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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Questi audiofili...gente strana
  2. Casse con 500 Euro
  3. JM-Lab o Klipsch?
  4. Testina defunta?
  5. Pieni orchestrali confusi
  6. Connettori e la loro importanza
  7. Bassi nello stomaco
  8. Primo impianto con 1000 €
  9. Redenzione da HT ad HiFi
  10. Insensata smania da tweaking

Questi audiofili...gente strana
QUESTI AUDIOFILI......GENTE STRANA.
Moda o concretezza?
Orecchio o denaro?
Insomma, cosa cerchiamo veramente, un Simbolo Sociale per poter dire IO CE L'HO oppure qualcosa che ci appaga intimamente con le sue vibrazioni sonore, al di là di ogni altro parametro? Noi audiofili dovremmo fare pace col mondo.
Ascoltare con piacere un suono a casa è un concetto talmente privato, talmente legato alle proprie emozioni personali che a mio parere non può esistere la panacea, né tantomento il denaro, né il povero sig. Cadeddu che più che dirci ASCOLTATE ASCOLTATE non può fare. E voi dovete fare questo: ascoltate di tutto e provate tante combinazioni.
Dopo anni di prove a casa e di letture varie in giro per internet, e aiutato anche dalla nascita del T-AMP, ho appurato che le emozioni non si acquistano con tanto denaro, né imitando il prossimo, o perlomeno questo non basta.
Ma solo cercando di capire l'argomento in toto (ACUSTICA AMBIENTALE, CARATTERE DELLE ELETTRONICHE E DEI DIFFUSORI al di là del loro costo).
Ho provato a casa mia molte cose, ma alla fine le mie emozioni sono saltate fuori con un vecchio amplino americano Lafayette twekkato e rinnovato a 120v, un lettore cd buonino usato da 150 euro (un Rotel) due casse fatte in casa da 700 euro, cavi da 8 euro al mt. (in tutto ho speso tra aste ebay e varie 1000 euro)
Ebbene non ho scoperto l'uovo di colombo MA MI ACCONTENTO perché ciò che ascolto mi emoziona. Prendete questo come parametro, non i soldi, non il T-Amp, non il Mark Levinson.....ma una semplice emozione. E ascoltiamo musica.
Gianni - E-mail: giangi3462 (at) yahoo.it

LC
Caro Gianni,
sono completamente d'accordo con te. La triste realtà è che, desiderio di possesso a parte, molte persone non vogliono andare a fondo nelle cose. Delegano ad altri decisioni importanti per la propria vita, come se fossero incapaci di decidere per sé. I consigli sono importanti ma ALLA FINE è molto più importante CAPIRE ed IMPARARE. E' un processo che costa più fatica, inizialmente, ma alla fine è estremamente più redditizio. Anziché dipendere dai giudizi degli altri si comincia a scegliere la propria strada che sarà necessariamente "diversa" perché frutto di esigenze e di aspettative diverse.
Quello che noto, purtroppo sempre più frequentemente, è una galoppante superficialità, l'incapacità di andare a fondo nelle cose, la mancanza della voglia di capire, veri motori della nostra crescita.
Dal canto nostro, più che fornire spunti di riflessione ed invitare sempre ed in ogni occasione a costruirsi una propria "esperienza" personale tramite l'ascolto, non possiamo fare. Il T-Amp è stato ed è ancora un magnifico strumento finalmente alla portata di tutti, per confrontarsi, per capire, per fare esperienza. Il fatto che alcune voci "ufficiali" lo abbiano attaccato così pesantemente nasconde, a mio parere, la paura che grazie a questo gli audiofili possano finalmente aprire gli occhi e cominciare a pensare con la propria testa. Che il suono del T-Amp piaccia o no, a questo punto, non ha alcuna importanza. E' tuttavia un momento di riflessione e di confronto. E forse è proprio questo che spaventa: meglio un gregge pronto a bersi qualunque cosa gli venga raccontata (senza possibilità di controprova) che un pubblico attento, critico e consapevole, capace di pensare "anche" con la propria testa.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Casse con 500 Euro
Vediamo di esser breve: debbo comprarmi un paio di casse. Lettore CD Teac, abbastanza economico, ampli H/K 55 w, mi piace, suona bene secondo me.
Adesso: ascolto la musica pianistica del 700 ad oggi (diciamo) ed ogni tanto mi ritempro con un po' di buon blues (stile B.B.King, come sonorità). Sono seguace del vecchio motto AR: "non esistono casse per la classica ed altre per il rock: se una cassa è buona, deve suonar bene sempre". Se per audiophile si intendono i suoni smorti e compassati come alcuni prodotti inglesi, non sono un audiofilo. Mi piacciono invece i suoni che abbiano un po' di vita, conservando la loro precisione, meglio se corredati da un bel basso.
Ciò detto, la cifra che vorrei spendere è al max 500 euro. Non ho problemi ad ospitare casse da pavimento in casa mia. Arriviamo al dunque: ho ascoltato varie marche e modelli, ma quelle che mi son piaciute di più (pur opposte) sono:

Mi hanno proposto anche Infinity SM-255, usate (4-5 anni): non so come siano, ma dovrebbero essere stile americano: alta efficienza di sicuro, ma saranno abbastanza vicine alla definizione che mi piacerebbe?
In poche parole: quale cassa, del prezzo indicato, riunisce le doti dei due modelli indicati? La domanda non è facile, per questo la pongo a Lei, d'altronde non posso neppure andare in giro tutta la vita ad ascoltare casse.
Mi indiche, se possibile, due - tre modelli che a suo avviso potrebbero andar bene, tenuto conto che a me, tra le mini casse, le Dynaudio piacciono assai, molto più di B&W, XAVIAN e Sonus Faber.
Mi scuso per esser stato prolisso, ma non mi è riuscito con meno. Naturalmente grazie infinite.
Cordiali saluti,
Domenico - E-mail: Domenico.Finucci (at) email.it

LC
Caro Domenico,
tra Dynaudio e Klipsch passa un oceano di differenza, mi viene molto in salita vederle in contrapposizione una con l'altra. Inoltre, a meno di trovarle usate, le Klipsch costano molto più dei 500 Euro preventivati. Escluderei le Infinity, in tutta franchezza.
Alla fine, tenendo conto di tutto, forse le Dynaudio sono la scelta meno rischiosa e nonostante la sensibilità non proprio alta (anzi) credo che i 55 watt del tuo H/K siano più che sufficienti per qualunque esigenza domestica. Però cerchiamo anche di capirci: vuoi sentire un bel basso, poi il pianoforte come se fosse lì davanti...insomma, per un budget di 500 Euro e con un lettore Teac economico come sorgente forse le tue aspettative sono un po' troppo...elevate. Non vorrei che restassi deluso...
Cerchiamo sempre di mettere d'accordo aspettative e portafogli, altrimenti si rischia grosso. Vuoi sapere che farei io al tuo posto? Venderei l'ampli H/K ed il subwoofer, col ricavato aumentato dei 500 Euro preventivati acquisterei delle signore casse per il T-Amp. Comprendo che si tratta di una scelta estrema, ma la qualità sonora complessiva sarebbe ben più elevata di qualunque soluzione "classica" prospettata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

JM-Lab o Klipsch?
Salve e grazie in anticipo per l'attenzione.
Possiedo un amplificatore integrato NAD C370 ed un CDP NAD 541i. Sono molto indeciso (anche per questioni crudamente di budget) sull'acquisto dei diffusori che vorrei nella configurazione da pavimento. L'ambiente è circa 5x8 metri mentre il punto d'ascolto sarebbe a circa 2,5 m dai diffusori distanti tra loro circa 4 metri.
Ascolto praticamente di tutto, dal jazz al rock, dalla classica all'elettronica ed all'acustica. Mi piace il suono rapido, pulito, quasi da atmosfera live. Mi sono state consigliate delle JM Lab Chorus 714s (o 716s) che ho ascoltato in un negozio. Come rapporto qualità prezzo mi sono sembrate ottime ma (forse mi sbaglio) mi sembrano troppo "rotonde", calde......quasi piatte.......non mi hanno dato emozioni?
Magari questi sono pregi ma in mente avevo altro. Ho letto allora varie recensioni delle Klipsch RF-35 e la descrizione pare rispondere alle mie richieste. Purtroppo non le ho potute ascoltare perché non le ho trovate nei negozi qui intorno...... Le domande che vorrei porvi sono le seguenti:

Spero di aver posto i quesiti correttamente e che possiate di conseguenza aiutarmi anche perché dopo quasi un anno a forza di pesarci su sono di fatto senza diffusori ed il rischio e che alla fine mi faccia "abbindolare" da qualche "offerta" di un rivenditore....
Grazie dell'attenzione e complimenti per il sito interessantissimo anche per i profani dell'Hi-End.
Federico - E-mail: federicopaoletti (at) infinito.it

LC
Caro Federico,
se è QUEL suono che cerchi, le RF35 sono i diffusori per te e l'abbinamento con le elettroniche NAD lo vedrei piuttosto bene. Non ho ascoltato le RF15 ma credo che l'equilibrio timbrico sia lo stesso, con un po' di basso in meno, sia come potenza che come estensione. Se non riesci a prendere le RF35 nuove cercale usate, magari anche le vecchie RF3.
Il tuo ambiente è grande, non potrà che trarne giovamento da diffusori generosi come questi.
Eventuali intemperanze della tromba possono essere un po' addomesticate da un posizionamento attento in sala, ad esempio usando una buona angolazione verso il punto d'ascolto. Alternative, che possano darti i suoni "vivi" come li cerchi tu, potresti cercarle in casa Triangle ma in questo caso il problema del budget si farebbe ancora più pressante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Testina defunta?
Gentile Lucio,
complimenti (sempre assolutamente meritati!) a parte, vorrei disturbarti per un consiglio. Impianto:
Linn Sondek Lp12 con Valhalla e con Braccio Sme 3009 (con lo shell fisso e definito, dal signore inglese che mi ha venduto il giradischi, MkII ????) al quale si possono interfacciare solo testine MM (mi puoi dare una mano a risolvere questo rebus?).
In ogni caso, poichè possiedo solo quella, vi ho montato una Benz Micro Glider 0,8MV che è una MC!! In barba a tutti i calcoli matematici (so che esiste una formuletta per calcolare la massa del braccio e quindi il possibile montaggio di una testina?) mi pare sia andata benissimo fino a qualche giorno fa.
Improvvisamente si è "zittito" il canale destro. Diagnosi di un ESPERTO con tanto di microscopio è stata l'interruzione dell'avvolgimento o qualcosa del genere.
Insomma, prima di interpellare Torlai (e magari ricevere un preventivo costosissimo !!) ritieni sia il caso di passare ad una MM più adatta a quel braccio (forse una Shure V15 V xMR?)? In ogni caso consigliami una rosa di candidate, te ne sarei molto grato! Sai bene che l'ascolto di fonorivelatori presso i rivenditori è impossibile!
Pre Naim Nac 62 - Finale Naim Nac 140 - Naim Hicap - Cdp Revox B226 (lo ritieni ancora all'altezza del resto o proponi alternative?) - Cavi segnale Naim Snaic e Audiogram - Cavi Potenza Naca5 - Diffusori Rogers LS3/5a su AB1 Rogers.
Ascolto Classica, Jazz e Rock Anni '70 in uno studio di circa 15 MQ mediamente assorbente.
Stimatissimo Lucio, bloccherò ogni tipo di operazione fino al tuo prezioso responso.
Grato per la pazienza e la disponibilità.
Cordialmente,
Antonio - E-mail: apennas (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
se l'avvolgimento della bobina si è interrotto la colpa non è certamente del braccio. Queste cose accadono, di tanto in tanto, sulle MC. Il mio consiglio è quello di spedire tutto a Torlai per una riparazione. La testina è eccellente e certamente non economica, vale senz'altro la pena spenderci qualcosa per rimetterla a posto. Per quanto riguarda l'interfacciamento col tuo braccio non credo sia obbligatoria una testina MM. Il braccio non è un essere pensante e non si accorge del sistema di trasduzione utilizzato. L'unica cosa che "vede" è il peso della testina e la cedevolezza della sospensione della stessa. Questi due sono i parametri da considerare per l'interfacciamento. Se ti piaceva il suono della Glider, non fare altri esperimenti (costosi). Esistono testine MM di gran classe (la già citata Music Maker) ma se ti trovi bene con la Benz, restale fedele. Visto che citi la Shure V15, devo dirti che pare proprio che la sua produzione sia cessata definitivamente. Magari si trovano ancora tante V15 in giro per il mondo ma...questa è la situazione. Ritengo sia giusto saperlo.
Infine, per quanto riguarda il lettore CD, credo che il tuo 226 possa ancora ben figurare in un impianto attuale. Dovesse rompersi, potresti sempre sostituirlo con un vecchio Naim CDI :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pieni orchestrali confusi
Gentile Direttore buonasera,
tralascio i meritatissimi complimenti per la Sua autorevole rivista che ho avuto il piacere di conoscere tramite mio figlio. Proprio quest'ulltimo, ha "estirpato" da casa mia una coppia di Klipsch RF-35 lasciandomi in cambio le sue JBL LX-55, alle quali ho collegato un onesto ampli Sansui AU-G77x con lettore Pioneer PD-73 ed un giradischi Thorens TD160 Super con testina Shure V15 type IV. Prediligo ascoltare soprattutto musica lirica e classica in una stanza 4,50x5,00 arredata con tende, tappeti, divani ecc.
Mi hanno proposto, usati, un Harman Kardon 680 per 300 euro o, in alternativa, un Harman Kardon 6950R per 500 euro. Ho letto con interesse la recensione dell'HK 680 ma non sono riuscito a trovare in rete alcuna recensione del 6950R.
Per Sua esperienza crede che avvertirei un miglioramento rispetto al mio Sansui specialmente sui pieni orchestrali che appaiono un po' confusi?
La ringrazio e La saluto cordialmente,
Pino - E-mail: palpino (at) tiscali.it

LC
Caro Pino,
io lascerei al suo posto il Sansui, che non può essere responsabile per la confusione che citi ed andrei a guardare bene in faccia i diffusori. E' altamente probabile che parte della colpa sia da attribuire a loro o al loro posizionamento in ambiente....o all'ambiente stesso. Verifica che almeno le regole di base per un buon posizionamento siano rispettate. Questo senso di "confusione" c'era anche con le precedenti Klipsch RF35? Magari chiedile indietro per una prova diretta a confronto, così capisci meglio la situazione.
In ogni caso, non ritengo che gli H/K citati siano dei possibili upgrade sostanziali. Semmai, se proprio volessi sostituire il Sansui, dovresti - temo - preventivare un budget più alto. A quel punto, però, ritorna prepotentemente in campo il discorso dei diffusori.
Non parli di cavi, nel tuo impianto. Se utilizzassi ancora materiale "di serie" e la classica piattina, ti consiglierei di fare qualche esperimento a costo quasi zero con i nostri progettini di autocostruzione, non serve il saldatore, solo le forbici o una spellafili al massimo. A volte è proprio nella "precisione" generale che si hanno i benefici più evidenti, passando da cavi "normali" a qualcosa di più adatto e specifico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Connettori e la loro importanza
Premessa: ...forse ci sarà un po' da discutere ma un Suo parere sarebbe gradito.
Se i cavi sono considerati componenti passivi e lavorano per sottrazione e non addizione (in termini sonori), se a due coppie di stessi conduttori, con le medesime caratteristiche in merito alla capacità, resistenza ed induttanza, gli applicassimo connettori diversi, si determinerebbe una differenza sonora?
Quindi, se i connettori dovessero modificare il risultato sonoro, la qualità degli stessi diventerebbe fondamentale? Se tutto ciò è vero, per quale ragione si dovrebbero acquistare cavi anche da diverse centinaia di euro con connettori da 10 euro applicati e non cavi da decine di euro se pur con conduttori di qualità, e connettori da centinaia di euro (vedi Bocchino Audio)?
Mi è accaduto esattamente ciò: due coppie di cavi segnale identici con connettori tipo economico hanno prodotto un risultato sonico, con connettori molto costosi ne hanno prodotto uno totalmente differente, è normale? Perché non si approfondisce l'argomento?
Grazie
Vincenzo - E-mail: vgionta (at) avant-garde.it

LC
Caro Vincenzo,
i connettori fanno la loro parte, questo è certo. Quanto sia rilevante questa "parte" è difficile stabilirlo a priori. Credo che ogni situazione sia un caso a sé, perché dipende molto dall'interfaccia stessa - sia elettrica che meccanica - tra i connettori ed i morsetti che li accettano (diversi per ogni apparecchio) e dall'interfaccia "elettrica" tra cavo e connettore. Che il risultato sia "totalmente" differente come dici tu mi sembra un po' eccessivo e mi viene da pensare ad una diversa saldatura nei due casi (si parla di cavi di segnale). Una saldatura più o meno ben riuscita potrebbe fare una certa differenza, infatti.
Per questa ragione ed anche perché richiederebbe tanto di quel tempo e di quella pazienza che neanche ti immagini, non si fanno prove approfondite in merito. Se ti va di farle, con tutti i crismi però, potrebbe essere interessante conoscerne i risultati. Prova sui cavi di potenza, prima, un confronto tra cavo spellato, forcelle e banane. Se dopo questa prova (facile ed economica) avessi ancora "voglia" di sperimentare (ne dubito)...lanciati sui cavi di segnale.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Bassi nello stomaco
Carissimo Lucio,
anni fa ti scrissi una lettera e poi ti inviai un paio di email per farmi consigliare da te sull'aqcuisto di un hifi "serio", poichè il precedente non lo era; adesso ho un lettore cd Marantz CD 6000 + ampli Sonus Faber Quid + Triangle Esprit.
Sono piuttosto soddisfatto ma, talvolta, il suono secco risultante da tale catena mi stanca un po' e così, arrivato dagli Stati Uniti il piccolo T-amp, ho pensato di cambiare le casse (le Triangle le userei in un altro impianto) e di acquistare le Klipsch rf3 che, penso, possano sposarsi bene sia con il Quid, sia con il T-Amp. Ascolto prevalentemente vecchio funky anni '70 e adoro sentirmi i bassi nello stomaco!
Che ne pensi? Mi sono stati chiesti 900 euro, il prezzo mi sembra onesto.
Un'ultima domanda: nello stesso negozio ci sono delle strane Wharfedale usate: non ricordo il modello, ma hanno il tweeter in cima che fuoriesce dal profilo superiore del diffusore e costano 280 euro....cosa ne pensi...i soldi non mi piovono dal cielo.
Ovviamente sarà necessario provarle, ma la tua opinione sarebbe gradita.....ciao.
P.S. Dall'ultima volta ho 2 figli in più!!!
Roberto - E-mail: roberto.rauti (at) tin.it

LC
Caro Roberto,
se per suono "secco" intendi povero di bassi allora OK, le Klipsch RF3 farebbero giusto al caso. Non puoi comunque esimerti dall'ascoltarle. Il prezzo richiesto mi pare abbastanza onesto. Credo di aver intuito la serie cui appartengono le Wharfedale che hai visto...in tutta sincerità lascerei perdere, se lo scopo è il suono in stile Klipsch. Però siccome può anche darsi che tu stia cercando un suono più "contenuto", un ascolto di quelle Wharfedale dovresti farlo comunque.
Come sempre, mi permetto di farti osservare che la disposizione in ambiente, specie per diffusori generosi come gli RF-3, potrebbe essere problematica, se non dai loro abbastanza spazio "intorno". Con questi diffuori il Quid diventerà superfluo, credo, visto che il T-Amp ci andrebbe a nozze e, almeno a casa di un amico, si è permesso di mettere in grossa difficoltà il pur buon vecchio ampli della Sonus Faber.
Auguri e complimenti per la bi-paternità!
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1000 €
Caro Lucio,
mi presento: sono Marco, ho 23 anni e vengo dalla provincia di Bergamo..ammiro molto quanto tu e i tuoi collaboratori avete fatto (e continuate a fare!) in questi anni...davvero un'opera lodevole, quella di TNT-Audio, mi avete aperto finalmente la mente all'hi fi!!...e pensare che ho scovato la vostra rivista on line perchè cercavo alcuni metodi per la pulizia del vinile!
Ebbene sì, confesso: vengo da un passato "vergognoso", ho sempre ascoltato musica attraverso un compattone panasonic da 2 soldi (sigh!) aggiornato 2 anni fa con un giradischi modello Kenwood p110 da quando mi è scoppiata la mania del vinile.
Essendo studente non è che mi possa permettere più di tanto, fatto sta che ora il suddetto "mostro compattone" inizia a starmi un po' stretto...
Vengo al dunque: abito in un appartamento, ho una stanza 5x3 metri, i mobili sono tutti sistemati sui lati, e ascolto prevalentemente musica rock, hard rock, prog e heavy metal..ho un budget alquanto limitato, circa 1000 euro, ma spulciando un po' in rete ho trovato delle offerte interessanti...quello a cui ho pensato è questo:

Momentaneamente il cd non mi interessa...un tuo parere a riguardo?? Ancora non ho ascoltato il suono (non conosco negozi hi fi seri nella mia città) in alternativa ho visto le Indiana Line th 341...come sono?
Un'altra cosa: se l'amplificatore presenta l'ingresso phono, non ho bisogno di un pre-phono giusto?
aspettando impazientemente qualche tuo consiglio, ti saluto.
P.S. Se mi sono dilungato troppo, se ho posto domande stupide..mi scuso! non era sicuramente mia intenzione...
Marco - E-mail: blacksabbath_ (at) libero.it

LC
Caro Marco,
è sempre piacevole pubblicare lettere di giovani che abbandonano il compattone per passare ad un impianto serio, addirittura votato al vinile!
Hai selezionato ottimi componenti che potrebbero stare piuttosto bene insieme. Non cambierei i Wharfedale Diamond 8.4 (mi risultano fuori produzione, dovresti acquistarli ad un prezzo molto conveniente) con le Indiana Line citate, essendo queste ultime un prodotto più pensato per l'Home Theater che per l'HiFi.
Il Rotel RA-01 è già dotato di ingresso phono per testine MM, quindi non hai bisogno di pre fono, in quanto il Debut ha una testina Ortofon MM. Il problema potrebbe porsi se volessi una testina di tipologia MC, ma non mi pare il caso.
Il giradischi dovrebbe essere già regolato e tarato in fabbrica ma meglio dare una controllatina generale prima di iniziare le danze, seguendo i consigli che trovi sulle
FAQ di questo sito.
I diffusori hanno una generosa emissione in gamma bassa, cura con attenzione il posizionamento, evitando con cura la vicinanza della parete posteriore, per quanto possibile.
Se riesci, fatti regalare dei cavi, sia di segnale che di potenza, oppure programma di autocostruirteli, seguendo ad esempio alcune "ricette" che trovi qui su TNT-Audio. Almeno per quelli di potenza non ti serve neppure il saldatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Redenzione da HT ad HiFi
Innanzitutto complimenti per la professionalità e pazienza che dimostra, se non altro, solo per mandare avanti questa rubrica, che io ogni giorno leggo.
La mia prima considerazione dopo averla conosciuta è che un buon impianto hi-fi non ha niente a che fare con l'home theatre. Purtroppo l'ho capito troppo tardi, ma con il suo aiuto vediamo se si può rimediare.
La mia intenzione è quella di far convivere sia l'home theatre che un impianto hi-fi nello stesso salone, così da accontentare i figli di 11 e 13 anni con i loro film e cartonianimati in dvd, e io con tanta voglia di sentire una buona musica tra i 100 dischi in vinile e 200 cd di vario genere. Attualmente il mio impianto è così composto:

La mia intenzione è quello di acquistare un amplificatore integrato da 1000-1200 euro circa, pensavo a Unison Research Unico 1 o Nad c 370, ma se lei ha da darmi un consiglio, ben venga.
Dimenticavo io ascolto musica pop, rock, jazz, classica, insomma un po' di tutto.
Sono in procinto di cambiare casa, quindi non mi soffermo sulla disposizione dell'ambiente che vedrò in seguito.
L'amplificatore lo collegherò alle Celestion da pavimento con il cavo di potenza terminato con banane, così quando accendo il sintoamplificatore Arcam, non devo far altro che sfilare le banane con il cavo, e collegare l'altro cavo di potenza.
Così facendo ci saranno due cavi ben distinti per i due amplificatori e una singola coppia di casse.
Al nuovo amplificatore collegherò come sorgente il piatto con pre-phono, il cd-r Marantz e l'uscita analogica del dvd-audio. Pensa che in questo modo potranno coesistere i due impianti?
Le Celestion potranno assolvere il compito di casse principali? In futuro pensa che sarà necessario sostituire anche queste? E con quali casse?
La ringrazio anticipatamente.
Stefano - E-mail: standale (at) libero.it

LC
Caro Stefano,
io ti proporrei una soluzione ben più drastica: sposta l'impianto surround in camera dei figli e ri-costruisciti un buon impianto stereo in salone. Ricicla il riciclabile (registratore CD, giradischi, pre-phono e forse diffusori frontali), acquista un nuovo ampli e dei nuovi frontali per l'HT ed hai finito.
Non so se la cosa sia logisticamente proponibile ma...pensaci.
Qualora ciò non fosse realizzabile, vedrei bene gli ampli da te citati con l'aggiunta di un Audio Analogue Puccini SE Remote che potrebbe rendere il NAD PP-2 superfluo.
Solo l'idea di attaccare e staccare i cavi di un ampli o dell'altro, secondo me, alla lunga, ti sfiancherà. E' un vero incubo...uno dovrebbe accendere l'impianto e dimenticarselo. Fai attenzione che la procedura da te descritta può essere potenzialmente pericolosa: PRIMA stacchi ed attacchi i cavi e POI accendi l'amplificatore, non viceversa!
Per quanto riguarda i cavi di segnale, cimentati pure coi Piano (6 o 1, a seconda della facilità con la quale puoi reperire la "materia prima").
Infine, se le tue Celestion ti soddisfano ora, non potranno che soddisfarti ancor di più quando saranno pilotate da un buon ampli stereofonico. Non vedrei motivo per sostituirle, adesso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Insensata smania da tweaking
Ciao,
siccome sto acquistando un paio di Titus e sono un patito di tweaking, dopo aver letto attentamente la sua recensione e altre, volevo qualche info sul crossover:

  1. Se non sbaglio il woofer è senza crossover elettrico ma ha un rolloff meccanico
  2. Di conseguenza visto che nella recensione ha detto che c'è bobina e condensatore, è il tweeter ad avere un crossover del second'ordine 12db/ottava in genere si accoppia alla pendenza della decadenza naturale di un woofer piccolo (che quindi decade a 12db/ottava molto probabilmente), un woofer di 20cm "naturalmente" decadrebbe invece con 24db/ottava approssimativamente, quindi il crossover per il tweeter sarebbe necessario del 4° ordine e diventa più complesso.
Naturalamente il condensatore è in serie al segnale e la bobina in parallelo nelle Titus. Non ho capito perchè ho letto da un altra parte, per questo chiedo, che c'era solo un condensatore, in quel caso era del primo ordine, ma forse si voleva dire in serie al segnale!!
Avevo intenzione di sostituire i due componenti e visto il costo esiguo ed anche il numero esiguo mettere dei popipropilene a bassa perdita e induttanza migliore e cablaggio in aria, naturalmente rispettando i valori di fabbrica ma con migliori tolleranze e minori perdite.
Facendo due conti dovrebbe essere circa C=2microfarad e L=0,3milliHenry quindi me la cavo alla peggio con 15 € a cassa di materiale!! Mettendo i top!
Quindi vorrei gentilmente una conferma su quanto detto e su quello che è scritto sulla recensione.
Infine il domandone, ha senso fare questo e poi lasciare quei terribili PTC che agiscono ad alta potenza, ma tutti sanno che il loro comportamento è molto poco corretto. Io li vorrei togliere e mi chiedo:
  1. Sono solo su tweeter o anche su woofer, due o 1 solo?
  2. Per definizione a riposo hanno una resistenza trascurabile e quindi non conteggiata ai fini del crossover (anche perchè se no sarebbe molto dannoso usare una tale scadente resistenza, visto la loro non linearità di comportamento), quindi se io li tolgo non devo sostituirli assolutamente con la resistenza equivalente a riposo, anche perchè sarà molto bassa (immagino qualche milliohm), giusto?
Confido nel mio orecchio nell'evitare clipping, sparandogli un'onda quadra, e danno al tweeter, dopotutto sul mio vecchio NAD ho sempre disabilitato l'anticlipping!
La ringrazio dell'attenzione.
Saluti,
Angelo - E-mail: eclypse111 (at) yahoo.it

LC
Caro Angelo,
pubblico questa tua non tanto perché di interesse generale quanto perché mi offre lo spunto per una serie di considerazioni che possono essere estese ad un'intera categoria di audiofili. Quali? Quelli che si fasciano la testa ancor prima di essersela rotta. Dici che "stai per acquistare" una coppia di Titus...quindi non l'hai ancora fatto. Nonostante questo, nonostante non sappia come suonano nel tuo impianto (immagino) stai già decidendo che devono essere tweakkate, non c'è dubbio! Hai già previsto tutto: materiali, risultati etc. Non è la prima volta che mi capitano audiofili di questo tipo. E' successo anche col T-Amp: prima ancora di averlo materialmente in mano tutto era pronto per le modifiche. Non so, io francamente NON CAPISCO. Comprale, ascoltale - almeno per un paio di mesi - e poi semmai decidi se intervenire oppure no.
Sarebbe come acquistare un assetto sportivo per un'auto prima ancora di averla guidata con quello "di serie". Follia. I tweaking o le elaborazioni servono per migliorare - o anche solo modificare - un prodotto che già si conosce molto bene e del quale non si è più soddisfatti. Almeno, io la vedo così.
Fatta questa doverosa premessa, ti confesso che NON RICORDO come fosse strutturato il crossover delle Titus, realisticamente il woofer aveva il taglio meccanico ed il tweeter un filtraggio a 12 dB/ottava. Il PTC dovrebbe essere solo sul tweeter, che è il componente più fragile. Quando avrai le casse in mano le potrai aprire, smontare e verificare di persona i valori dei componenti. Certo, la loro sostituzione con materiale "migliore" potrebbe essere consigliabile ma ATTENZIONE! Su prodotti già abbastanza ottimizzati in sede di progetto l'andare a metter mano potrebbe portare a rottura del delicato bilanciamento raggiunto. Ogni diffusore è il risultato di un "balancing act" tra differenti esigenze.
Eliminare il PTC non dovrebbe portare problemi particolari, ma bisognerebbe vedere se la sua resistenza a riposo non svolga anche una certa funzione di attenuazione dell'emissione del tweeter, ad esempio. Se così fosse, l'equilibrio tra woofer e tweeter non sarebbe più lo stesso.
In definitiva: fai un respiro profondo, acquista le casse, impara a conoscerle PER BENE e poi decidi il da farsi. Come fai a sapere di aver effettivamente "migliorato" il diffusore se prima non sai come suona in origine, nel tuo impianto? Ti serve un riferimento sicuro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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