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I volumi della posta precedente

  1. Il Mostro di Loudness - Parte II
  2. Pochi bassi
  3. Ampli per 1200 Euro
  4. Miglioramenti possibili?
  5. Ampli integrato per 1000 Euro
  6. Dalla prima lettera di Matteo ai TiNNiTi
  7. Semplificazione
  8. Dischi in offerta
  9. Impianto senza grinta
  10. Entusiasmo per il Revox B226

Il Mostro di Loudness - Parte II
Ciao Lucio,
seguendo i tuoi preziosi consigli, non potendomi per il momento permettere di sostenere spese, ho iniziato ad "escludere" il loudness; e devo ammettere che l’unica vittima dell’allucinazione era il sottoscritto: troppe volte siamo "costretti" ad ascoltare rumore anziché musica, e col tempo esso finisce col diventare ("contro la nostra volontà") il principale criterio di valutazione: e gli amici nelle feste vogliono tanti watt (non importa se di pessima qualità) e una quantità esagerata di bassi, per non parlare di ciò che ci propinano alcuni locali o disco-pub.
Parlando poi di buona musica, per ogni concerto gratuito di musica classica (magari in un ambiente idoneo), seguono infiniti "incontri" con musica commerciale "disastrosamente amplificata".
Sabato 6 marzo, la mia ragazza ed io abbiamo avuto la grande occasione di ascoltare "Le Quattro stagioni" di Vivaldi presso l’Abbazia di Morimondo (nella nostra zona): riascoltandole col mio impianto ho notato che per focalizzare bene tutti gli strumenti era indispensabile escludere il loudness e, probabilmente, il deficit delle basse frequenze era dovuto più all’ambiente domestico (il mio soggiorno con una superficie di 34 mq e un’altezza di "soli" 3 metri) che non all’impianto.
Credo infine che anche chi suona non è immune da "allucinazioni": ascoltare il suono di uno strumento o di un’intera orchestra da vicino o dal pubblico cambia completamente. Ovviamente gli amplificatori citati, come tu hai precisato, lasciano a desiderare (soprattutto il vecchio AKAI, con timbrica "spostata in basso"); il Technics va un po’ meglio: miglior focalizzazione, più "velocità" e maggior coerenza timbrica (anche se leggermente spostata verso l’alto). Tuttavia, a differenza dell’Akai, il Technics richiede un periodo di riscaldamento preliminare.
Infine, per quanto riguarda le casse, nonostante le ridotte dimensioni, suonano meglio le Indiana line TH 370 rispetto alle vecchie Boston T-930 (il cui woofer originale, danneggiato dal tempo, è stato sostituito da un buon W20 Indiana line). Come si dice, la qualità di un diffusore non è data soltanto dalla qualità degli altoparlanti impiegati, ma dalla validità dell’intero progetto…e credo che possiamo dire ancora una volta: "Bravo, ingegner Fornasieri!".
Un saluto e a presto,
Andrea - E-mail: andrea_gianelli#libero.it

LC
Caro Andrea,
consentimi alcune precisazioni. E' vero che l'abitudine al cattivo ascolto, così come il sonno della ragione, genera mostri. Nel nostro caso, quello di "Loudness". Se devo però essere sincero fino in fondo, ti confesserò che un buon impianto, coi dischi "giusti", genera senza loudness una tale quantità di basse frequenze che anche l'ascoltatore più avezzo al loudness potrebbe trovare eccessiva. Oltre ai vetri che vibrano, può capitare di sentire le basse frequenze scuotere il divano o la poltrona e così i mobili. Tutto senza loudness.
Ti dico questo per farti capire che molto di quel suono ad "effetto" che tu (e non solo tu) cerchi di ricreare col loudness è già BEN presente su molti dischi, serve solo un vero impianto stereo per farlo uscire fuori. Confesso che talvolta le basse frequenze sono così "pompate" su certi dischi da risultare fastidiose.
Avrai notato, leggendo alcune lettere su questa rubrica, anche in quelle della settimana scorsa, come questo sia un problema abbastanza diffuso, specie in impianti di buon livello: eccesso di basse frequenze, rimbombi ed un suono "spettacolare" che farebbe venire la bava alla bocca al più accanito discotecaro ma che si allontana molto dalla precisione e dalla pulizia che uno cerca sempre nei suoi dischi.
Poi, certo, c'è da fare il discorso della Musica dal vivo. Se non amplificata, tutto dipende dalla sala dove viene eseguita. E' chiaro che un quartetto d'archi difficilmente produrrà dei bassi da "colpo al plesso solare", ci mancherebbe. Però, se ti capita di ascoltare un grande organo a canne in una chiesa o una banda con tamburi e grancassa (che suonano a pochi metri da te) beh, allora credimi se ti dico che nessun impianto è in grado di produrre la potenza, la velocità e la profondità delle basse frequenze di questi strumenti "live".
Un organo a canne, in particolare, è un'esperienza devastante che un audiofilo deve fare almeno una volta nella vita, giusto per "tarare" le orecchie su cosa siano i bassi profondi in natura e nella realtà. Altro che "basso veloce ed asciutto". Non c'è niente di asciutto, nei pedali più profondi dell'organo. E' una vibrazione sorda che mette l'aria della chiesa in pressione e ti senti come circondato, avvolto in una sensazione quasi irreale.

In conclusione: non credere che il suono di un vero impianto HiFi non possa essere "emozionante" anche dal punto di vista "fisico". Può e deve esserlo. Ovvio, tutto questo ha un costo, inutile negarlo...ma come con le auto, se si vogliono i brividi lungo la schiena, bisogna aprire il portafogli.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Pochi bassi
Ciao Lucio.
Scusa se ti disturbo ancora, ma ho un piccolo problema che, spero, potrai aiutarmi a risolvere. Questo è il mio impianto attuale:

L' ambiente di ascolto è piuttosto rognoso: una piccola stanza mt. 3,20 x 3,40 per h. 3,00. Alle spalle dei diffusori un bel muro portante, diffusori a 70 cm da lati e dal retro di fronte ai diffusori un altro muro ai lati dei diffusori abbiamo un armadio a sx e una porta finestra a dx. Il problema : Il suono manca di naturalezza, i medi sono un po' congestionati, il basso è velocissimo ma troppo asciutto. Ho però una ricostruzione scenica ed una velocità del basso da primato. Parte di quanto indicato è una caratteristica delle Proac Studio 100, che per quanto siano delle buone casse, non fanno i miracoli.
Il resto è colpa dell' ambiente. Ti chiedo allora quanto segue:
  1. L' armadio sulla sinistra lavora un po' come un subwoofer viste le superfici ed il fatto che le porte sono in tamburato. Non è che in questo modo mi ritrovo con un' emissione in contro fase e proprio per questo sento così pochi bassi ? Curiosamente se mi sposto verso i lati del punto di ascolto sento molti più bassi, molti meno nel punto centrale di ascolto
  2. Vorrei cambiare le Proac studio 100 con delle nuove casse più adeguate al resto dell' impianto e, se possibile che si integrino meglio con le elettroniche e con un ambiente non proprio favorevole . Ho già provato con le Totem model one, con le Dynaudio contour 1.3, con le Jamo d 830 e con le Harbeth HL P 3 ES, con esiti non gratificanti e soprattutto non migliorativi della situazione attuale.
    Puoi suggerirmi tu un paio di modelli che a tuo giudizio potrei andare ad ascoltare (a parte le Proac response 1 sc che sentirò a breve)? Tieni conto che le dimensioni non devono essere eccedenti a quelle delle Studio 100. Budget di acquisto circa 2500 euro.
Claudio Romualdi - E-mail: romualdi#socoplas.it

LC
Caro Claudio,
il fatto che spostandoti verso gli angoli tu senta più bassi è abbastanza normale, non a caso le trappole per i bassi si posizionano spesso negli angoli. Se le tue prove con altri diffusori non hanno dato esiti particolari, probabilmente è l'ambiente ad imporre il suo carattere sull'impianto, in maniera più "pesante" del solito. Una prova con le Response 1 è comunque da fare (aggiungi anche Sonus Faber Cremona Auditor ed Aliante One Zeta), ma temo che il problema basse frequenze resti.
Certamente quell'armadio vicino alle casse non è benefico. Il fatto che ci sia anche un po' di confusione sui medi mi induce a pensare che il problema sia anche di altra natura ovvero: stanza geometricamente infelice (in effetti, è quasi un cubo) e pure poco assorbente. Dalla descrizione, armadio a parte, sembrerebbe spoglia. Nel caso, non c'è cassa che possa risolvere il problema.
Prova ad aggiungere elementi d'arredo (i soliti che consiglio ogni santa settimana che Dio ci concede su questa Terra).
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Ampli per 1200 Euro
Caro Lucio,
dopo aver cambiato in vari modi l'amplificazione del mio impianto sono giunto ad un punto morto per uscire dal quale avrei bisogno di un consiglio. Posseggo un impianto composto da lettore CD Marantz CD 6000, Preamplificatore Revox B-252 e diffusori AR Status S-50, per pilotare i quali ho già provato diversi finali di potenza "vintage", ottenendo ogni volta un risultato diverso con pregi e difetti diversi, ma comunque sempre meno soddisfacente del vecchio amplificatore integrato YAMAHA AX-490 che usavo in precedenza.
Il mio ambiente di ascolto è abbastanza piccolo (stanza con pareti non prefettamente parallele, circa 5 x 4), ma abbastanza assorbente: ci sono due divani e un pesante tappeto. Ascolto prevalentemente musica classica e Jazz e aggiungo che ho scelto le AR proprio perché l'ascolto comparato con altri diffusori, anche più cari, mi ha convinto per la dolcezza dell'emissione sulle alte frequenze.
Ecco il risultato dei miei esperimenti.

Avendo notato che cambiando il finale il suono si modifica notevolmente, ho pensato di acquistarne uno nuovo, più moderno. Ma, purtroppo, i negozianti non consentono di fare una prova d'ascolto comparativa a casa propria con il resto del proprio impianto, se non per prodotti dal prezzo multimilionario. Nella scelta di un eventuale finale non ho idea di quali possano essere i possibili candidati. Nella mia confusione, ho pensato anche che forse potrei sostituire tutto con un buon amplificatore integrato, tipo "UNISON RESEARCH UNICO" o "MUSICAL FIDELITY A3.2", perdendo però in questo modo la versatilità di collegamenti ed i controlli di tono del Revox B-252.
Insomma, come vedi sono un po' confuso. Se potessi darmi qualche suggerimento (budget max. 1200 euro) te ne sarei grato.
Anonimo - E-mail riservato

LC
Caro lettore,
logica vorrebbe che il finale fosse ancora un Revox, magari dello stesso periodo del tuo pre. Non è facilissimo trovarli e tantomeno provarli. Oltrettutto, uno di questi "esponenti" non ti ha neppure convinto troppo. Quindi, per quanto possa essere contrario agli "ibridi" di diverse marche, mi rassegno a consigliarti qualche finale che possa fare al caso tuo, per mantenere la versatilità del pre Revox che tu gradisci tanto.
Ad esempio, potresti pensare all'AM Audio M-150 (vedi
prova d'ascolto su questo stesso sito), Linn LK 240, Rega Maia 3 o Naim NAP 150. Nell'usato, invece, si aprirebbe una rosa di candidati ben più ampia. Vedi cosa riesci a trovare e/o ad ascoltare. Sentiamoci di nuovo per una cernita finale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Miglioramenti possibili?
Sono in possesso di un pre e ampli SAE e precisamente preamplifier equalizer parametric 2100, dual resolution power amplifier 2401, ho collegato il lettore di cd California audio labs icon MKII con cavi di segnale QED qunex 2, i diffusori sono canton Karat 50, noto che il suono mi appaga molto nelle registrazioni recenti senza dover ricorrere a ritocchi permessi dall'equalizzatore, ma decisamente troppi acuti invadono l'ambiente con registrazioni più datate, vedi ad esempio SuperTramp.
Ammirato dalla competenza che traspare dalla semplicità delle spiegazioni e dalla dedizione quotidiana agli aggiornamenti, chiedo un consiglio per migliorare l'ascolto.
Qualcuno mi ha suggerito casse diverse quali Sonus Faber????
Ringrazio per la gentile attenzione,
Carlo - E-mail: saluseubiot#virgilio.it

LC
Caro Carlo,
pre e finale sono buoni ma un po' datati e le casse temo abbiano un'impostazione un po' tendente al "freddino". Tieni anche conto che parte dell'insoddisfazione che lamenti potrebbe venire da una sistemazione non idonea dei diffusori o da un ambiente troppo riflettente.
Sono concetti che ripeto a pappagallo ogni settimana su questa rubrica, per una volta mi astengo dai dettagli.
Farei anche un'altra osservazione: non puoi pretendere che tutti i dischi suonino allo stesso modo. Le differenze tra una incisione ed un'altra sono semplicemente ENORMI ed un buon impianto HiFi non potrà fare altro che metterle in evidenza. Anche a me piacerebbe che i primi dischi di Billy Joel suonassero come, che so, l'ultimo di Keb Mo. Purtroppo così non è e bisogna accontentarsi.
Riassumendo: una prova con dei diffusori più "caldi" sarebbe da fare comunque, prova a sentire Sonus Faber, Opera, Aliante, ProAC...senza conoscere il budget a tua disposizione mi è impossibile essere più specifico sui modelli.
Prima o poi ripenserei anche all'amplificazione, da sostituire magari con un moderno e raffinato ampli integrato di alta scuola. Questo sarebbe comunque solo un passo successivo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli integrato per 1000 Euro
Spett. le redazione,
Vi scrivo in quanto leggendo il V.S. forum Vi ritengo veri professionisti del settore audio non di parte come alcuni Negozianti.
Premetto che sino a ieri ho ascoltato musica con diffusori Bose 301 poi diffusori progetto Ciare H04.1. 3 vie, 100 W nominali, 200 W massimi, un amplificatore Pioneer SA 606 del 1980, 45+45 W nominali dichiarati.
Premetto che non sono esperto del settore, ma osservando aperti alcuni dei recenti apparecchi, ho constatato che le qualità costruttive dei materiali e le tecnologie cambiano notevolmente. Dopo aver ascoltato in negozio il NAD S 300, Nad C 350, Aeron A-160 nello stesso contesto musicale (brano, diffusori, cavi e lettore cd Nad), a volumi medio bassi non sono riuscito a percepire differenze di ascolto particolarmente rilevanti da poter giustificare differenze cosi evidenti di prezzo. Ho orientato le mie scelte verso un prodotto di media qualità ed ho acquistato il famoso amplificatore integrato Nad C 370 che mi sembra pilotare discretamente i diffusori che ho come il vecchio Pioneer.
Ho letto le V.S. recensioni sui Rotel integrati e sarei curioso di poter ascoltare Rotel 1070 RA , 1070 RB e 1062 RA in quanto sono rimasto profondamente deluso del Nad C 370 (assemblato in Cina) che restituirò al negoziante perchè tra l'altro funziona solo sul canale destro.
Giudicando a prima vista l' assemblaggio costruttivo e le rifiniture Rotel parrebbe ben fatto rispetto ai suddetti ampli citati pur se le schede tecniche sono simili ed anche se nessuno dichiara piu ' quanti Ampere nominali producono ed i diagrammi tecnici. Potrebbe darmi qualche consiglio utile spendendo circa 1000 euro?
Inoltre l'ultima domanda: come potrei misurare la corrente in uscita dell'amplificatore collegando in serie una resistenza di 8 Ohm di watt? E un amperometro digitale? W=V*I ?
Ringrazio anticipatamente
Adriano - E-mail: zazla#libero.it

LC
Caro Adriano,
mi spiace per la tua disavventura con il NAD C370, evidentemente si trattava di un apparecchio difettoso. Tra l'altro, ci andrei cauto coi giudizi, visto che non mi sembra ragionevole giudicare il suono di un amplificatore del quale suona solo il canale destro, ti pare?
Gran parte dell'elettronica di consumo anche di rango è assemblata in Cina e ciò non deve né scandalizzare né meravigliare. I costi della manodopera sono bassi e la qualità del lavoro sempre più elevata.
Per quanto riguarda gli altri amplificatori da tenere in considerazione, ascolta certamente i Rotel che hai citato ed aggiungi anche Audio Analogue Puccini SE Remote, Naim Nait 5i, Rega Mira, Mission Cyrus 6, Atoll IN 100.
Per quanto riguarda la misurazione che intendi fare, a parte che non ti serve ad un accidente, dovresti anche decidere su quali frequenze farla. Normalmente la si misura o da 20 a 20.000 Hz oppure a 1 kHz. A tal proposito, ti servirebbe anche un generatore di toni e sweepate o un CD con tali segnali incisi. Ti consiglio di desistere, l'utilità è prossima allo zero (la resistenza da 8 Ohm NON è neppure lontanamente un carico reale) e la possibilità di fare danni è molto elevata. Non è che il canale del NAD si è bruciato perchè hai voluto fare simili "esperimenti"?
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Dalla prima lettera di Matteo ai TiNNiTi
Un "affettuoso" CIAO a tutta la redazione di TNT!... Vi scrivo per la prima volta...e c'è un motivo se non l'ho fatto prima: volevo leggere tutte le recensioni, le interviste e almeno 1\2 della posta in archivio su TNT prima di scocciarvi con una misssiva tempestata di banalità o domande ignoranti trattanti questioni a voi ridondanti alle quali avreste dovuto ovviare con risposte ripetitive.
...A proposito ...perdonatemi da ora la dimensione della mia lettera,...ma DOVEVO COMUNICARE CON VOI (subito...) perchè siete gli unici gestori di un sito sull' hi-fi CHE FORNISCONO UN SERVIZIO PUBBLICO SENZA SCOPO DI LUCRO. Il governo dovrebbe sovvenzionare VOI...invece di offrire improvvisi contributi su discutibili decoder per tv digitale che quantomeno inducono al sospetto che siano unicamente volti allo sviluppo e all'infida diffusione di un "big brother" speculatio-governativo. Basta ora (mi sono sfogato...) - passiamo alla MUSICA.
Ascolto di tutto da tanto tempo (ho 32 anni) ...jazz, blues, classica, rock, pop, reggae, r&b, fado, musica gitana, ebraica, italo-tzigana, indo-cino-thailandese...e più ne trovo più ne provo...anche se i primordi della mia cultura musicale hanno origine nel Jazz caldo nel sound tipo Paolo Conte e nei pezzi di classica dei grandi compositori.
Se può farvi piacere io sono un accanito sotenitore della VERA STEREOFONIA! - ( ( ( ( (( ---!...I support real stereo...!--- )) ) ) ) ) - ...E lo faccio in ogni occasione in cui mi si presenta la possibilità di diffondere la cultura della riproduzione musicale il più possibile FEDELE ALL'EVENTO SONORO ORIGINALE.
Sono un ostico osteggiatore degli impianti home-theater utilizzati per ascoltare la musica (...a parte poche ...e costosissime... eccezioni). Secondo me solo nei film è ammissibile riprodurre i riverberi della parete posteriore con quei poco aggraziati artifici chiamati "surround"... Mi trovo attualmente (da qualche mese...ahimè...) nella condizione di un disoccupato insoddisfatto della propria catena audio causa la rottura dei miei vecchi e fedeli NAD 340 + THORENS td 166 + STANTON 881S (deve sapere, caro direttore che il sttoscritto, oltre al fattore WAF...subisce anche fattore WABMB (=Wife Always Breaks My Balls...!) infatti, l'amata consorte, dopo un litigio dovuto al mio licenziamento, dopo avermi esortato più volte ad abbassare il volume ...ha lanciato in giardino i 2 "anelli forti" del mio impianto) ora comunque abbiamo fatto pace (...da parte mia non è stato facile...)...sono perciò costretto ad ascoltare la musica con questi componenti (riesumati dal magazzino della mia adolescenza) che assieme creano una catena ancor più strana di quanto era quella originale (...ma purtroppo non così bensuonante...): -ampli Technics su-vx 720 "mosfet class AA" (...???:::)....quando lo comprai usato 10 anni fa me lo avevano spacciato come un doppio mono audiophile...! -giradischi pioneer pl512x (telaio rigido su piedoni morbidi, bello ed essenziale esteticamente) -testina MM National 270c -giradischi digitale Sony con sezione preamplificatrice integrata e prese rca sia per ingressi che per le uscite (consumer)...una specie di "Cyrus quattro dei poveri".... -registratore Minidisc Sony (consumer) -registratore a bobine Revox (old-style) -cavi di segnale in argento autocostruiti (Thender RG95U, conduttore del polo caldo singolo, dielettrico in teflon, schermo-massa intrecciato, RCA gold-plated o silver-plated varii (Audioquest,Thender) - cavi di potenza autocostruiti seguendo le vostre dritte condite da un po' di mio empirismo fantasioso (...progetto in rame OFC di 3 spessori diversi (1.5/3.0/6.0 mm di diametro conduttore) multitwistati, schermati con pellicola d'alluminio, rivestiti di pasta smorzante e pellicola trasparente per alimenti inguainati nella termorestringente (sono grossi quasi 3cm...e, da quando li ho fatti sono diventati il banco di prova per tutti gli impianti dei miei amici...) -2 casse E.S.B. 70ld (3 vie con fusibili su ogni via, con potenziometri su tw.e mid.r. :-( ,ricablate e riterminate) pilotate dal -subwoofer JBL control SB-1 (sub passivo con crossover interno non regolabile ma molto ben tarato in rapporto alle 2 vecchie signore...) non pago delle prestazioni sugli acuti della catena descritta ho operato un upgrading alquanto originale connettendo alla sezione pre del gira-cd (che riceve sempre il segnale in parallelo dall'ampli) -un finale stereo MARANTZ sm500dc -che pilota 2 bookshelf Yamaha ns10m da studio, appoggiate sopra le e.s.b. (coi piedini "upim").
A proposito...le "cassone vintage" sono sorrette da stands in rovere autocosruiti con punte tornite dall'ottone pieno. Se hai voglia di rispondermi, Lucio (passiamo al "tu"...) dammi il tuo parere fuori dai denti e rivelami quali miglioramenti potrei apportare senza grandi spese (il mio budget è all'osso e in banca sono in rosso di 1500 €).
Ero anche curioso di sapere quali danni potrebbero derivare dallo scollegare dalle casse satellite (nel mio caso le ESB) un Subwoofer passivo come il JBL control sb-1, facendolo lavorare da solo: l'energia proveniente dalla sezione finale dell'ampli oltre i 140,150 hertz...dove va a finire? non potrebbe scaldare o rovinare il crossover interno al sub? (scusa l'ignoranza...). ah...! Cosa ne pensi delle mie idee applicate alla geometria dei cavi di potenza?
...AH...:sto per comprare un giradischi PROJECT debut II. A me sembra molto bensuonante, Tu cosa ne pensi? Perchè non aprite una community qui a Bologna? Il terreno è fertile...c'è solo bisogno di qualcuno che educhi gli utenti...
Ciao Lucio...e...GRAZIE A TUTTI DI ESISTERE !!! Che la musica sia con voi...!... (p.s. scrivimi la risposta più lunga che riesci...sai com'è...pendo dalle Tue labbra...)
Matteo - E-mail: ballmar4#libero.it

LC
Caro Matteo,
per favore fai i miei complimenti a tua moglie! E' stata fin troppo comprensiva!!! Ma scusa, col conto in banca in rosso e senza lavoro tu ti preoccupi di acquistare altri apparecchi HiFi oltre ai (troppi) che possiedi già? Mamma, fatemi scendere!
No, davvero, cerca di vendere tutto quel che non serve. In particolare TUTTE le casse ed il sub, magari riesci a ricavarci qualcosa per una coppia di casse usate e...SERIE. Poi vendi Technics e Marantz, per ricavare il necessario per un piccolo ampli audiophile, sempre usato. Se proprio devi spendere, pensa ad un lettore CD degno di questo nome, semplice ed essenziale, pure lui usato, rigorosamente.
Vengo ai tuoi dubbi: se il crossover del sub è fatto per "reggere" potenze elevate, non vedo il problema di collegarlo ad un ampli altrettanto potente. Sui cavi di potenza autocostruiti non so che dirti, certe cose bisognerebbe ascoltarle, per poter emettere giudizi.
Per quanto riguarda la community di TNT in Emilia Romagna, si attende solo che qualche volontario si prenda la responsabilità di fondarla.

Infine, due parole sulla tua introduzione. Ti ringrazio per gli elogi, immeritati, e commento solo brevemente sulla questione "sovvenzioni". A prescindere dal colore politico di chi è al governo...io vorrei uno Stato che anzichè stanziare 100 milioni di Euro (questa sembra essere la cifra) per sovvenzionare l'acquisto dei decoder digitali o sostenere siti come questo utilizzasse la stessa cifra per distribuire buoni-libro, per permettere anche alle famiglie più bisognose di mantenere agli studi i propri figli.
Ci sono famiglie che fanno i salti mortali per acquistare anche solo i libri delle elementari, per non parlare dell'università. So che può sembrare un discorso facilmente demagogico e populista ma mai e poi mai vorrei che il superfluo (il nostro audio o il video, ad es.) fosse sostenuto e sovvenzionato a scapito della cultura di base. Quindi, ben vengano tutte le migliorie (se tali sono) alla comunicazione di massa, chi vuole i mille e più canali video (o audio!) che se li compri pure (ma che li paghi di tasca!), basta che a pagare per questo sfizio non sia tutta la comunità, compresi quelli che sbarcano il lunario alla meno peggio.
Lucio Cadeddu

Semplificazione
Preg.mo Direttore,
sono un Vostro lettore da sempre e, ritengo la Vostra rivista una delle poche veramente concrete, e non di parte. In tutto questo tempo è la prima volta che vi scrivo, ma oggi ho bisogno di un consiglio per me di rilevanza fondamentale e credo che solo lei (per la fiducia che alimenta la mia fidelizzazione alla vostra rivista) può darmi.
Vengo al dunque; la mia sala ascolto è circa 40 m. Ho un impianto così composto:

Vorrei semplificare il mio impianto con lo scopo di ottenere un suono più dinamico e cristallino, senza rinunciare ad un basso corposo e morbido. Avrei pensato di lasciare il cd Rotel, il pre audio note e il finale counterpoint, abbinandoli alle Klipsch RF 3.
Lei che ne pensa? otterrei giovamenenti da tale configurazione?
Anticipatamente la ringrazio e auguro a tutti Voi un buon lavoro.
Dr. Della Bina Fabrizio - E-mail: ontheroad.ads#virgilio.it

LC
Caro Fabrizio,
non conosco il suono dei diffusori H601 della Ciare quindi mi viene difficile fare un confronto con le RF 3 della Klipsch. Potrebbe essere un upgrade o un side-grade o persino un down-grade in certi parametri. Le hai ascoltate? La soluzione di semplificare l'impianto mi trova assolutamente d'accordo, peraltro.
Se è la dinamica molto elevata che cerchi, unita ad un suono con bassi mozzafiato ed alti ben aperti, allora le RF 3 potrebbero essere il diffusore che incontra i tuoi gusti. Potresti anche fare un pensierino alle RP 3, che hanno il vantaggio di avere i bassi auto-amplificati con finale interno. In questo modo puoi regolare la quantità di basse frequenze e l'equilibrio timbrico come meglio si adatta al tuo ambiente, senza l'utilizzo di controlli di tono.
Un ascolto è comunque d'obbligo, vista la spiccata personalità "rock" dei diffusori citati.
Mi auguro che il tuo ambiente sia in grado di "reggere" l'impatto :-)
Tanti bassi significa anche "tante risonanze", rimbombi e stazionarie eccitate ai massimi livelli...se l'ambiente non è ideale...sono dolori anzichè gioie.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dischi in offerta
Buon giorno,
mi chiamo Abramo Ricci e da tempo seguo la tua (permettimi di darti del tu) rivista on-line che ritengo estremamente interessante e "semplice da capire" grazie alla chiarezza che caratterizza ogni articolo.
Personalmente, apprezzo molto il consiglio ricorrente che dai ai lettori circa la possibilità di risparmiare i soldi destinati a "componenti audio magici" per spenderli nell'acquisto di CD o LP dopo aver realizzato le soluzioni da te proposte.
Forse il mio è un messaggio un po' atipico in quanto non ti voglio chiedere consiglio ma segnalarti una iniziativa che ritengo lodevole. Non gioire però. Ti scriverò presto per assillarti con 1001 domande non appena avrò le idee un po' più chiare :-)
L'altro giorno, mentre andavo al lavoro, ho sentito di sfuggita per radio (erano circa le 7.30 del mattino... un orario in cui "non proprio tutti" ascoltano la radio) che la casa discografica Universal Music (www.universalmusic.it) ha lanciato una campagna promozionale proponendo oltre 1000 titoli a 5, 10 e 15 Euro.
So che TNT non fa pubblicità a nessuno ma ritengo che, in tempi in cui i CD sono arrivati a costare cifre del tutto ingiustificate, un'iniziativa del genere potrebbe essere di interesse generale e, nel caso in cui abbia un certo successo, potrebbe indurre anche altre case a fare altrettanto. Ci tengo a precisare che non sono un agente della Universal Music :-) ma solo un ascoltatore (non credo proprio di potermi definire un audiofilo) stufo di vedere la propria collezione di dischi limitata a causa degli alti costi di acquisto.
Sperando di aver dato un, seppur piccolo, contributo alla comunità di TNT ti saluto cordialmente ringraziandoti per la tua capacità di sfatare miti e leggende e, al tempo stesso, di dare quella che io ritengo essere una corretta informazione sulla materia.
Abramo Ricci - E-mail: abramoricci#libero.it

LC
Caro Abramo,
per fortuna non solo la Universal si è accorta del problema ed altre etichette hanno lanciato campagne simili. Sia EMI che Virgin che Wea hanno delle serie a 10 Euro, ad esempio ho acquistato di recente la discografia completa dei Morcheeba a 10,50 Euro a disco...e non si tratta di dischi vecchi ristampati, ma di materiale di pochi anni fa: Charango è uscito nel 2002 e Fragments of Freedom nel 2000!
Per la classica, sia DG che Decca hanno ottime offerte di CD doppi a 13 Euro. Non dimentichiamo poi che in Italia esistono ottime label "underground" che combattono in silenzio la battaglia dei CD NUOVI (cioè nuove uscite) a prezzi bassi (10 Euro ed anche meno), mi riferisco ad esempio alla Storie di Note.
Produrre buona Musica a basso costo si può, evidentemente. Speriamo che siano segnali incoraggianti di un cambio di tendenza. D'altra parte, la legge di mercato imporrebbe: basse vendite = calo dei prezzi. Per la Musica accade l'esatto contrario. Evidentemente, non è solo un problema di pirateria.
Grazie per la segnalazione e per lo spunto di discussione,
Lucio Cadeddu

Impianto senza grinta
Caro Lucio,
questa è la seconda volta che scrivo alla vostra redazione. La prima è stata circa 8 mesi fa all'epoca in cui possedevo un impianto HI-FI di modeste qualità (con componenti giapponesi di fascia medio-bassa, per intenederci).
Grazie a vostri consigli e alle conoscenze conseguite seguendo le vostre rubriche, oggi ho posseggo il seguente impianto:

Ambiente d'ascolto salotto di casa ben tappezzato e con libreria su parete di fronte ai diffusori.
Su alcuni generi musicali come il Jazz e la Classica mi ritengo molto soddisfatto, ma poichè ascolto svariati generi musicali, non riscontro la stessa soddisfazione con i generi Rock Pop. Infatti con questi ultimi il suono che viene fuori risulta essere un po' troppo generoso nella gamma medio alta, con il risultato inevitabile di affaticamento quasi immediato. Secondo me potrebbe trattarsi dei diffusori che, grazie al tweeter in alluminio, sono progettualmente concepiti per enfatizzare le alte frequenze.Il negoziante che mi ha venduto l'impianto sostiene che si tratta solo delle cattive incisioni di quei dischi. Sono un po spiazzato, e ogni tanto desidero possedere 2 impianti 1 per il Jazz e l'altro per il Rock (ridicolo, no?).
Potrei avere un tuo parere a tale proposito?
Grazie per l'attenzione.
Italo - E-mail: ibuda#tiscali.it

LC
Caro Italo,
conosco bene quel tweeter e dubito che la colpa possa essere sua. Le Triangle Celius (vedi recensione di S. Monteferri qui sul sito) hanno peraltro un'impostazione abbastanza "tranquilla" e non particolarmente esuberante in gamma medio-alta.
Idem dicasi per le tue elettroniche, il che dovrebbe fornire, almeno sulla carta, un risultato equilibrato. L'ambiente, per come lo descrivi, non sembrerebbe colpevole.
E allora? Beh, in parte mi sento di dar ragione al tuo negoziante, molte incisioni di pop-rock moderne risultano enfatizzate (sia sul medio-alto che in basso). Mediamente, la qualità di un'incisione di musica elettrificata moderna è inferiore ad una di classica e di jazz, generi "ripresi" sempre con un'attenzione particolare (non sempre, eh).
D'altra parte, immaginando che i diffusori siano stati collocati come da manuale (non addossati alle pareti, ad es.), una prova con altri modelli la si potrebbe fare, giusto per levarsi il dubbio. Già che ci sei, fai una prova con altri cavi, sia di segnale che di potenza. Prova qualche modello di medio prezzo della Monster Cable, ad esempio.
Come diffusori, prova ad ascoltare qualche modello da pavimento di Opera o ProAC.
Spero di esserti stato utile e tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Entusiasmo per il Revox B226
Ciao Lucio,
ho letto con non poco interesse la tua recensione sul
Revox B 226, tanto che me lo sono comprato.
La cosa incredibile è che sono entrato dal mio solito negoziante ed ho visto nel suo bancone questo cdp alquanto sudicio con i tasti ingialliti, ammucchiato assieme ad altri apparecchi.
Mi sono quindi fiondato per sincerarmi che fosse proprio questo modello e così è stato. Ho chiesto a lui quando caspita gli fosse entrato, giacchè sono sempre da lui e mi ha risposto che lo teneva buttato in un angolo del negozio, peraltro alla portata di occhio, da almeno due anni e non me ne ero mai accorto.
Cavolo...!!!! Qualcuno nel frattempo avrebbe potuto solarmelo. Portato a casa ho iniziato opera di pulizia la quale lo ha riportato lucido come non mi aspettavo.
Lo metto nell'impianto ed inizialmente, abituato con i cdp odierni, rimango un attimino impensierito dalla chiusura in alto, ma già ero stato "avvertito" da te. Ma ci metto veramente poco a rimanere profondamente affascinato dalla sua enorme musicalità, che non mi fa passare in secondo piano la mancanza di dettaglio ma me la fa completamente dimenticare. Posso apprezzare un suono pieno e mi ricredo un tantino sul dettaglio, sufficiente, lì dove lui riesce a fare.
Esperienza questa che mi ha lasciato non poco lusingato, in considerazione al fatto che si è sempre in cerca di apparecchi sempre più dettagliati etc.etc. ma quanto a musicalità sono messi male e considera che io ho mecc. e conv. North Star.
Provo a mettere la stessa incisione sull'accoppiata e l'emozione e musicalità spariscono. A questo punto bohh...!!! chi ci capisce più niente. Con l'occasione volevo chiederti, visto che il cdp che ho comprato, almeno nella foto, è identico al tuo, mi riferisco alle fiancatine e alle feritoie del coperchio, volevo chiederti se il display è illuminato oppure no, stesso dicasi per l'interno del cassettino,così come si vede dalla foto più in basso della tua prova.
In effetti sono d'accordo con te quando dici che eviteresti di fare upgrade radicali perché presumo si possa snaturare il suo carattere sonico, ma sarei oltremodo contento, se ce l'hai, di avere qualche link dove consigliano dove poter mettere le mani per la sostituzione di qualche condensatore.
Io da solo non li ho trovati....
Per adesso caro Lucio ti ringrazio e spero che possa dedicarmi qualche minuto per le risposte.
Ciao,
Franco - E-mail: eafkuor#tin.it

LC
Caro Franco,
sono contento che il vecchietto, anche in tempi di upsampling e digitale ad altissima risoluzione, sia riuscito a toccare le corde dell'emozione. Confesso che, avendoli avuti in contemporanea (sia il 226 che i 192 della North Star) la coppia italiana suona nettamente meglio, a mio parere. Può essere che in alcuni parametri e/o con certi dischi il B226 si possa far preferire ma globalmente perde nei confronti della coppia più "moderna".

Passando alle tue domande, confermo che il display DEVE essere illuminato ed aggiungo che questo è uno dei "bug" più noti del 226. Il sistema di illuminazione si guasta spesso e ripararlo può non essere economico. Se non ricordo male, qualche tweak economico dedicato proprio all'illuminazione si trova su Revoxjoschi.de. E' in tedesco, come la maggior parte dei siti dedicati a queste macchine.
Altri tweak di modifica al 226 erano stati pubblicati sul mai abbastanza compianto sito HiFifriends.it e sul nostro stesso Forum di discussione.
La sostituzione dei condensatori di alimentazione la può eseguire qualunque tecnico dotato di saldatore. Le altre operazioni (es. sostituzione del DAC con il 1541 S.C. se non già implementato) sono un pelino più complicate così come quella radicale a zero-oversampling. Fai una ricerca nell'archivio del nostro Forum e troverai quel che ti serve.
In conclusione, ribadisco quanto già detto in sede di recensione: ben venga il ripristino dell'efficienza della macchina con nuovi condensatori o una taratura del laser (se necessario), occhio alle modifiche radicali che ne modificano il carattere ed il valore sul mercato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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