Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/6/2021 - 26/6/2021

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  1. Nobsound NS-05P
  2. SPL Calculator
  3. Amplificatore economico
  4. Informazioni spianadischi DF-01iA +
  5. Strano fruscio (urgentissimo)
  6. Consiglio diffusori
  7. Piedini per diffusori
  8. Diffusori storici
  9. Consiglio su diffusori attivi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nobsound NS-05P
Egregio Direttore,
sempre grato per la rivista settimanale che attendo ogni sabato con piacere, Ti scrivo per segnalare un prodotto che mi è piaciuto molto. Si tratta di un preamplificatore passivo che ho preso per poter provare qualsiasi finale e per poter posticipare, ammesso che ne senta il bisogno, l'acquisto di un pre “blasonato”. Sinceramente ascoltando da una unica sorgente non lo prendo mai seriamente in considerazione con la convinzione, magari errata che, meno passaggi equivale a miglior segnale. Questo Nobsound NS-05P non presenta nessuna alterazione del suono per lo meno significativa nel mio impianto. Normalmente, ascoltando solo musica liquida utilizzo il volume digitale del software.
Tra i software gratuiti preferisco foobar2000 che ha un unico difetto, il volume al minimo è piuttosto difficile da regolare. VLC per esempio ha un volume molto comodo ma ho l'impressione che rispetto a foobar2000 il suono sia leggermente degradato. Per questo motivo un potenziometro tra il finale e il dac torna davvero utile. Inoltre diventa una pietra di paragone con veri pre.
Il potenziometro è un ALPS:

“Questo prodotto utilizza il potenziometro quadruplo bilanciato ALPS 27, NEUTRIK XLR, Pro-Signal RCA. Nobsound non risparmia sui componenti e sui materiali dei suoi prodotti.” (dice la promo...)
Io ho acquistato il prodotto a 70 euro circa e mi sento di consigliarlo davvero a tutti. Comodissimo è il selettore sia in ingresso che in uscita dell'rca e xlr.
Ora un quesito, se posso: vorrei provare il mondo delle amplificazioni Naim provando un finale usato. I possessori di Naim sono, spesso, piuttosto rigidi (diciamo che possono ricordare i seguaci di scientology) dicono che senza un pre Naim, un finale Naim suoni male, anzi malissimo...sono certo che le sinergie dei progetti monomarca possano essere importanti, ma un finale Naim collegato con un potenziometro come questo, secondo te, è davvero una eresia? So già che servirebbero degli adattatori per i collegamento.
Ti ringrazio in anticipo e ti invio delle foto del Nobsound.
Pietro - E-mail: pietro_surico (at) outlook.it

LC
Caro Pietro,
grazie per la segnalazione del componente Nobsound, che in effetti avevo già notato durante le mie scorribande in rete a caccia di prodotti interessanti. Sembra ben fatto, pur con tutti limiti di un pre passivo senza trasformatori, che continuano a essere la soluzione passiva migliore, almeno da un punto di vista strettamente teorico. Trovi qualche recensione di pre passivi a trasformatori qui su TNT-Audio.
Per quanto riguarda i Naimophili, sì, tendono a essere un po' rigidi, ma non quanto 20 o 30 anni fa, ora si sono molto ammorbiditi. Certo che si può usare un altro pre coi finali Naim, ci mancherebbe! E persino un pre passivo può andar bene. Diciamo che l'idea che c'è dietro a questi atteggiamenti un po' estremi è che per godere dell'impostazione sonora Naim tutti gli apparecchi dovrebbero essere Naim. Dal punto di vista elettrico non ci sono invece problemi particolari, io stesso ho utilizzato senza problemi dei finali Naim con pre non-Naim. Se posso darti un consiglio, visto che vuoi scoprire il Naim sound, cerca un NAP250 chrome-bumper series, ricappato di recente. È roba vecchia, ma secondo me il vero Naim sound è tutto là. Il 250 è una vera pietra miliare e almeno una volta nella vita bisognerebbe ascoltarlo. Musicale e coinvolgente come pochi, a patto di non cercare particolari caratteristiche da audiofili paranoici (iperdettaglio, immagine 3D gigantesca etc.). Il 250 è una macchina da musica, e basta. Poi potrà anche non piacere, ma è difficile che lasci indifferenti. Non solo, ma è una di quelle conoscenze che aiutano meglio a capire il British sound e la sua evoluzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

SPL Calculator
Buongiorno direttore,
nel caso non lo conoscesse già, vorrei segnalare a Lei ed a tutti i lettori questa
pagina web. Permette di calcolare velocemente la pressione sonora nel punto d'ascolto in funzione di:

Ad esempio, ho potuto verificare con estrema semplicità che, con le mie Diamond 8.2 (86 dB), uso giusto 1 o 2 Watt del mio ampli visto che normalmente ascolto a livelli intorno ai 70/80 dB. Con 10 Watt arriverei a 89.5 dB, che per i miei gusti sono più che sufficienti.
Certamente non sarà perfetto, ma visto che i calcoli da fare non sono proprio alla portata di tutti magari questo link può tornare utile.
Saluti,
Antonello - E-mail: ridingfish2 (at) gmail.com

LC
Caro Antonello,
grazie per l'interessante segnalazione, che non conoscevo. A mio parere, però, è ancora più semplice fare la misurazione diretta. Ormai non è più necessario acquistare un fonometro, basta la app gratuita JBL Tools! Uno smartphone non è uno strumento di misura preciso, ma ho potuto confrontare i risultati con un fonometro e diciamo che più o meno i risultati coincidono. All'interno della suite JBL Tools c'è SPL Meter che misura in tempo reale la pressione sonora e registra i picchi. Potresti fare un confronto coi risultati del calcolatore teorico? Te lo dico perché spesso i valori di sensibilità dichiarata per un diffusore sono molto ottimistici. Con JBL Tools bastano pochi minuti, due click e sei pronto! Nel tuo caso un valore compreso tra 70 e 80 dB è assolutamente normale, specie se in condominio. Per questo ostinatamente ripeto che la maggior parte delle persone a caccia di amplificazioni sempre più potenti secondo me sbaglia, perché quei watt extra non verranno mai usati. Meglio puntare sulla qualità, che non sempre va di pari passo con la potenza.
Fai questa prova e aggiornaci!
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Amplificatore economico
Buongiorno Direttore,
avrei bisogno di un consiglio per un amplificatore usato. La stanza dove ascolto la musica è di circa 4m x 4,5m ed è piena di mobilio. Il mio budget è modesto. Di recente ho acquistato delle Polk Audio T15, dispongo di un lettore cd Nad c540 e al momento utilizzo un sintoamplificatore 5.1 (in modalità stereo) Harman Kardon AVR 5000 70W. Mi interessa la pulizia del suono e la definizione. Ascolto principalmente folk e classica (soprattutto violoncello, violino e chitarra).
Ho provato a dare un'occhiata e sarei indeciso tra un NAD 310 (20 w) ed un HK 610 (30w) ma sono comunque aperto ad eventuali altre opzioni. Sto considerando di acquistare un cavo di segnale Audio Quest Evergreen o, se dovesse essere sufficiente, il tipo più economico della stessa marca "Tower".
La ringrazio e faccio i complimenti a tutti voi per lo splendido lavoro.
Renato - E-mail: renato.cuonzo (at) virgilio.it

LC
Caro Renato,
tra il NAD 310 e l'Harman Hardon HK 610 la mia preferenza va al primo, ma vedi se ti riesce di reperire un NAD un po' migliore, come un 302 o un 320. Dovresti trovarli per cifre non troppo distanti. Visto che dici di prediligere la pulizia e la definizione, potresti anche prendere in considerazione qualche integrato Rotel dello stesso periodo, visto che hanno un'impostazione timbrica un po' più aperta e vivace, rispetto ai NAD. I prezzi non dovrebbero essere molto diversi. Ci sono tanti modelli, sia della vecchia serie 8xx, che della 9xx, fino ad arrivare alle serie 0x più recenti. Queste soluzioni citate dovrebbero comunque essere un po' migliori dell'ampli HT ora in uso, ma non aspettarti cambiamenti radicali.
Infine, per quanto riguarda i cavi, premesso che non forniamo più consulenza su questo argomento, ti consiglierei di non spenderci denaro, vista l'impostazione budget dell'impianto. Meglio, se possibile, dirottare il budget per i cavi su un amplificatore migliore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Informazioni spianadischi DF-01iA +
Salve Direttore,
grazie per il suo lavoro e la sua passione, le volevo chiedere se fosse possibile avere un'informazione che potrebbe davvero rendermi felice, ho molti dischi e alcuni sono convessi o patatizzati sopratutto i vinili nuovi e recentemente comprati, non so forse per colpa del calore, o per difetti di fabbrica, ho provato a spianarli con la spianadischi che avete sul sito, ma su alcuni non ho avuto nessun miglioramento, cercando sul web ho trovato un macchinario DF-01iA +, che promette miracoli, volevo sapere se lo conoscete, è una spianadischi a caldo, non so, cosa ne pensi, puo funzionare ? ho visto che alcuni negozi anche in italia forniscono questo servizio di recupero lp con questo macchinario.
Grazie,
Anonimo - E-mail: fralexsrl (at) virgilio.it

LC
Caro lettore,
quando un LP è molto ondulato, l'azione solo meccanica della semplice spianadischi che abbiamo consigliato qui su TNT-Audio non è sufficiente, e solo il calore può rimettere in forma un vinile molto deformato. Non conosco la
spianadischi Orb Audio in questione, ma sembra un prodotto serio - per certo l'Azienda costruttrice lo è - e il fatto che sia utilizzata da professionisti per offrire ai propri clienti questo servizio, depone decisamente a suo favore. Semmai, è da valutare la convenienza dell'operazione: costa più di 1500€, sicuro di avere così tanti dischi ondulati che necessitano di questo trattamento? Non è che faresti prima ad acquistarli nuovi, verificando che non siano ondulati? Il discorso sarebbe diverso se avessi tanti dischi con lo stesso problema e gli stessi fossero storici, di difficile, se non impossibile, reperibilità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Strano fruscio (urgentissimo)
Buongiorno Direttore,
vi seguo da quando ragazzino (avevo 13 anni) e gran parte della formazione la devo agli approfondimenti contenuti nel sito (adesso ho 36 anni). Prima di contattarvi ho cercato di risolvere in autonomia, facendo riferimento anche ad altri blog, ma questa volta non riesco a trovare una risposta seguente problema: quando ascolto alcuni (solo alcuni) vinili, in alcuni momenti della registrazione, c'è un fruscio di sottofondo simile al sibilare leggero del vento.
Il giradischi è un caro vecchio Thorens TD 150 MKII, messo a punto perfettamente e inserito in un nuovo plinto. Il braccio è l'originale TP-13a in condizioni perfette. La testina è una Shure V 15 III, allineata con DIMA Baerwald Protractor, specifica per bracci THORENS con distanza da 215,6 mm (come il TP-16). La puntina è originale: osservata con lente da 30X e 60X sembra perfetta, con le pareti pressochè uguali. Il peso di lettura è impostato precisamente a 1 grammo. Allego alcune foto del giradischi.
Il resto dell'impianto: Amplificatore Mcintosh MA 252 e Altoparlanti Heresy III (per me accoppiata stupenda!).
Veniamo ai dischi incriminati: Shumann & Grieg, Piano Concertos, Radu Lupu/Andrè Previn (DECCA), SXL 6624, nella ristampa curata De Agostini (che non trovo per nulla male nel complesso). Rachmaninov, 3rd Piano Concerto, Ashkenazy/Fistoulari (DECCA), in versione originale, SXL 6057. La prova d'ascolto: ho registrato (e vi invio in allegato con we transfer) i primi 60 secondi del primo disco (Shumann & Grieg), nei quali si sente perfettamente il fruscio di cui parlo (nel secondo disco il fruscio è molto più leggero e fino ad oggi non mi ero preoccupato). In particolare è ben evidente ai secondi 29, 39 e perfettamente distinguibile dai secondi 40 a 48. Non è un rumore di sottofondo tipo hum, ma è situato nella parte alta delle frequenze, come un leggero sibilo. Sono abbastanza sicuro che il rumore è aumentato dopo la terza o quarta volta che ho risentito il pezzo, in maniera sempre più evidente. Pertanto ho pensato che fosse un problema di puntina. L'ho quindi smontata per osservarla (perfetta), pulirla (anche se perfetta); poi l'ho rimontata, l'ho ri-settata (peso e inclinazioni). Nulla è cambiato. Ho provato a togliere e appesantire l'antiskating: nessun cambiamento. Ho provato ad aumentare e diminuire il peso di lettura: nessun cambiamento. Alla fine sono diventato scemo: VERO!
Preciso ancora che: il fruscio è udibile (per entrambi i dischi) maggiormente sul canale destro (per questo avevo pensato all'antiskating); non si tratta di un suono emesso da interferenza: si sente solo ed esclusivamente durante la traccia e sempre nello stesso punto; capita (per ora) solamente con quei due dischi.
Sto pensando di sostituire la puntina con una JICO, ma servirà a qualcosa ? Cosa mi consigliereste in questo caso: una JICO HE normale o una SAS (il prezzo di quest'ultima mi pare un po' esagerato)? Potrei cambiare anche il braccio, ma il vecchietto mi piace...
Vi chiedo aiuto: finchè non risolvo non ascolto più un disco poiché temo di rovinarli.
Grazie, un saluto.
Allan - E-mail: studiopicili (at) gmail.com

LC
Caro Allan,
se questo fruscio che senti si presenta solo in determinati punti di due dischi ben precisi, come ti può venire in mente che il problema sia il giradischi? Se così fosse il fruscio sarebbe avvertibile in tutti i dischi e in ogni punto del disco. Evidentemente (ma forse non era poi così evidente) il problema è in quei due dischi: magari il pressing è venuto male o addirittura lo stesso nastro master potrebbe avere quel soffio più accentuato in quelle parti della registrazione. Dormirei sonni tranquilli, lascerei testina e giradischi così come sono e, eventualmente, proverei a procurarmi altre due copie degli stessi album, giusto per capire fino in fondo. Se anche nelle nuove copie il problema si dovesse ripresentare, allora saresti certo che è un difetto della stampa originale, e non del pressing delle copie in tuo possesso. L'analogico è così, prendere o lasciare. A volte suona benissimo, altre volte è un vero disastro. E, come abbiamo scritto nell'editoriale della settimana scorsa, le ristampe moderne spesso non sono esenti da difetti.
Se si desidera un ascolto (quasi) esente da rumori e che è praticamente sempre uguale a se stesso, basta dedicarsi a CD e file. Più in generale, mi permetto di rilevare che da questa tua traspaia un'ansia da prestazione che è nemica del buon ascolto. Ci segui da ragazzino, dovresti aver imparato che si deve ascoltare la musica, in relax, e non stare con l'orecchio teso a percepire difetti. Già quell'urgentissimo scritto nel titolo della mail spiega molte cose. Ho e ho avuto tante urgenze nella vita, ma l'audio non è mai stata una di queste.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio diffusori
Buongiorno Direttore,
grazie per la sua grande generosità e pazienza nel portare avanti il progetto TNT-AUDIO. Ormai da vent'anni non riesco a fare a meno di aspettare il sabato per leggere i vari aggiornamenti e consigli che vengono dispensati sul sito. Le scrivo (come ho già fatto altre volte in passato) per avere un consiglio sui diffusori da abbinare al mio lettore di rete Linn Sneaky DS che distribuisce musica in una stanza secondaria della mia abitazione. Ho tre possibilità:

  1. sfruttare il modesto amplificatore interno (mi sembra che sia un 20W x 2) ed accoppiare dei diffusori passivi (max spesa 300€)
  2. sfruttare l'uscita pre ed inserire il piccolo Nobsound accoppiato alle Lonpoo LP42
  3. sfruttare sempre l'uscita pre ed inserire i diffusori attivi M-Audio BX8 D3
Secondo Lei quale scelta porterà i risultati migliori?
Grazie.
Andrea - E-mail: andreafor72 (at) yahoo.it

LC
Caro Andrea,
le opzioni 1) e 3) mi sembrano le migliori, ma non sono direttamente confrontabili. La scelta di diffusori attivi come le M-Audio BX8, per quanto eccellente da punto di vista sonoro, non è pratica e flessibile come quella che vedrebbe dei più tradizionali diffusori passivi. Infatti, il diffusore attivo ti obbligherà sempre all'utilizzo di un segnale non amplificato, meglio se dotato di livello regolabile, perché i diffusori hanno i controlli di livello nel retro, e sono scomodissimi. Se pensassi di tenere l'impianto così, con questa sorgente, per lungo tempo, allora nessuna obiezione. Una soluzione passiva (es. Elac serie Debut) sarebbe più flessibile nel tempo. D'altra parte, credo che i 20 watt dell'amplificazione interna siano più che dignitosi e sufficienti per un ascolto di alta qualità, a patto di non utilizzare diffusori di sensibilità troppo bassa in ambienti molto grandi, situazione nella quale la potenza potrebbe rivelarsi insufficiente.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Piedini per diffusori
Ciao Lucio,
mi fa piacere riscriverti dopo tanti anni di frequentazione del tuo sito, ti volevo aggiornare e porre un quesito. Sono passato - dopo quasi quattro decadi - da un sistema di diffusori attivi ad un sistema misto (ho mantenuto il subwoofer). Le mie Audio Pro A4/14 erano eccellenti, ma mancavano di ricostruzione scenica, così sono arrivato alle Heil A.M.T. Kithara, davvero speciali. Ti giro la composizione del tutto in elenco a parte, ed anche una foto della sistemazione nella sala da 26 mq., la migliore ottenibile volendo preservare le relazioni familiari :-)).
Comunque sia sono molto contento del risultato ottenuto, ma immagino che ci siano ancora molti margini di miglioramento. La mia domanda è semplice: credi che prodotti sostitutivi degli attuali piedini in legno dei diffusori possano essere veramente risolutivi? Penso in particolare agli Isoacoustics Gaia II (658 euro, altri 730 per il solo sub). Oppure ci sono prodotti alternativi, o altre scelte “filosofiche”? Grazie mille come sempre,
Romano Romano - E-mail: romano.jeran (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Romano,
in tutta sincerità, con tutta questa roba tra e dietro i diffusori, direi che i piedini ultracostosi che segnali siano davvero l'ultimo dei tuoi problemi. Sincero? Io non li prenderei. Al massimo sperimenterei soluzioni semplici ed economiche, giusto per capire se, in questo contesto, si riescano a percepire differenze. Abbiamo recensito tante soluzioni diverse, dedicando un'interminabile saga ai dispositivi di accoppiamento/disaccoppiamento. I tuoi diffusori, tra l'altro, nascono già con un piedistallo proprietario, che immagino sia già ottimizzato per farli suonare come intendeva il progettista. Sperimenta qualche soluzione low-cost che sia smorzante, e così capisci in che direzione muoverti. Potresti anche provare la soluzione rigida, punta e sottopunta integrato, ad esempio le Soundcare Superspikes.
Infine, perdonami, ma quando ho visto la foto del tuo set-up, mi è venuta una fortissima voglia di semplificare il tutto. Mi chiedo se sia davvero necessario, oggi, mettere insieme un sistema così affollato e complesso per ascoltare musica. Il mio impianto, che per esigenze da recensore non può essere minimalista, è niente se confrontato col tuo :-)
E io che aspiro a un tasto solo per accendere tutto! Qui ti ci vanno 5 minuti solo per mettere in funzione l'intero sistema! Mi perdonerai, quindi, se ho cassato la lista infinita di tutti i singoli componenti che costituiscono la tua personale giungla di elettroniche e cavi...:-O
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori storici
Caro Lucio,
ho deciso di scriverti perché mi sono innamorato delle casse (e non solo) vintage, tieni conto che non penso si tratti di nostalgia in quanto tutti i soldi "musicali" della mia giovinezza li ho spesi in dischi ed ascoltavo con delle casse di cui manco ricordo il nome e con delle cuffie gialle Sennheiser che entravano in un bell'amplificatore Yamaha con i vumeters.
Poi da eoni ascolto con un Nad 3155 che pilota delle casse Bose 501 (delle quali sono soddisfatissimo anche se molti le disprezzano ma se poi gliele faccio loro ascoltare la prima cosa che dicono è "che bel suono") un cd player Technics e infine un giradischi Micro Seiki mb-14 (scarsino). Non ho mai pensato di cambiare sia perché sono affezionato alle casse sia perché riempiono la sala di suono e si sentono bene e non mi piacciono i diffusori stile torre o da scaffale anche se ultimamente devo dire che ho visto che molti brands stanno tornando (finalmente) a proporre diffusori con lo stile classico come piace a me (jbl..tannoy...wharfedale...klipsch...klh..ecc...)
Ma è da poco che sono tornato a riappassionarmi alla musica e all'hi fi e molto di questo riavvicinamento è dovuto al vinile, mi piace riavere tra le mani un formato fisico e non solo files e streaming intangibili anche se mi piace moltissimo anche il cd che ora è davvero un grande affare visto che tutta l'attenzione si è spostata sul disco nero.
Essendo totalmente ignorante in materia di diffusori vintage mi sono informato e, come ti dicevo all'inizio della mail, mi sono innamorato delle forme e del fascino che questi ultimi emanano,cma, siccome proprio ingenuo non sono, ho anche cercato di trovare quelli che sulla carta erano anche dei campioni di bel suono.
Mi sono fatto una lista dopo 3 mesi di ricerche e sono venute fuori questi nomi: Kef 104/2, Kef 104ab, B&W DM6, Celestion Ditton 66, AR 58s, AR 9 e 92ls ho cercato di stare in un range di prezzo che non sorpassasse i 1500 euro, da quel che ho capito sono tutti diffusori che hanno fatto la storia dell'hi fi e in molti casi le suonano ancora a tanti diffusori odierni e piuttosto costosi.
Quali tra queste tu metteresti nella tua Top 3 se posso chiederti? :-)
Le piloterei con il Nad ma avevo anche pensato di acquistare un Denon nerboruto tipo pma 1560 o 2000 ma mi piacerebbe anche qui conoscere la tua opinione su magari qualche altra marca e modello. So che è una richiesta un po' strana ma ci terrei davvero ad avere un'opinione da chi conosce bene questo mondo e, soprattutto, da chi ha vissuto dal vivo quell'era, anche io c'ero ma, come ho già detto, sto scoprendo solo ora le meraviglie dell'hi fi anni 60 70 e 80.
Grazie mille,
Marco - E-mail: mamare (at) tiscali.it

LC
Caro Marco,
sarò sincero. Se ti piace il suono delle tue Bose, credo che un ascolto preventivo di qualcuno dei diffusori storici che hai citato sia semplicemente obbligatorio. Il tuo udito è drogato da un tipo di impostazione sonora e di diffusione del segnale audio che è molto, molto particolare. Diffusori tradizionali come quelli citati potrebbero persino non piacerti. Anzi, secondo me non ti piaceranno. Ti servirebbe un buon periodo di disintossicazione dal suono cui sei abituato, per capire in che direzione muoverti. In ogni caso, terrei il NAD e lascerei perdere integrati giapponesi nerboruti (dubito ti servano per spostare mobili o per dissodare terreni agricoli). Che dire sui diffusori citati? Che intanto ti contraddici, perché sostieni che non ti piacciano le tipologie di diffusori moderni (torre etc.) e poi inserisci in elenco le KEF 104, le AR9 e 92 e le Ditton 66 che - di fatto - sono diffusori a torre. Non è la tipologia che suona, ma il progetto! Vorresti una mia lista di preferiti, ma quelli citati sono tutti molto buoni, fatta eccezione per le AR 58s che sono gradino sotto agli altri. Direi KEF 104 se volessi un suono più composto, da diffusore inglese, e le AR 9 o 92 se volessi qualcosa di più spettacolare. Anche le DM6, comunque, hanno il loro perché. Accertati che gli altopalanti siano originali o riparati in maniera professionale. E prenditi un po' di tempo per girare ed ascoltare, è estremamente necessario.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su diffusori attivi
Caro Lucio,
sono anni che ascolto musica solo in cuffia da YouTube, con notevole soddisfazione. Purtroppo, il mio impianto principale che aveva il suo fulcro nelle meravigliose (almeno per me) Magneplanar 3.3, pilotate da due finali monofonici in classe D autocostruiti da 600 watts, è impacchettato, dato che mia moglie non sopporta questi diffusori, per lei troppo ingombranti. Ho, quindi, deciso di vendere le Maggie (i finali sono già in possesso di un mio amico che li usa per pilotare le Martin Logan). Avrei pensato alle Q Acoustics 400 active, altezza di 80 cm, che mi eviterebbero la costruzione di altri amplificatori. Sala d'ascolto di 50 metri quadri (salone living). Cosa pensi di questa soluzione? Grazie,
Saluti,
Leandro - E-mail: leandro.lioce (at) libero.it

LC
Caro Leandro,
come un vero appassionato, abituato alle Maggies, si possa accontentare di ascoltare in cuffia da YouTube resta per me un profondo mistero. Ed è altrettanto misterioso il fatto del come mai tua moglie possa sopportare le orrende Q Acoustics 400 (perdonami, ma sembrano dei feretri, sia nere che bianche) e detesti gli invece elegantissimi pannelli Magnepan. Non so, vorrei capire! Comunque, non conosco il suono di questi diffusori attivi e non posso esprimermi, posso solo dirti di ascoltarle prima di acquistare. Mi spiace non poter essere più preciso. La soluzione attiva, in generale, mi piace molto, visto che semplifica l'impianto e consente un pilotaggio e un controllo ottimale degli altoparlanti. Se puoi, valuta anche altri prodotti, marchi come Dynaudio, Dali, Elac e Wharfedale hanno in catalogo degli ottimi diffusori attivi da pavimento.
Infine, perdonami ma non riesco a resistere, e te lo devo chiedere: tua moglie ha mai rinunciato a qualcosa che le piaceva molto solo perché a te non piaceva? E no, non mi riferisco al personal trainer o all'istruttore di danza o di spinning ;-)
Mi sa che dovrò inaugurare una nuova rubrica: Ho visto anche audiofili infelici :-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
Grazie per la
risposta e per i preziosi consigli. Il dubbio che Rega Brio R e Audiolab 6000A potessero essere “leggerini” mi è venuto dal confronto con il Puccini 70 e da qualche “recensione” letta sulle mie B&W. Ho seguito il tuo consiglio di installare il JBL Tools, ma non sono sicuro sul come interpretare i dati dell'SPL meter (ho allegato due screenshot presi durante l'ascolto di un vinile degli String Driven Thing e del cd dei Lunatic Soul “Fractured”). Alla fine ho acquistando un Xi 75 dell'Advance Acoustic, scelta dovuta sia all'ottimo prezzo propostomi dal venditore, sia alla sua disponibilità nel farmi fare delle prove d'ascolto (l'ho confrontato con Roksan K2 e Rotel A11-12, anche se con diffusori diversi dai miei, ed è risultato il più vicino alla mia “sensibilità”). Purtroppo non ho trovato la stessa cortesia presso altri venditori.
Il risparmio sull'acquisto dell'amplificatore e la buona valutazione data al mio giradischi mi hanno spinto ad acquistare anche un nuovo piatto e mi sono innamorato del Project X, a cui ho abbinato una testina Sumiko Rainier (ovviamente sforando un po' il budget). Forse l'abbinamento Advance Acoustic B&W non è dei migliori (il suono è un po' pastoso) e, probabilmente, sarebbe opportuno acquistare un pre-phono (avevo pensato a un Project prono box S2 o a un Fezz audio Gaia), ma per ora può andar bene. Intanto, vorrei provare a far sistemare il Puccini 70 e poi, eventualmente, valutare come muovermi.
P.S. ho letto la tua recensione delle Duevel Planets e mi sta venendo voglia di cambiare tutto :-)
Grazie ancora,
Fabio - E-mail: fabiosarno29 (at) gmail.com

[SPL][SPL]

LC
Caro Fabio,
se la misurazione è stata fatta in maniera corretta, nel punto d'ascolto e senza coprire il microfono dello smartphone, direi che ascolti a volume non basso, ma bassissimo. 64 dB di picco è il nulla assoluto, già una conversazione a voce alta fa più...rumore! E poi non ho ragione a dire che la maggior parte degli audiofili ascolta usando un watt o poco più...!
Povero amplificatore, 74 dei suoi 75 watt giacciono inutilizzati :-)
In ogni caso, mi pare tu sia soddisfatto, ed è questo ciò che conta. Magari stai buono per un po' di tempo, adesso, e lascia perdere l'idea delle Planets...se il suono ora ti sembra pastoso, non credo che la soluzione sia un diffusore come questo.
Poi, certo, bisogna capirsi su cosa intendi tu per suono “pastoso”. Magari basta spostare i diffusori di 10 e cambia tutto, tra l'altro.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

È uscito il nuovo album dei Garbage, band alt-rock statunitense in attività dal lontano 1993. Solo sette album in così tanti anni! Dal nuovo “No Gods No Masters” abbiamo scelto la bellissima “Uncomfortably me”.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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