Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/3/2022 - 26/3/2022

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
I volumi della posta precedente

[Trovaci su Facebook!]

  1. TNT Lilliput - reinterpretate
  2. Consulenza problema Cocktail Audio X12 / amplificatore valvolare
  3. Consiglio diffusori e curiosità/upgrade amplificazione
  4. Nuovo lettore CD
  5. Collegamento ampli cuffie
  6. Cambiamenti e pentimenti
  7. Consiglio su streamer
  8. Nuova valvola raddrizzatrice
  9. Un tuffo nel passato
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

TNT Lilliput - reinterpretate
Caro Direttore,
Come promesso le mando una descrizione della mia realizzazione delle
TNT Lilliput. C'è voluto un po' di fai da te per ovviare ad alcuni piccoli problemi ma è stata una grandissima soddisfazione sentirle suonare! Il comportamento all'orecchio mi pare essere piuttosto rispondente al grafico della risposta simulata, lineare e chiaro - o almeno così parrebbe alle mie povere orecchie abituate al suono proveniente dalle casse di plastica del kit originale. L'effetto è molto più avvolgente, intuisco la posizione spaziale degli strumenti ed il subwoofer che prima percepivo come completamente innaturale e distaccato (andava bene per gli effetti dei film ma proprio non riuscivo a usarlo sentendo musica) ora è diventato quasi impercettibile tanto si amalgama con i bassi delle Lilliput. Sono molto soddisfatto del risultato, tanto che starei quasi pensando di sostituire anche il diffusore centrale (anzi...qualsiasi suggerimento sarebbe più che gradito - l'unico vincolo è che la struttura non possa essere più alta di 15 cm per non sovrapporsi allo schermo mentre non ho grandi limitazioni sulle altre dimensioni).
A tal riguardo e a tempo perso sto valutando le opzioni più disparate, ad esempio se usare due midwoofer da 4 ohm in serie ciascuno con diametro inferiore all'HW100 + il solito HT200 con uno schema meccanicamente tradizionale stile barra audio oppure optare per una struttura in cui posizionare un mid woofer di maggior diametro e tweeter ma sulla faccia superiore, verso l'alto, e quindi sovrapponendo un diffusore per rendere più omnidirezionale l'emissione, in una vaga ispirazione senza pretese degli schemi delle Duevel. Intuitivamente uno speaker omnidirezionale per un canale centrale potrebbe anche funzionare - il problema in questo caso rimarrebbe comunque quello di trovare un midwoofer sottile e abbastanza potente da reggere il carico nominale in uscita dal mio HT. Ho scovato dei componenti Peerless - GBS-135F25AL02- ma hanno un RMS di solo 30 W. Vedremo che succederà...per il momento continuerò a leggere le vostre pagine, in cerca di altre ispirazioni!
Cordiali saluti e ancora grazie!
P.S.: Le Lilliput hanno persino ricevuto l'approvazione estetica di mia moglie, che dire di più? Forse solo 1000 ringraziamenti al progettista!
Massimo - E-mail: trapmax (at) alice.it

LC
Caro Massimo,
grazie anche a te per lo splendido progetto/variante delle nostre Lilliput. Ho provveduto ad aggiornare la pagina con il PDF che hai inviato, ricco di dettagli e di bellissime foto. Complimenti per la manualità e la pignoleria dimostrate, sono veramente belle le tue Lilliput! Altri lettori ci hanno chiesto come fare per rendere attuale il vecchio progetto, questa tua è la risposta migliore che potessimo dare.
Per quanto riguarda il centrale, l'idea pseudo-omnidirezionale non mi dispiace affatto. Per quanto riguarda i driver, non preoccuparti della tenuta in potenza, 30 watt non ci arriveranno mai sugli altoparlanti, puoi stare tranquillo.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Consulenza problema Cocktail Audio X12 / amplificatore valvolare
Gent.mo Direttore,
La ringrazio molto per la Sua cortese risposta alla mia
richiesta di consulenza In effetti non avevo preso in considerazione la possibilità di scollegare la messa a terra. Questa soluzione temo però si scontri con la pratica, almeno per quelle che sono le mie limitate conoscenze: nessuno degli apparecchi interessati è dotato di interruttore “ground lift”, e le spine dei relativi cavi di alimentazione sono tutte a due poli; di conseguenza non saprei come intervenire.
Mi corregga se sbaglio, non mi dispiacerebbe riuscire a risolvere il problema, anche solo per mia soddisfazione. Altrimenti seguirò il Suo saggio consiglio riguardo il cavo ottico, e non mi preoccuperò ulteriormente.
La ringrazio ancora vivamente per il tempo che mi ha dedicato e Le auguro buon proseguimento.
Un caro saluto.
Fabio - E-mail: fabio.mare (at) hotmail.it

LC
Caro Fabio,
se gli apparecchi sono tutti a doppio isolamento, senza conduttore di terra, non puoi certo fare molto. L'importante è che almeno uno, connesso a terra, ci sia, perché il ronzio da loop di massa altrimenti non si spiega. Se tutti gli apparecchi del tuo impianto ne fossero sprovvisti, nessun problema, sono progettati per funzionare così...e non dovrebbero esserci problemi di ronzio. A questo punto resterebbe in piedi solo la soluzione del collegamento ottico, che va benissimo, comunque.
Talvolta il collegamento digitale elettrico suona meglio, ma solo in contesti estremamente sofisticati e rivelatori. Nella maggior parte dei casi non vi è alcun vantaggio. Il collegamento ottico paga solo lo scotto di far subire al segnale una doppia trasformazione (da elettrico in ottico e poi viceversa) ma ha dalla sua il completo isolamento elettrico tra i componenti, che non è affatto trascurabile. Quindi: vai di ottico e non pensarci più!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio diffusori e curiosità/upgrade amplificazione
Ciao Direttore.
Negli anni non ho sbagliato un colpo con te: dal Trends Audio alle Elac b5 prima ed alle Elac Reference DBR62 adesso. Tutto azzeccato! Vengo al quesito fondamentale: ho l'impianto nella mia sala da 28 metri quadrati, piuttosto piena di elementi insonorizzanti ed il mio attuale assetto hifi è composto da pre Audio Analogue Bellini remote, finale Corelli dual mono, lettore cdp Sony 337 esd, diffusori Elac Debut reference DBR62, cavi di potenza Supra Classic 2.5. Avanzando i diffusori di fronte al divano, ascolto nel classico “triangolo” ed è un bel sentire. Però.. Mi sembra manchi quel quid in più in termini di riempimento sonoro, diciamo che l'intuito mi suggerisce che un diffusore floorstanding sarebbe più indicato. Detto questo, spesso svolgo lavoro di ufficio sempre nella stessa sala, sul tavolino che si trova spostato lateralmente ai diffusori e ascolto anche per ore mentre sto al computer. Mi piacerebbe che arrivasse anche in quel punto un suono quanto più gratificante possibile e, spulciando le varie recensioni, ho individuato nelle Duevel Planets la possibile alternativa che potrebbe soddisfare sia l'esigenza di riempire più la stanza che quella di percepire il suono in maniera non direzionale.
Rimane il dubbio di fare un downgrade dal punto di vista qualitativo e questo devi dirmelo tu. In quest'ultimo caso, considerando il budget di circa 1.500 €. (compresa la vendita delle Elac), dammi cortesemente qualche alternativa.
Il secondo quesito consiste in questo: la mia amplificazione è gratificante sotto tutti i punti di vista e, dato che un mio amico ha ereditato 2 Donizetti monoblock, me li ha prestati per un confronto visto che, fermo restando l'impostazione timbrica che mi piace, un po' più di potenza mi stuzzica. Beh, i Donizetti hanno sicuramente più impatto, ma perdono in raffinatezza, scena, separazione tra gli strumenti (questo è il confronto più evidente) e, in generale, sembra di aver collegato dei finali che si collocano un gradino sotto il Corelli nonostante idealmente fossero, al tempo, una soluzione più performante. Hai riscontrato anche tu (se li avessi ascoltati) questa cosa?
Quindi vengo alla domanda: volendo (senza che sia una priorità) salire di livello anche con l'amplificazione (in un secondo momento rispetto al cambio dei diffusori) ma rimanendo con un'impostazione “eufonica” e considerando un budget (compresa vendita di pre+finale) di circa 1.500/2.000 €., cosa mi consiglieresti?
Chiaramente accetto anche soluzioni integrate, il pre+finale sono state una scelta dopo una sezione di ascolti 4 anni fa presso un rivenditore della mia zona, ma non è una scelta “obbligata”.
Grazie e a presto!
Gabriele - E-mail: gabrielebarnabei (at) yahoo.it

LC
Caro Gabriele,
potresti in effetti passare a delle Larsen o a delle Duevel, in quanto sono diffusori meno schizzinosi quando ascoltati fuori asse. Sia chiaro: non suonano allo stesso modo in tutti i punti della stanza, ma di sicuro sono meno direzionali di un diffusore tradizionale. Ben venga quindi questa soluzione. Le Planets potrebbero non farti rimpiangere le Reference 6.2, anzi. Si tratta però di un'impostazione timbrica un po' diversa, che magari a te piace pure di più. Rispetto alle Elac DBR 6.2 sono più calde ed eufoniche, se così vogliamo dire. Potresti anche provare delle Enterprise, sempre di Duevel, oppure qualche modello Larsen, se avessi la parete posteriore libera.
Per quanto riguarda l'amplificazione, mi sembra strano che i finali Donizetti suonino peggio del Corelli. Molto strano. Non è che hai utilizzato dei cavi d'interconnessione molto peggiori? Il confronto andrebbe fatto a parità di cavi, naturalmente, e non parlo solo di quelli di potenza. Comunque, se sei soddisfatto così non vedo ragione per cambiare. Intanto prova altri diffusori, la decisione sull'amplificazione dovrà essere consequenziale a questa.
Infine sì, in generale io preferirei un buon integrato. Con il budget a disposizione cominci ad acquistare amplificatori assolutamente interessanti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD
Buongiorno Direttore, avendo messo a frutto il suo consiglio di una precedente lettera relativa all'acquisto di un amplificatore da accoppiare a diffusori Elac Debut Reference (ho scelto il Cambridge Audio Ax A35, e devo dire che valorizza discretamente le Elac rispetto al mio vecchio Sansui AU2900), vorrei aggiungere un lettore CD che sostituisca il mio attuale lettore DVD/CD Pioneer del 2000. Rimarrei sulla linea di prezzo dei due componenti citati, quindi penso tra i 300 e 400 euro circa. Che consiglio mi potrebbe dare?
Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti.
Pierpaolo - E-mail: pierpaolo63 (at) gmail.com

LC
Caro Pierpaolo,
non avevo alcun dubbio che un integrato moderno come il Cambridge AX A35 si sarebbe fatto beffe del vecchio Sansui AU2900, che già all'epoca non è che fosse chissà che di memorabile. Certo, le Elac DBR 6.2 andrebbero ancora meglio con alle spalle un amplificatore di livello qualitativo superiore, ma anche così credo sia un bel sentire. Per quanto riguarda il lettore CD non vedrei niente di meglio del partner di scuderia del tuo ampli, ovvero il lettore Cambridge Audio AX C35, che costa esattamente la cifra che pensavi di spendere. Realizzeresti un'accoppiata esteticamente, elettricamente e musicalmente omogenea. Qualora desiderassi sperimentare qualcos'altro, valuta anche Rotel CD11 Tribute (un po' più costoso, ma suona meglio) o un ProJect CD Box S3, qualora avessi problemi di spazio.
Tutti questi modelli citati dovrebbero suonare meglio del vecchio lettore DVD Pioneer di 20 anni fa. Non aspettarti miracoli, ma una maggiore raffinatezza generale dovrebbe essere nettamente percepibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegamento ampli cuffie
Buongiorno,
ho un problema da porle riguardo l'uscita pre del mio amplificatore. Ho acquistato un piccolo amplificatore a cui collegare delle cuffie. Una volta collegato ho scoperto che l'uscita pre è comandata dal volume rendendo inutile l'utilizzo della cuffia senza prima scollegare le casse acustiche. L'amplificatore è un Pass int 30a e quello per le cuffie è un Loxjie P 20. Può consigliarmi una soluzione?
Grazie in anticipo.
Andrea - E-mail: favandrew (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
la soluzione è collegare l'ampli cuffie a un'uscita linea che non sia asservita al controllo del volume del tuo amplificatore. In genere è sempre così che si fa quando si desidera utilizzare un ampli cuffia. Purtroppo il tuo amplificatore non ha un'uscita REC OUT per un eventuale registratore, ed è un peccato perché questa non è mai asservita al controllo del volume. Quindi hai un'unica buona possibilità: qualora utilizzassi una sola sorgente (es. il lettore CD) potresti più convenientemente sdoppiare le uscite di quest'ultima (con uno sdoppiatore RCA a T o a Y) e collegare l'ampli cuffia in questo modo, saltando di fatto l'amplificatore, che sarebbe a questo punto del tutto inutile. Altra possibilità, ma solo in subordine: mettere al max il controllo del volume del tuo ampli cuffia e regolare il volume con l'uscita pre dell'ampli, sconnettendo i diffusori. Non è una buona soluzione, tantomeno comoda, ma funziona in caso d'emergenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambiamenti e pentimenti
Caro Direttore, più volte sono ricorso ai suoi consigli, sempre con ottimi esiti. Ora mi si presenta questo problema. Ho collegato alle mie Elac DBR62 la coppia Rega Brio r + Rega Apollo r. Sostituiscono Audiolab 6000a + 6000cdt, portati in una seconda casa in Val d'Aosta, dove peraltro passo parecchio tempo, collegati a Monitor Audio Bronze 2, devo dire con ottimi risultati (ambiente piccolo e mansardato, tutto in legno). Per la mansarda di Milano (la mansarda è una costante nella mia vita...) avevo lasciato le Elac con la coppia Rega, acquistata usata ma bella e recente. Devo dire che un po' rimpiango Audiolab. Soprattutto nel comparto bassi. Ora escono con un filo di rimbombo, un po' forti e poco frenati. Neppure i numerosi spostamenti dei diffusori hanno sortito cambiamenti. Non so che fare. Devo dire che con questi diffusori, peraltro eccellenti e raffinati, ogni cambiamento diventa un trauma. E spesso devo rinunciare a cambiamenti che almeno sulla carta, sembrano perfetti.
L'idea che mi sta frullando è di sostituirli prendendo un paio di Spendor A1 oppure Pro Ac Tablette, forse più consoni alla coppia Rega, Comunque la ringrazio per il contributo che vorrà portare al mio dilemma.
Grazie e cordialissimi saluti.
Luigi - E-mail: claudiomaga7 (at) gmail.com

LC
Caro Luigi,
la soluzione più ovvia è riportare la coppia Audiolab nella prima casa, e utilizzare questa con le Elac, visto che il suono ti convinceva. La coppia Rega potrà andare a pilotare le Monitor Audio Bronze nell'altra casa. Sostituire i diffusori solo perché con le nuove elettroniche il suono non ti convince più mi pare insensato. Visto che hai ancora le vecchie elettroniche, rimetti in pista quelle. Sei sicuro di aver fatto un confronto diretto, con gli stessi diffusori, delle due coppie di elettroniche, nello stesso ambiente e nello stesso momento? Ti chiedo questo perché mi sembra strano ciò che è successo. I componenti Rega non sono certo famosi per avere un basso rimbombante e poco frenato, anzi. Tantomeno le Elac hanno un basso così. E, soprattutto, mi sfugge il motivo per il quale tu abbia acquistato la coppia Rega, avendo già la coppia Audiolab. Doveva essere un upgrade? Io credo che per la seconda casa sia assolutamente superfluo utilizzare una coppia pre+finale, credo che un integrato, magari ancora Rega o anche Audiolab, sia più che sufficiente.
Più in generale, mi sembra di percepire un certo atteggiamento ansioso e scostante, che è quanto di peggio ci sia per trovare i giusti compromessi nella scelta dei componenti del proprio impianto. Personalmente, farei dei cambiamenti soltanto perché non più soddisfatto di quel che sento. Se la coppia Audiolab suonava così bene, perché hai acquistato la coppia Rega?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su streamer
Egregio Direttore,
già una volta ho approfittato dei Suoi consigli (peraltro assolutamente risolutivi, grazie ancora) e ora dopo 4 anni sono a chiedere di nuovo un aiuto. Lo stato dell'impianto, dopo qualche aggiustamento, è ora:

Da un po' il Cocktail Audio ha cominciato a fare i capricci: telecomando fuori uso, comandi fisici che funzionano una volta si e una no e App di gestione Novatron Music X, a mio umile avviso, pessima. Ho preso in considerazione l'invio dell'oggetto ad un centro di assistenza ma credo che il costo dell'operazione possa essere confrontabile un nuovo acquisto. Inoltre, con l'età che avanza assieme alla presbiopia, il display da 5" del Cocktail è diventato una punizione...
Ora utilizzo l'App Deezer su una Smart TV Android collegata all'impianto tramite un DAC PopPulse 707 SuperPro (benedetta la volta che lo ho comprato) e qui arriva il dubbio: dato un budget di circa 600 Euro, potrei migliorare la situazione acquistando un nuovo streamer o piuttosto continuare con la app della TV, aggiornando il DAC a qualcosa di performante?
O sarebbe meglio lasciare tutto come sta per pianificare un aggiornamento più corposo in seguito? Premetto che passare ad un altro servizio di streaming non sarebbe un problema, anche perchè mi pare di aver letto che il servizio Deezer Hi-Fi è effettivamente tale solo se fruito tramite una ristretto elenco di dispositivi per i quali Deezer garantisce compatibilità e tra i quali non mi pare di aver visto una TV Android.
Ringrazio in anticipo per i suggerimenti e rinnovo i più sinceri complimenti per l'enorme lavoro che svolgete.
Cordialmente,
Italo - E-mail: italo.vignati (at) gmail.com

LC
Caro Italo,
mi spiace che la tua esperienza con il Cocktail X12 non sia stata del tutto positiva, io proverei comunque a farlo sistemare in assistenza. Puoi certamente utilizzare la TV collegata a un DAC esterno, in fondo il suono che ascolti dipende quasi esclusivamente da quest'ultimo componente. Potresti quindi upgradare il DAC. Potrei anche consigliarti il nuovo streamer di Cocktail Audio, ma temo che ormai tu sia un po' prevenuto. Il problema della presbiopia non lo risolveresti con alcun streamer, le dimensioni dello schermo incorporato - quando c'è - sono comunque minime. Magari qualche streamer si può collegare a un monitor TV, così da ingrandire i caratteri, ma la soluzione più semplice e meno costosa è un paio di occhiali da lettura ;-)
Con poche decine di euro te la cavi!
A parte gli scherzi, lo streamer N25 di Cocktail Audio ha un'uscita HDMI per uno schermo esterno, così non sei costretto a sforzare la vista sul piccolo display. Questa è una feature comune a tutti gli streamer privi di display (ad esempio, nella stessa fascia di prezzo, il Pro-Ject Stream Box S2 Ultra Streamer): sfruttano l'uscita HDMI per veicolare tutte le informazioni sulla TV o su un monitor esterno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova valvola raddrizzatrice
Ciao Lucio come stai? È ritornato a casa il mio ampli al quale è stata sostituita la valvola raddrizzatrice. Il suono è cambiato, aumentato il dettaglio nelle frequenze medie, ridotte le acute. Prima il suono era più aperto sulle alte, quasi squillante. Non mi dispiace il suono attuale, mi devo abituare, vale anche il fatto che la valvola è nuova?
Un abbraccio.
Dino - E-mail: marcugliadino (at) gmail.com

LC
Caro Dino,
purtroppo con le valvole è sempre così: il suono cambia da una valvola all'altra e non si sa mai bene cosa scegliere. La valvola raddrizzatrice sull'alimentazione ha purtroppo un impatto non trascurabile sul suono di un apparecchio a tubi. Il motivo è ovvio: è quella che in qualche modo decide la performance energetica dello stadio ampli successivo. Il fatto che ti sembra che ci siano meno toni alti significa, probabilmente, che la valvola è più lenta di quella che c'era prima. Da qui il suono che ti sembra arrotondato. No, non cambierà col tempo, ma sto dando per scontato che abbia funzionato almeno una ventina di ore. Potresti divertirti a provarne altre, è un esercizio che può essere interessante. In questo modo modelli il suono secondo il tuo gusto. È questa la cosa che non ho mai sopportato degli apparecchi a valvole: sostituisci i tubi e cambia tutto, o quasi. E non sai mai come quell'apparecchio dovrebbe suonare. Per altri audiofili questo è un vantaggio, perché consente un'infinità di customizzazioni del suono dell'apparecchio.
Quindi: falla suonare ancora un po' questa raddrizzatrice e poi decidi che fare, se tornare alla vecchia valvola (magari si trova!) o tentare altri esperimenti.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

Un tuffo nel passato
Caro Direttore,
mi rifaccio vivo dopo diversi anni ma senza aver perso di vista una sola puntata di TNT Audio. Vengo al punto per segnalare agli amanti di un certo sound anni '70 e '80 un diffusore dall'impostazione timbrica molto molto simile agli RCF BR 40 e 41 ad un costo davvero risibile in rapporto alla qualità. Si tratta dei Taga TAV 806 F, diffusori da pavimento di non piccole dimensioni, appartenenti alla gamma HT, che probabilmente devono alle molte analogie costruttive la somiglianza coi suddetti RCF di fine anni '70: tweeter a cupola in seta, midrange (questi diversi) e woofer in carta/cellulosa trattata, cestelli in comune lamiera stampata. Perfino il supporto della tela anteriore è di compatto truciolare fresato e non di plastichina. Niente di speciale, per le possibilità tecnologiche di oggi.
Eppure quando me li sono portati a casa, dopo anni di annoiati ascolti presso il mio "pusher" di stereofonia con impianti di elevata qualità e diffusori superblasonati, ho ritrovato l'armonia che temevo persa per sempre, stante la tendenziale aggressività dei moderni dispositivi. Con in più un'enorme differenza in termini di dettaglio, dinamica, smorzamento dei bassi (sembra un sospensione pneumatica) e palcoscenico sonoro, rispetto ai riferimenti anni '70. L'impedenza a 6 Ohm e la sensibilità di 89 dB, fra l' altro, mettono a loro agio molti amplificatori (coi miei Naim Nac 62 e Nap 90 CB, volano). Sono pure dotati di biwiring, funzione che a me non interessa ma che consente, agendo sui ponticelli, di personalizzare finemente l'equilibrio timbrico.
Il prezzo è davvero modesto, vanno attorno ai 650-700 euro la coppia, nel mio caso erano un usato recentissimo e li ho presi a 400. Ovviamente esiste di meglio, ma rappresentano a mio avviso un ottimo compromesso. Sicuramente da prendere in considerazione per chi ha nostalgia di un certo suono.
Cordiali saluti.
Lorenzo - E-mail: olianet (at) tiscali.it

LC
Caro Lorenzo,
ti ringrazio per la segnalazione di un diffusore che non conoscevo. Sono andato a documentarmi e quel modello che tu indichi non esiste più, c'è solo la versione bookshelf (806S). Si tratta di diffusori realizzati in Polonia, sembrano ben progettati e rifiniti ma orientarsi nella giungla di sigle e modelli è un'impresa titanica. Magari possiamo provare a chiedere qualcosa in prova, anche se questo periodo - soprattutto per quelle aree geografiche - non è esattamente tranquillo. In ogni caso, la curiosità ce l'hai messa. Non capisco però come possano ricordare il suono dei diffusori RCF di tanto tempo fa, perché i materiali sono cambiati e non mi risulta che dalle loro dichiarazioni d'intenti dell'azienda ci siano riferimenti a caratteristiche del suono vintage, anzi! Comunque, l'importante è che tu sia soddisfatto, grazie nuovamente per la segnalazione.
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
"Ecco perché bisogna sempre concedersi un po' di tempo per metabolizzare i nuovi suoni" La cito perché ovviamente ha ragione. Dopo altri dieci giorni di ascolti ho cambiato il paragrafo in neretto. Mi cospargo la testa di cenere :-)
Caro direttore, come mi ha consigliato, pur con difficoltà, sono riuscito a fare alcuni ascolti per il cambio di diffusori di cui le chiedevo nella
lettera del 17.4.21. Ho ascoltato delle Sonus Faber (Cremona e altre), Thiel 2.4, Elac 407, (B&W 803d3, MLogan e Vivid fuori budget), Proac d38. Ho alla fine scelto le Proac Response 3.8 anche senza sentirle, ma conoscendo il suono delle inglesi (avendo le Studio 125), previo controllo del seriale e di altre piccole informazioni che la Proac mi ha inviato in un giorno, pur non essendo certo obbligata! (la serietà di un marchio si vede anche da queste piccole cose).
All'ascolto devo dire che la gamma medio alta delle 3.8 è di una raffinatezza stupefacente venendo da Klipsch, diciamo pure meravigliosa! Nella musica classica sono dettagliate, dinamiche e ariose. Come ha detto lei scendono di più delle Cornwall e tendono a scomparire creando un “muro sonoro” davvero notevole e entusiasmante. Le voci sono estremamente naturali, il pianoforte e gli strumenti in generale hanno una timbrica più corretta, nell'orchestra si individuano le varie sezioni strumentali con facilità.
Nel jazz e pop la stessa gamma media stratosferica fa preferire le 3.8. Incredibile. Nel rock anche se l'impatto e la dinamica delle Klipsch ti portavano sul palco, le 3.8 hanno un intreccio sonoro con una densità affascinante, sfoderando un palcoscenico intrigante per ampiezza e compattezza. Anche in brani difficili (in Psychocandy dei Jesus and mary chain incredibilmente il flusso chitarristico è più intelliggibile, nei RATM l'impatto è meno live, ma il wall of sound è strepitoso e così via) le Proac non fanno rimpiangere le Corn. Non lo credevo possibile.
Sono contento dell'acquisto e per ora le Klipsch sono riposte, sacrificate, nel piccolo impianto dello studio (per me che cambio poco nell'impianto è una fatica abbandonare qualcosa che ha dato piacere).
Ringraziandola come sempre dei saggi consigli, se questa lettera può essere utile a qualche lettore la pubblichi se no la cestini pure :-)
Allego foto (la tv lo so, ma deve stare lì, però la copro con un panno. Dietro alle elettroniche un paio di pannelli keyhelm, niente di che).
Giulio - E-mail: giu1111 (at) yahoo.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giulio,
pubblico senz'altro questa tua perché non fa altro che confermare ciò che vado dicendo da tempo, e cioè che in HiFi le misure non contano :-) Vedi, ad esempio la recensione delle Visonik David di questa settimana.
Come hai potuto sperimentare, le ProAC, pur avendo woofer più piccoli e un mobile meno voluminoso, hanno una gamma bassa più profonda delle Klipsch Cornwall. O, almeno, questo è ciò che succede nel tuo ambiente. Potrebbe anche darsi che in una sistemazione diversa, magari in una sala più grande, il basso delle Cornwall si prenda la sua rivincita (ne dubito, comunque). Su tutto il resto della gamma, come previsto, stravincono le ProAC. Sono felice che il consiglio abbia prodotto il giusto risultato. E, soprattutto, che tu abbia avuto l'onestà intellettuale di aspettare un po' di tempo per metabolizzare l'entità dei cambiamenti. Ripeto: se non si recensisce (o ascolta in condizioni controllate) prodotti HiFi con una certa frequenza, prendere granchi è facilissimo. Per questo servono tempo e apertura mentale. L'unica cosa che non mi convince troppo nel tuo set-up (TV e relativo tavolino a parte) è la distanza dei diffusori dalla parete posteriore. Da quel che si intuisce sono abbastanza vicini. 20 cm in più non farebbero male, sia al palcoscenico 3D che alla pulizia della gamma media e medio-bassa. In più, proverei a tenerli paralleli alla parete posteriore.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

I foschi scenari di guerra ci riportano alla mente questa Broken heroes dei Saxon, una canzone scritta nel 1985 per i caduti di tutte le guerre. Non aggiungiamo altro, solo la strofa iniziale del brano:

They came to fight for glory in their thousands Young men with their dreams They died before the guns for their country A book of faded pictures, broken dreams

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali

[Trovaci su Facebook!]

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 | Vol.625 | Vol.626 | Vol.627 | Vol.628 | Vol.629 | Vol.630 | Vol.631 | Vol.632 | Vol.633 | Vol.634 | Vol.635 | Vol.636 | Vol.637 | Vol.638 | Vol.639 | Vol.640 | Vol.641 | Vol.642 | Vol.643 | Vol.644 | Vol.645 | Vol.646 | Vol.647 | Vol.648 | Vol.649 | Vol.650 | Vol.651 | Vol.652 | Vol.653 | Vol.654 | Vol.655 | Vol.656 | Vol.657 | Vol.658 | Vol.659 | Vol.660 | Vol.661 | Vol.662 | Vol.663 | Vol.664 | Vol.665 | Vol.666 | Vol.667 | Vol.668 | Vol.669 | Vol.670 | Vol.671 | Vol.672 | Vol.673 | Vol.674 | Vol.675 | Vol.676 | Vol.677 | Vol.678 | Vol.679 | Vol.680 | Vol.681 | Vol.682 | Vol.683 | Vol.684 | Vol.685 | Vol.686 | Vol.687 | Vol.688 | Vol.689 | Vol.690 | Vol.691 | Vol.692 | Vol.693 | Vol.694 | Vol.695 | Vol.696 | Vol.697 | Vol.698 | Vol.699 | Vol.700 | Vol.701 | Vol.702 | Vol.703 | Vol.704 | Vol.705 | Vol.706 | Vol.707 | Vol.708 | Vol.709 | Vol.710 | Vol.711 | Vol.712 | Vol.713 | Vol.714 | Vol.715 | Vol.716 | Vol.717 | Vol.718 | Vol.719 | Vol.720 | Vol.721 | Vol.722 | Vol.723 | Vol.724 | Vol.725 | Vol.726 | Vol.727 | Vol.728 | Vol.729 | Vol.730 | Vol.731 | Vol.732 | Vol.733 | Vol.734 | Vol.735 | Vol.736 | Vol.737 | Vol.738 | Vol.739 | Vol.740 | Vol.741 | Vol.742 | Vol.743 | Vol.744 | Vol.745 | Vol.746 | Vol.747 | Vol.748 | Vol.749 | Vol.750 | Vol.751 | Vol.752 | Vol.753 | Vol.754 | Vol.755 | Vol.756 | Vol.757 | Vol.758 | Vol.759 | Vol.760 | Vol.761 | Vol.762 | Vol.763 | Vol.764 | Vol.765 | Vol.766 | Vol.767 | Vol. 768 | Vol.769 | Vol.770 | Vol.771 | Vol.772 | Vol.773 | Vol.774 | Vol.775 | Vol.776 | Vol.777 | Vol.778 | Vol. 779 | Vol.780 | Vol.781 | Vol.782 | Vol.783 | Vol.784 | Vol.785 | Vol.786 | Vol.787 | Vol.788 | Vol.789 | Vol.790 | Vol.791 | Vol.792 | Vol.793 | Vol.794 | Vol.795 | Vol.796 | Vol.797 | Vol.798 | Vol.799 | Vol.800 | Vol.801 | Vol.802 | Vol.803 | Vol.804 | Vol.805 | Vol.806 | Vol.807 | Vol.808 | Vol.809 | Vol.810 | Vol.811 | Vol.812 | Vol.813 | Vol.814 | Vol.815 | Vol.816 | Vol.817 | Vol.818 | Vol.819 | Vol.820 | Vol.821 | Vol.822 | Vol.823 | Vol.824 | Vol.825 | Vol.826 | Vol.827 | Vol.828 | Vol.829 | Vol.830 | Vol.831 | Vol.832 | Vol.833 | Vol.834 | Vol.835 | Vol.836 | Vol.837 | Vol.838 | Vol.839 | Vol.840 | Vol.841 | Vol.842 | Vol.843 | Vol.844 | Vol.845 | Vol.846 | Vol.847 | Vol.848 | Vol.849 | Vol.850 | Vol.851 | Vol.852 | Vol.853 | Vol.854 | Vol.855 | Vol.856 | Vol.857 | Vol.858 | Vol.859 | Vol.860 | Vol.861 | Vol.862 | Vol.863 | Vol.864 | Vol.865 | Vol.866 | Vol.867 | Vol.868 | Vol.869 | Vol.870 | Vol.871 | Vol.872 | Vol.873 | Vol.874 | Vol.875 | Vol.876 | Vol.877 | Vol.878 | Vol.879 | Vol.880 | Vol.881 | Vol.882 | Vol.883 | Vol.884 | Vol.885 | Vol.886 | Vol.887 | Vol.888 | Vol.889 | Vol.890 | Vol.891 | Vol.892 | Vol.893 | Vol.894 | Vol.895 | Vol.896 | Vol.897 | Vol.898 | Vol.899 | Vol.900 | Vol.901 | Vol.902 | Vol.903 | Vol.904 | Vol.905 | Vol.906 | Vol.907 | Vol.908 | Vol.909 | Vol.910 | Vol.911 | Vol.912 | Vol.913 | Vol.914 | Vol.915 | Vol.916 | Vol.917 | Vol.918 | Vol.919 | Vol.920 | Vol.921 | Vol.922 | Vol.923 | Vol.924 | Vol.925 | Vol.926 | Vol.927 | Vol.928 | Vol.929 | Vol.930 | Vol.931 | Vol.932 | Vol.933 | Vol.934 | Vol.935 | Vol.936 | Vol.937 | Vol.938 | Vol.939 | Vol.940 | Vol.941 | Vol.942 | Vol.943 | Vol.944 | Vol.946 | Vol.947 | Vol.948 | Vol.949 | Vol.950 | Vol.951 | Vol.952 | Vol.953 | Vol.954 | Vol.955 | Vol.956 | Vol.957 | Vol.958 | Vol.959 | Vol.960 | Vol.961 | Vol.962 | Vol.963 | Vol.964 | Vol.965 | Vol.966 | Vol.967 | Vol.968 | Vol.969 | Vol.970 | Vol.971 | Vol.972 | Vol.973 | Vol.974 | Vol.975 | Vol.976 | Vol.977 | Vol.978 | Vol.979 | Vol.980 | Vol.981 | Vol.982 | Vol.983 | Vol.984 | Vol.985 | Vol.986 | Vol.987 | Vol.988 | Vol.989 | Vol.990 | Vol.991 | Vol.992 | Vol.993 | Vol.994 | Vol.995 | Vol.996 | Vol.997 ] [più recente]

© Copyright 2022 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com