TNT-Audio - Lettere alla Redazione
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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Problemi col vinile
  2. Ampli da 1000 Euro, nuovo o usato?
  3. Ampli stereo anzichè multicanale
  4. Che audiofilo sono?
  5. Cambiare pre e finale?
  6. Vendite dirette
  7. Guerra tra i due mondi
  8. Impianto entry-level
  9. Casse da comodino
  10. Nuovi diffusori ibridi

Problemi col vinile
Salve mi chiamo Claudio e da poco mi sono accorto che la musica è diversa ascoltandola con impianti non HT però mi sono trovato in una strana situazione. Un amico mi ha consigliato di provare a chiiedere a lei (io non conoscevo ancora l'esistenza del suo sito, col pc sono una frana) un consiglio.
Dopo aver girato qua e là e trovando poca disponibilità per persone come me che forse poco esperte in materia (in certi negozi ti senti o meglio ti fanno sentire un cretino che non capisce niente) avrebbero bisogno di più tempo per capire se è meglio questo o quello. Così un giorno andai fino a Belluno (sono di Milano) da un rivenditore consigliatomi, e qui con calma, sarà per la disponibilità e la pazienza dimostrata (e al tipo di pagamento) mi convinsero l'insieme di queste macchine lettore LINN GENKI pre Aeron AP110, finale A30 casse USHER738 cavi G-bl.
Tutto gasato cominciai con l'ascolto col cd tutto bene o quasi forse anche dato dal soggiorno piuttosto povero di mobili 2 porte finestre e la scala che sale al piano sup. ma con il piatto da poco l'avevo riscoperto: un Thorens td166 con una puntina nuova Ace benz mc pre phono vincent (nuovo 260 euro) una delusione pazzesca mia moglie arrabbiatissima. Ti faccio un esempio: col lp di Phil Collins FACE VALUE il primo pezzo In the air tonight l'attacco della batteria non rende e la voce fastidiosa troppo acuta quasi distorce metallica e non solo con questo disco anche con altri insomma era meglio quando avevo l 'Onkio A-sv620. Cosa può essere successo, i dischi sono in buono stato erano anni che non suonavano erano però in un baule uno sopra l'altro (cosa poco consigliata nel tuo articolo specifico ma può essere questo o potrebbe essere il cavo in uscita dal piatto o quelli che dal pre phono vanno al pre? Cosa possiamo fare mia moglie mi minaccia di voler vendere tutto e cambiare la cucina cosa non così urgente dal fornello il fuoco esce così beneee!!!
Con ansia aspetto sue notizie e consigli per salvare il tutto. Ah per favore mi puoi, visto che non ho capito bene la differenza tra i cavi potenza, segnale, quelli che escono dal piatto, quelli che vanno alle casse.
La saluto e la ringrazio anticipatamente scusandomi per le troppe domande.
Claudio - E-mail: liaba65 (at) libero.it

LC
Caro Claudio,
io ho fatto invece fatica a capire cosa ci fosse scritto nella tua lettera. L'ho sistemata alla bell'èmeglio ma senza virgole, accenti ed apostrofi è stata un'impresa non da poco. Il risultato finale dei miei aggiustamenti non è ancora del tutto comprensibile.
Comunque, mi pare di aver capito che non ti soddisfi l'ascolto degli LP. Può essere che il montaggio della testina sia errato o che il giradischi vada installato meglio, non so, prova a leggerti le
FAQ sull'argomento.
Stesso consiglio per quanto riguarda le precisazioni sui cavi di vario tipo. A proposito di cavi, certamente il suono che hai descritto provenire dal tuo giradischi non può essere imputato ai cavi di collegamento. Per quanto scarsi, non possono fare danni così evidenti. Propendo dunque per un problema di installazione o di settaggi dell'unità phono esterna (che non conosco).
Gli LP rovinati invece si, possono dare i problemi descritti, ma tu li definisci in buono stato e, comunque, pare che col precedente impianto HT questi difetti col vinile non ci fossero...quindi...
Buone prove e Buon Ascolto!
Lucio Cadeddu

Ampli da 1000 Euro, nuovo o usato?
Caro direttore,
Prima di tutto grazie per la risposta e i suggerimenti che hai fornito ai miei quesiti. Ti riassumo brevemente il mio impianto:

Mi ero "lamentato" del suono del lettore NAD 541 al confronto con un apparecchio economico e dopo varie sedute di ascolto notturno (suscitando le ire benevole di mia moglie) ho capito la differenza.
Se le mie orecchie non mi ingannano la differenza e non da poco si apprezza appieno dopo che il cd ha suonato per almeno 20 o 30 minuti (non è sufficiente che sia acceso ma deve suonare è possibile?). Solo allora il suono, sempre molto limpido e piacevole, prende veramente calore.
Ho provato a sostituire i cavi di potenza con dei TNT FFRC e devo dire non riesco a scegliere quale tra i due sia il migliore in quanto i Monitor DAS restituiscono un'immagine calda e avvolgente mentre i TNT FFRC rendono l'immagine molto dettagliata ma un poco freddina. Dimmi se sbaglio ma forse la questione non è tanto quale dei due cavi sia il migliore ma il fatto che suonando diversamente è piacevole tutto sommato alternarli nell'ascolto.
Ora senza fretta vorrei migliorare l'amplificazione senza perdere le caratteristiche dell'attuale ottimo (come suono) amplificatore. Preventivando una spesa intorno ai 1.000 euro, sono indeciso tra l'acquisto di un NAD C 372 oppure rivolgermi ad un usato di maggiore qualità ma più vecchio quale Accuphase o simili.
Vista la tua esperienza puoi suggerirmi qualche soluzione possibile considerando che l'impianto è in un ambiente di circa 40 metri quadri e che ascolto un po' di tutto tra cui anche musica classica (mi è capitato anche un Harman Kardon PM 655Vxi cosa ne pensi?)
Grazie per l'ottimo lavoro svolto,
Giulio - E-mail: gix.61 (at) virgilio.it

LC
Caro Giulio,
è certamente possibile che il "suonare" possa più del semplice stand-by. Quando il lettore è in stand-by i circuiti sono sotto tensione ma, realisticamente, lo stadio d'uscità è silenziato. Mi fa piacere che sia riuscito a sentire la differenza tra il NAD ed il lettore entry-level.
Per quanto riguarda i cavi, continua ad ascoltare ed alla fine prendi una decisione. Potresti forse provare a costruirti i Triple T, forse timbricamente meno freddi degli FFRC.
Infine, la scelta dell'ampli "successivo": 1000 Euro non è una cifra tale da consentrti un salto di qualità MOLTO sensibile, acquistando nel nuovo. Semmai, un sostanzioso upgrade l'avresti scegliendo nell'usato. Le possibilità sono tante e, lasciando perdere l'HK che hai trovato, potresti puntare la tua attenzione su integrati di gran valore tipo gli AM Audio in classe A, qualche Naim Nait (il 5, ad es.), il Densen DM10, un NAD S300 o l' YBA Integré.
Cerca di ascoltare il più possibile coi tuoi diffusori perchè, fatta salva la qualità generale di questi apparecchi, alla fine è l'abbinamento col resto dell'impianto e con le tue orecchie ad essere decisivo.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Ampli stereo anzichè multicanale
Egregio Direttore, buongiorno, cercherò di essere rapido e chiaro.
Salto i complimenti, che mi impedirebbero di essere rapido e passo alla questione. Il mio impianto è così composto:

Il tutto inserito in una stanza abbastanza piccola, 5x3, 70m con i diffusori sul lato corto, circa 30 cm dalla parete di fondo coperta da una tenda; distanza tra i diffusori circa 3m e distanza del punto di ascolto 2, 80m circa. Acusticamente, non ho nulla da dire al momento. Il punto è ovviamente l'amplificatore multicanale, che non risulta all'altezza per l'ascolto a due canali; Scena piatta, dinamica opaca, insomma nessuna particolare emozione.
Il mio problema quello di individuare alcuni amplificatori candidati per la sostituzione, ovviamente a 2 canali, allineati alla classe della sorgente e dei diffusori in mio possesso, per ottenere un risultato timbricamente corretto, con una buona ricostruzione della scena. Procederei successivamente a valutare eventuali sostituzioni (sorgente?). Ascolto praticamente un po' tutti i generi; in particolare strumenti acustici e voci femminili.
L'ingresso fono per l'ampli è necessario, visto che stavo dimenticando un Thorens 166mkII con Stanton 681 EEE Mk IIs e un po' di dischi in vinile. Il budget potrebbe arrivare a 1.000 euro; non è un particolare problema. Vorrei evitare di acquistare nella direzione sbagliata, magari investendo soldi importanti ma ottendo un risultato "sbilanciato". Per ora vorrei ottenere il massimo con queste sorgenti e questi diffusori, e forse con questo ambiente di ascolto; poi si vedrà.
Un grande grazie in anticipo,
Un saluto a tutti.
Andrea - E-mail: ap_riva (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
se è la scena ampia e profonda che cerchi, forse i Linn Keilidh non sono i diffusori più adatti perchè _di preferenza_ andrebbero posizionati vicini alla parete posteriore. Questo, ovviamente, limita abbastanza la capacità di ricreare una scena profonda.
Comunque sia, il cambio d'ampli è senz'altro la mossa più urgente. Oltre ai modelli suggeriti nella lettera precedente (visto che la cifra è la stessa) mi permetto di aggiungere, viste le casse, anche un integrato Linn Majik o una coppia pre-finale sempre Linn (o Naim), da cercare nell'usato.
In genere le elettronihe Linn di qualche anno fa disponevano già di stadio phono di buona qualità. Alcuni apparecchi citati prima invece non dispongono di stadio phono, che sarebbe da acquistare separatamente (100 Euro per un ProJect PhonoBox, ad es.).
Dovessi invece puntare solo sul nuovo, prova a valutare Audio Analogue Puccini SE Remote o Rega Mira, entrambi dotati di stadio phono di buona qualità.
Per la sorgente mi preoccuperei in seguito.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Che audiofilo sono?
Caro direttore,
è ormai tempo che leggo con interesse la rivista, in particolare la sezione che riguarda l'autocostruzione & tweaking, nella quale ho trovato tantissimi utili consigli per migliorare l'impianto ed iniziare a comprendere l'importanza dei cavi, dei piedini di sostegno, dei tavolini porta elettroniche e tanti particolari che realmente ignoravo.
A tutt'oggi comunque fatico a cogliere le piccole differenze quando si cambiano cavi di interconnessione, piedini di sostegno a meno che queste non siano evidenti, purtroppo non ho mai avuto nessuno che mi guidasse in questo mondo e che mi insegnasse a cogliere i particolari anche se cerco di applicarmi per sopperire a queste mie lacune.
A questo punto veniamo alle mie domande, posseggo il seguente impianto:

Come avrà capito ho assemblato l'impianto nel corso degli anni e molto spesso mi sono trovato ad acquistare dei componenti senza avere grossa consapevolezza di ciò che selezionavo, a questo punto mi piacerebbe porre un punto fermo chiedendole una valutazione di quanto posseggo e di come eventualmente migliorare l'impianto soprattutto per quanto riguarda i cavi di collegamento.
Ascolto musica di ogni genere, autori italiani come Pino Daniele ed Eros Ramazzotti, jazz/fusion come George Benson, piuttosto che Pink Floyd ed anni '70. Il locale in cui ascolto e una sala di una mansarda di circa 30 mq (8 X 4) con altezza max del soffitto mt 2, 80 (al centro del lato da 8, 00) e min 1, 30 mt (agli estremi sempre del lato da 8, 00). I diffusori sono posti su uno dei due lati da 4 mt a circa 0, 60 mt dalla parete di fondo con una distanza tra di loro di 3, 20 mt ed il punto di ascolto e un divano tre posti posizionata di fronte agli stessi.
Nonostante tutto Le confesso che sono soddisfatto dell'impianto, soprattutto per quel che riguarda l'impatto sonoro che risulta essere sicuramente d'effetto, anche se come precedentemente detto non ho un orecchio sopraffino in grado di percepire certe finezze.
Spero possa rispondermi al più presto perché sono molto curioso di capire che tipo di audiofilo sono e quante stupidaggini ho fatto per la mia ignoranza.
Grazie,
Alessandro - E-mail: amarchetti (at) alfawassermann.it

LC
Caro Alessandro,
ti dichiari soddisfatto dell'impianto ed incapace di cogliere sottili differenze...ed allora mi chiedo: perchè upgradare l'impianto? Non sarà meglio spendere i soldi in dischi, chè non sono mai abbastanza?
Il tuo sistema mi pare abbastanza equilibrato e certamente amplificazione e sorgente possono ancora soppravvivere. Non conosco abbastanza bene le casse, quindi non saprei cosa consigliarti se non quello di cominciare a farti un giro per negozi ad ascoltare qualche altro diffusore nella speranza che ti si accenda quella lampadina che dovrebbere "illuminare" la strada del miglioramento.
Non è detto che questo avvenga oppure...potrebbe avvenire per ordini di spesa troppo elevati e per te insostenibili. A quel punto correresti anche il rischio di non riuscire più ad ascoltare con soddisfazione il tuo impianto, perchè cominceresti a sentirne tutti i difetti e ti roderesti l'anima pensando a quelle casse che non puoi acquistare. Vedi un po' tu, spero di averti descritto bene i rischi di tale operazione.
Insisto nel concetto che, se si è soddisfatti del proprio impianto, è meglio non svegliare il can che dorme (il tarlo da upgrade) ed acquistare tanti dischi, invece.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Cambiare pre e finale?
Caro Direttore,
sono un assiduo visitatore di tnt-audio, un "quasi" audiofilo e certamente un appassionato di musica; ascolto in preferenza Jazz (i quarantanni si fanno sentire!) ma spesso i miei gusti virano a 360° soprattutto per autori non classificabili in un genere specifico quali Tom Waits, Caetano Veloso, Sakamoto... Il mio piccolo impianto hi-fi è così composto:

L'impianto è posizionato a ridosso di una parete in una stanza di circa 36 metri quadrati (quadrata) con soffitto alto circa 4 metri. Possiedo una collezione di circa 1000 Cd e 600 LP. Devo sostituire la testina del mio giradischi e ti chiedo se la SHURE V 15 V MXR possa andare bene per il braccio del Thorens (TP 90 dritto - porta cellula TP95); presso un rivenditore hi-fi del mio paese (provincia di Salerno) la posso avere per circa 300 €.
Della coppia Pre - Finale, acquistata tre anni fa usata (sostituirono un integrato Luxman LV112) non conosco l'età, né le qualità e credo non produca più elettroniche; l'ascolto migliore si ottiene dal giradischi. Sono "vivamente" tentato di passare ad altre coppie e la mia ricerca si è ristretta a:
  • Audio Analogue : pre Bellini Remote - finale Donizetti;
  • Rotel : pre RC 1070 - finale RB 1070.
Desidero avere un tuo parere anche in merito all'opportunità di scegliere un integrato quale l'Audio analogue Puccini Se Remote o il Rotel RA 1070 (preferibili rispetto ai pre - finali?).
Un abbraccio affettuoso
Piero - E-mail: pierolnd (at) tiscalinet.it

LC
Caro Piero,
se devo essere sincero, prima di sostituire la tua coppia pre-finale (tutt'altro che malvagia) io penserei ad un upgrade della cavetteria (i due Interlink sono davvero "entry-level") e/o ad una sostituzione del lettore CD, visto che da quanto dici non è particolarmente soddisfacente e non regge il confronto col giradischi (pur dotato di testina abbastanza economica!).
Mi permetto di consigliarti questo in previsione dell'arrivo della nuova testina che metterà il povero Marantz in condizioni ancora più imbarazzanti. La Shure V15 è un'ottima testina (OK per l'acquisto) che può ben figurare anche su giradischi di rango più elevato...quindi...meglio correre ai ripari ed aggiornare la sorgente per i CD. Hai due possibilità: spulciando nell'usato potresti cercare o un lettore CD di rango superiore (anche un Rega Planet sarebbe un passo avanti) oppure un DAC separato di qualche anno fa, ormai si trovano a prezzi ridicoli (rapportati alla qualità).
Sto pensando al North Star Model 3, a qualche Musical Fidelity, Meridian, Micromega...il tuo 6000, collegato ad uno di questi DAC potrà nuovamente cantare a testa alta.
Riallineate verso l'alto le sorgenti, potrebbe essere il caso di pensare all'ampli...io propenderei per un integrato di classe elevata, per budget non elevatissimi la soluzione "separata" non è particolarmente conveniente.
Non mi dici che casse hai, quindi non posso essere più specifico ma, ripeto, la priorità dovrebbe andare lato sorgenti e cavi di segnale.
Per idee su buoni integrati di classe, anche su questo stesso volume di posta trovi numerosi "candidati" (vedi lettere precedenti).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vendite dirette
Caro Lucio Sono Franco, un tempo assiduo frequentatore della mailing list. Sono ormai anni che non ti scrivo e dall'anno scorso mi sono anche cancellato dalla ML per mancanza di tempo :-((
Ho comunque continuato a seguirti almeno sulla rivista (sono uno dei primi ad averti/vi scoperto), che rimane un punto di riferimento assoluto e la scintilla che ha fatto risvegliare in me (ed in molti miei amici) l'interesse per la Musica ben riprodotta, dopo la crisi degli anni '90 e l'appiattimento verso il basso degli "standard HiFi". Spero che tu possa continuare nella tua opera di divulgazione disinteressata ancora a lungo!

Per quanto mi riguarda, grazie a frequenti viaggi (per lavoro) sono riuscito a procurarmi a buon prezzo materiale "classico" per impianti ad alta efficienza e grande dinamica (tipo Altec e JBL in Alnico anni 50-60) e ci sto "giocando" con molto piacere, senza mai distogliermi dal fine ultimo che è la MUSICA, non l'impianto!! Questa mia lettera ha carattere assolutamente personale, non chiedo consigli su componenti o altro di pubblica utilità bensì qualcosa di diverso.

Vorrei dunque "girare" a te una richiesta di consigli che viene da alcuni amici piccoli progettisti-costruttori di HiFi (secondo loro ad alto livello) su piccola scala e con una bassissima produzione. Sono grandi appassionati ma assolutamente digiuni ed inesperti di marketing o politiche commerciali. Per sopravvivere, l'azienda deve in qualche modo trasformarsi, contenere i costi per abbassare i prezzi ed allargare all'estero il proprio mercato, basato attualmente su poche centinaia di aficionados locali, disposti a spendere cifre considerevoli per l'oggetto della loro passione (io non ne faccio parte...).
Tu ormai conosci benissimo l'evoluzione dell'ambiente dell'HiFi - HiEnd negli ultimi tempi, con i suoi alti e bassi, e come Internet abbia influito positivamente (ma in alcuni casi anche negativamente) sul mercato. Secondo te, in questo momento, è preferibile seguire la via classica di trovarsi dei distributori all'estero (che fanno ulteriormente aumentare i prezzi) o può essere preferibile scegliere la strada di Internet e della vendita diretta online?
Anche questa ha le sue controindicazioni. Mi ricordo che anch'io non mi decidevo, a suo tempo, se comprare o meno il Black Cube a scatola chiusa.
Mi ricordo l'entusiasmo allorché Lehmann trovò "finalmente" un distributore per l'Italia e l'immediata delusione nel constatare che questo comportò un aumento dei prezzi insostenibile :-((
Sto anche osservando i vari "casini" attorno alle elettroniche cinesi (Opera Audio in particolare) con le enormi differenze tra i prezzi orientali (ad es. in Cina o a Hong Kong) e quelli europei, senza contare che la stessa Opera pare stia aumentando i prezzi alla fonte, ben sapendo che tanto sono molto inferiori a quelli dei componenti made in UE o USA.
Francamente non so cosa consigliare; tu cosa diresti? Conosci esempi di aziende del settore che operano online ma riescono anche a dare un'assistenza all'estero che sia valida?
A presto
Franco - E-mail: sinesio (at) pravisani.com

LC
Caro Franco,
l'argomento mi pare invece di interesse generale, ecco perchè rispondo pubblicamente. Per i "piccoli" la possibilità di sfruttare bene la Rete Internet è fondamentale, perchè in poco tempo, con le scelte ed i prodotti "giusti", ci si può affermare tra i "grandi" (vedasi caso Black Cube - Lehmann, appunto).
La vendita diretta è un ottimo sistema per contenere i costi ed ottimizzare magazzino e profitti. Come tutte le rose, ha le sue (numerose) spine. Intanto si rinuncia ipso facto a fornire la possibilità di ascolto diretto ai possibili potenziali acquirenti. Questo è un grosso handicap, perchè in HiFi soprattutto, l'ascolto e la visione personale del componente da acquistare dovrebbe essere conditio sine qua non. C'è da dire che, tuttavia, alcune Aziende sono riuscite ad aggirare l'ostacolo (vedasi Norh) contenendo molto i prezzi e contattando le riviste specializzate via web (prima) e cartacee (dopo) per farsi conoscere. In questo modo Norh, nel giro di un paio d'anni, è diventato un nome conosciuto più o meno da tutti, in tutto il mondo.
E' chiaro che la bontà del prodotto e la sua convenienza devono essere sicure e garantite...altrimenti si fa un buco nell'acqua.
Secondo problema, l'assistenza. Bisogna essere pronti a far fronte alle richieste di un mercato allargato, cercando di creare una fidelizzazione del cliente tramite trattamenti personalizzati, tempistiche ridotte e costi, ancora una volta, contenuti.
Più in generale, l'organizzazione del customer care deve essere certosina. Occorre disporre di un sito web internazionale (in inglese) fatto bene, ben indicizzato sui motori di ricerca, e che possa garantire un buon feedback al cliente. Ci si aspetta che la risposta ad una richiesta via e-mail sia evasa nel giro di 24 ore al massimo. Questo implica tutta una serie di problemi collaterali ed organizzativi: serve il personale in grado di creare, gestire ed aggiornare i servizi online in tempo reale, cosa più facile a dirsi che a farsi. Avrai notato quanti siti web, anche di grosse Aziende, siano aggiornati con tempi lunghissimi (anche anni!), contengano informazioni obsolete e non forniscano feedback ragionevoli alle richieste degli utenti.
Fare BENE tutto questo ha un costo, pure abbastanza elevato, e non è detto che sia alla portata di una piccola Azienda che deve crescere.

In definitiva: OK per la vendita diretta online, purchè si sia pronti (sul serio) ad affrontarne i costi ed i rischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Guerra tra i due mondi
Gentile direttore,
dall'ultima volta che ti ho scritto è oramai passato diverso tempo; i "problemi esistenziali" delle precedenti mail si sono man mano risolti, ed ora sto godendo, dopo ascolti, scambi, e qualche euro in meno in banca, degli ottimi prodotti del caro Attilio Conti, persona correttissima ed estremamente disponibile. Per far posto all'impianto, che si è andato ad affiancare alla parte HT, ho sostituito i due flexy standard alti 50cm con un Flexone - alla faccia delle misure auree - di ben 170 cm di lunghezza (l'alternativa era costruire un terzo flexy....). Vi manderò le foto appena la macchina digitale riprenderà a funzionare.

Nel frattempo ho notato sul sito molte recensioni interessanti, qualche new entry ed altre defezioni tra i recensori, e la tua usuale cortesia nel rispondere alle amenità più varie di noi inseguitori dei watts e delle nuances musicali.

Visto che il tempo principale di ascolto è per lo più musicale, e quando guardo qualche film è di genere soft & dialoghi, ho investito in un bel centrale AM-Audio, da affiancare alle RM8, e mi sono sbarazzato dei canali posteriori (utilizzando quella intelligente funzione 3 canali dei processori HT). Il dubbio è il seguente: ogni volta che vedo un film, stacco i cavi di potenza biwiring del finale stereo dai diffusori ed attacco quelli del finale multicanale HT, per ritornare alla musica e alla configurazione iniziale finito il film (una bella scocciatura); e pensare a frapporre qualche scatolotto in mezzo mi fa ovviamente "inorridire".
Conti stesso mi ha confermato che questa è la cosa migliore, onde evitare che, accidentalmente accesi entrambi, i due finali (a mosfet x Amaudio, e a transistor x Rotel) si possano "vedere" e danneggiare reciprocamente. Per la tua esperienza e le molte mail ricevute, questo stacca-attacca è ciò che fa normalmente chi separa HiFi e HT, ma tiene i diffusori come bridge tra i due mondi? Ci sono altre soluzioni?
Ti ringrazio del tempo che mi hai dedicato e ti mando un saluto da Genova,
Ciao
Bruno - E-mail: bruno.ceradelli (at) grimaldi.it

LC
Caro Bruno,
la domanda è al limite dell'off-topic per questa rubrica ma è molto frequente, pertanto risponderò in pubblico, anche perchè mi permette di ribadire un concetto più volte esposto su queste pagine.
La soluzione migliore è proprio l'attacca-stacca, se si vuole disporre di elettroniche diverse. Oppure, ancora meglio, si potrebbe utilizzare la stessa amplificazione sia per uso audio-video che per quello solo stereo. Nel tuo caso la differenza sarebbe la sola presenza di un canale centrale. Volendo, potresti amplificarlo con un piccolo finale mono (ne faceva di carini ed economici la Marantz).
Il mio invito è pertanto quello di razionalizzare l'impianto, eliminando tutto ciò che non serve (le doppie elettroniche) e, magari, fare a meno del canale centrale, utilizzando il decoder in modalità phantom center.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto entry-level
Carissimo direttore,
chi le scrive è un ragazzo di 18 anni che vive per la musica! Anche se potrebbe "suonare" banale e retorico farle i soliti complimenti per il suo operato, la prego vivamente di accettarli di buon grado, in quanto scaturiscono da una stima ed una ammirazione assolutamente sincera e smisurata.
Mi creda quando dico che TNT è "la luce nelle tenebre", specialmente in settori come questo, in cui l'ignoranza e l'incompetenza dominano sovrane!
Dunque ho da poco reperito della roba vintage: AMPLIFICATORE KENWOOD KA-6100 (80w X 2 rms), PIATTO PIONEER PL 112D (ascolto solo vinile) e CASSE ESB XL 10. Sono consapevole di non essere alle prese con apparecchi di prestigio, ma purtroppo per ora non posso permettermi nulla di più: tanto vale accontentarsi, magari apportando piccole migliorie: cavi in primis!
Ciò che non mi soddisfa è il suono delle ESB, che se da un lato preciso e pulito, dall'altro manca di profondità...la gamma bassa è troppo sottile. Le ho aperte per sostituire i cavi interni con dei "Supra 2.5" ed ho notato che l'interno è completamente riempito di lana.
E' forse dovuto a questo l'appiattimento delle gamme basse? Non credo sia dovuto comunque all'ambiente in quanto è stato testato con altre casse (jbl, sansui, ar) e non mangia i bassi!
Per di più le ESB sono state provate in altri ambienti e il risultato è il medesimo: bassi inesistenti. Avrei pensato anche di installare nel retro delle casse un tubo da "bass reflex" per incentivare i bassi, ma anche per consentire ai woofers di "sfiatare", dal momento che alzando il volume (anche di poco) sprigionano "spifferi" da ogni parte ed ho l'impressione che stiano per scoppiare tanto tremano (forse per la pressione pneumatica all'interno).
Capisco che non ha la bacchetta magica, ma potrebbe consigliarmi qualcosa per ovviare al problema dei bassi mancanti?
Infine che buona testina posso applicare al PL 112D considerando che ascolto pop-rock (De Andrè, De Gregori, pfm, new trolls, genesis, ecc..) e che qui la scelta non è ampia? (hanno solo le "GRADO" e le "ORTOFON OM5/OM10).
La ringrazio infinitamente per la pazienza e con ansia estrema attendo che mi illumini!!
Pietro - E-mail: marchicapietro (at) libero.it

LC
Caro Pietro,
da come hai descritto il fenomeno sono portato a credere che le tue ESB abbiano qualcosa che non va. Azzardo qualche ipotesi: trattandosi di diffusori con qualche anno alle spalle non escluderei la possibilità che siano stati sostituiti i woofers, perchè magari le sospensioni di quelli originali si erano sbriciolate. Come spesso accade, sono stati montati woofers identici come diametro ma dai parametri elettrici completamente diversi (impossibile trovare drivers identici senza conoscere i parametri meccanici ed elettrici di quelli originali!).
E' possibile che i nuovi woofers abbiano una sensibilità inferiore a quelli originali ed ecco perchè ti ritroveresti con una gamma bassa arretrata (e così non dovrebbe essere).
Oppure, ancora, è stata eseguita una riconatura/ribordatura un po' alla carlona, irrigidendo i woofers originali e rendendoli di fatto incapaci di muoversi come dovrebbero.
Infine, potrebbero essere ancora i woofers originali ma ormai rovinati, con bobina mobile deformata o sospensioni indurite.
Cosa fare dunque? Certo non gli interventi ai quali hai pensato tu (aggiungere buchi etc.)! Potresti provare a sentire la Ciare, fornitrice dei woofers originali, per vedere se si riesce a reperire un driver attuale corrispondente o equivalente a quelli. La spesa potrebbe non essere trascurabile, però. Fatta questa valutazione, potresti invece pensare di venderle così come sono per acquistare qualcosa, ancora usato, più soddisfacennte per i tuoi gusti.
Per quanto riguarda la testina, credo che una Grado Black possa essere più che sufficiente.
Infine, un appunto musicale. Non definirei De Andrè e De Gregori "pop rock". Mi stupisco, inoltre, come a 18 anni, anzichè essere al passo coi propri tempi (e c'è tantissima Musica attuale che stramerita!) ci si riduca ad ascoltare Musica di 30 anni fa. Sono un sostenitore del "sincrono", certi generi musicali andrebbero ascoltati in sincrono coi tempi che si vivono, almeno fintanto che è possibile (parlo di Musica "moderna", sia chiaro).
Questo non significa non ascoltare cose vecchie, significa essere aperti al nuovo. Per capirci, ascoltare e scoprire oggi il punk del 77 o la wave dell '80 può andar bene, ma si perde il contesto socio-politico NEL quale e PER il quale quella Musica è nata...e non è poca cosa. Se ne parlò qualche anno fa sul Forum di TNT, non vorrei riaprire qui una vecchia ferita, gli interessati alla discussione, se vogliono, possono continuarla sul Forum.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Casse da comodino
Ciao grande Numero Uno
dopo avere lasciato in stand-by l'Audiolab 8000p+c per un anno posso cominciare l'avventura nell'hi-fi. Nel frattempo ho letto moltissimo il gruppo tnt-audio. Costruirò quindi il TNT Flexi e i TNT-Shield per il collegamento pre-finale, attualmente sto ascoltando con cassacce marantz e un cavo star un po' sottilino (1mmq). Ora ho bisogno di casse da appendere al muro sopra i comodini del letto, difficilmente i tweeter saranno ad altezza d'orecchio ma che si può fare in una stanzetta di poco più di 9mq già strapiena? Si cerca il migliore compromesso.
Credo di avere solo una scelta: Linn Kan (a 470€ nuove) con Linn Brakits a muro. Dico bene? Ascolto prevalentemente indie-rock, punk, qualcosina di elettronica e la stragrande maggioranza dei dischi (vinili) non sono esattamente audiophile (sono quello della bassa fedeltà, kraftwerk in bici e come te sventurato in decompressioni d'aereo).
Le sorgenti sono piatto Pioneer da discoteca e cd Pioneer scadente, tutti e due da cambiare. Saprei più o meno cosa per il lettore cd (al massimo un nad 541i), ma come giradischi, nelle mie condizioni, secondo te vale la pena comprare roba tipo pro-ject rpm 9, 6, perspective o rega p3, oppure rimanere su Pro-ject debut o Thorens equivalente?
Grazie per la risposta e per tnt, ti riscriverò per le mie impressioni di ascolto e magari per parlare di cavi seri.
Nicola - E-mail: stix8 (at) inwind.it

LC
Caro Nicola,
vista la disastrosa situazione logistica concordo con te sulla scelta delle Linn Kan su stand a muro Brakit. Piuttosto, dovresti essere in grado di sistemarle con tweeter ad altezza d'orecchio....quanto accidenti sono alti i tuoi comodini???? :-)
Ti avverto, viste le casse e la loro posizione, non azzardarti a riscrivermi dicendo che desideri una scena sonora profonda, eh! :-)
Per quanto riguarda le sorgenti, OK per il NAD e per il Pro-Ject Debut, direi. Piuttosto, visto il risparmio che realizzeresti con quest'ultimo, potresti pensare - magari in futuro - ad una testina migliore della onesta Ortofon fornita di serie, utilizzando magari questa per i vinili più disastrati.
. Appena puoi, realizza dei TNT Star un po' più generosi o, meglio, dei Triple T.
Ho sorriso all'epiteto di "Numero Uno", per chi non l'avesse capito, si tratta del simpatico capo del mitico gruppo TNT, quello originale dei fumetti. Non vorrei mai che qualcuno pensasse ad un rigurgito di arroganza da parte mia e/o di piaggeria da parte tua :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori ibridi
Gentile sig. Lucio Cadeddu,
mi chiamo Luca e ho scoperto il vostro sito da pochissimo tempo e nei prossimi giorni approfondirò la conoscenza del sito stesso. Sarò breve secondo le sue indicazioni. Ho semplicemente un forte dubbio che mi assale, sarei in procinto di cambiare i diffusori ma non sono certo di fare la cosa giusta, poiché in passato ho sbagliato spesso!!!
Il mio impianto a oggi è cosi composto:

La musica che ascolto è prevalentemente jazz ma non disdegno il resto purché non ci sia troppo elettronica.....
La mia "sala d'ascolto" è all'incirca di 4m x 5m..... non gigantesca ma al momento mi accontento!!!
Come le dicevo ho questo dubbio sulla sostituzione dei diffusori in quanto avrei una occasione di una coppia di Martin Logan Monolith III con annesso crossover attivo della Krell.
Le dirò che sono già più che soddisfatto dell'impianto anche se devo dire che ascoltando le Martin Logan bisogna riconoscere loro un gran bel suono e altre belle qualità, ovviamente a mio avviso. Cosa faccio? cambio i miei diffusori con le Martin Logan? Io al momento non ho possibilità economica né voglia di biamplificarle, eventualmente in seguito.
Quindi "momentaneamente" il crossover farebbe da soprammobile!!! Il punto è...... ma da un punto di vista prettamente musicale l'eventuale cambio ne vale la pena?
La ringrazio cordialmente per l'attenzione prestatami e mi permetta di "sforare" almeno con dei sinceri complimenti per la sua fantastica terra, che grazie ad amici sardi conosco e apprezzo ogni anno di più!
Distinti saluti!
Luca - E-mail: luca_siv (at) virgilio.it

LC
Caro Luca,
se hai ascoltato con attenzione le Martin Logan e ti sono piaciute non vedo controindicazioni di sorta al loro acquisto. Si tratta di diffusori abbastanza particolari e non esattamente "immediati" come posizionamento. Devi avere un po' di pazienza ed un minimo di libertà di "movimento" perchè potrebbero richiedere qualche accortezza in più rispetto alle tue attuali Academy III. Il tuo finale non avrà alcuna difficoltà a pilotarle al meglio e l'opzione della biamplificazione attiva non è poi fondamentale, potrai comunque sfruttarla in seguito.
Tieni anche conto che l'approccio è radicalmente diverso rispetto agli Academy, che sono un po' più "tradizionali". Credo si tratterà di un'inversione di tendenza piuttosto marcata, ecco perchè devi essere sicuro di cosa stai per acquistare.
Il mio gusto personale conta poco, in questo contesto, ma ti confesso che quasi tutti i modelli Martin Logan che ho ascoltato hanno incontrato il mio apprezzamento, in particolare i modelli ibridi. Per capirci, le CLS, pur essendo straordinarie sulla gamma medio-alta mi hanno sempre lasciato desideroso di qualcosa di più in gamma bassa.
Essendo certo di essermi attirato le antipatie degli estimatori dell'elettrostatico nudo e puro, ti lascio alle tue valutazioni.
Non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu

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