1. il posizionamento, nonchè la presenza di bambino compagna, mette il mio attuale impianto un po' in difficoltà
2. Son passato allo Sprout 100 dal NAD 3020 (un po' per spazi, un po' per prova) e l'impressione è stata di un suono meno caldo, meno tridimensionale e con i toni alti a prendere maggiore spazio rispetto ai medio bassi. Va bene, ma potrebbe andare meglio :-)

• si può veramente riuscire a costruire un sistema stereo per il divano centrale? In caso affermativo, le Planets potrebbero funzionare meglio o peggio rispetto a dei diffusori tradizionali? In caso negativo - da completo neofita del campo - ho speranza di ascoltare un buon suono usando delle cuffie (qualche nome per orientarmi, magari)?
• sebbene l'impianto sia pensato per l'audio, avrei la necessità di un receiver che possa gestire il segnale video (voglio mandare il video al proiettore e l'audio allo stereo). Volendo cercare un suono più simile al NAD che al PS, con un budget fra i 500 e 1000€ (anche nell'usato), cosa mi consiglia di cercare?

LC
Caro Francesco,
non vedo particolari problemi a inserire le Planets nell'ambiente indicato. Non ti seguo quando parli di “sistema per il divano centrale” anche perché di divani ne vedo due, quale sarebbe quello centrale secondo te? E, soprattutto, dove vorresti mettere i diffusori? Se sulla parete sinistra, quella ad est, se non interpreto male, non vedo problemi di sorta. Le Planets sono poco esigenti, basta giusto un po' di distanza dalle pareti circostanti. Certamente il punto d'ascolto, per un buon effetto stereo, sarebbe meglio se fosse centrato rispetto ai due diffusori. Se questi invece saranno ai lati della stufa/camino temo che l'immagine stereofonica ne soffrirebbe un po'. Le Planets possono mitigare un po' l'errore dell'ascolto fuori asse, ma non fanno miracoli. Per quanto riguarda il consiglio sul receiver che gestisca anche segnali video, temo di non saperti aiutare. Affidati a un marchio noto e non sbagli.
Un'osservazione non richiesta: se adesso riesci a sfruttare poco l'impianto causa “coinquilini”, quanto mai riuscirai a sfruttarlo nella casa in montagna? Anche perché, per come la vivo io, la seconda casa si usa giusto come punto d'appoggio, non certo per ascoltarci musica in santa pace :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

LC
Caro Simone,
se ascolti a bassissimo volume un boost sui bassi potrebbe essere assolutamente necessario. Più volte ho caldeggiato la reintroduzione del famigerato loudness, perché sempre più spesso mi capita di leggere di appassionati costretti, da regole di convivenza - interna o esterna - ad ascoltare a volumi da sussurro. A questo punto, il danno introdotto da un circuito aggiuntivo di compensazione di alte e basse frequenze (il loudness) è niente rispetto al taglio drastico che le nostre orecchie operano a quelle frequenze quando si ascolta a basso volume. Non sarà da puristi ma...facciamo di necessità virtù. Quindi, nel tuo caso, ben venga il NAD 328, che sarà comunque un passo avanti rispetto all'ampli attuale. Prima però prendi i diffusori e studiateli con calma, poi si deciderà il da farsi per l'amplificatore. Per quanto riguarda il soundstage, è vero che i diffusori hanno la loro influenza, ma molto più pesante è il contributo dell'acustica della stanza e del posizionamento dei diffusori. Ho visto stanze d'ascolto, coi diffusori inseriti in posizioni improbabili, i cui proprietari pretendevano persino di discutere di immagine stereofonica. Preoccupiamoci del resto, l'immagine 3D è l'ultimo dei parametri da curare, una volta sistemati i “fondamentali”. Non basta prendere dei buoni diffusori per ottenere un'immagine tridimensionale che sia un minimo realistica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

LC
Caro Fabrizio,
sia la stanza che l'impianto non mi pare abbiano punti deboli particolari. L'acustica dovrebbe essere abbastanza assorbente e i componenti dell'impianto sono tutti ottimi e sinergici tra loro. Il posizionamento dei diffusori è ovviamente il punto dolente, perché da questo dipenderanno in larga misura le prestazioni dell'impianto. Le tue Cremona credo gradiranno non avere pareti vicine, né posteriormente ad esse, né lateralmente. Questo punto ti aiuterà a decidere se posizionarle sul lato lungo della stanza o su quello corto. È probabile che il lato lungo ti offra maggiore libertà di posizionamento, ma non disdegnare una prova sul lato corto. Magari l'immagine sarà meno ampia, ma la timbrica potrà essere più corretta, si tratta di provare. Idem dicasi per il posizionamento del punto d'ascolto. La forma rettangolare della stanza dovrebbe aiutare un bel po' sul versante delle basse frequenze, evitando magari i classici problemi delle stanze cubiche.
Il soffitto è alto, valuta, a cose fatte, se non sia il caso di controsoffittare un pochino, magari inserendo anche del materiale fonoassorbente.
Armati di tanta pazienza e di pochi dischi fidati coi quali fare le prove. Ho purtroppo notato che diversi audiofili non sanno ascoltare: corrono frenetici a cambiare un CD dopo l'altro, col risultato di non capire assolutamente niente. Bastano tre/quattro brani, un po' diversi tra loro, per capire in quale direzione muoversi. Pochi, sempre gli stessi, per un primo settaggio di massima, poi il fine tuning si potrà fare con altri dischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

LC
Caro Angelo,
il quesito non è chiarissimo, anche perché citi altre elettroniche (ampli e sorgenti) e non mi è chiaro se queste siano già in tuo possesso oppure no. Per me tra i due amplificatori, l'ElectroCompaniet e l'Accuphase, la scelta dovrebbe ricadere sul primo. Con il secondo rischi di avere una somma di timbriche analoghe che potrebbe rivelarsi eccessiva. Le altre amplificazioni citate sono di livello inferiore, scartale e, se fossero già in tuo possesso, vendile. Idem dicasi per le sorgenti, tieni il Rega Jupiter e vendi il resto. In questo modo riuscirersti a recuperare altri liquidi per finanziare l'acquisto di un amplificatore magari ancora superiore rispetto a quelli citati.
Qualora invece volessi tenere tutto...che ti devo dire? Non è la ricerca di suono più corretto che ti anima, ma quella di continuare a giocare con scatole diverse, senza mai arrivare a capire quale sia il suono preferito. Non è sbagliato di per sé, ma davvero non lo capisco. Non è questo il fine dell'HiFi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

LC
Caro Anonimo,
non ho avuto modo di confrontare i finali che citi, ma di sicuro gli ZeroZone ti mettono al sicuro per un po' di tempo nella tua ricerca di un'amplificazione non dico definitiva ma dal rapporto qualità/prezzo strabiliante ed in grado di ben figurare in impianti molto, molto raffinati e costosi.
Naturalmente, come dico sempre, per poter apprezzare tutte le potenzialità di questi diabolici finalini, non basta un sistemino economico (e quel pre Topping mi fa pensare che anche il resto dell'impianto sia budget-oriented) ma serve un sistema al di sopra di ogni sospetto. Non prendetevela con me se poi non sentite a casa quel che leggete e trovate descritto nelle recensioni. Recentemente mi è capitato di ascoltare delle Lonpoo, appollaiate su una pila di altri diffusori, posizionate in maniera completamente errata (anche solo per l'altezza da terra!!!) e di aver faticato a riconoscerle, tanto male suonavano. Oh certo: che strano, ma non suonano come hai scritto tu nelle recensione!!! E ti credo che non suonano così...
Troppi audiofili (faccio un discorso generale, eh, non riferito a te) si concentrano sul componente in sè, sperando che quello da solo riesca nel miracolo di curare una situazione logistica disperata. Il ragionamento è “la recensione ne parla benissimo, compro e godrò anch'io di quel suono così descritto”. Sbagliato, sbagliatissimo. Se le condizioni al contorno sono errate, non c'è componente che tenga. Idem dicasi per gli ZeroZone. Non vi trasformeranno l'impianto se a dar voce a tutto ci sono dei diffusori mediocri sistemati alla meno peggio in una stanza dall'acustica sbagliata. Facciomocene una ragione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

LC
Caro Massimiliano,
puoi senz'altro regalare al tuo Raspberry un'alimentazione migliore come quella iFi. Non ti darà visioni mistiche, ma almeno sarai sicuro di aver messo il front-end digitale nelle condizioni migliori. Come minimo riuscirai a minimizzare rumori e interferenze, tipiche di un alimentatore standard non per uso HiFi. Poi, certo, può essere che questa differenza non sia percepible, nel tuo impianto e con le tue orecchie, ma un tentativo lo farei.
Per quanto riguarda i pochi bassi dal finale non mi sono chiarissimi i contorni della prova: hai collegato il finale HT a un altro pre? Non è che la colpa è proprio di quest'ultimo? Perché non provare a collegarlo alle uscite pre del tuo integrato 8300A? A mio parere la carenza di bassi dovrebbe sparire. Non esiste infatti alcuna spiegazione né tecnica né logica del perché non si sentano le basse frequenze. Prendi il finale X7 e collegalo alle uscite pre del tuo integrato, nel tuo impianto principale, senza altre modifiche, né di ambiente né di componenti. Vedrai che i bassi ritorneranno magicamente al loro posto.
Tienimi aggiornato sui due esperimenti, sono curioso!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

LC
Caro Nicola,
il rullo che citi sembra simile a quello Tonkita che avevo provato tempo fa. Funzionano, ma talvolta lasciano dei residui opachi sulla superficie del disco. Tu l'hai provato a lungo senza controindicazioni, quindi va benissimo così! Ti ringrazio per la segnalazione che giro volentieri ai nostri lettori.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Ancora dischi nuovi ma stavolta...musica nuova! Esce il nuovo album (doppio LP) di Trees Speak ossia il duo Daniel Martin Diaz e Damian Diaz da Tucson, Arizona. Il titolo è già un programma: “Vertigo of Flaws: Emancipation of the Dissonance and Temperaments in Irrational Waveforms”. È un viaggio lisergico-elettronico tra echi di vecchio kraut-rock, Stockhausen, John Cage (che citano), Pere Ubu, Vangelis e tanto, tanto altro. Non per tutti, ma fresco e affascinante, come il brano scelto “Cybernetic Dream”, con echi in tema Blade Runner.