Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 27/2/2021 - 6/3/2021

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  1. Upgrade globale con 6000€
  2. Compattoni disgraziati
  3. Upgrade si, upgrade no per Aliante
  4. Ristilare un fonorivelatore
  5. La giungla dei DAC e degli Streamer per la musica liquida
  6. Possibile cambio diffusori
  7. Valvole e vinile
  8. Hi-Fi entry level per ascolto vinili
  9. Dubbio su connessione diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade globale con 6000€
Gentilissimo Direttore, vi seguo da oramai tanto tempo, è giunta l'ora di farle alcune domande. Vorrei aggiornare il mio impianto audio, e vorrei aggiungere la musica liquida, premetto che sono completamente ignorante in materia (musica liquida), il mio impianto è così composto diffusori B&W cm5, amplificatore onix a65, lettore CD marantz 7001, vorrei passare a prodotti di maggior quantità globale, ascolto praticamente di tutto, dal Rock, alla classica, l'ambiente misura, 4x4x3 la mia disponibilità attuale si attesta in 6000 euro, considerando che vorrei tenere il 7001 come posso migliorare diffusori, amplificatore, più un lettore di rete?
Per i diffusori punterei su un modello a torre, la ringrazio se vorrà rispondermi, complimenti per il suo lavoro che ci accompagna tutti i fine settimana.
Paolo - E-mail: paolosabbi1 (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
intanto punterei ai migliori diffusori da pavimento che il tuo budget ti consenta di acquistare. L'ambiente non è enorme ma, se gli arredi lo consentono, una torre da pavimento è senz'altro la soluzione ideale, come anche da te indicato. Ci destinerei circa 3500€ dei 6000 totali stanziati. Possibili candidati potrebbero essere: Proac Response DT 8, Martin Logan Electromotion ESL, PMC Twenty 5.23, B&W 702S2 (per non discostarti troppo dal sound attuale), Focal Aria 948, KEF R7, Totem Hawk,
Duevel Enterprise...vedi tra questi cosa ti riesce di ascoltare direttamente e valutare. Per quanto riguarda l'amplificazione, che andrebbe però scelta dopo aver deciso i diffusori, io valuterei Naim Nait 5si, Rega Elex-R e NuPrime IDA8. Per lo streamer c'è l'imbarazzo della scelta, da Cambridge Audio CX N V2, passando per Naim Mu-So, per arrivare all'Audiolab 6000N Play, se volessi risparmiare un po'.
Se puoi, acquista tutto nello stesso negozio (fisico) per avere la possibilità di ascoltare tutta le catena ed eventuali altre alternative. I tuoi pezzi mettili in vendita privatamente, di sicuro ci ricavi di più che a farteli ritirare come usato. Hanno ancora un certo mercato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Compattoni disgraziati
Gentile Direttore, salve, le scrivo per raccontare in breve un episodio che mi ha dato da pensare un poco; mi danno da controllare uno stereo, un compattone di quelli che andavano un tempo, pieni di simpatiche lucette, levette e controlli vari, un vero albero di natale, con i wattaggi di potenza dichiarati (9+9) senza indicare in che modo, penso tra me e me, suonavano male allora figurati adesso, poi prendendolo in mano mi dico: anche peggio, troppo leggero, e il trasformatore? Aprendolo ho la conferma, un minuscolo trasformatore che fa tenerezza solo al vederlo, condensatori di filtro da compatire, piccini piccini, poverini, vado al finale, controllo per pignoleria su internet e vedo che la casa lo dichiarava sul data sheet non oltre i 5,3 watt per canale con lo stesso disgraziato spremuto al massimo, come un limone. Non scrivo altro, non penso ci sia altro da dire, ho detto all'amico che me lo ha dato: la prossima volta tenetevi i soldi in tasca, aspettate e mettete da parte per comprare qualcosa che abbia un senso, meglio aspettare un poco e prendere roba di valore.
Un bidone rimane un bidone.
Grazie della pazienza, ciao
Lorenzo - E-mail: cambilorenzo19713 (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
i sistemi compatti di una volta erano, spesso, delle vere e proprie porcherie. Purtroppo anni fa non c'erano tante alternative, nel nuovo, se uno aveva pochi soldi da spendere. Con l'arrivo della classe D e di diverse nuove tecnologie, per fortuna, il vento è cambiato e oggi, con una cifra persino più bassa rispetto a quella che si spendeva un tempo per un impianto compatto, si porta a casa qualcosa di assolutamente dignitoso e che suona come mai ce lo si aspetterebbe! Certo, ci saranno ancora quelli che si lasciano convincere da un'estetica apparentemente più curata, ma non c'è speranza, tanti continuano ad acquistare con gli occhi e non con le orecchie, con la complicità di mogli poco inclini ad accettare in casa qualcosa che non sia di loro gradimento estetico. Chi avrà mai dato loro la patente da architetto o da estete me lo son sempre chiesto...
Queste persone continueranno realisticamente a buttare via i propri soldi in oggetti che NON suonano, ma che son tanto carini da vedere sulla parete attrezzata. Pazienza, evidentemente il buon suono non è sempre una priorità. Non per tutti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade si, upgrade no per Aliante
Buongiorno direttore,
intanto rinnovo i ringraziamenti per il vostro costante lavoro. Sono il felice possessore di un paio di Aliante One Zeta, nella versione rimarchiata Quad Pininfarina, che ho comprato anche (non lo nego) sulla scorta della tua entusiastica recensione dove, tra le altre cose, evidenziavi come sembrava non ci fosse un limite al miglioramento dei diffusori a seguito del miglioramento dell'amplificazione. Attualmente sono pilotate da un integrato Aurion Audio AI500, ma la dismissione di alcune elettroniche e un po' di vinili non interessanti mi sta mettendo in mano un piccolo tesoretto (potrei arrivare a 2 o 3 k€) che sto immaginando come reinvestire. Volevo chiederti quale secondo la tua esperienza è stata la migliore accoppiata con cui hai ascoltato le Aliante, o quale potrebbe essere ipoteticamente.
Il resto dell'impianto è un meccanica+DAC North Star 192 e un giradischi Pro-ject RPM5 con Sumiko Blue Point Evo III e pre Lehmann Black Cube SE II.
Ti ringrazio,
Luca - E-mail: panluca (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
i miei ascolti delle belle
Aliante One Zeta risalgono a tanti anni fa (1998, sono passati ben 23 anni!!!), mi è impossibile dirti - oggi - quali siano le migliori amplificazioni da abbinarci, ammesso che questo concetto possa avere un senso. Io le ascoltai all'epoca e le restituii all'Azienda, non ho effettuato altre prove da allora ad oggi. A vent'anni di distanza, poi, gli amplificatori integrati son ben altra cosa rispetto a quelli che circolavano all'epoca. L'idea di integrato di lusso era ancora in embrione e oltre una certa cifra ci si rivolgeva alle soluzioni pre+finale di potenza.
Per il budget che ti sei prefissato ci sono oggi tante ottime soluzioni, tra le quali valuterei Primare I25, Musical Fidelity M6 si, Sugden A21A Signature, Primare I25 Prisma, Naim Nait XS3, Rega Elicit-R. Non conosco l'amplificatore che tu utilizzi adesso, quindi non ho idea di come possa essere confrontato con le soluzioni che ti ho proposto. Un ascolto comparativo dovrebbe essere obbligatorio, in questi casi.
Più in generale, se sei soddisfatto di come suona il tuo impianto e non hai identificato un'area o un parametro che vorresti provare a migliorare, sarebbe forse meglio soprassedere, in attesa che tu capisca meglio in che direzione muoverti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ristilare un fonorivelatore
Gentilissimo Cadeddu,
ho quasi 60 anni di hi fi sulle spalle, e tantissimi dischi. Il piatto è Linn con braccio Ittok e la testina (da troppo tempo, temo) è una Ortofon Cadenza Blu, che non ho idea di quanto abbia lavorato. Ascolto musica quasi tutte le sere (non guardo la tv, e sto fuori città, senza vicini); sicuramente alcune migliaia di ore. All'ispezione visiva è tuttora perfetta, però "sento", con gli orecchi e la memoria, che il suono ha perso un po' della "magia" che aveva tempo addietro. Le casse sono le Spendor SP1, l'ampli Audiolab made in UK e la testina è settata in modo perfetto. Quesito: vale la pena fare cambiare la puntina (non faccio nomi, ma l'unico, credo, che lo fa in Italia chiede € 500) o conviene sostituire la testina? Che poi cambierei con un'altra Cadenza, magari la Bronze. In definitiva, siccome il suono della blu mi soddisfa(va) pienamente, la ristilatura fa recuperare il suono originale? Il lavoro comprende, oltre la puntina, anche la sostituzione del "supporto di appoggio" dello stilo?
Grazie e cordiali saluti,
Giacomo - E-mail: g1acomo46 (at) virgilio.it

LC
Caro Giacomo,
se la testina ha lavorato qualche migliaio di ore forse sì, lo stilo è un po' al limite della sua vita utile. Dovresti percepire un leggero calo sulle alte frequenze e una minore capacità di analisi del contenuto dei solchi. L'operazione di ristilatura è sicuramente consigliabile, considerando che la testina nuova costa quasi 1300€, direi che i 500 richiesti ti consentono di riportarla in condizioni operative ottimali. Tieni anche conto che in genere ti è consentito scegliere materiali del cantilever e il profilo della puntina, variabili a seconda della scelta i prezzi. In genere si sostituisce tutto, sia cantilever che sospensione che puntina, altrimenti si tratta di un lavoro a metà, in quanto anche la sospensione del cantilever si rovina e si indurisce col tempo. Oltre a Torlai, anche Audiosilente si occupa di riparazioni e ristilature, puoi sentire anche lui per un preventivo. L'operazione è senz'altro consigliabile e molto vantaggiosa in termini economici. Visto che tu eri completamente soddisfatto del suono del tuo sistema analogico, non vedo motivo per sostituire l'intera testina, tanto più se pensavi di acquistarne una identica o molto simile.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

La giungla dei DAC e degli Streamer per la musica liquida
Caro Direttore,
dopo parecchi anni sono ancora a chiedere un prezioso aiuto. Siccome dopo parecchi studi e navigazioni su web, riviste, non riesco proprio a districarmi tra le varie sorgenti digitali e loro tecnologie. L'unica idea che mi sono fatto è che oggi è di moda il convertitore R2R, che ho studiato a scuola quarant'anni fa. Al di là di tutto, a me serve solo una sorgente/DAC di musica liquida di indiscussa qualità ad una cifra di circa 3000 euro, ma anche meno.
Quindi sono a chiederle se ha qualche consiglio. Ho rinunciato anche ad andare ad ascoltare gli apparecchi perché ce ne sono pochi nei negozi e sono messi in contesti dove difficilmente riesco a comprenderne la qualità. Non riesco a “liberarmi” di un DAC cinese pagato 600 euro 12 anni fa. Altro mio dubbio è se meglio prendere uno streamer integrato al DAC o separati. Alcuni dicono che con i collegamenti digitali si diventa pazzi, sembrano influire molto sul risultato. Quindi con lo streamer integrato magari c'è già una connessione ottimale. Per lo storage della musica non ho problemi, posso collegare un computer, un Hard disk, Nas, streamer di rete, non sono schizzinoso :-) nemmeno sui nuovi formati, mi basterebbe il formato CD fatto benissimo.
Comunque le indico la configurazione attuale:

Sono abbastanza disperatuccio, spero in una qualche ottima dritta. Mi domandavo anche se apparecchi come quelli Lector, Aqua, Naim (tipo NDS) sono ancora attuali rispetto alla concorrenza anche dell'est arrembante.
Tralascio i complimenti di rito per la rivista, la leggo sempre molto volentieri.
Un saluto,
Stefano - E-mail: ssgrandi (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
io prenderei una macchina con DAC incorporato, avresti meno problemi di interfaccia e un sistema di sicuro più semplice e facile da gestire. Un Naim NDS è un acquisto sicuro ma il modello vecchio che troveresti usato al budget che hai preventivato non è up-to-date dal punto di vista delle diverse compatibilità. Il vantaggio è che utilizza lo stesso PCM1704 del tuo DAC :-)
Più aggiornati sono sicuramente il
Cambridge Audio 851 N che abbiamo recensito molto favorevolmente e il Primare NP30. Valuta anche la possibilità di un all-in-one come il Cocktail Audio X45, che ti consente di eliminare tutti gli altri componenti digitali nella tua catena, lettore CD compreso. Con 2000€ risolvi in un colpo solo tutte le tue esigenze digitali presenti e anche future. Legge di tutto, gestisce ogni tipo di file e di servizi di streaming, rippa i CD su hard disk e tanto altro ancora. Facci un pensierino!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Possibile cambio diffusori
Gentilissimo Direttore,
mi farebbe piacere avere un suo parere sull'opportunità di cambiare i miei attuali diffusori e, nell'eventualità, su quale scelta dirottarmi. La mia catena al momento è composta da:

Al momento non sono interessato all'ascolto di musica liquida e il mio genere di riferimento (anche se spazio decisamente) è il rock. Vivendo in un piccolo appartamento l'impianto è situato nella camera dove dormo (frontalmente al letto) che misura circa 6 metri x 4. Non sono in grado di capire se il cambio di diffusori potrebbero portare dei miglioramenti. Facendo delle ricerche avrei individuato come alternative le Q acoustic concept 40, Monitor audio silver 6 o Kef R 500 ma non sono in grado di capire quali diffusori potrebbero sfruttare al meglio l'impianto quindi chiedo a Lei un suggerimento al riguardo anche su possibili altre scelte.
Grazie in anticipo.
Fabrizio - E-mail: corduroy77 (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
in tutta sincerità non credo che il cambiamento sarebbe sostanziale, La differenza di classe e di costo tra i diffusori che avresti individuato e i tuoi attuali non è significativa al punto tale da consigliare la sostituzione, tanto più se consideriamo che le Cabasse hanno un rapporto qualità/prezzo molto elevato, come evidenziato nella mia recensione delle sorelle
Cabasse Jersey. Quindi, a meno di non puntare su diffusori migliori nel mercato dell'usato, al momento ti consiglierei di stare con le Tobago, in attesa che il budget a disposizione non diventi più consisistente e tale da permetterti un passo avanti più deciso e sostanziale.
Visto che il tuo genere preferito è il rock, dovresti anche riuscire a evidenziare quali siano gli aspetti che vorresti migliorare, altrimenti brancoli un po' nel buio. I marchi da tenere d'occhio, in ogni caso, sarebbero Triangle, Klipsch, Focal e magari ancora Cabasse.
Non dimenticare che se la stanza non è adatta - e una camera da letto difficilmente lo è - le ambizioni audiophile sarebbero un po' da ridimensionare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Valvole e vinile
Caro Direttore,
ricorro ai suoi suggerimenti per verificare le fattibilità di un'idea che da un po' mi sta girando per la testa. Cogliendo l'occasione di un default del mio vecchio amplificatore Nad C 352, vorrei impostare un impianto vecchio stile. Una sfida insomma. Vorrei acquistare un giradischi e un ampli a valvole per ascoltare alcuni vinili che ultimamente mi sono messo a comperare (jazz). Punto fermo i diffusori Elac Debut b6.2 da poco acquistati. Budget intorno ai 1000 euro. Può uscirne qualcosa di buono? Ho visto di recente un Rega Planar 1. Potrebbe andare bene? Per le valvole non ho idea. Anni fa avevo uno Jadis Orchestra, con diffusori Pro Ac Tablette 50. Cdplayer Linn Mimik. Francamente il tutto non mi entusiasmava.
Grazie e scusi le richieste a volte impossibili.
Carlo - E-mail: clm120649 (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
capisco la tua voglia un po' irrazionale di valvole e vinile e provo a darti qualche suggerimento: per l'amplificazione io vedrei bene qualcosa di italiano come i due Synthesis Soprano e Synthesis Roma, entrambi dotati di ingresso phono, così eviti il pre fono esterno. Sono anche dotati di un ingresso digitale, il che non guasta. Il primo ha una potenza un po' ridotta (12 watt per canale) e costa circa 1200 euro, il secondo costa il doppio ed è più dotato (25 watt per canale, più che sufficienti nel 99% dei casi, in ambiente domestico).
Come vedi, però, siamo abbondantemente fuori budget! Quindi: o rinunci alle valvole o aumenti il budget o vai sull'usato, che però è sempre un grosso rischio coi valvolari. Potrebbe capitarti di dover sostituire delle valvole esaurite e la spesa non è trascurabile. Una possibile via d'uscita potrebbe essere quella di prendere un giradischi già dotato di stadio phono come ad esempio il Rega Planar 1 Plus o qualche modello ProJect. Per l'amplificatore, potresti valutare qualche integrato Yaqin. Ne esistono altri, di provenienza orientale, come Nobsound e Dynavox, che però non ho avuto modo di valutare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Hi-Fi entry level per ascolto vinili
Salve Dott. Cadeddu,
premetto di essere un neofita per quanto concerne il mondo dell'Hi-Fi, quindi mi scuso se la mia prima domanda risulterà banale. Sono da sempre amante della musica e da poco ho ricevuto in regalo un giradischi Audio Technica AT-LP60XUSB, cosa che ha dato l'input a voler esplorare questo mondo. Ai fini dell'acquisto di un amplificatore integrato e una coppia di diffusori da scaffale entry level volevo dunque chiedere a Lei un consiglio. Per quanto riguarda il genere musicale, principalmente ascolto rock ed elettronica.
La situazione ambientale invece è riportata nella pianta allegata. Purtroppo la parete attrezzata, anch'essa schematizzata, vincola pesantemente il posizionamento dell'impianto rispetto al punto di ascolto. Anche a tal riguardo Le chiederei dunque un consiglio sulla disposizione dei diffusori. Al momento il mio budget è piuttosto limitato, motivo per cui una volta lette le Sue prove d'ascolto riguardanti
Nobsound F900s e Lonpoo LP42 non ho potuto fare a meno di domandarmi se un'accoppiata di questo tipo potesse funzionare bene per la riproduzione di vinili e in un ambiente dalle dimensioni specificate.
Se così non fosse, che configurazione consiglierebbe ipotizzando in prospettiva un budget massimo tra i 400/500€?
Spero di aver rispettato i parametri da Voi indicati nella redazione della presente.
Colgo l'occasione di ringraziarVi per il lavoro che fate. Mi sto approcciando a questo nuovo mondo con tanto entusiasmo, consapevole della sua vastità e complessità, e tramite il vostro sito sto imparando molto.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: marco.fulici7 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
l'ambiente non è grande, quindi secondo me l'accoppiata Lonpoo + Nobsound può andar benissimo, meglio ancora se le Lonpoo staranno abbastanza vicine alla parete posteriore. Eviterei però di mettere il giradischi sullo stesso piano dei diffusori, perché le basse frequenze e le vibrazioni prodotte da questi ultimi rientrano dalla testina, causando distorsione e feedback.
Se proprio fosse inevitabile, isolerei il più possibile, con elementi elastici, il giradischi dal ripiano d'appoggio. Meglio ancora se si potesse fissare alla parete posteriore tramite una mensola rigida.
I diffusori potranno stare ai lati della TV, simmetrici rispetto al centro del divano, se pensi di ascoltare da quella posizione. I tweeter dovranno trovarsi all'altezza delle orecchie dell'ascoltatore seduto. Per il giradischi, francamente, potevi far di meglio. Non c'è niente di particolarmente sbagliato in questo Audio Technica entry-level ma a mio parere un ProJect o persino un Lenco di prezzo simile sono realizzati meglio. Però capisco che si è trattato di un regalo, immagino tu non abbia potuto fare molto per dirottare la scelta diversamente. Per fortuna ha una buona testina, la AudioTechnica AT3600, che un po' mette una pezza a un braccio che non sembra esattamente un capolavoro di meccanica :-)
Ci sarà tempo, se la passione dovesse esplodere, per fare passi avanti significativi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbio su connessione diffusori
Buongiorno egregio Direttore.
La disturbo per un dubbio circa la corretta connessione di differenti amplificatori ai diffusori. Premessa: ho un impianto dedicato all'home theater che come diffusori anteriori pilota due casse Klipsch collegate a un ampli Onkyo; tali casse hanno posteriormente 4 morsetti, in predisposizione di una bi-amplificazione (oppure bi-wiring) attualmente non utilizzata, quindi ponticellati tra di loro. Perciò al momento due morsetti sono "liberi”. Ora il problema è questo: ho un ulteriore impianto esclusivamente per ascolto di musica, composto da:

Quesito: posso collegare le uscite dei due finali mono ai due morsetti liberi delle Klipsch (ponticellati), senza staccare i morsetti dei cavi che arrivano dall'Onkyo? Naturalmente utilizzando una delle amplificazioni l'altra sarebbe spenta, e viceversa. Il mio dubbio riguarda la corrente spuria che potrebbe indirizzarsi verso l'apparecchio spento...
La ringrazio in anticipo per qualsiasi aiuto vorrà darmi.
Cordialmente,
Guido - E-mail: guido.trotto (at) gmail.com

LC
Caro Guido,
assolutamente no! Non si può fare nella maniera più assoluta. Per fare quel che vorresti ti serve una centralina di commutazione che consenta di utilizzare due amplificatori diversi con la stessa coppia di casse. Realizza qualcosa di simile la TCC, ad esempio. Costano poco e sono essenziali, non alterano in maniera significativa il segnale in transito. Si tratta del modello TC-616, e ti costerebbe una cinquantina di euro, in vendita in Italia presso Playstereo. Oppure ci sono componenti simili realizzati da Beresford, prezzi leggermente più alti.
È una soluzione, forse non ortodossa, ma è l'unica possibile senza rivoluzionare i due impianti. Volendo metter mano più pesantemente, potresti decidere di far pilotare tutto ai finali Musical Fidelity, alimentandoli con il segnale FRONT del processore HT dell'Onkyo, immaginando abbia un'uscta FRONT non amplificata, a livello linea. Oppure una soluzione ancora più drastica: liberati dell'impianto HT e ascolta solo musica :-)
Soldi e spazi risparmiati, e a guadagnarne è anche la qualità del suono quando si ascolta musica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio, Le ultime volte che ti ho scritto è stato per essere catalogato tra gli audiofili felici ... più felice che audiofilo, forse. Ormail il mio impianto non cambia da un bel po' e continuo a godermelo col sorriso sul volto ogni volta che scendo in taverna ad ascoltare musica. Non sto a ri-descriverlo, ma sottolineo che l'ho messo insieme grazie a te ed alle conoscenze (ma soprattutto alla filosofia) maturate negli anni su TNT-Audio.
Questa volta volevo mandare qualche feedback sugli acquisti semi-compulsivi fatti per la curiosità e per il divertimento di ascoltare cose nuove mantenendo un budget extra low.
Negli ultimi mesi, complici anche le settimane passate a casa a causa dei lockdown, mi sono tolto qualche sfizio e per il “secondo impianto” in soggiorno, che è usato soprattutto per amplificare la TV o per ascolti non impegnati. Ho comprato le Lonpoo LP-42 in sostituzione di due vecchie JBL di bassa gamma che avrebbero avuto bisogno della ribordatura dei woofer, ma che comunque non hanno mai suonato in modo nemmeno decente. Sottolineo che il mio soggiorno non è ottimizzato per l'ascolto, ne' per la forma e disposizione della zona TV, né tantomeno per gli arredi. A questo scopo le piccole Lonpoo sono davvero eccellenti: Così compatte solo facili da posizionare, anche su un mobile, senza essere troppo invadenti per il fattore WAF, e se da un lato i limiti fisici nell'emissione dei bassi possono essere una carenza (non di certo assenti, ma non adatti a chi vuole far tremare i vetri delle finestre), dall'altro le rendono veramente sfruttabili anche in ambienti come il mio, senza generare eccessi di rimbombi o riflessioni fastidiose e permettendo quindi anche di spingere un po' di più sul volume rispetto ad altre soluzioni.
Certo, nell'impianto principale messe a confronto con le Elac UNI-FI mostrano i limiti, ma quello che riproducono è di tutto rispetto! Soprattutto in gamma medio/alta. Poi quando si ripensa a quanto costano ... lasciano a bocca aperta!
Per amplificarle prima usavo il TA-2024 della Sure: come ho già scritto anche nelle lettere precedenti, 30 Euro di pura magia. Vero che a volte mi ritrovavo ad ascoltare col volume al 100%, ma tutto sommato era sufficiente, e senza distorsione. Ho voluto cambiare più per praticità che per la potenza. Ho eliminato il piccolo (pessimo) DAC da 15 Euro che mi serviva per convertire il segnale ottico dalla TV e il coax dal lettore bluray (che sfrutto anche per i CD) e ho cercato un ampli che avesse gli ingressi che mi servivano, basato sul noto chip TPA 3116.
Per meno di 50 Euro, su un sito di commercio cinese, mi sono aggiudicato un gioiellino marchiato “PROZOR” M200, con DAC 192/24 integrato e ingressi ottico, coax, bluetooth 5.0 e aux, più una porta per leggere files da memorie USB; completo di un generoso alimentatore a 24V – 3A, telecomando a infrarossi e cavetteria varia. Ovviamente l'ho provato anche nel primo impianto e non sfigura confrontato con un ampli da 1000 Euro e DAC dedicato!!!
Altro sfizio che volevo togliermi era quello di sentire le cuffiette
Venture Electronics Monk Plus, che avete recensito ad Agosto. Il bassissimo costo giustificava il tentativo, anche sapendo che quasi sicuramente non sarei riuscito a sfruttarle, in quanto per conformazione delle mie orecchie non sono mai riuscito a calzare degli auricolari di quel tipo. Non posso che confermare quanto suonino in modo eccellente ma...dovrei tenerle in posizione con le dita!
Proprio presumendo i miei limiti per l'uso delle Monk+ ho “tentato l'azzardo” di aggiungere all'ordine anche gli auricolari della stessa marca IEM BIE HiFi: Corpo in alluminio tornito, cavo OFC, una serie di “gommini” di varie misure per trovare la calzata ideale, e astuccio rigido per il trasporto... il tutto per 17 Euro (21 la versione con il microfono ed il tasto per usarle per le chiamate telefoniche).
È stata un'ottima scommessa! A mio parere suonano persino un gradino sopra alle Monk Plus, su tutto lo spettro audio: bassi più profondi senza perdere in controllo e una pulizia in gamma alta impressionante, senza comunque mai affaticare! (lascio il beneficio del dubbio che il vantaggio che colgo sia per il “tipo” di auricolare, entrando nel canale uditivo in modo diverso). Dico solo che mi sono ritrovato a non usarle, come inizialmente pensavo, come cuffiette da smartphone, ma le sfrutto quasi solo collegate all'amplificatore dedicato iFi iDSD con CD o musica Hi-Res, perchè sono in grado di valorizzare in modo evidente la sorgente che le alimenta!! Sono così soddisfatto che oltre ad aver archiviato tutti gli altri miei auricolari, anche parecchio più costosi, per ora ho rimesso nel salvadanaio i circa 200 Euro che avevo messo a budget l'acquisto di una cuffia “seria”.
Voglio augurare a tutti i migliori auguri per queste feste e per l'inizio di un nuovo anno che speriamo possa essere ricordato per la conclusione di questo brutto periodo storico.
Un doveroso grazie a te a tutta la redazione di TNT, che resta un riferimento unico per chi cerca “la verità” in ambito hi-fi.
Federico - E-mail: fedezix (at) libero.it

LC
Caro Federico,
grazie per l'ottimo e abbondante feedback sia sulle piccole e strepitose Lonpoo che sulle cuffiette Venture Electronics, in particolare per il modello superiore rispetto a quello da noi recensito. Se con 17 euro sei riuscito a fare a meno di spendere i 200 preventivati non c'è che da esserne soddisfatti!
Bene anche l'ampli con il chip TPA3116, che continua a regalare soddisfazioni. Buon ascolto!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

È appena uscito il nuovo album di Nick Cave (con Warren Ellis) dal titolo Carnage. Ascoltiamo questa eterea e bellissima “Albuquerque”.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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