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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Analogico per 500 Euro
  2. Ampli cinese Korsun ks99
  3. Upgrade davvero necessario?
  4. Revox B226 ed altre storie
  5. Vintage
  6. HiFi litigiosa
  7. Posizionamento diffusori in 6 metri quadri
  8. Ampli sotto i 200 Euro
  9. Upgrade meccanica - Parte II
  10. Riparazione o upgrade?

Analogico per 500 Euro
Egregio Sig. Cadeddu,
ci siamo sentiti qualche mese fa a riguardo delle KEF Q7,ecc.... ora ho un impianto composto da:

Sono soddisfatto dell'impianto e del suono. Ascolto dal rock al jazz... Lei ritiene che ci sia un punto "debole" o un "imbuto" nella catena? E' ben bilanciata (sulla carta...visto che non ha la possibilità di sentire l'impianto...)? Se volessi upgradare qualcosa cosa dovrei sostituire? (fermo restando che adoro le Q7), ammesso che ci sia un punto debole... per ora non ne sento...
Inoltre ho intenzione di acquistare un giradischi...vorrei spendere circa 500-600 euro e rimanere nell'usato... avevo pensato a: Thorens....che modello, di che anno?? Linn (se possibile il mitico lp12 da lei citato...) Rega....che modello? ...come suonano?.....l'ignoranza è una brutta bestia...:-)
Giuro che questa è l'ultima domanda di questo tortuoso mail...mia madre possiede un vecchio giradischi Dual 1214.. credo sia dei primi anni settanta...ha i controlli di tono e una serie di controlli incorporati (phono, band tape, tuner, quadroeffect,on/off) e una scritta davanti, in basso a destra: HS39. Vorrei cambiare testina (è da quando l'ha comprato che non cambia testina!!!!!!!!Mia madre è pazza!!!eheheh) e dargli una sistemata generale...Ne vale la pena? e se si che testina?
La ringrazio per la grande professionalità e la Sua infinita pazienza nei miei (e non solo) confronti, Ovviamente rinnovo i complimenti anche per la gestione intelligente di TNT....Che ha un altro fan e sostenitore del 2 canali...
Saluti dalla Svizzera...
Claudio - E-mail: claudio (at) studio21.ch

LC
Caro Claudio,
il tuo impianto, per quanto "variopinto" non mi sembra presenti dei particolari punti deboli. L'unica cosa "storta" che noto, ma potrebbe essere una tua dimenticanza, sono i cavi di segnale, che non citi. Voglio sperare non siano quelli forniti di serie con le elettroniche! Se così fosse, provvedi al più presto. Magari, per mantenere un certo equilibrio raggiunto, potresti orientarti ancora su Monster Cable. Nell'usato si trovano i top di gamma di qualche anno fa a prezzi stracciati.
Per il giradischi, la cifra stanziata è un po' bassa per un Sondek LP12. Potresti trovarne qualcuno un po' vecchiotto, in Inghilterra, ma se sei a digiuno di analogico, forse non è il caso di imbarcarsi in una simile avventura. Meglio, semmai, un Linn Axis, giradischi buono e semplice da gestire/regolare, oltre che molto robusto. In alternativa, il solito Rega Planar 3 o qualche modello ProJect. I Thorens, avendo quasi tutti il controtelaio su molle, sono un pochino più difficili da settare bene e spesso montano (di serie) bracci abbastanza discutibili.
Per quanto riguarda infine il Dual di tua madre, francamente non ci perderei né tempo né denaro. Una testina nuova, ammettendo che accetti lo standard usuale, la trovi anche per 50 Euro ma non so se ne valga la pena.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli cinese Korsun ks99
Salve Direttore,
sono un tuo assiduo lettore, uno di quelli che lurkano, che leggono recensioni e opinioni cercando di capire, e questa documentazione ha prodotto tramite ebay una scelta di elettroniche per l'ascolto di alta fedeltà nella mia camera. Un impianto così composto:

Le tue recensioni, per esempio quella delle casse Titus, l'ho trovata sorprendente, ascoltando dopo un po' di rodaggio ho ricordato tutti i particolari descritti, ritengo il tuo lavoro di grandissima utilità per operare una cernita di prodotti che più si adattano al proprio gusto.
Ultimamente seguendo un istinto di curiosità, ho seguito discussioni rigurdanti alcune elettroniche cinesi che sembrano copie di marche più blasonate europee ed americane, ho avuto sempre su ebay l'opportunita di acquistare una di queste elettroniche, un Korsun ks99, un amplificatore che ora ha preso il posto dell'Audio Analogue.
Ora vengo al dunque, ritengo la qualità di questo amplificatore eccelsa per la sua classe di appartenenza, pensavo a tutti quei squattrinati studenti o operai che possono per la modica cifra di 600-700 euro entrare in possesso di un apparecchio che suona veramente un'ottima hi-fi, mi piacerebbe sapere se in futuro tu possa ascoltare tale marca e avere una tua opinione. Non ti faccio questa richiesta per spinte particolari, mi entusiasma solo l'idea che ad una cifra cosi umana si entri in possesso di un'apparecchio così bensuonante, d'altronde, sono un genovese :-)
Cordialmente,
Alessandro - E-mail: alek70 (at) inwind.it

LC
Caro Alessandro,
avevo pensato all'opportunità di recensire materiale "cinese" qui su TNT-Audio, intendo anche quello non regolarmente importato e distribuito in Italia. I prezzi sono veramente molto bassi e la qualità, pare, sia generalmente abbastanza elevata. Ho individuato un paio di prodotti che mi piacerebbe provare e non è escluso che la cosa non vada in porto. Molto dipende dalla disponibilità delle Aziende produttrici, ovviamente.
L'acquisto diretto, come abbiamo sempre detto anche in occasione delle prove dei prodotti Norh, presenta sempre rischi piuttosto elevati e costi "nascosti" talvolta imprevedibili. In caso di guasto, ad esempio, o di necessità di ricambi si può essere molto fortunati e cavarsela con pochi sforzi oppure incamminarsi in un tunnel senza uscita.
Vorrei che chi acquista in questo modo sia ben conscio di tutto questo ed agisca a ragion veduta, ponderando bene i pro ed i contro. In particolare, si tratta di acquistare senza possibilità di prova d'ascolto preventiva e questo, già di per sè, non è mai consigliabile.
E' anche vero, tuttavia, che la disponibilità di questi prodotti in Italia sta aumentando, nel senso che sempre più audiofili li acquistano e si dichiarano disponibili a far sentire i propri oggetti ad altri, creando una sorta di tam tam dell'epoca telematica. E' chiaro che il processo, una volta avviato, è inarrestabile e metterà i distributori italiani, talvolta piuttosto "disinvolti" quando si tratta di trasformare in Euro il prezzo d'origine, di fronte ad un bivio: continuare con una politica dei prezzi così "liberal" o adeguarsi al mondo moderno, con tutto ciò che questo comporta.
Dal canto nostro, cercheremo - come abbiamo sempre fatto - di mettervi al corrente su tutto ciò che accade in questo microcosmo dell'HiFi, non dimentichiamoci che siamo stati i primi al mondo a parlare di Norh, vera prima rivoluzione commerciale in questo settore (vendita diretta dal Far East con prezzi bloccati in tutto il mondo).
Continua a seguirci!
Lucio Cadeddu

Upgrade davvero necessario?
Dopo alcuni anni sono riuscito a comporre un impianto che mi piace, così composto: Lettore CD Rega Jupiter + Io, ampli integrato NAD C350, diffusori Proac 1.5, cavi di segnale e potenza mit terminator 2 in biwiring. Precisato che si sente molto bene, ora, desidero migliorarlo ulteriormente, e quindi mi sono mosso per sentire vari componenti (uno diverso per volta) in una catena composta come la mia, ma non mi sembra di aver notato differenze tali da giustificare spese se non con "pezzi" molto costosi. A questo punto, premesso che il mio budget di spesa è di 2000 €, la domanda: è logico pensare di sostituire un componente (quale e con cosa?), eventualmente anche in prospettiva futura, oppure ritieni che sia un impianto equilibrato è quindi per ora sia meglio goderselo così com'è?
Aggiungo che la mia stanza d'ascolto è di 3,20 x 4,20, alta 2.65, arredata e con l'impianto posto correttamente. Ringrazio, anche per un suggerimento precedente, saluto e complimenti per la rubrica.
PS: apprezzo molto i suggerimenti che consentono di ascoltare bene la musica senza dover spendere follie.
Rossi - E-mail: archirossi (at) virgilio.it

LC
Caro Sig. Rossi,
io sono sempre dell'avviso che squadra vincente non si cambia. L'esigenza di un upgrade deve essere motivata da una insoddisfazione di fondo relativa a ciò che si ascolta. Se si è soddisfatti così, meglio spendere quei soldi in dischi (che non bastano mai) o in concerti dal vivo. Risvegliare il tarlo dell'upgradite è pericoloso, si sa da dove si parte ma non si sa "come" si arriva.
Dovendo proprio intervenire sul tuo impianto, la prima cosa che mi verrebbe in mente sarebbe l'amplificazione, di classe inferiore rispetto a sorgente e diffusori. Con 2000 € nell'usato si possono acquistare tante cose interessanti, persino qualche coppia pre + finale di buon livello.
Qualora non volessi discostarti troppo dall'impostazione NAD (così il rischio è minore) potresti puntare all'integrato S300. In alternativa, sul nuovo, valuta Naim Nait 5, coppia pre+finale Rega Cursa + Maia (ev. anche usata), YBA Integré, Norma IPA 90.
In ogni caso, non acquistare senza aver prima ascoltato NEL tuo impianto e pensaci bene, quando si è soddisfatti, meglio spendere in software che in hardware.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Revox B226 ed altre storie
Egregio Signor Cadeddu,
Ho letto con estremo interesse (2) e molta rabbia (1) l'articolo in oggetto...

  1. Rabbia perché agli albori della mia audiofilia stavo per comperare il Signature ma un "amico" audiofilo (il solito) me lo sconsigliò vivamente. Disse che anche un recensore (romano rampante-aspirante guru, uno che scriveva ad alta voce) lo bollò come: LENTO!!! così mi fu quasi vietato l'acquisto. E pensare che io lo adoravo (che fesso!)
  2. Osservo che io e lei abbiamo gli stessi gusti e gli stessi criteri di ascolto.
Vorrei porle una domanda riguardo una scelta, invero, un po' critica. Premetto che la mia sorgente principale (da sempre) è il giradischi. Da un pezzo posseggo il CD Philips 880, del quale solo ora sento il bisogno di sostituirlo con una sorgente digitale multistandard. La necessità nasce anche dal fatto che, grazie alla mia collaborazione con due riviste cartacee in qualità di "ascoltadischi", mi piacerebbe poter sentire anche qualche SACD e DVD-A, oltre che migliorare l'ascolto dei miei CD. Fosse per me mi butterei sul LINN Unidisk 2.1... ma non me lo posso proprio permettere.
In qualche supermercato ho visto roba di tutte le marche giapponesi a prezzi più umani. Ma di provare in quell'ambiente non se ne parla per ovvi motivi. Il mio impianto è composto da oggetti prevalentemente autocostruiti, di "classe elevata".
Il suono è quello buono della fascia alta, silicio o tubi che siano: moltissime informazioni musicali a tutti i livelli. I diffusori sono da pavimento e li ho costruiti su misura per il mio medio-piccolo ambiente. Ora, avrebbe voglia di indirizzarmi, se può, verso una rosa di "candidati" con cui battermela per giungere infine all'acquisto?
Con stima,
Antonio - E-mail: skanf (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
mai fidarsi troppo delle orecchie altrui...se quel lettore ti piaceva, avresti dovuto acquistarlo, in barba ai suggerimenti degli "amici" o degli "esperti".
Per quanto riguarda la tua richiesta, temo di non essere abbastanza ferrato sull'argomento multistandard però...hai provato a cercare un Linn Unidisk 2.1 usato in UK? Potrebbe essere una bella sorpresa...
Purtroppo i multistandard di generazione "audiophile" sono pochi e costano molto. Tra i consumer, direi che Philips e Sony sono quelli che offrono un buon rapporto qualità/prezzo. Se fossi in te, però, acquisterei un buon CDP (usato) ed un multistandard economico :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vintage
Caro direttore,
avendo letto le istruzioni cercherò di essere breve e preciso, il motivo per cui le scrivo è questo: sono un vecchio audiofilo che alla soglia dei 50 anni ha deciso di migliorare il suo impianto (acquistato nel 1979) così composto:

Sono riuscito a reperire due AR 3a improved che suonano in modo eccellente, ma mi rendo conto che il mio piccolo Scott fa fatica a spingerle. Sono quindi giunto alla conclusione che dovrò acquistare un altro amplificatore.
Premetto che l'ambiente dove ascolto il tutto è una sala di 10mt.x 4.5mt e sebbene non ci siano pesanti tendaggi o altri accorgimenti per migliorare l'acustica, il suono è gradevole.
La scelta delle AR è dovuta al fatto che per buona pace familiare gli altoparlanti sono sospesi al muro e lì dovevano restare, inoltre erano le casse che desideravo quando feci il primo acquisto ma non potevo permettermele. Tornando all'amplificatore il primo che mi viene in mente sarebbe un Marantz 1200B, ma la reperibilità di tali vintage è scarsa, chi ce l'ha se lo tiene. Per le 3a serve un ampli abbastanza potente e nel nuovo c'è da sbizzarrirsi ma è difficile orientarsi. Io preferirei un integrato per questioni di spazio potrebbe gentilmente aiutarmi nell'indirizzo da prendere.
Cordiali saluti,
Antonio - E-mail: a.baglione (at) ausl.mo.it

LC
Caro Antonio,
non mi è del tutto chiaro se desideri un ampli anch'esso di tipo "vintage" per completare il quadro oppure se ti accontenteresti di qualcosa di "moderno". Comunque sia, tra i vintage ti consiglio di cercare Sansui (AU 9900, 11000 e 20000), qualche Marantz (1120 o 1200), Galactron (MK10 o MK120), qualche McIntosh (a stato solido) o SAE. Alcuni di questi citati sono effettivamente difficili da reperire, altri no. Il problema è che potrebbero richiedere un minimo di manutenzione (contatti ossidati, condensatori da cambiare...).
Niente di costosissimo, però è meglio che tu ne sia ben conscio.
Sul nuovo, il limite è posto solo dal budget che pensi di destinarci. Diciamo che un qualunque integrato moderno di buona fama audiophile riesce a pilotare le tue AR, basta non lesinare sulla potenza. Mi vengono in mente i soliti integrati (top di gamma, anche di qualche anno fa) di NAD e Rotel, l'Audio Analogue Puccini SE Remote, qualche Harman Kardon.
Piuttosto, il problema non mi pare la scelta dell'amplificatore quanto la posizione delle casse. Quelle AR 3A "appese" al muro gridano vendetta. Possibile che non riesca a fare di meglio? Un supporto basso potrebbe essere già meglio, pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

HiFi litigiosa
Egregio direttore, mi chiamo Aldo e le scrivo dal Portogallo ma nonostante ciò, grazie ad internet, posso usufruire della sua rivista. Le scrivo perché molte volte ho riscontrato atteggiamenti arroganti da parte di certe persone che si credono guru della hi-fi. Io sono amante sia del cinema che della musica ed, ovviamente, ho un impianto per soddisfare le due esigenze.
Vorrei dire che sono frustrato dalle continue polemiche che nascono dai "vari" schieramenti dei fruitori della musica. Mentre si consumano certe battaglie, le case discografiche e i produttori di apparecchiature pensano che possono continuare il loro gioco sporco a scapito degli utenti. Io ho conosciuto persone con impianti milionari che non suonavano meglio del mio, ed ho conosciuto persone che parlano di ricostruzione sonora quando poi non erano andati mai ad un concerto jazz dal vivo.
Concludendo, vorrei solo dire di unire le forze in modo costruttivo, invece di consumarci in guerre che poi alla fine favoriscono chi da noi vuole trarre solo il massimo profitto senza aggiungere niente dal lato della qualità.
La ringrazio per il breve spazio concessomi e "W LA MUSICA".
Aldo - E-mail: alota (at) sapo.pt

LC
Caro Aldo,
che il popolo audiofilo sia litigioso è un dato di fatto. Hobby per solitari, non può che attrarre persone con seri problemi a relazionarsi correttamente con gli altri. Basta frequentare qualche Forum o newsgroup per rendersene conto. L'insulto personale (ben oltre quanto consentito dal codice penale) è la norma. La dietrologia anche. Il tuo "uniamo le forze" è utopico, pensa che ingenuamente pensavo che una rivista senza legami col mondo commerciale (niente pubblicità, niente abbonamenti né sostegni di alcun tipo) avrebbe messo d'accordo un po' tutti. Invece mi sbagliavo.
Da sempre ci sono state le fazioni avverse, in HiFi: valvole contro transistor, analogico contro digitale ed adesso multicanale/HT contro 2 canali. Noi abbiamo scelto, ci siamo schierati, ma non CONTRO qualcosa quanto piuttosto IN FAVORE di qualcos'altro, in particolare della
stereofonia tradizionale. Abbiamo scelto anche di non trattare, per ora, i nuovi formati digitali perchè li riteniamo solo un piccolo passo in avanti, assolutamente transitorio e motivato più che altro da interessi economici molto forti (royalties sul CD scadute etc.).
Anche in questo caso non siamo "CONTRO", semplicemente non siamo a favore, che è cosa ben diversa. La logica dello scontro a tutti i costi non paga e non porta vantaggi né nel breve né nel lungo termine, come dici tu.
Purtroppo, come capita spesso anche in altri campi, chi non riesce ad emergere con le proprie capacità (evidentemente scarse) deve per forza affossare il pensiero e l'operato degli altri per farsi notare. Facci caso: chi parla sempre troppo spesso di quello che pensano e fanno gli altri lo fa perchè il SUO pensiero non ha abbastanza forza per affermarsi.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Posizionamento diffusori in 6 metri quadri
Ciao Lucio, vorrei porti un quesito per cui io mi sto un po’ dannando…si tratta della disposizione di una coppia di Linn Index da poco acquistate con i loro stand a pavimento.
Il fatto è che andrebbero collocate in un piccolo ambiente di circa 6 mq di forma rettangolare ed arredato come camera (con armadio, letto, comodino ed una angoliera); in più è difficilmente modificabile anche se non impossibile. Premetto che, nella situazione attuale, sarebbe possibile inserire i 2 stand con le Linn sul lato più lungo ma queste fra loro avrebbero un armadio ed un comodino in mezzo e non disterebbero fra loro più di 130 cm. E’ da aggiungere che, mentre una sarebbe abbastanza lontana dall’angolo adiacente, l’altra sarebbe costretta vicino al suo angolo.
In buona sostanza sarebbero quasi incassate tra armadio e muri o quant’altro e per non esserlo, dovrei allontanarle di oltre 20 cm dalla parete posteriore, per tenerle a filo, quando la casa raccomanda non più di 10 cm. In più mi troverei ad ascoltarle a sì e no un metro di distanza e sarebbero anche più basse rispetto alla mia altezza da seduto che raggiunge i 120 cm quota orecchio.
Come vedi il quadro dipinto non è dei migliori. L’altezza degli stand si potrebbe modificare ma le distanze no. Un'altra alternativa, che sto vagliando, adesso temporaneamente, è quella di disporre le Linn senza i supporti da terra ma su staffe robuste a muro (adesso le utilizzo su mobili) e distanti fra loro sì e no 1 metro (90 cm o poco meno dai bordi casse) e distanti dagli angoli adiacenti circa 20 cm; però in mezzo non hanno niente a parte la finestra con doppio vetro e tendina.
Unico neo sarebbe l’altezza del tweeter che andrebbe ad essere minimo 20 cm più alta rispetto alla mia quota orecchie di circa 120 cm. Forse sono un po’ troppo vicine fra loro però non le tengo angolate ma parallele alla parete posteriore (così consiglia la casa). Consigli di angolarle comunque?
Al momento, pure senza staffe e con una in posizione più elevata, all’ascolto mi sono piaciute (anche se devo proseguire con ascolti più critici) e seppure sistemate nel lato corto mi hanno permesso di sfruttare l’intera diagonale della stanza e di mantenere (finalmente!) anche 2 metri di distanza da loro come punto ascolto, fino creare un triangolo isoscele. Cosa mi potresti consigliare: tentare la disposizione 1 anche se già in partenza castigata o tenermi quest’ultima?
Nella prima possibilità i problemi sono legati all’altezza diffusori, ai mobili in mezzo a loro, alla distanza dal punto d’ascolto quasi ridicola, alla vicinanza di una cassa ad un angolo, al quasi incassamento di entrambe fra i mobili. Nella seconda ipotesi invece i problemi sono dati da: altezza diffusori, distanza di non oltre 30 cm dagli angoli, dalla vicinanza fra loro molto più che nella prima disposizione.
Parlando di quest’ ultima: per evitare di alzarle troppo rispetto alla quota tweeter-orecchio è preferibile lasciarle appoggiate sui mobili come si trovano magari disaccoppiate con elementi morbidi tipo gomma o comunque usare staffe robuste e metterle alla stessa altezza i tweeter e staccarsi dai mobili che peraltro sono diversi.
Nel caso adotti delle staffe mi conviene mettere le Index sottosopra col tweeter sotto il woofer o magari sdraiate di lato o lasciarle come sono?; le griglie vanno utilizzate quando si ascolta?
Nonostante l’ambiente non permetta uno stravolgimento dei suoi mobili (ragazzi ci devo dormire dentro! :-)) ha un buona acustica e solo in prossimità degli angoli, anche se le Index sono tolleranti, si nota un impastamento dei bassi con certi dischi tipo Massive Attack. Però allontanandole di anche solo 5 cm si hanno miglioramenti evidenti: infatti ero partito nel tenere più distanza fra le casse ma per annullare “l’effetto angolo” ho dovuto rinunciare ad allontanarle più di 1 metro fra loro. Le Index però mi aiutano e potendole non angolare mi consentono una buona messa a fuoco lo stesso ed una buona scena frontale.
Sono state le uniche fino adesso, anche rispetto alle Linn Tukan, a valorizzare un ambiente così piccolo…si comportano come un diffusore di altissimo pregio ed ho speso poco per averle..cosa chieder di più? In passato ho provato altre alternative anche costose ma niente da fare…ogni ambiente va più d’accordo con un certo diffusore ma il bello è che non importa che sia costoso!, deve essere progettato per un utilizzo e sistemazione specifica (addossato alle pareti come nel mio caso) ed i rattoppi o chiamatele “pezze” se vi va, fatte in seguito, non servono a niente per una situazione che fa acqua da tutte le parti.
Come amplificazione cosa ci vedresti bene?; qualcosa di stampo inglese tipo Naim?, Rega, Linn o cos’altro?
La sorgente sarebbe un Revox b226 e dall’amplificazione gradisco molto la dinamica in primis (mi ritrovo ad ascoltare spesso ad alto volume…altro che ascolti sussurrati :-)) però vorrei una raffinatezza in gamma media e alta e un basso presente ed articolato.
Per i cavi utilizzo dei Supra 2.5 classic di potenza e dei Monster Cable di segnale ma si potrebbe far meglio…qualche suggerimento?
Limiti di spesa 500€ da cercare rigorosamente nell’usato. Le elettroniche, stante il poco spazio a disposizione, andrebbero sistemate su staffe robuste e mensole a muro non molto sopra i diffusori per comodità. In pratica sarebbero vicine a qualche angolo oppure nella parete subito adiacente. Isolando il più possibile le elettroniche e i piani è possibile creare una sistemazione giusta oppure è deleterio perchè sono vicine ai diffusori?; dovrei allontanarle di quanto per star tranquillo?
Concludo ringraziandoti dell’eventuale tua disponibilità.
Cordialmente.
Francesco - E-mail: allthatshewants (at) lycos.it

LC
Caro Francesco,
quando hai un attimo di tempo, conta il numero di punti di domanda nella tua missiva :-)
Provo a rispondere in qualche modo. La posizione migliore mi pare quella attuale, con casse su mensole rigide fissate alla parete. Eventualmente puoi provare a mettere sottosopra le casse per vedere l'effetto che fa. La distanza dalla parete può anche essere un po' superiore, si tratta di trovare l'equilibrio giusto tra pulizia del medio-alto e presenza del basso. Le Index possono anche essere angolate, ma di poco. Non le metterei su un fianco e sì, toglierei le griglie durante l'ascolto, la differenza non è piccola.
Per l'amplificazione, cerca un Naim Nait, 1, 2 o 3, il matrimonio sarebbe semplicemente IDEALE. Credo che il Nait sia stato sviluppato avendo come riferimento proprio le Index, anche se a Salisbury non lo ammetteranno mai (dissero che il riferimento fossero le
IBL ma ci credo poco). In alternativa, un Rega Brio.
I cavi di potenza, se la scelta ricadesse sul Nait, dovranno essere di casa Naim, Linn o Exposure. La scelta migliore sarebbe una coppia di Naim NACA 5 da almeno 3.5 metri di lunghezza per canale.
Per i cavi di segnale, visto che Naim usa i connettori DIN, prova a cercare un cavo specifico, tipo Chord.
La posizione delle elettroniche, posto che sia previsto un minimo di disaccoppiamento specie per il CD, non è un problema enorme, in una situazione come la tua.
Spero di averti aiutato ad eliminare un po' di punti di domanda.
Lucio Cadeddu

Ampli sotto i 200 Euro
Salve direttore,
sono uno studente univ. appasionato di musica e imperterrito ascoltatore (di jazz in particolar modo), ma piuttosto a digiuno per quanto riguarda le conoscenze sugli impianti (le uniche cose che so le devo al vostro sito, che fra l'altro ringrazio a nome di tutta la comunità dei neofiti). Vengo al punto. Possiedo delle casse in prestito (ancora per poco temo), ma purtroppo l'amplificatore se lo sono ripreso (era un Pioneer A-227). Sono dunque nella necessità di acquistarne uno nuovo, ma dato il budget piuttosto ristretto e la difficile reperibilità dell'usato nella mia zona mi trovo un po' in difficoltà.. Quello che ho trovato per ora nell'usato é:

In alternativa avevo pensato anche a prodotti nuovi (perlomeno facilmente reperibili) come il Denon pma 495, il Pioneer a-307 o il Technics su-v500m2 (tutti tra i 180 e i 200 euro), o anche a spendere qualche cosina in più, se ne valeva la pena.
Nonostante l'urgenza dell'acquisto non riesco assolutamente a decidermi (anche perché mi rendo conto che sarebbe una decisione un po' alla cieca). Confido in un tuo consiglio o chiarimento: ogni tua parola sarà di grandissimo aiuto in questo mio microcosmo senza uscita.
Grazie,
Sergio - E-Mail: Jamaladeen2003 (at) yahoo.it

LC
Caro Sergio,
se il tuo budget riuscisse ad arrivare intorno ai 200 Euro, nell'usato potresti trovare delle cose decisamente più interessanti. Mi riferisco a modelli di media gamma dei soliti noti (NAD, Rotel, AMC, Arcam, Proton...) di qualche anno fa. Puoi provare a guardare sul nostro sito partner
Usato HiFi, dedicato agli annunci di comprovendo tra privati.
Stando invece sull'usato che sei riuscito a rintracciare, direi che la scelta migliore sia il Luxman L-230 ma ti consiglierei di provare a cercare le alternative citate sopra.
Visto che immagino dovrai acquistare anche le casse (prima o poi) e che i problemi di budget saranno gli stessi (credo) prova a risparmiare un po' sull'ampli. Credo che con 100 Euro (e forse meno) si riesca ancora a trovare un glorioso NAD 3020 o 3120.
Non farti prendere dalla fretta!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade meccanica - Parte II
Gentile direttore,
Grazie per i tuoi consigli. Poco dopo aver letto la tua risposta con un colpo di fortuna ho trovato in rete, praticamente per caso, un audiofilo di Udine (io lavoro e vivo in Austria, ma sono di Udine, e ci metto solo 1 oretta a tornare nella città natale) che vendeva ad un prezzo interessante (300 €) una meccanica TEAC P500 in ottimo stato.
Ma la maggiore fortunaèstata che sono subito riuscito ad organizzare una sessione di ascolto direttamente a casa mia sul mio impianto. Risulato: dal punto di vista puramente sonoro le differenze tra il mio vecchio Luxman D-113D ed il P500 ci sono, ma non le giudico davvero eclatanti. Col P500 ho qualche microdettaglio in più (sempre piacevole) ed una scena spaziale un po' più profonda. Ciò che mi ha maggiormente convinto all'acquistoèstata in realtà la cura e la solidità della realizzazione meccanica, decisamente migliore rispetto al mio vecchio CD player.
Scrivo questa email in particolare per promuovere ed incoraggiare l'intraprendenza nell'autocostruzione e nella ricerca del buon usato, che mi sto accorgendo esistere in abbondanza. Vorrei solo far notare che con una spesa di 160 € (costo della scheda Analog Devices con DAC AD1853 24 bit sigma-delta con interpolatore 8x, per la quale diversi audiofili mi hanno fatto I complimenti dopo averla ascoltata) + 120 € circa di materiale aggiuntivo (contenitore metallico, e tutto ciò cheènecessario per la realizzazione di un "sano" sistema di alimentazione) + 300 € per la meccanica, per un totale dunque di 580 €, ho effettuato un salto di livello davvero ragguardevole.
Immagino che per ottenere lo stesso risultato con componenti nuovi il costo sarebbe stato decisamente differente…
Certo tu sarai abituato al suono di impianti pazzeschi, ma ti assicuro che pur avendo "golosamente" ascoltato per anni il suono di impianti da svariate decine di milioni di vecchie lire, completamente al di là della mia portata, pur essendo in parte musicista e frequentatore abituale di concerti sinfonici, ogni giorno che passa non riesco a non meravigliarmi di come riesca a sentire ora dal mio "modesto" e "economicamente" rinnovato impiantino. :-)
I risultati li devo sicuramente anche grazie ad una marea di informazioni varie reperiti sul vostro sito, per cui colgo l'occasione per fare nuovamente i complimenti, ringraziare e porgerti i piú cordiali saluti.
Simone - E-mail: simone.fabbro (at) infineon.com

LC
Caro Simone,
complimenti per l'acquisto, di ottimo livello ad un buon prezzo! Ora che hai fatto 30 fai anche 31, nel senso di dotarti di un buon cavo d'interconnessione digitale. Non ci crederai ma le differenze che si possono ottenere non sono piccole.
Potresti attendere l'esito della nostra lunghissima prova in batteria di cavi digitali oppure metterti già a caccia di qualche modello nell'usato. Il Supra Trico, ad es., offre un ottimo rapporto qualità/prezzo, poi potresti valutare qualcosa dai cataloghi dei più noti costruttori (Transparent, Kimber, Audioquest, JPS, Tara Labs, per citare alcuni di quelli che conosco meglio). Un cavo molto interessante, che si trova usato negli Stati Uniti, è l'Illuminati D-60.
Cerca di fare qualche prova, se possibile, e riferiscici le tue impressioni sui risultati.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Riparazione o upgrade?
Spettabile Direttore,
TNT-Audio come sempre è una fonte ricca e preziosa di consigli e stimoli per chi si sta appassionando o già da tempo coltiva l'hobby della buona musica e dell'alta fedeltà. Non voglio dilungarmi in complimenti, già una volta le ho scritto e nel corso dei mesi nulla della mia stima per voi tutti è cambiata, quindi passo subito alle domande visto che, come sempre, la mia è una richiesta di aiuto e consiglio.
Nel corso degli anni nel mio modesto impianto sono cambiati diversi elementi, si è aggiunto un giradischi Rega Planar e, fedeli compagne, sono rimaste le Sonus Faber Concertino con i cavi Triple T, ora come ora pilotati da un amplificatore NAD 320BBe e da un lettore CD NAD C541, impianto che mi soddisfava prima che il lettore CD cominciasse a fare i capricci (o almeno penso proprio sia una questione di lettore CD in quanto il giradischi non ha nessun problema).
Durante l'ascolto infatti ogni tanto "salta", non importa il tipo di cd nuovo, già ascoltato, masterizzato, nulla fa la pulizia della lente, nulla fa cambiare alimentazione, ho anche provato un UPS ma niente da fare (avevo il dubbio che fosse un disturbo, il lettore DVD ogni tanto mi faceva qualche pernacchia, ma nel delirio da HI-Fi maniaco frustrato in preda a delirio da lettore CD non funzionante non garantisco nulla, sembra sia bastata una pulita alla lente per risolvere il DVD-problema...) penso di averle provate tutte, questa volta mi sa che un giro in assistenza non me lo toglie nessuno, e purtroppo è da poco scaduta la garanzia... lei ha per caso consigli per prove ulteriori?
Mi è capitato di ascoltare un Linn CLASSIK Music System, era usato come amplificatore di un paio di Concertino "nuovo modello" (quelle senza attacco per il bi-wiring) quando mi recai dal mio negoziante ad ascoltare lettori CD prima dell'acquisto del C541, e all'epoca fu un vero innamoramento (peccato per il prezzo che allora non potevo permettermi)... lei pensa che potrebbe essere un valido sostituto ai due NAD (ampli e CD) e soprattutto sposato alle affezionare Sonus Faber Concertino?
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato, sperando di essere stato sufficientemente conciso e al contempo non troppo confuso.
Cordiali saluti,
Gian Maria - E-mail: g.sandigliano (at) libero.it

LC
Caro Gian Maria,
hai provato tutto ciò che si poteva provare quindi, per prima cosa, porta il lettore in assistenza e chiedi un preventivo per la riparazione. E' altamente probabile che si sia starato il gruppo di lettura. A seconda della cifra richiesta, valuta tu come procedere. Il sistema Linn Classik ha un pregio che è anche, paradossalmente, il suo maggior difetto: è un sistema praticamente chiuso quindi difficilmente upgradabile "separatamente" ma proprio per questo già ben "ottimizzato" in sede di progetto. Tra l'altro, essendo un pezzo "unico" non fa uso di cavi di segnale tra CD ed ampli, il collegamento diretto ha sempre qualche piccolo vantaggio. Un suo eventuale acquisto (si trovano anche usati, specie in UK) sarà da valutare con attenzione perchè, in caso di successiva voglia di upgrade, dovrai rivendere l'intero blocco.
E' un prodotto che si dovrebbe vendere con una certa facilità, sia per il buon nome che per la praticità della soluzione che può interessare anche ad un pubblico non esattamente audiofilo ma...riflettici bene prima di fare questo passo.
Nel caso decidessi per il Classik, occhio che potrebbe non gradire i cavi TNT Triple T, meglio i cavi di casa Linn.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

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