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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Posizionamento diffusori
  2. Diffusori da pavimento con 800 €
  3. Amplificare gli elettrostatici
  4. Maledettissime nicchie
  5. Febbre analogica
  6. Analogico bizzarro
  7. Il riferimento
  8. DAC usato con 600 €
  9. Rinnovare un impianto del 1994!
  10. Primo impianto con 1500-2000 €

Posizionamento diffusori
Caro Lucio,
ho scoperto da poco TNT Audio e ti faccio i miei complimenti. So cosa vuol dire portare avanti un sito serio gratuito e sono veramente sbigottito dalla qualità dei contenuti.
Vista appunto la qualità dei contenuti (sono un po' ruffiano?) ho pensato che una tua parola di saggezza mi fosse necessaria in questo momento. Innanzi tutto l'impianto, con il quale ascolto di tutto, dal rock alla sinfonica:

Ce l'ho da un anno ma inizio a capirlo solo ora. Quando l'ho scelto, mi piaceva molto l'iperdettaglio, adesso l'insieme mi sembra un po' freddo e alzando il volume diventa un po' aggressivo e stancante. Forse l'ampli fa un po' fatica con le 803 (lo so che non ti piacciono e muoio dalla voglia di sapere perché, ma a me piace il loro lato chirurgico, quando non esagerano).
O forse le casse sono solo troppo rivelatrici per le elettroniche. Oppure tutti i componenti sono un po' "brillanti". Ma su questo ti scriverò eventualmente un'altra volta, perché come prima cosa voglio occuparmi dell'ambiente.

[Sala d'ascolto]

Ho comprato una casa e tra poco traslocherò, ma il futuro soggiorno, benché spazioso, è un po' complicato. Nello schema ho indicato tre possibili soluzioni (il cerchio al vertice dei "triangoli magici" è la mia testa). Mia moglie vorrebbe le casse ai lati del camino, ma avrebbero al massimo 70cm dal fondo e altrettanto dalle pareti laterali, con un effetto nicchia dovuto al camino; inoltre il mio pusher di fiducia sostiene che ci sarebbe un effetto tunnel vista la lunghezza della parete di sinistra. L'altra possibilità (più scomoda) sarebbe davanti alla grande libreria, ad oltre un metro dagli angoli e dalla parete di fondo, ma soli 30 cm dalla libreria, che nella parte bassa ha degli sportelli (fino 60 cm da terra).
In entrambi i casi: tavolino basso in mezzo al triangolo magico (basso, ma a livello dell'uscita del tubo reflex), divani e poltrone intorno al tavolino. Le poltrone sono molto vicine e nell'ipotesi "caminetto", addirittura una poltrona finisce con un bracciolo davanti ai woofer inferiore. Tutte le altre possibilità sono asimmetriche (un muro da un lato uno spigolo dall'altro, per esempio), oppure hanno una parete immediatamente dietro l'ascoltatore, o non lasciano spazio sufficiente fra le due casse. Una soluzione originale potrebbe essere con le casse in mezzo alla stanza, rivolte verso l'ingresso, ma dietro la mia testa ci sarebbe il tavolo da pranzo, non so se sia una buona idea (o magari si). E poi, a sinistra 9 metri di muro, a destra... nulla. Il vantaggio: niente fra le mie orecchie e le casse. Tu che disposizione mi consigli?
Ti ringrazio. Appena trovato il buon posizionamento tornerò alla carica per il resto.
Cordialità,
Antonio - E-mail: ataranti (at) sl.lu

LC
Caro Antonio,
tra le soluzioni proposte quella del "lato caminetto" non mi pare malvagia, anche se è tutta da verificare sul campo. Partirei da quella, proverei qualche aggiustamento e, se per caso ci fossero rimbombi eccessivi in gamma bassa (causa la lunga parete dietro il punto d'ascolto) sperimenterei le altre due, dando la precedenza a quella che vede i diffusori un po' in mezzo alla stanza. Terrei per ultima, dunque, quella con dietro la libreria. Tieni conto che la presenza di un tavolino basso tra te ed i diffusori non è affatto un problema.
La causa principale del suono troppo "brillante" temo che sia proprio l'impostazione delle 803, magari aiutate dall'ambiente forse un po' spoglio. Abbiamo due modi diversi di intendere il suono "chirurgico": per me un suono iperdefinito e dettagliato è quello dei Nuforce, NON quello della serie Nautilus di B&W. Non confondere gamma medio-alta in evidenza con suono iperdettagliato. Sono due cose profondamente diverse. I NuForce, per tornare all'esempio, sono sì iperanalitici ma la gamma medio-alta non è mai in evidenza sul resto.
Nel tuo caso, posto che elettroniche e cavi secondo me sono abbastanza incolpevoli, potrebbe esserci un "concorso di colpa" tra ambiente e diffusori. Sperimenta qualcuna di queste soluzioni e fammi sapere.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori da pavimento con 800 €
Illustre Direttore,
le porgo i più sinceri e vivi complimenti per l'ottimo risultato della sua rivista via web. La disturbo per chiederle un consiglio su che diffusori acquistare per il mio impianto:

Con un budget massimo di 800euro quali giudica i diffusori migliori per ottenere un suono dinamico, veloce, ricco in basso ma preciso e puntuale in alto da abbinare a questa catena? Se possibile vorrei che non facesse a pugni con il 6.1 kef (purtroppo ho le mani legate).
Il mio rivenditore di fiducia ma ha detto, contro il suo interesse: "Le Indiana Line 5,20 non hanno rivali fino a mille euro" e le prenderei nuove a 430euro. Altrimenti come offerta molto vantaggiosa ho addocchiato delle Monitor Audio B4 (listino 600 euro) usate a 200 euro.
Ascolto un po' di tutto, classico, moderno, rock, pop...
In sintesi: La ringrazio e le porgo un sincero in bocca al lupo per un lungo e continuo successo della sua rivista. Cordiali saluti,
Cristian - E-mail: cristian.peretti (at) alice.it

LC
Caro Cristian,
difficile sostenere che le pur ottime 5.20 non abbiano rivali sino a 1000 euro. Per affermare uan cosa del genere occorrerebbe aver ascoltato tutti i diffusori fino a mille euro, e tutti a confronto con le 5.20. Questo, purtroppo, temo che sia fuori dalla portata di qualunque critico od operatore del settore.
Non solo, ma poi occorrerebbe intendersi sul significato di "migliore". Ogni diffusore, specie se da pavimento e di basso costo, è frutto di una lunga serie di compromessi. Pertanto, a seconda degli obbiettivi del progettista, in alcune aree certi diffusori faranno peggio di alcuni ed in altre meglio di altri. Sta alla sensibilità ed alle esigenze di chi acquista valutare tutti i pro ed i contro.
Quel che è certo è che le 5.20 sono davvero molto buone e dotate di un rapporto qualità/prezzo molto alto...se il tuo negoziante le ha a disposzizione non sarebbe male ascoltarle con attenzione. Tieni conto anche che ora sono state rimpiazzate dalle 5.02.
Tenendo conto del sistema KEF cui andranno abbinati i nuovi diffusori, proverei a valutare anche le KEF iQ5, nella fascia di prezzo da te indicata. In alternativa anche le Monitor Audio - a quel prezzo! - potrebbero essere una buona soluzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificare gli elettrostatici
Egregio Direttore,
la ringrazio molto per la sua interessante rubrica e le chiedo un grande aiuto.
Ascolto un sacco di musica da quando ero molto giovane (ora ho 42 anni), negli ultimi tempi molto jazz, ma con impianti sempre condizionati dalla "scarsezza di risorse".
Di recente mi sono innamorato dei diffusori elettrostatici QUAD ESL 2805 e ho fatto la pazzia, anche se il resto dell'impianto è rimasto datato e inadeguato, lettore CD della Carver e ampli integrato sempre della Carver CM 1040.
I diffusori, sebbene sacrificati dalle dimensioni della sala e dal loro posizionamento (non abbastanza distanti), hanno mantenuto le loro promesse in termini di bassa distorsione, microdinamica e gamma medio alta, ma appaiono carenti sui bassi. Preciso che non ho mai amato particolarmente i bassi (ed è per questo che ho apprezzato molto i diffusori elettrostatici), ma in alcuni brani jazz sembra che il contrabbassista sia uscito di scena. Inoltre, in alcuni brani dove intervengono molti strumenti, qualche volta il suono diventa piatto e confuso.
Poichè molti esperti riferiscono che le ultime QUAD hanno risolto i problemi della gamma bassa che un tempo caratterizzavano i diffusori elettrostatici (vds anche la rivista SUONO attualmente in edicola), ritengo che la responsabilità sia da ricercarsi negli apparecchi a monte.
Avendo a disposizione un budget di Euro 2/mila, mi metto ora un miliardo di domande.

Spero che mi vorrà aiutare a risolvere questi enormi dilemmi e la ringrazio in anticipo per i suoi preziosi consigli.
Antonio - E-mail: annaczito (at) tiscali.it

LC
Caro Antonio,
i diffusori elettrostatici, e questi 2805 non fanno eccezione, richiedono spazi adeguati e posizionamenti "attenti" per poter esprimere tutto il loro potenziale proprio in gamma bassa. Prima di cambiare componenti farei qualche prova di posizionamento differente. Non si tratta tanto di trovare una posizione migliore (magari incompatibile con l'arredo o col WAF) quanto di indagare sui veri colpevoli. Se la gamma bassa dovesse venir fuori a seguito di un posizionamento più adeguato, sarebbe del tutto inutile sostituire le elettroniche.
Questo sarebbe il primo passo. Poi, dovendo per forza sostituire le elettroniche, penserei prima all'ampli e poi al lettore CD. Non c'è dubbio che coi NuForce (qualunque modello) non sarebbe la capacità di pilotaggio o la potenza delle basse frequenze a difettare, anzi! Per ragioni abbastanza ovvie lascerei invece perdere il T-Amp, potenza bassa ed un taglio sotto i 25 Hz certo non sarebbero d'aiuto coi problemi da te riscontrati. So di qualcuno che l'ha utilizzato con grande soddisfazione con le antenate ESL 63...ma i miei dubbi permangono.
Quindi: se proprio dovessi cambiare l'ampli, i NuForce ce li vedrei benissimo, così come qualunque altra amplificazione di rango e piuttosto "dotata" elettricamente (Krell, Naim, Bryston etc.). Tuttavia, e mi ripeto, temo che il problema stia altrove (ambiente e posizionamento). Prima di aprire nuovamente il portafoglio forse è meglio fare qualche esperimento in questo senso. Più in generale, e forse è un discorso fatto e ripetuto chissà quante volte, non basta "innamorarsi" di un diffusore per acquistarlo. Bisogna vedere se si ha a casa propria la possibilità di metterlo in condizioni ideali. Altrimenti l'innamoramento fa presto a trasformarsi in cocente delusione, specie se l'esborso monetario è consistente.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Maledettissime nicchie
Gent.mo Direttore,
Le scrivo sull'onda dell'emozione di provare a sistemare un impianto datato 32 anni e che ha reso l'anima. Sopravvissuti: piatto Thorens TD165, con braccio TP11 e testina Stanton 881S.
Alcuni mesi fa, sull'onda di un sito internet ho scritto note quasi analoghe, poi mi sono arrestato un po' confuso. Sono invece entrato in un negozio specializzato di BG e ho visto un AERON A-160 e .. l'ho comprato! Bah, bene o male il dado è tratto.
Mi piace ascoltare la mUsica, soprattutto la classica, in particolare musica romantica, pieni orchestrali, ma ascolto anche altri messaggi (cantatori italiani),..
Non ho un orecchio particolarmente in gamba, mi sa anche che comincio a sentirci di meno, ma la musica si ascolta .. con l'anima, con quello che hai voglia di andare a cercare, no? OK, dado tratto, sistemato il piatto (cinghia+cavo segnale (VdH "The Name"), debbo pensare alle casse ed alla sorgente.
Ho allegato lay out della cucina/sala, piena di mobili, e come letto dalle decine di lettere scaricate dal sito, dovrò al momento di ascoltare bene estrarre le casse dai due vani della libreria (60x46x40;hxlxp) e spostarli verso il punto di ascolto.

[Sala d'ascolto]

Le distanze; tra A e B ci sono circa 2,2m e al punto d'ascolto 2,5m; dimensioni totali ambiente (6x4,5x2,2(m)). Budget caso max 1000euro. Non ho molto spazio in casa, quindi l'idea pratica poteva essere trovare diffusori circa della dimensione degli spazi libreria, che necessitano di supporti "bassi" al momento del loro riposizionamento. Non so se l'idea è buona, quindi aspetto una sua indicazione.
Ho inserito nel lay out anche la vista frontale dei due lati del mobile sala: sul lato destro l'altezza da terra è 40, sul sinistro è al suolo e risposizionabile fino ad un livello di 70cm.
Lettore: sono indeciso tra acquistare un DAC NORTHSTAR ed attacarlo all'uscita del DVD, oppure dedicare la cifra (600euro) ad un usato, di quelli da Lei consigliati in genere (domanda folle: ma tra un lettore CD tipo Copland 266 o Rotel 991 e l'accoppiata DVD+DAC, cosa scegliere?).
Poichè sono d'accordo di non sfruttare il lavoro delle persone e poi andare a cercare il prezzo più basso ed avendo deciso di acquistare un usato, tenendo conto della importanza dell'ambiente e dei cavi comprerò a scatola chiusa i componenti e poi mi dedicherò a cercare la sistemazione megliore (sic).
Mi piace che la musica sia libera di riempire gli spazi ed un buon basso mi emoziona. Ho approfittato della Sua cortesia, spero di non averLa troppo tediata.
Ah, dimenticavo: il negozio di BG mi proponeva un lettore Vincent S2 e casse RelcoAudio, con tweter a nastro. Poi ho letto la Sua rivista e mi sono fermato. Sto in questi giorni aspettando che l'adesione al gruppo Lombardia sia accettata.
Mi piace il taglio della vostra impostazione editoriale ed è per questo che Le chiedo un consiglio.
Ancora complimenti e saluti.
Marco - E-mail: hgrmal (at) tin.it

LC
Caro Marco,
parto dal "fondo" dicendoti che comprare a scatola chiusa non è mai una buona idea. Anche i negozi dispongono di un reparto "usato" dal quale si potrebbe attingere se si volesse risparmiare un po'. E, ovviamente, anche l'usato può essere ascoltato e valutato con attenzione. Detto questo, la soluzione per i diffusori devo confessarti che non mi piace neanche un po'. L'altezza dei vani libreria è limitata e ti costringe alla scelta di diffusori bookshelf di medie dimensioni che necessitano comunque di supporti che mettano il tweeter ad altezza di orecchio d'ascoltatore seduto. Converrai con me che mettere e togliere i diffusori dai supporti OGNI VOLTA è pratica piuttosto noiosetta. A questo punto, meglio posizionare i ripiani quanto più in alto possibile e scegliere dei diffusori bookshelf. Tenendo conto della posizione sacrificata non ci dedicherei tanto denaro, gran parte della cifra andrebbe realisticamente sprecata.
Pertanto, un discreto bookshelf da 500 € andrà più che bene. Prova a sfogliare qualche volume di Lettere alla Redazione immettendo nel motore di ricerca interno la chiave "Diffusori da 500 €". Qualcosa di interessante dovrebbe venir fuori. Prova anche a leggere qualche recensione.
Per la sorgente, se hai necessità di visionare anche i DVD, tieni quel lettore ed abbinaci un DAC separato. Benissimo il NorthStar ma anche in questo caso vale, purtroppo, il discorso fatto per i diffusori. Gran parte della qualità dell'apparecchio sarà vanificata da un posizionamento non ideale dei diffusori. In definitiva e fuori dai denti: al diavolo quelle accidenti di nicchie! Prenditi due torri snelle da pavimento e mettile davanti alle nicchie, in posizione di riposo, e spostale in avanti per gli ascolti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Febbre analogica
Caro Direttore,
ti ho scritto più di una volta per chiederti un parere su un cambio di amplificatore (Accuphase E-205) che alla fine non ho effettuato, anche sotto tuo consiglio, perché per trovare qualcosa di più soddisfacente l'esborso rischiava di diventare astronomico e nell'usato non riuscivo a trovare granché (anche perchè per motivi di spazio e cavi puntavo sempre su di un integrato); inoltre cercavo sempre qualcosa con pre-phono, merce sempre più rara.
Avevo abbandonato qualunque idea di upgrade, quando mi è capitata l'occasione di un Black Cube con PWX a 450 Euro in ottime condizioni. Ci ho pensato un po' mi sono riletto le tue recensioni, l'ho ascoltato nella mia catena (l'ampli di prima, RPM9 con Grado Gold e Aliante One PF, tutti cavi autocostruiti) e l'ho acquistato perché anche se il vecchio ingresso phono era più che onorevole, qui si parlava di tutta un'altra musica (tra l'altro visto che il PWX è stato acquistato a parte, si potrebbe anche trattare della prima versione del BC, visto che ho ritrovato quella caratteristica di potenza di cui parlavi nella tua recensione).
Perchè scrivo? Per dire a tutti (anche ai miei colleghi che mi dicono che con gli LP ci gioco a fresbee) che analogico è meglio, punto e basta! Ho ritirato fuori vecchi dischi (oltre 20 anni) e senza neanche pulirli me li sono goduti come mai avevo fatto; lo so che i CD sono più comodi, occupano meno spazio, li senti in macchina, non scrocchiano e (se ben fatti) possono anche suonare bene (il mio Meridian 507 va che è una bellezza): ma allora perchè dopo due ore a "buon volume" di CD mi sento un po' rimbabito (più del solito!) e invece dopo due ore di LP ci sono altre due ore e poi un altro po' e così via fino a che mio figlio o mia moglie non mi trascinano via a forza dal mio divano! Era così anche prima del BC, ma ora a maggior ragione!
Non penserai di cavartela senza le solite stucchevoli domande. Sto pensando al cambio di testina (magari MC): pensavo a Grado Signature wood, Denon DL 304, Dynavector 20 (o Karat di più non posso), Shure V15 Vxmr se si trova ancora così in ordine sparso, purché calde e con un buon basso. Per i cavi da porre tra gira-pre-ampli hai un qualche consiglio di massima? (ora ci sono Piano 1 IBM e un U-Byte tutto in argento rispettivamente).
Ti ringrazio come al solito soprattutto perchè TNT-Audio esiste.
Un abbraccio,
Adriano - E-mail: a.raspanti (at) meteoam.it

LC
Caro Adriano,
sono felice che la tua soddisfazione per l'analogico sia aumentata con il Lehmann Black Cube + PWX. Per quanto riguarda la testina, considerando il giradischi e il fonorivelatore attualmente in tuo possesso, ti consiglierei la Grado Signature Wood, un sensibile passo avanti rispetto alla tua Gold ma sempre nella stessa falsariga del suono Grado, equilibrato, musicale e di sostanza.
Anche la Shure V15 non sarebbe male, tieni conto che è fuori produzione da un paio d'anni, ma gli stili di ricambio dovrebbero trovarsi ancora per lungo tempo.
Relativamente ai cavi, in tutta sincerità, ti consiglierei di lasciarli al loro posto. Quelli in tuo possesso sono di buona qualità e per ora non vale la pena sostituirli. Semmai, investi gli stessi soldi in un sistema di pulizia del vinile (tipo la Knosti) ed in qualche LP in più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Analogico bizzarro
Gent.mo Sig. Cadeddu,
la ho contattata già, in passato, in merito ad un'altra questione.
La disturbo nuovamente, oggi, per chiederle un consiglio, che spero vorrà darmi. Pur essendomi potuto -con immenso piacere- riavvicinare al tanto godibile mondo dell'ascolto di sorgenti analogiche, mi rendo conto che esiste ancora, nel mio impianto, qualche problemino (beh, magari anche tanti..).
Nello specifico, faccio riferimento all'ascolto di un RISTRETTO NUMERO di LP di VECCHIA incisione, che risultano assai poco gradevoli, in quanto la gamma tonale si presenta come flebile e spenta, ed il suono è come fuoriuscisse da una sgraziata radiolina a transistors di produzione cinese.
Da sommo incompetente, e tenuta considerazione del fatto che le incisioni in questione recano comunque marchi prestigiosi quali DECCA, RCA, PHILIPS etc., e che (cosa comunque forse MENO rilevante, magari..) i dischi sono in condizioni non già semplicemente ottime, bensì PERFETTE, mi è venuto da pensare che magari il problema possa risiedere nella tipologia di curve di equalizzazione RIAA.
E' questa, chiaramente, una mia semplice SUPPOSIZIONE -ripeto, io ci capisco poco più che "una acca"- alla quale gradirei molto lei potesse fornire una conferma od una smentita. Un approccio audiofilo più "purista" vorrebbe -forse.. ..in linea di massima ?!?- che nella catena del proprio impianto vi fossero magari solo i componenti utili, necessari ed indispensabili, e null'altro di più, eppure mi è venuta la "curiosità" di valutare se magari la aggiunta di un semplice equalizzatore grafico potrebbe aiutare a risolvere il "problema".
Sempre nella mia SOMMA ignoranza, infatti, penso che se la soluzione sia quella di poter disporre di una sezione pre phono con curve di equalizzazione RIAA selezionabili, il discorso potrebbe farsi magari un po' amaro, in quanto, per il POCHISSIMO che mi è personalmente dato di sapere, pre phono con tali caratteristiche possono costare cifre -in euro- a vari zero, che personalmente davvero mai potrei permettermi.
Attualmente, il mio giradischi (uno scozzesissimo Fons CQ-30, anni '70, completamente ricalibrato, piatto e braccio su controtelaio sospeso su molle, testina Sumiko Blue Point No.2 a cui a volte alterno una Benz Micro Gold: nulla di esoterico, ma penso comunque meglio di tant'altro..) è collegato alla già abbondantemente regolabile e ricca sezione phono di un pregevole -ritengo, ma il suo giudizio è gradito e di sicuro sarà illuminante- preamplificatore Yamaha modello C-2X, e la assicuro che l'ascolto dei miei vinili è tipicamente per me fonte di sommo appagamento, soprattutto da quando la sezione finale (prima valvolare, oggi a stato solido-> dopo aver letto la recensione sul vostro sito, mi son procurato uno Harman Kardon HK-680, di cui uso la sola sezione finale) pilota diffusori (autocostruiti -ma non dal sottoscritto-) basati su perfetti ed eccellenti trasduttori Telefunken e Loewe anni '40 è60 che mi son procurato a prezzi quasi incredibili direttamente da un appassionato in Germania.
Potrei solamente sentirmi PIENAMENTE appagato se riuscissi -col minor "sforzo" (..economico) e la massima resa- ad ascoltare "al meglio" quel -pur ristretto- numero di vinili che le ho accennato.
Spero vivamente in una sua illuminante risposta.
Cordialmente,
P.S. - complimenti -sempre- per il sito
Antonio - E-mail: antmezzo (at) hotmail.com

LC
Caro Antonio,
mi è difficile fare una diagnosi a distanza del fenomeno. Se il tuo sistema analogico suona bene tutti i vinili tranne quelli citati, potrebbe essere che siano quei vinili ad essere tecnicamente limitati. Tieni conto che il marchio prestigioso (parlo delle case discografiche) ha sempre dovuto fare i conti con la STAMPA italiana (intesa come pressing) che è sempre stata molto carente e fortemente penalizzante di altrimenti ottime registrazioni. Non so se questo sia il tuo caso, ma non sottovalutare questo aspetto.
Far suonar bene un disco che suona male, per via di un equalizzatore, è impresa improba, difficile ed irta di trabocchetti. L'oggetto che cerchi, con tutte le curve EQ possibili ed immaginabili è il
Graham Slee JazzClub che abbiamo recensito qualche tempo fa. Non è esattamente a buon mercato, ma magari riesci a trovarlo usato in UK.
Anche KAB USA ha un pre analogo, ma costa un po' di più. Inserire un equalizzatore grafico o parametrico, invece, non mi trova affatto d'accordo. Apparentemente puoi porre rimedio alle frequenze mancanti...ma è un inganno che smaschereresti molto, molto presto. Tanto per non lasciare niente di intentato, vedi se riesci a farti prestare un pre phono separato di più alto livello. Potrebbero esserci delle sorprese (vedi anche lettera precedente a questa).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il riferimento
Caro Lucio,
oggi sono in vena di filosofeggiare sul concetto di riferimento usato in hifi e vorrei confrontarmi con un recensore esperto. Penso che se si parla di riferimento assoluto, questo può solo essere la musica dal vivo; infatti per esperienza personale ho cominciato a capire come deve suonare in modo accettabile un impianto solo quando ho cominciato ad ascoltare con orecchio un po' critico la musica dal vivo.
Quindi oggi il mio riferimento è una concert hall! Dopo essermi goduto il concerto (il che è sempre bello) recupero un cd con gli stessi pezzi e lo ascolto nel mio impianto: allora posso dire la scena è ..., i vari registri sono ..., il dettaglio ... ecc.
In sostanza riesco a farmi un'idea di quello cha manca al mio impianto (il delta!) per raggiungere il riferimento. In questo modo tutti gli esperimenti, le modifiche sono mirate a un obiettivo preciso.
Detto questo, veniamo ora al lavoro del recensore. Spesso leggo "rispetto al riferimento il tal componente suona più ... o meno ...", poi vado a vedere l'impianto di riferimento usato e magari trovo: lettore X modificato, ampli Y da 20000euro, casse autocostruite, cavi ... e qui io non capisco più nulla, perchè la catena metrologica (anche se trattasi di misura qualitativa sempre misura è) non è completa, se non si collega questo riferimento comunque relativo, con il riferimento assoluto di cui sopra. Mi manca un tassello.
Quindi le domande sono: come si regola il bravo recensore? E quale è il delta del suo impianto di riferimento?
Grazie per la consueta disponibilità.
Cordiali saluti,
Roberto - E-mail: roberto.parola (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
la questione è in realtà piuttosto semplice: posto che il riferimento debba sempre essere la realtà, ognuno di noi - ad a maggior ragione chiunque si arroghi il diritto di "recensire" prodotti audio - si forma nella sua mente l'immagine di ciò che dovrebbe essere il suono riprodotto. Con questo ideale in mente costruisce il proprio impianto ed effettua i confronti.
Non è importante che tale impianto sia PER TUTTI molto vicino all'ideale di suono reale, l'importante è che ciò avvenga nella propria testa....perché è là che il confronto avviene. Ecco perché troverai audiofili con impianti MOLTO diversi tra loro e per ognuno di loro ciò che possiede "imita" nel modo migliore possibile il proprio ideale di suono reale.
Per questo motivo conoscere in dettaglio un impianto "di riferimento" potrebbe essere inutile ed anzi fuorviante. Si tratta del riferimento per UNA persona e potrebbe non esserlo per tante altre. In secondo luogo, conoscere una sequenza di apparecchi dice comunque pochissimo sul suono finale, che per almeno il 50% è dato dall'ambiente d'ascolto. Ad esempio, ogni volta che ho cambiato sala d'ascolto (è successo almeno 5 volte) ho fatto fatica a riconoscere il suono del MIO impianto, tanto si trasformava da una stanza all'altra.
Tuttavia, ci sono dei parametri che difficilmente possono essere considerati "soggettivi". Mi riferisco, ad esempio, alla quantità di informazioni estratte da un supporto audio: maggiore è la quantità di queste, più fedele sarà l'apparecchio in prova. Ovviamente, questo parametro da solo è del tutto insufficiente, ecco perché si cerca sempre di raccontare le sensazioni, trasformandole in testo scritto. Qualcuno ci riesce bene, altri malissimo...è questo ciò che distingue un bravo recensore da uno mediocre.
In generale, così ti dico come mi regolo io, si dovrebbe cercare di raccontare il suono, senza per forza tentare di dare connotazioni di "migliore" o "peggiore". I giudizi sono sempre strettamente PERSONALI, questo non bisogna dimenticarselo mai. Un'altra cosa che cerco di fare sempre è quella di provare l'apparecchio in situazioni molto diverse, con tanti abbinamenti diversi. Così sono più sicuro di riuscire ad "isolare" qualche caratteristica che è propria del prodotto in esame. Talvolta si riesce, altre volte no. Per questo motivo spesso ho allargato il campo di prova ad altri impianti, in altri ambienti, mediando le mie sensazioni con quelle di altri "ascoltatori".
Prima di esprimermi nel modo che avrai letto, riguardo al T-Amp, mi sono preoccupato di provare l'oggetto in contesti diversi e con orecchie diverse. Volevo essere ragionevolmente certo di non aver preso un abbaglio. Il vantaggio di avere una redazione "sparsa" in tutto il globo arricchisce molto, da questo punto di vista.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAC usato con 600 €
Ciao Lucio.
Innanzitutto, visto che è la prima volta che ti scrivo, complimenti per l'iniziativa tnt. Dopo un po' di anni di torpore mi è ripresa la voglia di audio e passo dopo passo ho sostituito il mio impianto per mancanza di... emozioni, ebbene sì il mio "vecchio" costituito da piatto Rega p2 con braccio 250 testina goldring 1042x, lettore cd rotel 930ax, ampli musical fidelity electra e11 e diffusori totem rainmaker suonava benino, lineare, immagine non male ma.... niente vita appunto niente emozioni.
Il primo passo è stato quello di autocostruirmi due diffusori incentrati su fostex fe206e, che ovviamente suonavano da schifo con i 70w del fidelity. Secondo passo autocostruzione di un simil t-amp, moolto meglio, dettaglio definizione, dinamica. Dopodiché mi sono gettato sull'usato ed ho upgradato il cd con un marantz cd17 mkii per la cifra di 400€, grande musicalità, però lo trovavo leggermente fiacco, basso esteso quasi gonfio ma mediobasso scarno, alti frizzanti.
Insomma per farla breve ti elenco il mio attuale impianto frutto, come avrai notato, di tentativi, ascolti ripensamenti e affinamenti. Ti metto anche i prezzi così per curiosità, tanto per sapere se ho preso qualche tronata.

Bene devo dire che con le ovvie conseguenze dell'ascolto con monovia e 8 watt, hai voglia a fare filtri, orientarle bene, il medio o è sempre in evidenza o si perde qualcosa in immediatezza, però la musica c'è il ritmo è micidiale (soprattutto dopo la sostituzione della raddrizzatrice sul minimax), voci imbattibili immagine, che pur mancando un po' di profondità (vorrei vedere con quel medio li!) c'è tutta ed è lì, scultorea mai ballerina fra i diffusori. Insomma sono quasi soddisfatto, si sigh, quasi perché gradirei un pochino di raffinatezza in più ed un pochino di immagine in più. Facendo qualche prova, con un dac Audio Alchemy ho notato che le cose cambiano, non migliorano essendo diciamo un pari livello del Parasound ma cambiano (più raffinato ma più lento nel ritmo), lo stesso dicasi per il cavo fra meccanica e dac.
Ed ora la domanda da cento milioni di dollari, non fregarti le mani non li ho altrimenti non mi arrabattavo così alla ricerca delle mie emozioni. Per andare nella direzione da me indicata cambieresti anche tu il dac con uno superiore? Se si, con cosa magari da reperire nel mercato dell'usato? Non ho un budget previsto, diciamo che come tutti vorrei ottenere il massimo con il minimo della spesa, comunque vorrei rimanere in un intorno dei 600 €.
Lo stesso dicasi per il cavo, magari da comprare nuovo visto che nell'usato sui cavi non si trova un granché. Chiedo scusa per la lunghezza della mail, spero di averti trasmesso il concetto che per me la musica è emozione, non sono mai riuscito a capire il concetto del suono vero, qual'è il suono vero? Come faccio a capire se uno Stradivari suonato da Uto nella tal chiesa suona proprio così, a meno di non essere stato proprio in quella chiesa in qell'occasione?
A proposito ascolto di tutto, dal rock al pop alla classica per non disdegnare la lirica ed andare a nozze con il jazz, ma i brividi vengono dalle voci femminili calde e suadenti, eh no fermi lì con l'immaginazione, qui si sconfina.
Grazie in anticipo.
Nicola - E-mail: nicola.cappelli (at) gmail.com

LC
Caro Nicola,
sul realismo della riproduzione c'è la lettera precedente dove chiarisco un po' il mio pensiero in proposito ("Il riferimento"). Il tuo impianto mi sembra composto da ottimi prodotti, spesso pagati un prezzo più che conveniente.
Per migliorare la sorgente un DAC migliore sarebbe un buon passo e per la cifra da te indicata non dovresti far fatica a trovare dei buoni candidati nell'usato, ad esempio NorthStar 192, un vecchio Wadia X32 o X64 (con un po' di fortuna). Nel nuovo, visto che il "montaggio" non ti spaventa...hai provato a valutare quache kit di DIYParadise oppure Hawk, ad esempio? Prova a leggerti qualche recensione qui sul sito. Oppure AudioNemesis e Harmony Design, nel nuovo.
Vorrei però capire una cosa: questa mancanza di profondità e di raffinatezza la senti solo con il digitale o anche con l'analogico? Perché se accadesse la stessa cosa anche col Rega...la soluzione non potrebbe essere un nuovo DAC, ma andrebbe cercata altrove. Magari, alla fine della fiera, sono proprio i diffusori che non ti convincono sino in fondo. Potresti provare qualche altro progetto ad alta sensibilità, oppure orientarti, magari nell'usato, verso qualche prodotto commerciale compatibile con gli 8 watt del tuo finale a valvole (Klipsch, ad esempio). Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rinnovare un impianto del 1994!
Caro Lucio,
ho 45 anni, sono un appassionato di hi-fi da molto tempo (avevo 11 anni quando chiesi a papà il mio primo impianto...) e ora vorrei aggiornare il mio "vecchio" impianto, che acquistai nel 1994, composto da:

Come primo passo, ho sostituito il lettore CD con il nuovo Marantz SA 7001 KI, ed ho acquistato cavi di segnale e potenza VdH. Ora vorrei (piano piano) sostituire l'ampli e le casse, tenendo presente che la stanza è di circa 3,5 mt x 3 mt, ed ascolto prevalentemente jazz e classica.
Vorrei il tuo consiglio sulle priorità da dare (prima le casse e poi l'ampli o viceversa), e poi la tua valutazione dei seguenti prodotti: Volevo poi approfittare della tua pazienza, e vista la profonda esperienza che hai, chiederti se vale la pena fare l'upgrade dell'ampli (in questi 15 anni l'elettronica ha fatto passi avanti nel design e nelle performance degli ampli di questa fascia?), e la stessa domanda per le casse (le mie Infinity come suonerebbero in un faccia a faccia con le tre casse alternative che ti propongo?). Purtroppo gli ascolti in sala non ti permettono una comparazione "diretta" e nelle stesse condizioni!
Naturalmente, se poi hai qualche consiglio da darmi su prodotti alternativi a quelli elencati, sarei felice di esplorare anche "nuovi mondi"!
Grazie in anticipo, buon lavoro e buon fine settimana,
Paolo - E-mail: p.mascarino (at) tiscali.it

LC
Caro Paolo,
francamente lascerei l'ampli al suo posto, in quanto tutt'ora validissimo e punterei tutte le attenzioni - ed il budget - verso le casse. La stanza non è enorme (3 x 3.5) anzi direi che è piuttosto piccola. Pertanto, se fossi in te, prenderei in considerazione diffusori di dimensioni medio piccole o, se l'ambiente dovesse consentirlo, dei piccoli tower da pavimento. Potresti elevare il budget ancora un po', se tenessi conto della mia raccomandazione a NON sostituire l'ampli, per ora. Questo ti aprirebbe un ventaglio di possibilità molto più ampio.
Ad esempio, potresti permetterti le più generose Harbeth HL-Compact 7ES-2, tanto per restare col marchio inglese che probabilmente hai la possibilità di valutare direttamente presso il tuo negoziante di fiducia. Prova anche a valutare qualche bookshelf di Opera o Sonus Faber, senza dimenticare Aliante e Diapason. Sono quattro marchi italiani che hanno ben poco da invidiare alla migliore produzione internazionale. Le capacità di pilotaggio del tuo Rotel ti metteranno al sicuro da problemi anche in caso scegliessi qualche diffusore un po' ostico. Altri candidati possibili tra i piccoli diffusori "di lusso" sono i classici ProAC Tablette (in una delle tante incarnazioni) oppure i Linn Kan o Tukan.
Prova a valutare qualcuno di questi prodotti poi sentiamoci nuovamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1500-2000 €
Egregio direttore,
dopo una lettura di varie sezioni del sito e di molte lettere, sono giunto alla conclusione di provare ad allestire un primo impianto hi-fi ricorro ai suoi preziosi consigli essendo un neofita nel genere. Il budget è orientativamente 1500-2000 €.
Sarei orientato ad un impianto con ampli-lettore cd monomarca della Nad, casse dynaudio audience ed una piastra Teac. Mi è stato proposto il seguente impianto:

per un totale di circa 2000 € cavi compresi. Mi è stato poi consigliato dal rivenditore di sentire anche altre casse perchè a suo giudizio le Audience sono un po' carenti nei bassi (parlando delle 42)..e hanno una impostazione del suono un po' troppo brillante (queste sono parole sue) e a tal proposito ho fissato un appuntamento per ascoltare il sistema in funzione con diversi tipi di casse.
Secondo lei l'accoppiamento dei vari elementi è adeguato? Per quanto riguarda i generi musicali ascoltati più o meno di tutto..da musica classica (studiando io pianoforte) a musica rock-pop e anche jazz.
Non so ancora esattamente l'ambiente in cui verrà collocato..come ulteriore indicazione.
La ringrazio anticipatamente per il tempo e l'attenzione dedicatami,
Saverio - E-mail: redyellowwolf (at) fastwebnet.it

LC
Caro Saverio,
se le 42 possono non avere un basso profondissimo e/o particolarmente potente (ovvio viste le dimensioni) non lo stesso si può dire per le ben più generose 62. L'impostazione generale è forse quella riferita dal tuo negoziante, ma "brillante" non è sinonimo di carente di basse frequenze. Infatti, sono dichiarate per 38 Hz a -3dB (contro i 53 delle 42), un dato che - se realistico - non è affatto male.
Ascolterei le 62 con attenzione ma in ogni caso valuterei per bene anche altre proposte che dovessero arrivare. Ricordati di portarti alcuni tuoi CD, onde valutare meglio il sistema che stai componendo. La coppia NAD (CD + ampli) la vedo bene anche con le Dynaudio ma, in generale, si tratta di apparecchi abbastanza "universali", senza particolari idiosincrasie.
Quel che non capisco è l'esigenza di utilizzare - oggi - una piastra di registrazione. Non è più comodo un registratore per CD, ad esempio? Comunque sia, pur senza specificare il modello, puoi star tranquillo sulla qualità di Teac, da sempre garanzia di buone realizzazioni in questo campo specifico. Piuttosto, mi pare che a catalogo la Teac abbia solo doppie piastre, oggetto in genere da evitare se non strettamente necessario. A parità di spesa è molto meglio una piastra singola.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

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