Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 20/11/2021 - 27/11/2021

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  1. Lettore CD Rega Apollo
  2. Ampli vintage o recenti
  3. Cambio amplificatore
  4. Amplificazione per Sonus Faber Amati
  5. Attenuare il livello d'uscita
  6. Siti Youtube e pre passivo
  7. Nuovo lettore CD equilibrato
  8. ZeroZone?
  9. Consiglio DAC vs Lettore CD
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Lettore CD Rega Apollo
Ciao Lucio, come stai?
Scusami se intervengo nello scambio di mail con il lettore Marco nell'
ultima lettera della settimana scorsa, ma posseggo di fatto lo stesso lettore (Rega Apollo R), stessi diffusori (Totem Sttaf) e ho avuto in passato elettroniche Marantz della stessa serie. Non serve ovviamente che io confermi la tua tesi, ma assicuro che nel mio ambiente, anche con le Totem, il Rega rimane certamente nitido e dettagliato, ma per niente freddo. La responsabilità, qualora non fosse ascrivibile all'ambiente, non potrebbe che essere del Marantz, perchè assicuro che con il mio Naim Nait 5 SI il risultato finale, straordinariamente pulito, dettagliato, veloce, rimane godibilissimo e per niente freddo o algido. In passato ho trovato proprio le elettroniche Marantz, certamente, come dici tu, meno dettagliate di Rega (e di Naim, ovviamente), ma anche leggermente frizzantine. Notare che ai tempi le utilizzavo prima con Indiana Line e poi con Aliante Cnm Tower, diffusori che possiamo definire in diversi modi, ma certamente non freddi.
Just my two cents...
Buon ascolto a tutti!
Massimo - E-mail: massimogast (at) yahoo.it

LC
Caro Massimo,
grazie per il feedback, a conferma di ciò che sostenevo io, in risposta al nostro lettore che giudicava il Rega Apollo freddo, ancorché gradevole. Questo è un problema diffusissimo, quello di non saper attribuire ai componenti giusti le responsabilità di un certo tipo di suono. Il nostro lettore è parzialmente incolpevole della svista, perché il suo unico riferimento era il vecchio lettore Marantz CD17, del quale l'Apollo ha preso il posto nel suo impianto. Passare da una macchina vecchia, pur ben suonante all'epoca, a una macchina moderna può essere spiazzante, perché la quantità di dettagli estratti dai dischetti, in genere, è molto superiore. Si attribuisce erroneamente l'aggettivo di suono caldo e rotondo (spesso giudicato un pregio, chissà poi perché) a un componente che è incapace di estrarre tutti i dettagli dalla musica che riproduce. Certo, se mancano armoniche, particolari e apertura in gamma alta, il suono non può che essere rotondo. E invece sarebbe più giusto dire arrotondato, che è diverso. Poi, certo, può anche piacere un suono così, un po' più finto e ruffiano, ma dire che il Rega Apollo sia freddo...proprio no :-)
Grazie per il prezioso contributo,
Lucio Cadeddu

Ampli vintage o recenti
Salve Lucio, mi scuso per il disturbo, le scrivo per un parere non solo tecnico ma anche "concettuale": io mi ritrovo due ampli Yamaha a1020 e un NAD 306. Anche se dispiace sempre liberarsi di certi oggetti, a volte è proprio necessario, anche perchè continuino ad essere usati da qualche appassionato. Per cui la prima domanda sarebbe fra i due modelli cosa converrebbe tenere, ma soprattutto vorrei sapere se in prospettiva non conviene vendersi tutto e comprare qualcosa di più recente o se si può invecchiare con le stesse elettroniche.
Per il resto ho un Rega P3, le Bose 901 V serie e un Rotel rcd1070.
Grazie ancora,
Simone - E-mail: arsenio77 (at) inwind.it

LC
Caro Simone,
tra i due amplificatori la mia preferenza andrebbe al NAD ma chi meglio di te può decidere, potendoli ascoltare entrambi a confronto, coi tuoi diffusori, nel tuo ambiente e, soprattutto, secondo il tuo gusto personale? È possibile infatti che i miei gusti non collimino coi tuoi, visto che io e le Bose non siamo mai andati troppo d'accordo. Nel dubbio, vendili tutti e tre (ma perché ben due Yamaha A1020? Uno non bastava?) e prendi un integrato moderno, che certamente suonerà meglio di entrambi. A seconda del budget e del ricavato dalla vendita (250/300 gli Yamaha e 150/200 il NAD) potrai decidere cosa scegliere, magari ancora nel catalogo NAD oppure Rotel, per dare un compagno di scuderia al tuo lettore CD Rotel. Dubito avrai a che pentirtene. Verifica soltanto che il sostituto abbia l'ingresso phono per il giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio amplificatore
Buongiorno sig. Direttore.
Innanzitutto volevo ringraziarLa per il suo impegno e professionalità rivolti a noi amanti della musica riprodotta e non. Le descrivo il mio modesto impianto:

La stanza sala/soggiorno è di 35 mq con la parete dietro il punto di ascolto lontana circa 2 metri e obliqua rispetto alla parete su cui sono posti i diffusori. Le pareti hanno dei quadri ed una libreria in legno, le tende sono alla porta finestra ed il pavimento è in parquet con alcuni tappeti.
I due diffusori sono posizionati su una mensola in muratura (lontani 30 cm dal fondo e circa 50 cm dalle pareti laterali con i tweeter all'altezza orecchio) e tra loro si trova una TV da 50 pollici che viene coperta da un telo al momento dell'ascolto “impegnato”. Il punto di ascolto è a circa 2 m. Ascolto prevalentemente jazz e musica classica, non disdegnando però altri generi quali country, rock e blues (gli amici mi definiscono un “onnivoro” in fatto di musica).
Dopo questa descrizione, che spero sufficiente a descriverLe la situazione, arrivo al punto. Premesso che l'attuale impianto mi soddisfa abbastanza, ho avuto modo di sperimentare un cambio di amplificazione: un amico una sera è arrivato con il suo Rotel RA-1572 per una prova. Mi rendo conto che non è proponibile un impianto in cui l'ampli costi 3 volte i diffusori; sta di fatto che l'impianto quella sera ha iniziato suonare con quella che mi sembrava “una marcia in più”. Non so descrivere esattamente la sensazione ma tutti i parametri sembravano di colpo migliorati. Alti, bassi, trasparenza, ricostruzione scenica ecc.: tutto era ad un livello superiore. E' come se un velo posto davanti ai diffusori fosse stato strappato e la musica ha iniziato a riempire la stanza come mai avevo sentito.
Dopo questa premessa e non potendo permettermi di investire grosse cifre, volevo chiederLe se la sostituzione del mio attuale ampli con magari un Topping PA3 (di cui avete parlato così bene) non potesse provocare un miglioramento della situazione, immagino non a livello del Rotel ascoltato, ma comunque significativo.
Nel ringraziaLa per l'ospitalità e per la sua disponibilità, in attesa di una gentile risposta, Le porgo cordiali saluti. Luca - E-mail: luca.germani1 (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
perché non cercare un Rotel 1572 usato, invece? O un modello immediatamente inferiore, se il budget non lo consentisse. A mio parere anche un piccolo RA10 fa meglio, e di molto, rispetto al tuo Onkyo. Non credo che il Topping PA3 possa suonare allo stesso livello del Rotel RA1572. Puoi provare, certo, ma forse sarebbe meglio attendere per disporre di un budget superiore o per reperire qualche buona occasione nell'usato. Il tuo Onkyo è un prodotto entry-level e secondo me il Topping suona meglio, ma se hai nelle orecchie il miglioramento generato dal top di gamma Rotel ti sarà difficile accontentarti di qualcosa di meno. Vedi se riesci a provare il PA3 nel tuo impianto, sarebbe l'unico modo per capire se l'upgrade ti soddisfa o se invece ti lascia un po' di amaro in bocca per via dell'altra prova che hai fatto con il Rotel.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Sonus Faber Amati
Ciao Lucio,
e grazie di esserci! Volevo chiederti un consiglio su cambio amplificazione. Avevo mcintosh c2600 + mc601 mono, che ho venduto.

Ascolto quasi esclusivamente jazz, in una stanza di 90m2. L'acustica è molto buona, ci sono tende, libri, dischi e piante e la forma è irregolare. Il mio budget è sui 14k. Mi piacerebbe qualcosa di più dinamico e rigoroso dei mcintosh, sto guardando Pass Labs, Michi e MC (questi ultimi usati, ovviamente, ma a 18k e mi sembrano eccessivi). sul mercato c'è di tutto e non essendo un tecnico faccio fatica a decidere.
Ti ringrazio in anticipo e ti chiedo gentilmente di omettere i miei dati.
Grazie,
Luca - E-mail riservato

LC
Caro Luca,
io prenderei un integrato di categoria premium, tipo Krell K300i, Rega Osiris, Naim Supernait, Pass INT60 o Gryphon Diablo 120. Considerate le cifre in ballo, è fondamentale che tu possa ascoltare i candidati nel tuo impianto, viste anche le dimensioni della stanza, certo non facile da sonorizzare a dovere. Tutti gli amplificatori citati hanno un sono preciso, trasparente e dinamico, non dovresti avere carenze da questo punto di vista. Quel che devi capire è quale impronta timbrica preferire, e questo compete soltanto al tuo gusto personale. Eviterei, francamente, accoppiate pre+finale, perché ormai a queste cifre gli integrati continuano ad avere - secondo me - un piccolo vantaggio. Una volta l'ampli integrato era una soluzione di compromesso, oggi decisamente no, anzi. Il percorso del segnale è brevissimo, a tutto vantaggio della trasparenza, mentre la potenza di sicuro non ha niente da invidiare a sistemi pre+finale di pari prezzo. I cosiddetti “super-integrati”, che da 10-15 anni hanno cominciato a popolare i cataloghi dei costruttori più blasonati, possono essere soluzioni molto, molto difficili da battere da parte di coppie pre+finale di pari prezzo.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Attenuare il livello d'uscita
Ciao Lucio. Ti disturbo ancora per chiederti un parere in tema di preamplificatori. I miei 2 dac, e in particolare il Lampizator (un vero e proprio antico prototipo, visto il numero di serie: 16), hanno un'uscita davvero alta e non riesco a superare le ore 7.30/8 della manopola dei miei 2 pre valvolari, se non a prezzo di sicure proteste condominiali, il tutto inserendo per giunta degli ottimi attenuatori da –14 dB. Tieni anche conto che adopero 2 finali Icepower, dall'impedenza d'ingresso davvero bassa (direi 8000 ohm) e molto probabilmente non adeguata all'impedenza d'uscita dei 2 pre.
Ciò premesso, pensi che possa ottenere qualche beneficio dall'inserimento del Tisbury Audio, da voi recensito in termini lusinghieri, visto che la scatoletta costituisce, in buona sostanza, un attenuatore da -10 e –20 e un semplice switch dotato di controllo di volume? Sono sempre stato scettico sui pre passivi, anche se nel mio caso probabilmente sarebbe indicato un pre passivo a trasformatori o a resistenze calibratissime (il punto è che costano parecchio). In alternativa pensavo ad un buffer d'impedenza, ma si moltiplicherebbero ancora di più i cavi.
Grazie come sempre.
Con stima.
Fabio - E-mail: adrianomeis335 (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
io prima proverei con degli RCA ancora più attenuati. Quelli
Rothwell da noi recensiti arrivano sino a -20dB, dovrebbero bastare! Tieni conto che passeresti da 4 volt a 0.4!!! Ne esistono altri più pesanti ma potresti anche pensare di costrurteli tu, in fondo basta saldare una buona resistenza dentro il connettore RCA, o far fare il lavoro a un qualunque tecnico. Basta scegliere il valore opportuno e utilizzare materiale di qualità. A questo link trovi un calcolatore online per determinare attenuazione e guadagno in funzione dei volt applicati. Di sicuro non alteri il carattere del suono che hai adesso, cosa che potrebbe accadere utilizzando un altro pre. Tra l'altro non è un pre a resistenze la soluzione migliore, ma uno a trasformatori. Inoltre, per quale motivo ti infastidisce non poter usare tutta la corsa utile del potenziometro del volume? Solo perché non riesci a regolare in maniera sufficientemente fine il livello d'ascolto? Perché se ciò non fosse un problema, potresti semplicemente continuare ad ascoltare in questo modo, di sicuro la qualità sonora non ne è compromessa.
Spero di esserti stato utile,

[Attenuatori Rothwell]
Lucio Cadeddu

Siti Youtube e pre passivo
Caro Lucio,
continuo a ritenere che Youtube possa offrire, attualmente, musica anche di buona qualità; ti suggerisco altri due siti che, offrono musica di buon livello sonoro (non so come facciano, nonostante la compressione):
youtube.com/channel/UCS7pESFJu6YlJWJHRbzAZMw e youtube.com/channel/UCyz_iMgzLPiJTitWG2CbniA.
Sto testando questo: https://khozmo.com/stereo_selector.html, preamplificatore passivo a 64 steps, visto che il modulo Infineon che equipaggia il mio finale in classe D autocostruito, è dotato di potenziometro. Devo dire che il pre passivo ha un suono diverso rispetto al mio VTL deluxe di David Manley, ma accattivante.
Saluti,
Leandro - E-mail: leandro.lioce (at) libero.it

LC
Caro Leandro,
grazie per le segnalazioni dei siti YouTube. La buona qualità di un file musicale si sente anche in MP3, non è che la compressione appiattisca tutte le differenze. Non mi sorprende, quindi, che possano esistere dei canali che suonino meglio di altri. Basta ascoltare lo stesso brano su canali diversi, talvolta le differenze sono enormi. Grazie anche per la segnalazione del pre passivo, avevo già visto apparecchi molto simili (anche esteticamente), mentre ero alla ricerca di un buon pre da abbinare ai finali ZeroZone che non costasse uno sproposito. Le resistenze di precisione sono una buona soluzione ma a mio parere un pre passivo a trasformatori ha un suono più coerente nei diversi step di regolazione. Non faccio fatica a credere che ti possa essere piaciuto, anche a confronto con l'ottimo tuo pre Manley. Noi audiofili ci lasciamo sempre impressionare troppo dalle dimensioni e dalla complessità degli apparecchi HiFi, mentre talvolta soluzioni semplici e leggere possono avere più di un vantaggio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD equilibrato
Buon pomeriggio Lucio,
è passato ancora del tempo, ma l'interesse per la musica e per la sua riproduzione è sempre vivo.
Non smetto mai di leggervi e fare ricerche sul vostro sito e a documentarmi su nuove possibili strade per una riproduzione musicale piacevole ed emozionante, rispettando un budget che rispetti le priorità. Qualche novità nel setup c'è stata. Eccolo descritto di seguito:

In più ascolto quotidianamente e con molto piacere nella stanza di mia figlia (dove passo le ore lavorative in smart working mentre lei è all'asilo) tramite un piccolo sistema secondario composto da amplificatore bluetooth & dac NOBSOUND + alimentatore 24V/5.0A + diffusori ELAC DEBUT B5
Se prima i supporti principali per l'ascolto erano costituiti dai CD, ormai da un paio d'anni non ne compro praticamente più, e sono passato sostanzialmente ad ascoltare per il 99,9% musica liquida tramite il servizio TIDAL con un abbonamento TIDAL HiFi (suono qualità Master) connettendo il cellulare tramite wifi al Chromecast audio collegato tramite cavo ottico al DAC. Nella stanza di mia figlia collego invece tramite Bluetooth.
Sto valutando di regalarmi un upgrade per l'impianto principale e allo stato attuale penso che i due punti deboli siano i diffusori e lo streamer + dac. Per i diffusori inizialmente avevo pensato di andare a vedere e provare un paio di QAcoustics 3050i che sulla carta, con un budget che rientrerebbe nelle mie attuali intenzioni, sembrano interessanti, in quanto ben recensite e, tra l'altro dalla buona sensibilità (91dB, quindi meglio dei 90 delle Wharfedale). Parallelamente potrebbe essere una buona idea avere pazienza e attendere qualce occasione per qualche modello usato di fascia ancora superiore (quale???) sempre con sensibilità non inferiore ai 91dB per non mettere in difficoltà il piccolo finale Trends Audio.
In tale seconda ipotesi, destinerei la spesa ad un upgrade dello streamer, comprandone uno nuovo, e a tal proposito avrei adocchiato il BLUESOUND NODE che mi sembra perfetto per lo scopo e per il tipo di abbonamento Tidal che ho, dato che, tra l'altro, supporta il MQA.
Cosa ne pensi?
Un caro saluto,
Dario - E-mail: dario.posante (at) gmail.com

LC
Caro Dario,
assolutamente d'accordo per la sostituzione di streamer e diffusori. Benissimo il BlueSound per la prima necessità, mentre per i diffusori il discorso è un po' più complesso. Le QAcoustics non le ho sentite, ma potresti valutare anche le Triangle Borea BR09, costo simile (appena superiore) e sensibilità di quasi 93 dB. Meno costose sarebbero le Cabasse Jersey MC170, che hanno comunque 90 dB di sensibilità “vera”. Di caratteristiche analoghe ci sarebbero anche le italiane Indiana Line DIVA 552 (90 dB). Ovviamente ci sono varie soluzioni in casa Klipsch, di sensibilità ancora più elevata oltre, naturalmente, ad altre soluzioni meno classiche come gli altoparlanti Audio Nirvana e relativi kit.
La mia idea, però, è quella che prima bisognerebbe scegliere i dffusori e poi l'amplificatore. Se ti serve una pressione sonora maggiore, ostinarti col piccolo Trends limita moltissimo le tue possibilità di scelta. Ormai esistono amplificatori in classe D, con tanta potenza, costo contenuto, che non ti farebbero rimpiangere troppo il Trends. E grazie ai quali potresti scegliere con più serenità il diffusore migliore, senza troppe restrizioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ZeroZone?
Buongiorno caro Lucio.

Che voglia di provare gli ZeroZone IRS2092, chissà cosa ne verrebbe fuori! Faccio fatica a pensare che vadano meglio del mio, il Naim spinge! Magari un side grade? Da quel che si legge potrebbero invece andare molto meglio, visto con che cosa sono stati messi a confronto. Userei il Naim come pre e Dac: uno spreco totale.
Se facessi questo passo e il risultato fosse positivo, ci sarebbe da vendere il Naim e prendere un pre, e anche un dac. Un sacco di roba, certamente adesso l'impianto è più pulito e minimale. Dal punto di vista economico, l'operazione non sarebbe neanche tanto conveniente, perchè se è vero che i finali costano poco, con quello che prenderei con la vendita del Naim, ci compro sì e no il pre e il dac che mi occorreranno. Per il dac ci sarebbe quello interno del Sonos, non ho mai testato la qualità a confronto con il dac interno Naim. La configurazione attuale è più comoda perchè ho solo il cavo digitale tra i due componenti, al posto della mia coppia autocostruita di cavi rigidi e spessi.
Insomma, non mi sono ancora deciso, sia perchè come sono messo attualmente non mi posso lamentare, sia perchè a me piacciono di più gli integrati.
Magari quando la noia prenderà il sopravvento... :-)
Un cordiale saluto,
Michele - E-mail: info (at) pareoparty.com

LC
Caro Michele,
io lo so che stai cercando di farmi dire che non faresti bene a prendere gli ZeroZone. Si intuisce :-)
Di fatto stai confrontando soluzioni troppo diverse e con tante variabili tutte da verificare: un nuovo pre, poi un DAC...come faccio a dirti che con gli ZeroZone l'impianto suonerebbe meglio? Tutto dipende da questi altri componenti, naturalmente. Diciamo che, al netto di tutto, la sezione finale del pur ottimo Supernait, a mio parere, non regge il confronto con questi diabolici finalini. A breve pubblicherò la lettera di un nostro lettore che li ha confrontati con sua Maestà il NAP250 (sua Maestà per i Naimophili, s'intende). E niente, non ne è uscito benissimo :-)
Non so, dipende da te e dalla tua voglia di metterti in gioco e ripensare a tutto il sistema. Di sicuro diventa più complicato, con componenti in più, cavi aggiuntivi etc. Non posso dirti io che fare, la decisione spetta a te, alla luce delle considerazioni che ho fatto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio DAC vs Lettore CD
Buonasera direttore,
innanzitutto la ringrazio per la precedente consulenza (
Vol. 873) e a tal proposito preciso che aveva perfettamente ragione: ho eseguito delle prove, riposizionato i diffusori, con il risultato di migliorare effettivamente la scena tridimensionale.
Ho anche notato che, riducendo l'intensità dei bassi (tramite le manopole dell'amplificatore) si riescono ad ottenere voci più centrate e naturali, nonché una maggiore tridimensionalità (mi auguro che questo trovi riscontro nella teoria e non sia soltanto una mia mera impressione mentale...). Detto questo, vengo ora al punto.
Il mio impianto è oggi così formato:

Generi musicali preferiti: opera, classica, blues, rock'n'roll, gospel e world-fusion. Vorrei ora rivedere il lettore CD sostituendolo con un DAC puro, che si addice molto al mio modo d'uso. Io pensavo al Cambridge Audio DacMagic 100 (ca. 170€) anche se in realtà avrei a disposizione un budget lievemente superiore di ca.250€, ma non trovo nulla in quella fascia di prezzo, o meglio, non avendo esperienza non saprei cosa prendere e neppure se ne vale davvero la pena per un DAC.
Lei cosa mi consiglia? In generale, le sembra una valida alternativa?
Infine ho trovato molto utile la seguente registrazione per la calibrazione dell'amplificatore e il posizionamento dei diffusori mi chiedevo però se esiste qualcosa di più recente e aggiornato.
Grazie mille e buona serata
Cordiali Saluti,
Giovanni - E-mail: mr.martelligiovanni (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
direi che il DAC Cambridge che hai indicato sia un'ottima soluzione che di sicuro migliora il suono della tua sorgente digitale in maniera sensibile. Non aspettarti miracoli ma diversi parametri dovrebbero subire un incremento udibile. Potresti spendere un po' di più senza però ottenere miglioramenti sensibili. Se vuoi, valuta l'interessante Pro-ject Dac Box S2+, che costa un po' di più del Cambridge e che dispone di 5 filtri digitali selezionabili e 3 ingressi digitali: coassiale, ottico e USB-B. Magari coi vari filtri puoi divertirti a modificare leggermente le caratteristiche del segnale. Per quanto riguarda il set-up del tuo impianto direi che quel test citato e, soprattutto, le tue orecchie, bastano e avanzano. Serve solo un po' di pazienza per sperimentare diverse soluzioni, per il posizionamento dei diffusori.
A proposito di questo, non è sorprendente che diminuendo i bassi ti sembri che l'immagine e le voci migliorino: basse frequenze troppo pronunciate tendono a mettere in crisi l'ambiente, col risultato che il suono (e quindi l'immagine) perda di precisione e messa a fuoco. In più c'è l'effetto psicoacustico: se diminuisci le basse frequenze, la gamma media e quindi le voci si percepiscono in maniera più netta e il cervello le ritiene più pulite e presenti. Per questo motivo molti appassionati preferiscono gli altoparlanti full-range: rinunciano a un po' di alte frequenze e a un po' di bassi profondi per poter ottenere, anche psicoacusticamente, una gamma media migliore, dove risiede peraltro la gran parte del messaggio musicale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Lucio,
evidentemente non potevo mancare l'acquisto delle
LP42X dopo la lettura della recensione. Dopotutto ho acquistato le Scythe, le LP42, gli ZeroZone quindi non potevo fermarmi. Arrivate lunedì, martedì mattina ho sostituito le sorelle passive nell'impiantino della mia postazione di lavoro a casa (la tipologia della mia consulenza rende possibile il lavoro da casa con grande risparmio di tempo...) lasciando inalterato il resto della catena di riproduzione, eliminando ovviamente il finale. In breve, la vecchia configurazione prevedeva vecchio notebook Dell con Daphile, DAC Ifi Nano DsD, pre TC754 (a cui ho collegato anche il PC di casa), finale S.M.S.L SA-98E con chip TDA7948E dove il pre è alimentato da uno Zetagi HP145 mentre il finale impiega il modello 3006 sempre della Zetagi settato a 27 volt e amperaggio massimo. Ora le LP42X sono alimentate a 21 volt sempre con amperaggio massimo. Dopo circa 25 ore di ascolto posso affermare che, a mio gusto, il suono riprodotto da questi piccoli giganti lo preferisco a quello delle LP42 passive.
Lo sento più dettagliato ma non invadente e “squillante”, più definito e anche le basse frequenze fisicamente permesse dalle dimensioni sono molto ben presenti, nette e definite. Il posizionamento degli strumenti è netto con una ricchezza di dettagli che stupisce in relazione alle dimensioni ed al costo di questi diffusori. Non so se la mia miglior impressione ottenuta dagli LP42X possa dipendere anche dalla sezione amplificatrice, che lavora con un chip diverso da quello dell'SA-98E, oltre che dal diverso materiale utilizzato per il mobile.
Personalmente ero sempre stato scettico nei confronti dei diffusori amplificati soprattutto per i vincoli dovuti alla lunghezza del cavo di segnale che deve necessariamente collegarli al preamplificatore, questi LP42X mi hanno fatto ricredere almeno in situazioni simili a quelle dove svolgono brillantemente il loro lavoro nel mio studio.
In conclusione, gli LP42X sono decisamente un buon investimento per un primo impianto ovvero per sonorizzare altri ambienti, grazie della recensione!
Raffaello - E-mail: raffaello_bellano (at) yahoo.it

LC
Caro Raffaello,
grazie per uno dei primi feedback sulle Lonpoo LP42X! Non so se i vantaggi che hai percepito siano da ascrivere anche alla differente sezione amplificatrice, può darsi. Io il confronto con le sorelle passive l'ho realizzato ad armi pari, procurandomi una seconda coppia di LP42X e formando così una nuova coppia di LP42X passive. In questo modo sono stato in grado di sentire le differenze introdotte dal mobile, senza l'incognita dell'amplificazione interna. Ci sono delle differenze, e talvolta sono a vantaggio, ma in certe situazioni ho preferito le vecchie LP42. Di sicuro, comunque, si tratta di piccoli diffusori attivi che lasciano abbastanza stupiti, per il suono in relazione a prezzo e dimensioni, come hai avuto modo di verificare.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Musica vecchia ma nuova! Ispirato al sound degli anni '70 ecco il disco del duo Silk Sonic, ovvero Bruno Mars e Anderson .Paak. L'album si intitola “An Evening with Silk Sonic” ed è stato pubblicato pochi giorni fa. Sonorità R&B, soul, funk e pop dei Seventies, reinterpretate in chiave moderna. I brani sono tutti accattivanti, e questa “Smokin out the window” è abbellita da un video in tonalità seppia, in stretto tema anni '70!

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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