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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Mobiletto portaelettroniche economico!
  2. Primo impianto con 2000 €
  3. Piante "acustiche" e nuovo ampli
  4. Insoddisfazione da cambio CD
  5. Dopo 10 anni è ora di cambiare...
  6. Scelta testina e altoparlanti
  7. Considerazioni notturne sull'HiFi
  8. Ampli e diffusori con 900 €
  9. Technics SL 1200
  10. La riscoperta della musica

Mobiletto portaelettroniche economico!
Caro Lucio,
questa mia missiva per segnalarti una mia esperienza come da oggetto.
Dopo aver speso un po' (un bel po'!) di sudati quattrini per completare nel tempo il mio impianto hifi, non volevo rassegnarmi a comprare un costoso mobiletto portaelettroniche con punte e amenicoli vari del valore di 250 €.. una della offerte più basse che ho trovato.. vergognoso secondo me.
Pertanto, per salvare il portafogli, volevo intraprendere la strada dell'autocostruzione per realizzare il vostro
TNT Flexy. Proprio appena dopo aver preso questa decisione, mi imbatto nell' attuale offerta del discount Lidl per un mobiletto portahifi dal valore di 30 €!!!
Così, spinto più per la curiosità che altro (le mie elettroniche alloggiavano provvisoriamente su dei comodi ripiani in legno del mobile in camera!), vado a vederlo. Che dire... esteticamente accattivante e molto, molto funzionale!!!
Comincio dalla confezione: anche in prodotti molto più costosi e complessi non ho trovato così spesso un tale ordine e una tale attenzione nel sistemare i vari pezzi :-)
I ripiani sono in vetro spesso e resistente (se vai da un vetraio per fartene fare uno uguale spendi i 30 euro solo per UN vetro!), gambe cromate in acciaio, piedini in durissima plastica nera e tappini di rifinitura cromati. Tra un ripiano e l'altro sono previsti delle rondelle in plastica trasperente per evitare che il vetro aderisca direttamente alla gamba che mediante lunga vite si serra perfettamente con quella sottostante.
Possibili tewaking secondo me potrebbero essere quelli di sostituire i piedini con delle punte oppure mettergli sotto dei gommini antivibrazione (visti da LeroyMerlin per uso specifico hifi!); oppure inserire la blu tac qua e la fra i ripiani per un'ulteriore azione smorzante!
Morale...ci sono 3 ripiani, larghi in abbondanza per un Nad 352 e per un peso massimo teorico di 10 KG a ripiano.. NE HO PRESO UN SECONDO!!!, per aggiungere altri due ripiani ed avere qualche parte di ricambio, nel caso durante l'eventuale tweaking rovinassi qualcosa!!
60 € contro 250 € mi pare un ottimo compromesso... aggiungine una decina per la blu tac e delle punte e il portafogli, una volta tanto ringrazierà!
I 190 € risparmiati andranno ad arricchire la mia collezione di dischi ;-)
Ciao,
Sim - E-mail: yanko_83 (at) yahoo.it

LC
Caro Sim,
avevo visto quel tavolinetto nel depliant pubblicitario della Lidl e mi aveva incuriosito. Poi, non sapendo che certi oggetti restano in negozio per un periodo molto limitato, non ero riuscito a visionarlo "dal vero". Quando ho trovato un Lidl vicino il tavolinetto non c'era già più. Dalla foto sembrava, in effetti, molto ben fatto. Sul prezzo c'è ben poco da commentare.
Tienici aggiornati sul tweaking e, magari, raccontaci se hai sentito differenze rispetto alla situazione precedente.
Grazie della segnalazione!
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 2000 €
Buongiorno Direttore,
Mi chiamo Federico, ho 41 anni e sto cercando di mettere in piedi il mio primo impianto stereo. Finora ho vivacchiato con il classico compatto Techics anni 80. Naturalmente la complessità della materia e la ricchezza delle offerte proposte dal mercato impongono uno studio piuttosto lungo e approfondito, fatto soprattutto di ascolti.
Il budget stanziato è di circa 2000 euro. Così dopo circa un mese di ricerca sono giunto alla conclusione che forse è meglio rivolgersi al mercato dell'usato e delle occasioni. Seguendo questa linea avrei trovato:

Nel prezzo del Puccini70 sono anche inclusi i cavi di segnale: SUPRA EFF-IX. In alternativa alle S8 potrei acquistare Dynaudio Audience 122 a 780 € (che però ho ascoltato e confrontato con delle PROAC Studio 130 ed ho trovato queste ultime migliori, con un suono più aperto, ma troppo costose - non sono riuscito ancora a confrontare Proac o Dynaudio con MA s8).
La stanza che accoglierà l'impianto è di circa 4x5 metri e priva di mobilio (eccettuato due divani e una libreria in metallo completamente aperta anche ai lati). I diffusori dovranno essere posizionati a 20cm dal muro ai lati della libreria, a circa 3 metri di distanza tra loro.
Ascolto prevalentemente jazz. Sarebbe, secondo il suo parere, un impianto ben assortito ed equilibrato? Crede che potrei mettere in piedi qualcosa di meglio con questo budget? O magari potrei ottenere significativi miglioramenti spendendo un poco di più?
La poca esperienza che ho mi portano ad avere mille dubbi, per questo la ringrazio già da adesso per qualsiasi consiglio Lei vorrà regalarmi.
Federico - E-mail: fede65bob (at) libero.it

LC
Caro Federico,
niente da aggiungere su ampli e sorgente, ottimi apparecchi venduti ad un prezzo onesto. Accertati soltanto che il lettore legga tutto ciò che ti interessa e non abbia problemi di ottica.
Per quanto riguarda il discorso diffusori io avrei pochi dubbi a preferire le Dynaudio Audience 122 alle Monitor Audio S8. Tra l'altro, mi pare MOLTO strano che tu abbia trovato le Audience "chiuse" rispetto alle ProAC. La sensazione avrebbe dovuto essere opposta! Ovvio, sempre che ci si intenda sul termine "chiuso" (= con scarsa presenza ed estensione nelle alte frequenze). Può darsi che l'ampli non fosse adeguato...o il posizionamento sbagliato, non saprei. Certo è un aspetto da riconsiderare.
Quel che mi preoccupa di più, però, è il posizionamento, davvero sacrificato. 20 cm dalla parete di fondo, ai lati dei una libreria, distanziati 3 metri l'uno dall'altro...i diffusori, comunque tu scelga, saranno fortemente penalizzati. Vista la posizione particolare, non sarebbe male prendere in considerazione qualche alternativa già nata per situazioni così sacrificate. Mi riferisco ai soliti diffusori Linn o Naim, già pensati dal progettista per funzionare non distanti dal muro posteriore. Vedi cosa riesci a trovare nell'usato e, se ti va, sentiamoci di nuovo. La coppia di elettroniche andrebbe bene anche in abbinamento coi suddetti diffusori Linn o Naim.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piante "acustiche" e nuovo ampli
Buon giorno stimatissimo Lucio. Torno alla carica chiedendoti un'opinione sull'amplificatore integrato Copland CSA401 valvolare da inserire nella mia catena HT per affiancare il mio Aeron AV2200, casse AE Evo 3 e lettore universale denon DV2910. Ho atteso tanto tempo in quanto, come non manchi mai di raccomandare nei tuoi consigli, lavorando all'acustica della stanza, nella disposizione dei diffusori e nell'utilizzo di un mobiletto porta elettroniche (nel mio caso Atacama XL Pro) ho cambiato in maniera radicale, termine forse drastico ma non eccessivo, ti assicuro!, il rendimento dell'impianto.
Per l'acustica ho utilizzato elementi il cui WAF è eccezionale: piante da interni delle dimensioni e fattezze più disparate, sistemate negli angoli e nelle pareti troppo riflettenti della stanza con il risultato di migliorare notevolmente l'acustica e facendo felicissima la mia fidanzata, meglio di così! (
www.plants-in-buildings.com/acoustic.php). Questi miglioramenti hanno, in poche parole, sempre posticipato l'acquisto in quanto tutte le volte che miglioravo il suono mi chiedevo quanto ancora avrei potuto (e potrei ancora) estrarre da quello che avevo.
Adesso ho avuto l'offerta del Copland 401 a 700euro (ha un lieve difetto estetico). In alternativa ti chido un opinione sul Copland CSA8 (stato solido) offertomi a 650euro.
Lo so, dovrei ascoltarli ma siccome sono occasioni che comprerei a distanza vorrei una tua opinione.
Grazie ancora.
Piergiorgio - E-mail: pgmolinaro (at) virgilio.it

LC
Caro Piergiorgio,
in effetti l'ambiente è da sempre dimenticato dagli audiofili ed invece, come ripetiamo fino alla noia, influenza per almeno il 50% il risultato finale. La tua soluzione pro-WAF mi pare eccellente!
Per quanto riguarda la scelta di un nuovo ampli stereo per le tue AE Evo 3, vedrei bene il valvolare 401 ma sarebbe meglio se tu potessi ascoltarlo. Inoltre, e perdonami se oso :-), sarebbe ancora meglio se vendessi l'ampli HT per rimpinguare il budget da destinare all'ampli stereo. Sono sempre convinto che anche per i films (dialoghi e colonna sonora) un buon impianto stereo possa, a parità di prezzo, figurare meglio di un multicanale. E non sto neppure pensando alla razionalizzazione di tutto l'impianto (cavi etc.).
Pensaci!
Lucio Cadeddu

Insoddisfazione da cambio CD
Gentilissimo direttore,
La ringrazio sempre per le sue attenzione, ed è forse per questo che continuo a scrivere, per far svanire la nebbia delle mie paranoie attraverso una guida quale lei ormai si dimostra per noi profani.
Nel corso del tempo ho up-gradato il mio impianto, anche grazie alla sua rubrica, nella seguente configurazione:

Ora il motivo per cui mi chiedo se ho fatto male è che ho avuto la possibilità di acquistare il lettore della YBA da colui che mi ha venduto i diffusori, che trovo eccezionali, e che conoscendo il mio lettore CD mi ha rassicurato che il salto di qualità con il suo, sarebbe stato garantito (ci tengo a sottolineare che non ha cercato lui di vendermelo, ma essendo un cd "sacro" ho voluto acquistare).
Quando il signore in questione ha scoperto che appoggiavo il "SUO" lettore sul vetro mi ha subito provveduto (gratis) una mensola di legno da 28 mm. in multistrato, comprato da un negozio di audio, e venduto come un vero toccasana per le elettroniche, motivo per cui ho appoggiato il piano in legno sul mio in vetro e quindi posizionato l'YBA.
Il motivo della mia tristezza è che nonostante l'YBA ed il piano il legno, ad un confronto diretto (ho collegato l'YBA all'ingresso CD dell'ampli e il Marantz all'ingresso AUX1) le mie orecchie profane non percepiscono pressoché nessuna differenza, se non una leggerissima apertura del suono a favore dell'YBA, che comunque a mio parere non giustificavano la spesa di € 1.500,00 perché veramente leggera.
Ora mi affido a lei per scoprire, per quanto possibile, se le differenze non possono essere apprezzate a causa dei limiti dell'amplificatore (che allora provvedo subito a sostituire dietro suo consiglio), o del mobile, del fatto che il lettore debba essere revisionato o di chi sa altro, oppure se ho già saturato le raffinatezze alquanto limitate a questo punto, delle mie orecchie, e quindi destinato alla rassegnazione?
Confido in un faro che mi guidi, e grazie ancora di tutto direttore.
Massimiliano - E-mail: mdeangelis (at) sira.to.it

LC
Caro Massimiliano,
questa vicenda dovrebbe averti convinto del fatto che, quando si può (come in questo caso) è meglio ASCOLTARE nel proprio impianto prima di staccare l'assegno.
Cosa può essere successo? Un certo numero di cose che provo ad esporti.

  1. La differenza tra le sorgenti digitali in tuo possesso è meno marcata di quanto tu ti aspettassi. Questo è un problema generale: le differenze tra lettori CD di livello non troppo distante non è mai "dalla notte al giorno". Si tratta di sfumature, tendenze, caratterizzazioni che richiedono tempo per essere apprezzate. Prova ad ascoltare l'YBA per qualche mese, poi torna al tuo vecchio lettore e vediamo l'effetto che fa.
  2. Le prove in commutazione rapida non sono mai abbastanza rivelatrici. Il nostro orecchio è lento, non lavora come gli occhi, che sono in grado di apprezzare differenze con tempi di reazione brevissimi. Già olfatto, tatto e gusto hanno bisogno di tempi più lunghi e l'ultimo in particolare ha bisogno pure di un discreto "allenamento" per riconoscere certe differenze. L'orecchio funziona più o meno allo stesso modo.
  3. L'impianto, pur composto da elementi al di sopra di ogni sospetto (leggi: NON DEVI CAMBIARE NIENTE!), non è ottimizzato in ambiente. Magari l'ambiente non è adatto o non lo è la disposizione dei diffusori o...entrambi i fattori. Se l'ambiente è penalizzante...inutile cercare di cogliere differenze, che saranno inevitabilmente mascherate da risonanze, riflessioni etc.
Analizza questi tre punti e vedi cosa riesci a fare.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Dopo 10 anni è ora di cambiare...
Caro Direttore,
dopo aver letto molte delle vostre recensioni e dopo attente riflessioni ho pensato di aggiornare il mio impianto hi-fi che acquistai 10 anni fa un pezzo per volta (avevo 15 anni e i soldi che racimolavo non erano molti).
L'impianto è "only" Pioneer:

In quel momento e per la conoscenza che avevo in ambito hi-fi mi pareva la soluzione ideale ma ora nn mi riconosco più in quelle scelte. Per una questione economica lascerei la scelta dei diffusori per ultima visto che cmq le JBL fanno ancora la loro figura e così nel frattempo proverei a risparmiare qualche soldino per comprare delle Klipsch che oramai sogno da molto tempo (mi spiace per i miei vicini di casa).
Per l'amplificazione sarei intenzionato a lasciare il Sol Levante e vorrei spingermi verso occidente, magari su un NAD o su un Harman Kardon. Sarei propenso più per un Harman Kardon solo che gli ultimi modelli che sono usciti (solo 2) non mi convincono appieno (HK 675 e HK 970) rispetto a modelli precedenti. Del NAD sarei interessato al C352 visto che il C372 mi pare un po' troppo generoso per un condominio :-)
Mi rendo conto che quello che sto per dire suona come un'eresia però mi piacerebbe avere amplificatore e lettore cd della stessa marca soprattutto per un discorso di abbinamento estetico (fattore donna in casa da non sottovalutare). Per il NAD non ci sarebbero problemi visto che conosco bene la qualità dei lettori cd ma per Harman Kardon in tutta sincerità non ne ho assolutamente idea.
Specifico che di solito ascolto musica rock e pop ma un impianto hi-fi secondo me deve permettere di ascoltare ogni genere musicale senza problemi, è anche per questo motivo che voglio cambiarlo.
Mi piacerebbe avere la sua opinione e un suo saggio consiglio in modo da eliminare qualche dubbio di troppo.
Grazie del suo tempo, complimenti per il sito che non sono mai abbastanza e cordiali saluti.
Carlo - E-mail: wanted80 (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
mi pare saggia la tua decisione di voler cambiare tutto, ma non subito. Anch'io sarei partito da un upgrade delle elettroniche. Quel che ti posso consigliare è di risparmiare un po' e di scegliere i modelli base di NAD (C521 + C320) perché già di un livello molto più elevato rispetto alle elettroniche ora in tuo possesso. Credimi, anche la potenza del C320 è sovrabbondante in un condominio! :-)
Lo scopo di questa restrizione del budget è quello di affrettare i tempi per la sostituzione dei diffusori e per poterci dedicare una somma ancora più consistente.
Il mio timore è che tenendo i TLX8 attuali il salto qualitativo permesso dalle nuove elettroniche, enorme sulla carta, verrebbe un pochino "castigato" e ridimensionato. In altre parole, vorrei evitare che restassi deluso per ragioni che non hanno niente a che vedere con la qualità delle nuove elettroniche.
Infine, una nota a margine. Non credere che acquistando NAD (o Harman Kardon...o altro considerato "occidentale") ti stia liberando del Sol Levante. Ormai la maggior parte dell'elettronica di consumo è costruita in Cina, seppur con progetto "occidentale".
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta testina e altoparlanti
Gentilissimo Lucio,
Grazie in anticipo del tempo, prezioso, che dedicherai per leggere la mia mail...
Provo a chiederti ancora due consigli.

  1. Ho completato la rimessa in marcia (pulizia, lubrificazione completa, rinforzo base) del mio vecchio giradischi Dual 1229 (1972). Il risultato audio con la vetusta e consunta Shure M 101 di serie è già apprezzabile.
    L'ho dotato inoltre di vaschetta IEC e connettori RCA nella base, eseguendo il cablaggio (da braccio a RCA; rifare il cablaggio interno al braccio, oltre che difficoltoso, mi pareva eccessivo per il livello dell'apparecchio) con del cavo Canare L2T2, noto per essere ampio e generoso ma morbido.
    Pensavo di scegliere tra le testine Grado, ma mi pare di capire che siano anch'esse tendenzialmente "calde" e non vorrei che il risultato fosse troppo "colorato". Che ne pensi? Quali testine potrei sceglire nel campo fino ai € 150?
  2. Sto decidendo di ricorrere all'autocostruzione per dotarmi di nuove casse. E' dura pensare di costruire "a scatola chiusa", ma per certi versi lo preferisco a girare per negozi (assenti nella mia zona) ad ascoltare sale e sistemi diversi senza punti di riferimento.
    E poi restano dei margini di aggiustamento con il crossover. In ogni caso, ho individuato in Rete alcuni progetti interessanti che usano però tipologie di altoparlanti diversi, da qui alcuni interrogativi sul rapporto tra materiali e suono.
    Il primo (uno dei famosi cloni ProAc Response) usa un woofer in carta trattata, e fin qui è esperienza comune. Il secondo è un tre vie con mid e woofer Scan-Speak in polipropilene. Pare sia un materiale dal comportamento "facile" e prevedibile (= crossover semplici), e che il suono risulti morbido ma un po' impreciso. Il terzo è un tre vie con mid e woofer Seas Excel (membrane in magnesio). Materiale ben più scorbutico, leggo (crossover di ordine elevato e complessi), ma dotato di neutralità di colore e uniformità di dispersione, ovviamente al di là delle differenze di prezzo.
    I cabinet si aggirano tutti sui 24-30 litri, il mio ambiente è di una quarantina di mq. Hai qualche osservazione o suggerimento da darmi per una scelta?
    Varrebbe la pena di andare a sentire casse commerciali che montano le stesse tipologie di altoparlanti?
Il mio impiantino, in questo momento, ha componenti NAD ma vorrei provare col tempo sia una classe D (autocostruzione) sia un valvolare non-triodino.
NB: sono anche fierissimo del mio Flexy con ripiani in faggio listellare da 4 cm: ritagli del piano della cucina e quindi a costo quasi zero nel più puro stile TNT! Per non parlare dei TTS e dei vari tweak che hanno cambiato il suono dei miei NAD!
Grazie infinite della pazienza e della ricchezza di informazioni ed esperienza che ci metti a disposizione.
Luca - E-mail: info (at) lucamartini.eu

LC
Caro Luca,
per quanto riguarda la testina orientati su Goldring o Sumiko, in generale meno "calde" e morbide di Grado. Le Goldring hanno anche il vantaggio di essere upgradabili con la semplice sostituzione dello stilo (da 1006 a 1042!).
Per i diffusori il discorso è ben più complesso. In generale, quel che hai scritto circa il legame tra suono, progetto e materiale dei drivers è davvero TUTTO da verificare. In particolare, il crossover (facile o difficile) non ha niente a che vedere con il materiale dei drivers. Capisco che ci sia sempre bisogno di aggrapparsi a delle certezze "rivelate" ma davvero questo mi sembra troppo. Il progetto di un diffusore acustico è una sapiente alchimia di diversi fattori, non è che dato un materiale si ottenga un certo suono ed il crossover debba essere per forza di un certo tipo! Magari fosse così semplice.
Detto questo, mi pare impossibile decidere SOLO sulla base di queste considerazioni. Dovresti avere la possibilità di ascoltare qualcuno di questi progetti autocostruiti (bene), altrimenti è peggio che scegliere al buio.
La soluzione più sicura ed economicamente più convincente, a mio parere, è quella dell'usato: in genere si riesce ad ascoltarlo e valutarlo bene e, nel caso non dovesse piacere più, lo si può sempre rivendere ad un prezzo molto vicino a quello pagato, cosa che con l'autocostruito sarebbe IMPOSSIBILE. Dimenticati poi queste "fantasie" sul suono dei materiali, ho sentito tweeters in morbida seta suonare spigolosi peggio di un driver in titanio così come drivers in materiali metallici suonare come altri in polpa di cellulosa. Liberiamoci dai pregiudizi e teniamo la mente aperta, è l'unico modo per non sbagliare (e/o farsi imbrogliare).
Vai, ascolta quanto più puoi (non è vero che non serve) e comincia a fare le tue valutazioni. Magari, per eliminare la variabile "ambiente", scegli un solo negozio, dotato di un buon assortimento di usato, e fai tutte le prove nelle stesse condizioni, portandoti appresso le tue elettroniche.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Considerazioni notturne sull'HiFi

"La tecnologia non dovrebbe, secondo me, esser trattata come qualcosa di neutro, come una sorta di voyeur passivo; le sue capacità di "scorticamento", d’analisi e soprattutto d’idealizzare un’impressione data devono essere sfruttate [...] Ho fede nell’"intrusione" della tecnologia giacché, per essenza, tale intrusione impone all’arte una dimensione morale che trascenda l’idea d’arte stessa."
(GLENN GOULD)
Carissimo professore
Alcune piccole considerazioni sulle parole di questo grande pianista canadese, sommo interprete di Johann Sebastian Bach. Le scrivo mentre ascolto in cuffia (data l'ora...) questo genio del pianoforte che interpreta superbamente le sei partite di J.S.Bach.
Queste parole dall'intelligenza fulminante secondo me vengono in sostegno e illuminano "in nuce" il sentimento più profondo che ogni vero audiofilo possiede. La grande passione che ci unisce non è ,come taluni superficialmente affermano, una sorta di mania del perfezionismo acustico, ma secondo il mio modesto parere un bellissimo viaggio all'interno del mistero della musica e, più ampiamente, dei suoni, una perfetta fusione tra scienza e anima.
Si dice che il sommo genio di Bach riuscisse a partorire della musica in cui vi sono delle esattissime proporzioni matematiche nelle altezze dei suoni e nell'armonia. Non c'è amplificatore, diffusore o sorgente che suoni come un'altra ed ognuna, con i suoi inevitabili pregi e difetti, è rivelatrice di una particolare sensazione.
Ciò che una apparecchiatura nasconde o accenna appena, un'altra mette in risalto con potenza o vigore o con forza tranquilla. Grazie alla Sua impagabile sapienza audiofila io ho riscoperto nelle incisioni che posseggo dei particolari che non avevo mai ascoltato...ma forse il termine particolari è povero, si tratta invero di un mondo di suoni nascosto o soffocato dalle prestazioni di apparecchi datati e di poco pregio già all'epoca in cui furono creati, ma che comunque per me rappresentano la mia giovinezza.
Il pianoforte di Gould nelle variazioni Goldberg acquista così risonanze profonde e naturali con le mie Martin Logan; se prima il tutto era lontano e come avvolto da una leggera nebbia, adesso il suono mi prende per mano e mi abbraccia avendo completamente il sopravvento sulla mia anima. Non so se riesco ad esprimere con le mie parole queste emozioni...La musica è viva qui davanti a me ed i pannelli dei miei imponenti Ascent sono come due finestre verso l'infinito che mi proiettano in un universo di suoni e sentimenti profondissimi.
Trovo particolarmente azzeccato il suo suggerimento dell'accoppiata Krell e Martin Logan, la forza e la raffinatezza si fondono producendo un suono dalla profondità abissale e privo di qualsiasi incertezza, per non parlare poi del dettaglio! Grazie ancora professore e...accenda il suo T-AMP così Le faccio ascoltare il mio nuovo impianto :-) :-)!!!
Alfredo - E-mail: michelabarone (at) hotmail.com

LC
Caro Alfredo,
condivido in larga parte le tue riflessioni notturne e sono contento che tu riesca adesso a godere al meglio della tua Musica preferita. La tua lettera si conquista il nostro consueto "Angolo dell'Ottimismo", quello dedicato agli audiofili soddisfatti ed appagati.
Quando si raggiunge un certo livello di raffinatezza l'impianto scompare, spariscono i bassi e gli alti, la dinamica...per lasciar posto alla Musica che fluisce in modo naturale verso le nostre orecchie, creando quella che abbiamo sempre chiamato "La Grande Illusione dei sensi".
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Ampli e diffusori con 900 €
Vorrei acquistare amplificatore e diffusori per una stanza grosso modo 4 x 7, da associare al momento ad un lettore DVD "da poco" che il prossimo anno sostituirei con un lettore CD adeguato. Il budget a disposizione è sugli 800-900 €.
sono stato in 2 negozi che mi hanno proposto quanto segue:

Come suono attualmente preferisco Cambridge Audio + Triangle Titus, ma ho un dubbio sostanziale: il fatto che il mio orecchio poco allenato ad ascoltare musica su impianti adeguati mi abbia fatto apprezzare come prima cosa la nitidezza, la quantità di dettagli e la capacità di collocare nello spazio i diversi musicisti dell'impianto Cambridge+Triangle, ma che poi alla lunga ci siano parametri diversi che rendono l'ascolto più piacevole e che io non ho sul momento preso in considerazione.
Avete qualche consiglio da darmi a riguardo? In base alla vostra esperienza e alla montagna di impianti che avete ascoltato dovrei andare a sentire qualche altro componente?
Ringrazio molto per i consigli che (spero) arriveranno e vi faccio veramente molti complimenti per il sito, prezioso per chi vuole cominciare a capire qualcosa di più di alta fedeltà e anche, credo, per chi già ne sa e però non ha la possibilità di avere per le mani tutto quel che passa il mercato.
A presto e mi scuso ancora per la prolissità.
Paolo - E-mail: bottacin.paolo (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
le proposte che ti hanno fatto mi paiono oneste e ben assortite, quindi alla fine sarà il tuo gusto personale a fare la scelta. Il sistema Cambridge + Triangle mi pare azzeccato (pure l'altro, a dire il vero) e se tu ami un equilibrio tendente a sottolineare il dettaglio, non vedo ragione per non seguire questa strada. Preferiresti acquistare qualcosa che non ti soddisfa NEPPURE ad un primo ascolto? L'ideale sarebbe ascoltare più a lungo le due soluzioni, possibilmente nel tuo ambiente, ma mi rendo conto che sia piuttosto difficile.
Ricordati che a casa l'impianto suonerà diverso da come lo hai sentito in negozio, nel bene o nel male, è difficile prevederlo. La stanza d'ascolto è grande, occorrerebbe vedere se è arredata in maniera acusticamente accettabile.
Insomma, volevo farti capire che la scelta dell'impianto è solo un primo passo, poi dovrai lavorare attentamente su ambiente e disposizione dei diffusori all'interno di questo. L'influenza di questi due "parametri" supera abbondamente il 50%, in relazione al risultato finale.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Technics SL 1200
Buongiorno Direttore,
Complimenti per la rivista on-line. Interessantissima davvero.
Le scrivo a proposito del giradischi
Technics SL-1200 da poco recensito (Febbraio 2006).
Lo scorso anno, a maggio, ne ho acquistato uno, precisamente il 1210 che differisce dal 1200 per il colore nero ed effettivamente ho notato tutto ciò che avete scritto in proposito. Penso di aver risolto il problema del mat come segue: ho sostituito l'originale Technics con un Audioquest Record Mat in sorbothane. Oggi la nuova versione è in sorbogel, ma ritengo sia più efficace il vecchio mat in sorbothane.
Per quel che riguarda la testina, ho acquistato una Grado Master Wood ad alta uscita (5). Tutto qui. Mi sembra che il risultato sia oltremodo decoroso.
Gli audiofili penseranno che si tratti di una vera pazzia spendere 867 € per una testina da montare sul Technichs, ma con gli sconti che si possono avere a Roma nei negozi specializzati il prezzo finale è risultato più che dignitoso: 619 € il giradischi + 867 € la testina, con lo sconto del 20% fanno esattamente 1188 €. Il venditore poi ha arrotondato ancor più il prezzo portandolo a 1150 € che, a mio avviso, è una cifra con la quale non si acquista neppure una buona base (senza braccio) di giradischi a cinghia.
Desideravo portare questa testimonianza: utilizzo questa macchina come giradischi da primo impianto e sono assai soddisfatto.
Lo consiglio vivamente a tutti. Credo si possa sostituire anche il cavo di segnale, sebbene dopo circa 200-300 ore di rodaggio il tutto va che è una meraviglia.
Un caro saluto a Lei e a tutti i Lettori della rivista.
Cordialità,
Leonardo - E-mail: leopippo (at) yahoo.it

LC
Caro Leonardo,
grazie per il feedback positivo sulla nostra recensione del 1200. Vorrei solo fare un'osservazione: con 1150 € un buon giradischi a cinghia si acquista, magari non ci si potrà permettere una Grado Platinum Wood, però qualcosa si può fare comunque. Un Clearaudio Emotion, completo di braccio, ad esempio, costa 880 € di listino, suscettibile di sconti all'acquisto. Per arrivare ai 1150 della tua soluzione mancherebbero 350 €, cifra che consente di acquistare ancora una testina al di sopra di ogni sospetto. Oppure si potrebbe acquistare un ProJect Perspective o un RPM6. Insomma, direi che le alternative a cinghia non manchino di certo. Se usiamo la vecchia regola del "source first" in maniera stretta, meglio una base superiore con una testina inferiore piuttosto che il contrario..
Comunque sia, va benissimo anche così, desideravo solo far capire che esistono tanti modi diversi per suddividere il budget quando si acquista un trittico analogico.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

La riscoperta della musica
Salve Direttore,
le faccio i complimenti per il suo sito dal quale ho appreso molto e la ringrazio anche per questo.
In gioventù (anni 70) suonavo la chitarra in un gruppo, ero un appassionato di musica che ascoltavo con passione e suonavo con altrettanta dedizione.
L' "attrezzatura" a disposizione era: Piatto Technics, ampli ROTEL, casse ESB, non ricordo i modelli, ma tutt'ora l' impianto è funzionante a casa di mio padre.
Quando ho cambiato casa, 20 anni fa, ho acquistato un compatto SONY perchè era giusto per il mobile e di colore nero, adatto al colore noce della libreria del salone (la mia futura moglie già stava dando i primi segnali che io purtroppo non captai in tempo).
Ora ho acquistato su e-bay un Marantz 1060 ed un sintonizzatore Denon ST 3300, ho messo in cantina il GIAPPONESE compatto ed usando solo le casse ed il lettore CD Sony di 20 anni fa, ho cominciato ad apprezzare la differenza.
Mi sono fatto un cavo STAR leggendo sul suo sito, due pezzi da 5 mt. quadripolare schermato da 2,5 e, dopo averlo sistemato, mi è sembrato che il sistema avesse una maggiore esaltazione dei bassi.
Credevo di essermi rimbecillito, poi ho capito che era una degli effetti desiderati. Ho acquistato ora un NAD 3020, un Nad 3220PE (entrambi guasti), li farò riparare e sto cercando di capire quali casse abbinare.
Ascolto prevalentemente musica acustica, chitarre, Acoustic Alchemy, Al Di Meola, Paco de Lucia, Thom Rotella etc.
Sono orientato per un paio di B&W DM4 ovviamente usate, vorrei un suo consiglio, che terrò comunque in considerazione. Ora, vista la mia attuale posizione, avrei i soldi per acquistare 3 o 4 mila euro di impianto HiFi per un altro salone, ma vorrei, se possibile, assemblare un impianto d' "EPOCA" il che non vuol dire che non debba suonare anche bene. (il mio 1060 me lo ha dimostrato).
La ringrazio anticipatamente,
P.S.
Mia moglie mi ha chiesto perchè ho comprato quei due pezzi (1060 e ST 3300) color argento sporco che non vanno d' accordo con il mobile e perchè non li ho presi almeno neri come il lettore CD.
Marcello - E-mail: m.giovagnoli (at) logicalsystem.it

LC
Caro Marcello,
prova a dire a tua moglie che alcune sue scarpe non si abbinano bene ai tappetini dell'auto, vediamo come reagisce ;-)
Venendo alle tue voglie di vintage: massimo rispetto per una scelta così "azzardata" ma ti invito alla massima cautela. Comincio dai diffusori: le B&W DM 4 (sarebbero meglio le DM6) è rarissimo trovarle in buone condizioni ed originali. Spesso hanno i drivers sostituiti con altri "raccogliticci" e magari pure nascondono delle modifiche ai crossover.
Per l'ampli, bello il 1060 (ce l'ho anch'io) ma va nettamente meglio il NAD 3020 o ancor più il 3220 PE.
Per quanto riguarda l'impianto più "importante" per il salone, volendo restare sul vintage, potresti provare a cercare qualche AR (3A o PiGreco), Celestion Ditton 66, qualche Tannoy o persino Klipsch, se gli ingombri non ti spaventano.
Come amplificazioni direi valvole tipo Leak, Quad o anche un bell'integratino Rogers. Sullo stato solido è più difficile trovare qualcosa che suoni davvero bene e, spesso, alcuni oggetti dell'epoca hanno quotazioni semplicemente folli.
Ci sarebbe, sempre e comunque, il problema della sorgente. O ti prendi il giradischi, ammesso che abbia LP da far suonare, oppure ti rassegni ad un lettore CD moderno. Prenderne uno "vintage" è un grosso rischio. E, in ogni caso, si tratterebbe di materiale degli anni '80, comunque fuori luogo con l'epoca degli apparecchi che ti ho citato (a cavallo tra gli anni '60 ed i '70). Uno dei "vecchi" che mi piace ancora oggi è il
Revox B226...facci un pensierino, magari, con tutte le cautele del caso.
Prima di spendere cifre importanti su apparecchi d'epoca ti consiglio, comunque, di provare a preventivare alcuni ascolti. Potrebbe essere che finiresti per preferire qualcosa più "recente".
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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