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Lettere alla Redazione

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Scelta giradischi
  2. Meditazione HiFi
  3. Tripath a Tutta - 3
  4. Diffusori e parete posteriore
  5. Scelta amplificazione
  6. Ritorni
  7. Effetto delle recensioni
  8. Problema coi bassi
  9. Upgrade con 1000 €
  10. PC, DAC e dintorni

Scelta giradischi
Carissimo Lucio, ho seguito il tuo consiglio della scorsa settimana, ho montato la Denon DL 103 sul Thorens TD 321, ho tarato tutto il sistema di lettura analogico, ho collegato il nuovissimo Pro-Ject Tube Box, ebbene il risultato è: PERFETTO, superiore alle mie aspettative, credo addirittura superiore al CD in quanto a doti di trasparenza e ricostruzione della scena sonora.
Penso sia il miglior suono analogico ottenuto dalla mia catena, ripeto a mio avviso su certi aspetti è superiore al digitale. Chissà perchè sto trascurando il mio (pur ottimo) Sony SCD XA 3000 ES. E poi penso che il fascino di un giradischi sia veramente da capogiro, tutte quelle operazioni di messa a punto, di manutenzione, il semplice utilizzo di un piccolo capolavoro di meccanica, generano autentico piacere, contribuiscono ad arricchire la passione (io tifo per la pura alta fedeltà a due canali).
Ho impostato un peso di lettura di circa 2,3 grammi così come consigliato dal costruttore, e mi sono accorto che anche i solchi più difficili (quelli interni al disco) vengono tracciati senza errori. Dopo tanto entusiasmo, ti chiedo alcuni consigli:

  1. La cinghia del mio Thorens ogni tanto "scappa" sganciandosi quando si arresta il piatto, è un fatto normale? (prima non succedeva). Si può rimediare?
  2. Il dispositivo alzabraccio del Thorens ha perso l'originale effetto smorzante, l'ho smontato ripulito e lubrificato con olio Singer ma ho peggiorato la situazione; forse il pistoncino va trattato con olio viscoso?
  3. La Pickering XV-15/625E attualmente montata sull'altro mio piatto (Technics SL1200MK2) che peso di lettura ideale dovrebbe avere, visto che non possiedo le istruzioni d'uso?
  4. Su Ebay ho comperato un sintoamplificatore Marantz 2225 Blue Face, principalmente per ascoltare in cuffia la buona vecchia radio; hai suggerimenti per effetture manutenzione su apparecchi vintage?
Ringrazio ancora una volta per la tua cortese disponibilità. Cordiali saluti.
Maurizio - E-mail: m.sennato (at) virgilio.it

LC
Caro Maurizio,
sono contento che il suggerimento ti abbia portato a gustare meglio la tua collezione di vinili. In ordine rispondo alle tue domande:

  1. La cinghia del giradischi non deve sganciarsi mai. Se lo fa o è lasca - magari si è allungata con l'uso - oppure il controtelaio non è in posizione corretta e la cinghia non è dunque ben centrata rispetto alla puleggia del motore. Controlla queste due cose e poi sentiamoci di nuovo.
  2. Pessima idea quella di mettere olio Singer sull'alzabraccio. Serve un olio viscoso, potresti anche provare con del grasso un poco fluido.
  3. Non ricordo il peso di lettura consigliato della Pickering XV-15 ma se la memoria non mi inganna quelle testine leggevano con pesi abbastanza ridotti. Parti da 1,2 grammi e vai in crescendo fino al risultato migliore.
  4. Per restaurare una vecchia gloria come il tuo bellissimo sintoampli Marantz, inizia col seguire alcune semplici indicazioni che trovi su un vecchio articolo sulle FAQ di questo sito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Meditazione HiFi
Carissimo Direttore,
vostro lettore dalla prima ora e già in passato utilizzatore con soddisfazione della vostra rubrica di posta, mi permetto di entrare di nuovo con, questa volta, non una domanda di aiuto ma una riflessione che da un po' di tempo mi passa nel cerebro.
Ormai vecchio appassionato di musica e quindi hi fi mi sto accorgendo, ultimamente, di uno strano fenomeno che sta via via prendendo piede sia nei costruttori che nei fruitori del nostro mondo di passione.
Anni fa un amico, grosso importatore storico di hi fi, affermava: "a casa mia l'impianto che non cambierà mai sara sempre il mio Quad 33-303 con Quad esl e Micro 1000 come piatto!".
Allora, e parlo di oltre 25 anni fa, l'affermazione mi lasciava delle perplessità anche perchè il sopraindicato importava marchi ben più esoterici. Con il passare degli anni però sono venuto al convincimento che l'affermazione quanto mai estrema non è del tutto errata. Ho visto in questi anni, nel mondo hi fi, un ricorso storico sempre più serrato per cui oggi, guarda caso, le vecchie realizzazioni di oltre 50 anni fa vengono ancora prese a modello da molti costruttori. Così i vecchi piatti Micro sono ricercatissimi per non parlare dei Thorens o Garrard, nelle mostre gli espositori usano front end quali vecchi Thorens con SME o Empire o EMT, testine DECCA di 40 anni bracci in legno di vecchissima memoria.
Mi ha meravigliato che grandi costruttori americani giapponesi inglesi abbiano in casa impianti Maranz 8 Mc Intosh 60 Quad II ecc e che usino diffusori della serie AR QUAD DAHLQUIST SNELL ACUSTAT X ecc.
Cogito ergo devo intuire che negli ultimi 30 anni poco si è evoluto in un campo così tecnico come l'hi fi?
E perchè sui siti dell'usato vanno alla grande con prezzi folli diffusori scatole da scarpe (a detta del vecchio B. Aloia) mentre il mercato del nuovo nicchia?
Io stesso ogni volta che vado per rinnovare i miei impianti torno a casa sempre più geloso dei sopradetti. Forse che i miei vecchi quad o Mac o Cabre stradivari sono DEI irraggiungibili o è che mi ricordano troppo un periodo ormai passato della mia vita? forse che le mie jm Rogers bose dahalquist dq10 suonano una musica che è più interiore che reale?
Cari Saluti,
Andrea - E-mail: baldobaldo (at) tin.it

LC
Caro Andrea,
il fattore affettivo gioca un ruolo fondamentale in tutti gli hobby. Che esistano dei prodotti vintage di livello tale da poter competere con prodotti attuali è, fondamentalmente, vero. Che tutta la roba vecchia sia indistintamente buona è, palesemente, falso. Che qualche furbetto ci marci un po' con questa storia del vintage è altrettanto palesemente VERO. Accade in tutti i settori, si gioca con - e talvolta si sfrutta - la nostalgia degli appassionati: ecco quindi veri catorci spacciati per auto d'epoca di chissà quale valore, orologi patacche venduti come cimeli ...ed apparecchi HiFi di dubbio valore musicale e storico proposti come panacea per tutti i mali, salvo poi offrire fantomatiche operazioni di upgrade o tentare di vendere i propri prodotti "nuovi", dichiarandoli ispirati a quelli vintage :-(
Una volta ho conosciuto uno che candidamente mi ha raccontato "Io per hobby costruisco radio d'epoca!". Hai letto bene, non "riparo radio d'epoca" ma proprio "costruisco". Si può? :-)
Oppure quell'altro che in un forum di auto storiche diceva di essere approdato a quel mondo con una Fiat Uno del 1988. Ora, va bene conservare una certa memoria storica ma...non esageriamo.
Per andare più sullo specifico e tornare sull'audio: le QUAD ESL erano e sono ancora delle casse eccellenti per alcuni aspetti (gamma media), decisamente carenti per altri (dinamica, risposta in basso etc.). Il Micro DQX 1000 è un bellissimo giradischi e su questo non ci piove. La coppia Quad 33/303 invece non è niente che meriti particolare "riverenza" sonora: il finale è un po' meglio del pre, ma insieme non fanno niente che possa essere considerato musicalmente rilevante (sparate pure, li possiedo, so di cosa sto parlando :-)). Sono belli, affascinanti, sono i primi "stato solido" di Quad...ma finisce lì. Le altre cose che citi sono, in generale, meritevoli specie se si ricerca un certo tipo di suono un po', appunto, vintage. Non si tratta del materiale migliore se si vuole estrarre la maggior parte delle informazioni incise sui dischi, però. Che, poi, questo lo si voglia davvero fare oppure no è un discorso che ci porterebbe molto lontano. Io torno a ripetere il mio punto di partenza: cerchiamo il miglior inganno dei sensi. Se qualcuno crede di raggiungerlo con materiale vintage mi sta benissimo, basta non farne una questione di fede religiosa, però, cercando di convincere gli altri. Ho venduto una sportiva moderna per una sportiva del passato. Razionalmente mi rendo conto che l'auto moderna era migliore, in tutti i sensi, ma le emozioni che trasmette la "vecchietta" non riuscivo ad averle con l'altra. Non sono cose che si possono "misurare".
Basta essere consci che è tutto nella nostra testa, in fondo. Ma il mondo va avanti.
Grazie del prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Tripath a Tutta - 3
[Pre Promenade + ModesT]

Caro Lucio,
il mio "programma Tripath" prosegue a tutta birra ...
Allora, volevo raccontare agli amici di TNT di essermi autocostruito un pre-passivo basato sulla scheda con controllo remoto ad infrarossi di dyiclub.biz. Il pre-passivo l'ho voluto chiamare Promenade, in omaggio a Mussorgsky e al fatto che è davvero una passeggiata autocostruirlo.
Al costo di 32$+23$ di spedizione il sito di Hong-Kong offre:

Insomma, ce n'è davvero quanto basta per un bel pre-passivo con controllo ad infrarossi. Faccio la solita puntata da Audiokit di Aprilia che, con la solita santissima pazienza che solo gli appassionati possono avere, mi consiglia per il meglio per quanto riguarda i cablaggi. Ho cablato quindi il tutto con cavi comuni per quanto riguarda il selettore di ingressi e la parte di alimentazione ed infrarossi, mentre per la parte audio ho scelto cavi schermati stereo di buona qualità e Van Den Hul per le connessioni tra scheda di controllo del volume e scheda con i relais di ingresso.
Il risultato è un ottimo pre che toglie veramente poco (e se lo fa non me ne sono accorto) alla purezza del ModesT che mi ero già autocostruito su base Fenice 20 (Tripath 2024) e stadio di alimentazione a toroide e condensatori audiograde.
Al tutto, ho aggiunto un pre-phono anch'esso autocostruito, dalle prestazioni buone (ma sicuramente non all'altezza dell'accoppiata Promenade/ModesT). Il Promenade si controlla mediante telecomando, sia per la selezione dell'ingresso che per il volume, ha anche la funzione di Mute. Si direbbe che abbia molte altre funzioni ma, curiosamente, non sono illustrate dal manuale (?).
Adesso l'immancabile domanda: che pre-phono si può accoppiare, magari in kit, o di livello adeguato alla qualità del t-amp ? Su e-bay girano parecchie offerte di pre-phono Project, Rotel e NAD pp-1. Ho visto le tue recensioni e mi pare che tu propenda per il Rotel. Ma esiste di meglio in giro (magari autocostruibile)?
Il giradischi è un Thorens TD-160 con testina Denon DL-160 ad alta uscita, compatibile con stadi phono di tipo MM. Non so se ricordi l'Audiogram MB2 ... l'ho mandato definitivamente in pensione, cioè in vendita su eBay, vista la qualità davvero notevole dell'accoppiata Promenade / ModesT.
La foto che ti mando mostra il pre-phono, il Promenade con relativo telecomando e il ModesT. Ti dico già che non è finita: è in previsione un finale di potenza basato su 2022 (Fenice 100), il chip Tripath da 60W su 8 Ohm, come al solito ti tengo aggiornato...
Carlo - E-mail: cconsoli (at) iol.it

LC
Caro Carlo,
che il tuo ampli precedente sarebbe andato - prima o poi - in pensione non avevo il benché minimo dubbio. Una volta ascoltata la trasparenza della classe T (o D) è difficile, davvero difficile tornare indietro.
Ti ringrazio per il prezioso feedback sul pre passivo telecomandato. Per quanto riguarda il pre fono da autocostruire...non riesco a pensare a niente di meglio che al nostro progetto
TNT InDiscreto. Come prestazioni siamo a livello del Black Cube di Lehmann ed anni luce distanti dai pre fono entry-level che citavi tu.
In alternativa, il TNT SolidPhono.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Diffusori e parete posteriore
Egregio Direttore,
innanzitutto i complimenti per il sito e l'indipendenza dei Vs. articoli. Le scrivo per l'annoso problema dei diffusori vicini alla parete posteriore. Il mio impianto è così composto:

Finalmente sono riuscito a convincere la gentil consorte a togliere le casse dalla libreria e ad orientarsi verso i diffusori da pavimento. La stanza è circa 5x4, ma il vincolo purtroppo è quello suddetto, mi potrei distanziare al max. di una decina di cm dalla parete. Lateralmente dispongo di circa 1 mt per canale.
Dopo essermi fatto un'idea su TNT-Audio ho cominciato ad andare alla ricerca di diffusori ad hoc (Naim, Linn, Rega).
Chiaramente la risposta di tutti i rivenditori è stata che è sufficiente avere il reflex anteriore :-), Linn suona bene solo in catena Linn e mal si adatta con l'audiolab, Naim trattano le elettroniche e non le casse, Rega introvabile. Notare che abito a Torino! Siccome ho trovato le Naim Ariva un po' distante da casa volevo un suo parere sulla loro convivenza nella mia catena. Al momento mi hanno favorevolmente impressionato (secondo i rivenditori non hanno problemi di posizionamento) Sonus Faber Concerto Domus e Totem Staff, mi hanno anche incuriosito le Dali soprattutto x il rapporto qualità /prezzo. Il budget è all'incirca quello dei 2 modelli citati. L'orientamento è verso un suono analitico, che riproduca il più fedelmente possibile ciò che la sorgente a monte suona.
Gusti musicali abbastanza variegati: musica antica, folk, elettronica, post-punk, per cui i diffusori si devono comportare egregiamente in parecchi campi.
Oltre alle Naim Ariva ha altri suggerimenti? Cavi di potenza (3 mt. x canale)?
Grazie & Cordiali Saluti,
Marco - E-mail: marco.mellone (at) tiscali.it

LC
Caro Marco,
se lo spazio a disposizione è quello che descrivi, non hai altre possibilità che andare sui diffusori citati. Il reflex anteriore NON è una soluzione, checché ne dicano i rivenditori, così come NON è vero che i diffusori Linn suonino bene solo con Linn (ma chi le dice queste sciocchezze?). Tra l'altro, tu hai un'amplificazione Audiolab, ce la vedrei benissimo sia coi Linn che coi Naim. Se puoi ascoltare le Ariva, caricati l'Audiolab in macchina e vai ad ascoltarle...secondo me non ti deluderanno. Per i cavi di potenza prenderei qualcosa di neutro - viste le tue preferenze - magari i soliti Supra o anche Nordost, se ti piace il suono aperto ed analitico. Infine, non metterei mai e poi le Sonus Faber Concerto o le Totem Staff attaccate alla parete di fondo. Sarebbe un suicidio sonoro :-)
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Scelta amplificazione
Caro Cadeddu,
come molti audiofili sono stato preso, dopo un lungo periodo di interventi non sostanziali sull'impianto, da smanie di cambiamenti più radicali. Il mio impianto risale al 1995-96 ed è così composto: lettore cd EAD 1000 III serie che sto usando come meccanica perché in seguito ho acquistato un convertitore EAD 7000 III serie; pre Jeff Rowland Consonance; coppia di finali monofonici Magnum A 100 (60 w. classe A), diffusori Celestion 300. Cavi Mit serie magnum sia di potenza che di segnale.
Ho cambiato sorgente e casse rispettivamente con YBA cd 1 serie sigma e Vantage Martin Logan. Sono molto, molto soddisfatto degli acquisti.
Per quel che concerne l'amplificazione ho deciso, anche per questioni di budget, di prendermi una sosta. Questa sosta potrebbe però durare abbastanza a lungo anche per altri motivi.
Del mio pre Jeff Rowland sono decisamente contento. Ho provato il pre Yba 1 che suona benissimo anche se, ovviamente, in maniera diversa, ma è difficile fare classifiche. Per cui credo proprio che mi terrò il Consonance.
Sono perplesso sui monofonici Magnum adattissimi (con i loro 329 W.) alla bassissima sensibilità delle Celestion, ma che ora sono forse surdimensionati per casse ad alta sensibilità e con woofer amplificato. Forse potrei pensare a qualcosa di più raffinato anche se con meno potenza come Yba 1, Pass Labs X 150.5, o Classé CA 2200.
D'altra parte ora posso usare al minimo i due monofonici che finiscono per funzionare quasi sempre in classe A. Cosa dici, mi tengo anche quelli?
Un saluto molto cordiale,
Paolo - E-mail: 55220 (at) unige.it

LC
Caro Paolo,
se il suono ti soddisfa non cambiare! Il fatto che i Magnum vengano usati ad un livello più basso non ha alcuna rilevanza ai fini delle prestazioni, anzi! Se proprio volessi cambiare prova a valutare un finale Jeff Rowland, invece. Si trovano con una certa facilità anche usati e sarebbero dei partners ideali per il tuo Consonance. Tieni però conto che non è affatto detto che il risultato finale ti soddisfi di più. Quel che dico sempre è che - una volta raggiunto un ragionevole equilibrio - sia meglio fermarsi per un bel po': sedersi, ascoltare la Musica e comprare dischi. Il tarlo dell'upgrade ricomincia a "rodere" da solo, senza troppi stimoli da parte nostra, non temere. Quando comincerai a sentire l'esigenza di cambiare - cioè quando ti concentrerai solo sui difetti del tuo impianto e non più sui pregi - allora potremo riparlarne.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ritorni
Un saluto a tutti. Da qualche mese sono tornato a un'antica passione: l'ascolto di musica. In questo sono stato aiutato da più fattori:

  1. il palinsesto televisivo
  2. il vostro sito
Sto cercando di costruirmi un sistema con parti acquistate usate e "residui" trovati in casa. Il sistema attuale è così composto: Ascolto prevalentemente musica da camera in una camera di circa 4x5 metri ho due problemi:
  1. Il piatto Thorens è in ottime condizioni. Ha un braccio TP11 II con portatestina TP62 Aveva una testina empire op2 con puntina completamente esaurita. Questa sembra pressoche introvabile. Conviene cercare comunque la puntina o conviene sostituirla con una nuova? Ho in casa una testina philips gp400 e volevo montarla per provare il piatto ma ho avuto notevoli difficoltà per via delle differenti dimensioni fisiche di questa: è molto più alta dell'originale al punto tale che con il braccio in piano non si riesce a sollevarlo dal disco. Se da sostituire cosa si più montare di nuovo?
  2. Ho sentito delle casse "Grand Piano" della Sonus Faber sono eccessive per il mio ambiente d'ascolto?
Saluti,
P.S.: E' qualche anno che seguo il vostro sito complimenti per il modo "agnostico" con cui trattate gli argomenti, deve essere difficile per individui con un "credo" così forte!
Paolo - E-mail: paolo.collimedaglia (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
sul Thorens puoi montare una qualunque testina "moderna" ad esempio una Grado (da Black in su), una Ortofon serie OM, una Sumiko, una Goldring...tutto dipende da quanto sei disposto a spendere e da cosa riesci a trovare. Le testine in tuo possesso meglio metterle in un cassetto, in tutta franchezza. Magari il ricambio della Empire si trova, ma rischi di pagarlo quanto una testina completa, nuova e di qualità superiore.
La testina Philips potresti montarla ma devi "alzare" la torretta del braccio: controlla alla base di questo, dovrebbe esserci una vite a brugola. Allentandola dovresti essere in grado di alzare o abbassare il braccio facendolo scorrere nella sua sede, adattandone l'altezza alla nuova testina. Non che ne valga la pena, ma è una procedura che potrà esserti utile anche nel caso decidessi per una testina nuova.
Per quanto riguarda i tuoi diffusori, puoi senz'altro sostituirli con le Concerto Gran Piano, in una stanza di 20 mq si possono inserire diffusori anche più "importanti" come dimensioni, a patto di avere lo spazio fisico da dedicargli: una parete possibilmente libera e la possibilità di distanziarli dagli angoli e dalla parete posteriore.
Non vedo altre controindicazioni.
Grazie infine per i complimenti sul nostro approccio "agnostico". Vedi, non è vero che abbiamo un "credo" forte, abbiamo solo tanta Passione. Non crediamo ai dogmi di certa fede audiofila, ci fidiamo solo delle nostre orecchie e ci piace sperimentare e metterci in discussione, sempre.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Effetto delle recensioni
Ciao Lucio.
Qualche settimana fa ti avevo contattato per avere un consiglio per un upgrade dell'amplificatore nel mio impianto così composto:

e mi avevi risposto nelle Rubrica della Posta n.366. Avevo ascoltato diversi amplificatori e alla fine la scelta si era ristretta al Primare I30 e all'Exposure 3010. Le mie orecchie e probabilmente la preferenza personale, mi hanno spinto verso l'Exposure 3010, che anche tu mi avevi consigliato in un successivo contatto e così l'ho acquistato.
Dopo la premessa arrivo al punto.
Come credo facciano in tanti, una volta individuati gli apparecchi preferiti, ne ho cercato le recensioni o comunque informazioni che spiegassero pro e contro, ma le recenzioni relative all'Exposure sono totalmente contraddittorie.
--Su Audio Review viene descritto come un amplificatore che lascia passare la maggiore parte delle informazioni ma carente di morbidezza e che necessita di particolare cura nella scelta degli altri componenti della catena. Personalmente ho interpretato queste caratteristiche come "molti alti e dettagli, pochi bassi".
--Su HiFi Choice era stato valutato come Best Buy nel 2003 e nella successiva prova comparativa di novembre 2005 non ha avuto una valutazione ufficiale perché l'ampli con il quale è stato fatto il test è risultato difettoso e una volta sostituito non aveva più valore il test. Comunque è stato valutato come corposo e armonioso con una scheda phono di valore.
--Infine What HiFi, in un'altra prova comparativa, lo ha "bastonato" duramente ritenendo altri amplificatori del test (Unico SE, Myriad, Cyrus) molto migliori in termini di dettaglio.
Questa varietà di interpretazioni mi ha fatto impaurire ai primi ascolti a casa del nuovo arrivato, perché effettivamente all'inizio i piatti della batteria erano piuttosto nascosti, ma andando avanti con il rodaggio stanno venendo fuori. (Al momento avrà raggiunto 10 ore di funzionamento).
Per completare l'autolesionismo, ho fatto anche un confronto col T-Amp riscontrando che quest'ultimo ha gli alti più brillanti e puliti, facendo apparire i piatti della batteria ben posizionati e lontani dalle casse. (Sui bassi però non c'è confronto.) Negli ascolti che ho effettuato dell'Exposure, sono sempre stato convinto del suono, anche perché l'ho ascoltato con le casse Totem, e quindi credo (spero!!!) che andando avanti col rodaggio ritroverò il suono che mi era piaciuto.
Però il dubbio mi rimane: quale delle recensioni è quella più realistica? E' normale che ci sia così tanta differenza tra le recensioni di riviste comunque importanti nel settore?
Ciao,
Roberto - E-mail: roberto.gitto (at) litopat.it

LC
Caro Roberto,
quando scrivo di giudicare con le proprie orecchie SEMPRE mi riferisco esattamente a questo devastante effetto che le opinioni di altri possono avere sul nostro (pre)giudizio. Le recensioni possono servire come "indicazione" di massima, specie se si è individuato un recensore di gusti simili ai propri. Leggere tante recensioni diverse non sempre è un bene, perché talvolta possono sembrare discordanti (e magari non lo sono).
Quel che sto cercando di dirti è che intanto devi finire il rodaggio (almeno altre 40 ore), poi devi dimenticarti tutto quello che hai letto e sederti ad ascoltare. Ti piace quel che senti: SI/NO? E' davvero tutto qui. Altre persone, con gusti differenti dai tuoi potranno anche esprimere pareri diversi, ha poca importanza se tu sei soddisfatto. NON lasciarti influenzare, altrimenti non ne esci vivo e cominci a cambiar componenti cercando di seguire quelli che incontrano di più il consenso della maggioranza e NON il tuo gusto.
Sarà che io mi sono sempre trovato d'accordo con le minoranze ;-) ma davvero credo che la ricerca del consenso in una questione come quella del gusto personale sia molto, molto pericoloso. Come cantava un signore: "piacere a tanta gente è una GABBIA seducente". Parole sante. Tu sei unico, il tuo gusto ed il tuo impianto nel tuo ambiente lo sono. Tutto il resto non conta.
Infine, due parole sui test in batteria tanto cari a certe riviste inglesi. In tutta franchezza prenderei sempre con le pinze ciò che scrivono le riviste, incluse quelle anglosassoni. Basta tenerle d'occhio per un po' per capire che - a seconda dei periodi - solo certi marchi fanno benissimo e meritano le stellette e gli altri fanno schifo. Non so, io tendo a diffidare da questo tipo di posizioni "curiose".
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Problema coi bassi
Carissimo Direttore,
Le scrivo per chiederle un suggerimento, vista la mia scarsa esperienza in materia. Seguendo alcuni dei suoi consigli ho messo su un impianto così composto:

Rispetto al vecchio compatto che avevo, la qualità del suono è migliorata in modo davvero significativo: riesco a percepire dettagli che non avevo mai apprezzato prima, anche su CD ascoltati decine e decine di volte; c'è una maggiore resa di tutti gli strumenti; riesco perfino ad alzare il volume (condomini permettendo) senza rischiare di mandare in distorsione i suoni! E' come aver riscoperto il gusto di ascoltare la mia musica preferita.
Tuttavia ho delle perplessità sul corretto bilanciamento dei bassi. Cerco di spiegarmi meglio. La stanza è un soggiorno di dimensioni 6x4,5x3, con divano sulla parete retrostante alle casse, librerie, un tappeto e una poltrona situata di fronte alle casse come punto ideale d'ascolto.
Pur mettendo i diffusori a una distanza di circa 70 cm dalla parete di fondo e da quelle laterali, nella riproduzione di alcuni CD [ad esempio "Le nuvole" di De Andrè, oppure "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" dei Beatles] noto una presenza troppo accentuata dei bassi col risultato di generare una sensazione di "affaticamento" nell'ascolto. Al contrario, con altri CD [ad esempio "Kind of Blue" di Miles Davis, oppure "Heavy Weather" dei Weather Report] questo non accade e il risultato mi appare ben equilibrato sotto ogni aspetto: caldo ma non stancante.
Mi rendo conto (adesso molto più di prima) che ogni CD fa storia a sè perchè ha la sua specifica qualità di registrazione, ma non capisco se è il mio orecchio a non essere più abituato a gustare certi livelli di bassi (nel vecchio compatto erano pressocchè spariti), oppure se in effetti c'è qualcosa che non va nella disposizione dell'impianto e dell'arredamento.
N.B. Provando ad agire sulla manopola dei Bassi dell'ampli, riesco a controllare un po' la resa finale sui CD che mi risultano troppo sbilanciati sul basso, ma non penso sia questa la strada da seguire: io preferirei non agire mai sui controlli dell'ampli per rispettare il suono originale registrato nel CD.
Scusandomi per la lunghezza della lettera, Le rivolgo ancora i miei complimenti per la sua rivista on-line.
Saluti,
Roberto - E-mail: roberto_scalia (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
i 70 cm di distanza dalla parete posteriore e da quelle laterali probabilmente non sono sufficienti, nel tuo ambiente con quei diffusori. Però, se proprio di più non puoi, tenta strade alternative. Prendi della gommapiuma molto spessa e realizza due cilindri che serviranno da "tappi" per gli sbocchi del reflex delle tue casse. Fai diversi tentativi, dalla chiusura parziale fino a quella totale. Il fenomeno che lamenti dovrebbe essere in questo modo grandemente ridotto.
Ancora, se i diffusori non fossero già dotati di punte, potresti provare ad utilizzarle, magari con delle sottopunte. Un certo effetto "asciugante" delle punte potrebbe essere benefico. Poi il tappeto: se non è già davanti alle casse prova a metterlo tra queste ed il punto d'ascolto. Infine, se tutto dovesse fallire, dovrai rassegnarti all'utilizzo di trappole per i bassi, da sistemare negli angoli della sala d'ascolto.
Una nota a margine: certi dischi hanno tanti bassi. Ne hanno in quantità esagerata, volutamente esagerata...e così devono suonare. Questa smania tutta audiophil-chic di avere il basso sempre pulitino e controllatino va contro ogni buon senso. Nella vita reale il basso non è sempre così, anzi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 1000 €
Caro direttore, leggo la sua rivista on line da tempo e Le faccio i complimenti per la chiarezza, competenza e l'assortimento dei temi, se gentilmente avrà da perdere un po' di tempo le volevo porgere il mio quesito.
Posseggo il seguente impianto:

Il tutto è cablato con ottimi cavi segnale della GeBL (quanto meno sono costati molto con connettori dorati e "recita la descrizione" di assoluto riferimento), camera d'ascolto 6x4 m, tende doppie, diffusori posizionati ai lati opposti del lato più lungo della camera in mezzo ad una parete attrezzata, e poggiati su piedistalli della Solidsteel con terminali a punta, no tappeti.
Ascolto prevalentemente Vinile e musica leggera/pop. Sono moderatamente soddisfatto della resa, anche se mi piacerebbero un po' più di bassi, desideravo sapere come si può migliorare, su quale elemento intervenire o se devo cambiare tutto, o anche se pensare ad un bi-wiring. Il mio budget al momento è di circa 1000 euro.
In attesa di un suo autorevole parere.
Cordiali saluti,
Raffaele - E-mail: raffaele.galligano1 (at) alice.it

LC
Caro Raffaele,
la disposizione non mi pare ottimale, se ho ben compreso la tua descrizione. Se la parete lunga è di 6 metri ed i diffusori sono posizionati "ai lati opposti" devo dedurre che o sono molto distanti tra loro e magari vicini agli angoli oppure stanno su due pareti diverse. Non mi è chiara la posizione della parete attrezzata, ma immagino stia nello spazio tra i due diffusori. In ogni caso sono decisamente troppo lontani tra loro ed è normale che senta un certo senso di "vuoto", anche in gamma bassa.
Il fatto che manchino tappeti tra essi ed il punto d'ascolto e che i diffusori siano i B&W DM 602 mi fa immaginare un suono sbilanciato verso la gamma medio-alta, correggimi se sbaglio. Non è che manchino i bassi, semplicemente sono sopraffatti dal resto dello spettro audio.
Come prima cosa proverei a mettere un tappeto ed a posizionare in maniera più ortodossa i diffusori, cercando di formare un triangolo d'ascolto non troppo isoscele. In caso di fallimento, potresti provare a sostituire i diffusori con altri dal timbro più morbido e caldo. Con 1000 € in tasca penso a Opera (le Platea, ad esempio), oppure KEF Q5, Quad 21L, Chario Hiper 1000 Tower.
Prima di qualunque cambiamento, comunque, intervieni su posizionamento ed ambiente, altrimenti rischi di vanificare la spesa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

PC, DAC e dintorni
Cari Direttore e staff di TNT-Audio, premetto che, come molti che vi scrivono, non sono un audiofilo ma mi piace ascoltare bene la musica. Sono un informatico (e qui cominciamo male dirai tu :-)) e ti preannuncio questo perché è significativo sulla questione che ti porrò.
È da tempo che vorrei aggiornare il mio impianto, attualmente piuttosto scadente, con qualcosa di buona qualità, non elevata per questioni di budget (intorno ai 1000 euro fra ampli e casse); diciamo un entry-level audiophile.
Ritorno alla premessa, come dicevo sono un informatico per lavoro e per passione e pur avendo un certo numero di cd ascolto molta musica tramite PC o simili, dal rock al jazz, possibilmente con pezzi registrati con formati senza perdita (lossless) di informazioni o in mp3 con alta frequenza di campionamento (o meglio con VBR) e bassa compressione.
Per questo motivo avevo pensato di utilizzare un PC come sorgente, ma sono stato frenato dal fatto che ovviamente la qualità audio che un PC mi può fornire vanificherebbe la scelta di un un buon ampli e buoni diffusori. Di recente però alcuni PC (o schede audio) dispongono di un uscita digitale, per cui mi sono deciso a fare il passo.
Un negoziante, avendogli chiesto qualcosa di poco ingombrante, mi ha proposto le Bose Acoustimass 6 con un amplificatore DENON 1705. Prima di comprarlo ho provato ovviamente a cercare recensioni e qui mi sono imbattuto nella vostra rivista che, devo dire, mi ha illuminato. Grazie ;-)
Leggendo un po' di articoli e messaggi dei lettori mi sono convinto innanzitutto che non mi serve un impianto per l'HT (anche se lo userò ugualmente per vedere i film, non è il mio interesse principale e non mi interessano molto gli effetti dell'HT). Mi sono anche convinto che i diffusori dell'Indiana Line potrebbero andarmi bene e in ultimo sono rimasto colpito dalle recensioni e dai commenti relativi al T-Amp. A questo punto le domande:

  1. Utilizzando un PC (pensavo ad un bel, esteticamente ma anche qualitativamente, Mac Mini con uscita SPDIF) ma delegando la conversione D/A a qualcun altro, può questa essere una scelta corretta o è comunque un'"audio-oscenità" ;-) per qualche motivo che ancora evidentemente non ho compreso?
  2. Non sono ancora convinto sul modello dei diffusori ma, considerando che la posizione probabilmente non sarà ottimale, aggiungere il sub alle IL Arbour 5.40 può essere un vantaggio rispetto alle sole 5.30? Ovviamente vorrei prima sentirle. Anche le 5.20, ma sto aspettando una risposta dalla Alcor da un po' di giorni per sapere chi vende le IL nella zona di Pisa.
  3. Nell'ipotesi di optare per il T-Amp, che non ha un ingresso digitale, dovrei utilizzare un DAC? Potrebbe essere il Monica2 o ci sono differenti formati digitali? Esiste qualcosa di già pronto ma non troppo costoso? Potrei avere un risultato migliore rispetto a prendere il DENON?
  4. Come avrai capito non posso/voglio assemblare e/o modificare. Il Super T-Amp ha delle migliorie che giustificano il costo? Lo avete provato?
Scusami se sono stato prolisso ma parlando con colleghi e amici, mi sono accorto che sono in molti ad avere i miei stessi dubbi ed esigenze e quindi siete gli unici che possono darmi e darci dei consigli significativi.
Grazie per l'ulteriore illuminazione.
Raffaele - E-mail: raf (at) ifc.cnr.it

LC
Caro Raffaele,
in generale non ritengo l'utilizzo di un PC una scelta ideale per ascoltare Musica. Problemi di scheda audio a parte, che minimizzeresti utilizzando magari la sola uscita digtale, il PC non è esattamente il componente ideale: rumori di ventole, interferenze di ogni tipo iniettate in rete elettrica e possibili interferenze RFI/EMI in area circostante....insomma, se proprio non puoi farne a mano...OK, però sappi che non è la cosa ideale.
Detto questo, e posto che utilizzerai l'uscita digitale, ti serve un DAC esterno, un ampli ed una coppia di casse. Il DAC esterno dovrà essere già "pronto" e non da assemblare, vista la tua scarsa propensione per il DIY. Il
Monica 2 della DIY Paradise, nella sua versione più completa, non ti costringerebbe a chissà quali sforzi costruttivi, però. C'è da dire anche che, alla fine, il costo potrebbe non essere lontano dai 150-200 € (completo) e per questa cifra si trovano ottimi DAC usati di qualche anno fa. Un lettore mi ha scritto la settimana scorsa dicendo di aver trovato un Audiolab 8000 DAC a 220 €, ad esempio. Ma si trovano anche cose tipo Audio Alchemy, Musical Fidelity, i primi North Star Model 3 etc per cifre molto simili.
Magari fatti un giro sui siti di usato hifi e su Ebay e poi sentiamoci di nuovo.
L'amplificazione, specie se non hai una stanza molto grande, potrebbe anche essere fornita dal T-Amp. Il nuovo Super T-Amp, che stiamo provando, ha un cabinet più comodo e carino, connettori come si deve e persino l'alimentazione già incorporata. Anche all'interno tutta la scheda è costruita con criteri più audiophile. Tenendo conto che a farselo in casa si spenderebbe probabilmente di più, già così mi sembra un acquisto abbastanza sensato. E' pur vero che la cifra si avvicina pericolosamente ad una zona nella quale si trovano, nuovi o usati, ampli integrati con molti ingressi (il Super T-Amp ne ha sempre uno solo) e tanta potenza in più. Magari la qualità del suono non è confrontabile, ma la versatilità d'uso avrebbe il suo peso. Un po' dipende da te, da quel che cerchi.
Lascerei definitivamente perdere amplificatori per HT, inutilmente complicati (per i tuoi scopi) e dal rapporto qualità/prezzo - per un ascolto solo stereo - decisamente poco interessante.
Per quanto riguarda i diffusori prova anche a valutare Klipsch, che hanno una sensibilità elevata, adattissima all'uso coi pochi watt del T-Amp. Dai un'occhiata, anche in questo caso, all'usato e già che ci sei, vedi se riesci a trovare - sempre usato - qualche modello della francese Triangle.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

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