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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Dopo tanti ascolti, il Musical Fidelity Tri-Vista
  2. Thorens TD 125
  3. Just like live
  4. Scelta cavi con 200 euro
  5. Ansia da...preamplificatore
  6. Filtri di rete
  7. Il mio T-Amp
  8. Amplificatore per le Totem
  9. Scelta finale e lettore CD usati
  10. Alta efficienza + alta potenza

Dopo tanti ascolti, il Musical Fidelity Tri-Vista
Caro Direttore,
ricevetti da te a giugno preziosi consigli in merito all'amplificatore che avrei potuto comprare per sostituire un Synthesis Art-In-Music in una catena così composta: sorgente Marantz CD-17 KIS e diffusori Sonus Faber Concerto Gran Piano (I serie). I cavi li ometto perché te ne parlo dopo. La resa dell'ampli valvolare era bassa, troppo affaticata dalla "pesantezza" delle Sonus Faber (cosa che però io non sapevo).
Così mi decisi a cambiare amplificazione. Provai: McIntosh MA6500, Accuphase E212 ed E213, Musical Fildelity 308, Classè 2100, abbinati a Sonus Faber Grand Piano nuove, cavi Van Den Hul, e sorgente Marantz CD17 KIS MkIII. Naturalmente non potevo pretendere condizioni uguali a quelle del mio salotto, ma conoscendo la filosofia generale della Sonus Faber e della Marantz, la timbrica dei cavi e soprattutto i miei cd di riferimento ho potuto catturare qualcosa del carattere di queste elettroniche (sono convinto che qualcosa si possa capire sempre, anche in modo molto relativo; tutto sta a saperlo immaginare nella propria stanza e nel proprio impianto, e con un'analisi attenta e molto metodo ci si può avvicinare abbastanza).
Impressioni sintetiche:

Cosa dovevo comprare? A mezz'ora dalla chiusura il negoziante azzarda: un Musical Fidelity Tri-Vista ex-demo. Da 7900 € a 5500 € l'affare mi tenta. Ma come suonerà?
Caro Direttore, non voglio dilungarmi troppo. Le impressioni posso solo sintetizzartele, e se sei d'accordo ti posso mandare una recensione completa in un'altra mail. Costruzione esemplare, separazione completa dei canali, alimentazione separata, grande eleganza formale. Suono morbido (grazie alle valvole Tri-Vistor) come nelle migliori valvole, ma con una dinamica solida come il ferro, presente solo quando necessario. Basso controllatissimo, 350W di leggerezza indescrivibile, delicatissimi e dosatissimi. Ambienza virtuale impressionante, rigenerano l'acustica della stanza. Scena sonora a ferro di cavallo, estesa e profonda, palpitante, un alito vitale musicale. Timbrica inappuntabile, ma sempre trasparente. E' un gentleman londinese: cordiale ma educato, forte ma self-controlled. Se gli si fa dire una parolaccia, la dice con rara eleganza.
Alla fine ho scelto questo, ho comprato un piatto Clearaudio "Emotion" con braccio originale e rivelatore Grado Statement mod. "Gold" Wood. Cavi per il giravinili KimberKable, nuovi cavi di potenza ... usati... al posto di mediocri Audioquest: due vecchi Quad fluidi e musicalissimi.
Che cavi mi consiglieresti, in questa nuova catena audio, per il mio lettore Marantz?
Grazie ugualmente per i tuoi consigli; questo è il resoconto della mia scelta, ti farà piacere leggere com'è andata a finire. E aspetto un tuo commento.
Francesco - E-mail: macstarna (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
mi fa piacere sentirti soddisfatto ma mi preme mettere in evidenza un fattore sul quale tu hai sorvolato: la classe di prezzo! Hai confrontato amplificatori MOLTO diversi per classe di appartenenza. Mi chiedo se, provando dei concorrenti intorno ai 5000 euro il Musical Fidelity ne sarebbe ancora uscito "vincente" nei termini da te espressi. Anzi, per rendere le prove un pochino più attendibili, avresti dovuto confrontare ampli sui 7-8000 euro, il prezzo di listino del tuo nuovo amore. Allora sì che le conclusioni sarebbero state "interessanti" e tutt'altro che scontate.
Ricordo per chi legge che l'Accuphase E212 costa(va) di listino circa 3900, il McIntosh 6500 costa 5.950, il Musical Fidelity A308 costa 3700...tutti contro un ampli che di listino costa 7900 euro (trasformando i prezzi in lire la disparità è ancor più evidente).
Più o meno è come se avessi provato varie autovetture di classe media e poi, alla fine, una di segmento superiore a km. 0 (comunque ancora più costosa delle medie, anche se scontata). Come credi che sarebbe finito un tale confronto? E' vero che in HiFi nulla è scontato né ovvio però cerchiamo di non confrontare le mele con le pere.
E, per dirla tutta tutta, non avrei mai messo un ampli così costoso in mezzo ad un lettore CD ed una coppia di casse di classe così nettamente inferiore.
Credimi, non voglio ridimensionare il tuo entusiasmo (ben venga un audiofilo soddisfatto!) solo che mi pare ingiusto per i concorrenti che gli hai contrapposto, riportare dei giudizi così poco lusinghieri nei loro confronti.
Per quanto riguarda i cavi di segnale, prova ancora Kimber, magari dei top di gamma usati.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Thorens TD 125
Caro Lucio,
Mi è stato da poco regalato un Thorens Td 125 in buone condizioni (sì, lo so, ultimamente ho avuto problemi ad entrare nei pantaloni :-)). Si tratta di un Mk II con il braccio standard ed una Shure V15 IV praticamente nuova.
Dopo diverse ore passate a ripulirlo (credo sia stato vent'anni in una cantina o giù di lì), ho provveduto a rimetterlo a punto, effettuando anche la taratura delle molle.
Messo a confronto con il mio vecchio giradischi (Td 104 con Stanton 681 EEE), si è rivelata subito una differenza abissale, a favore del 125, naturalmente. Ora vorrei metterlo in condizione di rendere al meglio e provo ad abusare della tua cortesia:

  1. Provvisoriamente l'ho posizionato sul ripiano superiore di un mobile Tnt Flexy. So benissimo che il Flexy non è adatto ai giradischi, in quanto un po' ballerino, oltretutto, la massa, notevolmente superiore a quella del Td 104, tende ad amplificare le oscillazioni. Per motivi di spazio ho pensato ad un mensola a muro. Per metterlo in bolla, avrei pensato ad un sistema di registri regolabili da interporre tra staffe e ripiano oppure ... hai qualche soluzione migliore?
  2. Se ho ben capito, lo stilo di ricambio della V 15 IV è introvabile, a differenza di quelli della III e della V, reperibili con parecchia difficoltà. Quando quello in mio possesso avrà terminato la sua vita, dovrò sbattere via tutto, oppure, come mi è stato detto, è possibile adattarci quello della III, perdendo beninteso i benefici (ce ne sono?) dello stabilizzatore?
  3. Lo stabilizzatore ... ho impostato il peso su 1,25 grammi (controllato con bilancina Shure) ma ho l'impressione che potrebbe essere scarso, dalla facilità con cui tende a perdere il contatto con il solco in condizioni non ottimali, tipo disco un po' ondulato. Ricordo che sulla Stanton 681 EEE, se è inserito lo spazzolino, bisogna impostare un grammo in più, e mi è venuto il dubbio che, anche qui, la presenza dello stabilizzatore richieda un peso maggiore.
  4. Antiskating. Impostando il valore corretto (scala stili ellittici asciutti - 1,25 grammi) ho notato che il braccio tende a "chiudere" abbastanza decisamente verso l'interno, tanto che con alcuni dischi addirittura va a saltare il primo solco della facciata. Ho provato a rifare la taratura usando un disco prova con la parte liscia fino a trovare un perfetto bilanciamento, anche se so che l'antiskating non andrebbe misurato sui solchi non modulati. Ho trovato un buon equilibrio impostando la scala dell'antiskating un po' oltre 1,5 grammi. Mi resta però il dubbio che questa facilità a saltare il primo solco possa ricollegarsi ad un peso inadeguato (v. punto 3). Naturalmente il piatto è stato messo in bolla.
Mi scuso per la lunghezza ma penso sia meglio sprecare qualche parola in più per descrivere un problema, in modo da mettere in condizione di capire la situazione chi si trova lontano.
Ti saluto cordialmente e spero vivamente nel tuo aiuto per far esprimere al meglio questo vecchio signore svizzero.
Leonardo - E-mail: l.pisani (at) inail.it

LC
Caro Leonardo,
ti consiglio un bel supporto a muro per giradischi, di quelli già provvisti di punte regolabili per una perfetta messa in bolla. Ad esempio il Rega WMP che costa circa 90 Euro, oppure te lo autocostruisci con un ripiano in MDF, due staffe solide cui avvitare delle punte regolabili.
Per quanto riguarda lo stilo della tua V15 IV, secondo me non è impossibile reperirlo. Hai provato online in posti tipo Needledoctor, ad esempio? Proverei anche a sentire Torlai, qui in Italia. Non ricordo bene, ma non è escluso che si possa adattare uno stilo della serie MR. Per lo spazzolino, invece, tenderei a sconsigliarne l'uso. Ha dei vantaggi indubbi ma anche qualche svantaggio. Prova ad eliminarlo e rifai tutte le regolazioni. Non esssere paranoico sull'antiskating, l'unico modo serio per regolarlo è usare l'
HiFi News & Record Review test disc. Tutte le altre prove sono poco indicative. Valori di peso di lettura e di antiskating più elevati non sono dannosi né inconsueti. Tieni conto che il braccio è rimasto fermo per tanto tempo, magari le articolazioni hanno sviluppato un certo attrito (capita anche a noi umani :-)) che tenderà a diminuire con l'uso.
Una cosa è certa: la puntina non deve saltare solchi, né in avanti né indietro. Al massimo, quando la si solleva dal disco è NORMALE (anzi logico) che faccia un passettino "indietro", per via della forza esercitata dall'antiskating.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Just like live
Caro Lucio,
ti scrivo per proporti un argomento di cui non sono riuscito a trovar traccia sul sito di TNT. Ti sarà certamente capitato, magari passeggiando nelle sere d'estate, di rimanere attratto dalla musica dal vivo che usciva da un bar e poi, una volta entrato, di scoprire con sorpresa delusione che quella musica così "live" altro non era che un impianto, magari "pro". Bene. Assodato dunque che esiste un impianto in grado di suonare sembrando "live", mi chiedo quali ­fra gli elementi della riproduzione sonora- siano capaci di rendere questo effetto.
Partendo di qui, vorrei capire quali siano i componenti di un impianto sui quali lavorare per ottenere il suono dal vivo. Diciamo "Live-Like". La mia sensazione è che si tratti dei diffusori: il t-amp mi ha suggerito che dall'amplificatore dipendono altre cose, quali la trasparenza della musica, la capacità di rendere i pianissimo ed i fortissimo con cura, la timbrica e la dinamica degli strumenti (nel senso che sono BELLI da sentir suonare, che gli ottoni sono espressivi e le percussioni realistiche). Tuttavia, anche a volumi sostenuti, la riproduzione è sì credibile e dettagliata (ad es. il pop ora lo trovo "troppo vuoto" e.. mi annoia, tanto che mi sono scoperto ad ascoltare ore ed ore di jazz, prima insostenibili), ma ancora niente affatto "live"!
Ti ripropongo il mio impianto, così ti aggiorno sulle scelte che ho fatto grazie ai consigli tuoi e dell'amico Cosimo che mi è venuto in ausilio dopo la mia scorsa mail (anche a questo serve la tua rivista, no? :-))

I T-Amp hanno il volume al massimo ed uso il controllo volume dell'iPod. Spero ora in tuoi cenni di teoria sulla riproduzione "Live" ed uno spunto circa di dove partire per la mia ricerca di Hi-FLIve .. :-)
Grazie,
Andrea - E-mail: coordinator (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
per avere qualcosa che "ricordi" l'effetto live servono principalmente due cose: dinamica e potenza. Con i T-Amp e le Arbour 5.30 più in là di tanto non si va, su questi due parametri. Servono diffusori di ben altra sensibilità. O si va su largabanda, magari caricati a tromba (Lowther e compagnia) oppure si segue la strada Klipsch (non c'è molto altro, in effetti). Purtroppo elevata sensibilità fa coppia fissa con ingombri elevati e costi elevati. Diciamo che la serie RB ed RF di Klipsch è un buon inizio, ma se vuoi l'impatto live, con i 6 watt del T-Amp, ti servono diffusori vicini ai 100 dB/w/m...e di questi davvero ce ne sono pochissimi. Quelli che ci sono hanno dimensioni e costi "importanti".
Il tuo impianto mi pare invece piuttosto minimalista e "francescano" quindi...o ti metti l'anima in pace...oppure provi ad aumentare un po' la potenza, magari con dei kit, sempre basati su chip Tripath, ma di wattaggio maggiore. A breve pubblicheremo una prova comparativa tra i più popolari di questi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta cavi con 200 euro
Egregio direttore,
non è la prima volta che le scrivo per avere dei consigli riguardo al mio impianto. Ne approfitto per ringraziarla della sua disponibilità e per la passione con cui si dedica a questo hobby. Complimenti!
Ho comperato un T-Amp dopo averlo ascoltato a casa mia. In verità non avevo alcun interesse verso il piccoletto ma un amico auto-costruttore ha insistito per farmelo ascoltare....e ha fatto bene!
Sentirlo con le proprie orecchie e con i giusti abbinamenti fa cadere tutti i preconcetti che molti hanno su questo oggetto. Ho messo il T-Amp al posto del vecchio integrato. Ora il mio impianto é così composto:

Sono molto soddisfatto del mio attuale impianto, credo però che sostituendo gli attuali cavi di segnale potrei avere dei buoni risultati e pensare in un secondo momento a sostituire quelli di potenza. Che ne pensa? Mi piacerebbe avere un gamma media un po' più liquida e una scena sonora più ampia.
Sul mercato esistono moltissime marche e modelli per la cifra che ho a disposizione (200 euro), ed è abbastanza difficile orientarsi, per questo mi rivolgo ancora a lei. Tra le sue recensioni ho trovato interessanti gli Hi Diamond signal+mk2, invece, sulla posta ricorrono in abbinamento almeno sui Naim cavi della Chord Co. e Nordost.
Sarebbe così gentile da indicarmi qualche modello che vada bene nel mio sistema?
Spero di essere stato chiaro e conciso e non averle rubato troppo tempo.
Buon Lavoro
Enrico - E-mail: swap_e (at) libero.it

LC
Caro Enrico,
se vuoi mantenere un equilibrio "neutro" ti consiglio i Supra EFF-I di segnale ed i Ply 3.4S di potenza. Si tratta di prodotti equilibrati, dall'ottimo rapporto qualità/prezzo e di facile reperibilità. Anche i Chord possono andar bene, ma sono più difficili da trovare (e rivendere, in caso di upgrade). Hai pensato all'autocostruzione? Ci sono ottime cose che, senza quasi usare il saldatore, possono farti fare un bel salto di qualità rispetto alla situazione attuale (TNT Shoestrings, TNT Triple T etc.). Qualora invece volessi "domare" un po' eventuali intemperanze in gamma medio-alta, prova a vedere qualcosa nel classico catalogo Monster, senza disdegnare l'usato.
In generale provare i cavi a casa propria non è impossibile, in fondo non si usurano né si possono danneggiare, a meno di non essere molto maldestri. Prova a chiedere qualcosa in prova presso qualche negozio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ansia da...preamplificatore
Buonasera!
Mi chiamo Antonio, 31 anni dalla provincia di Como. Conosco solo da poco la vostra "rivista"...Ma vi faccio I miei complimenti!
Son qua a scrivervi solo per chiedervi un consiglio: mi son sbarazzato del mio ex pre a valvole Lector Zoe...
Devo comprare un preamplificatore a valvole nuovo...non spendendo un esagerazione! Premetto che compro solo made in italy! Eh si... Purtroppo sono un fissato!
Devo abbinarlo a

La caratteristica fondamentale è che il pre in questione sia anche telecomandato! (Dai, non ridete! Lo so , lo so... Ma non ne posso fare a meno! Insomma, ognuno ha le sue fisse!). Sono indeciso tra : Quale mi consigliereste anche se hanno prezzi diversi? Forse va meglio non necessariamente il più costoso?
Forse nessuno? Altri prodotti italiani? Pregi/difetti? Affidabilità? Garanzia?
Vi prego è molto importante!
Rispondetemi!
Antonio - E-mail: speaktome74 (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
innanzitutto rilassati! Si percepisce una tale ansia dalle tue righe che è difficile non fartelo notare. Stai acquistando un preamplificatore, non è una decisione che cambierà la tua vita per sempre. E' un ammasso di componenti elettronici messi dentro una scatola più o meno elegante, niente di più. Scusami se minimizzo ma davvero certi eccessi sono fuori luogo e, quel che è peggio, portano a decisioni affrettate e sbagliate.
Prima dei consigli, un paio di osservazioni: posso capire che tu desideri il telecomando (è comodo, in effetti), posso anche capire l'autarchia (ma non tutte le cose "italiane" sono "Made in Italy", eh!!!), quel che non capisco è la voglia di valvole a tutti i costi. C'è una ragione precisa per questo? In generale, consiglio sempre di ascoltare un po' di tutto, non sono i componenti utilizzati a fare il suono, ma il progetto. Fine delle osservazioni.
I marchi citati sono seri ed affidabili e, certamente, in caso di problemi, la possibilità di interagire direttamente col costruttore e/o col progettista è un valore aggiunto da non trascurare. L'ideale sarebbe ascoltarli nel tuo impianto. Ti consiglierei di fare il possibile per avere questa possibilità, non dovrebbe essere troppo difficile. Alla rosa dei papabili proverei ad aggiungere qualche pre italiano a stato solido, tipo il NorthStar Linestage o qualche modello AM Audio (visto che hai l'A-70) o Norma. Tra quelli che hai citato la mia preferenza personale andrebbe al Mistery Two.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Filtri di rete
Caro Direttore,
Sono più di tre anni che seguo con interesse il vostro sito. Nel tempo ho formato il seguente impianto:

Ho letto gli articoli che avete scritto sul sito per ottimizzare l'impianto (posizionamento delle casse,importanza dei cavi segnale/potenza, uso sottopunte ed tanto altro ancora). Ho seguito parecchi di questi consigli ed ho sempre ottenuto dei buoni risultati.
Gli articoli che però mi hanno colpito in particolare sono riguardanti ai problemi che possono derivare nell'impianto elettrico di casa. Ho letto in particolare la recensione che avete dato su dei filtri di rete "BlackNoise". In definitiva ne ho comprato uno per il mio impianto (Blacknoise 1000) ed ho messo cavi di alimentazione schermati agli apparecchi. Il risultato è stato molto positivo ottenendo un suono molto più pulito e migliorato in tutta la sua gamma alti/medi/bassi.
Il suddetto filtro l'ho provato su altri impianti anche più blasonati del mio ottenendo sempre dei buoni risultati. Questo dimostra che a volte prima di cambiare elettroniche si può fare un tentativo cercando di metterle al massimo delle loro possibilità. La ringrazio per l'attenzione e le faccio i complimenti per il suo lavoro.
Distinti Saluti
PS: scusi se ho inserito la marca del filtro di rete, non avevo nessuna intenzione di fare pubblicità a nessuno :-)
Giulio - E-mail: giulio.gemmellaro (at) libero.it

LC
Caro Giulio,
per il nostro consueto "Angolo dell'Ottimismo" ecco la tua cortese missiva che mi consente di rimarcare un aspetto che molto spesso gli audiofili trascurano e che, insieme all'ambiente d'ascolto, può invece influire tanto sulla resa finale: la qualità della rete elettrica che alimenta l'impianto. Ci sono casi fortunati nei quali l'influenza non è tanto nefasta (tensione stabile, pochi disturbi, apparecchi "immuni") altri dove invece l'effetto è sensibilissimo.
Per quanto riguarda la tensione, purtroppo, non molto può essere fatto, a costi terreni. Al più si può chiedere all'ENEL di rispettare ALMENO il ± 10% che dovrebbe garantire per contratto. Gli stabilizzatori "seri" sono molto costosi (es. PS Audio) e li riserverei a casi davvero disperati.
Sul versante dei "disturbi", invece, molto può essere fatto, senza spendere capitali e con risultati quasi sempre soddisfacenti. Si può iniziare con delle semplici
vaschette IEC filtrate per poi passare a sperimentare prodotti dedicati espressamente all'audio, come i Black Noise da te citati, che hanno anche il vantaggio di non costare uno sproposito. Consiglio anche la lettura della recensione, appena pubblicata, del trasformatore d'isolamento Enlil della ESE Labs.
Infine, sarei curioso di sapere QUANTO del miglioramento che hai ottenuto sia da ascrivere al filtro e quanto ai cavi d'alimentazione. Non so se hai fatto una prova di questo tipo, ma ti consiglierei di farla: prova l'impianto senza filtro e senza cavi speciali, poi aggiungi i cavi (e non il filtro), poi solo il filtro ed infine entrambe le cose. Se hai voglia di fare esperimenti, sarebbe interessante conoscerne i risultati.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Il mio T-Amp
Gentilissimo Dott. Cadeddu,
Setaccio in continuazione le aste per cercare dei buoni affari, cerco un pre ed un finale che siano decenti, ma continuo ad avere difficolta nel capire se si tratta di ciofeghe; ho chiuso l'acquisto di un pre Thorens Restek V1: che ne pensa? La prego di essere sincero...
Ho un giradischi Thorens td 115 con testina Grado MC + (che dice, e di qualche interesse l'accoppiata? L'abbinata con il pre è assolutamente casuale, non sapevo neanche che la Thorens facesse elettroniche). Ho sostituito un paio di Sonobull, una sottomarca della Magnat, con delle JAMO PJ FC 6000 (lo confesso, senza neanche averle sentite, costavano pochissimo in un asta) a torre, tre vie ed una bella cassa impiallicciata in finto ciliegio, che ne pensa se le conosce?
La prego non sia brutale! In un asta ho visto strani oggetti di plastica (orrore...) di cui dalle foto non si capisce neanche quanto sia grande, che erogano 6 watt a canale e funzionano a pile.....a PILE????
Poi lo strano oggetto lo trovo recensito su TNT e scopro che si chiama T-Amp e se ha sconvolto persone serie, esperte e ponderate come Lucio Cadeddu e Carlo Morsiani forse e il caso di provarlo (tanto costa costa cosi poco...), se non altro potro confrontare le mie impressioni con quelle di persone dalle orecchie sicuramente più navigate delle mie e farò esperienza: trovo un alimentatore da 13,8 volt e 3 ampere ed inizio a farlo soffriggere per qualche ora come indicato nelle Vs. recensioni (che un ampli andasse rodato come se avesse cilindri e pistoni non lo sapevo proprio); poi comincio ad ascoltare i miei vinili e cd preferiti; oddio, chi ha invitato Esther Phillips a cantare in salotto?
Cara, quando abbiamo acquistato il pianoforte che sta suonando? Per uno abituato negli ultimi 15 anni a sentire suonare impianti trovati nelle patatine, francamente è meraviglioso scoprire concetti come piani musicali, dimensione scenica, posizionamento degli strumenti; prediligo musica jazz e rispetto a quanto sentito, trovo che il T-amp da il meglio di sè proprio con generi non troppo spinti, nella riproduzioni di strumenti naturali, la chitarra, i fiati, il piano e soprattutto la voce; il contrabbasso e la grancassa della batteria sembrano un po' troppo gonfi (o sgonfi...?) e morbidi, mancano un po' di prontezza, ma potrebbe anche dipendere dal posizionamento dei diffusori (non propriamente secondo le "regole auree" (abito in mansarda..); con i pezzi piu energetici, come Money e Time dei Pink Floyd, avrei apprezzato un po più grinta e pressione, ma non si può avere tutto dalla vita come dall'Hi-Fi (qualche ampere di corrente in più potrebbe migliorare la performance? Un consiglio per i cavi potenza...?)
Comunque, per adesso il mio finale, l'ho trovato; la tentazione ora è quella di mettere il contenuto del T-Amp in un bel contenitore di alluminio spazzolato minimalista che fa molto Hi-End!
Grazie Dott. Cadeddu,
Paolo - E-mail: paoloventurini (at) infinito.it

LC
Caro Paolo,
per sentire il T-Amp suonare aggressivo anche col rock hai bisogno di diffusori molto sensibili, che possano suonar forte anche coi suoi 6 watt. Aumentare l'amperaggio dell'alimentatore temo non servirà a molto. Certamente un biamping con un secondo T-Amp potrà essere ben più benefico.
I tuoi diffusori non li conosco bene, per cui non mi pronuncio. Il giradischi invece è più che onesto, anche se non mi è chiaro che tipo di Grado monti, non mi risulta un modello MC +, forse è FC+. In ogni caso, sarà un vecchio entry-level del Costruttore statunitense, diciamo di classe adeguata al giradischi ma migliorabile, ad esempio con una Grado nuova, dalla Black in su.
Il pre invece è estremamente interessante, come tutte le elettroniche Restek/Thorens. Tienitelo stretto perché forse è il pezzo più pregiato del tuo impianto.
Per i cavi di potenza, prova uno qualunque dei nostri progetti di
autocostruzione, non c'è da sbagliare. Se vuoi andare sul "commerciale", invece, cerca nell'usato qualche cavo di buona marca tipo Supra, Monster, Audioquest, Kimber...c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Infine, prima di mettere il T-Amp in un altro cabinet, attendi che pubblichiamo un articolo in proposito a tale operazione, potrebbe evitarti qualche dubbio.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Amplificatore per le Totem
Ciao Lucio.
Anche se il commento di presentazione è poco originale, seguo con piacere questo sito dal 1998, anno nel quale ho acquistato un sistema hi-fi. Cercando in rete le recensioni delle apparecchiature che mi interessavano ho scoperto TNT Audio e da lì è diventato il mio appuntamento settimanale. Attualmente il mio impianto è composto da:

L'impianto è disposto sul lato corto di una stanza 4x5m con le casse a circa 90 cm dalle pareti laterali e circa 40 cm dalla parete di fondo. Gli ultimi 2 upgrade sono stati la sostituzione delle casse (avevo le B&W CDM1 SE) e il cavo di interconnessione (Cable Talk Improved 1) che ho acquistato su ebay per poco più di 100 euro (non lo avrei mai acquistato a prezzo pieno).
Con il suo inserimento nell'impianto si è notevolmente ampliato il range di frequenze riprodotte, sia in basso che in alto facendomi piacevolmente scoprire che le casse avevano un bel margine nascosto. Da lì mi è venuta l'acquolina in bocca e adesso vorrei iniziare a pensare alla sostituzione dell'amplificatore. Mi piacerebbe molto il Classé CAP 2100 che non ho comunque ancora ascoltato (al Top Audio ho ascoltato una catena Classé ma non l'amplificatore integrato) e che non costa affatto poco.
Dato che l'acquisto non è a breve scadenza, vorrei iniziare ad ascoltare alcune amplificazioni e vorrei un consiglio su cosa confrontare con il Classé e se vale la pena investire così tanto su un amplificatore integrato invece di un due telai (al costo del quale però dovrebbe essere aggiunto quello dei cavi). Anche i valvolari possono entrare a fare parte della rosa, basta che non richiedano troppe verifiche periodiche del bias.
Ascolto fondamentalmente musica jazz, pop e classica.
Ti ringrazio per la tua disponibilità e per i consigli che dividi con tutti tramite TNT Audio.
Ciao,
Roberto - E-mail: roberto.gitto (at) litopat.it

LC
Caro Roberto,
invitandoti ad ascoltare comunque il Classé mi permetto di consigliarti qualcosa di forse meno pretenzioso ma certamente adatto ai tuoi diffusori, reperibile anche usato: Densen DM 10 o Beat 100 o B-100. Si tratta di amplificazioni molto buone, dalla timbrica adatta alle tue casse e non troppo distante - come impostazione - da ciò che sei abituato ad ascoltare sinora.
Un altro amplificatore che potresti prendere in considerazione è l'Audio Analogue Maestro, vedi
recensione qui su TNT-Audio. In generale, la scelta di un ampli integrato al posto di una soluzione due telai è abbastanza sensata, almeno fino a certi livelli di spesa. Avevo già affrontato in dettaglio l'argomento su un articolo delle FAQ.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta finale e lettore CD usati
Buon giorno Sig. Cadeddu,
Le invio questa mia per avere un suo consiglio per migliorare la resa del mio impianto. Per prima cosa le specifico da quali componenti è composto:

Ambiente di ascolto: tavernetta di mt.4,00 x 5,00 x 2,60 di altezza arredata con grossa libreria, divano, 2 poltrone qualche quadro....
Musica ascoltata: fusion - classica - lirica - jazz - rock. Premetto che sono un appassionato di vinile (ho anche un LP12 + REGA RB300 -Stanton 681EEE) ma vorrei ora migliorare anche la parte digitale indirizzandomi su qualche lettore CD ben suonante da reperire usato.
Anche per quello che riguarda il finale vorrei indirizzarmi su qualcosa sempre nell'usato con qualche watt in più ed una maggiore autorevolezza vista la qualità dei diffusori tenendo anche conto dell'impedenza degli stessi che è di 15 ohm.
E' ovvio che sarò comunque ben lieto di qualsiasi suo consiglio su eventuli errori di assemblamento dell'impianto per quello che riguarda gli altri componenti in mio possesso.
In attesa di leggerla la ringrazio cordialmente.
Piero - E-mail: gloriosop (at) inwind.it

LC
Caro Piero,
sei stato dettagliatissimo nell'elencare minuziosamente i componenti dell'impianto ma ti sei dimenticato la cosa più importante: il budget a disposizione. Non riesco a capire perché questo elemento venga così spesso dimenticato da chi richiede consulenze. Mi pare che la prima cosa che ci venga chiesto, quando ci accingiamo ad acquistare qualcosa, sia: quanto vuole spendere?
Non è una domanda oziosa, serve all'interlocutore per capire.
Il tuo impianto, per come è costituito, ha certe ambizioni high-end quindi mi orienterò su prodotti che ne conservino il principio. Prova a cercare macchine tipo Linn Ikemi (o Genki), Meridian 588 o 507, Naim CDX/CDX2, Densen B400, Accuphase DP55/DP55V/DP65. Nell'usato non è difficile, magari all'estero, reperire una di queste macchine.
Per l'amplificazione, posto che proverei anche un T-Amp :-), potresti orientarti su finali a valvole di bassa potenza tipo Audio Note Conquest, Audion Silver Knight 300B, Opera J500 Plus e l'italiano Labtek Nemo. Di alcuni di questi trovi le recensioni qui su TNT-Audio. Ritengo che coi Lowther la decina di watt di un ampli con le 300B in SET dovrebbero essere più che sufficienti, in una stanza di 20 mq (stiamo parlando di una sensibilità di 102 db!!!).
Infine, non noto particolari errori nella composizione del tuo impianto, mi chedo solo perché un LP12 sia relegato al ruolo di "seconda scelta" :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alta efficienza + alta potenza
Ciao Lucio, sono Francesco.
Ti ho scritto qualche giorno fa per chiederti di come aumentare la gamma bassa del mio impianto, che poi ho deciso di sostituire interamente....
Ho ascoltato dapprima dei diffusori Polk audio lsi15 e mi sono tanto piaciute. Però......insomma, sentendole meglio ho capito che ci voleva qualcos'altro. Girando sul tuo sito, in seguito, mi sono imbattuto nella recensione delle Klipsch rf-3 e dalle tue parole ho capito che era ciò che cercavo. Telefono e prenoto un'audizione.
Le sento prima con un valvolare Primaluna Prologue TWO e il suono era molto dolce e dettagliato, ho visto nel negozio un ampli Aeron A-10, un ibrido mostruoso da 320 watt (su 4 ohm), e ho chiesto di sentire i suddetti diffusori con quell'ampli. Andando contro tutti i consigli che mi dava il negoziante, peraltro gentilissimo, che mi diceva che per le Klipsch bastavano pochi watt di qualità e che quindi un ampli come l'Aeron sarebbe stato oltre che inutile, ma anche controproducente, ho ottenuto di provare la combinazione Aeron A10--Klipsck RF-35. Sono rimasto SCONVOLTO!!!!!!!!
La dinamica, il dettaglio, la precisione e l'impatto erano veramente disarmanti!!!!! Il suono usciva solido, scolpito, massiccio e nello stesso tempo preciso e dettagliato. Anche la profondità e l'immagine sonora erano entusiasmanti. Ho detto al negoziante di posizionare le Klipsch secondo quello che hai detto nella tua recensione.
Quindi il risultato è stato: con il Primaluna MOLTO BUONO, con L'Aeron ENTUSIASMANTE, EMOZIONANTE.
Anche il negoziante si è ricreduto e ho visto sul suo viso uno stupore di meraviglia tanto che è andato a chiamare gli altri suoi colleghi per fargli sentire quell'accoppiata. Ho cominciato pertanto a darmi da fare e finalmente ho messo le mani su quell'Aeron. Per le Klipsch ho bisogno di un tuo consiglio che mi indichi una via sicura.
Ho la possibilità di avere le Klipsch rf-5 ad un prezzo molto buono, dando via il mio vecchio impianto. Insomma, in parole povere, farei un grosso affare a livello economico prendendo le 5 piuttosto che le 35...
Ora, poichè, io non ho la possibilità di sentire le RF-5 e non riesco a trovare nessuna recensione, mi puoi dire qualcosa tu sulla qualità e sulla resa di questi diffusori? Suonano meglio delle 35? In cosa differiscono? Insomma, qui sostengono che le 35 suonano meglio delle 5?!?! E io sto impazzendo dal dubbio!!
Penso comunque che siano i classici giudizi dei soliti negozianti saputoni a cui importa svuotare le scorte di magazzino piuttosto che dare dei buoni consigli.......
Però vorrei fare la scelta sentendo una persona che per me oramai rappresenta un vero punto di riferimento in questo settore. Insomma.....Aiutami a sciogliere sto dubbio!!
In più, poiche le Klipsch hanno il tweeter caricato a tromba, hai un cavo di potenza da consigliarmi che gli diano quel tocco di morbidezza e di calore in alto??
Finisco con il dirti il resto della catena hi-fi che sto componendo.

E soprattutto, aiutami a dipanare sto dubbio sulle Klipsch!! (35 o 5??).
Ti ricordo che io ascolto musica blues, jazz e pop-rock di un certo livello (morcheeba, genesis, clapton, pink floyd, diana krall,......). Non disdegno assolutamente la musica classica.
La stanza è 6X6 metri. Tutta per l'impianto.
Ringraziandoti per la tua consueta disponibilità ti saluto.
A presto,
Francesco - E-mail: francesco_vecchio (at) fastwebnet.it

LC
Caro Francesco,
se la differenza di prezzo tra le 35 e le 5 non è elevata, prendi queste ultime. Hanno altoparlanti di qualità superiore, una risposta in basso leggermente più estesa e pure una sensibilità appena maggiore.
Come cavi, userei i Monster serie Z che poi sono gli stessi che dovrebbero essere dentro i diffusori. Come tipico di casa Monster, hanno un'impostazione tendente al "caldo", che potrebbe aiutare a domare un po' la tromba, per quanto questa sia molto meno aggressiva di quanto si possa pensare. Tieni conto che ciò che hai sentito in negozio potrebbe essere diverso da ciò che sentirai nel tuo ambiente, non dimenticare che quest'ultimo è responsabile per almeno il 50% della qualità del risultato sonoro finale.
La mia prova delle RF3, che ha riportato attenzione su un marchio che gli audiofili parevano aver dimenticato, è stata fatta con amplificazioni di potenza anche elevata e devo dire che più watt gli si dava e più le RF3 si esaltavano. Il tuo ambiente è abbastanza grande, credo che un valvolare di bassa potenza avrebbe potuto essere messo alla corda, specie con generi musicali dinamicamente impegnativi.
Osservazione finale: certo che i pregiudizi "audiofili" sono davvero difficili da superare! Si ragiona sempre per "categorie" e non si riesce a tentare esperimenti anche "bizzarri". E' curioso che il negoziante, avendo la possibilità di fare delle prove, sia rimasto stupito del suono delle casse che vende.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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