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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. L'alta fedeltà: un campo minato (2)
  2. Scelta CD ed acquisti in Inghilterra
  3. Problemi di interferenze
  4. Dubbi analogici (LP12, SME 3009)
  5. Re: cosa cambierei in TNT-Audio (2 repliche)
  6. Riparazioni....costose
  7. Scelta testina e posizione casse
  8. Primo impianto dopo compattone
  9. Rivalvolare un pre ....moscio
  10. Bassi annegati

L'alta fedeltà: un campo minato (2)
Caro Lucio,
mi permetto di disturbarti ancora per fare qualche precisazione in più rispetto a quanto ti ho scritto la scorsa settimana nella lettera "L'alta fedeltà: un campo minato?". E' vero, come tu sostieni, che quello che accade nel commercio degli apparecchi hi-fi è comune ad altri campi merceologici come, ad esempio, la vendita di automobili ma io ritengo che prima di tutto la cosa non dovrebbe costituire di per sé un motivo di sollievo. La sostanza del problema rimane invariata
Il "mal comune mezzo gaudio" non mi pare possa giustificare un certo andazzo di cose che secondo me ha del perverso e dello scandaloso. Il fatto è che, sempre secondo il mio modesto parere, il mercato dell'alta fedeltà è, in confronto a quello dell'automobile, microscopico ed il fatto che io abbia avuto così tante esperienze negative in così poco tempo significa, a meno che non mi si voglia dare dell'idiota, che il fenomeno, in percentuale, è piuttosto diffuso e ramificato.
Sono convinto che la maggioranza delle fregature che la gente prende di qua e di là passi sotto silenzio, sia perché alcuni comprano magari senza avere neanche le nozioni minime per valutare quello che comprano e lo fanno per farsi belli avendo grosse disponibilità economiche (mi è stato riferito di gente che ha un impianto da 500 milioni di vecchie lire e poi ascolta sempre gli stessi 3 dischi), sia perché non hanno il coraggio di ammettere, forse neanche a se stessi, che avrebbero potuto ottenere lo stesso risultato spendendo una frazione di quello che hanno speso.
In secondo luogo mi sono convinto, e questo secondo me è l'aspetto perverso della questione, che l'industria audio giochi più di altre sui problemi che la gente ha nella testa (complice il fatto che la musica è la forma d'arte più vicina alla sfera dei sentimenti e delle emozioni), facendo leva sulle frustrazioni e le insoddisfazioni dei probabili acquirenti, convincendoli con un abile lavaggio del cervello, che solo se avranno nel loro impianto l'apparecchio "Tal Dei Tali" avranno la possibilità di una rivalsa. Allora si che avranno modo di far vedere chi sono. E lo dico perché anch'io, fino a poco tempo fa, facevo il loro gioco. L'industria audio, specialmente quella di un certo livello, secondo me vende a caro prezzo nient'altro che sogni e prese per i fondelli, creando miti e campando poi di rendita, almeno nella maggioranza dei casi.
Permettimi infine di fare un commento di tipo "politico". Io sono a favore di un'alta fedeltà "democratica" e, in conseguenza di ciò, ammiro quei marchi che, pur avendo in catalogo magari anche apparecchi di un certo costo e che hanno conquistato una certa rispettabilità, non disdegnano di vendere anche apparecchi alla portata di tutte le tasche, che permettano di far diffondere in maniera più capillare l'ascolto della musica. In un paese come l'Italia dove la musica e la cultura musicale hanno meno considerazione della carta igienica, le persone sensate penso che non sappiano cosa farsene della cosiddetta "Hi-End". Scusa per il tono un po' polemico del discorso ma, come avrai capito, l'argomento mi tocca nel vivo. Grazie ancora e ciao.
Giancarlo - E-mail: frond (at) virgilio.it

LC
Caro Giancarlo,
intendiamoci prima di tutto sul termine "fregatura". Per come l'ho intesa io nel tuo mail precedente e per quel che mi sembra logico, la "fregatura" è un acquisto che lascia insoddisfatti, una cosa di poco valore che viene pagata a caro prezzo, lasciando l'amaro in bocca. Pertanto, tenderei ad escludere tutti gli acquisti forse insensati ma che hanno procurato COMUNQUE soddisfazione nell'acquirente. Lasciamo che ognuno spenda i suoi soldi come meglio crede e come lo fa star meglio, senza ergerci a giudici dell'intelligenza delle altre persone.
Il fatto poi che l'industria audio o parte di essa giochi sui bisogni inconsci delle persone...beh, il 99% del consumismo si basa su questo principio: creare nuove necessità e soddisfare bisogni inconsci. Anche un Rolex serve per segnare l'ora, né più né meno con la stessa precisione di un qualunque orologio da pochi euro....però chi compra Rolex non lo fa per leggere l'ora, ti pare? E allora? Sono tutti cretini i clienti di Rolex?
E il paragone regge ancor meglio se ci spostiamo sul campo della moda e dell'abbigliamento. In fondo per coprirsi ed essere vestiti in maniera accettabile basta davvero poco...eppure tante persone preferiscono avere la griffe. Credimi, non è solo un discorso di qualità. Se tutto fosse ridotto ad una semplice questione di rapporto qualità/prezzo temo che saremmo vestiti tutti uguali, guideremmo le stesse auto e vivremmo in casermoni tutti uguali. Tu stesso hai ammesso di aver speso un totale di 20.000 euro per l'impianto HiFi. La maggior parte delle persone "normali" quella cifra non riesce a metterla da parte neppure in 10 anni di sacrifici. Anche solo per questo motivo, sarebbe più elegante e furbo evitare di criticare chi di soldi ne ha spesi 10 volte tanto...perché non è escluso che tu possa essere criticato esattamente allo stesso modo.
Infine, sono il primo a credere nell'HiFi "democratica" come la chiami tu, ho fondato TNT-Audio col preciso scopo di permettere a tutti di ascoltare meglio la Musica, anche a chi ha poche risorse finanziarie. E' uno dei punti cardine del nostro
manifesto stilato ormai quasi 10 anni fa.
Ti vorrei tuttavia far riflettere su una cosa molto semplice: è più complesso produrre apparecchi economici che suonano bene, piuttosto che apparecchi costosi. Un'ovvietà? Mica tanto. Una piccola Azienda non si può permettere di combattere ad armi pari la concorrenza che viene dal Far East dove, materiali a parte, la manodopera costa 10 volte meno che nei Paesi occidentali e le loro economie di scala ce le possiamo solo sognare. Ecco perchè pochissime Aziende italiane tentano di produrre apparecchi anche di fascia economica.
Aggiungi poi il fatto che per fatturare 100 puoi vendere 1 solo pezzo che costa 100 oppure 100 pezzi che costano 1. Cosa ti sembra più facile?
Lucio Cadeddu

Scelta CD ed acquisti in Inghilterra
Buonasera Lucio,
Come al solito faccio i miei complimenti per il lavoro svolto da tutti voi di TNT. Mi chiamo Lucien ho 30 anni, sposato, una bambina di 7 mesi che è un amore e abito in Francia. Ho già scritto molte volte e grazie a voi possiedo un paio di casse IPL S4 TL che suonano benissimo, un Atoll IN80, cavi FFRC, un piatto thorens TD 166 con testina Audio Technica (avevo anche in prestito un Rega Planet).
Sto cercando un lettore CD attorno ai 400 euro e ci sono due modeli a piacermi

Ultima domanda: mi sembra che la corrente è 250 V in Inghilterra invece del nostro 220V (c'è un pericolo di comprare un apparecchio previsto per il 250V oppure funzionerebbe senza problemi ??).
Grazie ancora per tutto quello che fatte con il vostro tempo libero!!!
Lucien - E-mail: lucien.bartolini (at) free.fr

LC
Caro Lucien,
in effetti il meccanismo "top loading" del Rega, se mal utilizzato, nel tempo potrebbe portare a qualche problema di chiusura, niente di irreparabile, certo, ma può essere fastidioso. Quindi, prima di acquistare, accertati che tale problema non sussista. In ogni caso, il ricambio si dovrebbe trovare senza problemi, Rega ha un eccellente servizio di customer care.
Tuttavia, se la cosa non dovesse farti star tranquillo, opta pure per i NAD citati, magari per il 542. L'alimentazione non è un problema, anzi ti dirò che non lo è mai stato. Quando in Europa lo standard ERA 220V, in UK c'era quello a 240V. Ora in Europa, immagino anche in Francia, lo standard è passato (o sta passando) a 230V il che significa che la differenza è minima ed ampiamente prevista nelle tolleranze di progetto. Se non ricordo male gli apparecchi dovrebbero essere progettati e costruiti per funzionare senza problemi entro un range di tensione del ± 10%. Per capirci, un apparecchio con lo standard 240V funziona senza problemi sia a 240-24 (=216V) che a 240+24 (264V).
Due sole avvertenze riguardanti gli acquisti in Inghilterra: uno riguarda le spese di spedizione, in genere piuttosto elevate. Può darsi però che tra Francia ed UK la situazione sia un po' diversa, ma ne dubito, i trasporti inglesi sono molto costosi.
L'altro riguarda il cambio di valuta, tra sterlina ed Euro. In qualunque modo tu paghi, il cambio si rimangia un po' del risparmio. Se paghi con carta di credito, i tassi di cambio sono piuttosto diversi da quelli "correnti" e lo stesso accade con bonifico bancario, Moneygram o altro.
Spero di esserti stato utile, un bacio alla tua bimba!
Lucio Cadeddu

Problemi di interferenze
Buon giorno,
il mio problema è il seguente: ho un impianto stereo formato sino a qualche tempo fa da

Ultimamente ho deciso di fare un upgrade sul cd per cui ho acquistato come prima cosa un nuovo dac - il Musical Fidelity trivista 21 - che ho ascoltato per circa 15 gg a casa con la vecchia meccanica Audiolab con soddisfazione per cui ho deciso di comperarlo. Ho però voluto strafare e ho deciso di migliorare anche la meccanica e alla fine, dopo 4 ore di audizione in un negozio con il mio Trivista che mi ero portato appresso ho acquistato una meccanica Northstar design cd 192.
Purtroppo a casa mia, con questa meccanica e un cavo digitale Thunder ma anche con un MIT digital reference, ogni tanto sento dei bops bips e tics che vengono dalle casse, insomma il suono non è pulito (prima con la meccanica Audiolab ed il Trivista, ma nemmeno precedentemente con dac e meccanica Audiolab non avevo mai sperimentato questo tipo di problema) inoltre quando accendo la luce in camera talvolta sento un bop nelle casse.
Pensa che un condizionatore di rete a staffa con prese schuko (da non spendere cifre assurde), magari in aggiunta ad un cavo filtrato sulla meccanica da attaccare ad un'altra presa a parete può risolvermi il problema?
Mi può consigliare qualche marca ed eventualmente darmi un indirizzo a Milano dove posso trovare questi prodotti?
Per il cavo filtrato mi è stato suggerito un cavo chiamato VOLGA della Cablerie d'Eupen. Lo conosce? Mi hanno detto che costa 100 €. Secondo Lei sarebbe già di utilità e vale la spesa? O sarebbe una spesa inutile e mi converrebbe partire prima dal "condizionatore di rete"?
La ringrazio per una sua cortese risposta,
Giampietro - E-mail: acciaiu (at) tiscali.it

LC
Caro Giampietro,
quei rumori che senti sono causati con tutta probabilità dagli elettrodomestici, frigo, condizionatori e scadabagno elettrico, se c'è. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di dotare QUELLE prese di QUESTI apparecchi di filtri di rete. Tempo fa avevo visto delle prese a muro già predisposte in questo senso, ma non ricordo più chi fosse il produttore. Un buon elettricista o un negozio ben fornito di materiale elettrico dovrebbero indirizzarti nel modo giusto. La spesa è contenuta e - comunque vada - l'impianto potrebbe trarne beneficio.
Dal lato "impianto", invece, temo che il cavo che citi non sia risolutivo. Potresti provare un filtro di rete, ad esempio il
Black Noise che abbiamo recensito poco tempo fa, ma prima contatta il costruttore e chiedi consiglio a lui, sono certo che potrà esserti d'aiuto.
Il modello piccolo da 500 watt, più che sufficiente per meccanica e DAC e magari pure per il pre, costa 350 € mentre quello da 1000 watt arriva a 420 €. E' in buona sostanza un filtro passivo tradizionale (non stabilizza né isola) ma attenua molto i disturbi che viaggiano all'interno della rete elettrica.
Prima di qualunque cosa, comunque, prova a collegare l'impianto o parte di esso ad un'altra presa. Se sei fortunato il tuo impianto elettrico è costituito da due linee diverse, una "luci" ed una "servizi". Magari, in una di queste linee i disturbi sono minori.
Tienimi aggiornato, sarà utile a tanti altri lettori sapere come risolverai il problema (piuttosto comune),
Lucio Cadeddu

Dubbi analogici (LP12, SME 3009)
Preg.mo Direttore,
La disturberò di nuovo per un rapido quesito (spero voglia essere come sempre comprensivo). Impianto:

La stanza è di 13 MQ circa abbastanza assorbente. Ho acquistato su EBay un Linn Sondek LP12 con braccio SME 3009 Mk II e Testina Ortofon 510 (su questi braccio e testina ignoro tutto; può aiutarmi, Direttore?). Soprattutto, ascoltando Jazz, Operistica e Rock annì70 rileverò differenze con il mio Pro-ject RPM4? (Beninteso metterò a punto a dovere braccio, testina e giradischi!).
La domanda cruciale è: "Questo braccio può ricevere la mia testina MC Benz descritta sopra?" Posso tenere la MM che vi è montata? (non mi pare, però, di gran pregio!); o, se dovrò cambiare braccio, su quale orientarsi?
Stesso discorso per la testina.
Insomma, carissimo Direttore, poichè sa bene che l'analogico è impossibile da ascoltare presso i rivenditori, sarò lietissimo di affidarmi al suo (ma Le prometto: solo in questa occasione!) orecchio.
Grato per l'attenzione,
Antonio - E-mail: apennas (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
a mio parere la coppia LP12 + SME 3009 mkII, se ben regolata ed in buone condizioni, le "suona" al pur onesto ProJect. Il problema "vero" è riuscire a mettere l'LP12 in condizioni di esprimersi al meglio, cosa meno banale che col tuo RPM4. In rete ci sono molti "tutorials" (in inglese) su come regolare a puntino il Sondek.
Il braccio è un classico senza tempo, basta fare una piccola ricerca in rete per conoscerne vita, morte e miracoli. Non vedo contoindicazioni all'utilizzo della Benz, mentre vedo del tutto inadeguata al compito la Ortofon citata.
Cambiare braccio non è necessario, a meno che non trovi una buona occasione per un Linn Ittok in perfette condizioni. Non è necessariamente migliore dello SME, ma è il compagno ideale per il Sondek, insieme al Naim Aro. Soluzioni ancora migliori, ma più esotiche e difficili da reperire, possono essere il braccio Schroeder o l'Origin live Encounter. Ti consiglio di leggerti l'articolo sul
Sondek che abbiamo pubblicato giusto questa settimana.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: cosa cambierei in TNT-Audio (2 repliche)
Caro Direttore,
ti scrivo con una certa emozione la mia prima email, nonostante segua il tuo sito da più di un anno ormai. Lo spunto da cui muove questa mia è la lettera pubblicata sull'ultimo volume di posta (il
Vol. N. 321) dal titolo "Cosa cambierei in TNT audio", ma si tratta di pensieri che da tempo vado rimuginando.
Il primo approccio con TNT audio è stato per me molto emozionante, anche se spesso, nella Rubrica della posta, assistevo a sonore "strigliate" da parte del direttore verso chi scriveva chiedendo i consigli più disparati, cui non di rado era già stata data risposta in altre occasioni. Sulle prime sono rimasto un poco interdetto, meravigliato.
Poi ho capito (o almeno credo, scrivo appunto per averne conferma): TNT audio non avrebbe gioito con me perchè con le punte sotto all'ampli sentivo uscire suoni miracolosi dai miei diffusori stipati in due librerie addossate a pareti non adiacenti, non avrei avuto un appoggio per scagliarmi a spada tratta contro i negozianti "tutti ladri", non avrei avuto insomma risposte superficiali, qualunquiste.
Ho visto che da TNT si ricevono risposte critiche, serie e meditate, anche se sono una mazzata per l'appassionato che cambia i cavi ogni settimana e si sente invece dire di sistemare un poco meglio i diffusori (davvero?! ma così non bisogna spendere nulla... funzionerà?).
Chi in verità vuole sentirsi fare incondizionatamente i complimenti ha sbagliato indirizzo: a TNT audio non si guarda in faccia nessuno, non bisogna vendere nulla, i lettori non servono per aumentare gli introiti.
Se avete un budget da diverse decine di migliaia di euro (ed è già capitato) il buon Lucio vi dirà candidamente che, sì, con quei soldi potete avere lo stato dell'arte della componentistica, ma a questo punto perchè non vedere anche dal vivo i musicisti preferiti (più hi-fi di così!) sacrificando un poco di quella montagna di denari?
Ora chiudo, mi sto troppo dilungando.
Un'ultima cosa: grazie direttore, grazie Lucio, e scusa se le mie frasi, scritte d'impeto, possono sembrare sconclusionate o presuntuose. Me ne scuso davvero, ti rinnovo i complimenti ed infine ti saluto.
Alessandro - E-mail: daliadali (at) yahoo.it

Carissimo Dott. Cadeddu,
Adesso anche i suggerimenti su come gestire la rubrica della posta! (lettera di questa settimana, 24/10/04). Certo che i suoi lettori non tengono proprio vergogna. Già che fa tutto gratis! Io le confesso che ogni settimana, mentre leggo le novità sul suo bel sito, mi chiedo chi glielo faccia fare.
Comunque mi pare che lei non si sappia difendere a dovere dalle sanguisughe che infestano il suo sito. E' troppo buono cribbio. Troppo paziente. No, no, qui ci vuole un bel "Corso Accelerato di Carognaggine Applicata", e se me lo permette l'insegnante sarò io. Dunque le proporrò, a titolo di esempio, tre lettere tipo e tre relative risposte ideali che lei a mio parere dovrebbe dare, aggiungendovi ciò che di volta in volta le suggerirà l'istinto di conservazione. Eccezionalmente le renderò questo servizio senza pretendere alcun compenso (violando una delle mie auree regole di vita: "Gratis, non spostare neppure uno stuzzicadenti").
Primo esempio: il suggeritore.

Egr. Dott. Cadeddu,
Mi chiamo Asdrubale e scrivo da Canicattì. Ho notato che il suo sito non consente una rapida consultazione.ecc. ecc. ed inoltre non è possibile accedere facilmente.ecc. ecc., sarebbe poi il caso che lei si organizzasse per implementare..e dove la mettiamo la carenza di pagine riguardanti...? Il mio impianto è così composto:

Cosa ne pensa? Ho fatto dei buoni acquisti? Potrebbe realizzare una prova in batteria che includa tutti i lettori cd di prezzo compreso tra i XJ ed i XZ Euro?
Forza e coraggio, al lavoro!
Asdrubale - Canicattì

Risposta:
Caro Asdrubale dei miei stivali, effettivamente il sito dovrebbe essere migliorato sotto gli aspetti che hai indicato. Ma proprio per il fatto che la richiesta viene da te (che mi stai, a naso, particolarmente sulle balle) non se ne fa niente. Ti consiglio di rivolgerti altrove, magari su www.uncinettofacile.xy dove potrai contattare molte simpatiche vecchine disponibili, se non ti mandano subito a quel paese, ad insegnarti rilassanti passatempi. Circa quella baracca che tu chiami amplificatore, vedi di farmi un favore: dagli fuoco. Il resto dell'impianto puoi pure regalarlo al primo fesso che passa per strada, così ti risparmi il viaggio in discarica. Riguardo la prova in batteria, sono qui che mi tengo ancora la pancia dal gran ridere; ne ho lette di cretinate in tanti anni di questa attività ma la tua merita la palma della migliore. Se un'idea così balorda ti è venuta da solo, comprendi che è più grave. Fammi sapere.
Cordialità.

Secondo esempio: il prolisso della piantina.
Egr. Dott. Cadeddu,
Le invio la planimetria del mio appartamento con l'indicazione della mobilia presente e delle misure dei vani, affinché lei possa consigliarmi sul corretto posizionamento dell'impianto descritto più sotto. (Segue la piantina a norme militari, un elenco abbastanza lungo dei mobili e del loro peso in libbre, una distinta dettagliata delle suppellettili e dell' oggettistica minuta facenti parte dell'arredamento ed infine una descrizione puntigliosa e maniacale dei componenti dell'impianto). Attendo una sua solerte risposta.
Con stima. Antonello da Messina

(In questo caso la risposta va inviata con almeno due mesi di ritardo)
Caro il mio imbianchino, ho voluto stampare la tua lettera per provare l'efficienza della mia nuova stampante. Come mi sono ritrovato con quel chilo di fogli in mano mi sono accorto della scemenza che avevo fatto ed ho utilizzato l'intero plico per...bè insomma per fini "igienico-personali". Ci siamo andati avanti un mese, io e mio suocero. Poi ho pensato bene di cancellare il file per non commettere due volte lo stesso errore. Sfortunatamente non mi rimane che un pallido ricordo di tutto l'incartamento e di conseguenza lavorerò su quello. Punto primo: i mobili di casa tua sono una vera porcheria. Per non parlare dei soprammobili. Mia moglie, dopo aver dato una scorsa alla tua lettera, è scoppiata in sonore risate e per non sentirsi male ha dovuto attaccarsi alle tende. Ma dove l'hai comperato tutto quel ciarpame? Hai rilevato un circo? Casa tua poi! Chi l'ha progettata doveva essere ubriaco da far spavento! Bè non pensarci, ognuno porta la sua croce. Riguardo all'impianto, che dirti? Fa un po' come ti pare, tanto non dovrebbe cambiare nulla. Capisci, col fatto che hai comperato i pezzi a casaccio (non trovo altra possibile spiegazione a quella serie ridicola di abbinamenti) qualsiasi posizionamento non potrà che dare risultati patetici. Prova casomai ad abbattere un paio di pilastri portanti, chissà che almeno la geometria della capanna nella quale vivi non ne guadagni, in qualche modo.
Due parole in più le merita il lettore cd. Mi sono sempre chiesto quanti scemi ci fossero in Italia che si son fatti rifilare quel bidone. Santo cielo ne ho trovato uno! Mi complimento; se non fosse che oggi devo fare il bagno al cane verrei personalmente a casa tua per canzonarti a suon di pernacchie.
Saluti anche da mia moglie.

Ultimo esempio: il telegrafista.
Egr. Sig. Cadeddu,
In un negozio della mia città ho trovato una coppia di casse xkjdk usate, al prezzo di Euro x. Sono convenienti? Saluti.
Giorgio da Merano
Risposta: in questo caso bisogna rispondere con la massima celerità.

Cara la mia aquila,
Sono convenientissime! Comprale subito! Che aspetti, non fartele scappare! Un colpaccio così non lo vedevo da quando il cugino di mio zio comperò una porzione della Reggia di Caserta per un pugno di noci. Tu sì che ci sai fare! Vai a comperarle immediatamente! Muoviti, cosa fai ci pensi su!? Sei fortunato che non so nuotare altrimenti verrei a Merano per rubarti l'affare. Tienimi informato.

In realtà le casse a quel prezzo sono una rapina per babbei, il loro valore di mercato non supera quello di un etto di segatura, ed il negoziante, conclusa la vendita, brinderà per tre settimane di fila offrendone a tutto il vicinato. Tuttavia il lettore si precipiterà a fare l'acquisto non mancando di informarla in una successiva e-mail, divenendo a quel punto la barzelletta di tutta la comunità audiofila, nonché lo zimbello dell'intera rete. Nei crocchi di audiofili, quando si vorrà fare del facile umorismo, si tirerà fuori la faccenda del Giorgiodamerano, ricamandoci sopra e trovandovi nuovi motivi di spasso. Col passare del tempo l'episodio diverrà così proverbiale che per indicare la classica fregatura si dirà: "Hai preso un Giorgiodamerano! Pirla!". Il nostro, additato in ogni consesso e manifestazione del settore, sarà costretto ad entrare nelle truppe cammellate della Legione Straniera. In qualità di cammello, s'intende.

Bene, spero di esserle stato di una qualche utilità. Potrei farle numerosi altri esempi, ma non voglio riempirla eccessivamente di nozioni. Per questa volta può bastare. Mi raccomando si applichi nello studio, voglio vedere dei risultati al più presto. Se ritiene necessari ulteriori approfondimenti non esiti a scrivermi, vedrò di farle un prezzo da amico (eh, non posso lavorare sempre per la gloria).
Con immutati apprezzamento e stima.
Alberto - E-mail riservato

LC
Cari Alessandro e Alberto,
ho selezionato le vostre due missive tra le tante che ho ricevuto dopo la mia risposta alla lettera citata della settimana scorsa. Ho riso con piacere durante la lettura della seconda, anche se pecca di prolissità :-))))
I toni delle altre che ho ricevuto erano abbastanza simili e tutti abbastanza infuriati. Così era pure il tono della replica dell'autore della prima e, per evitare polemiche inutili, ho preferito evitarne la pubblicazione. Si trattava in buona sostanza di insulti contro la mia persona e persino sulla mia professione, il più carino dei quali era "arrogante".
Ringrazio tutti per il supporto "morale" e per i consigli preziosi, tutti sintetizzabili in "dia un giro di vite!". Tuttavia, ritengo lettere come quella incriminata abbastanza utili per capire e per spiegare la nostra filosofia ai pochi che ancora non l'avessero capita. Tenete conto che quella missiva è solo la punta di un iceberg di centinaia di mail al limite della follia. Arrivano anche richieste del tipo "Non è che potrebbe venire con me ad acquistare l'impianto...le sarei grato" oppure "Non è che ce la fa a passare a casa mia così mi dà un giudizio sull'impianto?".
Molte di queste cose, ovviamente, non le pubblico ma di tanto in tanto mi permetto di condividere con voi lettori le gioie ;-) di avere a che fare quotidianamente con il popolo audiofilo, che è quanto di più incredibile mi sia mai capitato davanti :-)
Discutevo qualche giorno fa con un amico proprio di questo argomento ed entrambi concordavamo sul fatto che questa passione evidenzi e raccolga le più diffuse "malattie" della psiche umana: deliri di onnipotenza, manie di persecuzione (basta vedere certe dietrologie su qualche Forum), insicurezze croniche, depressione...
Per questa ragione non mi sento di essere aggressivo più di tanto, come mi avete consigliato in tanti. La mia speranza è che col ragionamento lucido e con la cortesia si riesca a ricondurre sul piano del buon senso la maggior parte delle discussioni. Poi, se uno cerca lo scontro dialettico a tutti i costi, sono il primo a non tirarmi indietro ;-)
Grazie a tutti coloro che hanno scritto!
Lucio Cadeddu

Riparazioni....costose
Posseggo un Garrard Zero 100 dal 1973 che è stato utilizzato all'epoca e poi molto raramente nel corso degli ultimi 10 anni. Constatato che il motore stentava a funzionare ho deciso di farlo sistemare. Così mi sono recato in un negozio vicino alla mia abitazione a Roma, noto per l'esperienza nel campo Hi Fi.
Purtoppo per una incomprensione il negoziante ha proceduto d'iniziativa alla riparazione totale (sistemazione del motore sostituzione dei cavi, upgrade, allineamento della testina, sostituzione della puntina (valore circa 200 €) ed altro, insomma una revisione completa) senza presentarmi un preventivo e così mi è stata richiesta la somma di 637 €.
Preciso che ora il funzionamento è assolutamente ineccepibile, io però non sono un intenditore e non sono in grado di comprendere se la cifra richiestami sia adeguata, quasi adeguata o assolutamente inadeguata e comunque se sia proporzionata al valore economico del piatto.
Sarei molto grato di avere un Vostro apprezzato parere.
Grazie.
Giovanni - E-mail: gi.corti (at) tiscali.it

LC
Caro Giovanni,
quando ho letto la tua lettera sono saltato sulla sedia ed ho pensato ad un errore nella cifra da te indicata. Togliendo anche i 200 € della testina nuova - comunque sproporzionata rispetto al valore intriseco del giradischi - siamo sempre a circa 450 €. Ora, io non so che cosa abbia fatto il negoziante sul tuo giradischi e voglio sperare che si tratti principalmente di manodopera. Pezzi di ricambio infatti, non ne esistono più da tempo. Un Garrard Zero 100, privo di testina ma in condizioni operative eccellenti, non vale più di 150-200 € a voler essere generosi. Oltre quella cifra trovi infatti giradischi NUOVI che gli fanno pelo e contropelo da TUTTI i punti di vista.
Sei stato un po' sprovveduto a non chiedere un preventivo ed il negoziante (STAVOLTA sì) ad essere un tantinello furbetto ...e non voglio usare termini più forti.
Il restauro di un oggetto deve essere commisurato al suo valore sul mercato, a meno che non si tratti di un lavoro commissionato da un amatore disposto a spendere qualsiasi cifra, indipendentemente dal valore intriseco (tipo spendere 10.000 Euro per restaurare da cima a fondo una vecchia Fiat 500L).
In definitiva, quando si intraprendono iniziative di questo genere meglio chiedersi prima il valore dell'oggetto che si vuole restaurare e, comunque, chiedere un preventivo il più possibile dettagliato, esprimendo la ferma volontà di voler essere informati non appena il lavoro presentasse difficoltà e costi inattesi in corso d'opera.
Nel tuo caso immagino sia soddisfatto del risultato ed io non voglio fartici pensare sopra chissà quanto, ormai è fatta. Ho ritenuto utile pubblicare questa tua in modo da utilizzarla come monito per chi volesse intraprendere operazioni simili. Già mi era parso ingiustamente caro un NAD 3020 a 200 € (posta di qualche settimana fa)...ma un Garrard Zero 100 ad oltre 450 € rappresenta il nuovo record (negativo) da battere :-(
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta testina e posizione casse
Gentile Sig. Cadeddu,
scoprire il suo sito (circa due anni fa) è stata la mia rovina, e per questo la ringrazio sinceramente! Fino ad allora i miei risparmi erano rivolti all'acquisto di musica (circa 1600 lp, 200 45 giri e 200 cd) senza occuparmi più di tanto dell'impianto hi-fi ma da quando ho conosciuto TNT ho deciso di aggiornare l'impianto.
Per ora, grazie ai suo consigli dati ad altri lettori, ho acquistato l'amplificatore integrato Rotel RA02, il lettore cd NAD C521 BEE e cavi Audioquest. Ora sto per acquistare il (bel) giradischi Pro-Ject 2 Experience con Pro-Ject Speed Box (sono stufo di cambiare la velocità manualmente come sul mio attuale Rega Planar 2!). Il motivo per cui le scrivo riguarda la testina da abbinare al giradischi. Vorrei provare una MC, magari ad alta uscita come la Denon DL 106 (troppo economica?), la Benz Micro MC Silver o la Goldring Eroica H (troppo costosa?), oppure è meglio stare su una classica MM come le Goldring 1022, GX 1042? Naturalmente sono ben accette alternative.
Ultima domanda: ascolto musica, prevalentemente soul e funk, in una stanza di ca. 20 mq, i diffusori – attualmente dei Monitor Audio Bronze 1 - sono collocati sulla solita mensola (sic!) che li pone a ridosso della parete di fondo, in queste condizioni ho visto che spesso consigli le Linn Kan, ma quanto vicine alla parete possono essere collocate?
Grato per l'attenzione che potrà concedermi le porgo cordiali saluti,
Claudio - E-mail: u.claudio (at) libero.it

LC
Caro Claudio,
io starei sulle MM da te citate o anche sulle classiche Grado che non deludono mai. Prendi seriamente in considerazione una Platinum Wood, ad esempio. In alternativa una Linn Adikt, una Clearaudio Aurum Alpha o Beta. Le testine MC ad alta uscita non mi sono mai state troppo simpatiche, meglio una MC tradizionale...ma per quelle "buone" siamo un po' fuori budget massimo.
Per quanto riguarda la disposizione delle casse, mensola e parete posteriore, come sai, sono nemiche dell'alta fedeltà :-) Comunque, se non puoi fare altro, prendi pure una coppia di Kan o di Tukan, possono stare abbastanza attaccate alla parete posteriore senza problemi. Sono fatte apposta. Ovvio, poi non venirmi a parlare di profondità della scena acustica :-)))
Cercale magari anche usate, si dovrebbero trovare a prezzi interessanti, specie in UK.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto dopo compattone
Salve,
innanzitutto infiniti complimenti per la rivista, e la mole di informazioni messe a disposizione. Un quesito da ultra-neofita: è possibile collegare una uscita per cuffie agli ingressi audio di un amplificatore? Cercherò di spiegare meglio il problema: dopo qualche anno di utilizzo (pochi...), il compattone ormai da un mesetto quasi non funziona più (il primo a mollare tempo fa era stato il lettore cd, ora la regolazione del volume).
Dato che non abbiamo voglia di comprare un altro compattone (anche grazie alle illuminanti letture su TNT) vorremmo cominciare ad acquistare qualcosa di meglio. Il budget a disposizione per il momento è però esiguo (350-450 euro), le conoscenze scarse per avventurarsi in un acquisto di usato, e comunque vorremmo continuare ad ascoltare un po' la radio (soprattutto classica su rai). Molti negozianti ci propongono di acquistare sinto-ampli per home-theatre, ma rimango un po' sospettoso e con il timore che in quegli aggeggi ci siano troppe cose insieme per funzionare veramente bene (a ragione? spero).
Quindi stavamo pensando di lasciar perdere per ora sintonizzatore (e piastra), e utilizzarne circa metà del capitale per cominciare a prendere un amplificatore (orientandoci magari verso i vari Technics-Pioneer-Marantz di livello iniziale, ma ci è stato proposto anche un Aeron non so purtroppo il modello), e il resto per una coppia di diffusori almeno un po' migliori di quelli del compattone (si pensava magari ad Indiana line tre linee o simili). Il tutto da collegare poi ad un lettore CD portatile o al lettore dvd-cd, che almeno per un po' ci permetterebbe di andare avanti, anche se sicuramente la soluzione la fa inorridire..., ma riservandoci di passare ad altro in tempi migliori.
Rimarrebbe però il problema di come ascoltare radio e vecchie cassette. Quindi ci si chiedeva: sarebbe possibile utilizzare le parti del compattone che ancora funzionano (radio e piastra) collegandolo al nuovo ampli tramite l'uscita cuffie? a parte la qualità del suono (che comunque non ci si aspetta elevata, ma solo sufficiente ad ascoltare un po' di radio o qualche cassetta senza ricorrere al walkman) si rischia di danneggiare l'amplificatore?
E' compatibile il segnale che esce per le cuffie con quello che entra nelle prese di un ampli? E se è possibile un collegamento del genere, il volume dell'uscita cuffie andrebbe lasciato al minimo o al massimo?
Grazie per l'attenzione se mi potrà rispondere, altrimenti grazie lo stesso per tutte le altre informazioni che ho trovato sul sito.
Anonimo - E-mail: i.sinibaldi (at) tiscali.it

LC
Caro Anonimo,
la soluzione migliore, a mio modo di vedere, è cercare sinto e piastra nel mercato dell'usato. Si dovrebbero trovare oggetti dignitosi a 50 € a pezzo o poco più. Qualora ciò fosse un percorso impraticabile, puoi senz'altro utilizzare l'uscita cuffia (con apposito cavo minijack-RCA) per collegare il compattone all'ingresso AUX dell'amplificatore. Ciò, ovviamente, solo se il compattone non dovesse possedere uscite TAPE OUT, nel caso ci fossero sarebbero da utilizzare quelle. Il volume del compattone servirà per regolare la tensione del segnale che entra nell'ampli. Non è una soluzione ortodossa, ma funziona. Raggiunto un livello pari a quello delle altre sorgenti si lascia il volume dell'uscita cuffie in quella posizione e si regola il volume "finale" con la manopola dell'ampli.
Per quanto riguarda la scelta di ampli e casse, stante la disponibilità di 450 € massimi, puoi orientarti sul Denon PMA 425R o sullo Yamaha AX 396, entrambi intorno ai 250 Euro circa. Resterebbero 250 € per i diffusori. Non vedo grandi alternative alle italiane
Indiana Line Arbour 5.40, recensite qualche tempo fa qui su TNT-Audio. Una possibilità di prezzo analogo sono le KEF Cresta 10, un po' più difficili da trovare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rivalvolare un pre ....moscio
Caro Lucio,
tempo fa ti ho scritto chiedendo consigli sulla scelta di un fono + testina per un Michell se + SME IV. Alla fine ho avuto l'occasione di acquistare un AR SP11 ed ho quindi sostituito il mio Classé cp47.5. Una meraviglia. L'interfacciamento con il Classé ca201 e le B&W 802 è splendido. Sull'analogico sto ancora lavorando sulla scelta della testina. Sarei orientato su una Benz come da tuo consiglio.
Ovviamente essendo passato alle valvole con l'ascolto di alcuni generi musicali soffro un po' la mancanza di "cattiveria" dello stato solido. La musicalità con il jazz e la classica è di altissimo livello, mentre i riff di Pete Townshend, tanto per fare un esempio, sono evidentemente sacrificati.
Mi dirai: beh cosa ti aspettavi dalle valvole? Lo so, spero di trovare un certo equilibrio magari con il tuo aiuto.
L' AR SP11 ha 6 valvole 3 per la linea e 3 per il fono. La scheda tecnica AR indica il tipo 6DJ8/ECC88. L'apparecchio è stato rivalvolato con delle Sovtek 6922 che a detta di alcuni dovrebbero essere un po' più "veloci" e brillanti delle ECC88. Per quanto mi è dato di sentire non direi. Secondo te è possibile trovare delle valvole che, dando maggiore brllantezza ai medio alti e asciugando i bassi, rendano il suono un po' più aggressivo, anche rinunciando a un po' di musicalità?
Avrei trovato delle Siemens E88CC/6922 golden Pin (NOS) di cui ho sentito meraviglie, posso utilizzarle? Penso di cambiare solo le valvole della linea lasciando invariate quelle del fono.
Ti ringrazio ancora per la tua attenzione.
Ciao,
Gianvittorio - E-mail: gianvso (at) tin.it

LC
Caro Gianvittorio,
puoi senz'altro provare le Siemens Golden pin, ma non aspettarti cambiamenti dal giorno alla notte o viceversa. L'impronta sonora di un pre non si stravolge sostituendo le valvole. Se quel pre suona così, continuerà a suonare così, forse un po' più veloce, ma magari meno raffinato. Si tratta di provare. Non ho abbastanza esperienza su quell'apparecchio per poterti dare una risposta univoca, purtroppo.
Però puoi trovare una piccola
guida ragionata alle valvole NOS proprio qui su TNT-Audio. Spero ti possa essere utile.
Infine, l'SP11 comincia ad avere qualche anno sulle spalle, hai mai pensato di farlo revisionare? Magari un cambio di condensatori potrebbe dargli più "sprint". Il distributore italiano (Audio Natali) lavora molto bene su questi apparecchi, prova a sentirli.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Bassi annegati
Salve direttore!!!
Sono Michele, ho 19 anni e da circa 5 anni sono propietario di un impianto stereo costituito da una coppia di casse Wharfedale Sapphire sp 87, amplificatore integrato Rotel ra 972 e lettore cd Sony xe220.
Premesso che la musica che ascolto è blues e rock melodico (dire straits-Pink floyd) sono abbastanza contento poichè ho un suono pulito, traparente e dinamico, ma le frequenze medie e mediobasse a certi volumi sembrano "annegare" nella parte delle freq. alte!!
Cioè perdono corposità! Questione di diffusori non all'altezza o di un lettore di scarsa qualità???
Sarei propenso il prossimo anno nel cambiare casse con un budget di 1000 euro circa!!! Cosa mi consiglia??? Che ne pensa delle Elac in genere??? E come lettore cd?? Attendo una risposta.
Cordiali saluti,
Michele - E-mail: zachele1985 (at) libero.it

LC
Caro Michele,
sono fortemente propenso ad addossare tutta (o quasi) la colpa del suono inconsistente al tuo lettore CD, invero piuttosto sottotono rispetto al resto dell'impianto.
Non spenderei 1000 Euro sui diffusori ma cercherei di migliorare prima la sorgente, magari con una spesa pure inferiore, così avresti ancora una buona base dalla quale partire per una futura sostituzione dei diffusori.
Con soli 500 euro, metà del budget che avresti destinato all'upgrade, puoi acquistare già qualcosa di migliore, nel nuovo. Sto pensando un po' sempre ai soliti noti, tipo NAD C521 BEE, Rotel RCD 02, Cambridge D500SE. Nell'usato ti va persino meglio, con un Rega Planet o i modelli superiori di NAD e Rotel. I bassi, se ci sono, usciranno fuori senz'altro :-)
Per i diffusori c'è tempo e magari anche con i 500 Euro, parte restante della cifra totale, potresti trovare delle buone occasioni nell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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