Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 22/5/2021 - 29/5/2021

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  1. Upgrade (o rivoluzione?) impianto
  2. Ancora su miglioramenti per musica sinfonica
  3. Giradischi o Mobile che va in risonanza?!? Help me...
  4. Miglioramento catena analogica
  5. Rivoluzionare l'impianto
  6. Incompatibilità con il bass reflex
  7. Nuova sala d'ascolto
  8. Ripristino vecchio impianto
  9. Collegamento analogico ballerino
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade (o rivoluzione?) impianto
Buongiorno direttore.
Anni fa (una quindicina temo) lei mi inserì nella categoria "angolo dell'ottimismo" a seguito di una mail in cui la ringraziavo per un impianto realizzato seguendo i vostri consigli e che mi soddisfaceva molto. Un sistema che nel frattempo si è evoluto ben poco, si presenta come segue e continua a darmi piena soddisfazione, o quasi:

Il tutto in una stanza piuttosto ampia, 6x4 mt, con soffitti a quasi 5 metri e posizione d'ascolto un po' defilata su di un lato lato corto, vicino alle finestre. Posizione defilata che con pochi accorgimenti e ai miei volumi di ascolto, per i quali i pochi watt del TA sono sifficienti a pilotare le Opera, non crea problemi (diffusori ad almeno 1 mt da angoli e pareti e a 3 mt l'uno dall'altro e almeno altrettanta distanza dal punto di ascolto, lontano dalla parete posteriore).
Il fatto è che, dopo tutti questi anni, mi piacerebbe provare un suono diverso, un po' meno analitico e che esalti ancor più i generi (acustico, jazz, classica, vocale) che ormai ascolto più di frequente: sarà l'età? A ciò aggiunga il fatto che ancor più anni or sono ho trovato la mia dimensione sonora come chitarrista con due Fender valvolari (Blues Deluxe e Bassman) che mi accompagnano tuttora e capirà che la voglia di provare l'amplificazione valvolare non è data dal fascino delle lucine, ma del piacere di proseguire il percorso di ascolto della Musica andando in una direzione diversa, che ho avuto modo di ascoltare anche nell'hi fi e che mi ha affascinato.
E qui arriviamo ai dubbi: ho visto che, complice forse anche la situazione generale, con un budget intorno ai 2.000 euro, poco più o poco meno, si possono trovare amplificatori integrati (sia in offerta nel nuovo che nel buon usato) di valore ben maggiore, senza fare follie: da integrati sui 30/40 watt (Icon Audio 40 MKIII, Ming Da MC368, Primaluna Dialogue Premium e simili...) fino a finali Ming Da 300C monofonici push pull (con valvole 300B) cui accoppiare il pre della stessa casa (una follia? che dice?).
Il dubbio, vista anche la poca possibilità di ascoltare tali soluzioni nel mio impianto, è se si tratti di una evoluzione sensata: la cifra non è alta, ma mi chiedo se abbia poi senso inserire tali amplificazioni nel mio impianto attuale così com'è.
Un discorso a parte lo meritano poi i diffusori: non mi preoccupa troppo la sensibilità (se mi convincono con il TA...), ma finirei per avere un'amplificazione che costa il doppio dei diffusori stessi. A questo punto potrei decidere di cambiare anche questi ultimi, se fosse il caso, ma è un attimo cadere preda della febbre dell'audiofilo e cambiare anche ciò che funziona!! Per cui preferisco chiederle un parere, approfittando della sua gentilezza, per capire come potrei muovermi: cambiare l'amplificazione e ascoltare il risultato oppure mettere in conto un investimento un po' più elevato che coinvolga anche altro in modo da avere un upgrade effettivo.
La ringrazio in anticipo e le faccio i complimenti meritatissimi per l'eccezionale lavoro che continuate a fare con TNT Audio!
Elio - E-mail: elio15 (at) gmail.com

LC
Caro Elio,
puoi senz'altro provare un'amplificazione valvolare, ma non credo troverai il suono che immagini, se pensi alle amplificazioni per chitarra. I valvolari moderni hanno un suono...moderno! A occhi bendati credo faresti molta fatica a riconoscere se a suonare sia un amplificatore a valvole o uno a transistor. Fatta questa doverosa premessa, però, non ti resta che provare. Dato il livello dei diffusori, comunque, non ci investirei cifre troppo importanti, come tu stesso hai osservato. È vero che potrai upgradarli in seguito, ma vedi se ti riesce di risparmiare qualcosa nell'amplificazione, il resto del budget andrà così a costruire un tesoretto per i nuovi futuri diffusori. Un Synthesis Soprano, ad esempio, andrà più che bene. Per 1000€ circa offre una potenza leggermente superiore al tuo attuale Trends TA10, ha un DAC integrato e pure un ingresso phono MM. Le EL84 che utilizza sono quanto di più classico ci sia quando si pensa a un suono tubey. Per poco di più ti porti a casa i 40 watt del TAC 34 Dream, dotato di tubi EL34A. Se puoi, ascolta i candidati (questi o quelli che hai elencato tu) portandoti appresso il tuo Trends TA10: è piccolo, lo metti in tasca e te lo porti in giro per fare prove.
Infine, la solita raccomandazione: sarebbe meglio se la voglia di upgrade fosse scatenata da un'insoddisfazione per ciò che si ascolta, che non ci soddisfa più in qualche parametro. Solo così si può essere sicuri di muoversi nella direzione giusta. Ho 2000 euro che mi avanzano e voglio le valvole, come motivazione, è deboluccia :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora su miglioramenti per musica sinfonica
Caro Direttore,
al
volume 960 ti avevo chiesto suggerimenti per migliorare l'ascolto della musica sinfonica su un mio secondo e provvisorio impianto (vecchio laptop con processore Centrino Duo, DAC Topping E30, Ampli NAD C320, casse KEF Q500) con budget entro i 1000 euro. Prima di mettermi a spendere mi hai consigliato di fare varie prove con materiale a mia disposizione compresi quelli dell'impianto principale (Marantz SA 7001 Kis, Rotel RC e RB870X, casse PMC GB1). Queste le mie impressioni:

Ho fatto anche altre prove con materiale disponibile o in prestito: Aggiungo due informazioni: A questo punto, per progredire nella messa a punto di una soluzione passo di nuovo la parola alla tua acclarata competenza e attendo con curiosità le tue considerazioni.
Vincenzo - E-mail: vincenzociampa (at) tin.it

LC
Caro Vincenzo, come prevedevo le tue prove non hanno fatto altro che confermare i miei sospetti ossia che a suonar meglio non è l'impianto principale, ma l'ambiente. E che il secondo ambiente sia molto problematico lo dimostra il fatto che le KEF più grandi suonano molto meglio nell'ambiente principale (senza che si evidenzino i problemi sui bassi che lamenti nel secondo ambiente) e che casse più piccole e con meno bassi come le Q15 alla fine diano un risultato più equilibrato. Le soluzioni? O investi per migliorare l'acustica del secondo ambiente, oppure ti rassegni a un ascolto in cuffia. Mancherà la scena, ma tutto il resto andrà benissimo. Volendo, potresti provare dei diffusori non tradizionali, tipo i Duevel Planets, che con la loro emissione omnidirezionale magari aiutano un po'. Fossi in te, mi terrei un solo impianto che suona bene, e amen.
Se la stanza è un disastro, inutile cercare di fare miracoli, saranno solo soldi e tempo spesi inutilmente. Come hai visto, casse che osannavi per la loro qualità - le PMC nell'impianto principale - suonano inascoltabili nel secondo ambiente. Qualcosa significherà, no?
Dai che piano piano ci convinciamo che è l'ambiente a fare “quasi” tutto ;-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Giradischi o Mobile che va in risonanza?!? Help me...
Buongiorno direttore,
comincio col dirle che è da anni che seguo la sua rivista visto che è l'unica "super partes" di cui un appassionato di questo fantastico mondo dell'alta fedeltà si possa fidare, ma bando alle ciance, entro subito nel merito della questione: Il giradischi è un TransRotor Dark Star Silver Shadow con braccio Transrotor TR800S e testina GRADO REF2 Sonata collegato ad un pre McIntosh C2500 e finale Mcintosh MC462 con diffusori Sonus Faber Liuto.
Premesso che il giradischi è in bolla e settato a dovere con dima e bilancina per la testina, ho effettuato un test con la testina del giradischi posizionata sul disco senza farlo girare (così ho letto che si poteva effettuare un test) e riscontravo che alzando il volume ad un certo punto entrava tutto in risonanza emettendo un rumore che ovviamente cresceva se non abbassavo il volume, allora è cominciato il dilemma...
Il tutto è poggiato su di un solido mobile del salone di 180x40x60 come da foto allegata, ed ho cominciato a fare i miei test che sono stati i seguenti: in primis ho posizionato il giradischi a terra sul pavimento sempre vicino al mobile, poi ho poggiato la testina sul piatto senza farlo girare (stesso test di prima) ed ho alzato il volume per sentire se entrava in risonanza come sempre, ed udite udite sono arrivato al max del volume senza che vi fosse nessuna risonanza, quando se lo stesso test lo eseguivo sul mobile arrivato a 70 il tutto cominciava a risuonare, allora è cominciata la ricerca del come poter isolare il giradischi...
Reduce di una lettura su TNT ho comprato i Vibrapods n5 (visto il peso di 30kg del solo giradischi) e come dalla ditta consigliato ho interposto prima una lastra di vetro di 1cm di spessore con al di sotto i Vibrapods e sopra la lastra direttamente il giradischi, ma il miglioramento è stato di poco (volume a 73 poi andava in risonanza), allora ho provato con una lastra di sughero da 5mm e nulla di fatto, ho provato tutte le posizioni a sandwich con due lastre di vetro, sughero e vibrapods ma nulla...
Allora ho provato a mettere direttamente i Vibrapods sotto i piedoni del giradischi e così facendo riuscivo ad alzare il volume fino ad 85 prima che andasse tutto in risonanza. Ho poi comprato una lastra in pietra lavica da 3cm al di sotto della quale ho posizionato i Vibrapods e sopra il giradischi ed anche così riuscivo ad arrivare col volume fino ad 85 prima che il tutto andasse in risonanza.
Ho provato a spostare il giradischi al centro del mobile posizionandolo tra il Pre ed il Finale così da allontanarlo un po' dai diffusori ma il risultato era sempre lo stesso, e adesso non so più cosa fare e prima di spendere tanti altri soldi per basi antisismiche o altro provo a chiederle un aiuto in merito e come/cosa poter fare per eliminare questa risonanza utilizzando il giradischi sul mobile...
La ringrazio in anticipo qualsiasi sarà la sua risposta in merito ed attendo fiducioso...
Maurizio - E-mail: maurizio_sepe (at) libero.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Maurizio,
a mio parere il problema non è il mobile, ma una serie di fattori. Intanto il diffusore di destra è troppo vicino al giradischi. Prova ad allontanarlo il più possibile, puoi usare anche cavi molto lunghi, di fortuna, l'importante è che i diffusori siano lontani dal giradischi. Se anche così dovessero esserci problemi e immaginando che la posizione dei diffusori sia più o meno obbligata, proverei con un supporto da parete specifico per giradischi (sia Rega che ProJect ne fanno uno, ad esempio). In questo modo svincoli il giradischi dal mobile e dalle sue eventuali influenze nefaste. C'è un altra cosa che non mi piace affatto: gli enormi trasformatori delle elettroniche McIntosh così vicini alla testina. Allontanerei - e di molto - anche i McIntosh dai pressi del giradischi. Ultima cosetta: ho visto (in altra foto) che nello scomparto chiuso sotto al giradischi sono presenti altri alimentatori. Eliminerei anche quelli. Vedrai che, per eliminazioni successive, il problema alla fine si risolve.
Osservazione finale: quando ascolti musica noti qualcosa di strano? Risonanze, rumori, o altro? Perché se così non fosse, classificherei la tua come ennesima paranoia audiofila, alla pari di quelli che mettono l'orecchio sul tweeter con il volume al massimo, meravigliandosi di sentire fruscio e ronzii ;-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Miglioramento catena analogica
Buongiorno Direttore, Ti riscrivo dopo tanti anni per avere ancora un parere. Ho curato il mio impianto essenzialmente sulla parte digitale che è quella che prevalentemente ascolto che è composta da: pc con foobar, dac Khadas tone board, finali Nurforce ref. 8.03, casse Focal Aria 936. Sono molto contento dei risultati ottenuti e l'ultimo acquisto, le Focal Aria 93, mi hanno fatto fare un bel passo in avanti. Qui non ho mente nessuna modifica, se non, quando andrò in pensione con il licenziamento, acquistare un dac superiore del tipo Topping D70S, più per voglia che, penso, per un effettivo miglioramento. Preso dalla nostalgia dei miei vent'anni (ora ne ho 60), mi sono rimesso ad ascoltare ed acquistare anche i vinili mettendo in piedi una parte analogica composta da: giradischi Philips GA 418, testina Linn K5, prephono un clone del Naim NAIT, preamplificatore un clone in classe A Marantz. Il giradischi Philips GA 418 è quello che avevo acquistato a vent'anni e funziona ancora molto bene. Se volessi migliorare la catena analogica da cosa dovrei partire? Il budget potrebbe essere sui 500 euro, ma fossero meno sarebbe meglio. Pensavo di iniziare con una testina del tipo Goldring 2100 o Ortofon 2M Blue o equivalenti. Ha senso mettere queste testine sul Philips GA 418? Oppure sarebbe meglio aggiornare il giradischi con un Rega P2 o il prephono (usati)?
Grazie,
Cordiali saluti,
Maurizio - E-mail: maurizio.malagoli (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
tutto dipende da quanto è forte il fattore nostalgia dei vent'anni: se prevale sulla voglia di ascoltare bene il vinile, tieni pure il giradischi di gioventù e installa una testina migliore, anche se già la Linn K5 non era niente male, di fatto una AudioTechnica AT95 rimarchiata e con piccole modifiche. Il tuo giradischi è carino, ma un componente moderno è altra cosa. Non riesco a capire cosa sia il pre fono, parli di un clone del Nait, ma questo è un integrato, non un pre fono. Piuttosto che fare intrugli strani con cloni di Naim e Marantz (non capisco neppure questo, a dir la verità) io acquisterei un pre già dotato di ingresso phono decente (Rotel, NAD, Cambridge, Musical Fidelity etc.), visto che il tuo impianto è sprovvisto di preamplificatore. Nell'usato recente trovi ottimi pre di questo tipo a prezzi davvero molto bassi. La testina migliore potrebbe essere una di quelle da te indicate, che comunque dovrebbe ancora funzionare ed essere riciclata nel momento in cui dovessi decidere di cambiare giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rivoluzionare l'impianto
Buongiorno Direttore,
abbiamo già avuto modo di sentirci in passato in merito all'ipotesi di sostituzione del mio attuale impianto Linn:

Il tutto in attivo. Inoltre Cuffia amp Docet (cuffie pilotate: Beyerdinamics DT880, Sennheiser HD600) Avrei maturato infine la seguente scelta, dopo ripetuti ascolti e confronti: Come lettore CD avrei la possibilità di acquisire da un amico un Naim CD5 XS di pochi anni di vita. Ritiene la sostituzione del mio Ikemi (2006) con il Naim una scelta appropriata? O sarebbe preferibile un'altra soluzione, magari una meccanica di lettura, sfruttando il DAC interno allo streamer?
Infine, posso fare affidamento sull'unità cuffia integrata al Supernait3 (che non ho testato) o meglio tenere il Docet?
Grazie per la sua opinione.
Cordialità,
Bruno - E-mail: brunoporro (at) fastwebnet.it

LC
Caro Bruno,
intanto vorrei capire perché vorresti stravolgere completamente il tuo impianto. Sembra una voglia di upgrade e di semplificazione al tempo stesso. Mi trovi abbastanza d'accordo, ma si tratta di un cambio di direzione abbastanza drastico, da valutare previo ascolto, direi. Ciò detto, il Supernait è sicuramente migliore della vecchia coppia Kairn + LK100, e così pure l'ND5 è migliore e decisamente più versatile del vecchio Linn DS. Infine, le Neat che hai individuato sono certamente un passo avanti rispetto alle vecchie Keilidh. Bene anche il nuovo lettore CD. Potresti, in alternativa, usare l'attuale Ikemi come meccanica di lettura, se funziona bene, così risparmieresti sull'acquisto del lettore nuovo. Con tutta questa rivoluzione, stai sicuro che cambia anche l'impostazione generale, però, per questo andrei cauto, magari sostituendo un componente alla volta. Infine sì, ti confermo che l'uscita cuffia del Supernait è particolarmente curata, credo che possa mandare in pensione il vecchio ampli cuffia Docet senza troppi rimpianti. Sarà comunque una prova diretta a confronto che potrai fare tu stesso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Incompatibilità con il bass reflex
Buongiorno,
dopo qualche anno di onorato servizio ho deciso di provare i diffusori con bass reflex passando dai miei Canton GLE e Wharfedale Denton (a cassa chiusa) alle nuove B&W 607. Le avevo ascoltate in negozio confrontandole con delle Tannoy e alla fine avevo capitolato per le B&W. Le ho tenute 4 mesi, poi le ho vendute, ho messo e tolto i tappi le ho spostate avanti e indietro, messe sulla mensola, sugli stand per terra ma nulla, cambiato i cavi...quel basso non mi piaceva, intendiamoci, sono probabilmente le migliori su quella fascia di prezzo (450 euro) e anche quelle più bilanciate, ma quei bassi rispetto alla cassa chiusa o pneumatica non mi piacciono proprio...
Ho chiesto a un tecnico di zona, a Roma, Garbatella, mi diceva che non è colpa del bass reflex ma del progetto, di come è realizzato il filtro crossover e che realizzare un filtro e un diffusore che non abbia quel tipo di basso con un litraggio cosi basso è costoso e spesso non incontra più il gusto della clientela più giovane, che cerca un basso più lungo e profondo.
Vi chiedo, su quella fascia di prezzo (500 euro) se esistono dei diffusori che abbiano un suono anche più moderno e fresco, dettagliato ma con un basso che ricordi quello dei diffusori a cassa chiusa o sospensione pneumatica?
Mi piacerebbe ascoltare le KEF ls50 ma non riesco a farlo...
Grazie mille per qualsiasi info.
Saluti,
Lorenzo - E-mail: lorenzo.verni (at) hotmail.it

LC
Caro Lorenzo,
siamo alle solite. Come si possa, da un singolo esempio, estrapolare una teoria generale - vezzo molto comune tra gli audiofili - è qualcosa che mi ha sempre meravigliato molto. Hai ascoltato un (UNO!) diffusore in bass reflex e ne hai dedotto che il suono di tutti i diffusori bass reflex, praticamente il 99% della produzione mondiale, non ti piace. Magari la vita fosse così semplice! Purtroppo non è così. Che, poi, questi diffusori li hai ascoltati in negozio e ti sono pure piaciuti, preferendoli ad altri, non ti viene il sospetto che il problema sia il resto del tuo impianto e/o l'ambiente nel quale ascolti? A me questo dubbio verrebbe!
In più, probabilmente non sei abituato al basso dei diffusori moderni, che scende molto di più di quelli di una volta. Pensa che la Wharfedale ha rifatto le Denton e le Linton, ma sono in bass reflex!!! Saranno tutti sordi? Comunque, esistono - specie nell'usato - diversi buoni diffusori in sospensione pneumatica, ad esempio le Linn Index, Kan, e Ninka; Harbeth Monitor 20 e Monitor 30; Heybrook HB100, oppure le recenti ma costose Opera Seconda e Merlin Music TSM-MM. Nel nuovo, a basso costo, non mi viene in mente niente. Ho paura a consigliarti diffusori in bass reflex, perché probabilmente è tutto il contorno a rendere il basso poco controllato. L'unica cassa che mi viene in mente che abbia un basso frenato, in cassa chiusa, e di costo umano, è proprio la Linn Index Plus, che nell'usato si trova per la cifra che intendevi spendere tu. Con un po' di fortuna anche sotto i 300 €. In alternativa una coppia di Magneplanar, magari le più piccoline, usate. Hanno un basso che dovrebbe piacerti. Credo.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuova sala d'ascolto
Buongiorno Lucio, mi chiamo Luca e torno a scriverti dalla Polonia dopo anni di letture, per le quali non potrò mai ringraziarti abbastanza! L'occasione è il progetto di una nuova casa, dove finalmente avrò a disposizione uno spazio dedicato all'ascolto e alla visione, in personale ordine di importanza...
La volontà di avere a disposizione l'impianto ad ogni ora del giorno e della notte (per poter sfruttare il poco tempo libero a disposizione) mi porta a realizzare la sala d'ascolto in un primo piano mansardato.
Ho due opzioni di cui ti allego la pianta e la sezione con lo spiovente del tetto, ho la possibilità di spostare leggermente alcune pareti nella direzione indicata dalla freccia e di posizionare abbastanza liberamente le finestre. Quale delle due opzioni dovrei considerare secondo la tua esperienza, anche cambiando il posizionamento dell'impianto eventualmente?
Il problema della porta nell'opzione 2 lo risolverei con una scorrevole. Ho previsto una linea elettrica dedicata per l'impianto, per il video pensavo ad un proiettore con un un telo di proiezione, a scomparsa oppure no se potesse aiutare per l'acustica. Di sicuro ci saranno un bel tappeto a pelo lungo, librerie per i cd, un divano e qualche trattamento, ma per quelli mi permetterei di disturbarti a lavori ultimati.
Per completezza di seguito il mio impianto:

Ringraziandoti nuovamente porgo i miei più sinceri saluti.
Luca - E-mail: luca.bertoli (at) fastwebnet.it
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Luca,
mi convince di più la seconda opzione, ma anche la prima non è malaccio. La posizione delle finestre non è particolarmente critica, direi. Le proporzioni tra i lati sono buone e non dovresti avere troppi problemi con le onde stazionarie. Molta differenza la faranno la posizione dei diffusori e, soprattutto, gli arredi. Benissimo la linea dedicata, magari pensando a due linee separate, una per la sorgente e l'altra per l'amplificazione. Ora non fa grande differenza, visto che il DAC è incluso nell'amplificatore, ma in futuro non possiamo sapere come evolverà l'impianto, meglio mettersi da subito nella situazione ideale. La porta scorrevole sceglila e falla installare con cura, perché potrebbe vibrare. Valuta eventualmente una porta con apertura a libro. Non lasciare le pareti spoglie: tendaggi e quadri in tela senza vetri oppure arazzi si riveleranno utilissimi. Divano e mobile per i CD è troppo poco per arredare una stanza ad uso musica. Qualora non intendessi valutare altri elementi d'arredo, temo dovrai pianificare un vero e proprio trattamento acustico, con trappole e pannelli ad hoc. I tuoi diffusori hanno una robusta e profonda emissione in gamma bassa, se l'ambiente non fosse in grado di gestirla sarebbero guai seri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ripristino vecchio impianto
Buongiorno Lucio,
seguo TNT ormai da anni e con grande soddisfazione, ti ho già scritto in passato ed i tuoi consigli preziosi mi sono stati molto utili; torno amichevolmente a disturbarti poiché credo che solo un'esperienza del tuo livello possa chiarire i miei dubbi. Al momento posseggo un impianto che mi soddisfa ancora molto, composto da ampli integrato NAD C352 (con separazione pre/finale), diffusori B&W DM 602 S3 e sub attivo B&W ASW 600 in un soggiorno di 20mq; tralascio momentaneamente sorgenti per la sintesi. Ho ereditato da mio padre il suo impianto, vecchio ma sicuramente di livello per allora, composto da un sistema Cizek KA-1 + sub KA-20 + crossover KA-20X, pre Yamaha C-6, finale Yamaha M-4 che pilota i diffusori e finale NAD 2140 che pilota il subwoofer. Questo sarà destinato come secondo impianto (in termini di tempo di ascolto rispetto al mio) a sonorizzare un salone/taverna di 40mq circa.
La mia domanda è la seguente: ipotizzando che tutto sia ancora in buona efficienza d'uso, secondo la tua esperienza potrei avere giovamento a livello qualitativo per il mio impianto a scambiare l'integrato NAD con la coppia pre+finale Yamaha che dovrebbero essere di livello superiore anche se vecchi? Naturalmente il moderno NAD prenderebbe il loro posto.
Ti ringrazio in anticipo per la risposta e per tutto il tempo che dedichi da sempre a questo progetto.
Ciao!
Alessandro - E-mail: alessandro.de.marco (at) icloud.com

LC
Caro Alessandro,
l'impianto di tuo papà ha alcuni pezzi molto interessanti, in particolare mi riferisco al sistema completo Cizek, una rarità e qualcosa di veramente molto ben suonante. Potrebbe tranquillamente suonare meglio del tuo sistema attuale satelliti + subwoofer della B&W. Se tutto fosse in buona efficienza operativa, io una chance la darei. La coppia pre/finale Yamaha dubito suoni molto meglio del tuo NAD attuale. Potresti fare una prova a confronto, un weekend di ascolti ti sarà sufficiente a chiarire i dubbi. Tieni conto che se le elettroniche sono rimaste spente per un bel po' avranno bisogno di almeno qualche ora per suonare al meglio. Idem i diffusori! Controlla bene le sospensioni degli altoparlanti, perché potrebbero essersi sbriciolate o indurite. Nel caso meriterebbero assolutamente un restauro conservativo fatto a regola d'arte.
Sono curioso di sapere il risultato delle prove, quel sistema completo Cizek, che ascoltai eoni fa e mi conquistò (ma all'epoca non potevo acquistarlo!) mi è rimasto nel cuore. La memoria audio, però, è fallace, resta la curiosità di verificare le mie sensazioni di allora.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegamento analogico ballerino
Gentile Direttore,
ho recentemente acquistato un giradischi Technics SL23. Ho però dei problemi a collegare il cavo di alimentazione al mio Rega Brio perché non si fissano bene all'ampli (sono troppo larghi e non hanno nessuna pressione quando li collego). Ero riuscito miracolosamente a trovare una posizione in cui l'impianto suonava bene ma ora si è riproposto il problema e il suono non esce dalle casse (escono solo dei fortissimi fruscii quando provo a collegarli).
Mi riesce a dare un buon consiglio per risolvere il problema?
Molte grazie.
Con grande stima.
Mauro - E-mail: eccemauro77 (at) gmail.com

LC
Caro Mauro,
prima di tutto una precisazione: i cavi che cerchi di collegare all'amplificatore si chiamano cavi di segnale, non d'alimentazione. Questi ultimi sono quelli che si collegano alla rete elettrica. Il problema è certamente causato dai connettori RCA che sono laschi. Secondo me con un paio di pinze e un po' di pazienza riesci a stringere la parte metallica più esterna dei connettori in modo che facciano una buona presa sui connettori d'ingresso del Rega Brio. Questa operazione va fatta, ovviamente, con gli spinotti scollegati dall'amplificatore!
Esistono altre due opzioni possibili: sostituire l'intero cavo di segnale, approfittando per metterne uno di migliore qualità, oppure tagliando il cavo e saldando dei connettori nuovi, di buona fattura. Se non sei pratico con il saldatore, un qualunque tecnico riparatore (anche non specifico HiFi) potrà fare il lavoro per te, per una spesa di un paio di decine di euro al massimo.
Potresti infine decidere di far saldare due connettori RCA femmina direttamente sul retro del giradischi. Questo ti consentirebbe di utilizzare cavi di segnale RCA di qualunque tipo (per capirci, quelli che si usano per collegare un lettore CD all'amplificatore) e magari divertirti a fare qualche esperimento per vedere se ci sono differenze sonore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ho visto anche degli audiofili felici
(non so se lo pubblichi, ma se lo fai immagino di sapere già dove finisco, ti risparmio la fatica e mi ci metto da solo...)

"De Lucii Labore", Roma 28-3-2021

Ho un turbinio di suoni nell'orecchio
Dovuto allo mio stereo, moooolto vecchio
Che non nasconde però le note belle
Di tanta musica, e son già tra le stelle
Quando la sento; e con immenso gaudio
Ne godo assai, ché ho la passion dell'audio
E' da tanti anni che la porto avanti
(Purtroppo ..con due lire, 'n ce sò santi,
Sai, la famiglia è numerosa assai
E la mia scelta è non mettermi nei guai!).
Ciononostante, a te grazie ripeto
E sono serio, stavolta, non faceto
Per l'infinita tua paziente opra
Che dell'hi-fi par ch'ogni lato copra
Perciò un saluto ti invio, e grato tanto
Alla mia musica torno, ed al bel canto:
Col mio buon Nad(*) con gli Esb(**) vetusti
Che ancora apprezzo: eehh ..i gusti sono gusti!
Ma un bel ChipAmp(***) ha varcato l'orizzonte
E un monovia(****), e ora ho un bel 3d di fronte
E godo ancora, ed è cosa importante:
Ne son felice, come e più di un infante!
(*) Nad 3020, oldies but goodies
(**) Esb 80LD come sopra
(***) Tpa3116D2 Whuzu sorprendente cineseria
(****) Markaudio 10.3 saranno pure limitati ..ma non me ne accorgo!
Lucio, perdona l'ardire ma ti sento tanto familiare, dopo decenni che ti leggo, che mi sono permesso, anche in onore della tua vigorosa e condivisibile attenzione alla nostra bella lingua italiana, questa bonaria presa in giro che spero mi perdonerai. Ti avevo scritto qualche settimana orsono, forse il tema era troppo specifico e non era il caso di pubblicarlo, nessun problema naturalmente. Ma volevo in qualche modo mostrarti gratitudine per la mole di lavoro che pazientemente porti avanti, e questo mi è sembrato un modo simpatico, di nuovo perdonami se ho osato troppo.
E concludo augurandoti buona musica, che sia suonata o ascoltata (io sono ...su entrambi i fronti) e poi la musica costruisce ponti(#). Greetings from sunny Rome
Maurizio
(#) niente da fare, "entrambi i fronti - costruisce ponti" ...sta cosa delle rime è più forte di me ;-)
Maurizio - E-mail: maurizio.lucentini (at) iss.it

LC
Caro Maurizio,
grazie e complimenti per la composizione poetica, simpaticissima e ben scritta! :-) Sono felice che tanti piccoli oggetti ti abbiano regalato così tanta soddisfazione. Continua a seguirci, cercheremo di raccontarvi sempre di nuovi oggetti dal rapporto qualità/prezzo strepitoso o di vecchi oggetti che vale la pena riascoltare.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Ci lascia anche Franco Battiato, uno dei più grandi compositori italiani, che ha spaziato dalla musica sperimentale dei primi anni '70 fino alla sinfonica, passando per il pop solo apparentemente “leggero”. Lo ricordiamo con una delle sue ultime composizioni, eseguita con la Royal Philharmonic Concert Orchestra...“Torneremo ancora”. Il Maestro, purtroppo, non tornerà più.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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