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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Pulizia vinile
  2. Scelta ampli integrato
  3. Ascolto a scalino
  4. Lettore CD per 1500 Euro
  5. Impianto con 3000 Euro
  6. Acquisti alla cieca oppure no?
  7. Problemi di ambiente?
  8. Interfaccia ampli-casse
  9. Valvolari e planari
  10. Biamplificazione passiva

Pulizia vinile
Gentile Direttore,
innanzitutto COMPLIMENTI per il vostro EGREGIO sito molto ben fatto e utilissimo, il mio impianto è cambiato per merito vostro e dei vostri progetti, seguendovi ho "tweakkato" tutto il mio impianto che ora suona decisamente MOLTO MEGLIO.
Ho costruito i TNT Triple T e i TNT Merlino il TNT FleXy e ho isolato tutti gli apparecchi dalle vibrazioni, ho serrato viti e montato filtri di rete, insomma vi seguo da un po' e ora il mio impanto è TUTTA UN'ALTRA COSA. GRAZIE A VOI!!!
Veniamo al motivo della mail: ho acquistato di recente un ProJect RPM4 con testina Ortofon MC 10 e un NAD PP2 per riascoltare il mio vecchio vinile. Premetto che i dischi sono stati 12 anni in una cantina umida in mezzo a polvere e segatura e gli altri li ho acquistati usati in una fiera del libro da uno stock di un privato (SOLO PER FARVI CAPIRE IL LIVELLO DI SPORCIZIA DEI SOLCHI).
Con l'ausilio di una Knosti ho riempito la bacinella con mezzo litro di acqua ossigenata e un cucchiaio da cucina di detergente per i monitor da PC "Raggio Pulito", gli LP che non presentavano graffi o difetti ora suonano silenziosi e dettagliatissimi.
Una domanda: questa mia formula secondo voi può danneggiare il diamante o gli LP?
Grazie e congratulazioni,
Paolo - E-mail: paolo.gaudenzi (at) unibo.it

LC
Caro Paolo,
sono felice che il nostro sito ti abbia un po' aiutato a migliorare con poca spesa il suono del tuo impianto. Per quanto riguarda la soluzione utilizzata per pulire i dischi...sono un po' perplesso, il vinile è un supporto abbastanza delicato e chimicamente "vulnerabile". Non mi risulta che l'acqua ossigenata rientri tra le sostanze da usare a cuor leggero col vinile. L'alcool isopropilico è la cosa migliore. Sul detergente, poi, non saprei, non lo conosco. Scusa, ma prima di improvvisare ricette magiche "fatte in casa" perché non pensare a liquidi commerciali già pronti (ne abbiamo recensito qualcuno) oppure a seguire le indicazioni che trovi su un
articolo apposito qui su TNT-Audio, proprio dedicato ai fluidi per pulire l'analogico?
In ogni caso, ricordati sempre che è buona norma risciaquare sempre con acqua distillata (demineralizzata) dopo ogni lavaggio, onde eliminare i residui di sporco e di sostanze chimiche utilizzate durante la pulizia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta ampli integrato
Gentile Direttore,
le ho già scritto all'inizio dell'anno per lo stesso motivo quando le domandavo tra un Rotel RA02 e Denon PMA655 da collegare a un lettore Denon DCD-425 e Polk Audio RTi 70. Dopo quel primo suggerimento ho proseguito, come lei spesso suggerisce, negli ascolti e più precisamente:
Primo negozio:

Secondo negozio: Devo dire che mi è piaciuto molto il C350 ma è difficile da trovare e il C352 non mi sembra allo stesso livello, in seconda battuta Arcam con un suono molto equilibrato e pieno, ma con nessuno ho avuto la possibilità di un ascolto a casa.
I problemi cominciano quando mi hanno prestato un Luxman L-230 e nella prova a casa ho dovuto mio malgrado operare sui controlli di tono per l'esagerata quantità di bassi ed allora ha ripreso quotazione il Rotel RA02.
Ho letto nella tua immensa opera che consigli con questo amplificatore dei diffusori caldi; ti chiedo, visto che le Polk sono in vendita solo presso una catena di negozi e quindi ho poche possibilità di confronti, come devo considerarle? Ti risparmio i commenti dei negozianti quando le cito ma, almeno alcuni modelli, le tue recensioni non le trattano così male.
Ancora una cosa, il prossimo passo è meglio sostituire la sorgente o i diffusori?
La ringrazio e saluto,
Antonio - E-mail: a.lonegro (at) tiscali.it

LC
Caro Antonio,
i negozianti parlano male di Polk Audio perché è distribuita esclusivamente nei centri commerciali MediaWorld. Una volta non era così e tutti a mostrare il giusto rispetto per una grande Azienda che fa ricerca e diffusori dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Strano mondo, questo.
Per quanto riguarda la scelta dell'amplificatore non mi è chiarissimo quale sia la tua preferenza, tra quelli ascoltati. Il NAD 350 che dici esserti piaciuto molto si trova usato, non è difficilissimo...o, forse, anche come "fine serie" in qualche negozio. Altrimenti, uno dei due Rotel, come ebbi a suo tempo modo di consigliarti.
Piuttosto "l'esagerata quantità di bassi" non può essere da ascrivere al Luxman che ti hanno prestato, è possibile invece che i diffusori non siano posizionati in modo ortodosso o che la stanza non sia del tutto ideale, magari ha molti rimbombi...prima forse dovresti pensare a risolvere questo problema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ascolto a scalino
Gent. Sig. Lucio Cadeddu,
Buon giorno e grazie per l'aiuto ed i chiarimenti che, spero, potrà darmi. Il mio impianto è così composto:

Sala ascolto come da disegno (molto assorbente e non trattata). Genere musica Tutta, ed in particalare 70% classica Abitazione Condominio. E qui cominciano i problemi.
Infatti, non volendo disturbare, il livello di ascolto è sempre contenuto. Orbene a me pare che in alcune situazioni (cioè abbassando oltre un certo limite il volume) si abbia una perdita di intelliggibilità, vengono meno cioè una parte delle informazioni musicali. Immagino che mi si possa rispondere che ciò è normale quando si abbassi il volume oltre un certo limite. Ma io non so quale è questo limite. Voglio dire, se riesco a spiegarmi, che sento come uno scalino: fino ad un certo punto le informazioni sono tutte lì, e poi, scalino e la musica - improvvisamente - non è più quella di prima. E' normale?
Ora, ecco la domanda. Vale la pena di cercare un nuovo diffusore (evidentemente adatto al mio impianto) destinando un budget - al nuovo - all'intorno di 5/6000 Euro? (sperando di trovare un usato). A me vengono in mente i soliti nomi: ProAc, B&W, Thiel, Diapason anche se preferirei "a torre" ecc. Quali diffusori dovrei andare a sentire? Privilegiando che cosa: la sensibilità, la linearità del carico (non so cosa è) dell'ampli o delle casse?, che altro?
Infine: Il disaccoppiatore serve o no? E se la risposta è Sì, va collocato prima della meccanica o del Convertitore?
Mi rendo conto che forse ho usato una terminologia inesatta e/o sbagliata, del che mi scuso. Spero solo che le domande poste siano di interesse generale e che meritino una risposta.
P.S. Ho guardato, non tutte ovviamente, le domande alle quali aveva già dato risposta, ma non ho visto nulla che potesse rispondere ai miei quesiti.
Ilario - E-mail: ilariovecchietti (at) tiscalinet.it

LC
Caro Ilario,
lo "scalino" non dovrebbe esserci. A meno che non sia insito nel tuo sistema uditivo. Mi spiego: le nostre orecchie hanno sensibilità diversa alla pressione sonora. In particolare, all'abbassarsi del livello, diminuisce la percezione degli estremi di gamma (alti e bassi). Questo è un fatto fisiologico, non possiamo evitarlo. Poi esistono persone nelle quali questa sensibilità potrebbe essere diversa o alterata...per cui la risposta dell'orecchio è tutt'altro che lineare: al di sotto di una certa pressione sonora si sente poco o pochissimo. Ti accade anche con altri impianti? Con la TV? Cerca di farci caso e, eventualmente, fai una visita audiometrica.
Altro fattore, la stanza. Potrebbe essere che ci sia del rumore di fondo (ambientale, dico) che maschera la Musica che ascolti. Non a caso gli impianti si sentono meglio di notte, quando il tappeto di rumore ambientale è più basso.
La geometria e la disposizione dell'impianto - da quel che si vede in pianta (non pubblicata, troppo grande) - sembrerebbero incolpevoli.
Infine l'impianto: non vedo problemi particolari nell'abbinamento Klimo Kent - Studio 20. Qualche "prova" puoi sempre farla, magari privilegiando diffusori abbastanza "sensibili". Né Thiel, né ProAC né Diapason brillano per facilità di carico e/o sensibilità, però. Prova a sentire qualche torre Triangle, invece. Oppure qualche "Dual Concentric" della Tannoy (Stirling o Turnberry, ad esempio). Se il problema non si risolvesse, torna al punto 1) (visita audiometrica).
Per quanto riguarda l'utilità o meno del disaccoppiatore di rete, siamo alle solite: chiedete ad altri qualcosa che potete verificare direttamente di persona. Hai l'oggetto nell'impianto, no? Ascolta "con e senza" e valuta tu se fa effetto e che tipo di effetto fa. Se non senti differenza, vendilo ed acquista dischi...ma allora non capirei perché l'hai acquistato! Insomma: quando hai deciso di acquistarlo l'avrai provato, no? O, se l'avessi acquistato a scatola chiusa, ti sarai chiesto se funziona oppure no, una volta inserito nel tuo impianto! Come posso io, da remoto, in un impianto sconosciuto, inserito in un ambiente sconosciuto ed in presenza di una rete elettrica sconosciuta, giudicare se tale disaccoppiatore di rete è benefico oppure no? Non so se vi rendete conto di quanto surreali siano questo genere di richieste...PROVALO (sulla meccanica o sul DAC o su entrambi) e DECIDI.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD per 1500 Euro
Caro Lucio,
ti scrissi parecchio tempo fa (
vol. 155) per chiederti consiglio sulla costruzione di un impianto intorno ad una coppia Pre+Finale Adcom (GFP 565 + GFA 545). Per svariati motivi i tuoi consigli sono rimasti lettera morta e il tutto è rimasto a giacere lì come aveva fatto negli anni precedenti.
Ma di recente ho ripreso a rimuginare sul fatto di voler ascoltare tutta la mia musica in maniera un po' più soddisfacente. Senza ragionare troppo, colto da un raptus, ho acquistato su ebay un paio di ProAc Response 2.5, diffusori che mi era capitato di ascoltare di sfuggita tempo addietro, e di cui avevo letto un gran bene da più parti. Diffusori di 4 anni, pagati non troppo (spero), ed in ottimo stato.
Ho comprato in un recente viaggio negli Usa un paio di cavi Monster Cable Z2 Biwire, ho collegato ampli, cavi e diffusori ed ho cominciato ad ascoltare......Non mi dilungo troppo sulle sensazioni di ascolto perchè sono ancora acerbe e non riesco bene a focalizzarle, ma certo ora la musica si sente in un altro modo. Anche la mia ragazza mi ha detto che riconosce degli strumenti che prima non immaginava ci fossero...
So che non è questa la modalità corretta di acquisto di un componente, ma ho avuto questo raptus e l'ho seguito...:-)
Il punto è che immagino che questi diffusori siano di una classe a sè stante e per nulla paragonabile al resto dell'impianto...ciò che ti chiedo è:

  1. Per quanto riguarda un lettore cd più o meno adeguato, all'epoca mi consigliasti Rega Planet, Marantz CD 6000 OSE, Rotel RCD 971, Teac VRDS 8, Audio Analogue Paganini. Sono modelli ancora attuali? Adeguati? C'è dell'altro che mi consiglieresti per completare la catena dell'impianto? Considera che per il momento non ho intenzione di procedere con il giradischi, l'ambiente è sempre poco assorbente e l'impressione complessiva (attualmente c'è attaccato un lettore Cd Marantz CD60 di parecchi anni fa) è di un suono molto dettagliato, analitico, aperto, ma con qualche asprezza, che forse pecca un po' di morbidezza.... Come budget per il lettore potrei arrivare a 1000 - 1500 Eur.
  2. Le ProAc che ho acquistato prevedono una base di legno appoggiata su 4 punte. Ho il parquet di legno e non mi sento di utilizzare le punte. Hai qualche alternativa da consigliarmi che, almeno in linea teorica, sia altrettanto valida? Piedini ammortizzanti o simili?
  3. Ho letto con interesse sul tuo sito i consigli per la costruzione dei correttori di acustica ambientale TNT Stilos e Stilos CD. Non mi è chiara una cosa però. Il primo viene costruito riempiendolo di lana di vetro (o stracci vari). Il secondo viene lasciato vuoto. Sempre a livello teorico è la presenza stessa in punti strategici della stanza di un cilindrone che migliora l'acustica, o il materiale di riempimento fonoassorbente? In poche parole, come consigli di costruirli, pieni o vuoti?
Spero di essere stato abbastanza chiaro e conciso.
Grazie per l'attenzione e complimenti per il tuo sito davvero utile ed interessante.
Ciao.
Massimo - E-mail: mandrake (at) netadsl.it

LC
Caro Massimo,
complimenti per il "colpo di testa" (acquisto impulsivo delle ProAC)! Visto il budget "fino a 1500 Euro" potresti pensare a qualche macchina superiore rispetto a quelle elencate in precedenza. Con un po' di sconto non dovrebbe essere impossibile mettere le mani su un Linn Genki, ad esempio, o un Cairn Fog + Soft. Queste due macchine sarebbero già un bel passo avanti rispetto a quelle citate.
Per quanto riguarda le punte ed il parquet, poi tranquillamente usare le efficaci punte con sottopunta incorporato della SoundCare, recensite qui su TNT-Audio già nel 2000 (accidenti come passa il tempo).
Per gli Stylos, puoi fare diversi tentativi di riempimento, fino ad ottenere il risultato sperato. Se vuoi qualcosa di più "rigoroso", ti consiglio di cercare in rete gli articoli di Jon Risch sui Tube Traps "fatti in casa".
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con 3000 Euro
Egregio direttore le scrivo a distanza di un paio di mesi dalla mia ultima, nella quale le chiedevo consiglio su l'acquisto di un impianto ampli-torri-CD da circa 3000 euro. Seguendo il suo consiglio ho ascoltato tutto quello che mi è stato concesso di ascoltare: rotel, nad, arcam, rega, cyrus, audio analogue, unison research, pro-ac, triangle, dynaudio, opera, sonus faber......il mio bel programmino iniziale è affondato miseramente e ora le idee sono (felicemente) ben confuse. Provo quindi un po' disordinatamente ad illustrarle cosa più mi ha colpito:

Mi piacerebbe molto avere da lei un parere nell'ambito delle due possibili strade (opera/dyn) e se ritiene le diverse configurazioni equilibrate nei vari componenti o migliorabili (mi piacerebbe sentire le dynaudio con l'ampli unison ma non ne ho il modo).
La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarmi e la saluto cordialmente.
Massimiliano - E-mail: massimiliano.marzo (at) techint.it

LC
Caro Massimiliano,
molto dipende dal tuo gusto personale. Dynaudio e Opera hanno due impostazioni piuttosto diverse: più precise ed analitiche le Dynaudio, più morbide e calde le Opera. Gli abbinamenti, così come li hai ascoltati, mi paiono pure abbastanza sensati. Per quel che può servire, la mia preferenza personale andrebbe al sistema Dynaudio + Rega ma questo non significa che sia "migliore". In questi casi, migliore è un aggettivo privo di significato.
Non aggiungere altra carne al fuoco, già questi sistemi che hai ascoltato possono essere sufficienti per effettuare una scelta sensata. Se puoi, riascoltali, magari coi tuoi dischi, e poi decidi.
Lucio Cadeddu

Acquisti alla cieca oppure no?
Caro Lucio,
ho avuto modo di fare una prova d'ascolto presso un negozio HiFi a Lucca. Il commerciante è stato molto gentile e mi ha fatto ascoltare l'accoppiata che avevo in mente di acquistare, NAD C320BEE e NAD C521BEE collegati a delle casse KEF Cresta 30 che erano le uniche casse da pavimento che aveva. Il suono prodotto mi è piaciuto subito (sarà anche perchè ero abituato ad ascoltare un vecchio giradischi DUAL amplificato collegato a due casse DUAL che sembrano due scatole di cartone).
La nota dolente è venuta quando mi ha comunicato i prezzi dei due componenti, rispettivamente 477,50 e 440 Euro, gli ho chiesto quale sconto mi avrebbe potuto fare e la risposta è stata "se prendi tutto qui, ti posso fare €450 e €430".
Non è che si sia sciupato troppo, così dopo averlo ringraziato per la prova d'ascolto, sono tornato a casa e mi sono messo a cercare in Internet. I prezzi migliori li ho trovati in Inghilterra, però i siti visitati non vendono fuori dai confini inglesi. Allora mi sono rivolto alla Germania visto che questo mese devo andarci per ragioni di lavoro. Ho trovato 2 negozi che mi hanno fatto una offerta. I prezzi non sono come quelli inglesi ma comunque sempre più bassi di quelli italiani.
La prima offerta è di € 321 sia per il NAD C320BEE che per il NAD C521BEE e di € 479 per il NAD C352 come per il NAD C542 . Questo negozio vende online, però avrei anche la possibilità di passare nella città dove si trova risparmiando sulle spese di spedizione. La seconda offerta è di € 395 e € 390 per i componenti piccoli e di € 590 e € 590 per i componenti maggiori, che sono poi i prezzi di listino NAD in Germania. Comunque questo rivenditore nella sua risposta mi ha detto che se lo vado a visitare possiamo sicuramente trovare una soluzione soddisfacente per entrambi. Ci andrò, tanto è di strada e gli chiederò uno sconto del 20 %, poi vedremo.
Riguardo al giradischi invece del Debut III da te consigliato, credo che prenderò il Project 1.2 Comfort per ragioni di comodità (non dipende da me), sempre che la qualità non ne risenta. Per il pre phono ho pensato al Project Phono box come mi avevi consigliato, ma in alternativa potrei anche costruire il TNT InDiscreto, cosa ne pensi?
Sono riuscito a trovare un rivenditore Aliante vicino a Pisa e spero di poterci andare al più presto per ascoltare le Aliante CNM Tower. Non è facile trovare rivenditori in zona che commerciano le casse (KEF coda 90, Chario Syntar 100, Indiana line 5.20 e Wharfedale Diamond serie 8 e 9) che mi avevi consigliato oltre alle CNM Tower.
Un'ultima cosa, non si fa altro che parlare del T-AMP e partendo dalla tua recensione così come dalle altre notizie che si sentono in giro sembra una cosa molto allettante. Ce lo vedresti il T-AMP in una stanza di 28m2 e diffusori Aliante CNM Tower (purtroppo non posizionate in modo ottimale al 100%), o visto i prezzi che probabilmente riuscirò a spuntare in Germania per il NAD mi tengo quello visto che mi è piaciuto e le sorgenti sono più di una?
Cordiali saluti
Massimo - E-mail: mvvgcm (at) tin.it

LC
Caro Massimo,
sarebbe buona norma informarsi PRIMA dei prezzi praticati e POI chiedere una prova d'ascolto, non viceversa. Il negoziante è stato disponibile e gentile, forse non ha fatto uno sconto pazzesco, ma ti ha offerto un servizio, sempre più raro: quello di farti sentire gli apparecchi. Trattandosi di materiale entry-level o quasi, ciò è da considerarsi un evento abbastanza insolito. E' chiaro che se poi si ascolta da una parte e si compra da un'altra, chi ci ha fornito il servizio, prima o poi, è costretto a non fornirlo più...e sarebbe un vero peccato.
La procedura corretta avrebbe dovuto essere la seguente: una volta individuati i candidati ci si informa dei prezzi, in Italia ed all'estero. Se all'estero la convenienza fosse enorme, si corre il rischio e si acquista a scatola chiusa...oppure si approfitta di un viaggio. Non mi sembra correttissimo chiedere una prova, decidere a posteriori che il prezzo è troppo alto...ed andare ad acquistare altrove.
Mettiamola così: se all'estero si risparmia tanto, deve essere incluso nel prezzo il rischio di un acquisto a scatola chiusa, senza prova d'ascolto. Se si vuole acquistare previa prova d'ascolto (come dovrebbe sempre accadere) mi sembra giusto pagare il prezzo che viene chiesto, specie se già scontato (anche se di poco) rispetto al listino ufficiale.
E' un discorso che abbiamo sempre fatto, a tutela della possibilità, che ancora resiste in qualche negozio "illuminato", di poter provare le cose prima di acquistarle. Altrimenti andiamo a caccia del miglior prezzo possibile, ma questo farà diventare tutti i negozi..."virtuali". Si spende meno, certo, ma si perde la possibilità di ascoltare.

Per quanto riguarda le tue scelte, la coppia NAD più economica andrà benissimo...e per i diffusori vedi cosa riesci ad ascoltare (oppure, vedi il discorso di cui sopra).
Bene la scelta del giradischi ProJect e del pre fono dedicato. Certo, se riuscissi a costruire come si deve l'InDiscreto...sarebbe un passo avanti significativo. Il confronto tra i due apparecchi è infatti semplicemente improponibile.
Infine, la questione T-Amp. Tutto dipende da quanto "forte" sei abituato ad ascoltare. Per me 6 watt e 89/90 dB di sensibilità sono insufficienti in un ambiente di quasi 30 mq. Potrebbero diventarlo in stanze molto più piccole...ed a seconda dei generi musicali. L'utilizzo di più sorgenti, poi, costringerebbe ad un attacca-stacca piuttosto fastidioso, a meno di non dotarsi di un selettore di ingressi o di un pre passivo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi di ambiente?
Caro Lucio,
ti scrivo per chiederti un parere sul mio problema legato al suono del mio impianto. Diciamo subito che ho una stanza di 18mq, è un quadrato di 4.25 per 4.25 e alta 3m (so che non è il massimo ma non ho di meglio) non potendoti mandare una piantina ti dico che è arredata nel seguente modo: sul lato dove è posto l'impianto ci sono due tende abbastanza spesse di 1.5 m l'una, poste negli angoli, nel punto d'ascolto c'è il letto e nei lati, da una parte la finestra con una tenda che copre tutta la parete e dall'altra la porta e una libreria di circa 2m per 2.50.
Il pavimento è in mattonelle con un tappeto che copre quasi tutta la stanza. Il mio impianto invece è costituito da:

Purtroppo sia il giradischi che l'ampli sono sistemati su una base di vetro stratificato disaccoppiati al tavolino Flexy, che ho costruito, da dei dadi ciechi.
Il problema che riscontro è una voce molto vibrante, vetrata sul medio alto e troppo proveniente dalla parete e in più la musica pur avendo un ottimo basso e una buona dinamica manca un po' di ariosità nonostante le Polk siano casse molto brillanti.
Ho fatto la prova con dei dischi di Luca Carboni su un impiantino molto più modesto del mio (ti dico solo che è costituito da un coordinato e sistemato anche male) di un amico che ha una stanza molto simile alla mia in dimensioni ma molto più arredata.
Questo mi fa pensare che possa essere un problema proprio d'arredamento anche perché nella mia stanza con la prova del battito delle mani si sente un po' di risonanze. Ora prima di mettere e spostare mobili (con le ire di mia madre) secondo te è possibile sia un problema di questo tipo, e se lo fosse ti sarei grato se mi dessi qualche consiglio per il posizionamento, oppure è un discorso di cavi o di inidoneità del mio impianto nel mio ambiente.
Beh detto questo ti ringrazio della pazienza e spero che tu mi possa rispondere.
Marco - E-mail: marcopapanti (at) libero.it

LC
Caro Marco,
sembrerebbe un problema ambientale, in effetti. La forma perfettamente quadrata non aiuta di certo. Potresti cominciare a provare posizioni diverse per le casse, ad esempio...la distanza dalla parete posteriore e da quelle laterali influisce molto sul risultato finale. Prova anche diverse angolazioni verso il punto d'ascolto. Aggiungi qualche grande cuscino in punti strategici (angoli, ad esempio, o zone spoglie).
Se non hai dimenticato qualcosa nella descrizione sembrerebbe tu non possieda un lettore CD. Devo dedurre che ascolti solo vinile...o che il probelma si presenta solo col vinile? Perché in quest'ultimo caso potrebbe essere qualcosa dovuta a qualche settaggio o regolazione errata. Non mi è chiaro poi perché usare del vetro come supporto dei componenti quando hai già un FleXy. Infine i cavi: certo qualcosa possono fare, ma qui temo che il problema sia la stanza. Puoi provare a costruirti qualcosa di facile (vedi progettini sul nostro sito) ma non credo sarebbero la soluzione.
Fai le prove che ti ho indicato e sentiamoci di nuovo,
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Interfaccia ampli-casse
Egregio Cadeddu, Premetto che non sono un esperto audiofilo ma vorrei sottoporle brevemente il problema che mi si è presentato ora. Da più di 20 anni (quasi 25) ho in casa un pre+finale Luxman (Preamplificatore C120 A Mark II - Finale M120 A), da 120 watt rms, un ottimo amplificatore a cui avevo accoppiato un paio di diffusori JBL L112 ad 8 ohm (3 vie) da 250 w cadauno ed è sempre funzionato il tutto, bene!
Per mio figlio lo scorso anno ho comperato un nuovo impianto così composto: amplificatore AERON AP-900B (60 watt rms) con un paio di Chario Premium 1000. Ed anche qui: tutto bene, anche se ho dovuto prendere delle casse piccole per doverle collocare su una mensola.
Ora il ragazzo ha voluto provare il mio Luxman, ricco di manopoline per modificare il suono, cosa che lui gradisce, mentre a me è rimasto l'AERON AP-900B che devo collegare alle due casse JBL L112 di cui sopra.
La mia domanda ora è questa: l'accoppiamento dell'Aeron con le due vecchie Jbl, secondo il Suo parere, può andare???
Non sono troppo grosse per un 60 watt??? A me sembra vadano bene anche se ho qualche piccolo dubbio sui tweeter (mi sembra siano meno sensibili con l'Aeron)!
Eventualmente potrebbe consigliarmi qualche modifica alle casse o consigliarmi un paio di casse nuove per il mio Aeron?
Un'ultima domanda relativa ai cavi: si possono adoperare dei cavi per reti informatiche CAT 5, usandoli semplicemente come stanno, senza intrecciarli (come consigliano alcuni). Io non ho grosse pretese però vorrei sostituire l'attuale cavo a 8.
La ringrazio in anticipo per la Sua pazienza e, se possibile avere una risposta, con comodo.
Giancarlo - E-mail: stefani (at) kronit.com

LC
Caro Giancarlo,
non vedo problema alcuno a collegare l'Aeron con le JBL. Che cosa intendi con "le casse non saranno troppo grosse per l'ampli"? La cosa, di per sé, è priva di significato. Le casse trasformano in segnale acustico il segnale elettrico che ricevono dall'ampli, tutto qua. Se vuoi qualche ulteriore approfondimento sull'interfaccia ampli-casse puoi dare un'occhiata alle
FAQ del sito.
In ogni caso, collegale e vedi come vanno. Dici che i tweeter ti sembrano "meno sensibili"...immagino intenda dire che si sentono meno le alte frequenze. E' possibile, gli ampli non suonano tutti uguali. Non conosco l'Aeron in questione, ma magari ha un suono più "caldo" rispetto alla coppia Luxman che ha sostituito. Ascoltalo per un po' di tempo, familiarizza con la nuova "coppia" e decidi che fare. Se il suono non ti dovesse soddisfare...si può pensare ad una sostituzione, ma prima bisognerebbe capire quale tra i due componenti non ti soddisfa.
Per quanto riguarda i cavi, i CAT5 si possono usare, ma l'ideale è la configurazione intrecciata (in stile FFRC o TripleT, vedi progetti qui sul sito). Se ti interessa solo migliorare con semplicità il tuo cavo attuale, credo che con il TNT Star potrai essere soddisfatto. Non c'è niente di complicato da intrecciare o spellare, si realizza in 5 minuti e suona piuttosto bene, certamente meglio di un qualunque cavo tipo piattina rosso-nero.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Valvolari e planari
Egr. direttore,
nello scoprire la sua rivista su Internet non posso fare a meno di esprimere meraviglia e sincero apprezzamento per una attendibile rivista di hi-fi che, cosa più unica che rara, non ha banner pubblicitari! Il fatto che poi sia italiana, oltre a rappresentare una comodità, è un fatto che sicuramente fa piacere.
Come molti le scrivo per un consiglio sull'impianto che mi dovrà accompagnare per diversi anni nell' ascolto della mia musica preferita. Dopo alcuni ascolti sono rimasto folgorato dal realismo, dall' ariosità e dall' ampio soundstage delle Magneplanar MG 12, anche se a tratti preferirei una maggiore presenza del comparto basso. Ad ogni modo ho pensato di abbinarvi (ma senza aver avuto ancora la possibilità di ascoltarlo) il lettore SACD stereo Marantz SA 8400.
Amo un suono chiaro e dettagliato, ma non asciutto, sì da andare a discapito del coinvolgimento emotivo: anzi un tocco di calore è decisamente gradito. Medio luminoso, acuto estroverso ma solido e materico, basso non necessariamente esteso ma ben presente ed intelligibile. Delle tre dimensioni preferisco l'ascolto in profondità con gli esecutori non necesessariamente nitidissimi, ma ben saldi nella loro posizione.
Per questi ed altri motivi mi sono orientato all' acquisto di un integrato a valvole, programmando una spesa intorno a € 2.000 (solo se indispensabile fino a € 2.500). Può indicarmi uno o più modelli da prendere in considerazione e che lei giudica possano venire incontro alle mie esigenze (non poche, me ne rendo conto). Lo so che si sconsiglia l'abbinamento con le Maggies di amplificatori di bassa potenza, quali sono la maggior parte dei valvolari in questa fascia di prezzo, ma in fondo devo sonorizzare un ambiente regolare di m. 6 x 4 e, pur ascoltando la musica ad alto volume, non raggiungo mai livelli esagerati.
Il fatto è che a volte questa questione dell'abbinamento planari + valvolari mi ricorda il motto "al contadino non far sapere...". Resta qualche apprensione riguardo alla dinamica, cosa può dirmi in merito?
Cosa ne pensa del Jadis Orchestra Reference che, se non sbaglio dovrebbe essere un 40 w/ch in classa A? ma non voglio influenzarla. Concludo aggiungendo che possiedo 20 SACD (per ora) e circa 400 CD, quasi tutte rimasterizzazioni a 20 o 24 bit, di cui il 50% di jazz (dal '40 ai giorni nostri) e il 25% circa, rispettivamente, di pop-rock (dal '60 al '98) e di classica (in egual misura opera, sinfonica, concerti e musica da camera). Scusandomi per la lunghezza, La ringrazio per la disponibilità che vorrà accordarmi.
Antonello - E-mail: eos_com (at) yahoo.it

LC
Caro Antonello,
se possiedi appena 20 SACD mi pare azzardato, specie alla luce delle voci più recenti sul destino di questo formato, andare ad acquistare una macchina SACD. Pensaci bene...
Per quanto riguarda le Maggies e le valvole, non sono contrario in linea di principio ma ho sempre pensato che i planari di questo tipo traessero beneficio da un ampli di buona potenza e solida erogazione di corrente. Non è un problema di impedenza difficile (non lo è, nel tuo caso specifico) quanto di controllo delle membrane.
Comunque sia, sembra che tu abbia già optato per le valvole così, sulla carta, senza ascoltare. Ti ammiro per il coraggio :-)
Conosco lo Jadis Orchestra, non conosco il modello Reference. Potrebbe essere adatto al pilotaggio delle Maggies, certo, i watt sono più che sufficienti. Non ci sono molte alternative in quella fascia di prezzo, prova a valutare qualche modello Jolida, l'italiano Synthesis Seamus o qualche ibrido tipo Unison Research. Se puoi, ASCOLTA prima di acquistare.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Biamplificazione passiva
Caro Lucio,
ho da poco messo il mio impianto in bi amplificazione passiva e ti volevo portare ad esempio la mia esperienza perchè contraddirebbe le regole d'oro della bi amp passiva che impone di usare finali indentici. Vorrei chiedere inoltre il tuo parere sui motivi di quanto è accaduto. L'impianto è così composto:

Convinto di ascoltare un impianto squilibrato, ho avuto una sorpresa. Non c'è alcuno sbilanciamento tra i medio alti e i bassi. Confrontando i finali separatamente e poi in Bi amp, la resa sonora in bi amp ha fatto crescere la scena e aumentato il microdettaglio in maniera impressionante facendo scomparire i diffusori. Ho comunque acquistato un crossover elettronico per vedere se ci sarà un ulteriore miglioramento. Ancora non l'ho provato in quanto mi sto picchiando con le istruzioni e non ci capisco nulla.
La cosa mi ha sorpreso in quanto i valori di sensibilità degli ingressi dei finali sono piuttosto diverse: Kora aries: 1 Volt 100 kohm - Classé: 1.30 75 kohm
Mi sapresti spiegare il motivo di un così perfetto interfacciamento? Fortuna forse?
Ciao,
Gianvittorio - E-mail: gianvso (at) tin.it

LC
Caro Gianvittorio,
le due sensibilità di ingresso non sono poi così diverse come dici e potrebbe essere che, una volta collegati gli ampli ad un carico reale, il tutto si riequilibri, portando ad una situazione di sostanziale equivalenza tra le due porzioni dello spettro sonoro.
Piuttosto, non capisco l'acquisto del crossover elettronico: intendi escludere il crossover interno delle casse? La biamplificazione attiva, con crossover elettronico, funziona solo in questa ipotesi! Altrimenti che fai? Sovrapponi tagli attivi a tagli passivi? Io non lo farei, non ne vedrei il vantaggio, anzi!!! Sarebbe solo un gigantesco pasticcio elettronico.
Per eseguire una vera biamplificazione o multiamplificazione attiva i diffusori devono essere privi (o privati) di crossover passivo. Infine, hai mai pensato che con la cifra che hai speso per le due amplificazioni "diverse" avresti potuto acquistare un singolo amplificatore....di qualità ancora superiore?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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