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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Querelle SACD
  2. Diffusori per il T-Amp
  3. Successo di un upgrade
  4. Re: Fulmine a ciel sereno
  5. Dubbio braccio/testina
  6. Querelle SACD - futuro dell'audio riprodotto
  7. Re: querelle SACD
  8. Un neofita che ha perso i bassi
  9. Sostituzione JBL 4312A
  10. Nuovo impianto

Re: Querelle SACD
Caro Lucio,
vorrei rispondere all'a-sintattico lettore che ti accusa di affossare la tecnologia in SACD e quindi portarti un pizzico di solidarietà. I confronti fra il formato CD, SACD, XRCD e DVD-A dovrebbero essere compiuti con tutti i crismi della scientificità. E' vero, esistono molti album in SACD (DVD-A o XRCD) che suonano meglio della rispettiva versione in CD 16bit. Ma non viene in mente a nessuno che tali differenze qualitative potrebbero essere da imputarsi a migliorie apportate principalmente in fase di post produzione?
Peccato che molti audiofili non sappiano niente di come si realizza un disco e di come si effettua la post produzione. In molti si ricrederebbero se potessero vedere le varie fasi di preparazione di un disco...
I SACD della Foné suonano, in effetti, straordinariamente bene, ma occorre precisare che la Foné è uno dei riferimenti, a livello nazionale, per lo studio e la diffusione di questo formato. E' fuori discussione che Giulio Cesare Ricci sia uno dei migliori tecnici del suono di musica classica sulla scena italiana (e il fattore umano non è cosa di poco conto nell'arte della registrazione...).
Tuttavia, se si volesse fare un test su questi formati occorrerebbe ascoltare la stessa identica registrazione nei quattro formati direttamente dal supporto di registrazione attraverso lo stesso impianto d'ascolto.
Tale prova è stata fatta un paio di anni fa, presso il Top Audio, e ha evidenziato, a mio modesto avviso, solamente una lieve superiorità dei formati SACD e DVD-A sul CD (16bit). Differenza minima, che tende a scomparire se paragonata ad una registrazione in formato 24bit.
Le implicazioni commerciali del formato SACD, invece, sono tutt'altra cosa. Sempre a mio giudizio, queste implicazioni rendono tale formato semplicemente odioso e inutile. Ma se le multinazionali vorranno questo, mi sa che ci dovremo abituare e chinare la testa. (Personalmente ascolterò a testa alta i miei 2500 vinili e altrettanti CD a costo di passare per un anarco-audio-reazionario).
Franti - E-mail: francesca.1972 (at) libero.it

LC
Caro Franti (?)
grazie per il contributo alla discussione. Temo che ci stiamo infilando in un cul de sac. L'unica cosa che vorrei aggiungere riguardo ai confronti SACD-CD è che le variabili in gioco sono tantissime. Intanto bisognerebbe vedere se lo strato CD viene letto dalla macchina multiformato altrettanto bene come lo strato "principe" (SACD). Poi bisognerebbe vedere come è stato realizzato lo strato CD, se con le stesse attenzioni o, come qualche volta ho pensato (lo ammetto, sono maligno), con volontarie "castigature" atte a far risaltare maggiormente la qualità del nuovo (s)formato.
Quando ci sono i soldi in gioco io tendo ad essere diffidente per natura. Sono portato a pensare che chi è intenzionato a promuovere un prodotto, che reputa superiore rispetto ad un concorrente, faccia di tutto pur di far apparire quest'ultimo assolutamente "inadeguato". Per capirci: vi fidereste alla cieca di un confronto - ammesso che la cosa abbia senso - tra Coca Cola e Pepsi, organizzato dalla Coca Cola stessa?? Io no. Non è scandaloso, è nella logica del mercato. Succede in ogni campo!
Comunque sia, se anche il SACD fosse veramente superiore al formato che intende sostituire, sembrerebbe che - strenuo e quasi commovente supporto di qualche rivista a parte - non mi pare che il grande pubblico si sia lanciato ad acquistare macchine e software. Può anche essere il migliore formato del mondo...ma se non convince, non convince. Forse bisogna farsene una ragione. Ce lo dovranno imporre.
Lucio Cadeddu

Diffusori per il T-Amp
Caro Direttore,
Prima di tutto le faccio i complimenti (di rito ma obbligatori e sinceri) per la rivista e la sua competenza che emerge da ogni articolo. Eccoci al dunque...
Come migliaia (almeno!) di altri lettori, sono rimasto impressionato dalla sua recensione sul piccolo gioiellino della
Sonic Impact, e essendo in procinto di assemblare un primo impianto hi-fi di livello anche in camera mia (sono studente universitario, vivo con i miei e l'impianto "buono" non è quì) il t-amp è l'apparecchio giusto al momento giusto.
A questo punto la mia indecisione riguarda lettore cd e diffusori da affiancargli. Affinchè lei possa consigliarmi nel migliore dei modi (qualora avesse tempo) le segnalo che la mia stanza è medio piccola, il posizionamento dei diffusori critico (a libreria, seppur bassi, quindi niente bass reflex posteriore per esempio) e i miei ascolti sono indirizzati a generi dal forte impatto, principalmente rock, hard rock e metal.
Tornando ai dubbi su lettore e casse, per quanto riguarda il primo, mi farebbe comodo un modello che permetta di regolare il volume dal telecomando (visto che il t-amp ne è ovviamente sprovvisto) e di tutte le marche che ho controllato, solo la Denon offre sui suoi apparecchi tale caratteristica. Avevo quindi adocchiato i modelli Dcd-685 e dcd-755.
Purtroppo non sono riuscito a trovare recensioni di questi modelli, mi interesserebbe molto ricevere un suo breve giudizio a riguardo (anche confrontata con quello che è un po' il riferimento di questa fascia di prezzo, ossia il nad521).
Un'altra opzione sarebbe cercare sull'usato qualche modello (sempre denon, magari ora fuori produzione) che si aggiri su quei prezzi e possa offrire qualcosa in +. Riguardo i diffusori (dopo vari ascolti) sono indeciso tra le Indiana Line arbour 5.30 e le Klipsch rb-25 (entrambi con eff superiore ai 90db quindi adatti ad essere pilotati dal t-amp). Riguardo queste ultime avrei un'ulteriore domanda...
Personalmente non ho ascoltato le rb-25 ma le rb-3 che mi hanno veramente colpito nella loro categoria... ora però sono fuori produzione e i modelli nuovi sono le rb-25, rb-35 ecc. Guardando le specifiche del sito non ci sono dubbi che il modello che va a sostituire le rb-3 sia quello siglato rb-25 ma il distributore mi ha segnalato che sono in realtà sostituite dalle 35 (dalla scheda del sito però queste sono molto + voluminose con un woofer diverso ecc rispetto alle vecchie rb-3). A chi devo credere?
L'unica cosa (feedback del distributore a parte) che mi fa storcere il naso sulle rb-25 (che sarebbero perfette per me anche per via del reflex anteriore) è un costo di gran lunga inferiore alle rb-3... vengono circa la metà!! Com'è possibile?
Eppure le caratteristiche (sia fisiche che sonore) sono uguali se non superiori a quelle delle vecchie rb-3! Se la qualità delle rb-25 quindi (che purtroppo non riesco a trovare per un ascolto) è la stessa del vecchio modello o (come riportato dai dati del sito) addirittura migliore, il mio interesse sarebbe altissimo.
Prima di chiudere volevo proporle un'idea che troverei molto utile... visto il "terremoto" che rappresenta il piccolo amplificatore della sonic impact, perchè non pensate ad uno speciale che possa suggerire apparecchi (o criteri di scelta) da affiancare al piccolo t-amp visto che è cmq un apparecchio con qualche limitazione da tener in conto (potenza, telecomando, uscite/ingressi ecc) e allo stesso tempo entrerà nelle case di molti audiofili o aspiranti tali, alcuni di essi (come nel mio caso, l'apparecchio sembra veramente l'ideale!) al primo impianto "dignitoso" e quindi con poca esperienza?
La ringrazio fin da subito per l'attenzione e l'aiuto che potrà darmi!
Continuate così!
Flavio - E-mail: flak (at) fastwebnet.it

LC
Caro Flavio,
come lettore CD uno dei Denon citati andrà benissimo per i tuoi scopi, ma non sempre la regolazione del livello d'uscita del CD è una soluzione consigliabile (vedasi FAQ del sito). Per i diffusori, scegli quelli di sensibilità più alta possibile. 6 watt sono pur sempre 6 watt. Credo che le RB-25 siano più che adatte ai tuoi scopi...la qualità del T-Amp farà il resto.
La disposizione a libreria, piuttosto, è castigante, la eviterei.
Per quanto riguarda il suggerire prodotti specifici per il T-Amp....beh, tante cose si potrebbero fare, ma non è che possiamo dedicare tutto il nostro tempo al T-Amp....abbiamo un sacco di altre cose interessanti delle quali parlarvi. Ora come ora ci interessa sondare il terreno delle alternative al T-Amp, con chip Tripath più potenti, ad esempio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Successo di un upgrade
Egregio Direttore,
Le scrivo per ringraziarla del consiglio che mi ha dato qualche settimana fa in merito all'upgrade dell'impianto. Sono riuscito a trovare, con una buona dose di fortuna, il lettore che lei mi consigliava, che nella fattispecie si trattava dell' A.Analogue Maestro. In effetti, il salto di qualità con il precedente, è totale.
Tuttavia, ho avuto modo di constatare quanto fosse buono il vecchio lettore da me modificato, che le ricordo essere stato il Nad c521I. Quest'ultimo venduto, ad un prezzo molto conveniente per l'acquirente il quale s'è dimostrato estremamente soddisfatto dell'acquisto.
Mi ero dibattuto a lungo sull'opportunità di investire una cifra comunque molto consistente per acquistare un lettore solo Cd invece di uno più "moderno" che leggesse anche i Sacd. Alla fine ho scelto il Cd.
Primo perchè allo stato attuale nessuno si è sbilanciato (tranne forse qualche rivista on line vostra concorrente), così tanto da sostenere l'effettiva superiorità del Sacd rispetto al cd.
Secondo perchè avendo una collezione cospicua di cd non avevo nessuna intenzione di "sostituirli", eventualmente ce ne fossero disponibili, con altri masterizzati con lo standard Sacd.
Non ultimo poi, perchè ho avuto modo di ascoltare un lettore di questo tipo (anche se in condizioni non controllate) e non mi ha colpito poi così tanto. Anzi, le dirò che a fronte di un costo molto impegnativo, leggeva in modo quasi "pietoso" i Cd normali. Non so, forse mi sono sbagliato, forse non dato la dovuta attenzione al nuovo formato, magari ho perso l'occasione......!
Per ora ascolto la mia musica preferita senza *rimpianti* e soprattutto li ascolto come non m'era mai capitato prima.
Con un grande lettore Cd.
Saluti Cordiali
Nando - E-mail: ferdinando.romano (at) email.it

LC
Caro Nando,
ti ringrazio per il feedback. Sono contento che l'upgrade sia stato veramente tale, ho sempre un po' di timore a consigliare acquisti "importanti" per via della diversa e personale percezione che abbiamo tutti noi del valore delle differenze sonore. Ciò che può essere "enorme" ed "irrinunciabile" per me (quindi meritevole di spese importanti) potrebbe essere "marginale" per la sensibilità o le esigenze di un'altra persona, in un altro impianto. O viceversa.
Per questo sono sempre molto cauto (tranne che col T-Amp...ma sono 30 Euro!) e consiglio di fare prove PERSONALI e di non fidarsi mai dei consigli ricevuti senza l'ausilio di una prova sul campo, possibilmente col proprio impianto o con una parte di esso.
Per quanto riguarda la prova che hai fatto con una macchina SACD, non so che dirti, il fatto che leggesse male i CD non è certo confortante. Da un esempio, tuttavia, non si può estrapolare una teoria generale.
Comunque sia, ora goditi la tua Musica preferita.
Lucio Cadeddu

Re: Fulmine a ciel sereno
Carissimo Lucio,
prima di tutto ti ringrazio di cuore per la gentilissima risposta (e passo al "tu" visto che siamo anche quasi colleghi, almeno penso...). Scusami il disturbo della mia pronta risposta, ma alcune cose che ho omesso possono essere di interesse anche per altri audiofili.
Prima di tutto la protezione: come potrai immaginare io avevo un "surge protector" installato sulla linea elettrica che serviva l'impianto stereo (ed altri apparecchi elettronici), ed una perfetta messa a terra (la casa è nuova e l'impianto fatto a regola d'arte, con messa a terra).
Purtroppo il fulmine è entrato dalla linea telefonica (distruggendo due telefoni, poco danno..) e poi in qualche modo è saltato sull'impianto, letteralmente distruggendo parti degli amplificatori. Bisognerebbe farsi montare sulla linea telefonica una protezione, ma la Telecom (almeno dalle mie parti) non la installa. Qualunque consiglio sarà benvenuto per la prossima installazione.
Veniamo agli amplificatori. Non l'ho detto per essere sintetico, ma come potrai immaginare l'idea di un rimpiazzo identico è stata la prima che mi è venuta. Putroppo quegli apparecchi non vengono più prodotti, e quelli usati spesso si trovano con valvole diverse, e sarebbe molto difficile per me poterli ascoltare prima di acquistarli (cosa che, come ti ho detto, per me è tassativa), poi non mi va molto di acquistare del materiale usato per i problemi di affidabilità che può comportare, vista la delicatezza delle valvole.
Lo stesso vale per quelli nuovi. Io abito nell'entroterra di Ancona, e gli unici negozi che hanno (potenzialmente) gli ARC sono uno a Bologna, l'altro a Chieti, e nessuno dei due ha in negozio le mie casse! Come potrai immaginare, chiedergli un "ascolto a domicilio" sarebbe un poco difficile...
Immaginerai anche che, visto che si tratta di spendere sopra i 15.000 euro per un paio di apparecchi, voglio ascoltarli bene prima di acquistarli!!!
A parte questi amplificatori, che sicuramente - se possibile - ascolterò, quali altri potrebbero entrare nella "sperimentazione", magari per farsi un'idea un poco più ampia? Alcuni consigliano caldamente di accoppiare Quad con Quad (serie 99), cosa ne pensi??
Grazie ancora per la gentilezza.
Leo - E-mail: leomarchetti52 (at) yahoo.com

LC
Caro Leo,
la protezione della linea telefonica (e pure la sua filtratura da disturbi) credo sia possibile. Prova a chiedere in un negozio di elettronica. Mi risulta, ad esempio, che l'unità UPS che alimenta un mio PC protegga anche le connessioni di rete dati. Immagino si possa fare lo stesso con le prese telefoniche. Ammetto la mia ignoranza in materia, comunque.
Quel che penso, però, è che se il fulmine arriva nel punto sbagliato, non ci siano protezioni che tengano.

Per quanto riguarda gli ampli: mi pare che il VT100 esista ancora, arrivato alla versione mkIII. Come pre, puoi pensare al modello LS 16 o anche al 25. Alternative? A valvole, ad esempio Conrad Johnson (PV 14 + MV60). L'idea dei Quad potrebbe avere un senso, ma stiamo parlando di investimenti nettamente inferiori. Personalmente, ho sempre ritenuto le elettroniche Quad, specie quelle moderne, non all'altezza dei diffusori...ma una prova potresti farla. Dovessi reputarle sufficienti potresti risparmiare un bel po' di soldi, da reinvestire in altre zone dell'impianto o...in dischi.
Comunque sia, per il budget che sei disposto a spendere (15.000 Euro) un viaggio, anche lungo, per poter scegliere a ragion veduta, dovresti metterlo in conto. Per viaggio lungo intendo anche "estero", pur di poter sentire le tue 989 con un certo numero di ampli a confronto. Io lo farei.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Dubbio braccio/testina
Ciao Lucio,
Oramai da alcuni anni leggevo sporadicamente il tuo sito internet, che ritengo splendido ma, nell'arco dell'ultimo anno circa ho letto e riletto quasi tutto: un vero labirinto! (non c'è via di fuga). Ora, questa passione è di molto aumentata dopo la realizzazione delle
TNT Big Fun Box, un progetto eccezionale come semplicità e come risultato: ho dismesso le mie vechie casse (delle Chario 1723) in quanto nemmeno lontanamente paragonabili alle BFB.
In seguito, preso dall'entusiasmo, ed essendo parecchio a digiuno di elettronica, ho costruito il GainClone per prendere confidenza con essa (il GainClone è la copia dell' amplificatore 47 Labs). Il GC ha rimpiazzato senza rimpianti l'ampli originario, un Proton AM200, che pure, a mio parere, suonava piuttosto bene.
Nel frattempo ho comprato un pre phono Gram Amp2 ed un giradischi Systemdek IIXe900 (pressochè nuovo, èil modello con alimentazione separata) per rimpiazzare un vecchio Technics, è molto divertente regolare un giradischi "serio". La presente è per chiederti un consiglio riguardo a quest'ultimo, ho montato il braccio unipivot Decca International arm, ma se è un buon braccio da abbinare al Systemdek, quale testina abbinargli?
Al momento monta una SHURE M97X, è sufficiente o merita di meglio? (Nell'area delle MM o delle MC ad alta uscita)
Grazie per il tuo sito e tutti gli innumerevoli e preziosi consigli in esso contenuti, così come ai tuoi collaboratori\volontari.
PS: ora sto costruendo l'Insulto integrato, se non salterà nulla in aria, ti informerò dei risultati. Ancora grazie.
Andrea - E-mail: nat050501 (at) yahoo.it

LC
Caro Andrea,
sul braccio Decca io ci vedrei bene una testina Decca, ad esempio una Maroon. Oppure potresti provare a cercare una Decca London e tentare un eventuale restauro. Non sono impossibili da trovare, prova a fare una ricerca in Rete.
Se, tuttavia, il tuo budget fosse più basso, potresti cercare gli ultimi esemplari disponibili della Shure V15 (cessata la produzione!) o una Goldring della serie 10xx, che ha il vantaggio di avere un corpo comune per tutte le versioni, così da poter fare l'upgrade sostituendo solo lo stilo.
Infine, complimenti per il coraggioso "cambio di prospettiva" con GainClone e TNT BFB! Per quanto riguarda l'Insulto Integrato, dubito che sia meglio del GC. In ogni caso fai attenzione, le tensioni in gioco sono sempre piuttosto pericolose.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Querelle SACD - futuro dell'audio riprodotto
Caro Lucio,
sono Alain, scrissi alla rubrica della posta un anno fa circa per esprimermi sulla diatriba CD-SACD; leggendo l'ultimo volume della posta - Querelle SACD, non posso trattenermi: sono fondamentalmente in accordo con la tua linea di pensiero, soprattutto purtroppo quando illustri il futuro dell'audio, cioè "download da providers su memorie di massa". È triste pensarlo ma lo temo. Negli States, il volume d'affari dei downloads musicali a pagamento per il 2004 ne è una prova, e siamo solo all'inizio.
In questo modo, i produttori non avranno più l'onere della confezione del supporto e del suo stock, tutti soldi risparmiati (per loro; per l'utente significherà minore qualità a prezzo uguale se non maggiore!). Sarà un audio virtuale per tutti gli utenti mondiali, massificando e standardizzando anche i lettori: non più impianti Hi-End costosi ma semplicissimi apparecchi da vendere a tutta la massa di consumatori; non più prodotti che durano una vita ma impiantini economici usa&getta dalla durata di pochi anni; sarà il trionfo del consumismo di massa, proprio ciò che sognano i produttori di apparecchi audio e le majors discografiche, ai quali interessano solo i profitti e non la qualità. Come audiofilo, sono felice di avere vissuto gli anni del vinile, di averli acquistati e conservati! Allora, si aveva più valore per quello che si spendeva.
Non costruiscono più come una volta, altra affermazione santa: la mia Leicaflex SL del 1969, una reflex fotografica per chi non lo sapesse, funziona ancora a meraviglia senza perdere un colpo; non c'entra niente con l'audio ma è un buon esempio della filosofia costruttiva di un tempo; non posso dire la stessa cosa di alcuni prodotti consumer moderni che mi si sono inceppati negli ultimi anni!
Purtroppo, è la logica della civiltà dei consumi. Tornando alla questione audio, la Linn, alcuni anni fa, ha condotto un esperimento interessante: in un hotel di Glasgow, ha allestito un impianto al top della componentistica Linn ampli-diffusori, con due sorgenti sempre Linn - Sondek LP12 in configurazione massima Ekos-Akiva-Lingo-Linto (chi conosce Linn sa di che cosa parlo) e CD12, lettore CD reputato ai vertici assoluti dall'intera stampa specializzata mondiale; invitati un migliaio di persone, queste hanno potuto effettuare le sedute di ascolto in gruppi a turno SENZA vedere le sorgenti, ascoltandone solo il suono; alla fine dovevano esprimersi su quale dei due suoni/sorgenti li avesse maggiormente soddisfatti; pare che oltre il 75% degli invitati abbia preferito il suono dell'analogico... Ho già scritto abbastanza, saluti a Te e tutti i Lettori di TNT.
Alain - E-mail: aorlandini (at) libero.it

LC
Caro Alain,
grazie anche a te per il prezioso contributo. La mia visione è più ottimistica della tua. Quando penso a memorie di massa e download di uno stream di dati non sto pensando ad MP3 e robaccia analoga. No, credo che - magari con algoritmi di compressione lossless - si possa avere lo stream digitale NON COMPRESSO disponibile su una memoria di massa (tipo penna USB, per capirci) o direttamente in download via rete. La capacità di trasmissione dati della rete è in costante aumento, quindi la necessità di comprimere l'audio per il download potrebbe, almeno per una certa tipologia di "acquirenti", essere non più necessaria. In ogni caso, si parla di scenari ancora abbastanza lontani, visto che la diffusione della rete stessa non è così capillare da poter raggiungere TUTTI i consumatori di Musica. Di conseguenza, un oggetto FISICO (tipo memoria di massa, appunto) da vendere negli scaffali dei negozi potrebbe coesistere con il download.
Nel frattempo, credo che scalzare il CD dalla sua posizione di vertice alle vendite sarà impresa ardua.
Per quanto riguarda la prova della Linn - vinile contro CD al buio - beh, non fa altro che confernare ciò che gli audiofili sostengono da sempre. Il formato ad alta risoluzione era già nelle nostre mani, non era copiabile e suonava benissimo. Hanno voluto il dischetto di policarbonato "perfetto per sempre" ma peggiore, dal punto di vista sonoro? Non riesco a rattristarmi se ora i discografici piangono lacrime di coccodrillo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: querelle SACD
Caro Lucio,
ti scrivo ancora una "pillola", in reazione a quanto leggo nella rubrica della posta. Non ricordo quando sia stato introdotto il SACD, ma nel 2000 era già sicuramente presente sul mercato.
Che nel 2000 se ne parlasse come di un possibile formato futuro, si può comprendere, ma che nel 2005 se ne continui a parlare in tali termini vuol dire che semplicemente è stato un "flop".
Mi consenta :-D , ma, come si dice in questi casi, un po' malignamente, per persone che passano la vita ad essere eterne promesse per il futuro, anche per il SACD ormai si può tranquillamente dire: "IL SACD HA UN RADIOSO FUTURO ... DIETRO LE SPALLE". Ne conviene? :-D
Ciao Lucio, alla prossima.
Marco - E-mail: marco.bonardo (at) studiobonardo.191.it

LC
Caro Marco,
effettivamente la presenza del formato sul mercato è lunga e, a fronte di un sempre maggior numero di titoli disponibili, non mi pare che le vendite siano andate di pari passo. Anzi. Più titoli a disposizione, meno dischi venduti. E' un segnale che non si può sottovalutare. I dati RIAA sono abbastanza chiari, aspettiamo di leggere quelli relativi al secondo semestre 2004.
Il problema è, ovviamente, economico e politico al tempo stesso. Si tratta di accordi tra le multinazionali e si tratta di vedere quanto Sony intenda insistere ancora sul "suo" formato. Anche perché molti artisti a contratto con la Sony (etichetta discografica) potrebbero avere tutto l'interesse a pubblicare i propri lavori su un supporto che contenga anche video (penso ai live, alle opere etc.).
Difficile prevedere come andrà a finire, per questo noi abbiamo, da sempre, invitato alla prudenza...per non ritrovarsi in casa una macchina - magari costosa - che non ha più valore sul mercato e che in futuro potrebbe diventare di difficile riparazione in caso di abbandono dello standard. Lo stesso dicasi anche per l'altro formato concorrente, sia chiaro.
Ricordo ancora un articolo di una autorevole rivista cartacea che osannava e stra-consigliava la nuova cassetta digitale Philips DCC. Era, a detta di chi scriveva, il formato del futuro per la registrazione domestica di alta qualità. Il tutto era supportato da prove tecniche, teorie matematiche sofisticate sulla compressione, iperboli sulle doti sonore dati etc. etc. Insomma, uno vero e proprio "lancio" in grande stile.
Allo stesso tempo, un'altra rivista - tramite coupon - regalava tale miracolosa cassetta a tutti coloro che fossero andati a sentire la "rivoluzione" in qualche negozio convenzionato (oh, più "spinta" di così...).
Ho nello scaffale qui alla mia destra ancora QUELLA cassetta DCC vergine ..."per non dimenticare". All'epoca la presi col preciso intento di conservarla per futura memoria. Magari un giorno ci faccio una cifra folle su E-Bay, vendendola come cimelio ;-)
Staremo a vedere...
Lucio Cadeddu

Un neofita che ha perso i bassi
Gentilissimo Dr. Cadeddu,
ti faccio innanzitutto i miei più vivi complimenti per l'opera di informazione e divulgazione che porti avanti con così tanta passione e costanza che solo un grande amore per la musica può giustificare, passione che condivido e comprendo in pieno.
Ti scrivo per avere un tuo prezioso consiglio circa "l'assemblaggio" di un nuovo impianto, visto che anche dopo aver passato mesi sul tuo sito e aver letto le innumerevoli "lettere al Direttore" e varie prove e recensioni, ho il timore di aver sbagliato qualcosa.
Come neofita dell'hi fi ho cercato di costruirmi un nuovo impianto sfuttando un Bose Home Theater in mio possesso che utilizzo come semplice lettore multi cd, a cui ho collegato un ampli finale bose sa-3, all'uscita zona 2 una coppia di Sf Concerto. Mi è sembrato subito di fare un enorme passo avanti, tanto che entusiasmato ho continuato con l'upgrade.
Quindi da pochi giorni ho sostituito l'ampli Bose con il Nad c352, l'ho collegato al lettore Bose con un cavo audio Monster Cable Interlink 200 e alla casse con Supra 4.0 ...e mi sono spariti i bassi. O almeno questa è la mia sensazione.
Il salotto è di circa 25mq, 4 x 6,3, arredato, con un divano a metà stanza a circa 3 metri dai diffusori che sono posizionati sulla parete corta a circa 65 cm dal fondo, 90 cm dai lati circa; 1,80 fra loro e ascolto prevalentemente jazz e acustica in genere.
Purtroppo il suono che esce in questo momento mi sembra privo di bassi rispetto a quando le Concerto erano collegate al finale Bose, finale che non prevede nessuna regolazione di tono come del resto il cd Bose, tra l'altro con cavi semplicissimi, mi sembra che la voce predomini troppo sulla musica, spesso devo intervenire sul volume quando alterna la voce a pezzi solo strumentali. Cosa è successo? Forse le mie orecchie erano abituate ad un suono troppo colorato?
Eppure io non ho molta simpatia con i bassi eccessivi e sto lontano dal "mostro del loudness"? Il Nad e le Concerto sono abbastanza in linea? Probabilmente mi suggerirai di cambiare la sorgente, è il mio prossimo passo, pensi che questo suono dipende da una certa incompatibilità fra lettore Bose e Nad c352? Penso di poter destinare al cd intorno ai 400/500 euro, che ne pensi del cd Nad è abbastanza equilibrato con il resto dell'impianto? Oppure?
So di aver sforato con le righe a disposizione e di averti fatto molte domande, perciò taglia pure se vuoi, quello che mi preme molto è avere un tuo consiglio che considero prezioso e competente.
Ringraziandoti per l'attenzione che mi presti, ti saluto cordialmente.
Michele - E-mail: michele.bi (at) libero.it

LC
Caro Michele,
ho due possibili spiegazioni per il fenomeno. La prima, anche da te suggerita, è di natura psicoacustica. Abituato ad un certo tipo di suono, può darsi che ora fatichi a trovare (ritrovare) il giusto equilibrio. I bassi, con ampli NAD e diffusori SF Concerto, ci devono essere ECCOME! Altro che predominanza della voce!
Seconda possibilità, il sistema Bose è chiuso, nel senso che da qualche parte (sorgente e/o amplificazione) viene effettuata una equalizzazione del suono: Bose usa infatti un processo proprietario di trattamento sonoro, che adatta i toni a seconda del segnale. La chiamano "Elaborazione del segnale integrata" e "Regolazione automatica dei toni" (vedi sito Bose).
In tutta franchezza non "aprirei" mai un sistema "chiuso" come quello. E' fatto per funzionare in maniera "integrata" ed inserendo una variabile diversa salta tutto l'equilibrio.
Tienimi aggiornato, sono curioso di sapere quale delle due opzioni sia quella giusta :-)
Lucio Cadeddu

Sostituzione JBL 4312A
Ciao Lucio,
sono un 45enne informatico appassionato di musica. Da diversi anni sono un assiduo lettore di TNT e come prima cosa ti voglio ringraziare per l'ottimo lavoro che svolgete. Configurazione impianto assemblato nell'arco di 12 anni:

Quesiti:
  1. Ha senso acquistare, rispetto al resto dell'impianto, cavi di potenza commerciali (usati)? In caso affermativo cosa? E' abbastanza difficile riuscire ad eseguire ascolti comparativi.
  2. Potresti consigliarmi una rosa di diffusori, da pavimento, "degni di un upgrade" da cercare di ascoltare per un futuro acquisto sull'usato. Le JBL continuano a piacermi molto, ma vorrei un suono più asciutto, meno colorato ma ugualmente ricco e pieno. Ascolto diversi tipi di musica anche se in questa fase preferisco il jazz (Evans, Mheldau, Trovasi, Davis, Jarrett etc) ed in particolare il pianoforte. Non ho fretta, e di conseguenza, il budget potrebbe essere molto variabile anche 2000-3000 €.
  3. Dovendo dotarmi di un mobile porta elettroniche dedicato, sarei propenso all'autocostruzione. Ritieni valida una struttura simile a quella che ho realizzato per gli stand? Se ritieni che la realizzazione degli stand per i diffusori possa essere valida e di interesse potrei descrivere la realizzazione per TnT.
Ti ringrazio per la pazienza (scusa per gli allegati), rimango in attesa di una tua.
Luigi - E-mail: i5hir (at) yahoo.it

LC
Caro Luigi,
i tuoi diffusori sono tutt'altro che da cambiare. Lo farei SOLO DOPO aver ascoltato un bel po' di "candidati" possibili alla sostituzione. Trattandosi di diffusori abbastanza particolari e dalla forte personalità, un cambio potrebbe essere una virata troppo decisa. Quindi: ascolta il più possibile. Cosa? Diffusori da pavimento interessanti in quella fascia di prezzo - tenendo conto del tuo Orchestra - li trovi nei cataloghi ProAC, Triangle, Audio Note, Dynaudio e magari anche Linn.
Per quanto riguarda i cavi, direi che per ora sei a posto, aspetta a sostituirli. Prima le casse, poi si vedrà. Infine il tavolino. Io non posso che consigliarti il nostro autocostruito
TNT FleXy. Non ho idea di come possano suonare i tuoi stand autocostruiti, valutare sulla "carta" è sempre molto difficile. Se ti va, in una prossima lettera, mandami una foto (< 40kB!) ed una descrizione dettagliata della loro costruzione, così la pubblico in questo spazio.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto
Buonasera dott. Cadeddu,
complimenti per la vostra rubrica e grazie del prezioso tempo che, spero, possiate dedicarmi.
Proprio scoprendo il vostro sito mi sono deciso ad aggiornare il mio vecchissimo impianto per avvicinarmi ad un sistema hifi "decente". Descrizione vecchio impianto:

Descrizione nuovo impianto Di seguito i miei quesiti:
  1. Che cosa ne pensa del nuovo impianto che avrei in mente di allestire ? Ha altri suggerimenti in merito ?
  2. Dovendo scaglionare gli acquisti e facendo riferimento agli elementi del mio attuale impianto io darei la priorità al CD e poi all'ampli ... concorda?
  3. Circa i cavi di potenza, dovendoli inserire nei "connettori a banana", mi consiglia di stagnare il conduttore o semplicemente attorcigliarlo ? Relativamente alla schermatura del cavo è preferibile collegarla al polo negativo dei diffusori o meglio lasciarla così com'è ?
  4. I miei nuovi diffusori supportano il biwiring ma, volendoli utilizzare in monowiring, mi consiglia di sostituire le lamelle di collegamento con spezzoni del cavo dei di potenza ? Il biwiring migliorerebbe il suono con questa tipologia/livello di nuovo impianto che avrei in mente ?
Cordiali saluti e grazie,
Edoardo - E-mail: edoardorossi (at) tiscali.it

LC
Caro Edoardo,
l'impianto che ti appresti a realizzare mi pare sensato ma devo premettere che non conosco i diffusori da te acquistati. Acquisteresti prima il CD e poi l'ampli? Va benissimo, ma anche il viceversa avrebbe un senso...tutto dipende da quanto "scaglionata" nel tempo sarebbe da intendersi la spesa. Hai pensato all'usato? Magari riesci a prendere entrambi i pezzi in un colpo solo :-)
Per quanto riguarda i cavi Supra 3.4 S, la schermatura andrebbe collegata solo al polo negativo dell'ampli (altrimenti non serve) e per la terminazione...usa le banane! Cavo stagnato o attorcigliato ha poca importanza, visto che il Supra Ply 3.4S è già in rame stagnato.
Il biwiring potresti provarlo certamente ma nel frattempo sostituisci i ponticelli con degli spezzoni dello stesso cavo di potenza e collega i cavi stessi ai morsetti del tweeter.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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