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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Popolarità e tweaking
  2. Stadio phono sotto i 1000 €
  3. Customer care e disabilità
  4. Cavo FFRC
  5. Upgrade sostanziale con 600 €
  6. Nuova amplificazione per le Ditton
  7. Cambio lettore CD intorno ai 600 €
  8. Quale amplificazione per le Thiel
  9. Ampli e casse sotto i 1500 €
  10. Nuovo ampli integrato per 1000 €

Popolarità e tweaking
Salve,
sono un appassionato di hi fi e della vostra rivista; praticamente sono rimasto sorpreso di come entrando nel Google inglese o tedesco, in realtà quando si cerca un componente hi-fi esce sempre TNT!!!
Ciò significa che è il più visitato essendo questo il criterio principale adottato da Google per dare la priorità!!
Sapevo che la rivista aveva risonanza mondiale, ma non fino questo punto!
Poi in effetti riflettendoci un po' ho capito anche il perchè; per esempio "hifi choice" oltre a non avere una sezione riservata alle lettere così efficente ed articolata, nel recensire i vari apparecchi è molto più vaga e non tratta affatto aspetti diciamo un po' tecnici di costruzione in relazione al risultato sonoro; questo da un'idea di campato per aria (magari non lo è) invece legare il risultato sonoro a spiegazioni tecniche (anche se di tipo generale) dà una maggiore credibilità e consistenza e fiducia!
Questo aspetto è quello prevalente quando ci si avvicina per la prima volta alla rivista!! Poi ne subentrano anche altri per esempio quello di rendere attivi e responsabili gli utenti nell'andare ad ascoltare i vari componenti cioè la negazione di una verità imposta dall'alto e che spesso sollevava (e solleva) molti aspiranti audiofili dalla responabilità e che preferiscono affidarsi ai venditori (non solo ai negozianti, ma anche ai tanti venditori di fumo!) che ne sono molto felici!
Un'altro aspetto positivo è essere superpartes e non legati a nessuna marca ma questo è più evidente!
Un'altro motivo dell'interesse suscitato da TNT sono i progetti di autocostruzione soprattutto i consigli per i tweaking. Io per esempio ho imparato che ricablare le casse con cavi solid core se si esagera, col numero di mandate, aumenta l'induttanza a tal punto che il suono va in distorsione prima del dovuto! Infatti risostituendo con cavo silver VDH intrecciato si è risistemato tutto guadagnando quella chiarezza che prima col cavetto bipolare mi sognavo!
E questo è un fatto al di là della "psicoaustica"!!
Dico questo perchè non è così scontato consigliare tweaking (quando può essere una valida soluzione non a tutti i costi) e racconto un aneddoto. Ho tweakato pesantemente il mio Marantz cd63se dai condensatori, ai muting, ai raddrizzatori, agli operazionali, schermature, punte cavi insonorizzazione, senza spendere poi tanto, questo dopo aver letto la vostra rivista!
I miglioramenti sono stati nettissimi e udibili da tutti se non che chiesi un parere a riguardo ad un noto e famoso recensore che ha anche una rivista on line con tanto di sezione "lettere", mi disse che per lui equivaleva a cannibalizzare il mio povero Marantz cd63se, facendone un fatto di principio dicendo che se è uscito così ci sarà per forza una ragione e che noi non siamo in grado di fare meglio di Marantz a meno di stravolgere il progetto originale mutando il carattere del componente, non considerando assolutamente ragioni commerciali e non considerando che per esempio il KIS ha moltissime delle modifiche che ho apportato.
Naturalmente non lo avrò trasformato in un lettore da 2000 €, ma vi posso garantire, se ci credete, che non ha niente da invidiare al Marantz CD17 mkII (l'ho provato sul mio impianto!), la differenza è veramente un pelino di maggiore musicalità e naturalezza, ma giusto un pelino, ed il risparmio è notevole.
Non comprendo fino in fondo questa presa di posizione a prescindere, dal tipo di modifica e dal tipo di lettore; capisco andare a modificare un lettore da 2000 eur (anche se per esempio alcuni apparecchi di questo prezzo hanno un clock con un jitter, misurabile, notevole ed identico a quelli più economici e quindi un recloking male non gli farebbe!), ma un lettore economico come il mio è il frutto di tanti compromessi che non hanno dietro aspetti solo tecnici ma soprattutto economici; un esempio potrebbero essere i condensatori ce ne sono, nella stessa tipologia ceramici elettrolitici etc, di economici e più audiofili tipo Elna Starget o Silmic.
Una cosa che sorprende è che in quel sito che non cito, tanto si capisce, quando ho scritto la mia domanda un po' ero imbarazzato: in primis non c'era uno che chiedeva di tweaking e poi marche tipo Nad, Rotel, Cambridge etc. non se ne vedeva, c'erano solo alti livelli, e prezzi dai 2000 eur in su: tipo Accuphase, Cairn etc., mi sembrava tutto un po' snob; Figuriamoci parlare di tweaking!!
Sono arrivato io col mio piccolo Marantz modificato tipo uno che arriva col motorino truccato in mezzo a moto da corsa!
Tutti avevano cavi e componenti milionari (in lire) ma facevano domande molto banali proprio da chi non ha mai tweakato né letto ma neanche ragionato molto; l'aspetto "ambiente" nessuno se lo filava, chi aveva messo casse da 5000 eur in liberie o appiccicate ai muri; amplificatori da 300 watt in stanze 3x3 etc. etc.; poi anche l'home teathre dai 7000-8000 in su impazzava!
Non per criticare ma il tutto faceva impressione tipo quei figli di papà che a 18 anni gli regalano la Ferrari e poi non sanno neanche dove è il motore (uno potrebbe dire ma mica fa il meccanico, ma la cosa è di per sè esagerata!).
Diciamo che TNT invece dà spazio a tutti dall'impiantino audiofilo e/o tweakato al megaimpianto, dal tweaker appassionato a chi invece non lo smonterebbe mai! Diciamo che è più "popolare", nel senso positivo, in una parola più "democratico".
Grazie dell'attenzione,
Ciao
Mauro - E-mail: maurodigia1 (at) tiscali.it

LC
Caro Mauro,
tirata d'orecchi per la prolissità, invero eccessiva. Come dico sempre, se vuoi che la gente ti legga o ti ascolti fino in fondo, devi cercare la sintesi...
Qualche commento sui due punti principali da te sollevati.
Web popularity. I meccanismi coi quali Google mette ai primi posti un sito sono vari, ed alcuni ancora misteriosi. Certamente la popolarità di un sito è tra questi ma bisogna anche intendersi sul termine preciso. Popolarità, per un motore di ricerca, significa anche e soprattutto quanti siti ospitano un link al sito in esame. Se sono tanti, significa che il sito merita di essere visto, se sono pochi, viceversa. TNT-Audio, effettivamente, è linkato un po' ovunque nel mondo. Un'occhiata alle
statistiche mensili dovrebbe dare un'idea almeno vaga. Nel mese di Ottobre sono state registrate quasi 20.000 pagine diverse che ospitano un link a questo sito. I "siti" sono in realtà meno, in quanto molti di essi pubblicano il link più volte, in pagine diverse.
C'è poi tutta la questione legata al quanto spesso un sito viene aggiornato. I motori (non solo Google) sono "bastardi": visitano i siti periodicamente e controllano quanto frequentemente il sito viene aggiornato e come. Se un sito rimane fermo per 6 mesi, è ovvio che coli a picco nei rankings del motore. I motori di ricerca devono offrire informazioni "recenti" e "rilevanti". E' chiaro che un sito linkato un po' ovunque ed aggiornato spesso risulti a loro molto gradito.
Non solo, ma la costruzione stessa del sito ha grande importanza. E' quello che i visitatori normali non vedono ma che è nascosto nel codice HTML che genera il sito. Pagine fatte con certi criteri vengono indicizzate meglio di altre...
Inoltre, anche la struttura ad albero del sito può favorire o meno l'indicizzazione. Alcuni motori non scendono al di sotto di un certo numero di directories, ad esempio. TNT-Audio è una struttura a due livelli, solo in un caso a tre.
Insomma, non vorrei andare troppo sul tecnico ma, in generale, si può dire che sia Google che gli altri motori premiano i siti fatti meglio, quelli più "dinamici" (intesi come frequenza di aggiornamento) e quelli più visitati e linkati. Le ragioni di un così alto ranking nei motori di ricerca, credimi, non sono casuali, ma frutto di un lavoro attento e scrupoloso che fa sì che siti più belli da vedere (ci criticano per questo) stiano sempre sotto TNT-Audio in quanto a ranking :-) Capita spesso, ad esempio, che cercando un prodotto HiFi la recensione di TNT-Audio appaia più in alto rispetto al sito del produttore stesso ;-)

Tweaking. TNT-Audio da sempre ha dedicato ampio spazio sia al tweaking ed all'autocostruzione che ai prodotti di prezzo "popolare". Sono due punti fermi sui quali basiamo la nostra filosofia. Non mi sento tuttavia di biasimare o giudicare chi per principio non prende neppure in considerazione il tweaking. Moltissimi audiofili sudano freddo alla sola idea di prendere in mano un cacciavite. Non ci vedo nulla di male, ognuno ha le capacità sue proprie, non siamo tutti uguali. Inoltre, e questa è anche la nostra posizione, andare a mettere mano, pesantemente, su prodotti costosi è un rischio, sia in termini di risultati ottenibili che di modifica del valore dell'apparecchio stesso. Un oggetto di classe, modificato, perde gran parte del suo valore sul mercato e, se ben costruito, è difficile che sia migliorabile in maniera sostanziale. Modificabile si, migliorabile...dipende.
Non addosserei poi tutta la colpa ad un solo sito o una sola rivista. I principali siti web del settore (Enjoythemusic, Soundstage, StereoTimes...) non trattano il DIY o il tweaking neppure di striscio. Anche Stereophile non fa molto di più. Ricordo che una volta trattò di un tavolino autocostruito e...guarda caso...era il nostro FleXy. Ne parlò in termini entusiastici ma non era un loro progetto. Da questo esempio si intuisce la ragione profonda (e rispettabilissima) per la quale l'autocostruzione è così poco trattata dalle riviste HiFi "commerciali": non dare fastidio ai propri inserzionisti i quali, in fondo, sono i soli che le mantengono in vita (ciò è specialmente vero per le riviste online gratuite). Guarda caso Stereophile ha parlato di un valido progetto di autocostruzione dicendo chiaramente che loro non c'entravano nulla :-) Come dire: "Provatelo, è un'ottima idea...ma non è roba nostra, quindi siamo innocenti" :-)
Anche in questo non vedo niente di scandaloso: chi ha un'attività commerciale, più o meno remunerativa come può essere una rivista HiFi, online o su carta, deve pensare a farla funzionare al meglio. Perché inimicarsi i costruttori che la sovvenzionano? Più volte ci è stato detto, da produttori di accessori, cavi e componenti HiFi, che i nostri progettini a costo quasi-zero procuravano loro un certo fastidio "commerciale". Noi, invece, la pensiamo esattamente al contrario.
Secondo noi l'autocostruzione a basso costo, specie degli accessori, può aiutare a convincere anche i più scettici che certe "trovate" funzionano per davvero. Una volta scoperta questa cosa senza investire chissà quale cifra, è più facile che per upgrade futuri vengano acquistati prodotti "commerciali". L'abbiamo sempre detto: con l'autocostruzione si arriva sino ad un certo punto. Non si può pensare di poter accedere a materiali e tecniche costruttive sofisticate fornendosi al Brico sotto casa. Nei pochi casi in cui si possa accedere a risorse "di pregio" i costi salgono molto e l'autocostruzione comincia a perdere la sua convenienza economica.
La stessa cosa l'abbiamo sempre affermata per il tweaking: non si può cavare sangue dalle rape. Ovvero: più di tanto non si può fare, certe prestazioni sonore rimangono relegate a prodotti sofisticati e di un certo pregio.
Accidenti, sono stato prolisso anch'io, ma la carne al fuoco era tanta. Chiedo venia.
Grazie per le belle parole e continua a seguirci!
Lucio Cadeddu

Stadio phono sotto i 1000 €
Buongiorno!!
Anzitutto i complimenti mi sembrano d'obbligo!! Può sembrare scontato ma Voi, assieme a pochi altri vs.colleghi della carta stampata, con il Vs lavoro rappresentate un vero punto di riferimento per me, ammalto di HAi -Fai nonchè idiofilo (a detta di qualcuno)!!
Venendo al motivo della presente gradirei ricevere un consiglio su di un preamplificatore phono MM,MC di buona qualità (ma va!?Detto tutto, detto niente). Il budget disponibile è 800-1000 euro al max!!
Preferirei le valvole ma non disdegno i transistor! Sono disponibile anche a trattare l'usato!! La musica che ascolto è la più varia (più di 1000 titoli tra cd e lp) passando da un genere all'altro senza problemi. Ultimamente ascolto molto pop-rock contemporaneo, cantautori italiani, Jazz classico!!
Uno dei parametri che mi piacerebbe migliorare rispetto al mio stadio fono decoroso (integrato nel pre Copland CTA 301 mk2) è la profondità dell'immagine!!! Il mio impianto: Pre Copland Cta 301 mk2, Finale Copland cta 515 (ibrido), Sorgente digitale TEAC vrds 25X, Sorg analogica REGA Planar 25 (+ Rega Exact, +alimentaz.Orbit, cablaggio VDH), Thorens td 160 (originale revisionato) + Denon DL103, diffusori B&W cdm 7 nt, Cavi di segnale Pre-finale (Straight Wire Maestro), Cd-pre (Purist Audio Museaus), Rega/Thorens pre(klimo ais/klimo eis), cavi potenza audioquest indigo in biw, cavi di alimentazioni GBL, SB3, TNT TTS.
Premetto che il suono mi piace e mi soddisfa parecchio. Mi sono interessato tempo addietro ad un Synthesis Brio (però è solo mm ed mc ad alta uscita). Stavo per approdare all'acquisto a scatola chiusa di un Audio Experience Concerto, ma la vs recente recensione mi ha frenato parecchio!!
Sono rimasto piacevolmente colpito ed incuriosito dalle recensioni e commenti relativi al Lehmann Black Cube SE, solo che non riesco a trovare nessun rivenditore italiano che tratti il prodotto (in caso saprebbe indicarmene qualcuno contattabile via internet??)
Ho ascoltato e mi è piaciuto molto il Lar della Klimo ma anche usato è purtroppo fuori budget! (1600 euro)!
Ora devo scappare perchè mi attende un lauto pranzo e dopo devo correre ad una fiera del disco usato e da collezione!!!
Chiedo scusa per la mia mancanza di sintesi, attendo con ansia un vs consiglio,
Grazie e buone cose,
Iacopo - E-mail: iapo (at) albamail.it

LC
Caro Iacopo,
il Black Cube SE è regolarmente distribuito in Italia da
Audio Lyric di Modena. All'estero, poi, è facilissimo trovarlo, ormai anche usato. Col tuo budget ci rientri tranquillamente, anche dovendolo acquistare nuovo. Fossi in te proverei a cercare un Silver Cube usato...non è facile da trovare ma potrebbe valerne la pena. In alternativa puoi valutare un EAR 834 a valvole o il Grado PH1. Se vuoi invece stare sulla parte inferiore del tuo budget, considera il classico Trichord Dino.
Il salto di qualità rispetto al tuo stadio fono integrato nel pre sarà comunque piuttosto sensibile. Tieni conto che nel budget devi anche far rientrare un cavo di segnale da stadio phono a preamplificatore che sia proporzionato alla qualità di quelli che già utilizzi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Customer care e disabilità
[Telecomando per disabili]Caro Lucio,
vorrei trarre spunto della lettera di Adolfo Morrone a proposito dell'Audio Analogue, per citare un episodio di grande sensibilità ed attenzione di questa azienda ai propri clienti, che merita davvero di essere raccontato.
Il mio amico Luca è stato in ospedale per tre anni, salvo brevi pause, a causa di un grave incidente che l'ha reso disabile, privandolo della capacità di camminare autonomamente e riducendo altre sue funzionalità motorie.
Essendo Luca un amante della musica, al suo ritorno a casa ha deciso di regalarsi un nuovo impianto hi-fi. Dopo alcune sedute di ascolto, io ed altri amici abbiamo acquistato per lui proprio un lettore Audio Analogue Paganini 24/192 e un amplificatore Puccini Settanta.
Tralasciando le buone qualità sonore di questo impianto, è subito apparso evidente che i bei telecomandi in metallo della Audio Analogue erano inutilizzabili da Luca, che non è in grado di muovere le dita. Infatti sono belli ma sono due elementi separati, piccoli, pesanti e con tasti microscopici.
Spiegato il problema all'Audio Analogue, sono stato richiamato dall'Ing. Marco Manunta, che ha chiesto dettagli circa il telecomando che sarebbe adatto a Luca. Ebbene, nell'arco di un paio di settimane l'Audio Analogue ha preparato un telecomando ad hoc unificato per i due apparecchi, dotato di tasti più grandi, non certo bello come quelli originali ma senz'altro funzionale.
Forse è perfino inutile dire che per un disabile la rimozione di una barriera all'utilizzo di un apparecchio è una premura gratificante, e la disponibilità dimostrata depone a grande favore della Audio Analogue e della sensibilità di chi ci lavora.
Cordiali saluti,
Fazio - E-mail: phatio (at) gmail.com

LC
Caro Fazio,
grazie per la segnalazione che non fa altro che confemare la grande attenzione della Audio Analogue verso i suoi clienti. In questo caso specifico mi pare che qualunque commento da parte mia sarebbe superfluo.
Lucio Cadeddu

Cavo FFRC
Egr. Direttore<,br> volevo ringraziare Lei e la sua rivista per i preziosi consigli che fornite, anche nella costruzione di accessori. In particolare ho realizzato il cavo di potenza descritto nel Vs sito e denominato
FFRC, che ho provveduto a collegare al mio sistema diffusori, composto da 2 sub passivi Beyma 12B100R e 2 satelliti con tw Beyma CP21F (sensibilità adeguata al sistema mediante pacco di resistenze) e mid Ciare PM 132.
Purtroppo, causa il ridotto diametro della canaletta sottotraccia che dalla parete dove è posizionato l'impianto arriva ai diffusori, il cavo FFRC l'ho potuto utilizzare solo per il collegamento che va dai sub ai satelliti.
Devo dire che ho fatto un bel lavoro e che il cavo finito si presenta effettivamente molto bene, direi che non sfigura certo se messo a confronto con cavi visti presso negozi ed anche al Top Audio.
La cosa che più mi attrae del suo utilizzo è che c'è effettivamente qualcosa di diverso nel suono riprodotto, anche se non sono ancora riuscito a comprendere cosa. Ritengo che si possa sintetizzare con minore fatica di ascolto (anche ad alti livelli di volume), migliore messa a fuoco, arretramento dello stage (in sostanza il suono sembra provenire da un punto posto ben oltre la linea dei diffusori), in definitiva mi piace anche se non ho ancora capito il perchè, ma tant'è che nel fine settimana appena trascorso mi sono riascoltato pacchi di CD con estremo compiacimento.
Mi sentivo in dovere di condividere la mia esperienza positiva e suggerire anche ad altri utenti, prima di investire cifre bestiali nell'acquisto dei cavi di potenza, di fare un tentativo.

P.S. Il tutto mi è costato la bellezza di 25,00 Euro...
Cordiali saluti,
Diego - E-mail: Diego_Andolfato (at) despar.it

LC
Caro Diego,
grazie per il feedback positivo sul nostro progetto FFRC. Quello che senti e che non riesci a trasformare in sensazioni chiare è un fenomeno abbastanza "normale" quando si fanno certi tipi di upgrade. Diventa difficile descrivere COSA sia in realtà cambiato, ma ci si rende conto che la Musica la ascoltiamo più volentieri, che sia aumentato il senso di "realismo" e di naturalezza, come se tutto fosse un po' più vero.
Nel mio impianto "B" al momento utilizzo meccanica Linn Karik e convertitore Linn Numerik, la coppia che era il top di gamma di Linn fino a qualche anno fa, prima del CD12 :-)
Dopo che ci si abitua ad un certo suono, sembra quasi che tutto sia "ovvio". Così, qualche settimana fa, ho prestato il Numerik ad un amico temporaneamente sprovvisto di DAC esterno. Di conseguenza ho dovuto ascoltare i CD col solo Karik (che funziona anche da lettore integrato). Ebbene, è difficile descrivere esattamente ciò che è successo, perchè il suono, parametro per parametro, è rimasto sostanzialmente immutato. Complessivamente, però, è peggiorato e non di poco. Sembra tutto più "piccolo", più artificiale, meno reale, insomma. Eppure bassi, medi, alti, dinamica etc sono tutti al proprio posto. E' un caso nel quale il totale è più della somma delle parti. Il nostro cervello fatica ad individuare un parametro preciso, ma percepisce che l'insieme è nettamente migliore. Ecco, questo è ciò che credo sia successo a te con gli FFRC.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Upgrade sostanziale con 600 €
Buongiorno Lucio (mi permetto di darti del tu) e complimenti per il tuo sito ricco di informazioni e veloce da consultare, sono un ragazzo di 24 anni con la passione per la musica (ascolto di tutto dai Nine Inch Nails a ...Sade :-)
Posseggo un coordinato Aiwa a componenti separati modello z-d95m (primi anni '90); ora mi sono riproposto di ascoltare la musica con un sistema "più musicale"; recentemente sono venuto in possesso di un amplificatore pioneer qx-747 (è un modello quadrifonico che io chiaramente ascolto in modalità stereo) anni '76 in ottime condizioni, lo sto ascoltando con un lettore cd economico e i diffusori dell'Aiwa sx -z95 (casse a due vie -woofer- tweeter e- s tweeter 89 db 6 omhs); mi piace molto come suona, grintoso veloce e pulito.
Vorrei però capire se può essere una discreta base per un impiantino "decente" anche se un po' vintage a questo punto :). Se ne dovesse valere la pena, che diffusori e che sorgente digitale mi consiglieresti di acquistare (anche nell'usato) per completare la catena (max in tutto posso spendere attorno ai 500-600 euro), come cavi ho già costruito gli Star di TNT-Audio.
Ti dico anche che ascolterei prevalentemente in una stanza di 4x5 metri arredata con due librerie, posso sitemare i diffusori praticamente dappertutto senza vincoli.
grazie per i tuoi consigli,
Massimiliano - E-mail: mcatk80 (at) virgilio.it

LC
Caro Massimiliano,
non ho idea di quanto economico sia il lettore CD che tu utilizzi attualmente. Se fosse un modello almeno da tavolo (e non portatile) potrebbe ancora restare al suo posto. Io cambierei infatti ampli e diffusori. L'interessante Pioneer "vintage" quadrifonico non ha molto senso di esistere oggi, se non a livello di curiosità "storica". Con 600 € massimi, nell'usato, riesci ad acquistare ampli e diffusori di livello decente, direi. Per l'ampli, stanzierei non più di 150-200 € da dedicare alla ricerca di uno dei tanti modelli NAD, Rotel, Arcam, AMC, Proton etc che si trovano oggi nell'usato. Direi che c'è solo l'imbarazzo della scelta. Fai una ricerca ed eventualmente chiedimi lumi non appena hai una rosa di candidati in quella fascia di prezzo.
Coi 400-450 € restanti riesci ad acquistare ottimi diffusori da supporto (Sonus Faber Concertino, Aliante Spazio, qualche modello Chario serie Hiper) o anche qualcosa in tipologia torre da pavimento (Indiana Line serie Arbour, KEF serie Cresta o Coda, ancora Chario serie Syntar...).
Una coppia ampli-casse così costituita potrà fungere da ottima base di partenza. Qualora dovessero avanzarti 100 € o poco più, prova a vedere se riesci a reperire nell'usato un lettore CD tipo Marantz CD53/63/67, NAD 502/520, Rotel RCD931 etc.
Il Pioneer lo puoi vendere per finanziare l'acquisto della sorgente. Credo che 100 € ce li dovresti ricavare, a patto di trovare l'appassionato del periodo. Gli ampli ed i sintoampli quadrifonici della Pioneer sono abbastanza difficili da trovare in buone condizioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione per le Ditton
Egregio Direttore,
ormai sono, almeno mentalmente, nel caos più totale.
La passione per l'alta fedeltà, oggi è realmente un lusso! Credo di aver letto o quasi, ogni singolo articolo redatto su TNT; tutti molto interessanti ma ormai non riesco più a trovare la giusta via, o per essere più precisi "la mia via".
L'impianto che posseggo è ovviamente un entry level:

Ovviamente ragionando da ex musicista nostalgico e appassionato di musica prevalentemente strumentale, cerco, per quel che posso, di trovare un equilibrio che mi permetta di ascoltare i modesti componenti che posseggo al massimo delle loro potenzialità.
In tutta onestà ho provato una coppia di monofonici Denon, un sintoamplificatore Pioneer SX, un integrato Luxman L e mi rimane un test col Marantz 1060 ma continuo a sentire una predisposizione alla gamma medio bassa.
L'unico che mi ha dato soddisfazione (non in termini di gamma) è proprio il Nad 3020, ma credo che forse sia il caso di pilotare le Celestion con una amplificazione un po' più generosa in termini di "corrente", o sbaglio?
Forse tutto ciò è follia pura ma ho realmente bisogno di un suo consiglio.
Mi rendo conto che non può esprimere giudizi o offrirmi su un piatto d'argento le scelte che lei, al mio posto farebbe, quindi ho in mente di provare ancora le seguenti amplificazioni e vorrei un suo parere: La ringrazio anticipatamente,
Vincenzo - E-mail: vgionta (at) avant-garde.it

LC
Caro Vincenzo,
tra le quattro soluzioni che hai prospettato porrei ai primi posti la coppia Dynaco e quella Naim, con una leggerissima preferenza per quest'ultima considerando che cerchi un modo "energico" per pilotare le tue Ditton. Il 140 le piloterà senza problema alcuno, fornendo un suono veloce, dinamico e di grande impatto. Escluderei la coppia Quad, per demeriti del pre, più che altro. Il finale andrebbe benissimo, infatti. Escluderei anche l'integrato Sansui, a mio parere perdente nel confronto con le altre elettroniche, di ben altra classe. Anche il Marantz 1060 che devi ancora provare non può essere la soluzione. Ha un suono accettabile ma definitivamente "datato", un po' gonfio e scarsamente dinamico.
Tenendo conto del livello della sorgente (abbastanza alto) prima o poi dovrai anche mettere in conto un ammodernamento dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio lettore CD intorno ai 600 €
Salve gentile direttore,
essendo in vista di un upgrade le chiedo un consiglio: posseggo un marantz cd63se (modificato operazionali, condensatori audiofili in tutte le sezioni, schermature, diodi Schotty, uscite rca con massa e segnale placcati oro, insonorizzazione, punte e sottopunte, vaschetta iec, transistor di muting tolti etc.), Nad c350 con punte e sottopunte, piatto Project phono, Diffusori Kef q55 ricablati VDH con punte, cavi segnale Art Millenium 3000, cavi potenza Audioquest Midnight in monowiring(il biwiring, nel mio ambiente, aumentava si l'ampiezza del palcoscenico ma rendeva meno focalizzate e più confusi i toni medi in parole povere a volte non si capivano le parole), cavi alimentazioni di sezione maggiorata ma non schermato (non ho la terra sulla presa a muro).
Con le modifiche al Marantz è come se una specie di velo si fosse tolto ed è aumentato il dettaglio; con le punte in generale si è sfilato il basso sempre presente; rimane un impianto molto piacevole naturale (quasi analogico anche col cd) da ascoltare con un nad c350 caldo ma non troppo e lettore cd quasi sempre all'altezza. Dopo 1 anno è però venuto fuori qualche difetto

  1. A volte il basso è poco chiaro quando si sovrappongono più linee ma questo forse lo potrei attribuire al fatto che una cassa è a 15 cm dalla parete laterale!
  2. dopo un anno di ascolto (all'inizio non me ne accorgevo) è evidente il calo di rendimento quando metto musica più complessa (big band, classica) soprattutto ad alto volume c'è una sorta di compressione (che non c'è con la stessa musica a basso volume e non c'è con musica più semplice né ad alto né a basso volume)
Propenderei quindi a pensare in prima battuta al lettore in effetti tweakandolo ho voluto supplire a quella regola generale da lei indicata che il lettore dovrebbe essere l'elemento più di qualità dell'impianto, in quanto se il segnale arriva scarso sarà riprodotto scarsamente! Ma ora i nodi sono venuti al pettine; se lei ritiene che possa essere il cd player nasce il problema di quanto dovrei spendere per ridurre questo difetto e in generale per migliorare la qualità nel senso di cui sopra? Ho visto nell'usato nei vari mercatini (speriamo ancora non venduti): Soprattutto YBA cd Special cosa ne pensi? Otterrei veri miglioramenti?
Mi scuso per la lunghezza.
Grazie e saluti
Anonimo - E-mail: eclypse111 (at) yahoo.it

LC
Caro anonimo,
tra le macchine che hai elencato, tutte nettamente superiori al CD 63 pur modificato, io propenderei per il Naim CD3 e per l'YBA CD Special. Di Holfi ho recensito il top di gamma (
Xaurus Rex NFB) e confesso che il prezzo non era esattamente rapportato alla qualità complessiva, almeno dal punto di vista sonoro. Non conosco lo Xara, modello inferiore, ma immagino non si discosti troppo dallo Xaurus da me provato. Il Paganini potrebbe in effetti avere un bilanciamento timbrico a te non gradito.
In ogni caso, se c'è un problema ambientale (casse mal disposte, mi pare di capire) non aspettarti grandi rivoluzioni. Una disposizione infelice dei diffusori e/o un ambiente non ideale possono influire ben più di un cambio di lettore CD.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quale amplificazione per le Thiel
Egr. Direttore,
seguo la sua rubrica da molto tempo ed ora mi trovo nella condizione di chiederle il "consiglio degli acquisti". Ascolto musica prevalentemente vocalist e Jazz in una stanza 5,5x4m. adibita solo ad uso musicale e mediamente assorbente. Sono recentemente venuto in possesso di diffusori Thiel CS 2.3 che venivano eccellentemente pilotati, dal precedente proprietario, da monofonici Monarchy T100 e preanplificatore VTL.
Ora io mi trovo nella necessità di reperire un integrato, od un pre più finale, che possano pilotare senza difficoltà il carico non certo facile di questi diffusori. Ho fatto delle prove con il mio attuale amplificatore valvolare Sintesy Ensemble da 30w ma, nonostante la buona volontà, proprio "non gliela fa" (poca dinamica, bassi gonfi, percezione di pochi dettagli); ho ripetuto la prova con amplificatore, di un amico, Audiogram MB2 da 60w. E' migliorata la dinamica ma dopo cinque minuti di ascolto ho dovuto spegnere per difficoltà al mio udito.
Nel mio ambiente non ho bisogno di una forte pressione acustica ma vorrei rendere al meglio i diffusori citati cercando di mantenere un certo senso di calore. La informo che sono in possesso di un cd Cairn Fog e di cavetteria autocostruita secondo i vostri progetti ma che forse dovrò presto cambiare (mi hanno consigliato i MIT). La cifra da me stanziabile per l'acquisto di una amplificazione è di 2500 € da destinare possibilmente nell'usato.
Mi scuso se mi sono troppo dilungato e la ringrazio anticipatamente per il consiglio che vorrà fornirmi.
Distinti saluti
Angelo - E-mail: apecora (at) inpdap.gov.it

LC
Caro Angelo,
per la cifra da te stanziata (2500 €) io punterei sia a soluzioni integrate recenti che a coppie pre-finale di qualche anno fa. Per gli integrati, non mi discosterei troppo dai due integrati Krell, sia il 300 che il più recente 400, a patto di trovarlo già usato. Potresti anche valutare l'ElectroCompaniet ECI-4 o precedenti e qualche modello Accuphase. Nel nuovo, invece, non trascurerei il Classé Audio CAP 101. Per quanto riguarda le coppie pre-finale il discorso si fa più complesso e bisogna andare un po' indietro negli anni. Ad esempio, se sei fortunato, per una cifra non troppo distante da quella da te stanziata, potresti trovare un finale Krell KSA 50 con uno dei pre entry-level (si fa per dire) della Casa americana. Una coppia Mark Levinson 28 + 29 potrebbe essere troppo fuori budget, purtroppo, specie se limiti le ricerche all'Italia.
Non disdegnerei una soluzione abbastanza eretica come una coppia Naim tipo 32.5 + 180, che rientra perfettamente nel budget da te stanziato. L'ideale sarebbe il NAP 250, ma poi avresti bisogno di un alimentatore per il pre e sforeresti il budget.
Mettiamola così: se ti senti abbastanza "avventuroso" lanciati pure nella ricerca dell'usato di qualche anno, magari anche all'estero. Se ti senti più tranquillo col nuovo, vai sull'integrato Classé, ad esempio, e se ti senti solo "mediamente" avventuroso, cerca uno degli integrati "recenti" che ti ho elencato.
In ogni caso le Thiel CS 2.3 ringrazieranno.
Infine, consentimi una nota a margine che credo di aver scritto più volte: l'acquisto di diffusori "importanti" e difficili da pilotare deve essere SEMPRE vagliata con attenzione. Si imbocca una strada che porta all'upgrade obbligato dell'amplificazione, con budget necessariamente elevati. Tanto per capirci ancora meglio, le tue casse meriterebbero ben più dei 2500 € da te stanziati.
Non facciamo come quelli che si comprano l'auto sportiva e poi ci mettono le gomme ricostruite perché il budget a disposizione è....finito :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli e casse sotto i 1500 €
Intanto complimenti, per la prima volta leggendo di hi-fi ho avuto la sensazione che i consigli dati siano del tutto spassionati, diversamente dalle sensazioni che si hanno leggendo le riviste a pagamento.
Devo sostituire il mio vecchio impianto che non è nulla di particolare (ampli Luxman lv-111, cd Philips cd620, piatto Technics, piastra Teac v-3000), quindi devo comprare subito diffusori e ampli, e in futuro giradischi e cd player.
Non ho problemi di budget ma preferirei rimanere sotto i 1500 €, ma posso spendere anche di + spalmando nel tempo gli acquisti. Per i diffusori sono orientato per un modello da pavimento da scegliere tra Aliante CNM Tower, Arbour 4.2 / 5.2 o altro di prezzo simile, purtroppo non sono ancora riuscito ad ascoltarle in quanto le Arbour sono quasi introvabili e nei prossimi giorni ascolterò le Aliante.
Per l'ampli e il cd sarei orientato sui NAD C320 BEE / C521 BEE che posso prendere la prossima volta che vado in inghilterra a meno di 500 euro, mentre per il giradischi causa la moda del "vintage" l'usato a cui pensavo di rivolgermi è sopravvalutato, quindi pensavo di prendere nuovo anche quello, magari + in là, accetto suoi consigli per fascia sui 500 euro (nuovo) e sui 200 (usato) e volevo sapere cosa ne pensa del nuovo giradischi Marantz tt-15 molto carino ma del quale ignoro il prezzo e soprattutto il suono.
Altro problema sarebbe l'ingresso phono mancante nel nad, ho visto che si parla molto bene dell'Audio analogue e dell'Aeron (questo su altri siti), entrambi hanno l'ingresso fono e sono ditte italiane, cosa che non mi dispiacerebbe, ma già il prezzo sale un po'.
Un'ultima domanda: cosa ne pensa dei valvolari cinesi Cayin e del cd valvolare pseudo-americano Jolida?
Pietro - E-mail: jarp-u (at) email.it

LC
Caro Pietro,
condivido le tue scelte per i diffusori, cui aggiungerei anche altre "torri" tipo Chario serie Syntar o KEF Coda 90 e Rega Alya, sempre che riesca a trovarle ed ascoltarle. Bene anche la scelta delle elettroniche, cui affiancare un pre fono dignitoso come il ProJect PhonoBox, ad esempio, o qualcosa di meglio da cercare usato. Per quanto riguarda i giradischi potresti pensare a qualche modello ProJect, nuovo, l'offerta è molto ampia (es. RPM 4 o 1.2) oppure il classico Rega P2. Nell'usato, con 200 € riesci a prendere qualche vecchio Thorens e se sei fortunato un Rega Planar 2. Visto che hai la possibilità di andarci, considera che in terra d'Albione i giradischi "inglesi" costano davvero poco, usati, e si trovano con grande facilità.
Non conosco il nuovo giradischi della Marantz.
Infine, sugli apparecchi cinesi mi sono espresso più volte su questa rubrica. Allo stato attuale non ho abbastanza elementi per formulare un giudizio sensato. Per quanto riguarda il lettore CD Jolida, invece, c'è un dettagliata (e molto positiva) prova d'ascolto qui su TNT-Audio.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli integrato per 1000 €
Egregio direttore,
ho acquistato circa 1 anno fa il seguente impianto:

la sala di ascolto è un rettangolo 4x7metri e l'impianto è centrato nel lato corto. Mi piace ascoltare musica jazz e rock.
Mi dissero, al momento dell'acquisto, che l'ampli era l'anello debole della catena e, dopo un anno di ascolto, vorrei migliorare questa componente. Il mio budget è di 1000 €. Vista la poca disponibilità dei venditori a far provare a casa i componenti, Le chiedo un aiuto per orientarmi nell'acquisto di un integrato che possa ben sposare le AZ TWO.
La ringrazio,
Michele - E-mail: michele.terlizzi (at) teleclient.it

LC
Caro Michele,
i tuoi diffusori hanno una sensibilità piuttosto alta per cui non richiedono enormi potenze per esprimersi al meglio. Prima di procedere coi consigli vorrei però ricordarti che i diffusori Audio Note della serie AZ sono pensati e progettati per disposizioni in ambiente abbastanza particolari, diciamo in prossimità degli angoli della stanza. Hai seguito questa indicazione?
Il budget stanziato purtroppo non consente di scegliere ampli a valvole di bassa potenza, che potrebbero essere un buon abbinamento con le Audio Note. L'unico che mi viene in mente, che sia facilmente reperibile, è il
Synthesis Nimis, provato anche qui su TNT-Audio. Essendo una scelta un po' particolare, sarebbe opportuno che tu lo valutassi per bene all'interno del tuo impianto.
Le possibili scelte alternative, sul nuovo, sono tutte nel campo degli integrati a stato solido ed i nomi sono più o meno sempre gli stessi: Audio Analogue Puccini SE Remote, Cyrus 6, Monrio Asty, NAD C370/372, Rega Mira. Il tuo Arcam 7 non è poi così malvagio come ti hanno detto, il salto qualitativo "in avanti" potrebbe non essere sensibilissimo.
In tutta sincerità, piuttosto che tanti piccoli upgrade, preferisco sempre farne pochi ma più sostanziali. Per capirci: se questa è la cifra massima che sei disposto a spendere per un nuovo amplificatore, gli oggetti citati potrebbero comunque darti delle belle soddisfazioni. Se, invece, pensi di poter destinare a questo "upgrade" una cifra più importante, aspettando un po' più di tempo (accidenti, hai l'impianto da appena 1 anno! :-)) ti consiglierei di soprassedere ed attendere tempi migliori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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