[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Lettere alla Redazione

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Rimbombi
  2. Trombe e stufati di manzo
  3. Distorsione sui medi e scorte vinile
  4. Lettore CD con 220 €
  5. Lettore CD nuovo, usato o modificato?
  6. Tutto suona?
  7. Sostituzione diffusori
  8. Ringraziamenti
  9. Ampli e CD con 1000 €
  10. Quale meccanica?

Rimbombi
Salve egr direttore,
il mio impianto è composto da lettore e ampli Rotel ra 02, diffusori Klipsch rf 35, cavi di potenza Monster Cable Z1 in biwiring, cavi di segnale Monster Cable Interlink 400. Sono arrivato a questo impianto dopo tanti ascolti e recensioni, ovviamente, in particolare le vostre, delle quali apprezzo molto la schiettezza e la sincerità, oltre che la competenza.
Ora le chiedo il suo prezioso consiglio. I diffusori sono distanti tra loro 4 metri vicini alla parete attrezzata, appena 20 cm dalla parete di fondo e 60-70 da quelle laterali. Il mio problema, ovviamente vista la posizione, è la resa sui bassi, che sono molto presenti e a volumi di ascolto medio-alto rimbombano.
Causa moglie non posso allontanarli, quindi a malincuore ho deciso di cambiare i diffusori.
Qui sono nati i problemi, ho ascoltato (quasi) tutto, ma il suono Klipsch resta il mio preferito anche se dovendo cambiare magari preferirei una gamma medio alta più aperta, meno fatica di ascolto, bassi profondi veloci e controllati. Chiedo la luna per max 1500 euro circa, permutando le Klipsch?
Le opzioni sono (escludo le Triangle e le Opera, in quanto non ho avuto modo di ascoltarle) le KEF XQ five, oppure le B&W 703 o 704, Focal Profile 918, Chario Pegasus, o ProAC Studio 140, da abbinare appena possibile a un Rotel 1070 o Primare i120 o a qualche Aeron molto potente.
Le Focal che ho ascoltato (tipo Cobalt e Chorus) mi sono sembrate un po' fredde, così come le B&W (un po' meno delle Focal, ma in maggior affanno con l'ampli), le ProAC in difficoltà con i Rotel (erano le studio 125, figuriamoci ascoltando radio e film), forse le KEF mi hanno convinto più di tutte, anche le Chario peraltro più economiche, ma il woofer e il reflex in basso presente anche sulle ProAC vuole molta aria attorno?
E se prendessi una bella coppia di Klipsch rb75 e abbandonassi, con qualche remora, i diffusori da pavimento? Oppure prendessi le più economiche Klipsch sf3 con il reflex frontale, prendendo subito anche l'ampli?
Insomma sto rovinato vero?
Chiedo scusa per la prolissità, aspettando con ansia il suo consiglio, la ringrazio anticipatamente.
Magari ce ne fossero anche nei negozi di persone competenti e appassionate come lei, ma questa è un'altra storia....
Distinti saluti,
Giovanni - E-mail: matilde.morfino (at) ctcgroup.org

LC
Caro Giovanni,
purtroppo la posizione a ridosso della parete di fondo è fortemente limitante per qualunque diffusore, fatti salvi quelli pensati appositamente per quella sistemazione (Naim, qualche Rega, Linn). Ripeto un'altra volta che il problema della parete vicina NON (ripeto NON) è dovuto alla presenza di uno sbocco reflex anteriore o posteriore. L'ho scritto tante di quelle volte che comincio ad avere la nausea. E' la parete a rinforzare la presenza della gamma bassa ed a sporcare quella media. Accadrebbe lo stesso anche con un diffusore in sospensione pneumatica, pur essendo PRIVO di sbocco reflex.
Il tuo collega audiofilo che segue (lettera successiva) ha risolto in modo molto anticonvenzionale, magari può essere un'idea. Ancora, non puoi semplicemente avanzare i diffusori quando li ascolti per poi "riporli" in posizione di riposo una volta terminati gli ascolti? Basterebbero dei dischi scorrevoli in materiale plastico (tipo i
GlisDome) per rendere il tutto semplice e veloce.
Se riesci, comunque, prova ad ascoltare le Naim Ariva, le Allae o le più economiche Intro, magari cercando anche nell'usato. Non sono carichi difficili per il tuo Rotel, quindi potresti anche rimandare l'acquisto di un altro amplificatore. Oppure cerca una bella coppia di Linn Keilidh usate o di Ninka. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Trombe e stufati di manzo
Caro Direttore,
seguo la sua rivista da alcuni anni ed è la seconda volta che le scrivo. Con la prima lettera le chiesi consiglio su come risolvere alcuni "problemi ambientali" dovuti all'impianto mal posizionato ed alla presenza di una nicchia in cartongesso contenente la tv posta tra i diffusori. Il tutto inamovibile per questioni matrimoniali... Lei mi consigliò di installare il forno di casa a 2m di altezza, tanto è sempre raggiungibile con una scala, per sensibilizzare la consorte. Purtroppo la missione è miseramente fallita.
A parte gli scherzi, leggendo le recensioni delle Loth-x Polaris, delle The Horn Shoppe Le Trombe, sono rimasto incuriosito dalla loro attitudine a "gradire" la vicinanza delle pareti circostanti. Mi sono quindi documentato lungamente sui diffusori monovia caricati a tromba e ho deciso di costruirne una coppia utilizzando gli altoparlanti Fostex FE206E consigliati per le Big Fun Box. Ho trovato in rete parecchio materiale e ho utilizzato dei software per calcolare il profilo della tromba e verificare quello effettivamente realizzabile con il legno.
Grazie alla moda del car tuning, sono riuscito a trovare facilmente materiali fonoassorbenti vari corredati da scheda tecnica e tutti gli accessori necessari, un amico falegname mi ha fornito il materiale, castagno massello stagionato di 2cm di spessore e dopo alcuni mesi di lavoro ho potuto collegarle all'impianto. Sono rimasto impressionato, nonostante gli altoparlanti fossero ancora da rodare.
Il miglioramento rispetto alle precedenti Tannoy Mercury M3 è sensibile su tutti gli aspetti. Le caratteristiche dei monovia ci sono tutte, però... non così fastidiose come vengono generalmente presentate, ed i bassi... sono migliori e persino più presenti!
I problemi ambientali che limitano il soundstage e la profondità ovviamente non sono risolti, ma le cancellazioni di frequenze sono ormai un ricordo. Ora la timbrica e il dettaglio sono emozionanti come avrei voluto dall'inizio. Credo che questa configurazione mi lascierà soddisfatto e tranquillo per parecchio tempo, con grande gioia di mia moglie...
Un ennesimo ringraziamento quindi al Suo GRANDE lavoro-passione e ai consigli di TNT AUDIO.
Il mio impianto è cosi composto:

Grazie ancora, a presto,
Alberto - E-mail: aconcari (at) inwind.it

LC
Caro Alberto,
questa tua merita di diritto il posto riservato all'"Angolo dell'Ottimismo"! Aggiungerei anche un bel "complimenti!" per il coraggio di intraprendere una strada non standard. Il Fostex 206, un po' come tutti i Fostex largabanda, è un gran bell'altoparlante, ci credo che le Mercury M3 siano appassite al confronto :-)
E' proprio ciò che abbiamo scritto nell'articolo delle
TNT B.F.B.
Mi spiace che la consorte non abbia gradito la mia proposta di posizionare il forno a 2 metri d'altezza. La vita è fatta di compromessi: forno ad altezza di mani, tweeter ad altezza d'orecchio. Signore mie, fatevene una ragione :-)
Tra l'altro, una Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz ha persino più dignità di uno stufato di manzo con patate e merita ben più rispetto....
Dite che è una battaglia persa? OK, mi arrendo.
Buon ascolto e grazie per la preziosa esperienza,
Lucio Cadeddu

Distorsione sui medi e scorte vinile
[Thorens TD 160]

Ciao Lucio,
sono l'audiofilo de "L'Angolo dell'Ottimismo", quello dell'Audiogram MB2, del Rotel e del Thorens "di papà", restaurato e tornato da un paio di mesi a nuovi splendori.
Mentre mi accingo a festeggiare il centesimo vinile acquistato, volevo dire a tutti i lettori di TNT che una cosa molto interessante sta nel fatto di potersi approvigionare di dischi ben tenuti a prezzi modici: ho speso circa 3 Euro a vinile, di media. Questo perché molta gente si sta disfacendo di tanto ben di dio, lungamente custodito in cantine e soffitte.
Due domande.
Prima domanda tecnica: all'inizio del processo di taratura del TD 160, notavo una fastidiosa distorsione nei medi, che poi ho curato aggiustando per bene l'antiskating. Eppure, nei testi che ho letto, non mi pare di aver trovato che con l'antiskating si possa intervenire sulla resa dei medi.
Tieni conto che ho regolato il braccio con la dima e con una bilancina da orafo ad un peso pari a quello raccomandato dal costruttore della testina, poi aggiustato finemente rispetto ai miei gusti, ma sempre entro il range raccomandato. Il piatto è perfettamente in bolla ed isolato su marmo /feltrini/neoprene.
Non ho invece regolato il VTA, perché non ho il coraggio di mettere mano alla meccanica del braccio, anche se questo è orizzontale, con buona approssimazione.
Ogni tanto questa distorsione si ripresenta, ma noto che avviene solamente con certi dischi; al di là dell'ovvia risposta che il disco possa essere rovinato, quello che mi insospettisce è che la distorsione dei medi avviene proprio nei passaggi ad alto volume. Suggerimenti?
Seconda domanda di (tuo) gusto personale; che ne pensi dei diffusori Bosendorfer?
Grazie e vai avanti alla grande così...
Carlo - E-mail: cconsoli (at) iol.it

LC
Caro Carlo,
la distorsione sui medi è certamente un problema di allineamento della testina e/o di antiskating, probabilmente insufficiente. Se la testina non traccia bene durante le forti modulazioni, spesso a causa di un set-up sbagliato (antiskating, peso, VTA o dimatura), ecco che compare la distorsione. Tieni comunque conto che i solchi interni, essendo i più difficili da tracciare bene, potrebbero distorcere più degli altri. Prenditi il
HiFi News & Record Review test disc e sistema tutto al meglio. Senza quello si può fare molto, ma non tutto.
Ovviamente, i dischi rovinati o sporchi distorcono più degli altri, questo è pacifico. Il problema sarebbe serio se il giradischi distorcesse in passaggi impegnativi su dischi NUOVI e ben incisi.
Infine, un consiglio per l'approvvigionamento di vinile NUOVO: i negozi online Top Ten e Nannucci, entrambi italiani, hanno una scelta piuttosto vasta, diverse centinaia di titoli, spesso con prezzi che partono da 2-3 Euro, fino ad arrivare ai 15/20 per le migliori ristampe in vinile 180 grammi. Si tratta di prezzi ben lontani da quelli "folli" di chi vende vinile a peso d'oro con la scusa che è audiophile
Si trova sia Musica di qualche anno fa, sia materiale estremamente recente...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD con 220 €
Gentilisimo Sig.Cadeddu,
innanzitutto complimenti per tutto quello che fa e per come lo fa.Non è facile al giorno d'oggi riuscire ad essere indipendenti. Sono stato avvicinato al mondo hi-fi dal carissimo amico Gianfranco,amico di vecchia data(un commilitone)che mi ha aiutato molto per procurarmi i primi componenti del mio impianto ancora in fasce(anche prestandomi i soldi perchè uno stipendio modesto, un mutuo ed una figlia non vanno molto d'accordo con l'hi-fi, ed un compattone non lo volevo). Mi sto accingendo a prendere una sorgente CD; Impianto (parola grossa per quello che ho...):

L'ambiente di ascolto sta per cambiare perché traslocherò tra pochi giorni, ma comunque cercherò di gestirlo compatibilmente con quelle che sono le esigenze di una casa (ci saranno tende, tappeti, molti quadri alle pareti...), ho la fortuna di avere una moglie che apprezza le "nuove arrivate in casa" anche se un po' ingombranti. Per quello che riguarda il genere musicale è difficile perché ascolto di tutto: dalla musica classica al rock ma prevalentemente musica acustica (Loreena McKennitt, JesseCook, Rene Aubry), pianoforte (LudovicoEinaudi, George Winston, Yann Tiersen...), ecc...
Eccoci alla domanda: ci buttiamo nella ricerca di un lettore nuovo di fascia bassa (max 220 euro) ma con una buona meccanica in previsione di cambiare il DAC con un Monica 2 da qui a breve oppure un lettore cd usato ma di fascia più alta? (quindi con un DAC migliore ma con la meccanica un po' provata).
Piano piano sto cominciando ad affinare l'orecchio con i nuovi suoni (prima ascoltavo la musica con un lettore CD PHILIPS "portatilone" del 1993 e cuffie AKG K300Monitor (regalate 10 anni fa sempre dal mio carissimo amico) e mi toccherà riascoltarmi tutti i CD che ho. Già abbiamo sentito la differenza con i cavi TNT Star (non ci si poteva credere...un pomeriggio intero ad alternar cavi!) e poi con 5 mesi di rodaggio dei diffusori, ora più morbidi.
Quindi cambiando sorgente, cavi di segnale ed alimentazione dovrò ricominciare a riascoltarmi i CD un'altra volta...non vedo l'ora. Grazie ancora per tutto quello che fa e per come lo fa.
Un nuovo lettore, un nuovo audiofilo,
Damiano - E-mail: damianobettalivia (at) inwind.it

LC
Caro Damiano,
io prenderei un lettore CD usato, dotato di uscita digitale, anche perché con 220 euro nel nuovo non è che prendi chissà che. Potresti trovare Marantz, NAD, Rotel e magari anche non aver subito bisogno di un DAC separato. Infatti, anche con un integrato come quelli citati il salto rispetto al portatile sarà abissale. Tieni conto che le meccaniche CD non è che si usurino più di tanto (io ho una CDM-1 che avrà più di 10 anni), alla peggio - prima o poi - ci sarà da ritarare il laser. Quindi mi pare fuori luogo parlare di "meccanica un po' provata" come dici tu :-)
Cerca un po' su
UsatoHiFi.com o su Ebay, a volte si fanno affaroni.
Ampli e casse possono stare al loro posto ancora per molto tempo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD nuovo, usato o modificato?
Gentilissimo Direttore,
desidero ringraziarla per la sua attività, un vero e proprio volontariato, che contribuisce non poco alla diffusione della cultura musicale. Ciò che mi piace di più è il vostro (suo e dello staff) restare con i piedi per terra nel suggerire soluzioni adeguate anche al profilo di spesa di ognuno dei lettori.
Premessa alla domanda, possiedo -come credo molti- un buon cd player metà anni '90, costo di allora attorno al milione, modello flagship di grande casa giapponese, monobit, recensito alla grande all'epoca, perfettamente funzionante e di resa tuttora non malvagia. Il mio è un Technics SL PS70 ma la domanda potrebbe riguardare diverse marche e modelli. La domanda è: vale la pena di cambiarlo avendo a disposizione un budget da buon padre di famiglia? Diciamo, fino a 500 euro.
Personalmente non ho la faccia di chiedere al negoziante di lasciarmi provare a casa un lettore budget ed ascoltarlo in negozio con tutt'altro impianto lascia il tempo che trova. Non ho provato ancora i vari tweaks perché penso che quelli realmente utili sono i "pesanti" che costano e potrebero non essere apprezzati da un eventuale acquirente dell'oggetto usato. Ma dietro suo consiglio non avrei problemi a farlo.
A complicare le cose aggiungiamo pure che spesso ho acquistato componenti usati e sempre con grande soddisfazione e dunque sono tentato dalle quotazioni raggiunte da macchine come il Teac VRDS 10. Dunque: lasciar stare, modificare, cambiare con nuovo budget, cambiare con usato top? Ok, è più facile rispondere all'essere o non essere!
Vuole essere una domanda generale e dunque ben venga una risposta a grandi linee mi basta ampiamente sapere che alla base conterrà il solito buon senso che è una delle doti più rare nell'ambiente.
PS Se può servire saperlo, ascolto jazz e voci attraverso un NAD C320 ed una cuffia Jacklin Float (sì lo so cosa pensa delle cuffie, ma il mio ambiente non consente una sistemazione di degna di questo nome a qualsiasi tipo di casse, ho qualche idea magari le riscriverò in merito).
PPS Desidero segnalare ai lettori il CD "Oggi e dimane" di Massimo Ranieri, si trova in Autogrill a quattro soldi, è un'opera d'arte e suona veramente in maniera stupefacente. La qualità si avverte anche sull'autoradio di serie della mia auto.
Bruno - E-mail: bruno.uccello (at) fastwebnet.it

LC
Caro Bruno,
tanto per "giocare" un po' potresti cominciare a modificare il tuo Technics, seguendo le linee guida del nostro sito. Spesa prossima allo zero, risultati perlomeno "interessanti". Parlo di piedini antivibrazioni, insonorizzazione del cabinet, cavo di alimentazione speciale, filtro antidisturbi (tipo vaschetta IEC filtrata). Sono piccole cose che ti costano qualche euro al massimo e che possono ridare nuova vita al tuo lettore. E, anche in caso di insoddisfazione (ne dubito) potrai sempre imboccare strade alternative.
Sai che ho una certa predilezione per l'acquistare HiFi usata. Con 500 euro acquisti macchine tipo Rega Planet, Linn Mimik, qualche Meridian, oppure qualche Rotel ex top di gama. Il salto rispetto al tuo Technics sarebbe sensibile. Però, davvero, prova a fare le modifiche che ti ho indicato...potrebbero consentirti di risparmiare quei 500 euro preventivati sulla sorgente.
Magari potresti anche costruirti un buon cavo di segnale, tipo il nostro nuovo
TNT Shoestrings.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tutto suona?
Sul fatto che "tutto suoni", ovvero che qualsiasi cambiamento si apporti alla catena o all'ambiente mi pare che ci sia un giudizio pressoché condiviso. Quasi tutti sono disposti oggi ad ammettere per esperienza personale, che cambiando un amplificatore, un cavo, una sorgente, e persino il verso della spina, qualcosa cambi nell'evento finale percepito.
Molto spesso si assiste ad un cambiamento che non è in sé un vero e proprio miglioramento ma semplicemente una....variazione sul tema, ovvero una differente versione di quel che prima si ascoltava. Una versione che rende evidente magari qualche aspetto, qualche dettaglio prima un po' più offuscato ma non per questo significa che sia davvero un miglioramento del risultato finale.
In questo tourbillon di cambiamenti quel che si perde di vista è la base del problema ovvero la composizione d'una catena audio che sappia riprodurre nel modo più fedele possibile il messaggio inciso nella sorgente. Ogni catena tende idealmente a voler essere uno strumento capace di farsi attraversare da un segnale senza alterarlo. Nella pratica vediamo però che ciò è, molto spesso, un'illusione, o un fatto non provato.
Così tendiamo a confondere gli apparecchi con gli strumenti musicali ed a trasformare in "timbro" o "scuola di pensiero" un'alterazione del segnale. Ne sono esempio affermazioni "il caldo suono delle valvole" così come "il dettagliato suono dei transistor" o "la personalità della tal marca o della talaltra".
In verità l'unico modo di poter stabilire se una catena è capace di farsi attraversare da un segnale senza alterarlo è insita nella possibilità di riottenere lo stesso risultato sonoro con un'altra catena, costituita da altri apparecchi che, nella stessa stanza e collegata allo stesso tipo di diffusore, sia in grado di riprodurre lo stesso tipo di suono. Se due o più catene di elettroniche e cavi producono lo stesso risultato, a fronte della miriade di varianti che nella pratica si riscontrano, di fatto sono due catene che si fanno attraversare senza alterare il segnale. Sono quindi neutre per definizione e controprova empirica.
L'invarianza del risultato, rispetto alla imponderabilità che domina questo ambiente e questa materia, è prova sufficiente per stabilire che stiamo parlando di copia del segnale inciso.
Il risultato naturalmente deve riprodurre una credibile e condivisa immagine tridimensionale sviluppate in altezza, larghezza e profondità, secondo il vero significato della parola Stereo dal greco "a tre dimensioni".
All'interno di queste catene di riferimento sarà quindi possibile inserire, uno alla volta, qualsiasi altro componente od apparecchiatura e determinare se questo nuovo inserimento produce lo stesso risultato oppure un deterioramento del segnale del tipo: peggioramento di uno o più parametri legati alla spazialità, avanzamento di gamme o porzioni audio, ecc.
L'adozione di questo modello, di tutt'altro che semplice raggiungimento ma di facile dimostrazione una volta che lo si è acquisito, permette finalmente di stabilire quali siano gli apparecchi buoni e quelli non buoni. In questo contesto appare evidente che il risultato è la somma dell'intervento di ogni componente che ogni deviazione dalla norma riporta il tutto all'interno della casualità. Casualmente due apparecchi di caratteristiche complementari, possono originare un suono che si approssima a quello neutro in una particolare incisione o in un singolo brano. Non potrà mai essere uguale perché, ad esempio, un cavo, incapace cioè di trasferire tutto il messaggio (con la giusta energia) contenute nelle alte frequenze non potrà essere semplicemente compensato da un diffusore brillante giacchè non è delle leggi delle fisica poter ricostruire un messaggio che non c'è.
Ho detto una parte del tutto, diciamo che ho espresso un fondamentale teorico di base. La sua dimostrazione prima che sulla carta dovrebbe essere pratica. Per questo mi rendo successivamente disponibile nelle.........opportune sedi, ovvero in una sala e con un impianto.
Vi lascio queste mie riflessioni nell'auspicio di poter ricevere le vostre di rimando. Non chiedo giudizi sul COME FARE ma, semplicemente sull'impianto teorico che ho esposto.
Grazie per l'attenzione e cordiale saluto a tutti,
Claudio - E-mail: pro.mos (at) libero.it

LC
Caro Claudio,
un sistema audio non è composto solo da elettroniche ma è un complesso sistema che coinvolge anche i diffusori (perché li escludi?) e soprattutto la loro interazione in ambiente. Andrebbe valutato questo sistema nel suo complesso, perché ad esempio non puoi prescindere dalle interazioni tra ampli e diffusori, ben più pesanti di quanto si pensi. E sto facendo finta di non sapere che anche tra sorgente ed amplificazione ci possano essere interazioni non trascurabili.
Tenuto conto di ciò, come si può affermare che una catena è "trasparente" ed un'altra no? E se cambio 1 solo componente, che magari si trova maggiormente a suo agio con dei partners anziché con altri? Diventa "automaticamente" più trasparente o meno trasparente? La "trasparenza" non è un valore assoluto ma relativo alle situazioni ed agli interfacciamenti.
Secondo il tuo metodo, anche due apparecchi che distorcono brutalmente nella stessa maniera potrebbero riprodurre lo stesso suono, ma ciò non proverebbe alcunché circa la loro "trasparenza".
Due apparecchi (o combinazioni di questi) che riproducessero lo stesso suono non proverebbero che il suono che stiamo ascoltando è quello che c'è inciso sul disco, proverebbero solo che essi si comportano allo stesso modo. Ma chi ci dice che quel modo è quello corretto?
E ancora: per provare una teoria non bastano due esempi, serve una dimostrazione. Tu vuoi "dimostrare" un'affermazione utilizzando gli esempi e questo, sempre in teoria, è un GRAVE errore procedurale. Già, perché, sempre in teoria!, potrei essere così fortunato da trovare 2, 10 o 100 apparecchi o insiemi di essi, che riproducono lo stesso identico suono. Ciò proverebbe solo che funzionano allo stesso modo, non che il sistema da essi composto riproduca esattamente la realtà di ciò che c'è inciso sul disco!
Visto che la preparazione tecnica pare non farti difetto, cerco di spiegartelo in altro modo, in un campo che mi è più familiare: sarebbe come se pensassi che tutte le funzioni di una variabile sono continue perché riesco a trovarne una quantità INFINITA di queste che lo è. Purtroppo non basta! E' sufficiente trovarne UNA che non lo sia per vanificare la conclusione.
Vedi, le variabili e le interazioni sono così numerose e complesse che quel che chiedi NON PUO' ESSERE MESSO IN PRATICA. Non, almeno, con i criteri scientifici ai quali sembri appellarti.
E allora che si fa? Per non buttare via il bambino insieme all'acqua sporca, si procede per confronti ed approssimazioni. Poiché NON CONOSCIAMO quale sia la REALTA' da riprodurre, manca completamente la base di un approccio scientifico. Se non sai a cosa debbono essere fedeli gli impianti...come fai a giudicarli? Come facciamo ad essere sicuri cosa sia stato inciso nel disco? E come facciamo ad essere sicuri che una sorgente estragga davvero tutte le informazioni in esso presenti?
Tenuto conto di queste forti limitazioni, ti dico come ho sempre proceduto nel valutare un impianto o un componente, ovvero seguendo due linee guida fondamentali:

  1. Quantità di informazioni estratte e riprodotte
  2. Migliore imitazione del MIO modello di realtà musicale
Per il primo punto è facile: se l'inserimento di un componente HiFi in una catena nota fa aumentare il numero di informazioni estratte dal supporto allora siamo in presenza - IN QUEL CONTESTO - di un componente più "trasparente", secondo la tua accezione del termine. Se qualcosa "manca", il componente se l'è "mangiata". Ovviamente, esistono dei grossi limiti in questo approccio, ad esempio quando si ragiona in termini di basse frequenze. A parte pochi, costosi ed ingombranti esempi, non esistono diffusori in grado di riprodurre i 20 Hz "flat". Quindi praticamente TUTTI i diffusori sul mercato tolgono informazioni in gamma bassa e non consentono di distinguere o analizzare le prestazioni di un componente audio nella prima ottava. E' solo un esempio, ma potrei fartene mille altri. Dobbiamo accettare compromessi, dunque.
Il secondo punto è più subdolo: il mio cervello, a seguito della sua "esperienza uditiva" fatta di suoni reali, si è costruito un "modello" di reale che utilizza ogni volta che è messo di fronte ad un evento riprodotto: somiglia ad un pianoforte quel che sento? La voce umana è davvero così? Il rullante della batteria possiede questo suono? E così via. Confronta e decide quale sia l'approssimazione reale del modello ideale.
I problemi GROSSI di questo approccio sono sostanzialmente due: in primis, non sappiamo come tal strumento sia stato ripreso. Non c'è un rullante che suoni uguale ad un altro, ad esempio, e non solo per tipologia dello strumento o dello strumentista, ma per tecnica di ripresa, microfono utilizzato, pre microfonico, catena di registrazione.
Secondo problema, ognuno di noi ha un modello di realtà "differente" dentro la propria testa. Molti non ce l'hanno proprio perché il suono vero di uno strumento non l'hanno mai ascoltato. E' per questa ultima ragione che tanti audiofili perseguono lo stesso fine (quello che io chiamo "Il migliore inganno") seguendo strade diverse, perché diverse sono le aspettative e le richieste del cervello di ognuno di loro.
Per questa ragione, un suono talvolta non correttissimo può essere percepito come più veritiero di un altro. Non è HiFi? Se conoscessimo il contenuto del disco, potremmo anche dire così ma, in mancanza di questa informazione, dovremmo accontentarci di etichettare HiFi ciò che somiglia di più alla realtà.
Infine, non dimentichiamoci che questo è solo un grande gioco per bambini troppo cresciuti: posso anche solo cercare l'emozione, incurante del fatto se ciò che sto sentendo è più o meno reale. E' e resterà sempre un inganno dei sensi, niente di più.
L'HiFi è al servizio della Musica, ci rende il suo ascolto più emozionante e coinvolgente, mette in vibrazione corde del nostro animo, diverse per ognuno di noi. Cerchiamo di godercelo così com'è.

Consentimi infine un'ultima osservazione: ho come la vaga sensazione (ma correggimi se sbaglio) che questa tua preluda al lancio di un qualche apparecchio di tua "invenzione". Tiro ad indovinare: amplificazioni e cavi, giusto? In 25 anni di Passione per l'HiFi non conto più quante volte ho letto di ardimentosi progettisti che credevano di aver creato il "componente" NEUTRO per eccellenza, una specie di pietra filosofale. Purtroppo le cose sono molto più complicate di così, non bastano le buone intenzioni e la teoria. Oltre alla "grammatica" (che pare non ti faccia difetto) serve anche tanta "pratica". Vedremo.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Sostituzione diffusori
Egregio Direttore, mi chiamo Marco e vorrei da lei un consiglio riguardo l'acquisto di diffusori da abbinare al mio impianto. Attualmente posseggo le B&W DM 1400 e vorrei sostituirle con le Proac Response 1.5 (usate) di cui ho letto bene ma non ho mai avuto modo di ascoltarle.
Il mio impianto consiste in:

Secondo lei potrebbe essere una buona scelta? Ascolto sopratutto musica rock '70 e jazz non ad alto volume, a dimeticavo il locale in cui ascolto musica è di metri 6x4 e il mio budget è 1000-1500 €. Eventualmente mi dia delle alternative (tempo fa le ho chiesto dei consigli su dei diffusori da stand ma poi ho convinto mia moglie per quelli da pavimento).
P.S. se non dovessi trovare le Response 1.5 cosa mi dice delle studio 125 più facilmente reperibili nel mercato dell'usato ?
Ringraziandola anticipatamente le porgo cordiali saluti,
Marco - E-mail: mucchimisio (at) alice.it

LC
Caro Marco,
le Response 1.5 sarebbero un bel passo avanti per il tuo impianto, un passo che ti consentirà di costruire alle loro "spalle" un sistema anche molto più raffinato di quello attuale, certo che i diffusori non sarebbero l'anello più debole, essendo invece capaci di crescere insieme ai "partners" che abbinerai loro. Anche le Response D15, a patto di trovarle anch'esse usate, sarebbero un'ottima scelta. Le Studio 125, invece, appartengono a ben altra classe (inferiore) e non puoi seriamente considerarle come vera "alternativa". Sono ottimi diffusori, ma si trovano a cifre ben più modeste ed hanno, ovviamente, meno pretese della serie Response.
Anche le Studio 125 sarebbero, comunque, già un bel passo avanti.
Tieni conto che si tratta comunque di diffusori abbastanza generosi in gamma bassa e pertanto in una sala di 24 mq assicurati che possa garantir loro un posizionamento adeguato, abbastanza lontano dalle pareti onde evitare rimbombi e rinforzi poco piacevoli.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ringraziamenti
Egr. Direttore,
avendo letto la sua recensione su TNT-Audio, la curiosità mi ha spinto ad acquistare un T-Amp via internet spendendo in tutto poco meno di 50 euro. Non le nascondo che, seguendo il mondo della hi-fi da una ventina d'anni, ho imparato abbastanza presto quanto prezzi esorbitanti spesso non equivalgano affatto a ciò che ci si aspetterebbe (ho ascoltato, ad esempio un lettore valvolare canadese con tripla alimentazione dal prezzo di circa 12 milioni dell'epoca, neanche lontanamente paragonabile al mio Marantz CD17 KIS comprato nuovo a 2600000 lire); o come, piccole spese (adesivi Harmonix da applicare sui cd) possano avere effetti notevoli nel migliorare la riproduzione musicale.
A parte le chiacchiere, posso solo ringraziarla per aver acceso in me tale curiosità. il T-Amp E' davvero una svolta epocale nel hi-fi. Con esso ho sostituito un ottimo Lecson Stereo, un Meridian 551 (non mio, non l'avrei mai comperato) e un vecchio ma roccioso Scott 255s. Il resto del mio impianto è costituito da Diapason Prelude II, Kimber Kable pbj, cavi di potenza Kimber 8tc per i bassi e YBA Glass per le alte.
Mi limiterò a pochi elementi che ritengo straordinari in apparecchi di qualsiasi prezzo: ASSOLUTA equivalenza delle due mani nella riproduzione del pianoforte; percezione del colpo del martelletto sulle corde con successiva espansione del suono nell'aria con grande ricchezza di armoniche; ascoltando Glenn Gould se ne perpiscono con grande chiarezza i "mugolii" di accompagnamento; nell'organo ben registrato chiara sensazione di come le varie canne siano disposte a distanze anche considerevoli l'una dall'altra, con notevole percezione dell'aria emessa dalle stesse e bassi estesi e fermi quasi senza impastamenti anche alle frequenze più basse. Percezione nettissima di strumenti "di contorno" nella grande orchestra, con la possibilità di ascoltare per la prima volta (almeno per me) anche ciò che fa da accompagnamento ai vari temi principali; disposizione olografica delle sorgenti sonore, che rimangono saldamente al loro posto per tutta la durata della registrazione; perfetta discernibilità, nei grandi cori, non solo delle voci maschili da quelle feminili, ma anche delle diverse tonalità al loro interno.
E tutto senza che mai si abbia l'impressione di riproduzioni asettiche e non vitali.
Naturalmente esistono anche difetti, e a volte notevoli (anche se spesso non posso fare a meno di chiedermi quanto essi non dipendano dal software in esecuzione). Ma qualunque critica perde qualsiasi senso di fronte a un oggetto pagato così poco.
Chiudo ringraziandola ancora e seganalandoLe la spiacevolezza di alcune considerazioni a riguardo lette su riviste che per anni ci hanno abbindolato con recensioni spesso ideologicamente ipocrite (ma perchè, in tanti anni, mai delle recensioni volte a sconsigliare veri e propri bidoni?); ora che la hi-fi per tutti può diventare realtà questi soloni un po' snob ci dicono che è impossibile spendere poco per ascoltare bene (ha ciò qualche legame con le decine di pagine pubblicitarie di cui tali riviste sono tappezzate?). Ma naturalmente sono le nostre orecchie a non essere all'altezza.
Cordiali saluti,
Filippo - E-mail: wwki (at) libero.it

LC
Caro Filippo,
grazie per il prezioso feedback. Una delle critiche fatte dai "detrattori" è proprio quella relativa alla qualità degli impianti nei quali il T-Amp sarebbe stato ascoltato, insinuando che chi parla bene del piccoletto in realtà non abbia mai ascoltato HiFi "come si deve". La tua missiva prova il contrario (se ce ne fosse ancora bisogno) visto che il piccolo mostriciattolo si è fatto preferire, in una catena di valore indiscutibile, ad apparecchi di ottima reputazione audiophile e non certo a robetta "entry-level" (es. il Meridian 551).
Certo, ha i suoi difetti e ci mancherebbe che non ne avesse - altrimenti dovrebbero chiudere tutti i concorrenti! - quindi talvolta, in determinati sistemi, può suonare affaticante o duro, talvolta leggero in basso ma, accidenti, stiamo parlando di un giocattolo che costa (oggi) come 2 CD. 4 CD se ci mettiamo un alimentatore come si deve!
Dicono che sia impossibile ascoltare bene spendendo poco? Certo, è quel che il mercato impone loro di dire. In un certo senso potrebbe anche essere sensato ma il T-Amp ha consentito, a chi aveva un certo budget da investire in un impianto HiFi, di destinare gran parte della cifra a sorgente e diffusori migliori. Alla fine, per il mercato, la "spesa" è rimasta invariata. Forse qualcuno ha venduto qualche integrato entry-level in meno? Può essere! Ma vivaddio! quanti diffusori di sensibilità medio-alta sono stati venduti in più? E quanti si sono avvicinati PER LA PRIMA volta a questo settore grazie all'effetto T-Amp? Una marea, basta vedere in quanti forum NON HiFi si discute del piccoletto.
Buon ascolto e lasciamo che i "soloni" si impicchino con la corda che preferiscono :-)
Lucio Cadeddu

Ampli e CD con 1000 €
Ciao Lucio,
innanzitutto grazie per la tua celere risposta di settimana scorsa...se non ti è di troppo disturbo vorrei aggiornarti sulla situazione attuale e porti alcuni quesiti.
Ho ascoltato le 3 coppie di casse (B&W 603 s3, Klipsch RF25 e Triangle Altea) e alla fine ho acquistato, come mi avevi consigliato, le Triangle, le altre probabilmente suoneranno bene o anche meglio ma, presso il rivenditore, le ho provate tutte e 3 con il mio vecchio ampli NAD3225pe (che ho scoperto essere un 30W anziché l'80W per cui me lo avevano venduto 15 anni fa) e il lettore CD Marantz CD-94 ed alla fine il suono complessivamente migliore era dato dalle Triangle, le B&W risultavano troppo "chiuse" e le Klipsch apparivano disomogenee con gli alti quasi distorti.
Il rivenditore ha colpevolizzato l'amplificatore ritenendolo poco potente per poter controllare correttamente il suono (soprattutto i bassi) infatti, appena lo ha sostituito con il nuovo Nad C352, il suono su tutte e 3 le coppie di casse è migliorato, più pulito, più dinamico, ma privilegiando comunque sempre le Triangle.
Il miglioramento che però mi ha colto di sorpresa è stata la differenza di suono quando ha sostituito il Marantz CD-94 con un lettore "ultima generazione con campionamento .?.", ecc.ecc., di 1300 euro di cui non ricordo la marca....ho avuto un esclamazione, sembrava tutto un altro impianto, "un'altra musica", e si che il mio è un lettore che 10 anni fa costava 2 milioni e che ho visto ancora quotato intorno alle 400 euro.
Il rivenditore mi ha assicurato che un nuovo lettore Nad di 500euro (senza spenderne 1300) è sufficiente a farmi sentire un notevole miglioramento. Adesso l'impanto Nad(vecchio)+Marantz+Triangle + cavi potenza e segnale dedicati è piazzato nel mio salotto ma mi sembra di avere fatto le cose a metà e non posso fare a meno di desiderare una sostituzione sia dell'ampli che del lettore; parallelamente ho regalato un Nad C320bee + diffusori da 200 euro Klipsch Sinergy B-2 da stand a mio fratello e dopo aver collegato un PC portatite !!! come sorgente con cavo da 2 euro !!! non ho potuto fare a meno di esclamare "c...o, come mai suona meglio del mio?
Ho a disposizione ancora 1000 euro o poco più e stavo pensando al Nad C352 + lettore CD sempre Nad ma accetto gradito tuoi consigli per accoppiare correttamente le Triangle, magari anche su dell'usato che a parità di prezzo possa offrirmi qualità superiore. Grazie in anticipo...ti devo 2 birre.
Saluti.
Mauro - E-mail: m.ravasio (at) tin.it

LC
Caro Mauro,
il confronto CD 94 con lettore "ultima generazione" sorprende anche me. Che suoni MOLTO diverso ci può stare ma che questo "diverso" sia per forza migliore....non ne sarei così sicuro. O il tuo CD94 ha bisogno di una rinfrescata (probabile, dopo tanti anni) tipo nuova taratura del laser e nuovi condensatori qua e là oppure ti sei lasciato ingannare. Dubito fortemente che un CD94 in buone condizioni operative possa poi essere migliorato da un NAD entry-level. Te lo dico con cognizione di causa in quanto la macchina gemella (il Revox B226) ha dato filo da torcere a tanti lettori moderni con upsampling stellari :-)
Comunque, può darsi che semplicemente tu preferisca un altro tipo di suono e, in virtù di ciò, il cambio della sorgente sarebbe comunque sensato. Tuttavia, prima di acquistare fai una prova a confronto con il NAD entry-level.
Per quanto riguarda l'ampli, invece, non faccio fatica a credere che possa essere "migliorato" dal suo successore più recente. Non dimenticare che anche il tuo NAD 3225 può essere "stanco" (condensatori d'alimentazione da cambiare, ad esempio) ma soprattutto considera che il C352 NON è il sostituto del 3225, si tratta già di un amplificatore di altra classe e potenza. Pertanto, nulla osta alla sostituzione delle tue elettroniche con qualcosa di più moderno (magari proprio C352 e C521 o C542, usati), fatta salva la prova-verità per quanto riguarda il CD player.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quale meccanica?
Caro Direttore,
mi sto per accingere all'acquisto di un nuovo lettore CD e volevo chiedere consiglio in merito. Il mio impianto è un modesto dignitoso vecchietto:

Il lettore CD comincia ad avere, per la terza volta nella sua quasi trilustre e intensissima carriera, i classici problemi di logoramento dell'apparato di posizionamento dell'ottica: lentezza e incertezza di lettura, alcuni click ad inizio ascolto (detto tra parentesi: gli inconvenienti descritti sono più accentuati nei CD di stampa recente che in quelli di sette otto anni fa. Non posseggo CD in "stampe audiofile"). Ritengo che il lettore abbia ampiamente fatto il suo tempo e che convenga rimpiazzarlo.
Ho pertanto il DAC, che, per quanto obsoleto, nel contesto in cui si trova il suo apporto lo dà (confrontato al DAC interno del Sony...), e ho un budget di 400/500 euro, che non so bene come far fruttare al meglio, ovvero con quale acquisto "convertirlo" il più possibile in meccanica CD, sempreché sia sensato e conveniente un proposito del genere.
Ringrazio per ogni eventuale suggerimento: essendo costretto a scegliere, causa limitata disponibilità finanziaria, preferisco "trafficare" di più con la Musica (ascolto parecchi generi: classica, jazz, elettronica sperimentale, rock, rumorismo, etnica...) che con i dispositivi, quindi la mia competenza in materia è quella che si può immaginare.
Michele - E-mail: 15pietre (at) postino.it

LC
Caro Michele,
con 400-500 € una meccanica di lettura di qualche anno fa la trovi senz'altro. Poiché mi sembri un audiofilo "tranquillo" che non ha voglia di star dietro ai problemi degli apparecchi HiFi non ti consiglio di cercare quella che sarebbe una scelta eccellente, ovvero un Linn Karik usato. Lo dico perché, come scritto più volte, alcuni ricambi dell'ottica di questa macchina non esistono più ed in caso di problemi...sarebbero dolori seri.
Penserei dunque a meccaniche ancora "assistibili" come alcune Meridian, Micromega (Drive 1, 2 e MicroDrive), Rotel (RDD 980), Cyrus (DiscMaster) o persino un CD integrato Pioneer serie PD-S con meccanica Stable Platter. Volutamente ho escluso prodotti magari ottimi ma di scarsa reperibilità e dall'assistenza dubbia. Mi raccomando la qualità del cavo digitale, che deve essere di impedenza caratteristica di 75 ohm per rispettare lo standard SP-DIF. Un buon cavo economico e che suona molto bene è il Supra Trico, ad esempio. Se usi molti CD-R, infine, accertati che la meccanica che stai acquistando non sia troppo schizzinosa con questi supporti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366

© Copyright 2005 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]