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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Psicologia audio
  2. Due ringraziamenti
  3. Indicazioni pericolose...
  4. Il mercato HiFi
  5. Upgrade con 500 €
  6. Rimbombi sui bassi
  7. Nuove elettroniche da 2500/3000 euro
  8. Consiglio su pre + strano fenomeno
  9. Da minitower a bookshelf
  10. Rinnovo impianto

Psicologia audio
Egregio direttore, mi chiamo Enrico e sono uno studente 24enne con la passione dell'hi-fi. Le faccio subito gli elogi per il sito che ormai da qualche anno seguo con interesse e mi è stato utilissimo per le preziose delucidazioni che ha saputo darmi.
Questa mia più che per un consiglio su una parte del mio impianto (modestissimo) da cambiare è la richiesta di un suo parere riguardo al costo esagerato di certi componenti dall'ampli, ai cavi, ai lettori ecc....che marche blasonate propongono. Un senso di disagio l'ho provato dal giorno della visita al Milano HI-End; il giorno in cui apparecchi da decine di migliaia di euro si incontrano per far valere le proprie ragioni!
Prima di proseguire le elenco i componenti del mio impianto di cui (le assicuro) sono soddisfattissimo!

Le dicevo che sono molto soddisfatto di ciò che ho assemblato a livello di immagine, dinamica, sound stage ecc....e mi rendo conto di avere speso relativamente poco....
Sono partito per Milano con in mente il suono del mio impianto e con la speranza di sentire in funzione dei "veri" impianti che forse non potrò mai permettermi...
Sul luogo mi sono seduto ad ascoltare in parecchie salette con componenti dal costo molto superiore ai miei, certe volte dei veri e propri mostri di peso e prezzo con cavi dalla sezione di tubo per lavandini! Casse acustiche da migliaia di euro! Giradischi con più sospensioni di una Ferrari o della sua Alfa!
Risultato: delusione!
Io le assicuro direttore che mi sforzavo di sentire il più attentamente possibile e cercare di captare parametri migliori...in alcuni casi il suono era molto bello e spaziale ma non di livello così schiacciante rispetto al mio modesto impianto..e mi faceva pensare che molta gente annuiva compiaciuta mentre ascoltava mentre io rimanevo allibito che un impianto da 20 mila euro non mi desse le stesse emozioni del mio da 3 milioni di lire!
Allora ho incominciato a pensare che ci fosse qualche cosa che non andava....forse le mie orecchie! O forse è solo una questione psicologica! In fondo mi ero sempre detto anche io che un ampli da 10.000 euro suonava "di default" meglio di uno da 1000! se non è così c'è la fregatura! E in quella giornata un po' di puzza di bruciato l'ho sentita....
Lei cosa ne pensa di tutto ciò? Devo andare da un otorino o effettivamente c'è molta psicologia dietro? Anche alla luce della sua recente scoperta T-Amp (che voglio assolutamente sentire in azione)....
Cordiali saluti,
Enrico - E-mail: marzanoenrico (at) libero.it

LC
Caro Enrico,
questo delle mostre HiFi è un tema ricorrente, così tanto frequente che comincio a chiedermi se tali mostre non siano addirittura un "male" per il mercato. Possibile che tanti audiofili, con impianti anche modesti, non sentano la necessità impellente di un upgrade dopo aver sentito impianti ultra-costosi? C'è qualcosa che non va...
Ebbene, a mio modo di vedere ci sono almeno un paio di aspetti da considerare.

  1. Innanzitutto bisogna ripetere ancora una volta (per non scordarselo) che non sempre la colpa è degli apparecchi (inutilmente) costosi...ma di chi li mette insieme. C'è così tanta gente improvvisata a sistemare le sale delle mostre che mi meraviglio che il risultato non sia ancora peggiore. Ci sono operatori che, secondo me, non hanno mai capito cosa si intenda per "buon suono". Ad esempio, e so di attirarmi le ire di questi operatori, i prodotti Linn e Naim non hanno MAI suonato come potrebbero e dovrebbero. Quasi tutte le dimostrazioni fieristiche di questi prodotti sono state altamente penalizzanti per l'immagine ed il blasone dei due "mitici" marchi inglesi. Non chiedetemi il perché...in tutta onestà lo ignoro. Ed è un grosso peccato, viste le potenzialità. Ma lasciatemi fare qualche altro esempio, così scontento anche altri: la dimostrazione dei prodotti (costosissimi) Burmester all'ultimo Roma HiEnd! Dico: è possibile che li si lasci suonare così male? Non è autolesionismo questo?
    Immagino che, comunque siano fatte le dimostrazioni, gli audiofili acquistino lo stesso...quindi...perché dannarsi l'anima a far suonare bene una saletta? ;-)
  2. Guardando il fenomeno da un punto di vista diametralmente opposto a volte sono gli audiofili stessi ad ignorare cosa sia il buon suono (ricordo: il migliore inganno dei sensi, a nostro modo di vedere). Hanno in testa un ideale di riproduzione sonora del tutto personale e sono capaci di giudicare con "pochi bassi" pure l'ascolto di un'orchestra dal vivo...come se l'evento reale potesse essere "equalizzato" a nostro piacimento! Sono, ad esempio, gli stessi ai quali è "sfuggita" la portata di un evento epocale come il T-Amp ed il suo modo di porgere la Musica, così diverso da quanto si è ascoltato sino ad oggi. Affettano il suono in bassi, alti e dinamica e falliscono nel cogliere il senso di realismo che il piccolo mostriciattolo dispensa in quantità sconosciute ai concorrenti (?) ampli di fascia media. Sono gli stessi che non hanno capito la magia insita nel suono dei finali NuForce (prestissimo su TNT-Audio), abituati a colorazioni piacevoli all'udito ma così lontane dal concetto di "realismo sonoro"...
Comunque la si guardi, la questione sta tutta in un problema di comunicazione tra chi propone un suono e chi dovrebbe "riceverlo". Spesso si è su lunghezze d'onda molto diverse. Un ultimo fattore, forse meno rilevante, ma concreto, rappresenta quella inconscia voglia di vendetta che alberga in ogni audiofilo che si rispetti: non potendosi permettere certi "mostri sacri" automaticamente si tende a minimizzare (o persino annullare!) la differenza tra l'oggetto dei desideri e ciò che invece si possiede. Siamo umani, queste sono debolezze che - talvolta inconsciamente - ci portano ad esprimere giudizi non troppo oggettivi.
Infine, che i prezzi di certa HiFi siano del tutto sproporzionati rispetto al valore degli oggetti è sacrosanto. Senza andare a fare i conti in tasca a nessuno, basti pensare che certi prodotti americani, quando cambiano importatore, subiscono variazioni sul listino anche del 30 o 40%. Per quanto riguarda i costi alla fonte, invece, c'è da dire che sono gli audiofili stessi a determinare il prezzo di certi oggetti. Alcuni prodotti, al di sotto di una certa soglia, non verrebbero neppure presi in considerazione (vedi proprio il fenomeno T-Amp). Se il contenuto del T-Amp fosse stato messo in un cabinet carino e se il prezzo fosse stato di, diciamo, ALMENO 2000 euro, potete star sicuri che sarebbe piaciuto a tanti audiofili che invece si sono rifiutati persino di ascoltarlo perché "costava troppo poco" (sic) o perché era "troppo brutto" (doppio sic).
E' un mondo strano questo che, in effetti, con la psicologia e talvolta con la psichiatria ha molto a che vedere.
Goditi il tuo impianto!
Lucio Cadeddu

Due ringraziamenti
Volevo ringraziare pubblicamente gli amici di TNT-Sardinia per i loro consigli e la loro disponibilità per la scelta delle casse, conclusasi poi con l'acquisto delle
Aliante CNM Tower delle quali sono stracontento. Colgo quindi l'occasione di sottolineare quanto l'Ing. Prato (Vedi Aliante) sia stato prodigo di rara serietà e cortesia. Ovviamente le casse, messe a suonare col mio Musical Fidelity sono meravigliose, anche col T-Amp niente niente male.
Marco - E-mail: marcomat (at) iol.it

Caro Lucio,
pur non potendo cambiare la testa di certa gente, mi sento comunque in dovere di segnalare quanto sta accadendo a seguito del fenomeno T-Amp.
Personalmente non ho mai visto in 29 anni di vita (saranno pochi, ma leggo riviste hi-fi da quando ne avevo 12) riviste specializzate schierarsi contro un singolo prodotto. Eppure, dopo l'ingresso nel mercato del T-Amp (il più onesto tra i prodotti audiophile), c'è stato un vero e proprio accanimento della "stampa ufficiale" verso questo piccolo gioiellino di plastica che suona egregiamente (a prescindere dal suo prezzo!).
Il compito delle riviste specializzate dovrebbe essere quello di informare gli appassionati, eseguendo prove complete ed accurate, al fine di mettere in luce pregi e difetti di ogni prodotto testato, con la massima onestà, morale e intellettuale.
Forse la mia giovane età mi fa essere ancora un po' sognatore e idealista, ma ritengo che certi comportamenti non siano accettabili: senza fare nomi e cognomi, esistono riviste che citano continuamente il T-Amp come esempio negativo, mentre in questo periodo di grave crisi economica e progressiva diminuzione dei consumi culturali è una reale speranza di rilancio della vera hi-fi, da sempre notoriamente costosa…
Non vado oltre perché non ho parole: c'è gente che ha paura di una scatoletta di plastica o, più semplicemente, di riconoscere l'abilità e il genio di coloro che con poco (e per pochi soldi) sanno fare tanto, davvero tanto! La musica è un patrimonio di tutti, non solo dei ricchi!!!
Sembra una frase banale e quasi scontata, perché basta un minimo di onestà per condividerla; e questa mia lettera è dedicata a tutte quelle persone che promuovono la vera hi-fi con onestà.
In particolare, tu e tutti voi di TNT-Audio (grazie ai tuoi preziosissimi e validi consigli ho potuto acquistare un eccellente amplificatore per meno di 40 euro), Renato Fornasieri (l'ingegnere che ha creato i diffusori Indiana line, noti per lo sbalorditivo rapporto qualità/prezzo) e la Playstereo (in particolare il sig. Gerardo Ventura, per la puntualità, la cortesia e la disponibilità nei confronti del cliente).
Un caro saluto e buon lavoro,
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it

LC
Cari Andrea e Marco,
grazie per il doppio appuntamento con il nostro settimanale "Angolo dell'Ottimismo" dedicato agli audiofili che sono riusciti a trovare soddisfazione nei loro acquisti. A dispetto di tante "lamentazioni", fa piacere vedere che, anche con spese non folli, si riesca a comporre impianti HiFi che soddisfano e divertono.
Quanto al T-Amp, lasciamo pure che qualcuno cerchi ancora di coltivare il proprio orticello, per fortuna l'informazione si è svincolata dai canali tradizionali (controllati!) e si diffonde grazie al tam tam telematico e grazie a poche, coraggiose attività editoriali che non hanno problemi a raccontare realtà anche non "mainstream".
E' infine curioso notare come gli stessi che denigrano il T-Amp non si fanno certo problemi a parlare di MP3 e di compatti all-in-one. Sembra pazzesco, ma tutto ha un senso ed è quello del...cash flow.
Buon ascolto e grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Indicazioni pericolose...
Egregio Direttore,
mi chiamo Leonardo, e sono uno studente di Ingegneria elettronica presso la facoltà di Firenze, nonchè appassionato purista nella collezione di diffusori "vintage".
Le scrivo in merito al Suo articolo "Come far rivivere una vecchia gloria", in quanto ritengo che alcune delle indicazioni da Lei fornite nel suddetto testo, siano potenzialmente pericolose per la buona conservazione e l'intonso mantenimento nel tempo di tanti meravigliosi diffusori in "via di estinzione" che oltretutto capitano troppo frequentemente nelle mani sbagliate.
Entrando nel merito, Le ricordo che diversamente da quanto ha scritto nel suo articolo, il restauro è una operazione che deve essere valutata con estrema attenzione e da persone competenti che sceglieranno di intraprendere il restauro come "ultima carta" (non sono certo alcuni graffi al mobile, qualche foro nelle tele etc..etc...a compromettere la bellezza di un oggetto originale).
Potrà quindi intuire quali stravolgimenti irrimediabili provocherebbero ad un diffusore le operazioni da Lei elencate (Ricablature, sostituzione di morsetti, PONTICELLI sui commutatori!!!!), rendendo un oggetto che magari era ben conservato dal punto di vista dell'originalità, un pezzo di legno privo di un concreto valore storico.
Per concludere devo farle notare che la vera bellezza di un diffusore "vintage" non è soltanto da ascoltare, ma si può percepire con tutti i sensi, purtroppo però, non tutte le persone sono in grado di capire e provare le emozioni che questi oggetti sanno trasmettere.
Cordiali Saluti...
Leonardo - E-mail: l.bracciotti (at) virgilio.it

LC
Caro Leonardo, fai un discorso (quasi) giusto alla persona sbagliata: ad un collezionista di apparecchi HiFi vintage e guidatore giornaliero di una sportiva d'epoca certe cose non dovresti proprio dirle :-)
Quando si legge, bisogna sforzarsi di capire BENE ciò che si è letto. Sei uno studente, dovresti saperlo. Sono un sostenitore del vintage "originale" ma è inutile chiudersi a riccio e rifiutarsi di fare certi interventi per partito preso. Ascoltare un apparecchio vintage significa metterlo nelle condizioni di esprimersi come un tempo.
Quindi: sostituzione di condensatori rinsecchiti dal tempo con altri di eguale valore (magari di qualità superiore), sostituzione di induttanze e resistenze ossidate con altre simili, riconatura delle sospensioni indurite, sostituzione del cablaggio interno ossidato e via di questo passo. Sono operazioni facili ed alla portata di tutti quelli pratici col saldatore.
Nello specifico, la soluzione che hai trovato così poco "ortodossa" del ponticellare eventuali controlli di tono nei diffusori non mi pare poi scandalosa: si tratta di una modifica perfettamente reversibile, quindi la "natura" storica del diffusore rimarrebbe intatta. Idem dicasi per la sostituzione dei morsetti d'ingresso, magari ossidati, con altri dello stesso tipo o anche di tipo diverso, in ogni caso si tratterebbe di un'operazione reversibile!
Prova a parlare con un collezionista di auto d'epoca: fanno i salti mortali per riportare in perfette condizioni operative (pari al nuovo, cioè) automobili storiche, nel più maniacale rispetto dell'originalità dell'oggetto (quando possibile).
Tuttavia, nessuno si sognerebbe MAI di utilizzare solo ricambi NOS su quelle vetture (basti solo pensare ai liquidi, alle gomme, agli elementi frenanti ed alle tappezzerie).
Infine, e ti è evidentemente sfuggito, per "vecchia gloria" io intendevo (ed intendo ancora) anche diffusori di buona qualità un tempo ma privi di valore collezionistico oggi e che, realisticamente, non ne avranno neppure domani. Allora, piuttosto che portarli in discarica, con piccoli accorgimenti potrebbero essere "salvati" per continuare a fornire anni di buona musica ad appassionati con capacità di spesa molto ridotte. Non mi pare così scandaloso.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Il mercato HiFi
Caro Lucio,
sono passati due o tre anni dall'ultima lettera che ho inviato, nel frattempo debbo dire che non ci sono state grosse innovazioni dal punto di vista audio (neanche in quello HT per il vero, argomento da voi non più trattato). O meglio l'unica innovazione significativa è stata la vendita di 45 milioni di iPod che non suonano neanche male se collegati ad un buon duo ampli-diffusori. Mi chiedo dove siano finiti i DVD audio, i SACD, gli impianti a 7.1 canali per ascoltare musica. Non è che come al solito abbiano cercato di prenderci per i fondelli spingendoci a comprare componenti assolutamente inutili, ma questa volta gli è andata male, proprio tanto male?!
A me per ascoltare buona musica bastano un lettore cd di fascia medio-alta, un integrato da 20 w per canale ed una coppia di NORH, ben posizionate e con cavi di buona qualità, poi trasferisco i miei cd sul Mac per passarli all' iPod che mi tiene compagnia nei lunghi viaggi in treno o in aereo.
Con buona pace dei colossi dell'elettronica di consumo la musica ha ancora due canali, capaci di farci emozionare e provare qualche brivido ed è evidentemente quanto basta.
La mia lettera ha il solo scopo di ringraziare TNT-Audio per aver spinto me e tanti altri lettori a riflettere ed a fare delle scelte ragionate e non dettate dalla moda del momento.
Grazie per averci spinto a meditare prima di gettar via i nostri soldi.
Con stima,
Francesco - E-mail: f.rossolini (at) tiscali.it

LC
Caro Francesco,
il mercato funziona così: le Aziende propongono oggetti, i consumatori li acquistano (oppure no). Le tante cose che il mercato ha proposto hanno avuto fortune o sfortune diverse. Il ruolo di "promoter", monopolizzato da certa stampa fino a qualche anno fa, è decisamente venuto meno, con l'avvento di Internet. Tanti consumatori, per orientarsi nelle scelte, si informano in rete e bypassano il filtro delle riviste specializzate. Non a caso, nonostante la campagna a tappeto su TUTTE le riviste (nessuna esclusa, in tutto il mondo, a parte - ehm - la nostra :-)) il formato SACD o l'audio multicanale (non parlo dell'HT) stentano a conquistarsi fette consistenti di mercato.
Secondo molte riviste e tanti sedicenti esperti, avremmo già dovuto avere in casa 5 o 7 diffusori per ascoltare la Musica, che avrebbe cessato di essere stereofonica per diventare multicanale. Non è accaduto. E, realisticamente, non accadrà. La vera sfida non è tanto riempire la casa dei gonzi audiofili di N diffusori, ampli multicanale e processori. Semmai, se vogliamo davvero un FUTURO per questo settore, bisogna portare verso l'audio stereofonico di qualità tutta quella fascia di utenti, sconfinata, che ascolta MP3 su compatti all-in-one o su lettori portatili. Giovanissimi ma anche non più giovani, ma delusi e spaventati dai costi e dagli ingombri di un vero impianto HiFi.
Proponiamo oggetti poco costosi, magari di dimensioni contenute, visto che la tecnologia oggi ce lo consente, e portiamo la vera HiFi nelle case di tutti. Oggetti che tutti possano acquistare, senza aprire un mutuo e senza litigare con mogli, madri o fidanzate. Oggetti lontani anni luce dagli orrori dell'audio compresso e dei compattoni tutto compreso. La Musica, ben riprodotta, farà il resto.
Grazie del prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 500 €
Gentilissimo direttore,
mi chiamo Marco, ho 19 anni e mi sono avvicinato al mondo dell'alta fedeltà. Circa un anno e mezzo fa, quando il mio compattone Sony è stato allegramente frullato per far spazio al vecchio impianto hi-fi di mio padre, ormai in soffitta da tempo, e anche grazie a lei ho potuto scoprire un mondo bellissimo, e per questo la ringrazio di cuore, a lei a tutto lo staff di TNT-Audio.
Il sistema è così composto:

Grazie alle piccole modifiche e soprattutto grazie ai cavi autocostruiti (in particolare il TTS) l'impianto è veramente cambiato, con dei miglioramenti veramente strepitosi, a fronte della spesa sostenuta, e anche per questo la ringrazio moltissimo! A parte questo, essendo studente universitario (= squattrinato) è da tempo che ho in mente di fare un up-grade dell'impianto, ma non so veramente da cosa cominciare!
Ho da parte circa 500€, e consiglio su quale parte dell'impianto è più debole. Restringendo il campo, a mio parere l'amplificatore ha ancora molto da dire, ed il giradischi è un acquisto che non ho in programma per ora! Quindi, tra lettore cd e diffusori, che faccio? E con quella cifra che ci posso prendere?
Un'ultima domanda. Vorrei autocostruirmi anche il cavo phono, vorrei sapere da lei se ci sono particolari avvertenze per il questo cavo, e casomai che progetto mi consiglia?
Qualora il suo consiglio sia di orientarsi sui diffusori invece che sul lettore cd, le preciso che l'ambiente d'ascolto (la mia camera) grande circa 15 mq (senza mobili). Il punto di ascolto è sistemato di fronte ad una finestra (con una spessa tenda), alle pareti laterali troviamo una grande libreria e dall'altra un armadio. A causa del poco spazio, non posso mettere i diffusori a più di 40 cm dalla parete di fondo e 30 cm da quella laterale.
La ringrazio infinitamente per la pazienza e mi scuso per la lunghezza dell'email.
Un caro saluto e buon 2006,
Marco - E-mail: mar_bonfanz (at) hotmail.com

LC
Caro Marco,
senza dubbio penserei a sostituire il lettore CD, per ora. Potresti anche spendere meno del preventivato, rivolgendoti al mercato dell'usato e conservando parte della cifra per un futuro upgrade dei diffusori.
Con un po' di fortuna e di pazienza, non dovresti faticare a reperire qualche buon lettore di un paio d'anni fa a cifre intorno ai 300 €. Sto pensando a qualche modello NAD o Rotel, Arcam, Cambridge Audio o persino Rega (il Planet prima serie, ad es.). Il salto qualitativo rispetto al tuo Technics sarebbe stellare, credimi (conosco bene il tuo lettore).
Per il cavo phono, va benissimo un TNT Shield, scegliendo come cavo base un prodotto che abbia una bassa capacità (si misura in pF/m). I requisiti fondamentali per un buon cavo phono sono che sia ben schermato e di bassa capacità.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Rimbombi sui bassi
[Piantina]

Gentile Direttore,
sono Carmelo da Pisa e mi permetto di importunarla di nuovo. Sarò brevissimo, come da Lei richiesto. Le ricordo il mio impianto:

Le ho allegato una pessima rappresentazione grafica della stanza da letto in cui si trova l'impianto, ma le proporzioni sono perfette per non ingannarla visivamente (con calcolatrice alla mano).
L'impianto è in questa stanza appunto di 3.75X3.25X2.85 alt., con tappeti, letto da 120x190 sulla parete a lato cassa sinistra, armadio sulla parete a lato cassa destra. Le casse sono a 155 cm. tra loro, a 90 cm. dalla parete posteriore e a 30-40 cm. da letto-armadio ai lati. Tappeto a due mt. d'altezza sopra il letto. E comunque il triangolo è salvo, come i tweeters ad altezza orecchie.
Vengo al problema, un classico credo: rimbombi sulle frequenze medio-basse, specie con album stile Massive Attack, ma anche con la voce di De Andrè. Levando letto o tappeti la melma aumenta a dismisura. Quale consiglio mi darebbe, oltre a cambiare stanza? Ho anche messo due grossi rotoli di sughero da 4 mm. dietro ogni cassa, il rimbombo è diminuito ancora, ma c'è.
Avendo però la parete dietro le casse riempita solo con un poster ed idem quella posteriore alle mie spalle, dovrei trattare una delle due? Ho anche dei dubbi riguardo a questa faccenda: alcune note riviste (e siti di case costruttrici di casse) dicono di trattare la parete posteriore le casse, altre dicono che invece quella zona deve essere riverberante come in un' arena greca classica. Mi può aiutare in merito?
La ringrazio in anticipo se avrà la pazienza di rispondermi, anche brevemente.
Distinti saluti e Buon Anno,
Carmelo - E-mail: carmelo.chianura (at) gmail.com

LC
Caro Carmelo,
per eliminare i rimbombi sui bassi temo dovrai costruirti delle trappole acustiche. Potresti tentare coi nostri semplici
TNT Stylos oppure andare a valutare i più complessi (ed efficaci) progetti di Jon Risch (fai una ricerca in rete con questo nome o con "Bass traps").
Per quanto riguarda il posizionamento, qualche esperimento si può sempre fare, ma mi pare che già ora non sia malvagio.
Per quanto riguarda le diverse teorie sul trattamento della parete anteriore e posteriore, è abbastanza accreditata quella L.E.D.E (Live-End - Dead-End). Anche in questo caso, prova a fare una ricerca in rete con tale parola chiave.
In generale è difficile dare consigli perché ogni impianto ed ogni stanza fa un po' caso a sè. Io tendo a preferire la parete dietro ai diffusori mediamente assorbente, mantenendo un po' riflettente quella dietro il punto d'ascolto ma, ripeto, sono situazioni da valutare caso per caso.
Prova anche a sentire Acustica Applicata per una valutazione (ed un preventivo) di un eventuale trattamento acustico coi loro DAAD.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuove elettroniche da 2500/3000 euro
Caro Direttore buongiorno,
innanzitutto i più sentiti apprezzamenti per l'opera da te svolta con il supporto dell'intera relazione di TNT AUDIO: si tratta di un importante lavoro di divulgazione ed informazione che merita grande riconoscenza da parte di tutti quelli che, come me, avendo a cuore il mondo dell' hifi, seguono con interesse le vostre rubriche.
Più che un audiofilo, sono un appassionato di musica - blues, jazz e nu-jazz in particolare - che ascolto quotidianamente con un impianto così composto:

L'ambiente di ascolto è costituito da un locale moquettato di m. 6 x 5, arredato in modo minimalista. I due lati più lunghi ospitano tre tendaggi a pannello, mentre il sistema audio è centrato lungo uno di quelli più brevi. Nel complesso sono abbastanza soddisfatto della sua qualità sonora, caratterizzata da una discreta dinamica e musicalità associate ad un timbro caldo, appena enfatizzato sulla gamma medio alta dalle tipiche escursioni dei diffusori francesi.
Da qualche tempo, però, sto prendendo in considerazione la sostituzione delle due elettroniche con altre potenzialmente in grado di garantire una maggiore definizione e tridimensionalità dell'attuale sound stage.
Essendo disposto ad investire fino ad un massimo di 2500/3000 euro, cosa mi consiglieresti di fare? Girando per negozi specializzati, tra le altre, mi è stata vivamente raccomandata un'accoppiata formata dai due ibridi AUDIO ANALOGUE VERDI 70 e ROSSINI che, purtroppo, ho potuto ascoltare malamente e solo per pochi minuti. Ritieni possa trattarsi di una reale soluzione di up grading?
In caso poi di aggiornamento dell'impianto, dovrei cambiare anche i cavi di segnale e di potenza? Eventualmente con quali, non essendo io molto portato alla manualità necessaria all'autocostruzione?
Grazie in anticipo per l'attenzione e per tutti i suggerimenti che riterrai il caso di propormi.
Ancora complimenti e auguri di buon anno a tutti voi.
Cordiali saluti.
Marco - E-mail: marcomontagni (at) mawmilano.it

LC
Caro Marco,
non conosco le nuove elettroniche Audio Analogue che citi, quindi non posso esprimermi a riguardo anche se il marchio italiano è da sempre garanzia di ottima qualità sonora, eccellente customer care e value for money. Se ami il "family sound" Audio Analogue, fatto di tonalità tendenti al "caldo" e di carattere vagamente "morbido" potresti anche tenerli in seria considerazione. Altri partners ideali per le tue Triangle potrebbero essere le elettroniche Rega, Cyrus o Naim. Questi tre costruttori inglesi hanno in catalogo sia lettori CD che ampli integrati che potrebbero ben figurare nel tuo impianto, compatibili con la cifra che hai stanziato. Vedi cosa riesci ad ascoltare, poi sentiamoci di nuovo.
I cavi in effetti sono un po' troppo "entry level" per le ambizioni del tuo impianto. Io cambierei, stando in casa Supra, coi Ply 3.4S di potenza ed il classico EFF-I di segnale. Li consiglio spesso perché sono un acquisto abbastanza sicuro: carattere tendenzialmente neutro che ben si sposa con la maggior parte degli impianti ed eccellente rapporto qualità/prezzo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su pre + strano fenomeno
[TNT Ernesto]

Incomincio da quello che mi preoccupa di più, appunto lo strano fenomeno. Quando accendo/spengo le luci della mia stanza si sente un rumore tipo "click" provenire dalle mie casse, anche ad amplificatore al minimo volume. Cos'è ed è dannoso? Io per non saper né leggere né scrivere quando ho l'ampli acceso non spengo né accendo nuove lampade....C'è qualcosa che si può fare per evitare questo disturbo?
Mi piacerebbe prendere un preamp, per poter gestire più agevolmente la varie fonti e per "telecomandare" il tutto, ma il mercato mi sembra pazzo.
Ormai le case che fanno preamp sono poche e quelle che ci sono costano un occhio della testa, l'unico che ho visto che stia nel mio budget (300/350 euro) è l'Aeron PA-01 o PA-02.
La mia configurazione è:

Non voglio certo il cielo come preamp, ma solo una cosa che mi permetta di ottenere il suono attuale, insomma che non mi degradi il suono che ottengo ora (lettore cd-->finale).
A proposito delle
TNT Big Fun Box, è un ottimo progetto, suonano così bene che con un mio amico ho addirittura fatto un paio di torri con due drive per cassa. Già uno suona forte, beh con due si sfiorano i 100db per watt, il che permette di fare feste in campagna...
Poi ho fatto i piedistalli, e cambia molto, bassi più tesi, insomma meglio. Ho un po' seguito il vostro progetto dei "TNT stands", un po' perchè l'ho semplificato parecchio.
Base 30 x 30 con sotto incollate delle punte coniche, poi 20 x 20, palo, e poi più o meno uguale in alto, con la differenze che ho fatto la base un po' più piccola del diffusore. Il tutto a base di colla, e viti. Tra le B&W e la base c'ho messo 3 tappi di sughero.
Grazie e continuate cosi!
Peter - E-mail: peter.nolfe (at) tin.it

LC
Caro Peter,
per come la vedo io la soluzione ideale sarebbe un bell'ampli integrato. In un colpo solo risolvi tutti i problemi di connessioni e di...ordine (meno cavi di segnale e di alimentazione, ad es.). Tuttavia, visto che mi chiedi consiglio su un pre economico e visto che non conosco gli Aeron che tu citi, ti consiglierei di guardare nell'usato, il pre è uno dei componenti che meno risente dell'uso e degli anni. Di recente mi ha scritto un lettore che diceva di aver trovato un AM Audio A04 a 200 euro! Beh, potrebbe essere un'ottima scelta! Non solo non peggioreresti il segnale in uscita dal tuo lettore CD ma credo proprio che miglioreresti e di molto la raffinatezza generale del suono. E' noto che la regolazione del volume in uscita ai lettori CD economici è realizzata in maniera molto, molto discutibile. Anche i pre di NAD e Rotel si trovano a basso costo e sarebbero una buona scelta, specie se vai a guardare prodotti con qualche anno sulle spalle. Prova anche a valutare il T-Preamp.
Per quanto riguarda i "click" degli interruttori, molto dipende da come è fatto l'impianto elettrico di casa. Stai pure tranquillo perché non sono dannosi per la vita dei componenti dell'impianto, piuttosto sono abbastanza fastidiosi. Prova ad inserire un filtro di rete a monte dell'impianto. Più in generale, per tutte le paranoie sui rumorini in un impianto HiFi, consiglio di leggere la monografia sull'argomento che trovi sulle FAQ del sito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Da minitower a bookshelf
Caro Direttore,
Le ho già scritto molte volte. L'ultima riguardava un mio dubbio su come migliorare un Thorens TD165, cambiando testina, e/o braccio, e effettuando vari tweakings che si trovano in rete. Lei mi ha consigliato di limitarmi a cambiare la testina e, tra i suoi vari suggerimenti, ho scelto una Grado Prestige Gold. Sono contentissimo! Già glielo avevo detto e colgo l'occasione di ripeterlo.... Preferisco il vinile (l'ho riscoperto grazie a TNT) e sto cominciando a cercare ristampe a 180-200g.
Ma il motivo principale della lettera è che sono forse in procinto di cambiare casa ed avrò la necessità di rinunciare alla posizione "a pavimento" dei miei diffusori, dei TDL Studio 0.5. Non ho molta voglia di cambiare le TDL, ma la mia compagna non gradirebbe il loro posizionamento e sto pensando di cambiarli con un paio di buoni bookshelf. Le TDL riescono a scendere a 30 Hz con la loro linea di trasmissione (che sarebbero udibili anche nella nuova stanza). Ho paura che ne sentirei la mancanza con dei bookshelf...
Mi potrei consolare, spero, col fatto che le Studio 0.5 vanno posizionate sul pavimento e sono troppo basse per un ascolto con i tweeter ad altezza di orecchio; con delle bookshelf all'altezza giusta (e all'altezza dell'mpianto) godrei di una migliore scena sonora e di un maggior dettaglio.
Sarei orientato a cercare nel mercato dell'usato dei buoni diffusori d'annata, come consigliato dalla vostra guida all'usato, tipo Mordaunt Short MS10, Wharfedale Diamond originali, Heybrook HB1, oppure dei Sonus Faber Concertino, Concerto e (magari!!!) Electa Amator, che preferirei agli altri come linea e come ...carenza di bassi...
Ma i diffusori che ho menzionato sono all'altezza dell'impianto?
L'amplificatore è un Unison Research Mood del 93, come le casse. Ammetto che avevo cominciato ad accarezzare l'dea di sostituire anche lui con una accoppiata pre/finale Naim del tipo 42/120 o simili, sempre d'annata per spendere meno e rimanere alto con la qualità sonora (a dire il vero li sognavo a quei tempi ma non me li potevo permettere - ma sarebbero davvero meglio del Mood).
Il Cd è un Cambridge Audio CD6 a cui preferisco il mio giradischi (visto che ci sono, sarebbe il caso di un upgrade del digitale anche?).
I cavi sono dei vecchi Monstercable Interlink 300 per il CD e quelli di potenza dei Proel economici. (qualcuno sostiene che se non li cambio mi scordo l'alta fedeltà...). Può darmi qualche consiglio? Ho paura di far calare la qualità dell'impianto...
L'idea generale è, per venire incontro alle esigenze estetiche della mia compagna (peraltro molto comprensiva verso la mia passione per l'hifi) di ridurre gli ingombri con delle belle (ma ben suonanti) bookshelf da sistemare tra i libri (non troppo accatastati!) insieme a dei piccoli Naim pre e finale, e magari anche un giorno un CD tipo Meridian 208 o Micromega Solo H sparsi in libreria (i libri nascondono gli orribili cavi!).
Così accontenterei la donna e manterrei una buona qualità audio. O almeno così credo...
Il budget? Poco. Pensavo di comprare i bookshelf di cui sopra, Sonus Faber escluse ovviamente, a meno di quanto rivenderei le TDL (cioè 500e). In caso di cambio Mood-Naim dovrei aggiungere 2-300e, immagino, sempre se trovassi una vecchia coppia NAC/NAP (o al limite un Mission Cyrus2, un Analogue Audio Puccini, o ...mi tengo il Mood!).
Un grazie anticipato.
Pasquale - E-mail: p.robustini (at) uniroma3.it

LC
Caro Pasquale,
il problema, come ben sai, è il posizionamento a libreria. E' un disastro, da qualunque punto di vista lo si voglia guardare. Credimi, non saranno i bassi quelli che rimpiangerai di più, ma la pulizia e l'ariosità che solo un diffusore con un po' di "spazio" intorno può garantire.
Detto questo, molti dei bookshelf citati sarebbero una buona scelta, ad esempio le Concertino o le Concerto di Sonus Faber. Lascerei l'ampli al suo posto, per due ragioni. In primis, è un ottimo integrato. In secondo luogo, sarebbe uno spreco andare a cercare chissà quali raffinatezze nelle elettroniche quando i diffusori sono messi in quel modo.
Per quanto riguarda il lettore CD, giusto per portarlo al livello del giradischi, potresti valutare l'aggiunta di un DAC esterno, magari di seconda mano. Il tuo CD6 aveva un'ottima meccanica e, se non ricordo male, un'uscita digitale coassiale. In alternativa, per venire incontro alle esigenze estetiche e di ingombro, cerca un lettore CD Cyrus delle ultime generazioni (si trovano anche usati a cifre ragionevoli). Sono piccoli e molto ben suonanti.
Per i cavi, ribadisco il concetto già espresso sul resto. Non sarebbe male cambiarli ma non spenderci cifre troppo alte, rischieresti di non sentirne il beneficio, data la posizione sacrificata dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rinnovo impianto
Buon Giorno Direttore,
da un mese circa ho scoperto navigando in Internet il vostro sito. Devo ammettere francamente che lo trovo davvero interessante e rappresenta un valido e prezioso aiuto per chi, audiofilo attento o semplice estimatore della buona musica ben riprodotta, ricerca consigli e suggerimenti.
Vorrei chiedere cortesemente se, col vostro gentile aiuto, potreste darmi suggerimenti per sistemare e migliorare la mia situazione riguardo il mio impianto. La stanza in considerazione rappresenta già un punto delicato, in quanto si tratta di una mansarda delle dimensioni di circa 3,50 x 3,50 m di base, per un'altezza spiovente che va da circa 3,50m a 2,40 m. I diffusori sono costretto a collocarli su uno dei due lati della stanza che hanno la linea del soffitto spiovente. Pavimento in piastrelle di ceramica, soffitto perlinato in legno.
Per quel che riguarda i generi musicali che ascolto: 40% rock classico (alto interesse verso Pink Floyd anni '70, pop "progressivo" dei Police, King Krimson, Tangerin Dream) sia su cd che vinile - 40% tra jazz classico, moderno (Herbie Hancock-Chic Corea), e soul-funky tutto su vinile - 20% classica solo su cd.
Il mio impianto è composto da:

Le mie ambizioni sono più orientate verso il contenuto artistico della musica piuttosto che inclinazioni da audiofilo, ma comunque vorrei provare a comporre un impianto che valorizzi al meglio le mie preferenze musicali unite al mio gusto per il suono. Prediligo nell'insieme un suono caldo e morbido ma preciso e che sia incisivo nei passaggi che lo richiedono.
Il mio budget non deve essere per forza modesto ma comunque, per le ambizioni che ho premesso, non giustifica una spesa per veri audiofili.
Innanzitutto, devo assolutamente sostituire l'ampli, in quanto rotto. Trattavasi di un vecchio Yamaha natural sound da 50w. Dall'idea che mi sono fatto al proposito, mi sembrerebbe una buona scelta il NAD 3020.
Per quello che riguarda il giradischi, sono in alto mare, in quanto parlando di Thorens si potrebbe parlare in termini di restauro o di sostituirlo con non so che (i Technics sl 1200 non m'interessano, servono solo ai dj).
Per le casse, so che tendono a colorare parecchio il suono e non so se siano una gran scelta. Mi rendo conto che la situazione non è affatto semplice, sia per la stanza che per i generi che ascolto molto diversi tra loro.
Sono sicuro che i suoi consigli e considerazioni saranno per me sicuramente preziosi.
Grazie mille per la grande competenza e la preziosa disponibilità.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: mlandini1 (at) aliceposta.it

LC
Caro Marco,
la stanza adibita all'impianto non mi pare poi così male, in fondo. E' a pianta quadrata, ma il soffitto è asimmetrico, quindi le onde stazionarie non dovrebbero avere vita facilissima. Del tuo impianto le sorgenti sono certamente da salvare, in particolare il TD 160 che è un'eccellente giradischi. Revisionalo, regolalo a dovere (segui le FAQ qui sul sito) e tienitelo stretto. Per quanto riguarda l'ampli, il 3020 è certamente un acquisto sicuro, a patto di trovarlo ad un prezzo onesto ed in buone condizioni. Più facile trovare i successori, ad esempio il NAD 302 o il 304, dai quali dovresti avere meno problemi. Il costo, tra l'altro, potrebbe essere identico (il 302 non gode della fama del 3020 ma è, in qualche misura, superiore a questo). Potresti valutare anche il più recente NAD 310 o qualche Rotel, tipo RA 921/931 e "parenti".
Per quanto riguarda i diffusori, se ami il suono "caldo" e "morbido", le tue attuali JBL non sono certamente adatte. Prova a cercare, sempre nell'usato, qualche modello Chario o Aliante, tanto per imboccare la strada giusta. Nel nuovo, potresti valutare anche qualche proposta Indiana Line. L'importante è avere lo spazio a disposizione per installarle al meglio. Praticamente tutti i diffusori beneficiano di parecchia "aria" intorno e, quindi, di una certa distanza dalle pareti circostanti. In generale, onde evitare la variabile dello stand, che potrebbe pure essere costoso, io tendo a suggerire piccole torri da pavimento. I marchi citati sopra hanno in catalogo diverse soluzioni per budget anche piuttosto contenuti.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

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