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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Analogico Vs Digitale
  2. Stato del vinile
  3. Aziende italiane
  4. Consigli per analogico
  5. Wall of sound
  6. Upgrade analogico
  7. Nuovi diffusori con 2500/3000 €
  8. Parere su ampli integrato
  9. Upgrade + impianto entry-level
  10. Progresso o regresso? Inoltre quale MC?

Re: Analogico Vs Digitale
Buongiorno Direttore,
è la seconda volta che le scrivo - la precedente missiva verteva su alcune mie considerazioni tra l'ascolto della musica e quello degli apparecchi :-) – volevo riallacciarmi alla mail di Maurizio sul numero del 2 giugno a proposito della resa sonora di un sistema analogico al confronto col CD. Il mio impianto è cosi composto:

Il tutto disposto su tavolini e supporti dedicati e posizionato correttamente...ebbene, ho da poco acquistato un modello base del giradischi Goldring, testina Elektra, pre phono della stessa Goldring, il tutto veramente economico.... bè devo dire che ora riesco ad ascoltare ore di musica di continuo, cosa che col CD (per quanto il Paganini non sia molto affaticante) non era possibile...e aggiungo che ascolto vinili non di eccelsa qualità, stampe italiane leggerissime, e anche vecchie collane di classica comprate in edicola!
Tutto ciò mi ha convinto a continuare sulla strada dell'analogico, magari con qualche suo consiglio (quando sarà il momento) per eventuali upgrades.
La saluto cordialmente,
Giuseppe - E-mail: dessi.giusep (at) tiscali.it
[Impianto Audio analogico]

LC
Caro Giuseppe,
grazie per il feedback "analogico". Ti anticipo sulla richiesta di upgrade futuro e ti consiglio, quando vorrai e potrai, di puntare sul miglioramento della testina, magari restando in casa Goldring. Tieni conto che puoi partire dalla 1006 e poi salire verso l'alto nella gerarchia, fino alla 1042, con la semplice sostituzione dello stilo. E' un sistema molto astuto e conveniente per fare upgrades passo passo, ogni volta che lo stilo si dovesse usurare. Oppure, uno potrebbe tenere lo stilo "inferiore" per i dischi sui quali si nutrono dubbi qualitativi (sporchi, rigati etc.) ed utilizzare quello "buono" con il vinile migliore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Stato del vinile
Visto che sei un vinilico convinto ti posso solo dire che qui nella zona piemontese a ridosso del canavese (IVREA) Torino e Biella (dove vivo) si è avuto un incremento del supporto vinilico non da poco.
Non ho statistiche alla mano ma ti posso dire che un negozio della mia città dopo anni che non trattava il disco nero ha cominciato a recuperare dischi sia di classica sia di rock. Spesso ci vado a fare un giro e con una certa soddisfazione vedo che è venduto anche se non si grida al miracolo ma secondo me per una piccola provincia com'è il Biellese lo ritengo rilevante...
Io penso ci sia poca informazione qui sulle potenzialità di internet poichè il 90% dei miei amici mi dice che era convinto che il vinile era morto 20 anni fa (intendo fuori produzione).
Ad Ivrea cè un negozietto che tratta praticamente solo vinile frequentato dagli amanti e non del supporto nero....in vent'anni che ci vado non ha mai avuto crisi e difficilmente se ti lasci scappare un buon disco lo ritrovi la settimana dopo......10 copie dell'ultimo di Springsteen si sono disintegrate nel giro di una settimana.....
un negozio sempre del Biellese molto famoso (trattano praticamente di tutto e ti trovano anche cose non propriamente commericiali ed è una realtà difficile da trovare nelle provincie meno note) mi diceva che nell'ultimo anno ha triplicato la vendita di vinile che di norma lo acquisisce solo su ordinazione.
Se lo dicono loro, visto che li conosco personalmente (e amano la musica non la vendono solamente) mi fido Poi cè un altra cosa da dire: pochissimi sanno che pubblicano ancora il vinile: gli amici miei rimangono sbigottiti quando vedono a casa mia la novità in vinile ma c'è di più Lucio: tantissima gente che hanno passato gli anta rimpiangono il vinile e chi di loro se ne intende un po' di buon suono lo giudica migliore del cd.
Tutti però ritengono che si rovina facilmente e sono (a torto) convinti che il vinile non è destinato a durare negli anni come conservazione.
Io dico che se si potesse informare la gente di ciò il vinile tornerebbe a nuova vita....
Ma perchè le persone non imparano a sentire con i loro orecchi invece che dar retta a tutte le novità che escono? Ho 30 anni e ho sempre ascoltato con le mie orecchie e ho sempre comprato vinile in prevalenza per il fascino e la sonorità ed è un argomento che mi sta a cuore.
A me suona strana una cosa Lucio: non è che la RIAA abbia l'intenzione di truccare un po' di questi dati cercando di far dimenticare il disco nero?
IL SACD è vero che non ha preso piede e io come te lo avevo intuito ma bisogna dire anche che non c'è stato il asoftware né la campagna pubblicitaria che ci fu per il CD. Piccola nota di come la penso nulla di più. Un paio di domande però te le vorrei fare se mi è concesso...

  1. TNT FLEXY: ho intenzione di farlo doppio: ripiano per tv color (sui 40 kg) e a fianco il giradischi: pensi che sia eccessivo il peso o posso procedere? Di che spessore lo useresti quel ripiano x il Tv nella mia situazione?
  2. Avrei intenzione di cambiare il braccio al Thorens TD 165 con uno SME usato: ricordo che c'era una placca da anteporre tra il braccio e il piano del gira: ti risulta oppure ordino il braccio e sto tranquillo?
Grazie e scusa se mi sono dilungato un po'.
Roberto - E-mail: floyd35 (at) tele2.it

LC
Caro Roberto,
grazie anche a te per la segnalazione "analogica". Il vinile si trova anche - ormai in quantità sostanziose - anche in diversi negozi online "storici". Nel prossimo editoriale sarò più preciso.
Per quanto riguarda i dati, non vedo perché la RIAA li debba truccare. Semmai, se proprio volessimo pensar male, si potrebbe ritenere che la RIAA abbia tutto l'interesse a far vedere che il mercato va male in generale, onde poter sostenere il classico pianto greco dei discografici. Ma non mi pare che faccia questo, comunque.
Per il SACD, certamente non c'è stato lancio pubblicitario in pompa magna, ma il supporto delle riviste...oh quello sì che c'è stato. Mi chiedo dove sarebbe stato oggi senza neppure quella spintarella :-)
Infine, passo ai tuoi quesiti: puoi fare un Flexy con un ripiano molto spesso, di un materiale consistente tipo il lamellare, ad esempio. Puoi chiedere ad un falegname gli spessori adatti per il peso che intendi "caricarci" sopra.
Per quanto riguarda il braccio SME, certamente c'è bisogno della sua basetta, non puoi installarlo "plug and play" al posto del braccio originale Thorens. Prendi un braccio che abbia la basetta per Thorens.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Aziende italiane
Ho notato sull'Annuario di Suono la moltitudine di Aziende italiane produttrici di hi fi di alto livello. Essendo appunto piccole credo abbiano il vantaggio di produrre artigianalmente con conseguenti benefici sul prodotto finito se non in termini di costi, data la piccola produzione e distribuzione, sicuramente in termini di qualità globale rispetto ai prodotti regolarmente distribuiti in serie.
Se da un lato le grandi Aziende riescono a distribuire i propri prodotti tramite di svariati passaggi commerciali, distribuzione, rivendita, pubblicità.. con i rincari di turno e prezzi sproporzionati rispetto al reale valore, hanno dalla loro la sicurezza di contare su un know out maturato in materia.
La domanda che mi pongo è se le aziende italiane, i cui prodotti poi sono di difficile reperibilità sul territorio nazionale, rappresentano realmente una via singolare in materia, vedi STRATEG, AM AUDIO, etc. oppure rappresentano una falsa alternativa ai marchi noti. Purtroppo noi appassionati di hi fi non abbiamo la possibilità di girare in lungo e in largo l'Italia a caccia di questi marchi e non vi sono spesso recensioni su taluni anche per scelta aziendale, vedi STRATEG.
Il dubbio però è forte e difficile da dissipare... d'altronde quanti prodotti sono stati sopravvalutati meramente per motivi commerciali e quanti invece conoscono l'anonimato per i motivi opposti.
Ettore - E-mail: ettore3 (at) mac.com

LC
Caro Ettore,
il mondo dell'HiFi Made in Italy è molto vario, non accomunerei tra loro realtà molto differenti. Intanto c'è da fare un distinguo tra chi vende "factory direct" e chi invece ha una sua distribuzione "ufficiale" per negozi in tutta Italia. Per scelta di politica commerciale, ad esempio, AM Audio vende solo "direct", quindi devi recarti da loro se vuoi ascoltare, anche se mi pare ora ci sia un punto vendita anche a Roma. Altri marchi come Sonus faber, Chario, Opera, Aliante, Indiana Line, Unison Research etc. si affidano ad una distribuzione tradizionale, quindi non è difficile poter ascoltare questi prodotti nei negozi.
La qualità media dei prodotti delle Aziende Made in italy è generalmente alta, con un buon rapporto qualità/prezzo. Come scegliere, dunque? Il massimo del risparmio - si salta almeno un middle-man - lo ottieni col factory-direct ma in realtà dovresti aggiungere la spesa degli spostamenti per effettuare i confronti e le prove d'ascolto. Il mio consiglio è: se avessi la possibilità di ascoltare, non esitare a farlo, sempre e comunque.
Infine, sulla fortuna (o sfortuna) di certi marchi e/o prodotti ...dipende! A volte il mercato reagisce in modi misteriosi ma io sono sempre più incline a pensare che il successo di un'attività dipenda in larga parte dall'offerta commerciale, dalle scelte di marketing e, ovviamente, dalla qualità offerta in base al prezzo. Si possono fare prodotti orribili e venderli a peso d'oro. Qualche pollo ci casca, ma la cosa non dura a lungo. Puoi far fesso qualcuno qualche volta, ma non puoi fregare tutti per sempre ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli per analogico
Caro Direttore,
Da qualche mese ho acquistato un impianto formato da:

Non essendo un esperto di Hi-Fi mi sono affidato ai marchi che conoscevo meglio e sono molto soddisfatto delle qualità sonore, che mi sembrano neutre, dettagliate e per nulla affaticanti. Sono anche molto affascinato dall'analogico e vorrei sapere se potrebbe avere senso l'acquisto di un giradischi, dal momento che ho pochissimi LP.
Dato che la produzione di vinili oggi è minima, l'acquisto di LP usati nei negozi potrebbe essere rischioso? Un disco rigato suonerebbe male (parlo degli scoppiettii) anche con un giradischi ben calibrato? Questo è il mio primo dubbio, ma se decidessi di fare il grande passo, quale piatto mi converrebbe prendere in considerazione? I modelli che ho trovato ai prezzi più interessanti sono i Pro-Ject RPM 5, RPM 6.1 SB, Xpression II e Xperience oppure i Thorens TD 190 e TD 240. Quali sono le differenze sostanziali tra questi modelli?
Infine l'installazione di un giradischi di questa portata nel mio sistema, con una testina da circa 100-200 euro, mi permetterebbe di apprezzare la qualità e la superiorità del vinile oppure occorrerebbe un sistema nel suo insieme più evoluto?
A questo punto avrà notato la mia grande confusione in merito e mi rendo conto di averle fatto forse troppe domande, ma spero che possa comunque essermi di aiuto.
Cordiali saluti.
Anonimo - E-mail: ioset (at) libero.it

LC
Caro Anonimo,
il vinile nuovo si trova, con discreta facilità. Parlo anche di "nuove stampe" non solo di fondi di magazzino, senza pensare a tutte le riedizioni in vinile 180 grammi ad alta qualià (es. le Simply Vinyl) che si trovano con relativa semplicità.
Come ho sempre detto, l'acquisto di un giradischi ha senso SOLO se si possiedono già molti vinili in buone condizioni, altrimenti è un puro esercizio accademico....tanto per dire "Anch'io ho l'analogico".
Comunque, qualora volessi proprio toglierti lo sfizio, qualche idea comincia a fartela anche con un giradischi entry-level come il ProJect Debut III, pure già dotato di testina.
Per iniziare va benissimo e, semmai, permette di dirottare gran parte del budget sull'acquisto del software.
Inutile avere un buon giradischi per farci suonare 10 dischi rigati acquistati al mercatino sotto casa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Wall of sound
Ciao,
ho delle domande dentro di me, sono una donna e sono stufa di non capire tecnicamente certe differenze che osservo dalle mie esperienze legate ad eventi musicali. Così, cercando un po' in giro....ho trovato questo TNT...
Dunque, per una decina d'anni io ho cantato in un gruppo e ho ascoltato un bel po' di musica rock ma ora sono estremamente attratta dalla musica elettronica. Quindi la prima domanda è questa: molti strumenti come ad esempio il basso vengono ancora registrati (in sala di registrazione) in analogico perchè il suono risulta certamente più corposo...
Ma non ci sono mezzi che sopperiscono al difetto della freddezza dei suoni digitali? Ti prego di correggermi perchè io mi butto nella mia curiosità ma sono una completa ignorante.
La seconda domanda è questa e dentro di me la lego tantissimo alla prima domanda: mi affascina moltissimo la differenza che c'è tra la ricerca sofisticata del suono degli anni ottanta (vedi brian eno...anche lui consiglia una disposizione delle casse per perfetto asolto).......e l'ammassarsi primitivo di muri di casse che vengono disposti ai rave dove non conta più l'intelligenza ma l'istinto...
Ti allego una foto di un muro di casse di un rave tekno. Perchè secondo te si sono invertite le cose? Premettento che non sono pazza ma sono incredibilmente curiosa ti chiedo per favore di rispondermi...te ne sarei infinitamente grata....
Ciao e grazie.
Erica - E-mail: kalikali75 (at) libero.it

[Rave party]

LC
Cara Erica,
tanti tecnici del suono hanno delle idee molto particolari sul come incidere determinati strumenti. Io sostengo che non sia una questione di tecnologia utilizzata ma di capacità tecnica del sound engineer: ci sono incisioni completamente digitali che suonano "calde" e corpose ed incisioni analogiche che suonano fredde. Non è il mezzo che conta, ma il "come".
Per quanto riguarda invece l'evoluzione (involuzione) delle tecniche di riproduzione...direi che non molto è cambiato, in effetti. Si tratta semplicemente del raggiungimento di obbiettivi diversi. Così, mentre per un rave party va benissimo il "wall of sound" (e quanti gruppi rock hanno familiarità con questo concetto!) per l'ascolto domestico di certa Musica è necessario ricreare un'atmosfera, che magari si ottiene soltanto con due diffusori (o tre, alla Brian Eno e, prima ancora, alla P.W. Klipsch).
Non mi scandalizza il "wall of sound", è un sistema semplice e tutto sommato economico per ottenere una buona copertura di una vasta area. La stereofonia, nei concerti live, lascia molto il tempo che trova, ovviamente e per qualche buona ragione. Se tu sposti la chitarra tutta su un canale ed il basso sull'altra le zone di pubblico tutte a destra o tutte a sinistra non sentiranno che uno dei due strumenti. Non sono esperto di PA ma credo si cerchi sempre di fare in modo che la maggior parte delle persone del pubblico senta "tutto" e lo senta "forte".
Infine, se vai ad ascoltare certe produzioni "moderne" (ad es. quelle prodotte da Steve Lillywhite, U2 non esclusi) ti renderai conto che il principio che si utilizza è lo stesso: fronte sonoro compatto, spesso compresso...una sorta, appunto, di "wall of sound". Non so se sei a conoscenza del fatto che un famoso gruppo degli anni '80, i Wall of Voodoo, presero il nome proprio dal concetto di "wall of sound". Quindi...niente di nuovo sotto il Sole.
Evidentemente la trasposizione domestica del concetto è alquanto difficile e questo spiega quanto sia problematico (e poco desiderabile, in fondo) trasportare l'esperienza "live" tra le quattro mura domestiche.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Caro direttore,
sono possessore di circa 1500 dischi in vinile che ho acquistato in ogni dove, lavato con la macchina Knosti e archiviato amorevolmente. Il mio front end analogico si compone di un Rega Planar 3 con testina Goldring 1022. Il punto è che ultimamente ascoltando vari dischi la riproduzione mi sembra fiacca e a volte confusa.
Faccio alcune prove togliendo il tappetino e posando il disco direttamente sul vetro del piatto e il suono migliora un poco, leggo che si può mettere un contrappeso con il baricentro più basso, lo costruisco e il tutto migliora ancora un po'.
Ora ti chiedo conviene andare avanti sulla strada del tweaking visto che internet è piena di idee sul Rega o conviene cambiare la macchina con una più moderna magari tratta dal catalogo Project, a proposito quale?
O ancora tenere il braccio RB300 e trovare una nuova base motore?
Il mio impianto è poi composto da pre QED 240sa e finale Linn stk140 con casse Mordaunt Short Avant.
In attesa di una tua gradita risposta ti porgo i miei distinti saluti,
Mauro - E-mail: maudelis (at) libero.it

LC
Caro Mauro,
il suono è peggiorato senza una ragione precisa? Hai fatto qualche cambiamento? Altrimenti sarei propenso a ritenere che il motivo di tanto degrado risieda nella normale usura della testina di lettura. In ogni caso, qualunque sia la causa, non sostituirei, per ora, il giradischi e/o il braccio. Upgraderei semmai la testina. Ricorda che la tua Goldring può essere portata allo status "massimo", cioà al livello 1042, con la semplice sostituzione dello stilo, come dicevo qualche lettera sopra. Per l'occasione, ricontrolla bene dimatura e settaggi vari.
L'altra cosa che mi verrebbe da pensare è che qualcosa, al di fuori del front-end analogico, possa essersi detariorato. Non citi un lettore CD, immagino non lo possegga. Questo potrebbe aiutare a capire se il problema risieda davvero nella sorgente o altrove (pre, finale, diffusori...).
Se puoi, fatti prestare una sorgente qualunque (o un altro giradischi) e fai qualche prova.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 2500/3000 €
Gentile Direttore,
sono un suo affezionato lettore, le scrivo per chiederle un consiglio circa l'upgrade dei diffusori. Attualmente il mio impianto è così composto:

Ora vorrei cambiare i diffusori che sono datati e da sempre difficili da pilotare soprattutto per quanto riguarda i bassi. Avendo un budget di spesa intorno ai € 2500 - 3000 che cosa mi consiglia?
Al momento ho apprezzato gli Opera Callas Sp e i Callas Diva, e ho ascoltato anche gli Spendor SP6e.
La stanza d'ascolto è di circa 20 mq e ascolto quasi tutti i generi musicali ad eccezione del heavy metal.
La ringrazio anticipatamente,
Sergio - E-mail: serserafin (at) tiscali.it

LC
Caro Sergio,
mi sono sempre piaciute le Opera Callas, nelle loro diverse versioni. Si tratta di diffusori abbastanza versatili, molto musicali e pure abbastanza "completi" nonostante le dimensioni. Se ti sono piaciute, non vedo controindicazioni di sorta. Mi permetto di suggerirti l'ascolto - ove possibile - delle Aliante One (Zeta) che, seppur con impostazione sonora differente, potrebbero risultarti gradite.
Tuttavia, in generale, non concordo nel sostituire i diffusori perché reputati troppo difficili da pilotare. Semmai, è meglio adeguare l'amplificazione per venire incontro alle esigenze dei diffusori...ammesso che questi piacciano come impostazione.
Quel che mi sembra strano è come mai tu reputi il tuo finale non in grado di pilotare le tue Contour...secondo me, essendo pure dotato di Soap 2, dovrebbe essere più che all'altezza del compito.
Comunque sia, lungi da me l'idea di volerti distogliere dalla tua voglia di diffusori nuovi. Quando un certo "tarlo" comincia a rodere non c'è consiglio che tenga.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Parere su ampli integrato
Gentile direttore, mi chiamo Cesare e ho già avuto modo di apprezzare i suoi consigli e di verificarli, per cui prima di tutto grazie.
Ho sostituito il mio integrato Rotel RA02 con il Naim Nait 1. E' vero che il Nait è più emozionante ma devo dire che il Rotel presenta una pulizia in gamma medio alta nettamente superiore. Oltre a questo l'immagine del Rotel mi risulta più a fuoco e meglio disposta. Rileggendo il sua articolo
La leggenda vivente effettivamente lei aveva parlato di un tale comportamento del Nait.
Io ho usato il Nait senza i cavi dedicati dalla Naim, non li ho trovati, ma con del vdh, questo inficia eccessivamente il risultato?
Prima di fare ulteriori prove per sostituire il Rotel, che francamente sto rivalutando, vorrei sapere quale altro integrato potrei provare ad ascoltare nell'ambito dell'usato che magari abbia quel non so che del Nait, ma che sia pulito e corretto come il Rotel, è una scelta troppo ardua?
Io molti anni fa avevo un Harman Kardon pm 650 che ho sciaguratamente venduto, dico sciaguratamente perchè non ho più riscontrato le qualità di quell'ampli in altri dal costo abbordabile, solo per curiosità lo ha mai ascoltato?
Si tratta di un ampli del 1983 circa. Se si, sarei felice di sentire il suo giudizio, anche se fosse negativo. Grazie e complimenti per la rivista che io e leggo con sempre maggiore interesse.
Cesare - E-mail: cesare.ferrante (at) videobank.it

LC
Caro Cesare,
se è l'impostazione del Rotel che ti piace, prova a sentire un Rotel più alto di gamma...o una coppia pre+finale di questo stesso marchio.
Per quanto riguarda il Nait, è vero che i cavi non Naim possono aver influenzato negativamente la performance finale ma il carattere dell'ampli resta sempre quello. Tu cerchi un suono più "HiFi" e dunque il Nait non è l'ampli che fa per te. La magia del Nait o conquista subito, tanto da esser difficile poterne fare a meno, oppure è meglio lasciar perdere. Se si cominciano a fare discorsi tipo voorei un "suono più o meno brillante, gamma medio-alta superiore, immagine più estesa etc" significa che il piccoletto non ha colpito come avrebbe dovuto. Non ha importanza, mica dobbiamo avere tutti le stesse priorità!
Quel che voglio dire è che il Nait non va valutato né in termini di "frequenze" (bassi., medi, alti) né di immagine o altri concetti diciamo così...ehm..."audiofili". E' una macchina da Musica con delle qualità semplicemente fantastiche, che attende solo la sensibilità giusta per essere apprezzato.
Non a caso, devo dire, ti piaceva tanto l'ampli Harman Kardon che citi, certamente antitetico rispetto alla filosofia ed all'impostazione del piccolo cavaliere nero (Knight Night...Nait, appunto). Quel che non mi spiego è perché mai tu l'abbia sostituito con qualcosa che sembra ti soddisfi meno.
Comunque sia, oltre a consigliarti di riacquistarlo nuovamente (su Ebay si dovrebbe trovare per poco) ti suggerisco di fare un pensierino, come dicevo in apertura, ai Rotel più "grossi" o ad una coppia di pre e finale di questa Casa.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade + impianto entry-level
Carissimo direttore,
in primis voglio ringraziarti per i consigli che, con passione e costanza, continui a dare a noi amanti del bel suono e, soprattutto, della bella musica.
Seguo ormai da anni la tua rubrica e confesso che i tuoi consigli e quelli di un caro, anzi, carissimo amico di Messina mi hanno guidato nelle scelte. Dopo tanto lavoro e sacrifici (che questo costoso hobby impone) sono giunto ad una soluzione che mi soddisfa molto, anzi, siamo sinceri, mi ha fatto innamorare:

Dato che stimo molto il lavoro che svolgi per tutti gli audiofili, mi piacerebbe avere il tuo parere sull'impianto che ho assemblato e magari sui prodotti Accuphase. Qual è il punto debole della catena? Anche se vorrei non ci fosse...
Dato che ormai mi sono ammalato di "up-gradite", comune malattia dell'audiofilo (tenendo sempre presente che adoro questo impianto, ma nella vita è necessario sempre progredire) quale up-grade mi consiglieresti, in un fututro molto prossimo?
La mia intenzione sarebbe quella di fare, un pezzo alla volta, un altro consistente passo in avanti, ma non ho molto idea delle cifre che dovrò investire stavolta.
Scusa se approfitto ancora della tua competenza, vorrei un consiglio su un impiantino entry-level. Il budget sarebbe di 500€. Mi piace molto NAD o Naim, ma non saprei quali diffusori e cavi abbinare. Ho sempre comprato nel mercato dell'usato, potrei farcela con il budget? Ultimissima cosa, mi ha interessato molto la domanda/risposta sul DAB. Esiste un ricevitore+ antenna dall'ottimo prezzo per provare questo tipo di radio?
Mi scuso per le numerose domande.
Grazie molte,
P.S: mi complimento per l'editoriale sul mercato della musica, estremamente preciso e competente. Alcuni anni orsono, Ho svolto una tesi di ricerca di quasi due anni sul mercato della musica in Italia e nel mondo e, devo dire, che si perveniva alle medesime considerazioni...
Giusto per la cronaca, un dirigente di una importante casa di elettronica, ufficiosamente e dietro minacce se ne avessi parlato, mi confidò che il SACD era morto il giorno dopo il lancio sul mercato, ma "è costato molto e dobbiamo recuperare i costi prima di ritirarlo".
Federico - E-mail: federomano (at) yahoo.it

LC
Caro Federico,
ho grande stima dei prodotti Accuphase. Forse non si tratta di prodotti "universali" dal punto di vista timbrico (ma quali lo sono veramente?) ma certamente di ottima qualità. I diffusori ProAC, poi, non hanno certo bisogno di essere da me "difesi", essendosi conquistati negli anni una fama indiscussa tra tutti gli appassionati di HiFi. Mi chiedi un upgrade...sai come la penso in proposito. Fintanto che si è soddisfatti, meglio non toccare nulla. Se non hai prurito, non grattarti. Dovendo proprio intervenire, in un futuro lontano, penserei ai diffusori, magari qualche modello più importante di casa ProAC, visto che il loro suono sembra soddisfarti.
Per l'impiantino, temo che 500 €, anche nell'usato, ti precluda l'acquisto di elettroniche Naim. NAD è molto più abbordabile, direi. Anzi, a dirla tutta, con 500 € riesci a malapena ad acquistare sorgente ed ampli di questa marca, pur se usati. Hai mai pensato al T-Amp? In questo modo la spesa per l'ampli sarebbe drasticamente ridotta. Con circa 70 € prendi T-Amp ed alimentatore...nell'usato non ci prendi neppure un NAD 3020. I diffusori potrebbero essere qualcosa di buona sensibilità, in ordine decrescente: Klipsch, Triangle e Indiana Line. Per la sorgente, un qualunque Marantz d'annata andrà più che bene, penso ai vari CD63/67 o 53/57. Dovresti reperirli intorno ai 100 € o poco più.
Infine, sul DAB, temo di non saperti consigliare. Magari rivolgiti direttamente al lettore che consigliava il DAB su questa Rubrica un paio di settimane fa.
Nota a margine sul SACD: siamo ormai alle petizioni online per "salvarlo", ogni commento credo sia - a questo punto - superfluo :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Progresso o regresso? Inoltre quale MC?
Caro Lucio,
ci siamo sentiti un po' di tempo quando ti chiesi consigli sui Naim. Prima di tutto un piccolo aggiornamento. In quell'occasione ti chiesi sui nuovi prodotti Naim. Io suono con il Nap 180, Nac 62 e HiCap con i cavi di
FlashBack Sales. Casse ProAC. CD Marantz 52 modificato da un esperto. Recentemente ho cambiato condensatori e ponti raddrizzatori su amplificatore e HiCap.
Il mese scorso ho incontrato un altro appassionato Naim in un negozio di dischi qui a Roma. Lui, Renato, suona con il nuovo Nap 250, Nac 252, CDS 3, Supercap e diffusori Thiel CS7.2. Siamo diventati amici così ci siamo visti qualche volta per qualche ascolto. La prima volta sono rimasto impressionato dal suo impianto anche se in gamma alta ad alto volume la secchezza veniva fuori in modo ai limiti dell'accettabile.
Mi ero quasi innamorato di quel suono ma certamente le casse facevano grande differenza. Dove sarebbero arrivate le Thiel con il mio setup? Ho chiesto a Renato di fare una prova comparativa. Sabato scorso ho portato il 180, l'HiCap ed il 62 a casa sua, e la sorpresa è stata sconcertante. Il mio vecchio 180 e 62 battano il nuovo 250 e 252 in modo clamoroso. Abbiamo provato tutte le accoppiate possibili, ma non c'è stato verso alcuno.
Con grande disappunto Renato ha dovuto ammettere che la secchezza in gamma alta scompariva, inoltre a fronte di un leggero peggioramento nell'immagine i vecchi Naim riproducevano un timbro degli strumenti di gran lunga superiore. Sono rimasto sconvolto pure io. L'amico non aveva mai fatta una prova del genere, ma non ha avuto dubbi ad ammettere il passo indietro.
Detto questo mi chiedo: ma veramente c'è bisogno di nuovi prodotti in campo audio? Non è che l'audio ormai è arirvato a maturazione ed è ora di lavorare sui costi?
Ora mi sono messo l'anima in pace e sono contentissimo di non aver fatto finanziarie per cambiare amp e pre. Comunque tornando a casa mia la differenza delle casse si è sentita e come. Forse mi è venuta voglia di Thiel che suonano troppo bene.
Per adesso visto che la mia testina mi ha lasciato dovrei prenderne una nuova. Io ho sempre suonato con la Denon DL-103. Il mio braccio è un Rega modificato Origin Live (tutte le modifiche). Stavo pensando ad una Goldring Eroica LX (bassa uscita), tu quale mi consigli tra la Denon DL 103 e l'Eroica? Come vedi non voglio fare spese folli. Diciamo che a me piace il suono vivace ed aperto ed un po' credo che la Denon mi penalizza con il suo roll-off in alto. Però non voglio cedere troppo sul basso e sulla dinamica, anche perchè ho speso un sacco di soldi per migliorare il braccio in questo senso. Tu che mi consigli di prendere?
Ti ringrazio e di auguro tutta la felicità di questo mondo,
Ettore - E-mail: ettorecanova (at) yahoo.it

LC
Caro Ettore,
le prove a confronto sono sempre illuminanti, come vedi. Sono un sostenitore della vecchia scuola di Naim, con qualche buona ragione. Un approccio meno HiFi (vedi la tua analisi della scena sonora) ma certamente una resa timbrica, ritmica e "musicale" di livello molto, molto elevato. Tieniti pure il tuo 250, potrà darti ancora tanti anni di onorato e rispettabile servizio.
Detto questo, però, siccome il mondo non si ferma e così neppure il progresso tecnologico, direi che in questo caso si tratti di una evidente incompatibilità tra le 7.2 e le nuove elettroniche Naim. In ogni caso, mettiti a caccia di una coppia di Thiel usate, dalle piccole - si fa per dire - 1.2 o 1.5 fino alle 3.6. Ormai si trovano a prezzi abbordabili e l'impronta sonora è, più o meno, la stessa.
Per quanto riguarda la nuova testina, qualora davvero volessi una maggiore estensione e brillantezza in gamma medio-alta fai benissimo a cercare un'alternativa alla tua pur ottima DL103. Le possibilità sono tante, dalle più "moderate" Ortofon della serie MC (tendenzialmente neutre) fino alle Sumiko BPS, decisamente più aperte. Potresti anche prendere in seria considerazione qualche modello della Benz. Della Eroica non so dirti molto, la mia sensazione è che a Goldring riescano meglio le testine MM. Infine, non dimenticare che spesso, da Torlai, si trovano delle ottime MC usate da lui ricondizionate e ristilate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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