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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Lettore Philips CD 840: to tweak or not to tweak?
  2. Alimentazione dell'impianto
  3. Upgrade con 1500 €
  4. Nuovi diffusori con 1500 €
  5. Scelta analogica
  6. Impianto Rega
  7. Diffusori a torre
  8. Lettore CD usato sotto i 1000 €
  9. Dubbi su impianto
  10. Sostituzione & upgrade condensatori

Lettore Philips CD 840: to tweak or not to tweak?
Gentilissimo Sig. Cadeddu, ho da poco scoperto il vostro sito, al quale mi collego quasi giornalmente per aumentare le mie conoscenze e cercare di migliorare la resa del mio impianto composto da:

Sono abbastanza soddisfatto della resa, anche se, talvolta, mi piacerebbe un po' di potenza in più e un po' più di bassi, ma penso che questo sia il prezzo da pagare alle piccoline.
Visto che non sono molto esperto al riguardo, desidero sapere se e come si può intervenire sul lettore cd per migliorarlo, in quanto non ho trovato articoli su internet che riguardassero questo lettore in particolare. In attesa di un suo autorevole parere, cordiali saluti.
Giuseppe - E-mail: giuarma (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
gli interventi che si possono fare su qualunque lettore CD sono più o meno quelli che abbiamo descritto per alcuni prodotti come il CD 63 della Marantz ed il Teac CDP 1100. Senza entrare in complicati (e pericolosi) interventi a livello circuitale, ci si può limitare alla sostituzione del cavo d'alimentazione (ad esempio con un autocostruito
TNT Merlino CD), all'uso di piedini smorzanti di qualità superiore (BrightStar Isonode, Vibrapod etc.) ed all'insorizzazione del cabinet (blue-tac in punti strategici, fogli antirombo etc.). Sono interventi reversibili e di basso costo, comunque piuttosto efficaci.
Se anche questi interventi non si rivelassero soddisfacenti allora consiglierei l'acquisto di un DAC separato. Nel nuovo ci sono tanti prodotti interessanti anche per cifre modeste (intorno ai 500 €: Harmony Design DA 9, Audio Nemesis DC1 etc.) e nell'usato la scelta si amplia notevolmente (Audiolab 8000 DAC, vari modelli NorthStar, Musical Fidelity X-DAC etc.). Certamente un DAC esterno di questo tipo farà fare un salto sostanzioso al suono della tua sorgente digitale. E' abbastanza importante non lesinare sulla qualità del cavo digitale. Un buon cavo che costa poco e va bene (che consiglio spesso) è il Supra Trico. Ovviamente sto ipotizzando che il CD 840 abbia l'uscita digitale coassiale, ne sono abbastanza sicuro (se la memoria non mi inganna) ma faresti bene a controllare :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alimentazione dell'impianto
Caro Lucio,
Grazie per la tua cortese ed utile risposta. Ho letto con grande interesse sul sito il materiale relativo ai cavi di alimentazione, e mi sto preparando a fare un po' di autocostruzione di TTS, Merlini e "magheggiamenti" vari :-). Organizzandomi mi sono accorto che, alla fine, avrò bisogno della classica ciabatta mutipresa, componente su cui mi sono fatto varie domande. Mi sembra chiaro che le normali ciabatte con le loro lamelle di ottone forniscono un cattivo servizio all'audio; in più dopo aver tanto lavorato per schermare i cavi la multipresa rimane inerme alle interferenze.
L'ideale quindi dovrebbe essere una multipresa 1) con prese "discrete", cablabili singolarmente, ma anche 2) con una forma di schermatura. Esistono ciabatte con involucro in metallo (che a quel punto va fisicamente collegato a massa, giusto?), sono quelle utilizzate negli rack da 19" per apparecchiature informatiche (reti soprattutto) oppure quelle (spesso in alluminio) per uso ospedaliero. Dai minimo 60 Euro delle prime si superano agevolmente i 120 Euro per le seconde (a cui assomiglia molto quella della Supra...). Ma non sarebbe nemmeno difficile costruirle (magari ottenendo un veste estetica migliore) con un contenitore in metallo da elettronica o da stage box sul cui coperchio fissare supporti e prese "domestiche" oppure inserendo una barra DIN ed apparecchi modulari. Andando sulla plastica, ci sono le ottime Vimar con prese Schuko multistandard (già cablate, curiosità, con cavo solid core), oppure si compongono usando le classiche scatole da esterno stile Gewiss con prese a scatto.
Le mie domande, a questo punto, sono:

  1. Di qualunque tipo di multipresa si parli, io la cablerei internamente con la stessa struttura usata per il cavo di alimentazione, quindi utilizzando la tripletta di conduttori twistata e, nel caso della multipresa in plastica, conservando e cablando anche la schermatura. Che ne pensi?
  2. Aempre "a naso" io eviterei il cablaggio "a ponte" da una presa all'altra e, soprattutto per rispetto di masse e schermature, userei un cablaggio "a stella". Che ne pensi?
  3. E' il caso quindi di andare decisamente verso la multipresa metallica oppure una in plastica con cablaggio interno schermato potrebbe essere valida?
  4. A questo punto mi piacerebbe inserire all'ingresso della multipresa una forma di flitraggio, ad esempio una vaschetta filtrata IEC. E' da riservare solo ai componenti più sensibili come CD e pre phono o è meglio applicarlo a tutto l'impianto? Tra le varie tipologie circuitali per questi filtraggi "di base" ne esistono di migliori o peggiori?
  5. C'è chi dice che i cavi di alimentazione "audiofili" dovrebbero essere abbastanza lunghi, a me verrebbe sopontaneo tenerli il più corti possibile per accorciare le "antenne". Che ne pensi?
  6. Un'ultima domanda. Appena cambierò le casse mi lancerò senz'altro nella prova di FFRC e Triple T. Penso che in questo caso utilizzare cavi di "serie migliore" come Cat 5e o 6 dovrebbe essere meglio. Ed usare gli stessi cavi, ma schermati? In tal caso, lo schermo sarebbe da collegare al negativo dell'uscita altoparlanti dell'ampli o al "phono ground" che, mi pare di capire, dovrebbe essere una massa tecnica e non di alimentazione?
Grazie mille per la pazienza,
Luca - E-mail: luca.martini (at) libero.it

LC
Caro Luca,
sono d'accordo su tutte le tue osservazioni. La multipresa metallica può avere dei vantaggi, in effetti. Se non ti viene troppo complicato, usa quella. Per quanto riguarda il filtraggio, sarebbe bene che ogni apparecchio fosse singolarmente filtrato ma anche un filtro a monte di tutta la ciabatta fungerebbe allo scopo (io uso delle ciabatte realizzate in questo modo). Una bella ciabatta commerciale, ben realizzata e cablata, la trovi nel catalogo della
Systems & Magic di Roma.
Per quanto riguarda i cavi d'alimentazione, sulla lunghezza ci sono teorie discordanti. Certo che troppo corto non ha senso, diciamo che una lunghezza minima potrebbe rendersi necessaria per "catturare" i disturbi aerei e mandarli a terra.
Infine, per i cavi di potenza, puoi provare con cavi CAT5 schermati ma pare proprio che i risultati siano peggiori. In ogni caso, se proverai, collega la calza al polo negativo dell'uscita diffusori o al ground dell'ampli.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 1500 €
Mi scusi se approfitto della Sua notevolissima cortesia, ma vorrei fare qualche cambiamento mirato all'impianto stereo per sentire la musica in modo più definito, con un migliore fronte sonoro, corposo ma non stridente o metallico, cioè una qualità media accettabile. Sarei disposto ad investire c.a 1000,00/1500,00. Gradirei moltissimo un Suo parere che, senza sviolinare, ho letto come sensati e di elevata conoscenza.
Tenuto presente che ascolto musica rock (cave, young, van morrison, Bryan adams, ecc) jazz (jarrett, coltrane, m davis,..) italiana (cantautori), mozart, beethoven , bramhs, ..
L'attuale attrezzatura è così composta. Ampli proton am 455 pro collegato alle Tannoy Sixes ed al Marantz cd60 (con quest'ultimo, cavi in argento puro isolati). Il suono di questi attrezzi non mi sembra adeguato alle mie aspettative (preciso che ho un secondo ampli Yamaha 386, ma non credo che sia migliore; il lettore cd mi sembra discreto (almeno con le Sennheiser 650 si dimostra tale). Le casse le avevo comprato proprio dopo aver letto una Sua nota in merito.
Tra queste opzioni, tenendo il Marantz finchè dura, ce n'è una accettabile? Sostituire il Proton: con amc 3150 A o con Harman Kardon 680? Occorre sostituire le tannoy? Con delle Proac? Ho sentito delle Magnat tedesche.
Aggiungo che credo prima di procedere a qualsiasi cambiamento, cercherò di provare un amplificatore valvolare. Credo che le tannoy che hanno una resa di 90 db possano essere utilizzate. Per completare, specifico che il luogo di ascolto ha una resa neutra avendo specificamente insonorizzato le pareti non tanto per ascoltare ad alto volume (qualche volta non guasta) ma per una resa acustica migliore, infatti ogni suono finisce praticamente dove viene prodotto.
Cordiali saluti,
Nicolò - E-mail: nicola.accardo (at) virgilio.it

LC
Caro Nicolò,
un punto fermo nel tuo impianto dovrebbe essere proprio l'ampli Proton AM 455 Pro: ottimo, versatile, pilota qualunque diffusore. Il lettore CD è un po' vecchiotto e certamente oggi si trova di meglio nella sua fascia di prezzo però forse un passo in avanti sensibile lo otterresti soltanto sostituendo i diffusori. Non so quali Magnat tu abbia ascoltato e non mi è chiaro se ti siano piaciute oppure no. In tutta sincerità, io ci vedrei bene delle ProAC Studio 125 o successive, si trovano con facilità anche usate. In alternativa direi KEF Q5 o Q7, Dynaudio Audience 62 o 72, Opera Platea o Rega Jura o Ela. Cerca di ascoltare qualcosa tra queste proposte e, se vuoi, sentiamoci in seguito per una scelta finale. Ovviamente, sto immaginando che abbia già curato nei minimi particolari il posizionamento dei tuoi attuali diffusori...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 1500 €
Gentile Direttore,
dopo 25 e più anni di onorevole e duro lavoro, decido di mandare - finalmente! - in pensione il mio vecchio impianto composto da ampli Luxman L3, cd player Marantz 67 mkII, diffusori Celestion Ditton 33.
Mi ritrovo ad acquistare a prezzo conveniente su Ebay un integrato Harman/Kardon hk680 ed un cd player Musical Fidelity CD1, ed arriva ora il momento dei diffusori: che, ovviamente, vorrò provare prima di acquistare.
Per gusto personale e per preferenze musicali (classica, elettroacustica, corale, avantgarde, folk, ma anche elettronica, elettrica, pop) sarei orientato ad un suono neutro, inglese, senza "effetti speciali", che andrà a riempire un ambiente di circa 18 mq. senza tendaggi.
Avrei pensato alle ProAc response 1sc, alle Monitor Audio Studio 20 SE, ma mi sono imbattuto anche in offerte di Quad 63, Thiel CS 3.5., Opera Diva da stand. Lei che ne pensa, soprattutto in rapporto agli altri due componenti della catena? L'ampli mi sembra ben equilibrato, anche capace di definire con precisione e dettaglio, forse il cd player è da mettere in discussione, considerando che ai diffusori vorrò dedicare un budget di almeno 1.500 euro? E, se occorre, metterò mano al mio povero portafogli per altri 1.500 euro da dedicare a cavi e/o ad un altro cd player, ma eviterò senz'altro di precipitare nel girone dei dannati, insoddisfatti e senza pace!!
Le sarei grato di qualche suggerimento, auguri e complimenti per il suo prezioso lavoro
Peppe - E-mail: costabilepeppe (at) libero.it

LC
Caro Peppe,
se per la cifra che hai preventivato riuscissi a portarti a casa delle Thiel CS 3.5 ...non esitare!!! In 18 mq credo tu possa permetterti anche dei diffusori da pavimento, a patto di avere un po' di spazio a disposizione per il posizionamento corretto. Non toccherei ampli e CD player, per ora, ed aspetterei l'ingresso dei nuovi diffusori per capire ed eventualmente maturare nuove esigenze.
Qualora il posizionamento fosse un problema, allora opta per diffusori piccoli da supporto. In quest'ottica, sia le ProAC Response 1 che le Opera Diva sarebbero una buona scelta, con le italiane che offrono un suono tendenzialmente più "caldo". Naturalmente, devi ascoltare e fare le tue valutazioni sul campo.
Per quanto riguarda i cavi, non chiarisci quale sia la tua situazione attuale, quindi non so aiutarti molto. Certo è che l'impianto che stai costruendo merita attenzione anche da questo punto di vista. Non è necessario svenarsi, nell'usato, specie coi cavi, si compra bene e senza troppi rischi.
Ovviamente, valuterei il discorso cavi solo DOPO aver acquistato (e capito) i nuovi diffusori.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Scelta analogica
Ciao mi chiamo Luca e ti scrivo da Bologna, prima di iniziare con la discussione volevo farti i complimenti per il lavoro gratuito che stai facendo per tutti noi. Volevo ringraziarti per tute le ore che passi a provare e riprovare gli apparecchi audio considerando che ogggi forse il bene più prezioso è prorpio il tempo libero...
Volevo porti un quesito: io ascolto quasi solo vinile, non è questa le sede per dire cosa è meglio o peggio, e voglio finalmente comprare un giradischi il più possibile "definitivo". Voglio anche che questo sia la base di partenza per la costruzione di un nuovo impianto diciamo dal budget totale (cavi esclusi tanto mi costruirò i vostri) sui 4000 euro sul prezzo del nuovo, diciamo una spesa oscillante tra i 1000 e 1500 euro a pezzo. Ho guardato cosa propone il mercato e sono arrivato alle seguenti possibilità:

  1. VPI scout (circa 1000 euro)
    il prezzo mi sembra buono per il prodotto in questione ma non ha il braccio, il suo costa troppo e penso che monterò un rega rb 250-300 magari usato. Leggendo Suono mi sembra di aver capito che l'accoppiata dovrebbe dare buoni risultati. Conosco poco questa azienda statunitense che produce costosissimi giradischi.
  2. Roksan Radius (1300 euro circa)
    questo giradischi è già completo di braccio e il rapporto prezzo prestazioni mi sembra veramente notevole. Inoltre credo che essendo prodotti che escono dalla stessa azienda l'insieme braccio giradischi dovrebbe essere uniforme.
  3. J. Michell Gyro SE (circa 1400 euro)
    Leggendo la vostra rivista questa azienda mi sembra faccia prodotti di ottimo livello, con questi soldi però rimango senza braccio e non saprei quale mettere.
Lei cosa sceglierebbe tra queste soluzioni? Io a forza di pensare ho solo fatto della confusione e non so più cosa fare.
Le chiedo cortesemente un consiglio su quale sceglierebbe tra questi e se ne conosce di suggerirne altri che non ho preso in considerazione per la mia scarsa esperienza.
La ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi.
Distinti saluti,
Luca - E-mail: luca.ballotta (at) libero.it

LC
Caro Luca,
premesso che tutte e tre le soluzioni mi paiono ottime ed interessanti, la mia preferenza personale andrebbe al Gyro SE, da equipaggiare con un braccio Rega RB 300, partner ideale per questo giradischi, tant'è che la stessa Michell ha realizzato il suo Tecnoarm su base RB300. Solo se la soluzione dovesse sembrarti troppo costosa (ma considera che un RB 300 si trova usato in UK per poche sterline) passa al piano B, cioè all'ottimo Roksan Radius.
Tieni conto però che il Gyro SE è una sorta di "sistema aperto" che ti permette grande libertà di "movimento" in tema di upgrade futuri ed è certamente la base idonea anche per impianti di livello molto, molto elevato. Secondo il mio personalissimo parere, poi, è uno dei giradischi più belli ed eleganti in commercio: appariscente ma non "chiassoso" come molte realizzazioni troppo estreme o come certe soluzioni al limite del kitsch in oro, marmi ed ottoni vari. Lo trovo persino più bello del Gyro tradizionale che, per colpa di tutta la struttura il plexyglass si fa notare un po' troppo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto Rega
Gentili amici,
avrei bisogno di un consiglio e credo voi potreste essere davvero preziosi: non mi dilungherò affatto soffermandomi soltanto per dire che leggo spesso e volentieri la vostra "pagina" sempre ricca di perfette descrizioni consigli e professionalità.
Ed ecco il quesito: sono in procinto di affrontare una modesta spesa per rinnovare il mio parco hifi e dopo molto curiosare avrei deciso per l'accoppiata ampli Rega Mira 3 phono e casse Wharfedale Diamond 9.2. Considerando che sono già possessore di un piatto Rega Planar 3 ed ascolto in prevalenza musica che va dal blues a progressive rock passando per qualche cantautore fino al jazz e classica chiedo consiglio a voi sarà stata buona la scelta che sto per fare?
Vi ringrazio anticipatamente per la cortesia che mi userete nel rispondere ed ancora buon lavoro.
Con immensa fiducia,
Roberto - E-mail: roberto_62 (at) alice.it

LC
Caro Roberto,
immagino tu abbia già ascoltato la coppia presa in esame. Se è così e ti è piaciuta, non vedrei controindicazioni di sorta. La mia tentazione, al tuo posto, sarebbe quella di costruire una catena tutta Rega, compresi i diffusori. Se ti piace il suono british di Rega non fermarti davanti alla scelta delle casse! Prova ad ascoltare - immagino sia possibile farlo presso chi ti vende l'ampli - una coppia di casse Rega, le ARA se preferisci "bookshelf" o le Alya, da pavimento. Potresti anche cercare qualche modello superiore nel mercato di seconda mano.
Cura con attenzione il posizionamento dei diffusori e, se possibile, utilizza anche cavi Rega, per preservare una certa impronta di famiglia.
Se poi i diffusori Rega non dovessero piacerti, amen, credo che sarai comunque soddisfatto con le Wharfedale 9.2.
Quando avrai necessità di un buon lettore CD...un Planet usato non dovrebbe essere difficile da trovare :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori a torre
Gent.mo sig Cadeddu,
sono un neofita nel campo dell'hi-fi e le scrivo perché sono attualmente alle prese con l'assemblaggio di un impianto da posizionare nel mio appartamento, in un ambiente capiente (sala da pranzo) ma di dimensioni non eccessive.
Mi riferisco al classico impianto stereo, con assemblaggio di componenti anche di marche diverse. Personalmente, ho già scelto alcuni componenti che ritengo di buona fattura e dalle buone prestazioni... almeno per le mie necessità.
Il mio intento, infatti, non è quello di mettere insieme un impianto "stratosferico", facendo anche attenzione a non spendere cifre folli. Al momento i componenti da me acquistati sono i seguenti:

Da quanto sopra esposto, dunque, si evince che al momento non ho ancora acquistato le casse acustiche per l'impianto, anche perché non saprei onestamente cosa acquistare. Ho letto diverse recensioni sul suo sito, e non solo, ma non sono giunto ad una conclusione. Anzi, per dirla tutta, brancolo nel buio più totale. A tale proposito le chiedo se può darmi una mano, segnalandomi delle casse acustiche che possano bene adattarsi al mio impianto. Non cerco la "luna nel pozzo", ma solo un paio di buone casse, meglio se modello "TOWER" (per ragioni di spazio). Il mio intento è quello di acquistare due buoni diffusori, che mi permettano di sfruttare al meglio le capacità del mio modesto impianto, che non costino cifre spropositate.
Un mio amico da me interpellato mi avrebbe consigliato le seguenti casse acustiche: AR status 40 (le sue) o meglio ancora le AR status 50, perché (da quanto mi dice) questi diffusori hanno un canale che migliora la resa dei bassi perché impedisce l'annullamento dato dalla doppia spinta anteriore posteriore di segno opposto.
Cosa ne pensa lei. E' una soluzione praticabile?
Le sarei grato se potesse indicarmi marche ed alcuni modelli specifici, evitando di rimandarmi a siti dei costruttori o ad altri che trattano problematiche sull' hi-fi, perché sarei nuovamente punto e da campo.
Certo di una sua cortese risposta, la ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Paolo - E-mail: p.caroselli (at) virgilio.it

LC
Caro Paolo,
il mercato offre in effetti molte soluzioni ed orientarsi non è facile, specie per un neofita. L'idea sarebbe cercare di ascoltare il più possibile ma spesso chi comincia non ha neppure un'idea di quale debba essere il suono "corretto".
Ti fornirò pertanto una rosa di "buone" candidate, adatte al tuo novello impianto ed al tuo ambiente, per una cifra intorno ai 500 euro, che mi pare equilibrata nell'economia del tuo impianto.
Restando tra i prodotti italiani, dove acquistare diffusori è sempre stato conveniente, ti consiglierei di tenere in considerazione ed eventualmente valutare direttamente le
Aliante CNM Tower, le Indiana Line Arbour 5.20 e le Chario Syntar 100T. Si tratta di diffusori ben suonanti, adatti a diversi generi musicali, dotati di buona sensibilità ed esteticamente gradevoli, visto che li devi inserire in un soggiorno.
Anche la reperibilità è ottima e così pure l'assistenza post-vendita. Specie per chi è alle prime armi, avere a disposizione il telefono dell'Azienda costruttrice è mille volte meglio che doversi districare nei meandri dei distributori, che spesso cambiano pure senza preavviso.
Per quanto riguarda invece le AR Status non ho niente in contrario, sebbene temo di non aver capito il discorso del "canale" che farebbe il tuo amico. Credo che questi difusori si trovino anche su Ebay (ma nuovi) a prezzi molto, molto convenienti. Vista la minore diffusione rispetto ai modelli che ti ho consigliato sopra, una loro eventuale rivendita potrebbe essere più difficoltosa.
Qualunque sarà la tua scelta, cura con attenzione il posizionamento e vedrai che le soddisfazioni non mancheranno.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Lettore CD usato sotto i 1000 €
Caro Lucio,
eccomi a scriverti in qualità di neo-papà: la vera avventura inizia adesso! Prima di passare al quesito, una puntualizzazione in merito al nostro precedente scambio epistolare (vedi "Cambio di mentalità":
Lettere alla redazione Vol. 358).
Io non parlerei di terrorismo psicologico. Devo semplicemente sostituire degli arredi provvisori ed instabili, in quanto il piccolino potrebbe farsi MOLTO male. Per intenderci: la mia libreria è composta da vecchie cassette di legno per raccogliere l'uva, impilate semplicemente una sull'altra, tipo muro di mattoni. Dovendo cambiare e risistemare gli arredi nel mio soggiorno, ecco che si rende obbligatoria anche una sostituzione dei componenti più ingombranti dell'impianto hi-fi: i diffusori (possedevo delle Klipsch Heresy II).
Detto questo, procedo ad illustrarti la situazione: dopo aver venduto buona parte del mio precedente impianto, sono riuscito a mettere insieme la seguente catena:

I diffusori distano 70-80 cm dalla parete di fondo, ma temo non sia sufficiente. Il mio precedente lettore, l'harman kardon HD760, è stato venduto in quanto ho scoperto essere troppo generoso in gamma bassa e non rifinito ed accurato sulle alte frequenze come altri lettori che ho avuto modo di ascoltare nel mio impianto, ad esempio il Philips DVP 9000S.
Vengo ai quesiti: Come budget di spesa, arriverei con sacrificio a 1000-1100 euro. Preferirei rimanere nella fascia 600-800 euro. Ovviamente, sempre guardando il mercato dell'usato.
Grazie, come al solito, per la cortese risposta.
Cesare - E-mail: cesare (at) unipr.it

LC
Caro Cesare,
sorgente a parte, ti sei costruito davvero un signor impianto, complimenti! Non restringerei la scelta della nuova sorgente a quelle dotate di ingressi XLR, potresti restringere troppo il raggio d'azione specie se intendi cercare nell'usato. Con il budget stanziato poi, non è che la situazione migliori. Il Rega Jupiter a 700 euro sarebbe un eccellente acquisto: ottima macchina, ben suonante e dal prezzo molto conveniente anche se si trattasse di una "prima serie". Un'altra macchina che a me piace molto e che dovresti trovare usata per la cifra che ti sei imposto è il Cairn Fog + Soft e, con un po' do fortuna, stiracchiando un po' la cifra a disposizione, il Densen B400Plus o il Naim CD5.
Per quanto riguarda infine il discorso "Bimbi & HiFi" rinnovo il consiglio a mantenere la calma :-) Tolti di mezzo i mobili traballanti credo che basti solo un po' di attenzione e di buona educazione al "pericolo", con fermezza ma senza divieti eccessivi (che i bambini si divertono ad eludere...).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbi su impianto
Ciao Lucio, sono qui a riscriverti dopo la pubblicazione della mia prima lettera (
Vol. 333) ed altre tue risposte private, sempre puntualissime. Salto i soliti, anche se meritati, complimenti e vengo subito al sodo.

  1. Ho cambiato le sorgenti: adesso il giradischi è il "vecchio" The AR Turntable con braccio Goldring e testina Ortofon MC 10 Super (posso avere a 100 euro una Denon DL-103 praticamente nuova, che differenze ci sono? Quale delle due suona più "forte"?);
  2. Il cd player è il Teac VRDS 10 SE; so che non lo apprezzi del tutto, ma mi è sfuggito per pochissimo un Rega Planet: che differenza c'è in termini di musicalità? Il Teac mi sembra molto analitico e brillante, anche se sulla resa finale influisce moltissimo la qualità dell'incisione (so di dire una ovvietà, ma sarebbe bene ricordarci più spesso che ciò è fondamentale: in certi brani rimango letteralmente a bocca aperta dalla soddisfazione, mentre altre volte vorrei spegnere tutto);
  3. Leggo sempre la rubrica della posta e noto come in moltissimi lettori alla fine i dubbi sulla qualità dei componenti prevalgono sul piacere di ascoltare la musica preferita; io sto cercando di liberarmi da questo incubo, ma non posso fare a meno di farti alcune domande, perché più ci si appassiona e più si rischia di andare in tilt:
    • Come giudichi, con estrema sincerità, il mio impianto?
    • Non si parla praticamente mai, nel tuo sito, dei diffusori Ruark: io ho le Crusader II, costano un mucchio di soldi, ne sono soddisfatto, le trovo equilibrate, sono costruite in maniera impeccabile, ma con certi prezzi è quasi ovvio farsi qualche scrupolo. Perché non se ne parla? Non è ottimale il rapporto qualità/prezzo? Con gli stessi soldi si compra di molto meglio? Conosci poco il marchio?
    • Sempre a proposito delle Crusader: attualmente poggiano sulle loro punte, ma anche su una monetina che le separa dai famosi piedini Upim (ho avuto questa pensata qualche settimana fa, non solo per i buchini che ho già causato al pavimento in marmo, ma anche perché, e non credo sia solo suggestione, mi sembra che il suono si sia ammorbidito un po' e di conseguenza sia più caldo). In mezzo a loro, nel senso della lunghezza, c'è un tappeto a pelo medio, vorrei provare a spostarlo e a mettere le casse direttamente sul tappeto, magari solo sui piedini, che ne pensi?
    • Come giudichi l'amplificazione (te la ricordo: pre QED C-300, finale Electrocompaniet AW60FTT)? Come caratteristiche intrinseche tende al "caldo" oppure no? Al di là di eventuali futuri upgrade, come si può ottenere un suono meno vetroso con alcuni cd? I cavi di segnale sono Cambridge Audio argento (da pre a finale, invece, un cavo violet che mi assicurano validissimo, ma non so altro), quelli di potenza Northstar Blue Heaven, almeno credo si scriva così ... Il risultato è un basso controllatissimo, a volte anche troppo, oppure dei medio alti un po' taglienti, sempre, sia chiaro, con alcuni cd solamente.
Era da un po' che volevo rifarmi vivo, adesso mi sono sfogato e spero di non averti tediato troppo, ma bada, ci tengo ad avere risposta!!!!!!!!!!
P.S.: Nella posta del 25 febbraio all'anonimo che cita Led Zeppelin e Genesis consigli, giustamente, di modernizzarsi. I gruppi degli anni sessanta-settanta sono i miei favoriti in assoluto, possiedo comunque anche molti dischi di oggi, come ad es. quasi tutti i dischi dei Pearl Jam, che tu giustamente consigli, ma in tema di progressive, scusami, ma gli Ozric Tentacles non sono neanche lontanamente paragonabili ai vecchi Genesis. Dov'è il cuore? Dove sono quelle emozioni uniche ed irripetibili?
Tanta tecnica, certo, ma il sentimento? Hai presente il gran finale di "Supper's ready", con quel crescendo da brividi e l'esplosione finale, prima della ripresa della melodia iniziale? Questa è la musica classica del futuro!
Ciao!
G. Mario - E-mail: g.mario (at) alice.it

LC
Caro G. Mario,
percepisco dalle tue domande un'ansia quasi irrefrenabile ed un desiderio di essere rassicurato circa le tue scelte. Come puoi ben capire per me è molto difficile formulare giudizi su un impianto che non conosco, che suona in un ambiente che non conosco. Dovrei avere doti divinatorie...che non ho.
Pezzo per pezzo mi pare un sistema equilibrato, composto da buoni componenti. L'amplificazione certamente non è "fredda", anzi. Le casse le conosco poco, ricordo di averle ascoltate qualche volta ma sempre in condizioni non controllate. Per questo motivo non mi esprimo. E' curiosa la soluzione che hai escogitato per farle poggiare al pavimento! Prova ad appoggiarle direttamente sul tappeto, magari con delle sottopunte se il tappeto non fosse sufficiente a salvaguardare il pavimento (le sottopunte potrebbero essere messe sotto il tappeto "trafitto" dalle punte, ad esempio). Un'altra soluzione potrebbe essere quella delle punte che non pungono (Soundcare Superspikes, vedi recensione qui su TNT-Audio) o delle sottopunte Atacama Spike Shoes in prova proprio questa settimana. Devi essere tu a sperimentare varie soluzioni fino al compromesso migliore.
Per quanto riguarda le sorgenti, prenderei al volo la DL 103, a quel prezzo! Non credo suonerà più forte della Ortofon, comunque. Come suono, si tratta di due impostazioni abbastanza diverse. Per quanto riguarda la sorgente digitale, invece, sai che non vado matto per il Teac VRDS 10. Potresti abbinargli un DAC separato o spedirlo ad AM Audio per una modifica). In realtà la fanno per il 9, ma forse si riesce ad applicarla anche al 10, prova a chiedere.
Sul fatto che alcuni CD suonano male devi fartene una ragione. Se suonessero tutti uguali significherebbe che l'impianto ci sta mettendo troppo del suo, amalgamando ed omogeneizzando tutto.
Infine la nota musicale: non ho detto di ascoltare gli Ozric Tentacles per trovare un succedaneo dei Genesis! Ho solo detto che gli amanti del progressive potrebbero trovarli uno spunto interessante per "andare avanti" e scoprire cose nuove. Tu non ci trovi sentimento perché cerchi qualcosa che somigli ai Genesis. E sbagli, secondo me. La Musica è così bella e varia che fermarsi a 4 cose (pur validissime) di 30 anni fa è un delitto, a mio modo di vedere. A meno che non vogliamo sostenere la tesi azzardata che i Genesis SONO "il" progressive e dopo di loro...il diluvio. A questo punto uno si compra i dischi di Fish e dei Marillion e vive felice :-)
Comunque, capisco che non tutti siamo animati dallo stesso spirito di "ricerca". Io non amo le certezze, mi piace sperimentare, azzardare, scoprire cose nuove...perché solo così riesco a crescere. Far girare sempre gli stessi dischi la trovo una pratica poco consona alle mie esigenze di avere stimoli sempre nuovi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione & upgrade condensatori
Gentile Direttore,
complimenti per il sito. Ho seguito alcuni dei vostri consigli (blue tac, costruzione cavi, ecc) e mi sono trovato molto bene. Ho cambiato i cavi all'interno delle mie "vecchiotte" ma gloriose B&W DM14 e all'interno del mio finale (Cabre AS43). In quest'ultimo ho anche eliminato tutto quello che c'era tra l'uscita (sulla basetta) e i connettori dei diffusori (relè di ritardata attivazione: lo tengo sempre acceso, e interruttore anteriore per scollegare i diffusori).
I risultati sono stati stupefacenti: più dettaglio, bassi più frenati, miglioramento della scena. Effettivamente poche modifiche economiche e non invasive possono aiutare a migliorare di molto il suono.
Ho anche applicato alcune modifiche al mio ampli per lo strumento (suono il basso elettrico): ho cambiato i cavi interni tra pre e finale con un Audioquest Topaz e tra quest'ultimo e il diffusore con un Monster Cable. Oltre ad aver aumentato la capacità di filtro dell'alimentatore del pre. Il tutto preceduto da un apposito filtro di rete inglobato nella vaschetta IEC di alimentazione. Anche qui ho ottenuto dei miglioramenti notevoli (pulizia, dinamica, estensione delle frequenze soprattutto verso il basso che è molto più definito).
Ora volevo fare un altro passo: ho rimediato dei condensatori da 15.000uF / 63V della Italcond e volevo sostituirli a quelli presenti (4.700uF) nel finale del mio impianto HiFi. Penso di guadagnarne un po' in velocità e in dinamica oltre che in pulizia generale, o sbaglio?
Cosa devo fare? Posso cambiarli senza problema o devo modificare anche altre parti dell'alimentatore? Sono troppo grossi? Quale valore mi consigli? Ti ricordo (ma forse lo sai meglio di me!) che l'alimentatore è completamente duale (doppio trasformatore toroidale e doppi circuiti di raddrizzamento e filtraggio). Ho controllato la posta già inviata ma non ho trovato nulla.
Grazie infinite per la pazienza e per il lavoro svolto.
Andrea - E-mail: andrea.deluca (at) guest.telecomitalia.it

LC
Caro Andrea,
c'è chi sostituisce i condensatori di alimentazione con altri di maggiore capacità (e voltaggio maggiore o uguale) senza preoccuparsi del resto. Spesso tutto funziona ma quando il salto è grosso, come nel tuo caso, io presterei attenzione anche al corretto dimensionamento del ponte a diodi. Magari funziona tutto correttamente perché le specifiche di progetto sono "larghe" e...magari no. Ti consiglierei di rivolgerti ad un bravo tecnico riparatore per valutare la fattibilità dell'intervento. Oppure, se vuoi capirci qualcosa di più sulla qualità ed il dimensionamento degli alimentatori, ti consiglio di leggere il nostro
minicorso in tre puntate, scritto in maniera chiara ed esaustiva. Tieni conto che non è importante quanto "grossi" siano i condensatori, piuttosto quanto sono "veloci". Mettere dei condensatori più grossi di quelli attuali ma più lenti potrebbe addirittura peggiorare il suono. E, ovviamente, se il ponte a diodi non è dimensionato per caricare velocemente i condensatori più grossi, il beneficio si annulla...o peggio (metti il ponte in condizioni di stress).
Infine, la solita avvertenza: mettere le mani sulle alimentazioni è molto pericoloso, sul fronte della sicurezza personale. Non solo la tensione di rete può uccidere ma i condensatori possono esplodere se mal collegati. Possono inoltre dare scariche anche molto violente persino a rete disinserita (quelli grossi rimangono carichi per parecchio tempo!). Quindi non è sufficiente staccare il cavo d'alimentazione per non correre rischi! Forse ti ho detto cose ovvie ma better to be safe than sorry.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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