Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 3/10/2020 - 10/10/2020

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  1. Cavo TNT STAR
  2. Ampli cuffia e altro
  3. Nuova amplificazione
  4. Gold Note vs Densen Beat
  5. Info su acquisto diffusori
  6. Aiuto consiglio diffusori
  7. Bassi cambiati in peggio
  8. Consiglio diffusori con 2000€
  9. Audiogramma
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Cavo TNT STAR
Salve,
dopo aver letto i vostri articoli sul
cavo in oggetto, decido di costruirlo e provarlo, premetto che i miei cavi di potenza sono semplici cavi bipolari 2.5 mm in rame ofc; 2,5 mt per lato.
Reperisco una rimanenza di 7,5 mt di cavo quadripolare da 1,5 mm per conduttore non twistato schermato da una pellicola e da una calza in rame.
Lo appronto e configuro come da suggerimenti sul sito, la lunghezza ovviamente rimane 2,5 mt per lato. Il miglioramento sonoro è sbalorditivo, roba da non crederci, basso più controllato, fermo, deciso ma non invadente, batteria più realistica, voci decisamente più musicali, mi arrivano sfumature mai sentite, dettaglio superlativo, nei momenti in cui la musica è più complessa ed il suono prima sembrava "aggrovigliarsi" adesso il messaggio sonoro è pulito.
Sono veramente impressionato in senso positivo ovviamente. Questo dopo aver ascoltato un cd raccolta di Joan Armatrading contraddistinto da un bel suono pieno e bassi potenti ed un vinile di Norah Jones caratterizzato da sonorità pulite e da una voce molto gradevole.
Ma arriviamo al dunque, nel rimettere al posto il vinile, noto un certo calore provenire dal mobile (completamente aperto) dove sono alloggiati i componenti, tocco la parte superiore del finale e constato come sia decisamente più caldo di come lo diventa di solito.
Dopo un primo momento di perplessità decido di fare due misure, prendo il multimetro digitale, uno strumento professionale true rms, vado a misurare il valore di resistenza del vecchio cavo, trovandolo ovviamente come mi aspettavo pari a 0 (ai capi ovviamente del solito conduttore), ma mi sovviene anche di misurare la capacità ai capi dei due conduttori facendo attenzione che all'altro lato del cavo questi non siano in corto.
Rilevo 0,10 nF circa. Senza smontare i cavi nuovi dall'impianto, prendo i 2,5 mt avanzati del cavo quadripolare, li configuro come i cavi montati e vado a misurarne la capacità. La resistenza ovviamente è sempre pari a 0. Ma rilevo 1,10 nF circa.
Cavolo, un bel valore, praticamente un vero e proprio condensatore! Configuro lo spezzone unendo i cavi adiacenti, riprovo. Rilevo 0,80 nF circa.
Decido di riconfigurare i cavi dell'impianto come lo spezzone cioè unendo i cavi adiacenti e riaccendo la catena, nel frattempo il finale si è raffreddato.
Metto su un bel cd della grp, Dave Grusin, Migration caratterizzato da una registrazione superlativa, bassi potenti, suono pulito. I miglioramenti avvertiti all'inizio rimangono praticamente tutti (merito della schermatura?) ma nel contempo il finale, alla fine del cd che dura circa un'ora, ha scaldato in maniera minore.
Ora arrivano le considerazioni; possibile che questa capacità ai morsetti del finale possa in qualche modo sollecitarlo in maniera maggiore magari a tal punto da essere indesiderabile o addirittura pericolosa?
Preciso che ho un finale DENON POA 2200, un ottimo apparecchio che in tante prove che ho fatto mettendolo anche a confronto con finali blasonati non si è mai rivelato secondo a nessuno ed è un grande erogatore di corrente. Posso anche fornire i dati tecnici rilevati direttamente in una prova di Audio Review (n 57) Attualmente lo uso con due casse Monitor Audio Monitor 300 che hanno una impedenza di 4 ohm.
E dal punto di vista della trasmissione sonora questa capacità effettivamente come va considerata dato che comunque il cavo dimostra di avere potenzialità notevoli? Dico questo perché normalmente si cerca proprio di mantenere la capacità dei cavi la più bassa possibile o questo vale solo per i cavi di segnale?
Sperando che questa mia venga presa in considerazione e magari pubblicata e sperando anche di ricevere una risposta, magari con consigli porgo i miei più sentiti saluti.

Errata corrige
Salve, con la presente desidero effettuare una precisazione a quanto scritto nella mail precedente.
Allora, la temperatura del finale l'ho rilevata anche usando la vecchia piattina ofc da 2,5 mm ed in realtà il calore rilevato è praticamente lo stesso.
Evidentemente non avevo mai fatto caso a questo particolare. L'ho addirittura misurata con un termometro digitale a sonda ponendo la stessa sul coperchio del finale e si aggira sui 40 gradi dopo un ora di funzionamento.
Rimangono però le considerazioni sulla capacità del cavo, anche perché se si va a cercare un cavo quadripolare schermato presso un elettricista o su internet si trovano cavi per automazione e controllo contraddistinti quando specificato da valori di capacità non proprio bassi.
Al limite si trova qualcosa con capacità più bassa ma sempre rilevante in cavi quadripolari schermati per uso in informatica.
Ad esempio il cavo che ho reperito io è un cavo FRAR per automazione e controllo della CEAM. Sul relativo sito si trovano anche i dati tecnici dei cavi prodotti.
Sperando di non aver inutilmente "rotto le scatole" nuovamente saluto.
Manrico - E-mail: manri.ali (at) gmail.com

LC
Caro Manrico,
nessun amplificatore decente si scompone se collegato a cavi ad alta capacità (ben più di questa che hai misurato). Non si tratta di un problema reale, per quanto riguarda i cavi di potenza. La capacità, nei cavi di segnale, influenza la risposta in frequenza solo se il cavo è collegato a un giradischi, e solo le testine MM risentono di questo valore.
Questo curioso episodio la dice lunga sulla serenità con la quale gli audiofili si avvicinano a questo hobby. Non ti eri mai accorto che il finale scaldava un pochino? Cosa vuoi che siano 40 gradi? Certe amplificazioni vanno molto oltre, e non si rompe niente. Ce la facciamo a vivere questa passione in modo un po' più rilassato, sì?
Comunque, paranoie a parte, sono felice che il nostro semplice progettino TNT Star ti abbia soddisfatto, all'ascolto, così tanto. È ben poca cosa, si può fare molto meglio di così.
Grazie del feedback,
Lucio Cadeddu

Ampli cuffia e altro
Buongiorno Lucio. Riascoltando dopo del tempo il TA-10.1 sono sempre più meravigliato e soddisfatto.
Il mio impianto: Meridian + TA-10.1 + Omega monovia. Non ho quindi una uscita cuffia, di cui ora ho esigenza. Ho letto tutte le recensioni su TNT-Audio, stavo orientandomi verso Trends Audio PA 10D - preampli a valvole/ampli per cuffia, poi ho letto che i moduli per cuffie che non siano autonomi non sono della giusta...bontà.
Sono disposto anche ad avere una configurazione non fissa, nel senso che per ascoltare in cuffia debba sconnettere/connettere altro. Mi scusi se la disturbo per problemi banali, abituato lei a livelli ben più evoluti, ma mi fido molto delle sue valutazioni, nonché pareri.

Buongiorno direttore, sono sempre io a disturbarla. Vorrei migliorare le prestazioni già stupende (e che non vorrei certo perdere) del mio TA 10.1, magari con un po' più di potenza (...lo so, sono problematiche di 15 anni fa...).
Ascolto soprattutto (o quasi esclusivamente) classica e acustica.
Mi sono soffermato su queste soluzioni:

Mi da per favore un parere? Anche una soluzione diversa da tutte le proposte.
Resto in attesa di una sua gentile risposta, (alla mia anacronistica domanda).
Le auguro una buona giornata,
Giulio - E-mail: ditorogiulio (at) gmail.com

LC
Caro Giulio,
il
Trends PA10D è esattamente quel che ti serve, lo puoi utilizzare come pre minimale e come ampli cuffia, vedi la nostra recensione di qualche anno fa. Il TA10.1, a questo punto, potresti configurarlo come finale, eventualmente mettendo il suo controllo di livello al massimo. Non pensare che gli altri ampli cuffia siano chissà quanto diversi, molti addirittura incorporano persino un DAC oltre a un controllo del volume o a una sezione pre minimale. Il PA10D, inoltre, può essere configurato per utilizzare valvole diverse, per divertirsi un po' con il tube rolling. Pertanto il modello SE supporta valvole 6DJ8/6922 mentre quello GE le 12AU7. Fai riferimento alla documentazione ufficiale o alla nostra prova d'ascolto per qualche dettaglio in merito. Di una cosa puoi star certo, che il rapporto qualità/prezzo di questo oggetto è e resta stratosferico, come da tradizione Trends Audio.
Per quanto riguarda la potenza, quella del TA10 non si può aumentare. Puoi tentare con un Virtue o un Dayton, ma non è lo stesso suono del TA2024. Un'alternativa sarebbe un NuForce IA7 usato o un finale Nuprime STA6 da abbinare al piccolo pre Trends Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione
Caro Direttore,
prima ancora di chiedere un suo parere, ragion per cui le scrivo, mi complimento per la sua competenza e disponibilità; cosa che riesco a concretizzare piacevolmente dopo averla vista nelle foto di presentazione del suo profilo e qui aver letto i tratti della sua persona in ambito professionale e privato. Non sono esperto in alta fedeltà ma ascolto con piacere ogni genere musicale. Il mio impianto è composto da un amplificatore integrato denon pma 1500ae con relativo lettore cdp/sacd 1500dcd, giradischi Manticore Mantra (con braccio Alphason Xenon, testina Grado ed alimentazione esterna Heed), pre fono Trigon Vanguard II e casse Proac d15 con cavi autocostruiti quadripolari a stella.
Con i consigli e la pazienza del mio amico Paolo - lui invece competente - desidererei effettuare un upgrade progressivo sostituendo via via che se ne presenta l'occasione alcuni componenti della mia catena. Avrei individuato nel mercato dell'usato una coppia di pre e finale della AM Audio in eccellenti condizioni, esattamente l'a50 Reference s2.1 ed il pre a-3 Reference di ultima produzione (ambedue con il logo inciso sul pannello superiore) da cui sono rimasto affascinato non solo per le eccellenti capacità sonore e di pilotaggio - univocamente riconosciute - ma per la Maestria dell'Ingegno Italiano che questi prodotti esprimono.
Purtroppo, per la distanza tra me ed il venditore, risulta difficile trasportare i miei diffusori per effettuare il canonico ascolto preliminare ed in caso si procederà solo all'acquisto dei due componenti. Quindi, le chiedo se secondo la sua esperienza vi sia sinergia tra le due elettroniche AM Audio sopra indicate e le mie ProAc d15.
Ringrazio anticipatamente per la sua risposta e la saluto con stima e simpatia.
Andrea - E-mail: studiolegalesortino (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
non ho familiarità con le nuove generazioni di amplificazioni AM Audio ma immagino l'A50 sia stato ulteriormente perfezionato negli anni, ragion per cui non vedo alcuna controindicazione al suo acquisto, in accoppiata col pre A-3, e al suo interfacciamento con le ProAC D15. Considera che si tratta di un finale che scalda veramente molto, pertanto il suo utilizzo estivo potrebbe essere un piccolo problema. Hai valutato la possibilità di acquistare, invece, un integrato, magari ancora di casa AM Audio? Ormai questa tipologia di componenti non ha molto da invidiare a soluzioni pre+finale più complesse, costose e ingombranti.
Io un viaggetto per ascoltare a confronto, seppur non coi tuoi diffusori, le differenze tra una coppia pre+finale e un integrato lo farei. Secondo me sarebbe una prova illuminante. Stessi diffusori, stessa sorgente, unica variabile l'amplificazione, integrata o separata. Non credo che da AM Audio ci siano difficoltà per farti provare la differenza. Poco importa se non si tratta del tuo impianto, eliminando tutte le variabili, sentiresti comunque i benefici - eventuali - del passare a una coppia pre+finale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Gold Note vs Densen Beat
Caro Lucio,
sono un Tuo lettore da oramai una ventina di anni, fra figli ed altro sento sempre meno musica purtroppo, però devo sostituire il mio Copland csa8 (lo voglio usare per un altro impianto) con un altro amplificatore. Ho sottomano la possibilità di acquistare fra 450 e 500 euro un Densen Beat b110 oppure un Gold Note s1 anniversary (tutti online) di 12 13 anni.
Non li posso ascoltare, a me sembrano abbastanza equivalenti in termini di qualità sonora (non impostazione anche se credo siano tutto sommato simili), capacità di pilotaggio e valore economico. Ti chiedo gentilmente se invece tu ravvedi una differenza sostanziale fra i due in termini proprio di qualità generale (i.e. uno entry level e l'altro super high end) e se uno ti piace decisamente di più dell'altro.
Avrei bisogno di risposta celere in quanto in trattativa avanzata
Grazie e sempre complimenti
Riccardo - E-mail: richiescatolini (at) yahoo.it

LC
Caro Riccardo,
temo che questa mia risposta non sarà sufficientemente celere, ma purtroppo - data la mole di richieste - non sono in grado di fare da “pronto soccorso audiofilo”, mi spiace. Ed è inutile che chiediate il mio numero di cellulare, naturalmente (sì, succede anche questo). Se avete richieste urgenti, rivolgetevi altrove, forum, gruppi Facebook, altro. Spesso non apro neppure le richieste che arrivano fintanto che non ho smaltito il pregresso. Questa tua è del 7 di settembre, quasi un mese fa. Tra l'altro, non conosco l'integrato Gold Note, quindi non avrei potuto esserti d'aiuto comunque. Di sicuro però mi piaceva/piace molto il Densen Beat, integrato vivace, coinvolgente e dalla buona tenuta del suo valore nel mercato dell'usato. Se lo hai trovato a 500€, prendilo pure senza riserve. Magari, se avessi corredato la tua richiesta telegrafica di altre informazioni, utili a farmi capire - per esempio - a quali diffusori intendessi collegarlo, sarebbe stato persino meglio. Infine, più in generale, non amo molto il ruolo di Uomo Del Monte e le richieste di questo tipo “prendo questo o quello?” Mi annoiano nella maggior parte dei casi. E nella restante parte dei casi mi infastidiscono. È tutto ben precisato nelle
istruzioni per l'uso di questa Rubrica della Posta. Leggerle, ogni tanto, non sarebbe male.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Info su acquisto diffusori
Gentile direttore, sono Ercole, Le scrivo per chiederLe un parere in riferimento all'acquisto di una coppia di diffusori dal prezzo contenuto. Ho letto la sua recensione sui diffusori Lonpoo LP-42 e ne sono rimasto affascinato.
In precedenza avevo fermato la mia attenzione sui diffusori
Moukey in vendita su Amazon allo stesso prezzo, non so se ha avuto modo di testarli. Secondo Lei, posso andare con tranquillità sui diffusori Lonpoo LP-42?
Grazie, cordiali saluti.
Ercole - E-mail: ercolefiorillo (at) gmail.com

LC
Caro Ercole,
purtroppo, posso solo darti il mio feedback sui Lonpoo che ho avuto modo di provare e sul fatto che le mie impressioni stanno ricevendo tante conferme da chi li ha acquistati con grande soddisfazione. Purtroppo non conosco i Moukey che mi segnali, sulla carta sembrano essere un buon prodotto, pure ben realizzato, ma sarebbero un salto nel buio. Anche i McGrey sulla carta avrebbero dovuto suonare meglio dei Lonpoo, e invece non l'hanno fatto. Posso tentare di farmene inviare una coppia in prova, sono curioso, ma la vedo difficile (appaiono “non disponibili” su Amazon), e ho già tanta altra roba da recensire. Starei su Lonpoo, sono un acquisto praticamente sicuro, a patto che uno non si aspetti troppo da un minidiffusore che costa così poco. Fanno miracoli, certo, ma i limiti fisici delle dimensioni esistono. Anche tu, comunque, poni la solita domanda “aut-aut”, senza neppure specificare a che impianto andrebbero collegati i diffusori e quale stanza dovrebbero sonorizzare, due aspetti fondamentali per poter dare un consiglio che abbia un minimo di senso. Avete tutti troppa fretta, ma questo è un hobby dove la fretta non può essere di casa. Rilassatevi. Uscite di casa, fintanto che si può ancora fare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Aiuto consiglio diffusori
Buongiorno direttore,
mi rivolgo a lei per dissipare un dubbio che mi sta assalendo a proposito dell'acquisto di una coppia di diffusori.
Avrei deciso di sostituire i miei diffusori attuali con dei Martin Logan Motion 40i, che ho avuto modo di ascoltare presso la sala d'ascolto del negozio, sia accoppiati ad un amplificatore "robusto" (Marantz PM KI RUBY), sia con il mio amplificatore Thule Audio Spirit 100, un ampli danese da 100 w per canale su 8 ohm. Entrambe le prove sono risultate soddisfacenti. Certo con il Marantz suonavano molto meglio, ma si tratta anche di un amplificatore che costa 4 volte il mio!
Ed è proprio questa storia dell'impedenza dei diffusori e dell'ampli che mi sta facendo venire dei dubbi. Le ML 40i, infatti, hanno un'impedenza di 4 ohm, quindi possono risultare un carico "difficile" da pilotare. Mi chiedo se il mio amplificatore sia sufficiente a pilotarle, se non ci possa essere qualche controindicazione nell'abbinamento, se tanto le elettroniche quanto i diffusori così accoppiati possano affaticarsi e quindi non rendere al meglio, né dal punto di vista del suono che da quello di possibili rotture.
La ringrazio come al solito e attendo fiducioso una sua risposta illuminante.
A presto!
Anonimo - E-mail: p.agus (at) tin.it

LC
Caro lettore,
non vedo alcun problema di pilotaggio tra il tuo amplificatore Thule Audio e le Martin Logan 40i. Se ci fosse stato l'avresti sentito, no? Quanto a possibili rotture...non scherziamo! Un amplificatore moderno pilota carichi da 4 Ohm senza alcun problema, tanto più che nel normale utilizzo domestico si sfrutta solo una minima porzione dei watt disponibili. Il tuo amplificatore, realisticamente, su 4 Ohm eroga almeno 150 watt per canale. Sarai fortunato ad utilizzarne 25 di questi 150. Quindi stai pure tranquillo, se ti è piaciuto come quei diffusori hanno suonato con il tuo amplificatore non avrai alcuna sorpresa una volta collegato tutto in casa tua.
Le uniche cose che contano veramente sono la timbrica e la capacità dinamica. Se queste, nella prova che hai fatto, ti sono sembrate adeguate, dormi pure sonni tranquilli. Concentrati, semmai, sulla personalità delle Martin Logan: una gran parte del suono del tuo impianto dipenderà da queste.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Bassi cambiati in peggio
Buongiorno sig. Lucio, seguo sempre con un interesse il vostro sito che non manca mai di regalarmi un po' di curiosità ogni volta che lo leggo. Espongo rapidamente il mio problema. Ho dovuto spostare l'impianto hifi causa trasloco. L'attuale collocazione è in una stanza mansardata 3x5 altezza media 2,60. La pendenza è lungo il lato corto. Vengo al dunque. Le mie due torri che mi hanno garantito nel vecchio ambiente (un salone 6x3,5) una risposta perfetta sui bassi ora mi stanno deludendo tantissimo. Ho un forte rimbombo sulle note di basso, ma soprattutto quelle bassissime si sono trasformate e mi sembra addirittura che sia un'ottava sopra. In cuffia ho il riscontro che prima del trasloco la risposta era quella corretta in quanto coincidente con quella in cuffia. Le frequenze basse ora sono tutte compromesse.
Non descrivo il mio impianto in quanto penso sia inutile. Il problema è la stanza. Cosa potrei fare per far ricomparire la gamma bassa pulita e ordinata come era prima? Ho già provato a posizionare le casse sia sul lato lungo e sia sul lato corto. Ho provato a svuotare completamente la stanza. Tutti tentativi inutili. C'è quella nota bassissima che ora si sente un'ottava sopra. Non so che fare.
Un caro saluto e grazie se vorrà rispondermi.
Anonimo - E-mail: alekar77 (at) gmail.com

LC
Caro lettore,
purtroppo la stanza influenza per almeno il 50% il suono dell'impianto, lo vado ripetendo da decenni, la tua mail ne è una conferma. Che fare? Esistono due soluzioni drastiche: un'equalizzazione/correzione attiva nel dominio digitale, con un dispositivo come il
DSpeaker Antimode 2.0 che legge la risposta della stanza in gamma bassa e medio-bassa e riallinea la risposta dell'impianto alla fonte. Qualcosa di simile può essere realizzato anche tramite software Dirac, oppure ancora un trattamento acustico professionale, realizzato da tecnici che misurano la risposta della stanza, poi costruiscono e installano trattamenti acustici mirati.
La soluzione meno drastica è casalinga, ovvero si tratta di arredare la stanza in maniera tale che suoni meglio. Di sicuro svuotarla come hai fatto tu è la cosa più sbagliata da fare, semmai occorre riempirla! Tappeti, grandi cuscini, poltrone e divani, quadri in tela senza vetro, trattamento degli angoli, dove si concentrano le basse frequenze. Inoltre, pazienti tentativi di posizionamento dei diffusori, da sperimentare a piccoli passi da 10 cm per volta, includendo in questi spostamenti anche la posizione del punto d'ascolto.
Senza una piantina e qualche foto mi è impossibile essere più preciso di così.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio diffusori con 2000€
Buonasera Direttore, quale miglior complimento se non dire che il mio impianto hifi è composto da pezzi provati su TNT Audio? Ora ricordo che alla fine di una recensione di un integrato a valvole 300b (ming da) consigliavi di provare almeno una volta nella vita un ampli del genere. Bene l'amplificatore è arrivato, un Tektron 300b da 7+7 watt, mancano i diffusori, e qui entra in gioco San Lucio protettore degli Audiofili. Domanda quali diffusori abbinare? Con una spesa sui 2000,00 euro, anche usati, per un soggiorno di 20 mq normalmente arredato con libertà di posizionamento delle casse. Musica ascoltata: molto jazz, cantautori italiani rock anni 70, pop e un po' di classica. Mi piacerebbe un diffusore dinamico e trasparente, dando un'occhiata in giro anche sull'usato ho visto delle Klipsch Heresy, delle quali ci sono più versioni la prima la seconda o la terza, poi Audio Note AZ 3 o ancora Heco Direkt oppure altri modelli che vorrai consigliarmi.
Grazie ancora per la disponibilità un saluto a tutto lo staff.
Luigi - E-mail: luigiprocopio63 (at) virgilio.it

LC
Caro Luigi,
per sonorizzare a dovere, con un minimo di margine dinamico, una stanza da 20 mq usando un amplificatore da 7 watt servono diffusori facili e molto sensibili. In questo caso, vedrei con grande favore un modello Audio Note, diffusori sensibili quanto basta, pensati per funzionare con amplificatori come il tuo, dal suono completo e non troppo “particolare”.
Le Heresy hanno il loro fascino, ma hanno una timbrica molto personale, tale da non consigliarne l'acquisto se non prima di una prova diretta nel tuo ambiente e col tuo amplificatore. In particolare, è l'estensione delle basse frequenze a essere un po' limitata, nonostante le dimensioni del cabinet e del woofer. Meglio, nel senso che hanno una risposta più completa e meno caratterizzata, qualcosa della serie RP o RF di Klipsch. Coi generi musicali da te ascoltati le vedrei davvero bene.
Una scelta più azzardata (ma che a me piace molto) sarebbe quella di un progetto largabanda monovia, con Lowther o Fostex, ma si tratta di qualcosa di ancor più particolare, da valutare assolutamente di persona.
Più in generale, consentimi però di ribadire un concetto: non si acquista un amplificatore - peraltro così poco universale - per poi diventar pazzi nella scelta dei diffusori...si dovrebbe procedere viceversa. Va benissimo la magia della 300B, però bisogna anche essere consci che questa scelta pone delle limitazioni severe alla rosa dei diffusori candidabili all'abbinamento. È un grosso rischio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Audiogramma
Carissimo Direttore,
spero di trovarla bene. Torno a disturbarla per porle un quesito che è una consulenza a cavallo tra la medicina e l'acustica. Recentemente mi è stato diagnosticato un calo dell'udito (con la prova tonale) di circa 20 dB fra i 4000 e i 6000 Hz. Ho 52 anni. Le allego per curiosità l'audiogramma. Allora mi sono detto: potrei utilizzare un equalizzatore per ripristinare questo deficit quando ascolto la musica? E questa è la prima domanda, ha senso? Se sì, come dovrei procedere?
Non ho dimestichezza con gli equalizzatori in quanto non li ho praticamente mai utilizzati perché preferisco un suono “flat”. In maniera pedestre immagino che dovrei elevare di 20 dB (!) le frequenze da 4000 a 20000 Hz (ho anche provato, in verità, ma avverto un aumento considerevole/spropositato delle alte).
Concludo riportandole il piccolo sistema con il quale, grazie ai suoi preziosissimi consigli, ascolto la musica (prevalentemente rock e jazz):

La ringrazio tanto.
Con viva cordialità,
P.S. Ho acquistato (e ho ricevuto) le cuffiette Venture Electronics che ha recensito: davvero molto performanti. Grazie.
Enrico - E-mail: enrico.corbi (at) gmail.com
[Audiogramma]

LC
Caro Enrico,
intanto grazie per il feedback sulle cuffiette ultra-economiche
Venture Audio Monk Plus, sono davvero incredibili! Per quanto riguarda il tuo deficit uditivo, come ho scritto altre volte, francamente non capisco il problema. Perché dovresti ascoltare la musica riprodotta in maniera diversa da quella reale? Mi spiego: quando ti dovesse capitare di andare a concerto, che farai? Collegherai un equalizzatore da qualche parte? O semplicemente ti godrai quella che per te è la nuova realtà? Non so, io non ne vedo il senso. Comunque, proviamo a ragionare su questa fantomatica correzione alla quale aspiri. Intanto il calo è solo in quella fascia di frequenze ma niente sappiamo di ciò che succede altrove. Le audiometrie in genere si fermano a 7-8000 Hz (vedi il grafico?) pertanto è assolutamente normale che se tu aumenti di 20 dB tutte le frequenze sopra i 4000 Hz realisticamente senti un suono del tutto squilibrato verso le alte frequenze. Bisognerebbe capire come si comporta il tuo orecchio al di sopra degli 8000 Hz. Probabilmente ha un calo, anche dovuto all'età, ma non è dato sapere di quale entità e, pertanto, come sia meglio compensarlo. Potresti realizzare un'equalizzazione via software, che esalti solo la porzione di frequenze incriminata, ma non so se l'effetto finale possa essere realistico. Potresti tentare con un equalizzatore parametrico, ormai si trovano usati per poche decine di euro, visto che non li usa più nessuno. Gioca un po' con le regolazioni, fintanto che non ti sembra di raggiungere un risultato per te equilibrato e gradevole. Più di questo, francamente, non è sensato aspettarsi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Egr. dott. Cadeddu,
buongiorno.
La presente per fornire un feedback di cui sono stato recentemente [e assai piacevolmente interessato] del chip "Nobsound/Douk/Pastop/Mogu F900S" in classe D che lei ha
recensito l'anno scorso con esiti molto positivi. Recentemente ho voluto disfarmi del mio vecchio ed economico sistema di altoparlanti "2+1" (30€ nel 2009...) per passare a qualcosa di appena più serio, da abbinare al mio notebook per ascoltare la mia vasta collezione di files mp3 ad elevato bit-rate (so che è inorridito dopo aver letto, ma resista e vada avanti...); volevo qualcosa di economico e la mia scelta è caduta su un prodotto inglese che ho visto in rete, TIBO mod "3.1", un diffusore da libreria (o da stand) amplificato, ed è qui che ho il sospetto di essermi messo in casa il chip di cui sopra, dopo aver letto la sua recensione - infatti la casa madre di questo diffusore indica nei dati di targa "amplificatore in classe D da 50W RMS per canale"; inoltre, è equipaggiato della stessa "voce femminile di benvenuto ad ogni accensione" che lei ha rilevato a suo tempo durante la prova...
Acquistate da amazon ad un costo irrisorio (110€) arrivate dopo due giorni, installate ed ascoltate... e... eh... EHHH... Insomma la sorpresa è stata GRANDE quanto imprevista: queste "lilliput" suonano! E suonano dannatamente BENE, considerando il costo, la pessima qualità di sorgente (mp3) ed il fatto che le ho posizionate in modo tale da offenderne la resa (mi offenderebbe anche lei, a ragione, se potesse vedere come le ho sistemate, ma lo spazio a disposizione della mia postazione pc è quello che è, e poi, tanto, pensavo che si tratta di "cose da computer senza importanza" da ascoltare quando non ho voglia di accendere l'IMPIANTO AUDIO SERIO che da oltre 20 anni dimora e lavora in casa. Ho 60 anni dei quali 45 passati ininterrottamente a coltivare la passione della musica e della sua buona riproduzione [mediante prodotti seri e giusti], pensavo di averle viste e sentite tutte, ma questa "CLASSE D" mi ha francamente spiazzato (positivamente).
Non oso pensare al miglioramento ulteriore, se mettessi le piccoline in condizioni come raccomandato dal costruttore (su stand alti 60cm e lontani dalle pareti) facendole riprodurre sorgenti SERIE (formati LOSSLESS o STREAMING non compressi)... Penso che questa sia vera evoluzione, ovvero concedere a tutti, a costo basso e comunque ragionevole, la possibilità di dotarsi di devices audio in grado di fornire vera QUALITÀ UDIBILE come ho avuto modo di constatare personalmente. Un caro saluto e ancora complimenti per il sito, che leggo ormai da 20 anni.
Alain - E-mail: aorlandini (at) libero.it

LC
Caro Alain,
da tempo vado ripetendo che la tecnologia ha spalancato le porte della buona riproduzione musicale domestica a una tipologia di utenti che mai si sarebbe potuta permettere le cifre di un buon impianto stereo! È dai tempi del T-Amp che le cose sono cambiate, radicalmente. C'è chi lo capisce e chi continua a stare arroccato su posizioni anacronistiche, quasi ad aver paura di perdere uno status faticosamente guadagnato a suon di zeri con la carta di credito. Recentemente parlavo con un distributore italiano, che mi proponeva in prova un sistema all-in-one, dal trascurabile costo di 12.000 euro (dodicimila). Ho obbiettato che con quella cifra si acquista un'automobile (che ha ben altra tecnologia). In risposta: “Perché, quanto vorresti spendere per un impianto HiFi?” Ecco, questa distanza siderale che esiste tra alcuni costruttori e operatori e il mondo reale consente le esagerazioni che sono davanti agli occhi di tutti. Non so se il suono che ti piace sia merito del chip in classe D o di un progetto intelligente, fatto sta che oggi con 30 euro di amplificazione e 50 di diffusori (es. F900S e Lonpoo LP42) si accede a una qualità di riproduzione inimmaginabile, anche solo 5 anni fa. Chi non vuole capirlo ha solo paura di rendersi conto di aver speso tanto, tanto denaro inutilmente. E tutti gli altri di diventare improvvisamente incapaci di giustificare le cifre richieste per i loro specchietti per le allodole.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Ancora nuovi album da solisti, il 25 settembre è uscito “By the fire”, album solo di Thurston Moore, chitarrista dei Sonic Youth. L'album contiene lunghe suite, come questa ipnotica Siren, di ben 12 minuti. Gli echi dei Sonic Youth sono forti, l'inconfondibile timbro della chitarra di Moore è sempre lo stesso, ma c'è tanta voglia di sperimentare nuovi territori. Non per tutti.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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