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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Acquisti incauti
  2. Strategie di marketing
  3. Come spendere 800 euro e vivere felici
  4. Nuovi diffusori
  5. Cambiare ampli o casse?
  6. La posizione della manopola del volume
  7. 500 euro per un impianto: si può fare
  8. Soddisfazione italiana
  9. Nuovi diffusori fino ad 800 Euro
  10. Due impianti in uno

Acquisti incauti
Caro Lucio,
innanzitutto ti ringrazio per avermi dato alcuni utili consigli su lettore cd da comprare (alla fine ho preso un nad c 541) e posizionamento delle casse in ambiente (troppo riflettente), che provocava non poca confusione sui toni alti con le mie Klipsch, ho spostato l'impianto in una posizione più adatta e il suono è migliorato in modo impressionante...è veramente incredibile come possa cambiare il suono del medesimo impianto posizionandolo in modo diverso nell'ambiente di ascolto, fai benissimo a ripetere fino alla nausea che la prima cosa a cui pensare quando si parla di hi-fi è l'ambiente d'ascolto..grazie!!

Ma ora, avendo deciso di imbarcarmi nell'avventura dell'analogico per ritirare fuori dallo scaffale quel centinaio o più di lp che ho in casa e che giacciono inutilizzati da anni, ho appena acquistato su ebay un giradischi Thorens td 166 mkII con testina Linn seminuova (non so quale modello), da revisionare, a poco prezzo (meno di 100 euro).
Mi è appena arrivato, solo che, complice forse l'inserzione in tedesco mal tradotta o il mio eccessivo entusiasmo, mi sono ritrovato con un paio di problemi da affrontare che, per un neofita come me, senza un valido aiuto come il tuo, potrebbero essere insormontabili. Vengo al punto.

  1. Il problema più grosso è che temo - ahimé - che il motore sia da cambiare. Non avendo il trasformatore originale da 16V, ho utilizzato un trasformatore generico con un range 12-24V (di quelli col trimmer da settare sul corretto valore). Ebbene, appena accendo, dopo aver ovviamente settato il trasformatore su 16V, la puleggia motore fa un piccolo scatto, ma poi non si muove, sebbene io possa sentire distintamente che la corrente passa; per farti capire, è come se fosse bloccata da qualcosa. Quando è tutto spento, inoltre, la puleggia stessa gira liberamente (a piccoli scatti), mentre quando accendo resta bloccata. Ho contattato il tizio che me l'ha venduto, il quale mi ha detto di aver provato il giradischi prima di metterlo in vendita - e che "ovviamente" funzionava - ma di non avermi inviato, per sbaglio, il trasformatore originale; me lo invierà, spero, tra poco. Ma sinceramente non credo che il problema sia il trasformatore, a meno che quello che uso io funzioni male, ma è nuovo!!! In definitiva, secondo te il motore è da buttare, oppure si può revisionare in qualche modo, visto che, bene o male, qualche segno di vita, seppur inutile, lo dà? Se è da cambiare, dove potrei trovare il pezzo di ricambio?
  2. L'altro problema è che il braccio (thorens tp 11 mkIII) è privo del contrappeso dietro, la "rotellona" per intenderci. Ora, poiché credo sia impossibile trovare solo il contrappeso e dovendo quindi cercare un altro braccio, come si fa a verificare la compatibilità dei vari bracci in commercio col mio giradischi? Coma posso fare, insomma, a verificare se gli attacchi vanno bene? Se, prendiamo, ad esempio, un Rega rb 250, questo si può montare su qualunque giradischi, utilizzando l'attacco specifico, o va bene solo per determinati modelli? Perdonami la banalità delle domande, ma per uno che, come me, capisce ancora poco o niente di giradischi, sono dubbi abbastanza importanti; vorrei evitare di comprare un braccio che poi non si può montare sul mio giradischi!! A completare questo poco esaltante quadro, le sospensioni del controtelaio mi sembrano oltremodo "ballerine" e oscillano fin troppo in orizzontale, segno evidente che necessitano anch'esse di una buona sistemata.
Sintetizzando tutto il discorso, visto che mi sono dilungato fin troppo - e me ne scuso -, il mio dubbio è: vale la pena tentare di risistemarlo (anche considerando quanto l'ho pagato), o lascio perdere tutto e lo metto in vendita sperando di rifarci quanto ho speso, puntando magari su qualcosa di più nuovo e meno complicato da settare, tipo un rega planar 2 o un project 1.2 o debut?
Dimenticavo, a questo punto, il budget e il resto dell'impianto, ero andato sull'usato per risparmiare, ma direi che, se decidessi di puntare sul nuovo, sarei disposto a spendere fino a 400-450 euro (ampli rotel ra-01, lettore nad c541, casse klipsch rf-35, cavo di segnale van den hul d 102 mkIII, cavi di potenza TNT FFRC e di alimentazione TNT-TTS).
Grazie mille per la tua attenzione e scusa di nuovo per la lunghezza di questa e-mail!
Federico - E-mail: federico.agliata (at) fastwebnet.it

LC
Caro Federico,
essendo un first-timer per quanto riguarda l'analogico, forse non era il caso che ti buttassi su Ebay per acquistare un giradischi usato "da revisionare"!!! Tra l'altro, per quella cifra, l'avresti trovato anche in Italia, funzionante. Il fatto che ebay sia sempre e comunque conveniente è un mito da sfatare. Spesso si trovano cose più economiche in annunci di comprovendo tra privati (senza asta, dico) o persino tramite l'usato dei negozi! E-bay sta diventando sempre più un posto frequentato da furboni, se non si è abbastanza "scafati" è forse meglio rivolgersi a canali più tradizionali.
Detto questo, sono sicuro che in Germania si riescano a trovare i pezzi di ricambio per il tuo Thorens ma non so fino a che punto ne valga la pena. Si tratta di un vecchio 166, mica un 125!
Acquistare un braccio sostitutivo, ad esempio, è fuori discussione, un po' perchè l'operazione di montaggio potrebbe non essere banale, un po' perchè il costo vanificherebbe la convenienza dell'operazione complessiva.
Quindi: vediamo se col trasformatore originale almeno il piatto gira, sistemalo nel migliore dei modi e rivendilo. Pensa che con 200 Euro o poco più avresti acquistato un ProJect Debut NUOVO completo di testina, garanzia, imballi, manuale etc.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Strategie di marketing
Egregio direttore,
forse non si ricorda di me ma le avevo scritto già qualche tempo fa. Devo complimentarmi con tutti voi perchè è bello sentire gente appassionata e competente nel settore, che però parla e dà consigli in maniera del tutto disinteressata (rispetto alla maggior parte dei rivenditori).
Io vorrei chiederle il parere su tre coppie diffusori che mi hanno proposto in due diversi negozi:

  1. B&W DM603 S3
  2. B&W DM604 S3
  3. ENERGY CONNOISSEUR C-7
Io sarei più orientato verso i B&W, visto che, a parità circa di prezzo, la marca è una buona garanzia nel settore hi-fi.
Ho anche un'altra domanda. In futuro vorrei cambiare il mio vecchio amplificatore. Ne ho parlato con il mio rivenditore di fiducia e lui mi dice che sarebbe meglio comprare un amplificatore per l'home cinema, e collegarlo con la coassiale al lettore dvd, per perdere meno qualità e risparmiare i soldi sul lettore cd.
Il fatto è questo: a me di avere 5.1, 6.1, 100.1 canali non me ne frega un accidente!!! (due casse che amplificano il dvd bastano e avanzano) Per la stessa cifra (1000 euro) un amplificatore normale ha molte meno funzioni, ma le poche che ha saranno più curate!? Lei che cosa ne pensa?
Il mio progetto era:
  • diffusori B&W DM604 S3
  • amplificatore NAD C372 (cosa ci può essere di simile in questa fascia di prezzo?)
Le rinnovo i miei complimenti e spero di risentirla. Grazie.
Riccardo - E-mail: cavirani (at) versiliaweb.it

LC
Caro Riccardo,
concordo su tutta la linea. Bene le 604 con il NAD (in alternativa Audio Analogue Puccini, ad esempio) e pollice verso invece per il consiglio del rivenditore. La sua segreta speranza, oltre quella logica di dar via un ampli HT, è quella di creare in te la necessità di acquistare - in futuro - anche altre 3 casse (2 posteriori + centrale) + un subwoofer.
Quindi, nel lungo periodo, la vendita di un sintoampli HT gli porterebbe altre vendite. Niente di male, per carità, ognuno fa i propri interessi, ma quando entro in un negozio per acquistare patate non vorrei essere convinto a prendere pomodori.
Quindi: lascia perdere l'ampli faccio-tutto-io e semmai programma, in futuro, l'acquisto di un buon lettore CD magari (anche usato) da sostituire all'attuale DVD.
Non dimenticare di farti dare dei cavi di qualità accettabile, sia di segnale che di potenza.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Come spendere 800 euro e vivere felici
Innanzitutto un grazie a TNT Audio. Se non ci fosse, non mi sarei mai lanciato in questa piccola avventura, che mi ha portato, con poca spesa, ad allestire un secondo impianto, da mettere in studio, che mi dà somma soddisfazione. E' infatti grazie a TNT Audio che ho conosciuto il marchio nOrh, di cui ho acquistato l'ampli SE9 per 445 euro (tasse comprese); è grazie ancora a TNT che ho potuto individuare nelle Triangle Titus 202 delle possibili partner ideali per l'ampli, e grazie alla community degli audiofili che ne ho potuto recuperare una coppia per 300 euro di seconda mano; è grazie ai preziosi consigli di fai da te che ho potuto far suonare come si deve un vecchio lettore DVD Philips 950, semplicemente trattandone la meccanica ed il telaio con del blu tac e sostituendone i piedini con dei piedini di gomma presi da un vecchio giradischi non funzionante.
Infine è ancora grazie al web che ho potuto, tramite Suono Point, recuperare un cavo di segnale e dei cavi di potenza di ottima qualità per 90 euro complessivi.
Tutto questo a dimostrazione che non è necessario essere milionari (in euro) per potersi permettere un buon suono, ma con un po' di intelligenza e di curiosità è possibile anche con molto meno.
Cordiali saluti.
Salvatore - E-mail: sbriglione (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
sono felice che tu sia soddisfatto. In effetti basta scegliere con un po' di accortezza i componenti e, senza accendere un mutuo, si può godere di un suono assolutamente dignitoso. Occorre, ovviamente, anche un po' di esperienza e di curiosità per l'insolito, altrimenti ci si deve accontentare di soluzioni più tradizionali. L'acquisto dell'ampli Norh, ad esempio, non è alla portata di tutti, visto che occorre conoscere l'inglese (la vendita è diretta dalla Thailandia) e saper gestire un acquisto oltre-confine, con dogana, carta di credito, spedizione internazionale e tutto il resto.
Inoltre, occorre essere pronti a far fronte ad eventuali problemi in caso di guasti o richiesta di assistenza (ancora in inglese ed ancora tramite la Norh stessa). Molti audiofili sarebbero in seria difficoltà a gestire tutto questo. Mi permetto di sottolinearlo ancora una volta per evitare che persone senza la dovuta esperienza si lancino in operazioni dalle quali non sono in grado di uscirne illesi (vedasi la prima lettera di questo volume, col Thorens acquistato in Germania su E-bay, non funzionante).
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Lucio,
dopo circa cinque mesi di convivenza con le nuove elettroniche sono arrivato alla conclusione che le mie Snell da pavimento non si addicono alla coppia YBA INTEGRE'+CD 3, il suono che ne deriva, pur essendo molto trasparente e corretto, è poco coinvolgente e un po' freddino.
Acquisterò sicuramente nell'usato senza avvalermi, per correttezza, di ascolti presso rivenditori. Ti chiedo, quindi, un ultimo aiuto al fine di limitare il più possibile lo spettro di scelta per i successivi ascolti che intendo fare nel mio ambiente, un salotto di medie dimensioni e forma irregolare, non dedicato esclusivamente all'ascolto della musica.
In relazione a tali limiti ritieni più indicato un diffusore da stand o da pavimento?
Nel tempo ho avuto modo di ascoltare, non con le mie attuali elettroniche, diffusori quali Aliante One-Hex, Sonus Faber Electa Amator I, Diapason Adamantes II, YBA Sonata, Ruark Crusader, Proac 1.5 e Studio 200, Thiel 1.5, Tannoy Sterling.
Non vorrei esaltare troppo le caratteristiche degli YBA che propongono, secondo me, un suono molto analitico con alti luminosi, un medio basso un po' asciutto non particolarmente in evidenza, forse per la gamma media un po' in avanti (qui forse le Snell contribuiscono).
Escluderei sulla carta le Sonata perché prive di gamma bassa, Tannoy e Dynaudio perché secondo me più adatte ad un amplificazione più "calda" e "morbida". Su One-Hex e Thiel 1.5 non saprei che dire, sicuramente trasparenti e aperte, forse con gli YBA risulterebbe un suono troppo radiografante anche in relazione alla qualità media dei CD. Potrebbero essere più indicate le 1.2 che dicono essere più calde?
Secondo me i diffusori più indicati potrebbero essere Proac, Sonus Faber o Diapason, quest'ultimi difficili da reperire a prezzi umani nell'usato. Tu che ne pensi, ritieni corrette le mie considerazioni?
Qualche altro nome anche meno conosciuto?
Un ultima domanda sui cavi: esiste qualche valida alternativa o è obbligatorio rimanere in casa YBA (io attualmente utilizzo Van den Hul)?
Ogni tua personale impressione e/o suggerimento alternativo saranno, come sempre, preziosi.
GRAZIE
Michele - E-mail: michele.cominacini (at) atosorigin.com

LC
Caro Michele,
concordo sulle tue posizioni circa la scelta (e lo scarto...) di alcuni modelli di diffusori. Le Thiel 1.5 potrebbero essere troppo aperte, in effetti e, trovandole, le 1.2 sarebbero certamente più adatte. Queste suonano infatti piuttosto "calde", pur restando abbastanza definite e trasparenti.
Nella stessa falsariga potresti trovare le 2.2.
Per quanto riguarda le alternative, io punterei la mia attenzione verso ProAC, magari qualcosa della serie Response se il budget dovesse consentirlo. Tenendo conto delle tue esigenze, punterei senz'altro ad un diffusore da pavimento.
Per quanto riguarda i cavi, non è obbligatorio stare con YBA (confesso che non sono mai stato un grande fan dei suoi cavi) ma potrebbe essere una sinergia da provare. Volendo fare un passo avanti, prova con Straight Wire e JPS, modelli alto di gamma da cercare rigorosamente usati, magari negli Stati Uniti, dove si trovano a prezzi impensabili per il mercato italiano. Se già sul nuovo, per i cavi made in USA, c'è un risparmio piuttosto alto, puoi immaginare cosa succede nell'usato. I cavi usati, poi, sono facili ed economici da spedire e non dovrebbero avere problemi in dogana.
I tuoi Van den Hul potrebbero essere parzialmente responsabili per l'equilibrio timbrico troppo "brillante" che lamenti nel tuo impianto (e forse pure l'ambiente, pensaci).
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Cambiare ampli o casse?
Gentile dott. Cadeddu,
la questione: ho due impianti, uno principale ed uno piccolo secondario. Quello principale è così composto: sorgente: meccanica EAD e convertitore EAD 7000 III serie; Pre: Jeff Rowland Consonance; finale: due monofonici Magnum A 100, cavi di potenza: MH 750 plus Se bi-wire, segnale: Cv Mi 350, digitale: Mit. digital reference, diffusori: Celestion 300. Un impianto un po' vecchiotto ma che suona bene.
Quello secondario:sorgente Atoll 100; amplificatore Audio Innovations 300 e cuffie AKG professionali. L'amplificatore è dotato di commutatore per passare dalle cuffie ad eventuali casse. L'impianto principale è situato nel mio studio, quello secondario nel soggiorno.
Tra qualche mese cambierò abitazione e potrò usufruire di uno studio-soggiorno di 43 mq. Vorrei dunque cambiare le Celestion con diffusori Martin Logan Odissey od Ascent i. Nello stesso appartamento avrò anche un altro punto studio, più piccolo: di circa 14 mq. dove vorrei mettere il secondo impianto con casse e cuffie.
Il problema è questo: sono affezionato alle mie Celestion che hanno degli splendidi bassi, ma tali casse, data la loro bassa sensibilità, non possono certo essere pilotate da un valvolarino con 9-10 watt. Cambiare quindi le casse o cambiare valvolare con uno (sempre valvolare) capace di pilotare le Celestion?
Qual'è il suo consiglio?
Grazie e scusi l'eccessiva lunghezza,
Paolo - E-mail: favilli (at) unige.it

LC
Caro Paolo,
il mio consiglio è quello di cambiare amplificazione con qualcosa di più adatto alle tue Celestion (che non ricordo). La ragione è semplice: essendo i diffusori che utilizzi ora nel tuo impianto principale, del quale e dei quali sembri soddisfatto, sarebbe un grosso rischio sostituirli e cambiare completamente l'equilibrio cui sei abituato.
Dirò di più, visto che ora sono pilotate da amplificazione Magnum, non sarebbe una cattiva idea acquistare un integrato della stessa marca. Non dovrebbe essere difficile reperirne uno nell'usato. In questo modo replicheresti (sorgente a parte), in scala, il suono dell'impianto principale di oggi.
Non ci sono valvole? Pazienza :-)
Se proprio non pensi di poter rinunciare alle valvole (ma non vedo valvole nell'impianto principale! Come mai?) pensa a qualcosa di buona potenza come Jolida, Jadis oppure Opera. Niente single-ended, un buon push-pull dovrebbe fare al caso tuo.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

La posizione della manopola del volume
Gentile direttore,
le scrivo innanzitutto 1-per farle i complimenti riguardo la vostra indubbia professionalità e qualità del sito, 2-per porle un quesito a me ignoto.
Il mio impianto: NAD C 352, lettore CD Marantz 63 Mk II, diffusori B&W 602 S3, giradischi Technics SL 1200 Mk2, unita phono NAD PP-2 e cavi di collegamento Van Den Hul. Il mio ambiente d'ascolto misura 4m X 3,5m. I miei gusti muscali sono variopinti:dai soft machine ai beta band...comunque tendo al 70% ad ascoltare il caro adorato vinile, anche a costo di spedizioni estere che non sono mai economiche...
Ultimamente ho voluto cambiare puntina, da quella che una decina d'anni fa mio papà audiofilo (non come me...) mi diede, una Stanton CS 100, sono passato ad una Grado Gold.
Il mio "problema" è che ho notato una riduzione del volume generale, cosa che in teoria dovrebbe essere anomala visto che la Stanton esce a 3.2mV mentre la Grado a 5mV, ovviamente tutte e due a 5cm/sec. Ho fatto un tentativo con una vecchia Stanton 681 EEE ma anche con questa il volume è superiore, quindi le chiedo: come mai la Grado sembra così loffia?
E' dovuto per caso alla sensibilità d'ingresso del mio preamp phono che è di 2.5mV a 200mV output? In questo caso ho visto che esiste un phono box Thorens con 5mV come sensibilità d'ingresso allo stesso output, forse potrebbe "alzare" un po' il volume?
A questo punto vista la sua ottima recensione sulla Goldring le volevo chiedere se potrebbe essere un buon accoppiamento, soprattutto considerando l'uscita che è di 6.5mV, in teoria superiore sia alla Grado che alle Stanton. Cosa che mi permetterebbe di non alzare la manopola del volume alle 12 come faccio con la Grado (per avere poi un suono che non è assolutamente spaccatimpani, ma solo un po' più alto...), per eguagliare il volume Stanton però alle 10.
Mi sarebbe in teoria venuta anche una mezza ideuccia di ascoltare magari una Stanton Groovemaster o una Ortofon gold, quelle a forma di concorde da dj per via dell'alta uscita, ma non ho il coraggio di domandarle niente...sarebbe come chiedere ad uno chef un consiglio sul migliore fast-food...
Ringraziandola anticipatamente anche per stare ad ascoltare persone che come me non sono della vostra caratura audiofila, le porgo i miei più sinceri saluti: l'importante è che non molliate mai, il bel Paese ha bisogno della vostra professionalità!!!
Grazie ed a presto!
Marco - E-mail: marcotoda (at) hotmail.com

LC
Caro Marco,
spero che il BelPaese non abbia bisogno davvero di noi, saremmo messi maluccio :-)
Comunque grazie per l'apprezzamento. Vedo che il problema è più o meno SEMPRE lo stesso: la stramaledetta posizione della stramaledetta manopola del volume.
Se è vero che la maggior parte degli amplificatori eroga - in condizioni standard - il massimo della potenza ben prima del "fondo corsa" di tale manopola, è altrettanto vero che la posizione oraria della manopola è un fattore di rilevanza prossima allo zero. Puoi ascoltare a ore 10 come a or2 1, 14.30 o 16.45. Se il segnale in ingresso è più basso, l'ampli fa comunque il suo dovere, LO AMPLIFICA! Non è che "si sforza" di più o "si può rompere".
Lo amplifica fintanto che può! Tra l'altro, all'interno di un range abbastanza ampio, il rapporto segnale/rumore non ne risente poi tanto.
In altre parole, nel tuo caso, per raggiungere la potenza a te necessaria bisogna girare un po' più la manopola, tutto qua. Nessuna altra differenza, né qualitativa né di "sfruttamento" dell'ampli. Ricordiamoci che il potenziometro del volume è in realtà un attenuatore! In altre parole, ATTENUA il segnale in ingresso (è un po' più complicato di così ma semplifichiamo al massimo per capire). Questo significa che a fondo corsa il segnale in ingresso passa alla sezione amplificatrice senza alcuna attenuazione.
A rigor di logica, anzi, più si sta distanti dall'inzio corsa e meglio è, visto che i potenziometri hanno diversi problemi di linearità e di bilanciamento tra i canali nelle zone di massima attenuazione.
Quindi: ruota pure senza paura quella maledetta manopola, non succede niente anche se passi ore 12. Mi è capitato di ascoltare amplificatori che, per scelta di progetto o per scarsa uscita della sorgente, si potevano ascoltare senza distorsione fino a FONDO CORSA utile.
Infine, due parole sulla sensibilità: più è alta e più il dato numerico è basso! Quindi: un pre con sensibilità di 2.5 mV è più sensiile di uno che dichiara 5 mV. Inoltre, le tensioni d'uscita dichiarate delle testine non sempre corrispondono alla realtà, specie nei modelli più economici.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

500 euro per un impianto: si può fare
Salve Direttore,
sono Francesco da Napoli. Già Le ho scritto due volte (circa 2-3 mesi fa), e forse sarebbe un po' presuntuoso sperare che Lei si ricordi ancora di me, con tutte le persone che La contattano. Bene sono qui, forse come hanno fatto tanti altri, a "tirare le somme" (oltretutto anche Lei scrive nelle Sue risposte "fammi sapere").
Il mio problema era l'acquisto di un impianto di primo livello (le tasche dello studente universitario, ahimè!!), e il fatto che nella mia città fossero quasi completamente assenti negozi specializzati ma soprattutto disponibili a provare e ascoltare componenti di questa o quella marca. Le chiesi alcuni consigli sull'ampli, e Lei mi indirizzò su Nad o Rotel, e inoltre mi diede anche consigli su abbinamento NAD-Indiana Line o NAD-B&W (questa e-mail la pubblicò sul sito).
Bene, Lei sarà contentissimo credo, da vero "missionario" in questo campo, se Le dico che l'impianto ha preso vita, e quanta fatica!! Combattere con i conti che non tornano, con l'avvilimento (eh sì, per un principiante credo che questo termine sia giusto), con consigli fuorvianti (acquista un impianto bello e fatto, risparmi e ti togli il pensiero!!), con mille problemi, ma alla fine è andata, ed è andata benissimo. Ah, tutti quelli che non ci credevano che ce l'avrei fatta con "miseri" 500 euro, adesso ammirano la bellezza e soprattutto sentono la differenza!!
Veniamo al gioiellino (suona in una stanza di 3,50X2,00 metri circa), che è composto da:

Tutti componenti usati quindi, ma Le assicuro in perfette condizioni sia estetiche sia, soprattutto, musicali.
Ah Direttore, cosa "esce" da quei diffusori..credo proprio che questa sia quella che Lei chiama Musica. Adesso le voci di Celion Dion, George Michael, dei Queen, di Sarah Brightman e il piano di Elton John e tanti altri autori hanno tutt'altra consistenza, i brani sembrano diversi!!
Sono qui, quindi, per ringraziarLa del sito che davvero mi ha insegnato tanto, della Sua disponibilità e celerità nelle risposte (leggendo le regole per inviare le e-mail, non mi aspettavo di trovare tanta disponibilità sinceramente), ma anche per far sapere a tanti principianti come me che leggono la posta e si avventurano in TNT, che se hanno un'idea di costruire un impianto come si deve, di non lasciarsi scoraggiare da spese inizialmente inproponibili (è vero, l'usato se lo si sa cercare è ottimo), da furboni che vogliono rifilarti un impianto del tutto diverso da quello che si desiderava (e spesso completamente fuori dalle proprie possibilità economiche), e di cercare con molta pazienza (l'usato è bene cercarlo anche su internet, forse sarò stato fortunato ma a me è andato molto bene!!).
Adesso La saluto, non voglio essere davvero troppo lungo; tuttavia, se mi permette, mi prendo il diritto di contattarLa ancora per qualche altro consiglio e suggerimento!!
E pensare che stavo per "gettare la spugna"....forse adesso avrei ascoltato solo musica. Non Musica.
Cordialità.
Francesco - E-mail: frenx (at) interfree.it

LC
Caro Francesco,
complimenti per l'impianto, davvero ben assortito! La tua soddisfazione all'ascolto è la dimostrazione più evidente che - a saper cercare - si possano ottenere risultati buoni anche con cifre molto modeste. Bravo!
Ora goditi la...Musica! Per gli upgrade c'è sempre tempo.
Lucio Cadeddu

Soddisfazione italiana
Caro Lucio,
non mi dilungo sui complimenti a TNT Audio perché sarebbero semplicemente superflui, voglio solo ringraziarVi per tutte le informazioni che fornite a chi come me ha voglia di avvicinarsi al mondo dell’HI-FI.
Infatti, non essendo un esperto del campo e avendo il desiderio di realizzare un mio impianto, ho iniziato a spulciare le pagine di internet fino a che mi sono imbattuto sulla Vs. rivista che da quel momento è diventata una vero e proprio punto fermo. Ed è tra le Vs. pagine che ho potuto conoscere l’ALIANTE, le recensioni che ho letto mi hanno colpito non poco sia sulla qualità dei prodotti sia sulla serietà del costruttore, tant’è che dopo un po’ di ricerche e confronti con altri diffusori ho acquistato una coppia di
CNM COMPACT e un VOICE, riscontrando sul campo tutto ciò che di buono avevo letto sulla Vs. rivista.
Ho realizzato un piccolo impianto Home Theatre (so che l’argomento è bandito e quindi non mi dilungherò sulla cosa), volevo solo esprimere la mia soddisfazione per l’acquisto di due diffusori che non hanno la presunzione di essere i migliori in assoluto ma solo l’intento (tra l’altro ben riuscito) di farti ascoltare della musica per ore senza mai affaticarti, con una qualità del suono che, a mio parere, è superiore a tanti prodotti di marchi esteri “forse” più blasonati ma “sicuramente” più costosi.
Per non parlare poi del servizio post vendita… l’Ing Prato è una persona squisita, risponde puntualmente ad ogni e-mail inviata e, in particolare, ha curato la sostituzione del VOICE (a distanza di un po' di tempo dall'acquisto) che per errore mi era stato inviato nella versione precedente, in pratica non aveva il nuovo tweeter!!
Forse sono stato troppo sdolcinato ma spero ugualmente che pubblicherai la mia lettera così che altri possano leggere le mie impressioni e forse convincersi (come è successo a me) che non serve andare all’estero per avere degli buoni prodotti, basta guardare ciò che abbiamo in casa per trovare delle ottime soddisfazioni.
Intanto, da parte mia, incomincio a leggere le pagine di Autocostruzione & Tweaking, ho una mezza intenzione di preparare dei cavi TNT Triple T…. ti farò sapere.
Ancora grazie e a presto.
Armando - E-mail: armandosestilli (at) yahoo.it

LC
Caro Armando,
pubblico volentieri questa tua, puntuale conferma di ciò che da tempo sosteniamo: per qualità dei prodotti, rapporto qualità/prezzo e customer care molte Aziende italiane del settore sono da prendere sempre in considerazione prima di un acquisto. Infatti, le politiche commerciali di qualche distributore "disinvolto" hanno portato i prezzi di tanti prodotti "esteri" a livelli semplicemente ridicoli. Basta vedere in Germania, per fare un esempio, quanto costi il materiale americano o giapponese di importazione.
Questo ovviamente gioca tutto a favore delle realtà italiane, forse meno "rumorose" (in termini pubblicitari) ma certamente valide. E' il caso di Aliante, di Indiana Line, di Audio Analogue, AM Audio, HiDiamond, North Star e di tante altre delle quali abbiamo scritto su queste pagine.
Comprare italiano non è e non può essere una scelta politica figlia di un autarchismo che nel mercato globale ha ormai ben poco senso, quanto una scelta consapevole dettata da semplici ragioni di convenienza.
Buon Ascolto!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori fino ad 800 Euro
Inizio subito con i complimenti per la rivista, davvero ben realizzata e con una visione non snobistica del mondo dell'HiFi. Leggendola si capisce subito che a spingervi è l'amore per la Musica e non quello per l'impianto più costoso!
Leggendovi mi avete trasmesso il virus dell'audiofilia, nonostante siano pochi giorni che vi conosco.
Ascolto tantissima musica (praticamente tutto il Rock dal '60 ad oggi, con scelte ragionate dal più pesante al più melodico) su quest'impianto recuperato in casa:

Il mio obiettivo è di avere un impianto minimamente musicale in vista di un trasloco (causa matrimonio).
I fatti: non sono riuscito a reperire in rete dati né sull'ampli né sui diffusori. L'unica cosa che so è che l'ampli ha una potenza di 24W a 8ohm e 36W a 4ohm (da un sito finlandese sono state le uniche cose che sono riuscito a capire..). Le casse hanno purtroppo i woofer e i tweeter "toccati", le cupolette centrali hanno delle piccole rientranze. La stanza in cui farò suonare la catena sarà una sala da ben 52Mq dalla pianta molto irregolare (5 lati) col soffitto a 2.80m.
La mia idea è di cambiare nell'ordine: diffusori (o conviene cercare di risistemarli?) - lettore CD - Ampli. Il mio budget attuale è di circa 500-800 €, e cambierei per ora un componente (per poi cambiarne uno all'anno circa). È un progetto corretto?
Dei diffusori purtroppo non conosco dati tecnici, quindi non so quanto possa essere conveniente ripararli piuttosto che darli come usato insieme ai 500-800 € che potrei spendere. Con questo budget e questo progetto, quali possono essere dei diffusori pilotabili dal Proton ma adatti anche ad un ampli di classe superiore in previsione futura? (Come informazione aggiuntiva ho un WAF molto positivo :-), per cui propenderei per un diffusore a torre che credo si adatti di più a un ambiente ampio come il mio.)
Ringrazio anticipatamente e rinnovo i complimenti,
Simone - E-mail: soropallo (at) inforel.it

LC
Caro Simone,
il tuo Proton 520 è - in pratica - una sorta di NAD 3020 con piccole differenze. Trattasi di amplificatore molto interessante e che - come dici tu stesso - dovrà essere l'ultimo ad andarsene.
Per quanto riguarda i diffusori - in attesa del trasloco - proverei a sistemarli. Probabilmente non c'è niente di seriamente danneggiato. Per riportare "in forma" le cupole dei woofers e dei tweeters potresti tentare con una ventosa da ottico, quelle che si usano per sfilare le lenti a contatto senza toccarle con le dita. Qualcuno più coraggioso ci prova "baciando" gli altoparlanti ed aspirando con la bocca (non farti vedere da nessuno mentre lo fai) :-)
In ogni caso, usa la massima delicatezza, specie coi tweeters, la possibilità di fare danni seri...c'è.
Sempre in attesa di trasferimento, pensa ai cavi.
Per quanto riguarda invece i nuovi diffusori, visti i generi musicali, vista la potenza dell'ampli e la cubatura importante dell'ambiente d'ascolto, non andrei su modelli a bassa sensibilità. Meglio qualche modello da pavimento di buona sensibilità, tipo Triangle (Zerius o Antal, usate) o Klipsch (SF 1 e SF2, nuove, o RF3 usate).
Con diffusori come questi il piccolo Proton sarà più che sufficiente.
Infine, mi piace il tuo progetto di cambiare "un componente all'anno"...sarà perchè io non riesco a programmare niente da qui ad un mese, ma l'idea mi ha colpito :-)
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Due impianti in uno
Gentilissimo Direttore,
Le ho già scritto in passato per avere consigli per migliorare il mio impianto stereofonico (
Vol. n° 243).
Mi sono reso conto che la mia ansia di aggiornare il mio impianto (senza errori e in maniera rapida: cosa impossibile!) mi portava a fare delle richieste che, facendo un parallelo automobilistico, erano del tipo: compro una FIAT panda 4X4 o una PORSCHE carrera turbo? Senza tener conto della strada su cui la avrei guidata, dei soldi a disposizione, ecc. Fortunatamente mi sono reso conto in tempo di questo tragico errore d'impostazione e ho cominciato a "studiare" sul sito TNT. Sto praticamente leggendo ogni pagina del sito e ho imparato che l'impianto si compra dopo aver stabilito dove metterlo e non il contrario.
Vorrei però un ulteriore aiuto per percorrere serenamente la strada del buon ascolto. Fino a qualche giorno fa ero dell'avviso di realizzare il mio impianto nella mansarda dove attualmente si trovano le mie Thiel scs pilotate dal Proton AM - 455 pro in attesa della sorgente Cd, da Lei consigliata, Linn Genki (da comprare usato) e giradischi Thorens TD 125. Poi nel soggiorno di casa volevo collegare il mio televisore Philips 32 pollici con un pre Technics SU-A6 e finale Technics SU - A5 (già in mio possesso) con delle casse Aliante CNM (da acquistare). Con questo impianto potrei ascoltarci anche i cd tramite il lettore DVD Philips e la radio (acquistando un sintonizzatore usato).
Avrei pensato di evitare di avere due distinti impianti ma di realizzarne uno solo nel soggiorno di casa, ambiente però meno modificabile della mansarda dedicata al mio studio. Le invio le piantine delle stanze, la sezione della mansarda e le foto della parete attrezzata dove potrebbe essere alloggiato l'impianto (poggiato sui lati del televisore - se questa via è percorribile) e posizionando i diffusori al fianco del piano televisore. A questo punto però le casse in mio possesso non sarebbero utilizzabili (non compatibili i "trespoli" in mezzo alla stanza) ma dovrei optare per delle casse a torre. Cosa ne pensa è un'idea percorribile o è meglio realizzare i due impianti separati?
Infine che ne pensa del Rega Planet in alternativa del Linn considerando che ascolto prevalentemente blues (E. Clapton, B.B. King) e jazz. Il budget destinato potrebbe essere di circa 2000 euro, ma sarei disposto anche a privarmi di qualche altro "sfizio" per ascoltare come si deve e aggiungere progressivamente altri euro.
La ringrazio del tempo dedicatomi e dei preziosi consigli che vorrà darmi.
Carmine - E-mail: carmine.finizio (at) inwind.it

LC
Caro Carmine,
ho atteso che mi inviassi delle foto e dei disegni di dimensioni umane ma non sono mai arrivati. Pazienza. La parete attrezzata non è l'ideale per l'HiFi ma certamente con un solo impianto riesci ad avere componenti di maggiore qualità, rispetto alla soluzione "due impianti", a parità di budget.
Bene la scelta dei diffusori a torre e, visto che possiedi già delle Thiel SCS, perchè non pensare ad una coppia di 1.5 usate (o di 0.5)? Non sono particolarmente critiche come posizionamento, anche grazie al sistema Coherent Source, e non dovrebbero stravolgere il suono che sei ora abituato ad ascoltare.
Certo, il Proton, per quanto onesto, è largamente sottodimensionato rispetto alle esigenze delle Thiel (ne avevamo già parlato) quindi, prima o poi (ma senza fretta), andrà upgradato.
Come sorgente, niente in contrario al Planet, apparecchio che consiglio spesso su queste pagine: non è il Genki ma ha buon suono, buon customer care, ottimo valore nel mercato dell'usato.
Ovviamente, con una scelta come quella descritta, tutto il "surplus" andrà eliminato. Mi riferisco, ad es., alla coppia Technics o alle SCS.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

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