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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Integralismi analogici
  2. Amplificatore e casse per 2000/2500 euro
  3. Nuovo amplificatore per sotto i 300 euro
  4. Re: Integralismi analogici - 2
  5. Magia dei triodi o autosuggestione?
  6. Ancora sulla Bi-Amplificazione
  7. Diffusori da supporto
  8. Questioni di impedenza e...di donne
  9. Lettore CD sotto i 1000 € e collegamenti bilanciati
  10. Acquisto lettore CD

Re: Integralismi analogici
Il mio modesto impianto ad oggi è così composto.

Musica preferita: rock, progressive, jazz, classica contemporanea. I diffusori sono posizionati circa al centro di un salone (muro posteriore a 5mt sinistro a 2mt e destro a 3mt). Il punto di ascolto è un divano appoggiato ad una parete. Non sono soddisfattissimo del giradischi che mi sembra latente in dinamica e dettaglio, mentre timbrica e musicalità mi soddisfano.
Ho sempre preferito tenere il buon Thorens anche perchè non ho un mobile solidissimo o una mensola ove poggiare un giradischi a telaio rigido, pensando che la soluzione del doppio telaio fosse la migliore. Volendo migliorare l'impianto, pensavo di acquistare un pro-ject 6.9 che iniziano a trovarsi a prezzi decenti anche da nuovi, ma mi sono chiesto se in alternativa non fosse meglio cambiare la testina con una grado platinum wood o ortofon mc 20 o 30 o comunque qualcosa dello stesso lignaggio.
A suo parere, quale soluzione le sembra più sensata?

Vorrei anche esprimere un parere sulla discussione nata da un intelligente articolo di Mattia Bellinzona sulla "rivoluzione digitale". Innanzitutto, a mio avviso, dal lato della "fedeltà della riproduzione" la fotografia chimica ha ancora dei vantaggi rispetto a quella digitale; a livello teorico, invece, specie con le risoluzioni tipo DVD-A, l'hi-fi musicale può essere vicinissimo all'analogico e diventa spesso questione di gusti. Le pellicole fotografiche hanno ancora risoluzioni teoriche superiori (20 megapixel dice KODAK), e ancor più nel medio formato, ma soprattutto una resa cromatica che forse sarà a lungo piu "estesa" rispetto ai sensori.
Il problema, però a mio avviso non è tecnico, ma riguarda il fatto che non c'è un vero parallelismo fra la digitalizzazione dell' hi-fi e quello della fotografia. Vi sono vantaggi e svantaggi simili in tutti e due i campi, ma la fotografia (anche per il fotografo della domenica) è una forma di "arte" attiva, cioè una fatto astratto e simbolico creato dalla sensibilità di chi lo esegue. Una fotografia, non deve, per essere stupenda, essere fedelissima ad un qualcosa, si possono fare cose meravigliose anche con un sensore di una webcam e porcherie con una Hasselblad.
Ciò che importa, più della tecnica di ripresa, è l'occhio che vi è dietro ed il piacere che ne prova, altrimenti il bianconero sarebbe sparito già da venti anni...
Nell' hi-fi se tra dieci anni ci presenteranno un qualcosa che ci materializza un orchestra di fronte (ne dubito...) quasi tutti saremmo persuasi che è migliore di altre tecniche; nella fotografia rimarrebbe un nuovo mezzo di espressione, probabilmente il preferito, ma non l'unico né il migliore.
La ringrazio nuovamente e la saluto con simpatia.
Roberto - E-mail: maribobo (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
grazie per il prezioso e cortese contributo. Esso confermma come, alla fine, discutiamo sempre su "opinioni" e, come tali, nessuna ha più valore di un'altra. Noi cerchiamo di difendere le nostre, senza regalare epiteti di dubbio gusto e di vago sapore razzista a chi non la pensa come noi.
Comunque sia, passiamo oltre. Secondo me il tuo 160 può stare al suo posto, magari con una testina più degna del suo indubbio valore. Sia la Grado Platinum Wood che la Ortofon MC 20 (che ho usato con estrema soddisfazione per un po' di tempo) sono testine dal suono molto "pieno" e di grande impatto. La MC 20, in particolare ha un suono che non ricorda neppure da lontano alcuni dei tratti "somatici" delle MC, talvolta tacciate di essere esili, troppo radiografanti e fredde in gamma medio-alta. La MC 20 (e le sorelle maggiori e minori) ha dalla sua una musicalità sana, con un bel basso, una gamma medio-alta molto definita ma mai fastidiosa, doti comuni anche alla Grado Platinum Wood, peraltro. Entrambe sarebbero un GROSSO e consistente upgrade nei confronti della onesta Pro-Ject K4.
Certo è che il costo di una MC 20 comincia ad essere pericolosamente superiore a quello dei tuoi stessi diffusori il che avrebbe un senso in un sistema radicalmente basato sul concetto radicale di "source first" ma che, a mio modo di vedere, comincerebbe a perdere di equilibrio. Le testine citate possono esprimersi alla grande anche in sistemi di altissimo livello...metterci dei "colli di bottiglia" quali le pur buone KEF Q1 sarebbe, a mio modo di vedere, eccessivo e non ti lascerebbe gustare appieno le grandi capacità della Platinum o della MC20.
Riflettici un po' su e riparliamone, se ti va.
Lucio Cadeddu

Amplificatore e casse per 2000/2500 euro
Gentile Direttore, mi chiamo Andrea ho, o meglio, avrò presto trent'anni e per l'occasione ho deciso di regalarmi un nuovo ampli stereo con un paio di casse per una spesa complessiva di circa 2000/2500 euro. Posto che il mio ambiente di ascolto è di dimensioni molto modeste (4 metri per 3 circa) e basso d'aria con muri di pietra (è una vechhia casa del '600) intonacati a calce e pavimento in cotto senza tappeti; tenendo altresì conto che i generi muicali che ascolto con maggiore assiduità sono il Jazz, il Blues, la musica classica e il Pop (soprattutto voci femminili), gradirei un suo consiglio sul miglior abbinamento ampli-casse, tenuto conto che la mia sorgente audio (e video) digitale attuale è (e lo rimarrà almeno per un altro anno) un DVD-3910 di Denon.
Avrei già valutato gli amplificatori integrati NAD C372, Rotel RA1070, Primare I21 e l'italiano Audio Analogue Puccini 70 o in alternativa le accoppiate pre più finale Rotel RC1070 e RB1070 o NAD C162 e C272 collegati ad una coppia di Sonus Faber Concertino con i loro stand dedicati; queste ultime mi sembrano ottime casse per un ambiente di dimensioni così ridotte come quello in cui le inserirei, sicuramente più adatte delle "Concerto" dello stesso costruttore e di qualsiasi coppia di torri.
Sono apertissimo a considerare l'acquisto di amplificatori e casse diversi da quelli che ho citato. La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicare alla lettura della mia lettera e alla formulazione di una risposta.
Andrea - E-mail: andregari (at) tin.it

LC
Caro Andrea,
niente da dire sulle casse, posto che riuscirai a dedicar loro lo spazio e la disposizione corretta, onde poter godere delle loro prestazioni senza limite alcuno.
Per amplificarle, lascerei perdere le coppie pre+finale che hai citato e punterei con decisione verso uno degli integrati che hai elencato. Sono tutti apparecchi eccellenti e fare una scelta è difficile. Dovresti ascoltarli con le tue casse e decidere secondo il tuo gusto. Forse, dico forse, il Puccini 70 ed il NAD C372 sono i partners più adatti ma anche con Rotel e Primare è difficile sbagliare. Visto che a parità di altre condizioni (suono, rivendibilità, customer care) io tendo a preferire i prodotti italiani....alla fine credo che opterei per il Puccini. Tu, però, potresti avere esigenze diverse (anche solo per un fatto di "pelle") quindi decidi pure indipendentemente da queste mie considerazioni.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore sotto i 300 euro
Gentile Lucio Cadeddu,
da qualche tempo consulto il vostro sito Tnt-Audio con interesse. Innanzi tutto la mia stima per volere e saper fornire un riferimento a chi desidera approfondire la cultura dell'alta fedeltà senza il giogo della pubblicità, e quindi con molta più credibilità (perdoni la rima).
Le scrivo per avere un suo parere, il mio impianto è composto da:

Tralasciando la storia di come si sia venuto a creare un tale frankenstein, l'ampificatore mi sembra essere il primo punto su cui operare per poter avere, nel tempo, un impianto all'altezza di tale nome.
Infatti mi sembra che l'amplificatore non riesca a pilotare in modo adeguato i diffusori, che, a quanto mi dicono, sono già delle casse di buona qualità per quanto datate. Ascolto musica classica (60%), Italiana (20%), blues&Soul(20%) in una sala grande ma affollata, soprattutto dopo la nascita di mia figlia che mi ha fatto relegare le casse sopra la libreria; spero che questa non sia la loro sistemazione definitiva.
Recentemente ho avuto in prestito l'amplificatore di un amico che mi ha aperto le orecchie su quanto opaco sia il suono nel mio stereo. Ho ottenuto un miglioramento implementando il Tnt Triple T come cavi per diffusori, ma il suono con il mio ampificatore non è più soddisfacente dopo aver apprezzato come si possano sentire i cd che possiedo.
Non credo di desiderare un amplificatore "estremo" senza alcuna protezione da disturbi della rete enel (di quelli che fanno fare "pop" all'accensione e spegnimento, per intenderci). Sposo in pieno invece l'idea di NON avere i tasti "alti", "bassi" e soprattutto "Loud" a cui mia moglie era così affezionata prima che la minacciassi...
A complicare le cose c'è il fattore costo: per l'acquisto dell'amplificatore non vorrei superare i 250-300 euro. Spero che lei possa propormi un amplificatore che possa stimolare la mia famiglia, leggi moglie, a voler proseguire nel miglioramento dell'impianto (per esempio il piatto).
La ringrazio anticipatamente,
Federico - E-mail: federico.principe (at) tele2.it

LC
Caro Federico,
visto che possiedi già un giradischi ti serve un amplificatore integrato con ingresso fono. Purtroppo, nel nuovo, questi stanno diventando merce rara. Dovessi avere un po' di fortuna potresti trovare, per la cifra da te indicata, un Rotel RA-01, magari ex-demo. Questa sarebbe, a mio parere, la scelta migliore sul "nuovo" o "quasi-nuovo". In alternativa potresti valutare delle seconde scelte, più economiche, come il Denon PMA 425R o il Marantz PM 4400.
Come ben sai, in questi casi, tendo a consigliare di sondare il mercato dell'usato, per quella cifra potresti persino trovare un Audio Analogue Puccini prima serie, che è già tutt'altra Musica rispetto agli ampli citati.
Per quanto riguarda i diffusori relegati su libreria causa "figlia", il mio parere dovrebbe essere ben noto: i bambini toccano ciò che sanno essere proibito. Personalmente, non ho mai avuto una cupola di tweeter "schiacciata" da dolci manine. Un po' di attenzione e qualche regola "sana" (tipo il filo spinato intorno all'impianto ed un fossato con cocodrilli tutto intorno ...scherzooo!) e le nostre casse possono stare al posto che spetta loro di diritto. Una coppia di supporti solidi, magari avvitati o fissati con blu-tack ai diffusori ed il gioco è fatto. Se proprio si vuol stare tranquilli, una bella griglia metallica incollata sul retro della tela parapolvere, per proteggere gli altoparlanti anche dal più intraprendente e disubbiendiente dei pargoletti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Integralismi analogici - 2
Ciao Lucio, sono Alain, ogni tanto mi faccio vivo, continuando a seguire settimanalmente la rubrica della posta; questa volta voglio ricollegarmi alla mail di Maurizio, "Integralismi analogici" apparsa il 03.10.2005.
Premetto che ho letto l'editoriale di Settembre firmato Mattia Bellinzona, il quale mi trova fondamentalmente d'accordo.
Appunto per Maurizio: la Contax, quella vera, a telemetro, progettata e prodotta dalla Zeiss, è scomparsa 60 anni fa, vittima dello smembramento della Zeiss ad opera di Russi ed Americani dopo la resa della Germania; il marchio ha continuato ad esistere fino al 1958, dopo di che è stato abbandonato dalla Zeiss a favore di altri marchi (Contaflex, Contarex, etc); nel frattempo, la Zeiss non smetteva di progettare e produrre ottiche (eccelse) per la proprie fotocamere ed anche per altri.
Nel 1975, la Carl Zeiss Occidentale, padrona del marchio, ha stretto accordi con un partner giapponese (Yashica), per la produzione ed il grande ritorno del marchio Contax, sotto forma della Contax RTS (grande macchina!), corredate da ottiche leggendarie, sempre progettate e prodotte dalla Zeiss. Negli anni '80, la Yashica fu assorbita dalla Kyocera, la quale ha annunciato, almeno da un anno, lo scioglimento del partnerariato con Zeiss, la quale, sempre padrona del glorioso marchio Contax, sta attualmente sondando il mercato per trovare un altro partner per la costruzione dei corpi macchina (sempre su progetto dei Tedeschi della Zeiss).
Non è quindi inesatto quanto affermato da Mattia circa la fine, purtroppo, dell'attuale Contax (da estimatore della Zeiss, spero proprio di no, già si vocifera nell'ambiente di un accordo imminente con Cosina, attuale produttrice della nuova macchina a telemetro marchiata Zeiss Ikon, altra bellissima macchina).
Chiedo scusa ai lettori della fuoriuscita dal seminario, ma l'editoriale di Mattia serve per ricollegarmi ad un altro concetto: io non critico affatto l'irruzione della tecnologia, già ho fatto affari d'oro 15 anni fa, quando ho acquistato chili e chili di vinili a prezzi ridicoli da quanti se ne disfacevano; ma anche ora, in campo fotografico, con l'arrivo del digitale, tantissima gente ha cominciato a disfarsi del proprio corredo analogico, invadendo il mercato dell'usato di un numero di pezzi mai visti in passato, con il risultato che i prezzi sono letteralmente crollati, sto attualmente acquistando chili di roba tipo Leica e relativi obbiettivi a prezzi… ridicoli, cosa che, solo pochi anni fa, da comune mortale quale sono, non mi sarei mai potuto permettere.
Già mi chiedo, a quando e in quale campo, la prossima rivoluzione digitale? (yuk, yuk!). LONG LIVE ANALOGUE!!!
Un saluto a Lucio e tutti i Lettori.
Alain - E-mail: aorlandini (at) libero.it

LC
Caro Alain,
grazie anche a te per il prezioso contributo e le precise osservazioni. Credo che l'argomento l'abbiamo sviscerato a sufficienza, per cui possiamo anche chiuderla qui. Ognuno è libero di acquistare e/o svendere ciò che meglio crede, senza per questo sentirsi sulla "retta via", quella del "progresso", per capirci. La storia ci ha insegnato che non sempre il "progresso" marcia nella direzione del darci cose migliori a prezzi inferiori. Spesso, invece, abbiamo assistito al fenomeno opposto...basti pensare che, ormai, tutto sta procedendo nella direzione della massima praticità, piuttosto che della qualità (penso, ad esempio, al digitale compresso).
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Magia dei triodi o autosuggestione?
Ciao Lucio! Anno nuovo, vita nuova (trasloco & convivenza incorporata)...nuovo impianto!
Eh già, purtroppo l'acustica della nuova stanza è totalmente differente dalla precedente e l'impianto che mi faceva sognare adesso si è trasformato in una radiolina striminzita. E non parlo solo dei bassi! Ti giuro, non c'è cosa più umiliante che sentire la propria signorina che dall'alto della sua perfidia ti dice: "Che schifo! Ma prima, scusa, mica si sentiva così male: come mai, TESORO?". E ha pure ragione!!!
Sono ormai un paio di mesi che sto pensando a come apportare qualche correzione, ma prima di spendere i soldini sì duramente sudati ci penso moLLLto bene. Ho quindi tracciato un quadro dei difetti più evidenti che sono apparsi e sono andato a sentire un po' di apparecchiature.
Ultima in ordine di tempo l'ampli integrato Cayin a88-t. Questo monta ben 4 valvole 6550 il cui modo di funzionamento può essere alternato tra triodo e ultralineare con la semplice pressione di un tasto sull'ampli (a confronto il mio Audio Note P1SE suona ben più possente sui bassi ma meno trasparente).
Agendo sull'apposito pulsante il suono guadagna in trasparenza e tridimensionalità. Magia dei triodi, direbbe qualcuno. Te la immagini la mia sorpresa quando, scaricando il manuale dell'ampli dalla rete, ho scoperto che quella era la magia dell'ULTRALINEARE? Adesso non ci capisco più nulla, e sì che ho alternato più volte le due circuitazioni per essere sicuro delle differenze!
Caro Lucio, dimmi, sono forse le mie orecchie che hanno bisogno di una regolazione? Oppure la convivenza ha definitivamente bruciato gli ultimi neuroni rimasti?
Con affetto,
Luca - E-mail: lrossi.69 (at) hotmail.it

LC
Caro Luca,
come vedi alcune "certezze" vacillano se si è posti nelle condizioni di ascoltare in maniera inconsapevole? Credevi di ascoltare a triodo ed invece era ultralineare. Bella sorpresina, eh?
Mi sovvengono giusto alcune osservazioni: la prima, che bisognerebbe essere sicuri che non abbiano sbagliato il manuale o il cablaggio sul tuo ampli. Magari stai ascoltando a triodi! La potenza, in questa configurazione, dovrebbe essere un po' più bassa, dovresti accorgertene.
Seconda considerazione, MAI lasciarsi condizionare dalle "leggende" in audio. La realtà dell'ascolto prescinde dai dogmi di fede e se in ultralineare l'ampli suona meglio che a triodo bisognerà concludere che o i tuoi gusti sono diversi da quelli che adorano il Dio Triodo oppure che non ci sono Verità Rivelate in cui credere ad orecchie chiuse. Devi essere felice di questa scoperta (se tale si rivelerà) perché ti servirà da monito per il futuro, per fidarti solo delle tue orecchie.
Infine, un commento sulla tua attuale situazione di insoddisfazione: hai toccato con mano quanta influenza abbia l'ambiente d'ascolto sul suono di un impianto. Lo stesso sistema può, a seconda dell'ambiente, suonare orribile o assolutamente godibile, posto che ci sia una base minima dalla quale partire. Infatti, una radiolina suonerà radiolina sempre e comunque, sia chiaro :-)
Anche questa "esperienza" ti servirà per capire che, piuttosto che cambiar componenti in heavy rotation, forse è meglio investire qualcosina per migliorare l'acustica ambientale.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ancora sulla Bi-Amplificazione
Salve Direttore,
ti riscrivo dopo aver fatto un po' di prove (tante). Ricordo la questione: è meglio una bi-amplificazione passiva con i 2 finali dedicati per spettro audio (i.e. uno per i bassi e uno per i medio-alti) oppure per canale (i.e. uno per il canale destro e uno per il canale sinistro)? Orbene, questi i risultati:

Stante la possibilità (concreta...) che le mie sensazioni siano state "fuorviate" da una convinzione pregressa, e che i risultati siano ascrivibili anche alla particolare configurazione impianto+stanza, perchè ho trovato (quasi, vedi dopo) ovunque il suggerimento di utilizzare la prima configurazione, che è poi quella consigliata da Cambridge Audio? Perchè invece qui: http://www.wharfedale.co.uk/faq.php?show_faq=8 si consiglia la seconda soluzione? Dipende dal particolare tipo di casse?
Ti ricordo il mio impianto: Grazie,
Saluti
G. Michele - E-mail: mike.lombardi (at) sun.com

LC
Caro Michele,
in pratica hai realizzato le due forme possibili di biamping: quello "verticale" e quello "orizzontale". Prima di passare ad altre "posizioni" (vedi Kamasutra dell'Audio :-)) ti consiglierei di stare su quella che ti soddisfa di più. Vedi, il problema è che tu, da buon ingegnere, cerchi una risposta univoca alle tue domande...ma tale risposta, in audio, non sempre è disponibile. Alla fine, si tratta di situazioni dove le variabili in gioco sono tante e non tutte controllabili, non ultima, la più rilevante, quella del tuo gusto personale.
Ragionando un po' su queste tue esperienze a me sovviene un consiglio che forse farei bene a tenere per me...ma la mia coscienza non mi consente di farlo: hai mai pensato a semplificare tutto il sistema ad 1 solo amplificatore integrato, di maggiore qualità? Secondo me potresti sentirne delle belle. Sono sempre stato abbastanza contrario alle coppie pre-finale di livello "entry": troppi cabinet che abbassano il rapporto qualità/prezzo. Poi...troppi cavi! Un integrato, semplice ma "serio" potrebbe darti molte più soddisfazioni. Non da subito ma...comincia a pensarci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori da supporto
Caro direttore,
vorrei un consiglio riguardo l'acquisto di diffusori da inserire nel mio attuale impianto da poco modificato e così composto:

Tenga presente che ascolto prevalentemente rock '70 ma in generale tutti i generi (jazz,blues e ultimamente mi sto avvicinando alla classica).
Il locale di ascolto è di circa 40 mq (6 x 7). So che l'ideale sarebbero diffusori da pavimento ma le sarei grato se mi consigliasse anche qualche modello da scaffale.
Complimentissimi per la vostra rivista e continuate così.
Cordiali Saluti,
Marco - E-mail: mucchimisio (at) alice.it

LC
Caro Marco,
le mie doti divinatorie scarseggiano e non riesco, da un semplice e-mail, a risalire alla consistenza del tuo conto in banca :-)
In altre parole, se non mi dici quanto vuoi/puoi spendere...brancolo nel buio. In questi casi, mi rifaccio al livello del resto dell'impianto. Comincia a valutare: Dynaudio Contour S1.3 e 1.4, B&W Nautilus 805, Sonus Faber Cremona Auditor, Diapason Adamantes e Aliante One (One Z), ProAC Response One. Si tratta di diffusori "classici" coi quali è difficile sbagliare. Uno di questi che incontra il tuo gusto c'è di sicuro, vedi cosa riesci ad ascoltare.
Ovviamente, sto immaginando che vorrai dotarli di stands degni di questo nome e di una posizione "ideale"...altrimenti addio sogni di qualità elevata.
Non citi i cavi di segnale nel tuo impianto, ovviamente anche in questo caso "immagino" siano comunque degni partners del resto dell'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Questioni di impedenza e...di donne
Caro Direttore, vorrei rivolgerti 3 quesiti:

  1. Innanzi tutto un chiarimento riguardo l'abbinamento pre-finale relativamente alle impedenze relative. E' indispensabile che il pre abbia una impedenza sufficientemente bassa ed il finale una sufficientemente alta perché l'abbinamento funzioni e non si verifichino delle incompatibilità deleterie specialmente nella restituzione delle frequenze più alte: ma quale può essere considerato il limite oltre il quale la differenza ohm uscita pre / ingresso finale risulta scorretta?
    Ho un finale con ingresso sui 50k e vorrei abbinargli un pre con una uscita di 9k ohm.
  2. Seconda domanda: tra quali pre fono mi consigli di cercare perché funzioni un abbinamento pre passivo - analogico con mc con uscita di 0,2 mv e 2 ohm di carico e che non superi i 1.000/1.500 €?
  3. Terza curiosità: ma come te lo spieghi che generalmente il mondo femminile sia così lontano dall'alta fedeltà, tanto da tirarlo in ballo quasi unicamente quando si devono considerare qualità estetiche o ingombri di apparecchiature che devono essere accettati da mogli più o meno arcigne?
    Per quanto mi riguarda mi consola il fatto che mia moglie è entusiasta quando si discute di hifi, ma dalle varie email sembrerebbe che sia una mosca bianca! Qui bisogna fare una campagna di sensibilizzazione!
Nel complimentarmi per la volontà davvero unica che tenacemente dimostri nel portare avanti un lavoro di grande impegno come TNT, ti ringrazio e ti saluto cordialmente,
Pierluigi - E-mail: gipebip (at) virgilio.it

LC
Caro Pierluigi,
vado con ordine.

  1. Tipicamente il rapporto impedenza d'ingresso del finale / impedenza d'uscita della "sorgente" (pre o quant'altro) dovrebbe essere di 10:1. Diciamo che 50.000/9.000 come nel tuo caso va bene e non ti creerà problemi di alcun tipo. Ci sono delle eccezioni e dei distinguo, a seconda del tipo di pre (uscita a trasformatori etc.) ma diciamo che se stai sul rapporto indicato non sbagli nella maggior parte dei casi.
  2. Il fatto che utilizzi un pre passivo non influenza in maniera particolare la scelta del pre fono: tutti hanno un'uscita "linea" abbastanza standard. Per un'interfaccia ottimale ti serve un pre fono che abbia la possibilità di variare a piacimento l'impedenza d'ingresso. Norma EU-PH1, Lehmann Black Cube, Audio Analogue Aria sono tre pre phono, compatibili con il tuo budget, che consentono di variare l'impedenza d'ingresso a proprio uso e consumo. Ora, 2 Ohm di carico mi paiono proprio pochini pochini ma non farne una paranoia. Le differenze di suono tra carichi diversi non sono drammatiche e, per valori "vicini", sono spesso impossibili da discernere.
  3. L'HiFi e le donne. Un bell'argomento! In linea del tutto generale, alle donne piace la Musica ma non tutte le "nostre" complicazioni per riprodurla. Si accorgono BENE delle differenze ma vivono benissimo anche con soluzioni poco performanti. Non mi sembra poi così strano: l'HiFi ha un risvolto "pratico-hobbystico" che non rientra nelle attitudini tipiche femminili. Avete mai visto una donna che si mette a riparare la propria automobile? Io no...un motivo ci sarà :-)
    Non è per incapacità, ma per mancanza di interesse verso l'aspetto "manuale" e pratico di certe cose. Poi, aggiungiamo il fatto che, per molte, l'arredamento della casa è sacro e non può essere "contaminato" da oggetti, la maggior parte delle volte brutti ed ingombranti (AMMETTIAMOLO!), che possono turbare l'equilibrio estetico di una stanza. A noi sembrano belli certi cavi tipo anaconda ma, per una persona "normale" (uomo o donna che sia) sono semplicemente ORRIBILI. Cerchiamo di vedere le cose anche da punti di vista differenti :-)
    Infine, consentimi di dire che non sono d'accordo sulle "campagne di sensibilizzazione". Uomini e donne SONO diversi e tali devono restare. La pretesa di voler "cambiare" l'altro da come è a come vorremmo che fosse è un controsenso, a mio modo di vedere.
    Anni fa vidi un film piuttosto stupidino ma interessante come idea di fondo: dei ricercatori di biogenetica riuscirono a creare una donna "in laboratorio" e la vollero priva di tutte le "odiose" (a loro modo di vedere) caratteristiche femminili. Così la crearono grande appassionata di football americano, grandi bevute di birra etc. Il risultato fu, ovviamente, un disastro. Pensavano di aver creato la donna perfetta, quella che condivideva i loro stessi interessi, finirono con l'avere un insopportabile maschio dall'aspetto femminile, privo di ogni attrattiva. Matter for thought, come si dice :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD sotto i 1000 € e collegamenti bilanciati
Gentile direttore, sono Claudio da Treviso. Possiedo un'impianto formato da:

Tutto era riposto sui ripiani di una libreria compresi i diffusori naturalmente con grande groviglio di cavi nella zona posteriore alle elettroniche. Da un paio d'anni leggo ed apprezzo la vostra rivista ma solo qualche settimana fa ho avuto l'ispirazione decidendo di valorizzare il più possibile l'impianto ovviamente con l'intento di migliorarne al massimo il suono. Detto fatto: il lettore è stato equipaggiato col vostro cavo TNT Merlino CD, il piccolo trasformatore isolato dal telaio con spessore di feltro adesivo, telaio coperchio condensatori e ponticello sopra la meccanica verniciati con abbondante antirombo. Anche pre e finale hanno adottato lo stesso cavo visto che sono sprovvisti di terra. Inoltre il coperchio e il telaio del pre sono stati "appesantiti" con fogli di antirombo adesivo. Mi sono fatto costruire 9 punte coniche in alluminio da un amico tornitore, le ho fissate con del biadesivo ed appoggiato i 3 componenti sui vostri TNT Stone Blocks. Componenti ora all'interno del vs TNT Flexy e diffusori su supporti TNT Ernesto.
Ho anche costruito i cavi di potenza TNT Triple T con terminali a banana e una ciabatta con TNT TTS (magari quest'ultima trovata non serve a niente ma non credo faccia male).
Il risultato sonoro è valso molto di più del tempo perso: ora tutte le frequenze sono più "limpide" il dettaglio è aumentato in modo notevole e si comincia anche a percepire una certa immagine. Insomma siamo ancora distanti da un grande impianto, ci mancherebbe ma il risultato ha superato le aspettative ed è questo che conta.
Ringrazio dunque TNT per le bellissime idee e l'impegno nel gestire una grande rivista per appassionati e curiosi che potrebbero diventarlo.
Colgo inoltre l'occasione per una curiosità: non conosco le differenze e quindi pregi e difetti fra connessioni bilanciate e sbilanciate. Non essendo un esperto di elettronica basta una risposta semplice. Infine un consiglio: volendo sostituire la mia sorgente con una più performante tipo NAD 521 o Rotel rcd 1070 dei quali avete dato degli ottimi giudizi, mi suggerireste di ascoltare anche altro? Sempre rimanendo al di sotto dei 1000 €.
Grazie ancora per l'attenzione che vorrete prestarmi.
A presto.
Claudio - E-mail: selvaggioxx (at) virgilio.it

LC
Caro Claudio,
grazie per la preziosa testimonianza e complimenti per l'approccio "determinato" e senza mezzi termini. Migliorare un piccolo impianto in effetti si può, con pochi "trucchi" ben utilizzati e spesa estramamente contenuta. La maggior parte degli "accessori made in TNT-Audio" che ti sei autocostruito sono alla portata della manualità di chiunque.
Per quanto riguarda i futuri upgrade, francamente non spenderei così tanto nella sorgente, a meno che non sia previsto, a breve, un sostanzioso upgrade anche di tutto il resto, specie dei diffusori. Già il NAD 521 lo trovi a meno della metà della cifra indicata e sarebbe un bel passo in avanti.
Con la somma restante potresti pensare ad un serio upgrade dei diffusori, magari guardando un po' nel mercato dell'usato. Le tue B&W le rivendi con estrema facilità e, se ti piace la stessa impostazione sonora, puoi pensare a qualche modello della stessa casa, di più nobile lignaggio.
Per quanto riguarda infine le connessioni bilanciate, esse hanno un senso se gli apparecchi da collegare sono anch'essi "bilanciati". In un collegamento bilanciato ci sono tre conduttori separati (e separatamente connessi): andata, ritorno e schermo. Nel collegamento sbilanciato, tipicamente, ritorno e schermo viaggiano su un unico conduttore (es. nei cavi coassiali).
Talvolta, nel cosiddetto "semi-bilanciato" esistono due conduttori (uno per andata ed uno per ritorno) più uno schermo connesso solo lato sorgente (vedi nostro cavo
TNT Shield). In generale, un collegamento bilanciato è preferibile perché più insensibile al captare ronzii ed interferennze. Non a caso è il sistema preferito in ambito "pro" quando si devono collegare strumenti con qualche decina di metri di cavo.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Acquisto lettore CD
Egregio Direttore, o se non si offende, Caro Lucio,
questa è la mia terza lettera in circa 2 mesi, sicuramente troppe!!
La mia prima lettera riguardava l'acquisto di diffusori intorno ai 500 euro e grazie al suo consiglio avevo trovato due alternative che ad oggi è diventata una sola e cioè
Aliante CNM Tower.
La seconda lettera riguardava (oltre le due alternative di diffusori che erano IndianaLine e Aliante) la mia sorgente CD per la quale ti avevo chiesto se forse era opportuno cambiarlo (Marantz CD38) e la tua risposta fu "...è una macchina molto "basic" e certamente nel tuo impianto sarebbe l'anello di gran lunga più debole." suggerendomi di andare su Nad oppure Rotel (es. RCD 965 BX).
Per un paio di settimane mi sono quindi messo alla ricerca del Rotel RCD 965 BX per ben 8 ore al giorno, ma senza risultato. Nelle varie ricerche avevo trovato altri modelli/marche (Cambridge Audio, Nad, Musical Fidelity) ma non ero convinto, fino a quando sono incappato in un annuncio di vendita di un Rotel RCD 971, ho subito letto la vostra recensione e ho cercato altri articoli in rete ma ho trovato veramente poco. Alla fine mi sono deciso e l'ho acquistato al prezzo di euro 250; l'apparecchio sembra mai usato "like new" addirittura il telecomando non è mai stato tolto dalla bustina e le pile sono ancora le sue originali sigillate.
Penso e spero che il prezzo a cui l'ho acquistato sia molto buono, tu cosa ne dici? Ho fatto un veloce ascolto paragonando i due lettori e immediatamente mi sono reso conto che negli anni che ho ascoltato il mio Marantz mi sono "perso" la musica, cioè la musica è completamente diversa non sembra addirittura la stessa.
A questo punto il mio impianto è composto da ampli Fase Performance 3.0, lettore CD Rotel RCD 971 e per Natale le Aliante CNM Tower. Grazie a te, alla tua rivista TNT-Audio, ed hai tui preziosissimi consigli che ho sempre seguito sin dal 1997 per il momento ho raggiunto "la pace dei sensi" :-) , adesso sono pienamente soddisfatto anche se mi rammarica pensare che in questi lunghi anni dove ho seguito + o - la mia passione musicale (smontando e rimontanto l'impianto), mi sono perso senza rendermi conto tanta buona musica.
Un grazie ancora, e se mi potresti confermare o smentire la mia sensazione di buon acquisto.
Cristiano - E-mail: cristiano.ziletti (at) gmail.com

LC
Caro Cristiano,
hai fatto un acquisto ECCELLENTE, sia dal punto di vista sonoro che ...economico. Il prezzo pagato, stanti anche le condizioni d'uso, è invero molto basso. Non stento a credere che ora, rispetto al vecchio Marantz CD 38 sia...tutta un'altra Musica.
Sono lieto di sapere che la soddisfazione "musicale" sia arrivata, senza neppure dilapidare un patrimonio. Questa tua entra di diritto nel nostro ormai consueto "Angolino dell'Ottimismo". Goditi i tuoi dischi, comprane di nuovi e, per un po', dimenticati l'impianto.
Buon Ascolto!
Lucio Cadeddu

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