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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Misteriosi diffusori da pavimento per 65 (!!!) € + obesità
  2. Integrato o pre+finale con 700 €?
  3. Vecchi amori
  4. Pilotaggio di planari
  5. Solo entusiasmo
  6. Sssssibilanti
  7. Primo impianto con 500 €
  8. Consigli per un amplificatore finale intorno ai 2000 €
  9. Re: Torri Basse
  10. Diffusori da scaffale per 1000 €

Re: Misteriosi diffusori da pavimento per 65 (!!!) € + obesità
Caro Lucio (mi permetto di darti del tu), ti scrivo per due motivi: il primo è per svelare il mistero della mia lettera del
Volume 315: "Misteriosi diffusori da pavimento per 65 (!!!) Euro" ed il secondo è... beh, poi te lo spiego.
I diffusori in questione si possono vedere sul sito www.denver-electronics.com e sono il modello SP-1000S (S sta per silver.... credo); effettivamente sono scarsini ma rappresentano per me una perfetta "palestra del tweaking", visto che si può migliorare praticamente... tutto!! :-))
Li ho acquistati presso la catena di supermercati "Famila" e poco tempo fa li ho rivisti esposti a 78 Euro, stavolta. Il secondo motivo è una riflessione stimolata in me dalla lettura della lettera di Angelo-Superciuk "Alan Ford o Superciuk (più pomodori cipollati)???" del Volume 325.
D'accordo con te, credo che la passione dell'HI-FI, come quella di collezionare francobolli o mutande, sia in quanto tale (o dovrebbe essere) un piacere. Le cose piacevoli della vita non creano problemi, sono azioni che chiunque compie volontariamente, nel tempo libero e la cui interruzione non comporta stravolgimenti di vita od insonnie od inca... arrabbiature! Se non è così c'è qualcosa che non va...
Quando una passione od un hobby passa dalla sua naturale dimensione ludica e "leggera" ad una dimensione troppo intensa è probabile che in quel momento la persona abbia la tendenza ad utilizzare i suoi hobbies come SOSTITUZIONE di qualcosa.
Ovviamente non penso all'obesità patologica o disfunzionale ma sono un ex obeso e non mi sono affatto sentito ferito dalle tue riflessioni riguardo l'alta percentuale di obesi che hai notato nelle fiere: la mia malattia era causata da un cattivo rapporto col cibo, che utilizzavo per "riempire" vuoti di vario genere che mi davano molta sofferenza. E' stata dura ammetterlo a me stesso ed agli altri, ma era l'unica cosa che potevo fare. Ero, di fatto, un drogato e l'unica mia fortuna è stata che la sostanza da cui dipendevo, il cibo appunto, era innocua (realtivamente, se pensiamo al diabete ed alle malattie cardiovascolari).
Molto prima delle tue considerazioni, ho scoperto che fare un giretto in bici e magari conoscere qualche persona nuova, molte volte è meglio che una pizza ai peperoni o sei ore tappato in casa ad ascoltare musica, anche se suonata divinamente da un impianto che costa come una Panda!
Permettimi di fare un appello ai lettori di TNT-Audio: RAGAZZI, RILASSATEVI. Leggete il labiale: R-I-L-A-S-S-A-T-E-V-I !
Credetemi, non è un dramma se il vostro impianto ha i transienti scarsi o i bassi rimbombanti o se non potete permettervi di comprare il cavo da 12.000 euro o se Lucio Cadeddu dice cose che Voi ritenete poco ortodosse! E non vale neanche la pena di litigare con quel vostro amico che vi ha detto che il vostro impianto fa cag... hem, pena! :-))
La passione per l'HI-FI dovrebbe essere solo UNA componente della vostra vita, non TUTTA la vostra vita.
Devo confessarti, Lucio, che il tono della lettera di Superciuk mi ha un po' gelato, ho percepito un vago risentimento che, francamente, non capisco. Mi sono venute in mente alcune immagini di tifosi di calcio che si pestano.. forse esagero? Mah... spero proprio di sì.
Ciao Lucio, e grazie ancora per la tua DISINTERESSATA, GRATUITA E NON COMMERCIALE CyberRivista: alcuni farebbero bene a ricordarsene, ogni tanto!
Antonio - E-mail: totolibero (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
appena ho voglia e tempo mi voglio levare lo sfizio di acquistare quei diffusori o chiederli in prova. Preannuncio che qualcosa di simile dovrebbe arrivarmi in prova in questi mesi, parlo di diffusori veramente ultra-economici....
Per il resto non posso che concordare con te e ringraziarti per il feedback. L'hobby è divertimento, quando diventa "sostitutivo del pasto" (o di ...ehm...altro) significa che siamo abbondantemente fuori rotta, pronti ad imboccare una strada molto pericolosa. Cerco di ripeterlo sempre, ogni volta che mi sembra di notare atteggiamenti ossessivo-paranoici. Evidentemente, però, molti cercano solo una spalla su cui piangere e, possibilmente, riversare tutti i propri dubbi esistenziali.
Lucio Cadeddu

Integrato o pre+finale con 700 €?
Ciao Lucio,
ti avevo scritto qualche mese fa (
Vol. 309) chiedendoti consigli per i diffusori, sono quello del "cambio un componente all'anno". Ti dico subito che quest'ultimo proposito è fallito miseramente, non avevo considerato quanto sarei stato preso dal morbo dell'audiofilia.
Attualmente l'impianto è così composto:

In pratica l'unico sopravvissuto è il Proton...Sono decisamente soddisfatto del suono raggiunto, purtroppo la geometria della stanza non mi permette un posizionamento ideale dei diffusori, ma nonostante questo i miglioramenti sono stati sensibili (da aprile potrò disporre di una sala più ampia e più libertà di manovra).
Vengo alla domanda: sono molto tentato dalla soluzione pre e finale/i separati, però il budget che prevedo per singola spesa (attorno ai 700 €) mi sembra basso per permettermi di acquistare in blocco qualcosa di buono. Il Proton è dotato di separazione pre/finale, sarebbe una mossa tanto stupida puntare su un pre o un finale (magari usato) da utilizzare in via transitoria associato al Proton in attesa dell'acquisto complementare?
In questo caso il Proton sarebbe meglio usarlo come pre o come finale? Oppure è meglio se mi metto il cuore in pace e cerco un buon integrato?
Qualsiasi acquisto sarà subordinato ad ascolti vari, e comunque ho tanto tempo davanti per decidere visto che l'impianto ora come ora mi soddisfa, vorrei però iniziare a chiarirmi qualche dubbio.

P.S. Un ringraziamento a te e a tutti i redattori di TNT-Audio per il lavoro favoloso che svolgete, un grazie anche agli utenti della community che (quando non litigano su come dividere l'atomo) sanno essere competenti e disponibili.
Simone - E-mail: soropallo (at) inforel.it

LC
Caro Simone,
brutta malattia l'upgradite, eh? :-) Fai bene a non avere fretta ed a guardarti intorno. Il budget a disposizione non è altissimo e, stando così le cose, io punterei ad un ampli integrato, anziché ad una soluzione pre-finale. Con 700 € nel mercato dell'usato qualche buon acquisto si riesce già a fare. Il solito Audio Analogue Puccini SE remote, ad esempio, potrebbe essere reperibile anche per qualcosa in meno. Se sei fortunato e/o dai un'occhiata anche all'estero potresti incappare in un ottimo Densen Beat 100, un Naim Nait 5, un Meridian 551 o un Rega Mira 3.
Nel frattempo ti consiglio di mettere mano ai cavi. Il 200 della Monster ed il nostro TNT Star sono due elementi assolutamente entry-level, puoi avere ben di più anche con altri progetti di autocostruzione come il TNT Piano 6/1, il TNT Triple T o U-Byte. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vecchi amori
Ciao Lucio, è da un po' di tempo che bazzico in TNT cercando di risolvere il mio "piccolo" problema (che magari problema non è), ma purtoppo le varie lettere a proposito di LP12 e GRACE F9E non sono riuscite ad illuminarmi, cosicchè eccomi qui per chiederti un "piccolo" consiglio.
Sono un felice e fiero possessore di un impianto analogico composto da: diffusori Rogers LS3/5a, cavi di potenza Van den Hul, ampli Klimo Kent (due mono Van den Hul Silver), cavi di segnale WBT 2016 + connettori WBT 0150, pre Counterpoint SA-1000E, sorgente Linn Sondek LP12 (classe +/- 1990, .... ho già letto le recensioni di Hartmut in proposito), braccio Akito e testina Roksan Corus Black.
Sono andato a ritroso perchè il tarlo che mi rode stà proprio alla fine e .... nella mai dimenticata GRACE F9E, che conservo ancora, come un cimelio, sua nella custodia originale (scatola di cartone inclusa) in attesa di chissà quale evento miracoloso dopo che il Sig. Torlai, un brutto giorno al TOP-AUDIO di Milano di parecchi anni fa, mi disse che era irrecuperabile.
Non che la Corus Black nel complesso del mio impianto suoni male (ed in effetti potrei forse, senza tanti problemi, comprarmi lo stilo di ricambio) ma, secondo Te che testina potrei montare per riavere o almeno avvicinarmi al suono della mia compianta F9E con un bugget massimo di 5 o 600 euro? (ho letto anche la recensione di Jon Sek ma con le Sumiko credo di essere un po' fuori bugget!).
Ascolto un po' di tutto e l'ambiente credo sia più che ottimo, circa mt.7x5xh.2,70, assolutamente asimmetrico, senza risonanze apparenti, con i diffusori distanti tra loro 1,5 mt., 2 mt. dalla parete di fondo e più di 1 mt. da quella laterale più vicina, punto di ascolto a 4,5 mt. dai diffusori (forse un po' lontano) e non ho nemmeno bisogno di utilizzare il "bilanciamento" del pre, tant'è che l'ho fatto by-passare; il problema principale credo sia l'abitudine all'ascolto a volume molto basso nelle ore serali ed infatti, per darti un'idea, prima di acquistare la Corus avevo provato una MM2 Van den Hul che ho dovuto immediatamente sostituire poichè, nonostante il dettaglio fosse ottimo, il suono era incredibilmente "lontano", con i medi talmente arretrati che per ascoltare le voci dovevo alzare il volume a livelli inaccettabili (sia per i Miei che per il vicinato!).
E' per questo che dopo la brutta esperienza della MM2 ho "quasi" abbandonato l'idea di montare un'Ittok o di fare altri cambiamenti troppo invasivi sull'impianto, come magari passare ad una MC in quanto dovrei anche fare sistemare lo stadio phono dell'SA-1000 e poi, come suonerebbe?
Il mio sogno? Trovare in qualche negozio uno stilo di ricambio dimenticato per la mia F9E o qualcuno che mi dica: "sistemare? si può fare!" Ma dimmi, suonava proprio così bene la mia GRACE, o forse, è solo un lontano ricordo distorto e me lo sono solo sognato?
Ciao e grazie
Luca - E-mail: luro63 (at) libero.it

LC
Caro Luca,
i ricordi, in HiFi, giocano spesso dei brutti scherzi, di questo bisogna sempre tenerne conto. Ciò che ricordiamo, infatti, non è il "suono" ma la sensazione che ci ha impressionato. Un mio amico, ad esempio, ricorda lo stupore che provò quando ascoltò un mio vecchio impianto, essendo lui a completo digiuno in tema di HiFi. Rimase così impressionato che oggi, a distanza di tanti anni (15, credo), ricorda come straordinario quell'impianto...che tanto straordinario non era.
Infatti in seguito ha avuto modo di ascoltare cose molto migliori ma ormai lo stupore era già...svanito.
Detto questo, l'unica cosa che mi sento di consigliarti, perché tanto so che al cuore non si comanda, è quella di cercare una Grace in giro per il mondo, usata o da ricondizionare. Non è escluso che non si riesca a trovare anche qualche ricambio originale...
Metti "Grace F9E" su Google e naviga tra i risultati, qualcosa salta fuori di sicuro. Tempo fa c'era uno stilo di ricambio su Audiogon per la folle cifra di 25$ :-)
Stai attento però alle aspettative troppo elevate generate dal ricordo. A volte il "reality check" ha l'effetto di una doccia fredda...
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Pilotaggio di planari
Egregio Direttore, mi permetto di scriverle nuovamente (vedi
Vol. 304), sia per rinnovarle (incrementati) i complimenti per la sua rivista che per ringraziarla del servizio (gratuito!) che mette a disposizione di tutti gli appassionati di musica e dei sistemi per riprodurla. Se mi concede una brevissima divagazione, vorrei ricordare che la musica, la sua creazione e il suo ascolto, restano tra le attività umane più misteriose e meno razionalmente classificabili; in un mondo in cui le sensazioni e le emozioni sembrano doversi uniformare a canoni convenzionali, la musica rimane se non l'unica almeno una delle poche fonti di vera emozione individuale.
Non è poco, e non è da poco occuparsene con qualità. Complimenti.
La disturbo invece per un problema che non riesco a chiarirmi completamente e mi auguro che possa essere di interesse generale, ovvero l'interfacciamento tra diffusori elettrostatici (o isodinamici) e l'amplificazione (stato solido, valvolare???). Brevemente le illustro la mia situazione attuale: seguendo i suoi consigli ho provveduto ad integrare nel mio impianto un pre (McIntosh MC504) e di sostituire le sorgenti (erano quelle più datate) e (dopo svariati ascolti, sempre più difficili purtroppo) un lettore CD Jolida JD 100A e un Project 2 Xpression con testina Goldring G1042... e non dica che la sua rivista non ha impact factor :-) ... scelte di cui sono felicissimo.
Ho anche deciso di utilizzare stabilmente come diffusori le Magneplanar (sono piccole le SMG, ma con la musica che preferisco, jazz, soul, classica da camera, vocalist, assolutamente insuperabili). E qui (forse) cominciano i problemi: il finale.
Attualmente utilizzo un Marantz (AC 170) la cui prima impressione è stata molto positiva ma che dopo alcuni mesi di ascolto, ho iniziato a riconsiderare: gamma bassa presente, ma medi un pizzico troppo invadenti e gamma alta apparentemente molto (troppo!) condizionata dalla qualità della incisione. Fronte sonoro spazioso ma non profondo. Accanto all'impianto sono cresciuti anche gli accessori (cavi schermati e vaschette IEC filtrate, cavi di segnale tipo Piano6, MC Interlink 400 tra pre e finale, Van Den Hul come cavi di potenza), le casse sono posizionate come richiesto, gli apparecchi smorzati, la testina allineata, l'ambiente è sufficiente (6x4) e assorbente.
Non mi fraintenda, sono veramente più che soddisfatto, ma resta la sensazione che "qualcosa" sia fuori posto. Dove iniziare a cercare? E comunque, giusto per tornare alla questione generale, quali amplificazioni preferire con diffusori difficili come gli isodinamici e gli elettrostatici? Oltre alle prove di ascolto, quali parametri elettroacustici devono essere maggiormente considerati? Sarei molto contento se lei mi desse un suo consiglio e soprattutto la sua esperienza.
La ringrazio anticipatamente e rimango in attesa di una sua risposta.
Buon lavoro!
Enrico - E-mail: enrico.capochiani (at) poste.it

LC
Caro Enrico,
ti ringrazio innanzitutto per le belle parole sul nostro umile operato. Condivido in pieno la tua opinione sulla Musica come Arte difficilmente classificabile. E' questo uno dei motivi per i quali rifuggo dai tentativi di classificarla in generi "colti" e "popolari", in arte di serie A e di serie B.
Sulla tua questione circa il pilotaggio dei diffusori planari invece tendo a dissentire. Infatti proprio le Magneplanar sono tra i diffusori più facili da pilotare che ci siano in circolazione, coi loro 4 ohm quasi puramente resistivi. L'unica "difficoltà" può essere ricondotta alla sensibilità, in genere piuttosto bassa, che necessita di potenze abbastanza elevate, specie in ambienti di grandi dimensioni. Diverso è il discorso per le elettrostatiche, talvolta un po' complicatucce da pilotare per bene.
Quindi, quel che senti non è probabilmente un amplificatore "affaticato" o in difficoltà quanto piuttosto la sua impostazione timbrica che evidentemente non ti soddisfa del tutto.
A questo punto non ti resta che la strada del tentare qualche upgrade proprio sul versante finale di potenza. Difficile dare un buon consiglio senza avere un'idea del budget in questione ma, in generale, potresti trovarti bene sia con apparecchi a stato solido che a valvole, purché di potenza accettabile per i tuoi pannelli.
Ci vedrei bene, ad esempio, un Mark Levinson N. 29, usato ovviamente, che coniuga il piglio dello stato solido con una certa raffinata dolcezza di fondo. In alternativa, il solito Krell KSA 50. Sto parlando di apparecchi un po' vecchiotti, ma che possono ancora dire la loro e che si trovano per cifre intorno ai 2000 €.
A valvole puoi considerare qualche Audio Research (VS 55 o precedenti della serie Classic) o Conrad Johnson. Cerca anche, magari usati, una coppia di Klimo Kent o un Klimo Tine. Non vedo altre cose "fuori posto", tranne quel Monster Interlink 400 che, pur buono, forse non è del tutto adeguato ai partners ed alle caratteristiche che cerchi nel tuo impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Solo entusiasmo
Ti scrivo solo per condividere con te la mia estrema soddisfazione per il mio nuovo impianto! Ci tenevo a ringraziarti per il tuo (inconsapevole) aiuto per far nuovamente nascere in me la passione per la musica ma anche per il SUONO, suo valente e non trascurabile tramite.
Senza TNT-Audio, con la sua posta, le sue prove, la sua competenza, sarei rimasto fermo al mio entry level Rotel+B&W+cavi di serie... per carità, il tutto è stato valido per anni, anche se una soddisfazione totale in realtà non c'era mai stata. Dopo numerosi ascolti (dedicando buona parte del mio poco tempo libero) ho acquistato:

Mai stato così contento di spendere tanti soldi (e per me sono parecchi). Non so se tu conosca i D15, ma ti assicuro che sono dei diffusori davvero fantastici: dinamici, mai esagerati, coinvolgenti e raffinati. In una stanza di 3.5x4.5 metri, dove qualsiasi diffusore precedente rimbombava, ora posso sentire un suono completamente nuovo!
Praticamente mi ritrovo con circa 400 cd che pensavo di conoscere bene e che ora sono praticamente tutti "incellophanati"! ;-)
Immagino il tuo sorriso un po' sardonico nel leggere queste righe, e ti capisco :-) non mi fraintendere, so benissimo che non c'è un limite al miglioramento, e che oltre certi livelli i gusti personali diventano il solo strumento di misura...
Il mio non è che un impiantino al confronto con macchine professionali tipo quelle viste ed ascoltate al Top Audio, ma... che importa? All'alba dei miei quasi 40 anni posso dire di aver ritrovato l'ebrezza di sentire ancora i brividi per una... "nuova musica".
Ciao Lucio!
Anonimo - E-mail: mf5973 (at) libero.it

LC
Caro Anonimo,
ogni tanto fa piacere pubblicare lettere di persone che sono ben felici di come hanno speso i propri soldi per godere al meglio della loro Musica preferita. Non ti crucciare al pensiero dell'esistenza di impianti migliori. Esisteranno sempre, qualunque sia la cifra a tua disposizione! L'importante è trovare un sistema che ci consenta di apprezzare i nostri dischi preferiti, senza troppe paranoie.
Quel "brivido" che hai così ben definito è la vera essenza di tutto il nostro cercare. La Musica è Emozione. Un buon impianto ne deve trasmettere tanta, al di là dei parametri "audiophile". Quando sento salire un brivido lunga la schiena durante l'ascolto di un disco che avrò ascoltato centinaia di volte significa che mi trovo di fronte ad un apparecchio che, per un motivo o per l'altro, ricostruisce la magia.
Chiaramente, il nostro animo deve essere aperto all'emozione. Molti audiofili sono invece blindati. Se siamo ossessionati dalla ricerca dell'upgrade a tutti i costi, dal dubbio divorante di essere stati "fregati", dall'idea che forse i soldi avrebbero potuto essere spesi meglio...beh, l'emozione rimane sepolta sotto il peso di queste piccole angosce ed il risultato non può che essere quello di una costante ed incancellabile insoddisfazione cronica. E' così che la Musica non può sgorgare leggera dai nostri impianti.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Sssssibilanti
Caro Lucio,
vorrei un Tuo parere sulla possibilità di ottimizzare il mio attuale impianto che è caratterizzato da un suono leggermente enfatizzato sulle frequenze medio-alte. Per intenderci, le "S" sono leggermente sibilanti, le consonanti dentali in evidenza e gli "urlati" femminili con una punta di aggressività che a lungo può affaticare. Da precisare che questa caratteristica la riscontro sia con il CD che con l'analogico. L'impianto è così composto:

I diffusori sono posizionati su punte metalliche poggianti su Q-Dampers. Intendiamoci, il suono in generale è di ottima levatura con una scena acustica molto ampia, ariosa e con una buona profondità. L'immagine è perfettamente scolpita al centro dei diffusori che letteralmente scompaiono. L'ambiente d'ascolto è di circa 4.5m x 9m, giustamente assorbente.
Le casse sono posizionate su un lato corto e la posizione d'ascolto è a circa 3m dai diffusori.
Ti ringrazio anticipatamente e Ti saluto.
Tiziano - E-mail: petromed (at) petromed.it

LC
Caro Tiziano,
posto che le Thiel sono casse molto rivelatrici e certamente non di impostazione timbrica "calda", fossi in te comincerei ad eliminare le punte sotto di esse. Se non ricordo male, Thiel raccomanda l'uso di punte solo in presenza di grossi tappeti, in modo da garantire un buon contatto col pavimento sottostante. In presenza di marmo o piastrelle esse andrebbero appoggiate senza punte. Non so se sia cambiato qualcosa con le 7.2, ma credo che la filosofia sia rimasta inalterata.
E' un tentativo a costo zero, può valer la pena provarci, prima di pensare a cose più...dolorose.
Poi, se tutto dovesse fallire miseramente, farei un tentativo con sorgenti di tipo diverso, intendo lettore CD e testina. Per il primo le alternative sono tante, puoi pensare a Linn Ikemi, Naim CDX2, Accuphase DP55V, tanto per fare alcuni nomi. Per la seconda, vedrei bene una testina come la Grado Platinum Wood, ad esempio.
Poi c'è il problema connessioni: le Thiel 7.2 meritano senz'altro di più. Sto pensando a marchi come JPS, Straight Wire, Nordost, orientando la scelta verso modelli alto di gamma. Lo so che Conti ti dirà che vanno benissimo i suoi cavi, ma io un tentativo lo farei. Non dovrebbe essere difficile farsi prestare qualche cavo (magari usato) in prova.
Se anche questi tentativi dovessero fallire o non produrre risultati sostanziali...beh, non resta altro che ripensare all'amplificazione. Le 7.2, per me, dovrebbero restare un punto fermo nell'impianto. Le amplificazioni devono adattarsi a loro e non viceversa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 500 €
Gentile Prof. Cadeddu (da studente a docente),
sono alle prese con l'acquisto del mio primo impianto hi-fi, ed il mio budget molto limitato (max 500 € circa) da studente universitario, mi ha portato a prendere in considerazione praticamente componenti solo usati. In casa avrei un amplificatore Pioneer sa5300, ma avrei trovato cercando su ebay come nella sezione usato del suo sito dei Rotel ra931 mkII, Rotel ra945 o NAD 3045 a prezzi compresi tra le 140 € e i 200 €.
Il lettore CD mi crea qualche perplessità... vale la pena acquistarlo usato? Per ora ho trovato dei Marantz usati cd42 o simili sempre nelle aste online attorno ai 100-150 € (con mai meno di 5 anni) mentre un nuovo parte dai 200-250 €.
Per i diffusori nell'usato di modelli recensiti ho trovato ben poco (Wharfedale diamond 8.1 129 €) o comunque molti pezzi pregiati/carissimi, mentre nel nuovo in offerta ho trovato i seguenti modelli:

L'impianto verrebbe collocato in una stanza di 12mq (4x3), dove sulle pareti lunghe sono presenti mobili, mentre il punto d'ascolto è sostanzialmente sul lato corto. Il primo problema sorge sulla disposizione dei diffusori: non posso pensare a delle torri come a dei piedistalli ma devo per forza appoggiarmi sulla scrivania (lunga quanto il lato di 3m) o piazzare delle mensole. Questo influenza sicuramente il mio acquisto, ma non capisco ancora come.
Chiedo scusa per il disturbo, ma senza risolvere questi fondamentali problemi non so come procedere; la causa di tutti le mie paturnie è un educazione musicale datami da mio padre che si basa su un marantz valvolare accoppiato ad un thorens e casse tannoy di proprietà di mio nonno (assolutamente improbabile un furto, neanche su commissione, visto come il nonno brandisce il bastone), e a 5 anni di lavoro al teatro Coccia di Novara (un teatro dotato di un'acustica meravigliosa).
Mille grazie,
Paolo - E-mail: realpox (at) libero.it

LC
Caro Paolo,
la disposizione su mensole, come ben sai, non è certo il massimo per un impianto HiFi.
Tuttavia, meglio così che tutto insieme sulla scrivania! Sul nuovo potresti pensare alle
Indiana Line Arbour 5.40 da me recensite qualche tempo fa. In alternativa mi paiono una buona scelta le JM Lab. La mia diffidenza verso la convenienza delle aste online, tra l'altro, sta aumentando col passare del tempo, quindi non mi sento di consigliarti i due diffusori del tuo elenco a quel prezzo con ancora 5 giorni dalla scadenza.
Per quanto riguarda le amplificazioni, punta senza esitazione ad uno dei due Rotel citati, entrambi ottimi. Se il 931 è il più economico dei due, vai pure su quello. Lascia perdere il Pioneer SA 5300, carino come oggetto Seventies e nulla più.
I lettori CD usati non sono un grosso rischio ma cerca qualcosa di meglio del Marantz CD 42. Già un 63, che si trova ancora per quelle cifre, dovrebbe andare molto meglio. In alternativa, sul nuovo, potresti puntare ad un Harman Kardon HK 750, dovrebbe trovarsi a cifre vicine (od inferiori) ai 200 €.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli per un amplificatore finale intorno ai 2000 €
Gentile direttore,
mi chiamo Marco, abito a Roma e sono un appassionato di musica e di alta fedeltà ormai da molti anni. Leggo spesso la vostra rivista on-line e mi trovo pienamente d'accordo con il vostro modo di affrontare i problemi dell'alta fedeltà e della buona musica ben riprodotta.
Dopo anni di soddisfacente ascolto del mio modesto impianto hi-fi mi sto accingendo ad apportare graduali ma sostanziali miglioramenti. Il componente oggetto del prossimo miglioramento è l'amplificatore finale; a causa di una possibilità di spesa non molto grande mi sto rivolgendo anche al mercato dell'usato. Il mio impianto è ora così composto:

Il mio ambiente di ascolto è molto ampio (10 X 6 X 3 metri) con i diffusori disposti sul lato corto della sala a debita distanza dalla parete di fondo (1 metro). Ascolto molti generi musicali ma prediligo la classica (grande orchestra) ed il jazz. Il finale che sto ora utilizzando è un vecchio ed economico Kenwood sicuramente non all'altezza del resto dei componenti e mi sono convinto che la sua sostituzione sia necessaria per non mortificare le qualità degli altri componenti (in particolare pre e diffusori).
Ho la possibilità di acquistare sul mercato dell'usato ad un prezzo compreso tra i 1300 ed i 2300 euro una serie di finali di varie tipologie e potenze e, non potendoli confrontare direttamente tra di loro, vorrei un consiglio su quale di questi apparecchi si possa meglio abbinare con gli altri componenti dell'impianto, con l'ambiente d'ascolto e con i generi musicali da me preferiti; vorrei avere una indicazione di massima sulle caratteristiche timbriche che i vari modelli potrebbero dare al suono dell'impianto. Vorrei infine sapere se ci siano dei modelli da scartare per problemi di interfacciamento con gli altri elementi della catena e se esistano dei modelli da prendere in seria considerazione che non siano inclusi nella lista. Ecco la lista: Grazie per la pazienza e per l'attenzione.
Marco - E-mail: mcerreti (at) sogei.it

LC
Caro Marco,
certamente il tuo finale attuale può essere...ehm...migliorato. Per ragioni di spesa (più bassa), di compatibilità timbrica, elettrica ed estetica (superiori) e, non ultimo, di più facile rivendibilità la mia prima scelta sarebbe il finale Copland CTA 504. Seconda scelta, l'ElectroCompaniet AW100 e mi permetto di aggiungere al già nutrito lotto un Mark Levinson N.29, un classico di sempre che si trova intorno a quella cifra. Anche gli altri finali citati sono meritevoli di attenzione ma, per un motivo o per l'altro, le mie preferenze vanno a quelli citati.
Dovessi optare per il Copland, essendo il più economico del lotto, col risparmio ottenuto potresti pensare ad un upgrade serio delle sorgenti, magari partendo dal giradischi. In fondo, la differenza tra 2300 € e 1300 € è una bella sommetta che investita lato sorgenti ti darebbe un suono ben più raffinato di quello che otteresti con le sorgenti attuali ed il finale più caro del lotto.
Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Torri Basse
Ciao Lucio, ti aggiorno come a suo tempo (
Vol. 311) mi hai invitato a fare. Alla fine ho risolto così: da un tagliatore di marmi mi sono fatto tagliare 2 blocchi di travertino con base quadrata (cm 25x25x20), bisellati (ovvero lisciati e con i bordi un po' arrotondati); un amico poi mi ha regalato 8 anelli di teflon tipo quelli spostamobili (diametro esterno cm 3,6, interno 2,2, altezza 0,5) e ne ho incollati 4 sotto ogni stand con silicone trasparente (questi blocchetti di travertino sono pesantissimi, ho fatto un paragone sollevando mia moglie, 60 Kg circa, e credo che un blocchetto pesi di più); ho acquistato poi un po' di strisce di pasta per lavelli, quella grigia, e ci ho ricoperto la base d'appoggio dei diffusori; ho appoggiato quindi i diffusori sugli stand.
L'impressione che ho è che, testando gli stessi brani che ti ho citato nella prima lettera, i bassi sono un po' meno lunghi ma mantengono una certa coda, probabilmente perché sono comunque costretto a tenere i diffusori piuttosto vicini alla parete retrostante, ma quello che è cambiato molto è che i medio-bassi sono molto più definiti, più puliti. Concludo con il costo di questo tweak: i 2 stand 35 euro, 1,5 metri di strisce (mi sembra 6 affiancate) di pasta 3,5 euro, gli anelli me li hanno regalati, il silicone ce l'avevo quindi 38,5 euro totali, che presumo diventino circa 50 se si acquistano gli anelli spostamobili e un po' di silicone.
L'altro upgrade ("quello vero", il mio Edoardo) tutto OK!
Sandro - E-mail: sandro.savino (at) telecomitalia.it

[Supporti per torri basse] [Supporti per torri basse]

LC
Caro Sandro,
ti ringrazio per l'aggiornamento e per il feedback, che spero possano essere utili anche ad altri lettori di TNT-Audio. Certo che sollevare la moglie per vedere quanto pesano le basi in travertino è ...tutto da ridere! Non potevi semplicemente metterli sulla bilancia pesapersone e lasciare in pace la povera mogliettina? :-)
A proposito, complimenti a lei (beh, anche a te!) ed auguri per il piccolo Edoardo!
Se mi consenti un po' di spam a fin di bene, vi consiglio di dare un'occhiata al sito per l'infanzia - ora rinnovatissimo! - IlMioBaby.com dove curo indegnamente (e sempre con approccio no-profit) la Rubrica Dedicato al Papà :-)
Lucio Cadeddu

Diffusori da scaffale per 1000 €
Caro Direttore,
ormai da diversi anni sono un assiduo frequentatore del suo sito, in cui trovo sempre suggerimenti interessanti in un contesto molto familiare ed amichevole e molto poco commerciale.
E' la prima volta che Le scrivo, non perché non ne abbia mai avuto bisogno, ma probabilmente per una forma di pudore; a mio avviso il nostro hobby, la nostra passione per molti aspetti assomiglia ad un vizio, ad una perversione; un qualcosa da consumarsi in privato o al massimo con la complicità di un amico affetto dalla stessa patologia.
Una volta superato il pudore, mi sono deciso a rivolgermi a Lei, in "primis" perché la giudico una persona equilibrata, preparata ed imparziale, ma anche per evitare l'ennesimo tentativo di up-grade che, una volta passata l'euforia dell'innamoramento, ti rendi conto che a poco o a nulla è servito.
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Arrivo al dunque. Le Sonus Faber Wall le ho acquistate per la loro caratteristica possibilità di poter essere appese. Ora questa cosa non mi serve più e quindi sto meditando di sostituirle con dei bookshelf più "completi" tipo Dynaudio, Proac tablette, Celestion, Tannoy ecc.. Ne ho ascoltati diversi ed in una di queste sedute mi sono imbattuto nelle Spendor S3/5 (non SE) che mi hanno colpito particolarmente. Il gentilissimo negoziante che mi aveva organizzato la prova di ascolto (ma che assolutamente non mi è sembrato interessato) le preferiva alle altre, anche perché erano le uniche non bass-reflex e vista la collocazione su degli scaffali a suo avviso erano da preferire in quanto meno critiche.
Certo la prova di ascolto si è svolta in un ambiente assolutamente non paragonabile al mio e con elettroniche di livello decisamente superiore, questo non mi rassicura affatto.
Mi rendo conto che per alcune delle problematiche esposte mi servirebbe l'aiuto di un bravo analista, confido comunque che un suo spassionato consiglio mi possa almeno aiutare a capire se sto indirizzando correttamente i miei sforzi. Che ne pensa delle Spendor S3/5? Ritiene che nel contesto che Le ho provato a descrive possano apportare un qualche beneficio apprezzabile? Può indicarmi eventuali altri bookshelf da prendere in considerazione?
Scusandomi per la convulsa esternazione, La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrà dare a questa mia mail e La saluto cordialmente.
Giulio - E-mail: giulio.cafiero (at) sistinf.it

LC
Caro Giulio,
spero non me ne voglia per il GROSSO taglio effettuato a questa tua, invero lunghissima, missiva. Capisco la necessità di fare "outing" ma non posso pubblicare una lettera di 10 kB!!!
Non ho niente in contrario al sostituire le Wall con le Spendor S3/5 ma ti consiglierei di fare almeno due tentativi, prima di acquistare: il primo sarebbe quello di chiedere i diffusori in prova a casa tua, magari con l'ausilio del negoziante o dietro rilascio di consistente caparra.
In una installazione "sacrificata" gli eventuali vantaggi della nuova soluzione potrebbero essere pesantemente vanificati. In secondo luogo, ti proporrei di prenderti del tempo e di cercare di ascoltare altre soluzioni più o meno equivalenti.
Intanto cercherei una coppia di Linn Kan, anche delle serie più vecchie o anche una Tukan. Ancora, valuta, se puoi, le Opera 1.5 o le più piccole SP1, entrambe con reflex anteriore.
Ripeto il concetto chiave: in una sistemazione a scaffale una prova sul campo è quasi obbligatoria, onde prevenire cocenti delusioni. Ottimi diffusori, ascoltati in negozio, ben posizionati su supporti, posso rivelarsi insopportabili quando chiusi dentro uno scaffale, con la parete posteriore vicina e chissà quali altri ostacoli nelle vicinanze.
Se proprio non riuscissi ad avere qualcosa in prova a casa, almeno cerca di portare le tue attuali Wall in negozio, per un confronto alla pari con le candidate all'upgrade. La differenza di prezzo non è elevata, potrebbero esserci delle sorprese.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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