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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Integralismi analogici
  2. Upgrade analogico
  3. Ritorno al futuro
  4. Era un venerdì...
  5. Ancora analogico da rispolverare
  6. Upgrade diffusori con 1100 euro
  7. La prima volta con un giradischi
  8. Sorgente analogica sotto i 2500 euro
  9. Ancora sulla fotografia...digitale
  10. Soddisfazione con l'analogico

Integralismi analogici
Scusa Direttore,
Direttore sì, ma temo che se andrai avanti di questo passo dovremo chiamarti Ayatollah, vedi io condivido la tua posizione sul SACD/DVD-Audio, condivido l'idea del Real Stereo, ma ho l'impressione che pubblicando l'editoriale a firma Mattia Bellinzona sulla
rivoluzione digitale tu sia uscito fuori dal seminato e così per la prima volta da quando leggo TNT-Audio mi è capitato di leggere cose che – scusa Mattia – posso solo definire, ed è un eufemismo, corbellerie, nonché grossolane inesattezze (es. la Contax è scomparsa sì, ma sono circa 35 anni che è scomparsa, un po' prima della rivoluzione digitale direi, mentre il marchio sopravvive grazie alla giapponese Kyocera).
Corbelleria terribile è poi scrivere "una rivista non abbia più bisogno di accedere a servizi fotografici di professionisti semplicemente appoggiandosi a banche dati esistenti" ma scherziamo? Gli archivi delle agenzie fotografiche esistono da sempre, e le foto che vi si trovano da dove crede che arrivino il nostro Mattia?
Ma veniamo allo specifico.
Ha senso paragonare l'uso del digitale nel campo dei supporti musicali a quello che se ne fa in fotografia? No, la scelta tra LP e CD è la scelta di chi pratica un hobby, mentre a compiere la scelta tra pellicola e digitale in campo fotografico sono tre distinte categorie di utenti: professionisti, fotoamatori, fotografi della domenica.
Questi differenti tipi fotografici in questi anni stanno tutti compiendo la stessa scelta: il digitale. Curioso notare come la rivoluzione sia stata guidata da professionisti e fotografi della domenica, più restii al cambio i fotoamatori; curioso ma facile da spiegare: il digitale ha fornito ai professionisti nuove risorse creative, prova ne sia che Aperture – la più influente e prestigiosa pubblicazione di fotografia d'arte al mondo ospita già da anni ormai opere frutto di fotografia digitale.
La fotografia professionale non è un'arte pura, il mitico Ansel Adams per ottenere i suoi magnifici bianconero passava giornate intere in camera oscura, il professionista di oggi passa ore al computer, il mezzo è cambiato, il digitale ha sosituito la chimica, ma in entrambi i casi la creatività resta padrona. Diverso il caso del fotografo della domenica, per lui fotografia equivale a foto ricordo: nel suo caso il digitale ha vinto perché costa meno e rende di più, come il professionista il fotografo della domenica apprezza la possibilità di vedere subito cosa ha scattato – mentre per il pro è una questione di tempo e di certezza di essersi guadagnato la pagnotta, per il dilettante è utile per accertarsi di non aver lasciato fuori dall'inquadratura la bisnonna centenaria.
La terza categoria – il fotoamatore – è più variegata, il nostro Mattia è senza dubbio un fotoamatore e lui – pensate, come lo scrivente! – ama l'analogico, ma esistono fotoamatori convertiti al digitale perché – come i pro – ne apprezzano i vantaggi: se Mattia facesse foto di sport bramerebbe l'ultimo grido della tecnologia, se passasse ore e ore in camera oscura sarebbe curioso delle possibilità offerte da Photoshop. Per chiudere l'argomento consiglio a tutti di noleggiare il DVD di Fratello dove sei? dei Coen e di guardare il contributo extra dedicato al direttore della fotografia: è un esempio illuminante di come la rivoluzione digitale abbia arricchito la creatività fotografica.
Quanto allo scrivente, ha l'audio a due canali ma nove anni fa si è sbarazzato della sua collezione di LP e non se ne è pentito neanche per un centesimo di secondo, continua a fotografare su pellicola diapositiva ma ha una bella collezione di DVD, insomma cerchiamo di essere equilibrati e di evitare integralismi che poi se proprio vogliamo giocare ai luddisti cominciamo a chiudere internet, o no?
Maurizio - E-mail: mdm67 (at) mclink.net

LC
Caro Maurizio,
inizio col risponderti io, Mattia seguirà se avrà l'ispirazione giusta.
Prima di ogni altra considerazione...crediamo di meritare RISPETTO: sia per le nostre idee, portate avanti in questi 10 anni con tanti sacrifici e senza chiedere un centesimo a nessuno che per la nostra coraggiosa decisione di "esporci" in prima linea con posizioni non esattamente "mainstream".
Tu hai venduto tutti i tuoi LP e ne sei felice? Benissimo, siamo felici per te...ma PER FAVORE non sbeffeggiare chi la pensa in maniera diversa. Dovesse capitarti di ascoltare un LP letto come si deve da un buon giradischi, poi, potremmo magari riparlarne. Tanti, come te, inginocchiati sull'altare della tecnologia a tutti i costi, hanno abbandonato il vinile salvo poi tornarci, col capo cosparso di cenere, ad anni di distanza e dopo aver sentito di cosa era capace il "vecchio" e superato analogico. Se hai la pazienza di leggere le altre 9 lettere in questo volume, ti renderai conto di quanto vivo sia l'interesse per questo formato "superato"...
Seconda considerazione, non sta scritto da alcuna parte (nel sito) che il direttore sia d'accordo con tutto ciò che pubblica. Siamo in democrazia, non in dittatura. Mi è capitato di pubblicare testi sui quali non ero perfettamente in sintonia e...per fortuna che è così! Altrimenti sai che noia a sentire sempre la stessa campana!!! E' proprio QUESTO che io chiamo EQUILIBRIO, avere il coraggio di dare voce anche ad opinioni diverse.
Terza considerazione...sulla tecnologia. Siamo stati i primi a scoprire le potenzialità di internet e del digitale, almeno in campo audio. Abbiamo fatto conoscere a tutti i possibili pregi dei nuovi amplificatori digitali (vedi fenomeno T-Amp) e delle sorgenti con hard disk, in anteprima mondiale, con la prova del sistema Zero One. Accusarci di luddismo ed integralismo mi pare quantomeno fuori luogo (oltre che una triste caduta di stile, visti i tempi).
Prendiamo quel che di buono la tecnologia ci offre, scartiamo quel che non ci piace e, soprattutto, NON DIMENTICHIAMO quanto di buono ci possa ancora essere nelle vecchie tecnologie analogiche e/o tradizionali. Il fine è sempre lo stesso: raggiungere un buon risultato....indipendentemente dai mezzi utilizzati!
Avere "equilibrio" significa questo, secondo me: osservare il mondo che ci circonda e, SERENAMENTE, scegliere in funzione dei risultati. Avere "equilibrio" significa anche non insultare chi la pensa in modo diverso dal nostro, sostenendo che dice e scrive "corbellerie". Quell'equilibrio che cerchi negli altri...forse dovresti cercarlo prima dentro di te.
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Gent.mo direttore, mi chiamo Cristiano, sono un tecnico audio di 40 anni, seguo la sua rivista da ormai ben 5 anni e il mio impianto è cosi composto:

Il tutto posizionato in un salone di mt 6 x 4,50, con i diffusori sul lato lungo e ad una distanza di 2,70 mt tra di loro e 60 cm dalla parete di fondo, musica ascoltata, TUTTA... è pura arte!!!
Come può vedere ho attinto a piene mani dai vostri progetti, che sono di una qualità assolutamente incredibile, economici e di facile realizzazione, e trovo l'occasione per ringraziare lei e il suo staff nella sua interezza, per l'eccezionale lavoro che svolgete.
Sono soddisfatto delle prestazioni del mio impianto e ne godo delle sue prestazioni, e sì che di musica dal vivo ne ho ascoltata!! Ma... c'è un ma! Mi sono reso conto che ascolto quasi solamente dischi in nero vinile, vorrei effettuare un upgrade, sostituire il giradischi in mio possesso con una delle seguenti macchine: Quale mi consiglierebbe di acquistare, vista la sua esperienza e considerato che non mi è possibile fare una prova rivelatrice, visto il n. di variabili in gioco? (puntina, supporto del gira, ambiente, taratura). Ovviamente il risparmio è sempre ben accetto, sono ben disposto nei confronti dell'usato.
La ringrazio anticipatamente per il tempo che potrà dedicarmi, e le auguro "Buoni lavori" vista l'impressionante mole di impegni in cui si districa. Chiedo inoltre venia per la lunghezza della mia missiva...
Cristiano - E-mail: cristiano.roiati (at) fastwebnet.it

LC
Caro Cristiano,
tra i giradischi citati - senza ombra di dubbio - la scelta dovrebbe orientarsi verso il Gyrodec, di gran lunga superiore agli altri. Essendo molto diffuso e ben "assistito" è e resterà a lungo un investimento sicuro, sia dal punto di vista "sonoro" che monetario. Ti consiglierei di cercarne uno usato, ogni tanto in UK se ne trovano a prezzi invero estremamente convenienti.
Solo due consigli: se puoi, cercalo presso qualche negozio, c'è una garanzia maggiore che non abbia difetti gravi (i grandi negozi ci tengono alla loro reputazione) e cercalo con l'imballo originale! Senza questo, NON ACQUISTARLO! Spedire un giradischi è impresa ardua senza il proprio imballo. Ogni parte va smontata e riposta in "nicchie" o scatoline separate dal resto e poi, come un Meccano, si rimonta. Spedire un giradischi sospeso come il Gyrodec, "montato" in un imballo di fortuna è un modo sicuro per ritrovarsi a casa un ammasso di rottami inservibili.
Mi permetto di consigliarti i negozi inglesi di usato perché sui prodotti locali puoi spuntare prezzi introvabili in Italia, senza contare poi che il Gyrodec, assieme al Sondek, è il giradischi più diffuso tra gli audiofili d'oltremanica.
Vista la "portata" del giradischi, prima o poi dovrai pensare anche ad un pre fono separato di qualità paragonabile che renda giustizia a questa macchina analogica di gran classe.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ritorno al futuro
Caro Direttore,
sono un non più giovanissimo melomane che, dopo anni di lontananza dall'analogico, ho deciso un rientro alla base.
Ho perciò acquistato via internet un Pro-ject 6.9 nuovo (da negozio) a circa 350 euro. Scoperto che un negozio della città dove abito (Torino) vende tale marchio ho comprato da loro, e fatto installare, una testina pro-ject k6, cosa che hanno fatto con cortesia e competenza. I primi giorni di ascolto, a volume relativamente basso, mi hanno restituito la gioia di un ottimo ascolto. Un bel dì, accertata l'assenza dei vicini, ho deciso di esagerare! Complice la disponibilità di alcuni dischi particolarmente dinamici (sheffiled labs ecc.) ho alzato le manopole del mio sonus faber amator power e .... Per farla breve:

  1. ronzio a bassa frequenza
  2. solo a motore acceso.
  3. presente sul solo canale destro
  4. direttamente proporzionale alla vicinanza della testina al perno centrale
In altre parole, se il braccio è fermo sul supporto o posizionato sui solchi esterni il ronzio è (quasi) assente. Più il braccio si sposta verso i solchi interni maggiore è il volume del ronzio che si manifesta sempre solo sul canale destro. Ora, conscio della difficoltà di troubleshooting del problema desidero porre una domanda che mi aiuterà nel richiedere aiuto a chi mi ha installato la testina: può essere colpa sua? (della testina, intendo). Direi che il rientro alla base è stato proprio completo: gioie e dolori che avevo quasi dimenticato...
Grazie e buon lavoro.
Gianni - E-mail: gbtiotto (at) gmail.com

LC
Caro Gianni,
si tratta di un problema noto: certe testine captano il ronzio del motore del giradischi. Infatti, come hai giustamente osservato, il ronzio aumenta all'avvicinarsi della testina verso il centro del disco (cioè, più vicino al motore).
Dubito che il cablaggio della testina sia errato (comunque controlla il codice colori), più realisticamente è la testina che non va d'accordo con quel motore :-)
Ovviamente sto immaginando che il percorso di massa non sia interrotto e che il tutto sia ben collegato alla morsetto ground dell'ampli o del preamplificatore.
Fai presente il problema a chi ti ha venduto il giradischi ed eventualmente chiedi che ti venga installata un'altra testina. Le Grado sono simili alle ProJect (anzi, è viceversa) quindi potrebbero non essere una valida alternativa. Prova con Goldring, Ortofon o Sumiko. Per sicurezza, controllerei anche il percorso dei cavi di segnale all'interno del giradischi, non si sa mai.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Era un venerdì...
Era il venerdì,
il fine settimana si avvicinava e commisi l'errore di invitare un amico per una pizza e un film da guardare con tutta tranquillità in casa.
Ciò che non sapevo è che questo mio amico fosse un... come dirlo senza offenderlo :D ... "audiofilo". La serata sembra scorrere tranquilla. Una birra fredda, un'ottima pizza, si ride, si scherza...
Comincia la proiezione (non ricordo più neanche quale film fosse) tutti presi dalla trama del film, qualche commento qua e là, l'immancabile grappa...
Al termine del film mi sento dire:
"Certo il videoproiettore è spettacolare ma... l'impianto audio fa !?$# (at) ..."
Resto basito ma non mi sentivo di controbattere poiché, io per primo, non ero affatto contento e, ormai "assuefatto" al non esserlo, avevo semplicemente smesso di usare quell'impianto per ascoltare musica.
Fu così che mi ritrovai in una serie di impegni fatti di sabati passati in giro per negozi di apparecchiature audio, amplificatori, casse, cavi di segnale all'uranio impoverito, cavi di potenza dai nomi non ripetibili con dielettrico all'arsenurio di gallio e core in miscela di kriptonite.
Dopo aver saggiato vari tipi di installazioni, amplificatori, casse acustiche, lettori cd e tutto il resto, cominciava a farsi strada l'idea di buttarsi in un drastico, seppur graduale, upgrade del mio impianto. Cominciavo a capire quale tipo di suono mi piacesse.
Come prima cosa proviamo la sostituzione del mio amplificatore con uno più dotato, preso in prestito dal mio "amico" un Rotel qualcosa che a casa sua dava l'impressione di una immersione totale nella riproduzione. Risultato: niente da fare...
Non ci perdiamo d'animo. Del resto un passo avanti è stato comunque fatto: "le casse era l'anello più debole e quindi da sistemare come prima cosa" (giusto per cominciare a sentire qualche miglioramento).
Detto fatto. Lui si era autocostruito le sue casse dalle quali, per sua fortuna, aveva ottenuto una resa acustica inversamente proporzionale a quella estetica (e suonano davvero bene :D ). Inoltre aveva un paio di Hertz full range in avanzo e propongo la costruzione delle nuove casse.
Gianmarco (il nome dello sciagurato) prende la palla al balzo, sembrava non aspettasse altro in realtà: "Ummm! Ottima idea ho già in mente il progetto". Da questa frase in poi sono volati schizzi, ritocchi, idee buone e meno buone, loghi da apporre sul lavoro finito (ndr. Avevamo solo l'idea di costruirle e avevamo già il logo).... Ma, dopo una settimana, avevamo il nostro progetto.
Nell'intervallo di pranzo compriamo l'mdf e varie cosine che ci sarebbero servite nella lavorazione (tra cui una impagabile raspa tonda vera passione di Gianmarco), all'uscita dal lavoro un giro dal tornitore per far fare i fori precisi (volevo che suonassero bene ma che fossero anche accettabili dal punto di vista estetico, ho una moglie alla quale render conto).
Concordiamo che al termine del suo esame ("farò il dottore") avremmo cominciato e terminato il lavoro in un week-end, con l'impegno reciproco che la domenica sera avrebbero dovuto "suonare"...
Non ci crederete ma in passato mi sono più volte imbattuto in siti, come tnt-audio, sui quali leggevo di punte coniche, blutac e altre diecimila diavolerie che mi spingevano a vedere gli "audiofili" come una razza a sé stante (anche un po' malaticci). Ebbene in queste ultime settimane mi sono dovuto ricredere.
Mi cospargo, quindi, il capo di cenere e con il vostro consenso proseguo...
Ho frequentato a lungo il sito, ho tratto informazioni e spunti per ulteriori ricerche in rete e con estremo piacere ho cominciato ad apprezzare tante piccolezze.
Ero a buon punto perché cominciavo ad "ascoltare"... (sicuramente perché avevo un altro tipo di approccio mentale). Orario d'ufficio, assorto nel mio lavoro, squilla il cellulare: "Ciao Bé, se mi offri un caffè passo da te", "Ok! Ti aspetto".. Passano dieci minuti...
"Ho dato l'esame..." ,"Miiii! Era ora....Congratulazioni.... !?!?!?... Sabato da me e si comincia", "Ok..."
Ebbe così inizio "l'avventura" che vede coinvolte altri amici e amiche venuti un po' per prenderci in giro un po' perché condividevano lo stesso interesse...
A questo
link alcune delle foto che ci ritraggono nelle varie fasi del lavoro.
A questo punto vorrete sapere com'è la resa musicale...
Ebbene suonano con un altissimo livello di dettaglio (nonostante l'amplificatore) con una leggera carenza (al momento) sulla gamma più bassa... Ritoccheremo il tubo di raccordo del bass reflex... e sarà spunto per altre giornate di ascolti di nuova musica.
Vedete, scrivo queste cose perché talvolta una passione come quella per la musica, presa nel giusto modo, offre possibilità di incontro e confronto tra le persone, allo stesso modo offertoci da tnt-audio.
Quindi un grazie di cuore a:

e a tutti voi che avete partecipato ad un mio ritrovato piacere nell'ascolto della musica e non dell'impianto...
Giuseppe Del Re - E-mail: giuseppe.delre (at) tiscalinet.it

LC
Caro Giuseppe,
mi compiaccio del tuo buon "inizio". Già, proprio di inizio si tratta perché, specie con l'autocostruzione, gli aggiornamenti successivi, alla luce dell'esperienza d'ascolto che si acquisisce, ci saranno e saranno probabilmente numerosi. Impossibile realizzare da zero un diffusore ed in una settimana arrivare ad un risultato "definitivo".
L'HiFi è, tutto sommato, un hobby divertente, un grande piccolo gioco per bambini mai cresciuti. Purtroppo ci sono molti audiofili - o presunti tali - che lo prendono come la cosa più seria della propria vita, capace di scatenare ansie ed insonnia, alternando momenti di euforia a momenti di depressione. Quante volte, invece, è bello sapersi prendere un po' in giro...anche questo è un modo per far apparire - al mondo esterno - l'audiofilia come una passione sana...e non qualcosa per insicuri repressi/depressi.
Mi capita di sbirciare su forum di vario tipo e, quando il discorso cade sull'HiFi, spesso gli epiteti ed i risolini si sprecano. Siamo visti come dei "fissati" senza il senso della realtà. Questo atteggiamento deve cambiare: il nostro è un hobby divertente, esattamente come tanti altri (il fai da te, la moto, il collezionismo etc.).
Spetta anche a noi cercare di comunicare, come hai fatto tu, il divertimento che "sostiene" questa piccola follia.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Ancora analogico da rispolverare
Buongiorno, mi presento mi chiamo Marco, utimamente ho rispolverato il mio giradischi Thorens TD 321 MKII con braccio Mission e testina Stanton 500 che ho comprato (non ne ho proprio trovate altre a Pisa, solo peggiori) da poco.
A dire il vero in precedenza ho montato questa testina su un Jukebox Wurlitzer degli anni 50 (con apposito eq riaa) con risultati a dir poco stupefacenti se si considera che i dischi viaggiano in "verticale" e liberi di vibrare visto che non esiste il piatto, in oltre la massa del braccio, che legge a 5 grammi, è abnorme (lo so sto bestemmiando ma il suono che esce dal wurlitzer lascia quantomeno stupefatti, ed il braccio ha una possibilità di regolazione insperata per come è costruito).
Comunque sul mio Thorens, questa testina fa proprio orrore, stridulii, distorsione, rumore, tutti i dischi cantati da robocop tanto suona metallico, ho regolato tutto una miriade di volte, con estrema precisione, ma nulla, ho provato anche una Stanton 680 e una Sony MC che avevo in casa, la Stanton proprio non va, mentre la Sony MC (modello imprecisato comprata 15 anni fa e mai usata) ha un suono pulito e privo di distorsioni... ma ha un canale che deve essersi smagnetizzato.
Sto usando un pre Carver C-16, avevo pensato di comprare una Goldring 1042, anche in virtù del suo stilo. Insomma, era tanto, 2-3 anni che non usavo il piatto perchè non potevo posizionarlo a dovere, ma al momento sono proprio perso, o pretendo troppo io, oppure ... mah insomma ho paura a comprare un nuova testina, e se poi dipendesse dal giradischi?
Io credo di no, credo che il mio Thorens 321 MKII sia in ottima salute come anche il braccio... oppure non è mai stato un buon prodotto?
Butto via tutto e compro un nuovo giradischi-braccio-testina? Io non ho grandi pretese, ma che almeno sia ascoltabile!!!! Grazie e mi scusi per il modo pedestre con cui ho esposto l'argomento.
Marco - E-mail: Genus (at) genusnetwork.com

LC
Caro Marco,
il 321 è un eccellente giradischi: se ben tarato può dare enormi soddisfazioni. Controllerei tutto il controllabile, compreso il cablaggio dallo shell fino ai connettori d'uscita. Esaminerei il braccio, per capire se ha problemi "meccanici" tipo attriti eccessivi etc.
Fatto questo, monterei una buona testina (ottima la 1042) ed eviterei di far passare anche questa sul jukebox....ovviamente! Non è escluso che sia stata questa la causa della "rovina" della Stanton 500. I jukebox applicano sforzi notevolissimi sui delicati "stili" e sospensioni delle testine. Non a caso essi montavano modelli specifici di pick-up! Posseggo anch'io un jukebox, un americano Rock-Ola perfettamente restaurato, so di cosa parlo :-)
Insomma, segui tutte le procedure indicate nelle
FAQ del sito e vedrai che il tuo Thorens risorgerà in tutto il suo splendore. Ovviamente, sto supponendo che lo stadio fono del tuo pre non sia danneggiato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori con 1100 euro
Buongiorno,
innanzitutto complimenti per la serietà con cui porta avanti il sito e tutti gli argomenti discussi sul forum, penso proprio di essere diventato forum-dipendente, al mattino arrivando a lavoro non vedo l'ora di accendere il Pc per leggere le e-mail, prima o poi proverò a "disintossicarmi".
Ma veniamo al dunque, torno a riscriverle per un ultimo consiglio riguardo un eventuale upgrade dei miei diffusori. Per ora sto ascoltando con lettore Nad C352+C542 e diffusori Kef Q4. Ultimamente però sono un po' turbato dalle Kef, hanno un suono molto dolce e gentile e nella musica Jazz mi piacciono molto, hanno una buona riproduzione della voce e della scena sonora grazie anche al tweeter coincidente Uni-Q, anche se secondo me sono un po' carenti sul basso, complice anche il mio ambiente e la troppa distanza dalle pareti ma non posso fare altrimenti, c'è poi da dire che da un woofer da 13mm non si può mica pretendere dei bassi da urlo.
Quando provo ad alzare il volume cercando un po' di impatto live con pezzi che richiedono una dinamica piuttosto spinta il suono sembra come impastarsi e andare un po' in confusione, eppure l'ambiente è tutt'altro che riflettente, anzi, vorrei iniziare ad ascoltare altri diffusori ma non saprei proprio dove orientarmi, pensavo alle Klipsch come le RF-35 ma non vorrei che con i suoi woofer da 20mm siano troppo grandi per il mio ambiente (18mq) e temo che difficilmente riuscirei a trovare una posizione tale da sfruttare al max le sue potenzialità, forse la Rf-25 potrebbe andar meglio, non vorrei però che le Klipsch anche se sicuramente di grande impatto risultassero troppo analitiche e alla fine stancanti, soprattutto per quanto riguarda la voce e l'immagine della scena sonora (non potrei fare a meno della grande voce di Mina, Diana Krall e Loreena Mckennitt), il tweeter caricato a tromba Tractrix è forse un po' delicato da tenere a bada, le mie Kef sono secondo me troppo rilassate ma al contrario le Klipsch potrebbero essere troppo "vive".
Tra un paio di settimane andrò in un buon negozio ben fornito per ascoltare qualche diffusore (hanno sia Klipsch che la nuova serie Kef iQ) ma poi ascoltare Klipsch con le loro elettroniche e il loro ambiente sarà sicuramente diverso che con le mie elettroniche e la mia stanza. Come vede l'abbinamento Nad / Klipsch?
Ha qualche altro diffusore da suggerirmi tenuto conto dei miei gusti musicali così da provare a trovarle in qualche negozio in cui poterle ascoltare?
Ascolto principalmente rock leggero, blues e Jazz moderno (Pink Floyd, Bruce Springsteen, B.B. King, Diana Krall, ecc..) La ringrazio anticipatamente le auguro una buona giornata.
PS: Dimenticavo di dire che il mio budget si aggira al max intorno ai 1100 euro
Saluti,
Damiano - E-mail: damiano.santinelli (at) imesaspa.com

LC
Caro Damiano,
con Klipsch la tua voglia di bassi sarà certamente soddisfatta, bisogna vedere se sei disposto ad accettare un'impostazione sonora così d'impatto. Non puoi fare altro che ASCOLTARLE (e pare proprio che tu possa), le mie parole e quelle di altri non potranno MAI farti capire se possano essere o meno i diffusori adatti al tuo gusto ed alla tua situazione.
L'abbinamento con NAD lo vedo bene in generale, vista la timbrica educata e certo non aggressiva delle elettroniche di questo marchio. Come alternative, potresti valutare qualche diffusore "nostrano" da sempre piuttosto generoso in gamma bassa e MAI aggressivo in gamma medio-alta. Sto pensando ai diffusori Opera, per capirci. Una coppia di Platea dovresti riuscire a trovarla col tuo budget. Vedi se riesci ad ascoltarle in condizioni "decenti".
Infine, tieni anche conto che i gusti cambiano, si affinano o si adattano a diverse situazioni. Ci possono essere periodi della propria passione audiofila dove uno desidera solo impatto e dinamica ai massimi livelli, altre volte si predilige la trasparenza, la delicatezza e l'immagine....insomma, è un cammino. Bisogna sempre avere ben in mente che sarà COMUNQUE una questione di COMPROMESSI, specie se si ha a che fare con budget non illimitati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La prima volta con un giradischi
Salve direttore,
è la terza volta che le scrivo ancora soddisfatto per i consigli che mi ha dato, ora vorrei affrontare per la prima volta l'acquisto di un giradischi ma non ho la più pallida idea da dove iniziare.....il mio ampli valvolare non ha l'entrata phono quindi presumo che ne dovrò trovare una esterna??!
Altra domanda: se compro un giradischi usato con braccio ma senza testina, sarà poi facile trovarla in giro??
Ho letto con interesse l'articolo "come scegliere un giradischi" ma potrebbe indicarmi una combinazione giradischi - braccio - testina, in modo da non commettere errori di assemblaggio visto che tra gli annunci dell'usato spesso il trittico non è mai completo?
è il caso di comprare la testina nuova oppure la puntina sarà poi facilmente reperibile? Grazie e mi scusi per la totale ignoranza sull'argomento.
PS: sono in possesso di un vecchio giradischi Telefunken TS 200 con testina Jelco 9A, pensa che si potrebbe rimetterlo in funzione???
La puntina è stra consumata e la cinghia si è polverizzata, però ha tutte le regolazione, contrappeso (con regolazione fine) e anti-skating.
Angelo - E-mail: angelocasulli (at) virgilio.it

LC
Caro Angelo,
prima di comnciare forse è meglio fissare un budget all'interno del quale "muoversi". Senza questo parametro essenziale, capisci bene che dare consigli è impossibile. Comunque sia, in via del tutto generale:

  1. Ti serve un pre fono esterno. Questi partono da circa 100 Euro (ProJect PhonoBox, NAD PP2) ed arrivano fino a cifre folli, come puoi immaginare.
  2. La testina, per fortuna, è un componente universale, a grandi linee si può dire che qualunque modello può essere montato su qualunque braccio (mi si perdoni la grossolana approssimazione). La puntina, se è di una testina recente, è facile che si trovi come ricambio. Il suo costo è comunque un buon 70% del costo totale del pick-up...quindi...
  3. Se stai iniziando, forse un giradischi usato non è la strada più semplice e sicura. Meglio qualcosa di nuovo, già completo di tutto. Ad esempio, ProJect commercializza soluzioni "all in one" di ottima qualità ed eccellente rapporto qualità/prezzo. C'è solo da decidere la cifra da destinarci.
  4. Per quanto riguarda il tuo vecchio Telefunken...si può tentare un recupero: qualunque testina con attacco standard, realisticamente, può andar bene. Per la cinghia, basta prendere la misura della vecchia e recarsi in un negozio di componenti elettronici. Ne hanno di tutte le misure, per pochi euro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sorgente analogica sotto i 2500 euro
Caro direttore,
seguo con attenzione e ammirazione il suo lavoro disinteressato e mi sono riaffacciato anche grazie a voi all'alta fedeltà. Ora vorrei fare ancora un passo più grande e sono fortissimamente tentato di prendere una sorgente analogica, per il fascino che suscita e per come suona (ho sentito un confronto stupefacente al Top Audio dell'anno scorso).
Il mio impianto attuale è composto da:

Un'opinione sull'insieme è certamente gradita. Per ora i cavi sono Cambridge Audio Pacific di segnale e Van den Hul da 9 euro al mt (non ricordo il nome) di potenza. Le dimensioni della stanza sono di 5,5 x 3,4 mt. arredata con 2 divani, mobilio e una porta finestra su un lato corto.
Che sorgente (gira + braccio + testina) e pre-phono mi consiglierebbe, tenendo conto che vorrei - ovviamente - buona qualità spendendo 2000 - 2500 Euro max (anche meno)?
Qualche marca preferita tra Clearaudio, Pro Ject, Basis, Rega? E per bracci e testine?
Ascolto soprattutto jazz, rock e pop di qualità (Sting, Genesis, Conte), ma mi sto riavvicinando anche alla classica e le doti che preferisco sono la neutralità, correttezza timbrica e spazialità.
Ringrazio in anticipo per la cortesia sempre dimostrata.
Cordiali Saluti,
Alessandro - E-mail: adp (at) it.ibm.com

LC
Caro Alessandro,
anche per te valgono le considerazioni esposte sopra. Visto che stai iniziando nel mondo dell'analogico, forse è più consigliabile cominciare dal nuovo. Una soluzione che mi piace molto, già pronta e di notevole qualità è la Solution Paket 1 di Clearaudio. Circa 2000 euro per giradischi, braccio Rega RB250 e testina Clearaudio Alpha mkII. Si tratta di una soluzione già ottimizzata e pronta per dare il suo massimo. Un pre fono adatto potrebbe essere il Clearaudio Basic, per meno di 500 euro.
In questo modo rientri perfettamente nel budget da te indicato, seppur proprio vicinissimo al suo limite superiore. Possibili alternative: in casa Rega il sistema completo P25 + RB600 + Super Elys a circa 1750 euro, cui abbinare magari un pre Rega Fono. In casa ProJect, invece, dal 6.9 al modello RPM 9, già dotati di braccio (ProJect) e da completare con testina a tua scelta (Sumiko, Goldring etc.). Anche qui, ma giusto per uniformità, potresti pensare ad uno stadio phono ProJect PhonoBox SE.
Infine, valuta anche il Michell Tecnodec + Gyro Arm (intorno ai 1500 euro). Stadio phono...a scelta tra Lehmann Black Cube, Trichord Dino etc.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora sulla fotografia...digitale
Io non sono un audiofilo, anche se ci sto provando. Si, sono uno appassionato di fotografia, e devo dire che il passo de analogico a digitale ha portato tanti vantaggi (parlo sempre di fotografia).
Anche io ho avuto a che fare con una macchina a telemetro e con una reflex analogica, ho avuto anche una reflex moderna, che però può sempre essere usata in MANUALE. Lasciamo fuori il mercato di massa, quelli che in due anni hanno comprato 2 o 3 camere, solo per tenere l'ultima versione, senza neanche guardare bene cosa comprano; perché in fondo non sanno come funzionano, né sono interessati a fare un certo tipo di fotografie.
Diciamo che nell'era analogica facevo 12-15 rullini all'anno, dopo sviluppavo i negativi per scegliere quale stampare, e poi stampavo solo le foto che mi interessavano, tutto questo aveva un costo.
Bisogna anche tenere conto che stampe e negativi non durano a lungo, con il tempo perdono il colore e sono afflitti di tanti mali...
Oggi ho una reflex digitale, che può fare tutto (automatica) o niente (manuale) per me.
Faccio 10.000 foto all'anno, e ne stampo +o- 400, che però sono tutte belle, ho quelle che mi interessano, e tutto lo faccio da casa, dal mio PC.
Secondo me sebbene pare ovvio che con il passo del vinile al CD ci sia stato un calo a livello qualitativo, non credo sia così nel mondo della fotografia.
Saluti,
Agustνn - E-mail: agustin_aleu (at) yahoo.es

LC
Caro Agustin,
grazie per l'educato e civile contributo, una chiara dimostrazione di come si possa essere in disaccordo senza sconfinare nella maleducazione. Mi ricordo che ai tempi dell'avvento del CD erano ben pochi gli audiofili e persino le riviste disposti a sostenere la superiorità del vecchio formato. Apparentemente il consenso sul digitale era unanime. Il tempo, poi, ha fatto il suo lento lavoro e quando la cortina di "fumo" si è alzata...il vecchio formato morto e sepolto si è risollevato più vivo e forte che mai.
In ogni caso, non importa come siano andate le cose nel mondo dell'audio. Le scelte che hanno decretato il successo o il fallimento di un formato hanno sempre avuto pochissimo a che fare con la sua effettiva superiorità. Per questo trovo queste diatribe abbastanza inutili.
Grazie per il cortese feedback!
Lucio Cadeddu

Soddisfazione con l'analogico
Ciao Lucio,
nessuna domanda, dopo tanto sudore che ti ho fatto patire, volevo farti vedere la foto (compressissima) del mio impianto:

Ho tarato alla lettera (escluso VTA o SRA che dir si voglia) il giradischi e mi sto godendo dei vinili alla grande.
Grazie ancora,
Carlo - E-mail: cconsoli (at) iol.it
[Impianto analogico]

LC
Caro Carlo,
scusa se utilizzo questa tua per il nostro ormai consueto Angolino dell'Ottimismo, ossia storie di audiofili sereni e soddisfatti, senza aver ipotecato la casa, PERSINO con l'analogico (incredibile, eh?) :-)
Credimi, dopo tante lettere di persone in ansia, con problemi di insonnia (uno mi ha scritto una e-mail dal titolo "Aiutami a dormire di nuovo tranquillo") e di depressione è un sollievo poter leggere di qualcuno che si è immerso nella Musica e vive tranquillo e rilassato. Queste 10 lettere che pubblico a settimana sono solo un piccolo campione di ciò che riceviamo. Vi garantisco che molte di quelle più deliranti (nel senso inteso sopra) evito con cura di pubblicarle :-) L'ansia può essere contagiosa.
Grazie per il feedback, ora vado a sentirmi un po' di Musica in santa pace (i Cornershop sul CD in questo momento...) :-)
Lucio Cadeddu

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