Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 15/1/2022 - 22/1/2022

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  1. Nuovo ambiente d'ascolto
  2. Info amplificatore classe D
  3. Parere su diffusori
  4. Cambio pre-amplificatore
  5. Piccoli diffusori
  6. Re: Frequenze udibili
  7. Collegamento calza
  8. Re: Dubbio su server e ampli, vivo felice?
  9. Ascolto della musica in streaming
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo ambiente d'ascolto
Buongiorno Dott. Cadeddu,
sono passati ormai 4 anni dalla mia ultima richiesta di aiuto sulla disposizione dei diffusori in un nuovo ambiente, ebbene mi ritrovo qui di nuovo a scriverLe per ricevere un Suo prezioso consiglio causa trasloco in una nuova casa. Riepilogando segue la mia attuale configurazione:

L'ambiente d'ascolto è completamento cambiato, allego un tentativo di rappresentazione grafica (perdoni il tentativo!). L'ambiente è stretto (tra parete e seduta del divano vi sono circa 2,5 mt) e ciò, causa mobile TV molto lungo costringe il posizionamento dei diffusori a 3 mt l'uno dall'altro, permettendo un distanziamento dal muro che non va oltre i 20 cm. La distanza in obliquo tra diffusori e punto d'ascolto è di circa 3mt. quasi a creare un triangolo equilatero come si evince nel disegno. Non raffigurate ai lati della stanza vi sono due grandi porte finestre e di fronte al divano è posizionato un grande tappeto 3,3 x 2,3 mt.
Ormai da tempo sono passato alla musica liquida e alla amplificazione in classe D, all'inizio Nuforce Ref9 da Lei consigliati, ora Nuprime.
Ascolto per lo più musica rock, pop ed elettronica ed amo il suono Thiel per la sua trasparenza, equilibrio e grande impatto ed estensione sulle basse frequenze.
Ascoltando da circa 2 mesi il mio impianto nella nuova collocazione ho notato purtroppo un peggioramento nel dettaglio e nella separazione degli strumenti e voci soprattutto quando alzo il volume, a volumi bassi invece noto una perdita di estensione sulle basse frequenze e di trasparenza.
L'attuale ambiente non mi permette di avvicinare i diffusori l'uno con l'altro e di distanziarli dal muro poiché in primis ostacolerei il passaggio nella stanza irritando l'amministratrice di casa cioè mia moglie ed in seconda battuta sarebbero troppo vicini al punto d'ascolto.
Che fare? Ritornare nel vecchio appartamento mi sembra eccessivo! A ciò si aggiunge anche l'idea forse bizzarra di passare dal suono Thiel al suono Dynaudio dopo aver ascoltato le Contour 30 in un negozio che mi sono piaciute tanto. Da qui il quesito che diffusori più dettagliati come le Dynaudio, puntando anche magari sul modello più piccolo le Contour 20, possano essere una buona soluzione visto il poco spazio nel mio attuale ambiente stretto e lungo e la mia tendenza ad ascoltare la musica di sera a volumi non esagerati, non disdegnando dettaglio e basse frequenze.
Ringraziandola in anticipo del Suo tempo attendo con estremo interesse una Sua opinione in merito.
Cordiali saluti,
Raffaello - E-mail: fellow74 (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Raffaello,
purtroppo il problema che descrivi è frutto inequivocabile dell'ambiente e della disposizione dei diffusori. Dubito fortemente che altri diffusori possano riuscire nel miracolo che desideri. Già le tue Thiel sono diffusori trasparenti, dettagliati e rifiniti, quanto e forse più delle Dynaudio che hai ascoltato in negozio! Là, complice una sistemazione e un ambiente forse migliori, il suono ti è piaciuto ma....portate nel tuo salone la musica cambierebbe eccome! Tuttavia, se il negozio fosse disponibile, un tentativo lo farei, non si sa mai. Io ho motivo di dubitare, ma meglio togliersi il pensiero. Certo è che le Thiel a 20 cm dalla parete posteriore gridano vendetta. In situazioni così compromesse forse la strada da tentare è quella di optare per diffusori nati espressamente per quel posizionamento. Proverei Larsen, forse non il diffusore più dettagliato che ci sia in circolazione ma di sicuro uno di quelli che suonano meno sacrificati in una situazione di questo tipo. Potresti (anzi, dovresti) addossarli alla parete posteriore. I bassi dovrebbero venir fuori bene, anche a basso volume, e la gamma medio-alta dovrebbe risultare più equilibrata e godibile.
Al prezzo di quel paio di minuscole Contour 20 che stavi considerando ti metti in casa le eccellenti Larsen 8.2 e credo che, scelta la finitura giusta, anche l'amministratrice di casa voterebbe a favore di questa soluzione. Ho
recensito il modello precedente, le 8.0, qualche anno fa qui su TNT-Audio. A me piacquero proprio tanto.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Info amplificatore classe D
Salve,
ho letto la sua recensione riguardo il mini amplificatore
Nobsound F900S. Vorrei avere la possibilità di potermi regolare l'equalizzatore, per cui stavo dando un occhio a questo modello. Che lei sappia ci sono sostanziali differenze, a livello di qualità audio, con il modello "base" recensito da lei? o essendo lo stesso chip TPA3116 risultano identici?
Grazie,
Riccardo - E-mail: riccardo.gaiardoni (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
mi chiedi l'impossibile, ovvero capire che differenze ci siano tra questo modello e quello da me recensito, controlli di tono a parte. La verità è che lo ignoro, e purtroppo non basta la presenza dello stesso chipset per garantire lo stesso suono. Si somiglieranno quasi certamente, e magari questo potrebbe pure suonare meglio ma...è impossibile asserirlo con certezza. L'unica cosa che ti posso dire è che se ti servono davvero i controlli di tono, temo non ci siano molte alternative. Potresti tentare oppure, meglio ancora - se le finanze dovessero supportarti - potresti prendere in considerazione il Topping MX3 che abbiamo recensito, ben più completo e...sicuro :-)
Ha i controlli di tono, l'uscita per subwoofer, uscita cuffie dedicata e funziona persino da DAC. In più ha anche un completo telecomando. Costa 140€, ma è ben altra cosa, oltre a godere di una reale distribuzione italiana. Non farti ingannare dalla recensione apparentemente critica, perché è stata eseguita a confronto col fratellone PA3, che suona in maniera molto diversa, ma che offre pochissimo in termini di features. Questo MX3 suona bene almeno quanto il Nobsound F900S...anzi meglio!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Parere su diffusori
Egregio Direttore buonasera, mi dispiace disturbarla ancora una volta, ma avrei bisogno del suo aiuto. Seguendo i suoi consigli in passato ho fatto un bel salto di qualità nell'ascolto del mio impianto, ed ora vorrei cambiare un elemento molto importante: i diffusori. Sono molto indeciso tra i seguenti: Sonus Faber Lumina III oppure Opera Grand Mezza. Non riesco proprio a decidermi. Il mio impianto è composto da Ampli Audio Analogue Fortissimo, lettore cd Audio Analogue Crescendo, diffusori Sonus Faber Minima Amator. L'ambiente d'ascolto è una stanza di mt. 3,80 x 4,30 abbastanza piena di librerie e con un grande tappeto a terra. Ascolto quasi esclusivamente musica classica e New Age. Prediligo un suono "morbido" adatto a lunghe sessioni. Le Minima Amator in tal senso sono perfette, difficile stancarsi durante l'ascolto. Ora, i Minima Amator suonano ancora bene, almeno il mio orecchio è abituato al loro suono, quindi non posso dire per certo che siano perfetti, ma hanno 25 anni e non ho idea della loro durata residua. Avrei pensato di sostituirli con dei diffusori più "moderni" che possano darmi un basso un po' più corposo delle M.A. soprattutto nei pieni orchestrali e con l'organo, strumento che ora non viene riprodotto appieno nella sua maestosità e grandiosità.
Non vorrei nemmeno eccedere sul lato opposto, visto che il mio ambiente non è grandissimo e lo spazio per collocare i diffusori è limitato, per ritrovarmi poi con bassi incontrollati e gonfi. Mi sono state proposte le Opera Seconda e addirittura le Opera Quinta, ma, fatti quattro conti con lo spazio a disposizione, la vedo molto dura, senza contare il costo (avrei optato per l'usato in questo caso, anche se sono molto restio perchè non sai mai cosa porti a casa).
Non ho intenzione di vendere le Minima Amator che terrei in un altro impianto, ci sono troppo affezionato, ma avrei voglia di qualcosa di nuovo. Qualcuno mi ha pure proposto di sostituire l'ampli e di affidare le M.A. ad apparecchi che, però, sono fuori del mio budget.
Secondo Lei con i diffusori che ho proposto scenderei in qualità, oppure potrebbe essere una buona scelta? C'è da dire che di entrambi i diffusori ho letto lodi sperticate in giro per il web.
La ringrazio tantissimo per tutti i suggerimenti che potrà darmi e la saluto cordialmente.
Luciano - E-mail: lucgomie (at) gmail.com

LC
Caro Luciano,
ti consiglierei di stare in casa Sonus Faber, per non allontanarti troppo da un suono che ti è familiare. Certo, le Lumina non sono le Minima, le separano tanti anni di evoluzione nel sound della casa, ma saresti più al riparo da sorprese. Una cosa sia chiara: le Lumina III sono diffusori grandi e generosi, ma economici, rispetto alle Minima Amator, piccole e raffinate. Posto che dovresti ascoltarle, a mio parere faticherai a ritrovare la stessa magia delle piccoline, ma avresti in cambio ben altra presenza in gamma bassa e medio-bassa. Mi auguro che abbia spazio per poterle disporle al meglio, perché torri di questo tipo, se messe vicine alla parete posteriore o, peggio, agli angoli della stanza, tendono a riprodurre una gamma bassa che potrebbe risultare facilmente eccessiva. Qualora non riuscissi a dare a questi diffusori lo spazio sufficiente (lontane dagli angoli e ad almeno 50 cm dalla parete posteriore) forse sarebbe meglio rinunciarci.
Cambiare amplificazione, invece, mi sembra abbastanza inutile: il basso che le Minima non riescono a generare ha dei limiti fisici insormontabili, dovuti alla dimensione del woofer e al litraggio del mobile: attaccarci amplificazioni diverse non cambierà le leggi della fisica, con buona pace del negoziante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio pre-amplificatore
Caro Direttore,
come prima cosa un grazie per tutti questi anni di lettura di TNT che mi hai donato. Soprattutto in questo periodo TNT è stata fonte di grande leggerezza d'animo. Vengo alla mia domanda.
Vorrei cambiare il mio pre-amplificatore autocostruito con qualcosa di più funzionale (più ingressi, magari un telecomando) Il mio impianto è cosi costituito:

Il mio budget è intorno ai 1000/1500 euro per un pre senza sezione phono che “vada d'accordo” con finale e diffusori. Mi piacerebbe acquistare qualche vecchio Audio Research (non a valvole), ma hanno prezzi che vanno ben oltre il mio budget. Ho letto con attenzione la recensione del Django e sul nuovo potrebbe essere una buona idea.
Mi affido alla tua competenza.
Un caro saluto,
Andrea - E-mail: dott.andrea.rinaldi (at) rinaldilex.it

LC
Caro Andrea,
nel nuovo - per la cifra che pensavi di spendere - esistono ottimi preamplificatori, dotati di tante funzionalità e persino di un completo telecomando. Sto pensando a soluzioni classiche come Rotel RC1572 e Musical Fidelity M6 PRE. O ancora il Cyrus Pre2 DAC o qualche modello a valvole di Xindak. In alternativa, ma tipicamente sono meno pratici e spesso sprovvisti di telecomando, i soliti pre passivi a trasformatori. Non disdegnare l'usato, naturalmente, quello recente non è impossibile da reperire per cifre contenute e con buona flessibilità d'uso. Potresti anche prendere in considerazione la possibilità di sostituire pre/finale e DAC con un unico apparecchio, un integrato dotato di DAC interno. In un colpo solo elimini tre componenti e una marea di cavi. Ormai gli integrati moderni (NAD, Rotel, NuPrime...) si fanno facilmente beffe di vecchie cariatidi tradizionali, anche per il budget che hai preventivato. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piccoli diffusori
Caro Direttore, vorrei acquistare un paio di diffusori da collegare ad una copia ampli/cdt Audiolab 6000 (+ Topping E 30). Il tutto serve per ascoltare musica Jazz e vecchi cantautori, a volume basso. Locale molto piccolo con tetto spiovente. Nella parte bassa va uno dei diffusori. L'altro nella parte alta. Ascolto ravvicinato. Ecco questi sono i vincoli ambientali, non modificabili. Amo il suono analitico. Niente bassi fasulli o ridondanti, ma anche niente alti squillanti. Mentre scrivo mi rendo conto che sembra la caccia al tesoro...
Prima dei diffusori che spero di trovare, avevo un paio di Elac Debut b 6.2. su supporto. Ma, a parte che il suono per me non era il massimo, troppi alti, si è forato un woofer (incidente domestico) e non mi va di farle aggiustare.
Budget 700/800 euro. La ringrazio e saluto cordialmente.
E tanti auguri per le prossime festività.
Luigi- E-mail: 7macgi (at) gmail.com

LC
Caro Luigi,
il fatto che trovassi le Elac Debut 6.2 con “troppi alti” la dice lunga sull'acustica della tua stanza d'ascolto e sui tuoi gusti. In più, la tua richiesta di ottenere un suono analitico fa un po' a pugni con l'altra “niente alti squillanti”. È un controsenso. E anche questo spiega come mai non ti siano piaciute le Elac. Io credo che tu in realtà non sappia bene cosa stia cercando, o abbia un ideale sonoro che non esiste nella realtà o che non è compatibile con l'acustica della tua stanza e con il posizionamento castrante dei diffusori. Sei in buona compagnia, è frequente imbattersi in appassionati dalle idee confuse e dalle pretese impossibili, non è un problema. Lo diventa per me, però, perché non saprei davvero che cosa consigliarti. Sicuramente l'ideale sarebbe un piccolo diffusore, visto l'ambiente sacrificato e la necessità di ascoltare a volume basso. Mi verrebbero in mente le Lonpoo, che però hanno una gamma medio-alta abbastanza vivace. Se hai trovato squillanti le Elac, le Lonpoo ti trapanerebbero i timpani. Forse la soluzione sarebbe un piccolo altoparlante largabanda, tipo Fostex, sufficientemente trasparente per suonare dettagliato, ma non squillante, per via dell'assenza del tweeter. E con bassi di sicuro non strabordanti. Purtroppo sul mercato soluzioni già pronte di questo tipo non ce ne sono molte: o sono fuori budget o quasi impossibili da acquistare in Italia. Facciamo così: prova a visitare qualche negozio per vedere se c'è qualche prodotto che incontra le tue contrastanti aspettative e sentiamoci di nuovo. Occhio che in negozio può suonare bene, ma malissimo nel tuo ambiente. Io mi arrendo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Frequenze udibili
Ciao Lucio,
ho letto, come sempre, con interesse la tua risposta sulla rivista. Non lo faccio mai, ma questa volta sento la necessità di “puntalizzare”. Sono d'accordo su tutto, sia chiaro, ma il punto è che non mi “fa ridere” il fatto che 60enni siano in grado di percepire sfumature che 20enni non sono in grado di cogliere. Anche il mio orecchio è super-allenato ed in grado di sentire differenze/qualità/difetti che la maggior parte delle persone non sono in grado di ascoltare/quantificare/definire, anche se più giovani. Quello che mi fa sbellicare è il fatto che questi 60enni siano in grado di affermare, senza ombra di dubbio, che la “differenza” stia nelle frequenze (invento) tra 16.000-18.000 Hz!
Che tu ci creda o no, è un discorso che ho sentito fare, e più di una volta :-). L'audiofilo (sai cosa intendo con questo termine) medio è sensazionalmente fantasioso nell'inventarsi balle atte a giustificare le sue follie e la propria autoreferenzialità. Solo riguardo ai vaccini, ho sentito panzane paragonabili, ma questo è un altro discorso, ben più drammatico!
Altra cosa: a chi ti riferivi col tuo discorso finale? Chi è il fenomeno di turno che ha “scoperto” il CD Focal e lo ha fatto suo?
Scusa la noiosa pignoleria, ma ci tenevo.
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
grazie per la precisazione. In tutta franchezza non mi è mai capitato si sentire persone attribuire differenze marcate a frequenze così elevate, è semplicemente ridicolo :-) Ma, si sa, al peggio non v'è mai fine.
Per quanto riguarda la mia frecciatina riferita a chi si appropria di scoperte nostre facendole proprie, non ti sarà difficile scoprirlo da solo facendo una ricerca in rete. La rivista è italiana e, sic, è una delle più vecchie. Per carità, non c'è niente di male, mica abbiamo l'esclusiva, ma il tempismo è sospetto (4 giorni dopo il nostro articolo) e la excusatio non petita (...“scoperto casualmente”) rende il tutto ancora meno credibile. Che male ci sarebbe stato a scrivere: grazie a una rivista (anche senza citarci esplicitamente) abbiamo scoperto un CD test gratuito molto interessante...?
In editoria scientifica è obbligatorio sempre citare le fonti. Pazienza...
Ah, ovviamente ho provato a chieder spiegazioni, ma non ho mai ricevuto risposta. Forse nelle eburnee torri d'avorio le mail fanno fatica ad arrampicarsi. Più facile che ci scivolino bene le veline dei distributori ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegamento calza
Caro direttore, intanto grazie per il lavoro e la conoscenza che posso trovare in TNT. Avrei bisogno di un chiarimento. Ho appena costruito il mio primo cavo
TNT Merlino. Siccome lo collegherò ad un presa/filtro schaffner, mi chiedevo se da quest'ultimo ai poli del giradischi/amplificatore conviene ripetere il collegamento con la calza innestata sul cavo della terra.
P.S. Se non ricordo male sia il giradischi che l'amplificatore non hanno il polo della terra (nel giradischi c'è il cavetto terra del braccio che scarica sulla vernice metallica del fondo del piatto).
Eventualmente come mi comporto?
Grazie,
Gian Luca - E-mail: architetturelontane (at) gmail.com

LC
Caro Gian Luca,
se gli apparecchi sono sprovvisti di cavo di terra, perché sono del tipo di Classe II, “a doppio isolamento”, un cavo come il Merlino è superfluo, nel senso che non se ne sfrutta la calza schermante. Aggiungere un collegamento di terra potrebbe persino essere pericoloso, vedi questa pagina per una descrizione delle caratteristiche tecniche degli apparecchi di Classe II (e delle altre classi di funzionamento). Potresti mettere comunque un cavo di buona qualità, ma senza terra, ad esempio il TNT Merlino CD. Non aspettarti chissà quali differenze (in particolare sul giradischi) ma qualcosina - impianto permettendo - dovrebbe cambiare. Il filtro Shaffner, invece, per funzionare bene ha necessità di un buon collegamento di terra. Naturalmente tutti questi discorsi restano in piedi se l'impianto domestico fosse dotato di una terra a norma. Molte abitazioni non recenti hanno cavi di terra che talvolta non sono collegati a un vero paletto a norma. Al di là delle questioni di lana caprina audiofila, un controllo sull'impianto elettrico - ai fini della sicurezza - lo farei fare ad un tecnico specializzato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Dubbio su server e ampli, vivo felice?
Buon pomeriggio Direttore,
mi permetto di aggiungere un suggerimento alla consulenza al Sig. Raffaello (
“Dubbio su server e ampli, vivo felice?”) apparsa nella rubrica della posta e all'impossibilità di collegare memorie differenti dagli stick USB sull'apparecchio NAIM UnitiQute2. A mio avviso potrebbero esserci due cause puramente informatiche al problema lamentato. Dal manuale utente dell'apparecchio (a meno di revisioni di firmware dell'apparecchio) si evince che questo accetta solamente dispositivi formattati FAT e FAT32, esclude esplicitamente HFS di Apple e non viene nominato NTFS, il formato tipico di Windows almeno da 10 anni a questa parte; il mio dubbio è che l'hard disk sia formattato in quest'ultimo formato.
Una rapida prova che il Sig. Raffaello potrebbe fare è quella di verificare il tipo di filesystem presente sul disco ed eventualmente (una volta effettuato il backup!) provare a formattarlo FAT32: sicuramente non è un filesystem efficiente e moderno, ma per riprodurre la musica va più che bene.
Qualora il disco fosse già in formato FAT32, il problema potrebbe riguardare l'alimentazione del disco e la quantità di corrente erogata dalla porta USB del NAIM: coi dischi meccanici era un problema diffuso, che si manifestava in modo palese (mancato spin del disco, testine che ticchettavano, led che non si accendevano); con gli SSD questo problema si dovrebbe verificare meno, ma individuare un problema di alimentazione è più complicato (esistono comunque dei piccoli amperometri USB passthru, se uno fosse veramente curioso); esistono dei cavetti USB ad Y che permettono di alimentare le periferiche con un un alimentatore 5V CC aggiuntivo; come ultima ratio potrebbe provare con un HDD auto alimentato. Il NAS comunque è un altro pianeta ed è fruibile per decine di altri utilizzi.
Per ultimo un ringraziamento a Lei e l'augurio di un sereno periodo natalizio: grazie per tutti questi anni di consigli, risposte e consulenze.
Un saluto,
Gianfranco - Email: g.melis (at) tiscali.it

LC
Caro Gianfranco,
grazie a te per l'ulteriore apporto alla discussione. Resto dell'idea che il NAS risolva brillantemente il problema e aggiunga possibilità operative superiori, il tutto ad un costo assolutamente abborbabile. In più, si avrebbe il vantaggio della compatibilità futura con altri sistemi. Si butta tutto in rete locale e si legge da lì, semplice, efficace e universale.
Mi sembra strano che l'apparecchio Naim non riesca a gestire NTFS, in fondo non è una macchina così vecchia e la vecchia formattazione FAT32 è ormai arcaica :-)
Già nel '93 Windows NT utilizzava NTFS, che è diventato il filesystem universale da Windows 2000 in poi. Stiamo parlando di 20 anni fa! Magari i motivi di incompatibilità sono altri, chissà.
Grazie per il preziosissimo feedback!
Lucio Cadeddu

Ascolto della musica in streaming
Caro Lucio,
ti scrivo nuovamente, ma questa volta per un aiuto nel mondo dell'ascolto della musica in streaming (ormai divenuta negli ultimi due anni quella a cui ricorro più frequentemente). Una piccola premessa, mi scuso se utilizzo alcuni termini in modo improprio ma lo scopo della presente è proprio quello di acculturarmi in merito. Di seguito il mio impianto:

Il lettore è stato acquistato circa due anni fa e dopo un anno di ascolto con Amazon Music sono passato alla versione HD. Ascolto la musica tramite IPhone (e quindi in Airplay) e vengo a scoprire da Amazon che non raggiungo il max della qualità in termini di campionamento della musica per via del dispositivo Apple dell'IPhone e quindi il max che posso ottenere è 24 bit/44.1 Khz. Mi rivolgo a un rivenditore di fiducia (Cherubini HIFI di Roma) e mi viene consigliato di acquistare un ricevitore esterno da abbinare al lettore di rete, 350 mAH 5.0), provando però con Qobuz. I miglioramenti sono stati sicuramente notevoli in termini di qualità e resa. I miei quesiti sono: Avrei necessità di un po' di chiarezza, in quanto da come avrai capito non mi sono chiari alcuni concetti e soprattutto come utilizzare al meglio il mio lettore di rete. Grazie come sempre di esistere e auguri di Buone Feste.
Valter - E-mail: valteramacciani (at) virgilio.it

LC
Caro Valter,
le differenze tra servizi di streaming esistono certamente. Alcune piattaforme spacciano per HD file che in realtà sono semplicemente degli MP3 ad alto bitrate. Devi orientarti su servizi che trasmettano file tipo flac, cioè compressi senza perdita. Qobuz e Amazon Music HD sono compressi senza perdita di dati, ad esempio. Il tuo Cambridge CXN possiede già un DAC interno di buona qualità e passare a un Cambridge DacMagic esterno non servirà a molto, se non a complicare l'impianto. Non capisco a che ti serva usare l'iPhone, non puoi connettere il CXN direttamente alla rete domestica? Non capisco neppure la necessità di aggiungere un ricevitore esterno al tuo CXN, è un apparecchio completo, lo colleghi e fa tutto ciò che serve. Inoltre, liberati da questa fantasia dell'ascoltare con risoluzioni elevate, le differenze sono piccole, spesso inesistenti, anche perché i file originali (persino i master!) partono da risoluzioni tipo CD e basta. Upsamplare a 24/192 kHz non aggiunge informazioni al segnale.
In definitiva: se l'ascolto di file non compressi con il tuo Cambridge CXN non dovesse soddisfarti, l'alternativa è acquistare uno streamer di rete di livello più elevato. Il mercato è stracolmo di questo genere di apparecchi. Stabilisci un budget e vedi cosa riesci ad ascoltare a confronto con il tuo CXN. Anche il
Cambridge 851N, che abbiamo recensito e confrontato con il CXN, sembrerebbe un'ottima soluzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve Lucio,
dopo svariati tentativi per riuscire a silenziare il più possibile un server audio Synology (blu-tack, feltrini, gommini, etc), ho utilizzato del nastro a "nanotecnologia gel" (boh?) trovato su Amazon e... magia, non si sente la minima vibrazioni nonostante sia un hard disk magnetico.
Quindi mi sono detto, chi meglio di lei potrebbe sondarne le applicazioni in campo hifi? Lo ha mai provato? Bonus, fa da biadesivo potente, senza il minimo uso di colla, magari potrebbe rivelarsi utile per assicurare dei bookshelf agli stands. Ecco un link verso uno dei tanti modelli disponibili:
PfX Nano nastro
Cordiali saluti e buone feste di fine anno,
Santi - E-mail: santi.oliveri (at) gmail.com

LC
Caro Santi,
no, non ho provato niente di simile, grazie per il suggerimento! L'effetto smorzante è interessante, sarebbe utile capire che succede a distanza di tempo, perché spesso questi prodotti o diventano impossibili da eliminare oppure lasciano evaporare dei residui sulle superfici cui vengono a contatto. Capisci bene che ritrovarsi il legno di un diffusore macchiato in maniera indelebile perché ha assorbito qualche solvente chimico non è bella cosa. Ad esempio, i famosi Vibrapod, negli anni, interagivano con il legno massello, macchiandolo in maniera abbastanza antipatica. Eventualmente facci sapere - tra qualche tempo - come si è comportato questo magico gel :-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Anno nuovo, dischi nuovi. Esce il 42esimo (!!!) album in studio di Neil Young, che per l'occasione ha richiamato in servizio i suoi Crazy Horse. Questo Barn è un album semplice, senza grandi sorprese, ma con qualche canzone che spicca sulle altre, come questa “Canerican”, un inno alla doppia nazionalità dell'arzillo 77enne. Disponibile in CD, vinile e Blu-ray.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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