venere, più dei Dynaudio, che forse hanno un'impostazione meno calda di quel che vorresti tu. Io inserirei nella lista dei candidati dei Rega RX5, Spendor A4, Opera Seconda SE o Opera Gran Mezza.
Tieni conto che molto del risultato finale dipende dall'acustica dell'ambiente. Essendo molto grande è possibile che sia anche un po' vuoto. Questo purtroppo è un problema serio, se speri di ottenere un suono caldo e morbido, che è reso possibile soltanto da sale d'ascolto dall'acustica il più possibile assorbente. Eventualmente potrai intervenire con trattamenti ad hoc in seguito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica liquida, scusate il ritardo...+acquisto lettore CD ed upgrade
Egregio direttore, è la prima volta che le scrivo, da appassionato di musica con conoscenza alquanto sommaria di tecnologie del suono, necessiterei della sua autorevole consulenza; spero porti pazienza, magari ci capisco un po' di più per eventuali scelte future, mie e magari di chi come me, è principiante. L'impiantino realizzato, per esigenze di spazio e di tasca consiste in:

Con i vinili, l'ascolto è piacevole, mai stancante, per me suona emozionalmente bene come pure l'iPod; ho poi aggiunto, per comodità, il ricevitore Bluetooth per l'ascolto di Spotify free (ma sto valutando Premium)+contenuto smartphone. La qualità però, con Spotify ed ancor peggio con YouTube è scarsina, è tutto attenuato, non mi piace e vorrei, se è possibile, migliorarla. Come lei ha già ribadito in precedenza, mi è chiaro che per ottimizzare la riproduzione in analogico del segnale digitale e soprattutto dallo streaming, “serve in primis un'ottimo segnale fonte e poi sarebbe necessario affidarsi ad un buon convertitore D/A”.
Nel mio caso aggiungendone uno esterno tra Bluetooth e ampli, avrei qualche miglioria anche con Spotify free? o senza abbonamento Premium niente? Nel caso comunque, in generale, sia possibile e proficua secondo lei l'accoppiata BT+DAC; me ne indicherebbe qualche modello utile a buon mercato? E poi, potrei collegare il Dac all'ampli via RCA? O ne minerei la resa? (L'amplificatore purtroppo non dispone di entrata ottica).
Vorrei implementare la catena, anche con un lettore CD nuovo, possibilmente sempre a buon prezzo; per spazio e gusto anche, lo preferirei di piccole dimensioni; valutavo il Pro-Ject CD Box S o il più costoso S2, o il Tangent CD2, quest'ultimo, è il più economico, ma ne ho letto bene. Su eventuali sue cortesi indicazioni di papabili, tra questi o altri di sua conoscenza, sarebbe comunque opportuno anche per il CD player filtrare nel DAC? e nel caso quindi se è percorribile questa strada in continuità anche con la mia idea precedente, me ne segnalerebbe di DAC collegabili a più dispositivi? Altrimenti se la faccenda BT+DAC o BT+CD+DAC non è fattibile ed il lettore non necessiti di convertitore, lascerei stare e acquisterei in preferenza, uno CD player che non necessiti di DAC esterno. In sostanza, il CD player mi è necessario ed il Bluetooth se posso migliorarlo nella resa, bene, se no, va bene così.
Infine per un'upgrade anche dell'intera testina del piatto e dei diffusori, a cui pensavo già da un po': al giradischi mi piacerebbe rimontare lo shell originale Technics abbinandolo con una buona testina e stilo compatibile (MM O MC? spesa max 250/300€, se meno meglio), preferirei che mantenesse una certa brillantezza sugli alti e medi con bassi profondi, scarterei le morbide agli alti dato il suono dell'ampli già morbidello; cortesemente se risponde, potrebbe darmi delle indicazioni per eventuali cambi anche del pre-phono abbinabile, sempre se necessario ad un notevole avanzamento.
At Last but not least, i diffusori. Sempre da vostre recensioni, pensavo alle Elac Debut B6.2, o sempre Elac, le Reference Dbr 62. I dubbi sono:
  1. Non avendole ascoltate, né singolarmente né tantomeno a confronto, vale la pena tra le due, spendere di più per le Reference che apprezzo di più, solo esteticamente?
  2. Avendo entrambi i modelli una sensibilità minore delle Indiana, secondo lei, renderebbero meno a basso volume?
  3. Nel caso ne ritenga positiva la sostituzione, posso riadattare, e se si, come, i cavi terminali in biwiring?
L'ambiente è piccolo ed acusticamente favorevole, quasi quadrato misura circa 15 mq, i diffusori distano 30 cm circa sia dalla parete dietro che dai lati angolo estremi e poggiano a circa 60cm dal pavimento comodamente senza vibrazioni. L'ascolto è variegato, Post Punk, New Wave, Classica, Blues delle origini, Jazz, tanta elettronica fatta bene, colonne sonore, Stoner e tanto altro, amo sia gli strumenti organici che sintetici, sia il “rumore” che i sussurri, la ricerca è continua e ho limiti di gusto senza pregiudizi. Negli anni 70, la cara nonna mi regalò al mio quarto compleanno il Mangiadischi, quello rosso di plastica e 4 dischi, che in heavy rotation disintegrai, insieme naturalmente, alle orecchie e alla psiche dei miei genitori, da allora non mi è mai mancato qualche riproduttore per l'ascolto né qualche strumento per suonare; da alcuni anni per varie vicissitudini e adattamenti mi ritrovo, sempre con piacere a comporre questo ennesimo impiantino...
Spero di beneficiare della sua attenzione e di imparare qualcosa di tecnico utile oltre a marchi e tipologie e mi scusi ancora, per le troppe, domande elementari. Spulcio spesso in TNT, leggere di questi argomenti per me da sempre affascinanti e trattati in tal modo, sia da parte vostra che dai lettori, è fantastico.
Milioni di grazie, per il magnifico lavoro divulgativo che con estrema perizia e passione, lei ed i suoi esìmi colleghi, veicolate In modo, di questi tempi, rivoluzionarmente gratuito al nostro interesse. ;-)
P.S. Marchi e modelli da me indicati, sono frutto di mie semplici ricerche senza preferenze oggettive; naturalmente lascio al suo consiglio la selezione di probabili e di priorità nelle scelte volte al miglioramento.
Cordiali saluti,
Vincenzo - E-mail: vincenzo.coda (at) alice.it

LC
Caro Vincenzo,
l'ascolto tramite Spotify standard (o, peggio, YouTube) è minato alla base dal fatto che si tratta di musica compressa, tipo MP3. Non suona male, ma le ambizioni HiFi farebbero preferire una versione del servizio di streaming simile con compressione ma senza perdita. L'ideale sarebbe disporre di un DAC con ingresso Bluetooth, così da evitare troppe “scatole”. Ormai quasi tutti i DAC in commercio hanno ingressi digitali di tutti i tipi, compresa la connessione Bluetooth. Stabilisci un budget e acquista uno di questi dispositivi, da collegare direttamente all'ingresso linea del tuo amplificatore. Anche un CD player qualunque, purché dotato di uscita digitale, potrebbe beneficiare di un collegamento a siffatto DAC. Tutti i DAC, ovviamente, hanno un'uscita analogica per essere collegati a un amplificatore tradizionale.
Per quanto riguarda l'analogico, per la cifra che intendi spendere valuta Goldring o AudioTechnica, da scegliere tra i modelli MM. Il pre fono attuale può stare al suo posto, per ora. Infine i diffusori: ho in arrivo, da recensire, la nuova serie Debut di Elac, anche in versione Reference, quindi porta pazienza e ne saprai qualcosa di più fra qualche tempo, su queste pagine. In generale, il salto di qualità che uno qualunque di questi diffusori ti farebbe fare rispetto alle attuali Indiana Line, è abissale.
Per il collegamento in monowiring, basterà unire le due coppie di cavi (positivo con positivo, negativo con negativo) se i cavi suddetti non si possono separare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Alla ricerca di amplificatori freddi
Buongiorno Direttore,
vorrei innanzitutto esprimere ancora i miei ringraziamenti e complimenti a te e allo Staff di TNT-Audio per il vostro lavoro e per la coerenza che da decenni (!), anno dopo anno, dimostrate rispettando la mission delle origini e fornendo sempre un supporto competente e disinteressato agli appassionati di musica e hi-fi...nel web siete davvero una mosca bianca...
Dopo gioie e dolori (abbondantemente maggiori le gioie però), ora finalmente mi considero un audiofilo (abbastanza) felice, felicità che però sarà a rischio nei prossimi mesi di calura estiva: ho un ottimo amplificatore della AM-Audio in classe A - che interfaccia un lettore cd Accuphase DP510 e una coppia di diffusori AM-Audio Rossini new - che scalda parecchio (come del resto credo sia fisiologico) e che a luglio e agosto finisco per tenere quasi sempre spento (non sono solo paranoie da audiofilo: per una sinusite cronica e altri guai connessi a casa non ho l'aria condizionata ...).
Negli ultimi anni ho consultato più volte TNT alla ricerca di un amplificatore in classe 'D' da utilizzare in estate (ricordo di avere letto commenti interessanti a proposito dei Nuforce); negli ultimi tempi però - per vari motivi - con mio rammarico - ho frequentato di rado il sito e credo di essere ormai poco aggiornato sul tema.
Per cortesia potresti segnalarmi qualche classe 'D' di buona qualità? (probabilmente la timbrica sarà tutt'altro rispetto al classe A ma mi accontenterei di un ampli trasparente - intendo che amplifichi il segnale senza colorare troppo il suono - anche perché il lettore a volte mi sembra un po' enfatico di suo...
Ti ringrazio per il tempo che potrai dedicarmi e ti saluto cordialmente.
Giampietro - E-mail: brau (at) katamail.com

LC
Caro Giampietro,
la classe D ha fatto tanti passi avanti e ormai quasi tutti i costruttori, anche quelli più classici (come NAD, ad esempio) offrono amplificatori integrati in Classe D. Molto dipende dal budget a disposizione che, ovviamente, non menzioni. Potresti prendere in considerazione un integratino della serie D di NAD oppure un IDA6 o IDA8 di NuPrime. Io ti avverto: il rischio che il tuo AM Audio grosso, caldo e pesante sia messo da parte anche d'inverno è alto.
Parti malissimo, con il solito pregiudizio che la timbrica sarà tutt'altro rispetto alla tua amplificazione attuale, io credo invece che il giochino ti farà cambiare idea sulla classe D e pure molto, molto in fretta. Proprio di recente ho assistito all'incredula ammissione di un lettore che è passato da un grosso amplificatore tradizionale a un piccolo e leggero IDA8 di NuPrime. Il grosso amplificatore tradizionale è stato subito messo in vendita. E stiamo parlando di un integrato che costa relativamente poco. Volendo esagerare c'è di che sbizzarrirsi, budget permettendo.
Per quanto riguarda il suono colorato del tuo lettore CD Accuphase, purtroppo temo abbia ragione. L'impostazione di alcuni lettori (e amplificatori) di questo storico marchio è piuttosto personale, non è di certo la neutralità assoluta il loro punto di forza. Piacciono anche per questo, ovviamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta diffusori
Salve, mi chiamo Massimiliano e sono un appassionato di musica ma un neofita di Hi-Fi. Infatti sono alla mia prima composizione di impianto HiFi. Visto che sono prossimo ai 50 anni volevo farmi questo regalo. Fin da ragazzino sono sempre stato affascinato dei sintoamplificatori e ho amici che avevano impianti HiFi composti da sintoamplificatori (Sansui, Marantz). Così mi sono messo alla ricerca su internet ed ho acquistato un Sanyo Dcx 8000K. Ora il mio dilemma è quali diffusori abbinarci. Da scaffale o a da pavimento? è per questo motivo che chiedo a lei un consiglio. La stanza di ascolto è sui 14 mq ed adoro un suono caldo con bassi avvolgenti e non secchi, la gamma alta non deve avere un effetto metallico e tagliente. Le sarei grato in un suo consiglio. La ringrazio anticipatamente.
Massimiliano - E-mail: mgiardiello (at) gmail.com

LC
Caro Massimiliano,
e anche questa settimana non ci facciamo mancare la richiesta di consulenza monca, ovvero priva di quegli elementi essenziali, che sono ben spiegati nelle
istruzioni per l'uso di questa Rubrica della Posta. Nel tuo caso, per esempio, manca l'indicazione del budget preventivato, come se io potessi indovinare quanti soldi tu intenda spendere. E la richiesta da scaffale o da pavimento è inutile, perché solo tu puoi sapere com'è lo spazio che hai a disposizione per sistemare i diffusori. 14 mq non sono tanti e magari dei diffusori da pavimento finirebbero sacrificati in una posizione sbagliata e controproducente. O viceversa. Non vedendo una foto o una piantina, sono costretto a brancolare nel buio. Mi chiedo: rileggete le mail prima di premere invio? Vi chiedete mai “avrò dato tutte le informazioni utili a questo poveraccio perché possa consigliami al meglio?”. No, vero? Lo so. Io vengo a casa vostra e ve lo stacco quel tasto INVIO ;-) Sostituitelo con RILEGGO.
Comunque, posto che sono completamente in disaccordo sulla scelta di un sintoamplificatore degli anni '70, pure Sanyo!!!, che oltre a essere bello non ha molto altro a che spartire con la riproduzione della musica, non mi resta che tirare ad indovinare. Escludo diffusori difficili da pilotare perché il tuo sintoampli non ce la farebbe, ed escludo diffusori costosi perché sarebbero sacrificati se pilotati da un simile coso antidiluviano, e arrivo alle proposte. Sono tutti modelli da pavimento, con una gamma bassa generosa e poco costosi: Indiana Line Nota 550X, Wharfedale Q7, ProJect SpeakerBox 10, Mission VX3. L'importante è che non stiano addossati agli angoli o alla parete di fondo. Per il resto dovrebbero suonare più o meno come interessa a te, supposto che il Sanyo abbia ancora un po' di vita residua nei suoi circuiti (e ne dubito).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musicisti vs audiofili
Grazie della
risposta come sempre stimolante, è sicuramente vero che i musicisti non sono esempi di equilibrio audiofilo, ed è pure vero (constatato un sacco di volte) che hanno spesso impianti ridicoli, cosa che ha sempre meravigliato anche me. è anche vero che ho amici ingegneri elettronici molto esperti ed amanti da anni dell'hifi con i quali a volte non riesco a capire quali siano i criteri di giudizio, uno addirittura consulente e costruttore per una ditta di hifi della mia zona che aveva raggiunto anche una certa visibilità a livello nazionale, dice di non avere addirittura orecchio per giudicare.
Spesso mi dice proprio "non ho orecchie per l'ascolto" (!!!!!), e infatti quando mi è capitato di portargli ad aggiustare ad esempio degli ampli e chiedo un parere sul suono mi risponde indicando l'oscilloscopio dicendo che ha valori magari perfetti e quindi suona bene. Recentemente mi ha chiesto di ascoltare a casa sua delle modifiche che aveva fatto ad un suo ingresso phono (recensito da un'importante rivista tedesca come - absolute spitzqualitat -) perché diceva appunto voleva un parere mio come musicista. Insomma è un bel ginepraio e la verità non sta evidentemente né nelle mie orecchie né nei quadranti degli oscilloscopi del mio amico. Continuerò nella mia paziente ricerca di un lettore con molta curiosità e passione per la musica...e per la sua riproduzione il più possibile vicina alla realtà dei suoni che ho la fortuna di vivere quotidianamente direttamente dalla fonte primaria che sono i musicisti e i loro strumenti e naturalmente facendo tesoro dei suoi sempre ottimi consigli che stimolano ad andare avanti nella scoperta di tecnologie sempre più raffinate per raggiungere lo scopo.
Grazie ancora e alla prossima occasione.
Massimo - E-mail: delriomassimo (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
francamente non capisco lo stupore. Perché un musicista o un ingegnere dovrebbero essere esperti di suoni riprodotti da un impianto HiFi? Sarebbe come pretendere che un chimico fosse un esperto sommelier, o che un grande obeso fosse un bravo cuoco. I musicisti hanno il problema di avere la musica dentro la testa e l'ascoltano in maniera profondamente diversa da noi audiofili. Ne ho esempi chiarissimi a km zero. Non c'è verso di farli stare concentrati su una buona registrazione (di classica, ad esempio) perché non gradiscono l'intepretazione o l'esecuzione. Non sentono i suoni, ascoltano il resto. I suoni sono secondari. E infatti dicono “questa registrazione fa schifo”, perché per loro il contenuto artistico ha un valore immensamente superiore a quello sonoro. Per noi audiofili, spesso, non è così, anche perché non sempre siamo capaci di valutare la qualità musicale dell'interpretazione. Non dico che abbiano ragione o torto, ma son fatti così. Se fate sentire un pezzo di batteria a un batterista non vi dirà se è incisa bene oppure no, perché sarà lì concentrato a sentire il tempo, le scelte tecniche dell'esecutore e/o il valore artistico dell'esecuzione. E lo stesso vale per tutti gli altri strumenti.
Sugli ingegneri, poi, stendo un velo pietoso. Raramente capiscono di suoni e ancor meno di musica. Men che meno di numeri. Guardano le misure. Sono ingegneri, d'altra parte. Calmi, calmi, esistono le eccezioni, sia chiaro, in tutti gli ambiti ;-)
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Saluti e richiesta consiglio da un pastore con la passione per la musica
Buon pomeriggio Lucio,
come accennato nel mio primo tentativo di contatto, recentemente ho avviato un upgrade nel mio impianto. La mia stanza di ascolto è 6x6 e il pavimento è di listoni di legno così come lo è parzialmente anche il tetto. Sono da sempre appassionato alla musica in particolare al Rock, al Reggae, alla Black, al Hip-Hop e ancor di più a ciò che ne viene fuori mescolando questi generi. Ho cambiato il mio vecchio CD player Grundig anni '90 credo, sostituendolo con un Marantz CD 6006 UK edition. Anche il mio orecchio che non è un granché allenato ha sentito un maggior dettaglio e un "punch" che con il modesto Grundig mi sognavo. Qualche mese fa, complice una ghiotta occasione, ho cambiato anche le mie vecchie Bose 301 1 Series con delle Pylon Audio Diamond 28. Non essendo un esperto anche nel descrivere le sensazioni di ascolto, posso solo dire che mi sto emozionando ascoltando i miei CD. Ascoltando "Off the wall" di M. Jackson mi sembra di avere una raffinatezza incredibile specialmente nella voce, almeno per quello a cui ero abituato.
I bassi nonostante i woofer da 18, ben più piccoli di quelli delle 301, sono molto più fisici e comunque controllati. Il soundstage (credo si chiami così) è molto ampio e i vari strumenti sembrano avere ben definito il loro posto. In generale mi sento di dire che il cambio di CDP e diffusori mi ha portato verso una timbrica neutra. La musica mi arriva all'orecchio senza essere enfatizzata ma comunque molto dettagliata.
"Baduizm" lo sento caldo ricco di bassi, "Exposure" di R. Fripp è tagliente, preciso, tridimensionale...non so se sono stato chiaro. Ma ecco il consiglio...
Il mio amplificatore è forse adesso l'anello debole, NAD 3240 PE. Quale potrebbe essere un giusto upgrade in questo senso? Grazie
Dario - E-mail: dario.basso (at) gmail.com

LC
Caro Dario,
anche tu, purtroppo, riempi la mail di dettagli e considerazioni inutili, e dimentichi la cosa più importante: il budget a disposizione. I tuoi diffusori costano circa 2500€, quindi a mio parere dovresti abbinarci un amplificatore dal migliaio di euro in su. Io ci vedrei bene dei classici come il Rega Brio R o il Naim Nait 5si, ma anche i vari Rotel A14, Musical Fidelity M3si, Primare I15 e Audiolab 8300. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Tutto dipende dal tuo gusto e dall'eventuale possibilità di ascoltare qualcosa direttamente. Se possibile, chiedi di avere in prestito qualcuno di questi amplificatori a casa per un weekend, da ascoltare nel tuo impianto.
Il tuo NAD non è male e potrà fare la felicità di un appassionato alle prime armi. Se fosse in buone condizioni si potrebbe vendere per circa 150€.
Infine, una considerazione a latere: mi fa piacere che ti sia reso conto che le dimensioni del woofer non sempre fanno la differenza. La qualità dei driver (e del progetto complessivo) è molto, molto più importante. Ora, se le tue Pylon Diamond 28 sono migliori delle
Opal 20 che ho recensito qualche settimana fa, e vista la differenza di prezzo mi aspetto che siano MOLTO migliori, capisco bene il tuo entusiasmo nell'ascoltarle.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
Con questa mail mi aggiungo alla lunga lista di lettori che vi hanno scritto in tempi di coronavirus semplicemente per ringraziarvi. Non è la prima volta che vi scrivo (grazie mille per i precedenti consigli!), ma questa volta lo faccio soprattutto perché non ritrovo pienamente nei ringraziamenti precedenti i motivi per cui io vi sono grato.
Io non sono un audiofilo felice. Non è vero, mentirei. La lettura di tnt audio stimola in me continuamente la curiosità di ascolti nuovi, nuovi approcci alla riproduzione musicale, migliorie all'acustica ambientale ed altro ancora. Ad esempio, nonostante i suoi saggi consigli, ho comprato poco tempo fa un Planar 1 con Ortofon M2 Red pur avendo cominciato la mia raccolta di vinili più o meno nello stesso momento. Acquisti di cui mi pento periodicamente... almeno fino al momento in cui metto uno dei vinili sul piatto e comincio ad ascoltare. Il resto dell'impianto è composto da un Rotel RA11 (di cui sfrutto il DAC interno collegato a un PC non ottimizzato per la riproduzione audio) e da delle Elac B6. Quando uso la sorgente analogica a volte (es con alcune incisioni di rock acustico e musica cantautorale) le voci per i miei gusti restano un po' indietro e bassi e medio bassi si fanno un pelo troppo invadenti. Con il vinile il suono complessivo si riequilibra, le sfumature delle voci si fanno più discernibili e la mia soddisfazione dell'ascolto aumenta. Non succede sempre e non sono per niente convinto che l'esborso giustifichi il risultato. Però ecco... una certa differenza con alcuni dischi la sento.
L'effetto potrebbe essere tranquillamente riconducibile all'ambiente d'ascolto, ben lontano dall'ottimale (tendenzialmente riflettente). Il posizionamento dei diffusori poi è molto rivedibile. Le Elac sono poste sullo stesso mobile della televisione. Fra l'una e l'altro ci sarà 1 metro e 20 (a essere generosi), anche se sono riuscito a mettere circa 35 centimetri fra le casse e la parete posteriore. L'unica altra accortezza che il famoso fattore WAF mi ha consentito è la frapposizione di tappi di sughero fra le Elac e il ripiano del mobile. Comunissimi tappi di bottiglie di vino tagliati a metà. Però sono 3 per ogni cassa, perché ho letto su tnt audio che è il numero che garantisce maggior stabilità :) Non ho mai provato altri espedienti per isolare le casse. Nella mia vita la musica e il vino si sono mescolati così tante volte che ho una sorta di blocco nel fare altri esperimenti (spero di non essere giudicato per questo). Ebbene sì, quei tappi di vino sono riconducibili più a un'espressione della mia personalità che alla ricerca di una corretta espressione audio. Questo cambierà volentieri nel momento in cui riuscirò a convincere la mia consorte che dei piedistalli per le casse non sfigurano più di tanto nel nostro salone.
Vengo al dunque. Nonostante tutti i limiti di cui sopra, mi sono resto conto che questo setup mi permette di ascoltare con maggiore soddisfazione musica che prima faticavo a seguire. Per me dire che fate un servizio all'Alta Fedeltà è riduttivo. Nel mio caso, avete contribuito ad allargare l'orizzonte dei miei ascolti. Almeno per quanto mi riguarda, contribuite ad alimentare la passione per la Musica.
Forse sono io che sono cambiato e nel tempo ho cominciato a ricercare emozioni che prima non mi interessavano. In ogni caso, il mio impianto è cambiato con me e credo abbia la sua responsabilità in questo. Mi sono convinto che alcuni programmi musicali richiedono degli standard minimi per essere goduti davvero. E ciò capita più spesso con alcuni generi musicali che con altri (con musica classica e gospel o gruppi corali ad esempio). Hai scritto di recente, e più di una volta se non sbaglio, che la musica ci fa emozionare anche quando viene emessa da una radiolina a transistor. Non controbatto, ma aggiungerei che questo è più vero con alcuni generi musicali che con altri.
Vorrei sottolineare che in nessun modo questo equivale a stabilire una sorta di gerarchia fra generi musicali che hanno raggiunto il loro apice in epoche diverse. Fatico molto a capire come alcuni artisti rock pure rinomati possano essere ritenuti intrinsecamente e indiscutibilmente superiori ad alcuni artisti attuali. Condivido la tua opinione sui Queen ad esempio e a mio parere anche sui primi Beatles si potrebbe aprire una bella parentesi. Ma probabilmente è meglio che passi oltre.
Il fatto è proprio che alcune canzoni comunicano benissimo nella loro semplicità e altre meno. Walk on the Wild Side credo ripeta tutto il tempo 2 note (ed è bellissima!) e ti fa venire voglia di fischiettare anche se riprodotta da dei diffusori Logitech. Seguire la nona di Beethoven dall'inizio alla fine da dei diffusori Logitech richiede, diciamo così, un grosso sforzo immaginativo che invece diventa semplice emozione se una qualità minima della riproduzione audio è garantita. Potremmo fare dei distinguo anche restando all'interno della stessa musica classica in realtà (e di qualsiasi altro genere) ma credo mi sia dilungato abbastanza.
Immagino potresti dirmi che quello che voglio dire io è qualcosa di scontato, ritrito e richiamato in centinaia di pubblicazioni tnt-audio. Evita pure di pubblicare questa infinita mail se vuoi. Dici esplicitamente spessissimo che per te, in fin dei conti, ciò che conta davvero è la Musica, e l'Alta Fedeltà è il mezzo, non il fine. Il fatto è che non ritrovo altrettanto spesso questo messaggio nelle lettere che vi inviano. Ci tenevo a farvi sapere che almeno nel mio caso è qualcosa che ritrovo nella mia esperienza quotidiana e che quindi ho molto, molto chiaro.
Un saluto dall'ennesimo pseudo-audiofilo in una serata solitaria,
Michele - E-mail: boglioni.michele (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
felice di saperti in sintonia con diverse mie posizioni, pure quelle più scomode. Concordo con il tuo giudizio su diverse cose dei Beatles, decisamente non tutte memorabili. E concordo anche sul fatto che musica semplice passi più facilmente attraverso dispositivi inadeguati, più di quanto possa fare della musica più complessa (la sinfonica, l'opera e simili). Infine, cosa aggiungere al fatto che purtroppo molti appassionati che ci scrivono non hanno MAI avuto come fine la musica, ma l'impianto? È evidente da ciò che scrivono, dalle ossessioni, dal nervosismo evidente con il quale approcciano l'ascolto del proprio impianto. Non si divertono. Direi che è normale che, come in ogni passione, ci siano quelli più fissati con il mezzo che col fine. Accade in tanti altri settori. Conosco ciclisti, tanto per citare un campo che conosco bene, che sanno tutto dei progressi tecnologici del settore, della componentistica più sofisticata, che discettano su quali siano le soluzioni tecnicamente e teoricamente più efficaci, ma difettano molto nella pratica. Nel senso che sono dei pessimi atleti che in sella a biciclette da 10.000€ si fanno beffare da altri con mezzi ben più modesti. È il lato oscuro - e pure un po' patetico - delle passioni, ma ci sta.
Grazie del feedback!

Suggerimento musicale della settimana

Di nuovo musica appena uscita, si tratta del nuovo album di Paul Weller (ex Style Council), dal titolo On sunset. Ascoltiamo questa “Earth Beat” che ricorda, per certi versi, i migliori Style Council di tanti anni fa, ma con una nota di fresca modernità che è apprezzabilissima.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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