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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Sul vinile ed altro
  2. Valvole contro transistor
  3. Testina MM o MC?
  4. Delusione sui nuovi formati digitali
  5. Amplificatore di Natale
  6. Diffusori a torre da 1000 €
  7. Voglia di analogico
  8. Bassi confusi dalle LS 3/5A
  9. Acquistare o autocostruire?
  10. Bassi misteriosi

Sul vinile ed altro
Ciao Lucio,
confesso di essermi quasi commosso alla vista dell'
editoriale sul vinile che hai pubblicato questa settimana....Addirittura la RAI Radiotelevisione italiana che ti contatta per andare a fondo del fenomeno; serie tv dove fanno capolino dei giradischi di riferimento, persino in pubblicita' si puo' vedere il mitico giradischi.
Come ti dissi in un email di un po' di tempo fa un negozio qui nel biellese ha avuto richieste l'anno scorso di vinile molto alte che non accadeva da quando esso era in fase calante 12/13 anni fa.
A dire il vero io non l'ho mai abbandonato ed avendo 30 anni non faccio parte della generazione ipod mp3 ed affini. Ti diro' di piu': l'unico negozio di dischi con gestione trentennale (e non e' facile visto il periodaccio che vivono i negozianti di cd) rimasto a Ivrea (citta' a 30 km da Biella) e' proprio un signore ormai 55enne che non ha mai smesso di vendere vinile; anzi lo ha acquistato quando era considerato cosa da pazzi farlo.
E bene o male e' sempre riuscito a campare dignitosamente in tutti questi anni non dico da Gran signore ma da onestissimo commerciante fiero delle sue scelte.
Mi preme dirtelo in quanto tutt'oggi nel suo negozio trovi piu' vinili che Cd...
E credimi che e' un piacere quando gli faccio visita vedere anche facce nuove......ragazzi sui vent'anni anche meno che pur non comprando magari nulla si mettono comunque a frugare tra quei vinili d'importazione.
Quello che mi dispiace (ogni medaglia ha il suo rovescio) e' vedere dischi come l'ultimo di Neil Young costare il doppio di un cd o le stampe quiex vinyl che arrivano anche a 75 euro per il carnegie hall di Belafonte.... saranno pure stampe pregiate ma mi chiedo allora perche' la simply vinyl raramente sfora le 20 euro al pezzo (e sono stampe che sono eccezionali).
Fortunatamente alcuni lavori sono in linea con i prezzi del cd....ma qui mi sorge un'altra domanda: perché quando i lavori discografici uscivano in entrambi i formati il cd costava molto più caro del vinile? 15.000 £ contro le 28.000 del cd...E' chiaro che il cd e' un business....
E anche sulle amplificazioni vorrei fare una considerazione: ho ascoltato un Marantz 1030 e mi ha molto impressionato....concordo con te sul fatto che hanno un suono datato....ma mi chiedo se non era proprio quello il suono che voleva l'ingegnere del suono dell'epoca tenendo conto che il tutto sarebbe stato portato su vinile...
Il tutto secondo me si riduce necessariamente a gusto personale: a te piace il t amp e lo preferisci sonicamente al nad 3020 a me piace molto di più quest'ultimo a scapito del chip Tripath....e lo dico dopo averlo provato per mesi e mesi a confronto; magari in un altro ambiente suonerebbe meglio il piccoletto non lo escludo... ma reputo comunque il t amp il più degno biglietto da vista che un ragazzo possa avere per mandare a quel paese ipod e menate varie :-)
A proposito di vinile: conosci qualche sito oltre a nannucci e a top ten che lo vende? Mi e' venuta voglia di ragalarmene un paio x Natale.....anche stranieri se ne conosci.
Ciao Lucio scusa se magari ti ho annoiato un po',
Roberto - E-mail: floyd35 (at) tele2.it

LC
Caro Roberto,
è chiaro che ogni fenomeno "cult" ha i suoi bravi speculatori, ma la soluzione è semplice: basta non comprare ed il pallone si sgonfia da sè.
Il CD costava più caro del vinile solo perché era "tecnologicamente superiore", non ricordi?...doveva PER FORZA costare di più. E' stata un'operazione di marketing molto abile ma che si è rivoltata contro i suoi stessi ideatori. Fortuna che nel frattempo abbiano fatto in tempo a riempire ben bene le casse, eh? (ed ora piangono lacrime di coccodrillo).
Per quanto riguarda il T-Amp a confronto con il NAD 3020: messi entrambi in condizioni ideali (diffusori sensibili per il T-Amp) credo che non sia una questione di gusti, basta basarsi sulla quantità di informazioni estratte: il 3020 si perde per strada tanti di quei particolari che è persino imbarazzante. Poi, certamente, tutti i gusti sono gusti: chi cerca un suono "morbido" apprezzerà di più il 3020 che il T-Amp...ma se è alta fedeltà che cerchiamo (cioè "quantità di informazioni estratte dal supporto") temo che molte delle vecchie amplificazioni abbiano fatto il loro tempo. A maggior ragione gli integrati che erano limitati già in origine (come il Marantz 1030, entry-level della Marantz 30 anni fa).
Per quanto riguarda la reperibilità di vinile, oltre alle mostre HiFi, io consiglierei di tenere d'occhio anche E-Bay...al di là di qualche facilmente identificabile speculazione ci ho trovato spesso delle buone occasioni.
Grazie per il prezioso spunto!
Lucio Cadeddu

Valvole contro transistor
Ciao Lucio,
ci siamo già sentiti in diverse occasione. Sono Luigi (D15 ex JBL 4312, Orchestra e Genki), ho deciso di cambiare l'amplificatore con l'intenzione di provare un'ipostazione diversa, maggiore controllo sulle basse frequenze, impatto e velocità, nonostante ami la morbidezza e rotondità del suono valvolare (con l'Orchestra forse opulenza!). Ho avuto modo di ascoltare il Callisto 2200 della Gryphon con le D25 sia con Genki che con Cayin CDT 17A da un amico e, oltre alle differenze con l'Orchestra sopra riportate, sono rimasto colpito anche dalla musicalità e dalla ricostruzione della scena sonora. Ho trovato usato un Callisto 2100, che credo sia sinergico con le D15, a 2.700€ che dovrei ritirare i prossimi giorni. Sono proprio curioso di ascoltarlo nel mio impianto; ritengo che gli ascolti occasionali e in ambienti diversi dal proprio siano sempre poco significativi e possano essere soggetti a impressioni momentanee.
Potevo scegliere meglio? Cosa ne pensi del lettore Cayin CDT 17A il mio amico lo ritiene superiore al suo ex lettore Accuphase DP 55V; facendo un raffronto con Genki, mi sembra che il lettore cinese abbia maggiore dinamica, dettaglio e trasparenza. Sono solo impressioni?
Lucio, colgo l'occasione per augurarti buone feste e per ringraziarti della tua solita disponibilità e professionalità.
P.S.: ma come fai a seguire tutto (anche a
scrivere un libro)?
Ciao e grazie,
Luigi - E-mail: i5hir (at) yahoo.it

LC
Caro Luigi,
questa tua lettera non fa altro che confemare il discorso iniziato la settimana scorsa sulla falsa percezione che molti audiofili hanno della questione valvole (buone) e transistor (cattivi). Hai sperimentato di persona che esistono transistors che possono suonare bene quanto i corrispondenti a valvole e spesso batterli quando si tratta di sfoderare controllo sul basso, dinamica ed articolazione.
Non conosco bene l'ampli che hai scelto, ma Gryphon ha una tradizione di altissimo livello, non credo potrai restar deluso. Vorrei che mi aggiornassi quando avrai ascoltato (a lungo) l'ampli nel tuo impianto.
Per quanto riguarda la sorgente purtroppo non conosco il Cayin, pertanto non posso formulare opinioni a confronto con l'Accuphase DP55V né col Genki. L'unica cosa che mi sento di consigliarti è di non utilizzare l'equazione DIVERSO = MIGLIORE. Sia l'Accuphase che il Genki non sono lettori che impressionano, sono più pensati per essere godibili a lungo termine. Il dettaglio in più, magari una maggiore quantità di alte frequenze all'inizio può stupire, ma alla lunga potrebbe stancare. Il mio è un discorso generale, non fraintendere. Diciamo che secondo me dovresti fare un raffronto "sul lungo periodo" (almeno un mesetto di ascolti). Fattelo prestare dal tuo amico e valuta con attenzione. Una sera può non essere sufficiente per capire.
Per quanto riguarda il libro ed il "come fai a fare tutto" credo di averlo spiegato spesso, specie sul nostro forum di discussione: dormo poco e sono entusiasta delle cose che faccio: due ingredienti essenziali per poter fare ...molte cose.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Testina MM o MC?
Caro Lucio,
ti scrivo per avere un consiglio sull'acquisto di una nuova testina. L'impianto analogico è composto da giradischi Clearaudio Emotion e testina MM Aurum Classic Wood (entry level MM della Clearaudio). Qualche mese fa mi hai aiutato ad orientarmi nell'acquisto di un nuovo pre fono, che sostituisse quello dell'amplificatore (UR Unico). E alla fine ho pensato di orientarmi su un pre fono della stessa Clearaudio (il Basic Limited). Per la testina ho qualche dubbio. Da una parte vorrei orientarmi verso una MM "di rango" e in questo caso credo che per armonia con il resto dell'impianto la Clearaudio Maestro o Virtuoso potrebbe essere una buona scelta (ma vedo da te citate anche la Grado Signature Wood e la Goldring 1042 Reference).
Dall'altra mi chiedo se non sia il caso di entrare nel mondo delle MC. Spendendo un poco di più mi potrei orientare sulla Clearaudio Melody (entry level MC della Clearaudio), ma anche su alcune da te citate in altre risposte: la Ortofon MC 20 Super magari modificata da Torlai) o una Grado Statement. Inizialmente mi ero orientato su MM di livello ritenendo che per una buona MC si dovesse comunque fare un investimento più importante -- escludendo in ogni caso le MC ad alta uscita -- ma non so se questo ragionamento di fondo sia corretto.
Come sempre un grazie di cuore per i consigli e per il sito.
Alessandro - E-mail: fabbri.alessandro (at) fastwebnet.it

LC
Caro Alessandro,
tenendo conto del giradischi e del pre fono, io non mi muoverei da casa Clearaudio, magari proprio le Maestro o Virtuoso che hai citato. In generale, preferisco una MM di buon livello ad una MC entry-level, specie se stiamo parlando dello stesso Costruttore. Le tetsine MM, poi, hanno minori idiosincrasie rispetto alle MC: spesso si può sostituire lo stilo "in casa" senza ricorrere a costosi "retipping", l'uscita più alta le mette maggiormente al riparo dalle interferenze (mi riferisco al segnale che passa nei cavi) e facilita il compito dei pre fono. Portare ad un livello accettabile un segnale inferiore al mV è compito arduo ed il rumore è sempre in agguato.
Una volta MC era sinonimo di testine ad alte prestazioni, mentre le MM erano relegate al ruolo di "entry-level". Da qualche tempo non è più così, visto che tante MM si sono conquistate gli onori sul campo, fornendo qualità musicali e di tracciabilità pari o superiori a molte MC. Penso alle Grado di alto livello, alla Music Maker ed a diverse altre.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Delusione sui nuovi formati digitali
Buongiorno Lucio,
un anno fa dovendo sostituire la mia sorgente (un vecchio e glorioso CD player Sony dell'87), invece di orientarmi su lettori CD di fascia alta optai per una soluzione più aperta ai nuovi formati audio di cui si andava vociferando all'epoca.
Mi riferisco ai formati SACD e DVD Audio che con il suo campionamento a 192 Khz 24 bit promette una vera rivoluzione nell'ascolto di musica digitale: è facile immaginare il beneficio di un audio campionato a una frequenza 5 volte maggiore e con una dinamica superiore di svariati dB di un normale CD, credo che potrebbe competere con successo contro il buon vecchio vinile sotto tutti gli aspetti.
Comunque preferii non investire una somma eccessiva in qualcosa che prometteva molto ma il cui futuro era ancora incerto, per cui decisi per l'acquisto di un lettore di buona qualità ma senza eccessi, nella fattispecie un DVD Onkyo SP-502, pagato 350 euro.
Non posso lamentarmi di questo apparecchio che costituisce sicuramente un passo avanti rispetto al mio vecchio sony già in termini di riproduzione CD, ma ciò che mi amareggia è che a tutt'oggi NON SONO RIUSCITO AD ASCOLTARE UN SOLO TITOLO DVD AUDIO O SACD.
Si, in un anno non sono riuscito a trovare titoli su questi formati, pensavo fosse una lacuna della distribuzione italiana, ma con mia grande sorpresa non ho trovato nulla nemmeno negli stati uniti dove sono stato recentemente Qualcosa si trova su alcuni siti inglesi o americani di vendita on line, ma parliamo di gocce nel mare.
Scusami Lucio, io vorrei che tu mi aiutassi a capire cosa sta succedendo.
Come è possibile che ormai da un paio di anni praticamente tutti i marchi dell'industria Hi-Fi abbiano a catalogo lettori compatibili con l'alta definizione a prezzi accessibilissimi senza avere un parallelo incremento dell'offerta di titoli?
A tutt'oggi se si pretende una certa qualità dal supporto digitale bisogna investire somme considerevoli per lettori CD di marche blasonate che fanno riferimento a un formato vecchio ormai di vent'anni, le cui limitazioni sono chiare a qualunque audiofilo, tanto da prestare il fianco alla competizione contro il buon vecchio vinile, quando un lettore a 192 khz dovrebbe stracciare entrambi a costi molto più accessibili.
Se facciamo un parallelo con mercato dell'home video, abbiamo visto esordire il VHS più o meno alla stessa epoca del CD; ma da allora è arrivato il DVD prima e il blu ray ora, la qualità dell'immagine è andata migliorando drasticamente e il mercato ha prontamente reagito con l'offerta di titoli sui nuovi formati.
Per quale incomprensibile ragione nel mondo della musica non succede altrettanto?
Grazie per il tempo che vorrai dedicarmi e complimenti per la vostra rivista
Roberto - E-mail: rcolombo (at) porini.it

LC
Caro Roberto,
se avessi seguito con attenzione TNT-Audio avresti capito il perché di molte cose, riguardanti proprio i nuovi formati digitali. Sin dalla loro uscita non li abbiamo visti di buon occhio, UNICI nel settore a sostenere la loro inutilità. Avresti visto, dalle statistiche di vendita RIAA, che pubblico e commento da un paio d'anni, che i nuovi formati sono praticamente FERMI. Il SACD è a quota circa 4000 titoli, che sono tanti se vogliamo, ma comunque il nulla rispetto a ciò che si trova in vinile o in CD (usato e nuovo).
Esistono le macchine, è vero, ma i supporti si trovano a fatica. Perché? Perché il grande pubblico non ha capito. In fondo, come dar torto? Un nuovo dischetto, un pelino migliore dello standard precedente, praticamente indistinguibile se suonato su impianti di basso livello, ma più costoso e non copiabile. Mica i consumatori sono fessi! Oh sì, li hanno fregati una volta, con lo standard CD ("Perfetto per sempre", ricordate?) ma almeno allora c'erano gli innumerevoli vantaggi rispetto al formato precedente (praticità, portabilità, durata etc.). Adesso quali sarebbero i vantaggi? Suona un pochino meglio ma solo su impianti "da audiofili"? Sai che bello. Non posso fare copie digitali? Vade retro! Non posso leggerlo sul PC??? Posso scaricarlo dalla rete? No? Ehi, ma costa pure di più!!!
Come vedi, di ragioni ce n'è a iosa.
Certo, potrebbe restare un prodotto di nicchia, può essere. Come può essere che cesseranno di stampare CD per IMPORCI il nuovo supporto (e solo così potrebbe affermarsi) ma la vedo MOLTO in salita.
Infine: chi ti ha detto che i 192 kHz dovrebbero stracciare il vinile? Per quale strano ragionamento tecnico? Accidenti, è pur sempre Musica c_a_m_p_i_o_n_a_t_a!!!
In tutta sincerità, il futuro dei nuovi formati non mi pare roseo. Lo è invece quello del digitale ad alta risoluzione, ma con supporti fisici diversi. Di questo avremo modo di riparlarne.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Amplificatore di Natale
Caro direttore,
approfittando del Natale, avrei pensato di regalarmi un nuovo amplificatore e in tal proposito la vengo a disturbare per avere dei validi consigli.
Qualche anno fa ho comprato una coppia di Aliante One Z e aspettando tempi migliori le ho pilotate, prima con un Naim Nait 1 e poi con due T-Amp. Adesso avrei voglia di affiancarle un valido compagno.
Ho letto la sua recensione sulle Aliante, dove consiglia di preferire amplificatori che abbiano buona capacità di pilotaggio, ma non fa nomi. Le chiedo gentilmente se mi consiglia qualche modello da ascoltare, perchè non ho una grande esperienza in merito.
Di mio avrei immaginato un Naim Nait 5 o qualche modello di classe T che si basa su schede tipo fenice 100.
Non le indico una cifra stabilita, perchè non voglio mortificare ulteriormente le mie casse e perchè confido e "approfitto" della sua esperienza che sicuramente saprà guidarmi nella via più equilibrata.
Insomma, per farla breve mi piacerebbe sapere da lei quale sarebbe la somma giusta da investire per ottenere un miglioramento sostanziale. Non disdegno il mercato dell'usato, anzi lo preferirei.
Ascolto musica di ogni genere e al dettaglio di tipo chirurgico, preferisco la musicalità e il coinvolgimento (la musica deve toccarti l'anima, altrimenti che musica è?).
Il resto dell'impianto è composto da cd Revox b226 e gira Ariston RD80 con braccio Linn Basik LV-V con testina Stanton 500 mk II che mi è arrivato un po' malconcio da un paio di giorni, ma per fortuna niente di irreparabile.
I cavi sono autocostruiti e credo di aver preso il meglio dei progetti di TNT.
Augurandole un felice Natale la saluto e la ringrazio davvero di cuore.
Michele - E-mail: mamic (at) tiscali.it

LC
Caro Michele,
credo che un buon integrato con tanti buoni watt sia una soluzione sensata. Il Nait 5i sarebbe già un ottimo punto di partenza ma usato è difficile trovarlo. Prova a cercare qualcosa tipo Audio Analogue Maestro, Classé CAP 101 o 151, Densen DM-10 o Beat 100, uno degli integrati Norma o AM Audio. Tra questi trovare l'usato di pochi anni dovrebbe essere piuttosto facile. Visto che si tratta di usato, vedi se riesci a trovare qualcosa che tu possa valutare direttamente con le tue casse, a casa tua, sarebbe importante.
Infine, complimenti per l'impianto, hai entrambe le sorgenti che una volta utilizzavo nel mio impianto B. L'Ariston è ancora qua con me, tra l'altro, dotato dello stesso braccio che monta il tuo. Se vuoi rendere giustizia a questo "grande" giradischi (in pratica un LP 12 sotto mentite spoglie...anzi...viceversa!) dotalo di una testina all'altezza: una Linn, una Goldring, una Grado...qualunque cosa che sia superiore a quell'entry-level Stanton che usi ora. L'Ariston lo merita.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori a torre da 1000 €
Buongiorno Direttore,
ho un impianto così composto:

Il tutto è posizionato su un mobile libreria sul lato lungo di una stanza di 5x4m arredata con divani, tappeto e tende. La resa sonora non mi soddisfa del tutto (in particolare trovo carenti le basse frequenze e la ricostruzione della scena) e, leggendo anche il vostro sito, penso che ciò dipenda in particolare dalla disposizione delle casse che si trovano su due basi sporgenti del mobile ad un'altezza di 30cm da terra e distanti fra loro circa 2m. Ho fatto alcune prove mettendo le casse su supporti di fortuna e ho notato notevoli miglioramenti.
Vorrei quindi posizionare le casse davanti al mobile e, in alternativa all'acquisto degli stands, sto valutando l'ipotesi di vendere le Proac e acquistare delle torri da pavimento sia per ragioni di praticità (potrei facilmente allontanarle di più dal mobile durante gli ascolti) che per migliorare ulteriormente il suono (sarebbero inoltre più "accettate" dal punto di vista estetico).
Desidero quindi un suo consiglio su cosa orientarmi considerando prodotti con prezzi possibilmente entro i 1000 Euro.
Cordiali saluti,
Stefano - E-mail: st.zanetti (at) tiscali.it

LC
Caro Stefano,
mettere dei minidiffusori a 30 cm dal pavimento ed aspettarsi che suonino pure bene è quantomeno curioso. Vedo quindi molto buono il proposito di dotarsi di diffusori da pavimento da posizionare in maniera adeguata. Con un migliaio di euro io cercherei delle ProAC Studio 125 o 130 usate di un paio d'anni. Manterresti il "family feeling" delle tue attuali Tablette 2000 ed avresti le basse frequenze in più che stai cercando.
Nel nuovo, invece, potresti trovare buone soddisfazioni da Chario Hiper 1000 Tower, KEF iQ7, QUAD 22L. Una soluzione un po' inusuale che però potrebbe pure incontrare un alto fattore di accettazione muliebre sarebbe costituita da una coppia di Magneplanar MMG. Essendo dei pannelli sottili occuperebbero poco spazio e sarebbe pure facili da spostare in posizione d'ascolto ideale. Forse non avresti dei bassi sismici ma certamente una buona immagine e tanta musicalità. Se i tuoi generi preferiti non sono rock duro, hip hop o house...potresti farci un pensierino.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di analogico
Caro Direttore,
al posto dei soliti complimenti per la rivista intendo porgerle un sentito GRAZIE per avermi fatto scoprire il T-Amp e per avermi così portato a realizzare il mio primo progetto di autocostruzione (mi sono molto divertito ed alla fine ho provato immensa soddisfazione per la "bestiolina" finita).
Vista l'impostazione "risparmiosa" dell'oggetto ho ritenuto di abbinargli una coppia di Indiana Line Arbour 5.06 ed un lettore cdp-XE370 SONY (cavi: alimentazione MERLINO e MERLINO CD - potenza REGA "nonsoilmodello" - segnale YBA crystal).
Che dire? Con tutti i limiti di potenza del "piccolino", sono assai soddisfatto del risultato ottenuto. Preso dalla "voglia" in oggetto, ho rispolverato il mio vecchio giradischi Technics SL-BD22 per ascoltare la mia discreta collezione di LP. In un'ottica "risparmiosa" ho acquistato il T-Preamp, ho sostituito la puntina originale in dotazione, ho collegato il tutto e mi sono seduto ad ascoltare...
Problema: la voglia di analogico si è trasformata in desiderio irrefrenabile... Nella consapevolezza che il mio giradischi non è tra i migliori (eufemismo), vorrei ora procedere all'acquisto di un apparecchio un pochino più performante per l'impianto principale, così composto:

Tenuto conto che: Le mie attenzioni si sono alfine concentrate sui seguenti apparecchi:
  1. REGA P1 o P2 (già un pochino fuori budget);
  2. Project Debut III (anche nella versione con stadio phono integrato).
Il Rega lo trovo presso il mio rivenditore di fiducia (euro 375 per il P1 ed euro 600 per il P2), il quale mi consiglia di abbinargli il pre-phono Cambridge Audio 540P (euro 80) ed un cavo di segnale adeguato (circa euro 80). Il Project Debut III con stadio phono integrato lo trovo ad euro 290 presso un rivenditore della mia zona. A questo punto, le domande: Per eventuali sostituzioni della testina, mi permetterò di disturbarla (se necessario) in futuro.
Grazie sin d'ora per l'attenzione e la risposta che vorrà darmi.
Cordiali saluti ed auguri di liete festività a lei, alla sua famiglia ed alla redazione tutta.
Marco - E-mail: culotgarlatticosta (at) virgilio.it

LC
Caro Marco,
io prenderei il Rega P1 e gli abbinerei - possibilmente - il pre fono Rega Fono. Non conosco bene lo stadio phono Cambridge, purtroppo. Per la testina, ci vedrei bene una Rega, una qualunque che rientri nel budget che ti sei imposto.
Tieni conto, però, che l'analogico "plug & play" non esiste, per definizione. Esistono macchine pre-settate in fabbrica con testina già montata, dimata e col peso di lettura impostato...però un certo impegno da parte dell'utente è sempre richiesto: Il giradischi richiede sempre un supporto di qualità adeguata e, comunque, un controllo più o meno continuo: non puoi collegarlo e dimenticartene. Anzi, io ricontrollerei anche i settaggi di fabbrica. Sono operazioni facili e poco impegnative in termini di tempo.
Poi va messo in bolla e posizionato su un tavolino adeguato alla bisogna. Ad esempio, tutti i Rega stanno bene su una mensola a muro, specifica per giradischi.
Tieni conto che senza queste attenzioni la "magia" dell'analogico fa presto a sparire, sommersa da alcuni, inevitabili, problemini che tutti i vinilisti hardcore ben conoscono.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Bassi confusi dalle LS 3/5A
Gentile sig. Cadeddu,
Sono un appassionato di musica e di riproduzione audio da tempo. E' la prima volta che scrivo. Ho letto alcune lettere e risposte sul sito TNT. Mi sono piaciute le risposte e sono qui a porvi il mio problema in tema di riproduzione audio. Descrivo in modo schematico l'impianto, l'ambiente, la musica ascoltata ed il problema.
IMPIANTO:

AMBIENTE. Sala di 5 x 5 metri, altezza 3 metri, con mobili, libreria a parete, vetrine, divano, poltrona, tenda sottile alla finestra, tappeto grande.
MUSICA. Jazz acustico e musica classica (prevalentemente pochi strumenti). Preferisco i suoni naturali della musica dal vivo.
PROBLEMI. Lo spettro basso è riprodotto in modo non controllato con presenza di code, rigonfiamenti e lentezza di attacco. Occorrerebbe un basso più "naturale" (più vicino a quello della musica dal vivo) quindi più veloce e più smorzato.
NOTE. Penso che gli elementi più critici siano in ordine di importanza:
  1. Amplificatore finale
  2. Casse acustiche
  3. Cavi di potenza e/o segnale
L'amplificatore finale, essendo un OTL, potrebbe essere il vero responsabile del comportamento della catena sulle basse frequenze? Per le casse acustiche ho ascoltato ultimamente la PRO AC Response D 15. Potrebbero andare bene?
Per il budget di spesa orientativamente posso indicare un valore pari a quello del componente da eventualmente sostituire.
Ringrazio ed attendo un suo parere,
Alvaro - E-mail: alvaro.ferrucci (at) fastwebnet.it

LC
Caro Alvaro,
posto che l'ambiente - geometria a parte - non sembrerebbe particolarmente problematico (non sembra riflettente), sarei propenso a ritenere che tu non sia soddisfatto del basso (medio-basso?) delle piccole LS 3/5A. In effetti, su un ambiente di 25 metri quadri, ci avrei visto un diffusore più completo e "generoso", specie in gamma bassa. Quel che penso, infatti, è che le piccole siano costrette a lavorare al limite delle loro possibilità (e peraltro non hanno una gran tenuta in potenza) coi piccoli woofers costretti ad un superlavoro che spesso li manda in crisi. Passando alle ProAC D15 credo che questi problemi sarebbero risolti....e speriamo che le basse frequenze "in più" non ne causino altri (la pianta quadrata è maledetta). Hai infatti delle risonanze "importanti" (anzi, onde stazionarie) a 35 Hz (fondamentale) e 70 Hz (prima armonica) che, purtroppo, vengono "amplificate" dal fatto che entrambe le pareti misurano 5 metri.
Non vorrei che l'inserimento di diffusori più generosi in basso possa "eccitare" tali stazionarie in maniera fastidiosa. Dovrai provare e riprovare diverse posizioni dei diffusori rispetto alle pareti, fino a trovare il compromesso ideale. Potresti mettere in conto di avere, in futuro, necessità di qualche trappola per i bassi.
Per ora non sostituirei il finale. E' vero che gli OTL hanno performance strettamente legate al carico che vedono, ma il GM 20 è un ottimo finale, secondo me è largamente incolpevole di quel che senti. Lascerei in pace i cavi, per ora!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Acquistare o autocostruire?
Ciao Direttore,
dopo averti fatti i complimenti per il sito, ti volevo parlare della mia situazione. Non sono un esperto Hi-Fi, anzi: fino a poco tempo fa ascoltavo musica solamente con le casse del PC (9,90€ da MediaWorld in offerta!).
Adesso però la mia morosa mi pressa per avere un impianto "come si deve", che dovrà digerire sopratutto sorgenti digitali (PC, iPod, CD). Lasciando perdere la sorgente (che so non approvi...), concentriamoci su ampli e casse. La mia idea, dato il budget a disposizione, e la preferenza per acquisti c/o Mediaworld (li metteremmo in lista nozze), sarebbe di prendere un ampli Harman Kardon 3380 o 3480 (400€) e casse a torre Polk Audio M50 (350€).
So che potrei fare molto meglio, ma, dati i vincoli e dato il mio orecchio poco "allenato" credo che sia la scelta migliore. Fin qui tutto OK. Il dubbio che non riesco a togliermi dalla testa, però, è l'idea di autocostruire i diffusori. Mi piaceva il progetto BFB (suono deciso, dettagliato, veloce). Il progetto T-Speakers con le Audio Nirvana che, a detta di Commonsenseaudio.com dovrebbe suonare meglio, viene descritto nella vostra recensione come "duro e sparato" e "non accettabile". E' questo effetto attribuibile alla stanza troppo "live" o ai cavi (commento del produttore)?
Allo scarso rodaggio? Suonerebbero meglio o peggio delle Monitor 50? Migliorerebbero le cose prendendo le AudioNirvana più grosse, da 10"?
... Insomma, cosa ne pensi?
La stanza è 5 x 5 m, parquet, tende e tappeto. Musica pop, rock, blues. Voglio due diffusori a colonna, con bassi che si fanno sentire, senza spendere una cifrona (max. 400€). Mi piacerebbe autocostruire...
Grazie e ciao,
Daniele - E-mail: danielemizza (at) inwind.it

LC
Caro Daniele,
vista l'impossibilità di ascoltare e valutare il risultato finale, visto e considerato il fatto che tu sei un "absolute beginner" e tenuto in debito conto che è imminente un matrimonio....io lascerei perdere la falegnameria e punterei su due bei diffusori "finiti" come, ad esempio, le Polk che hai indicato o altre nello stesso budget (ad esempio, Indiana Line). L'autocostruzione dei diffusori è pratica che richiede esperienza e tanta pazienza.
La recensione dei
T-Speakers andrebbe letta con più attenzione. E' normale che i Costruttori non siano mai soddisfatti. Per loro ogni recensione dovrebbe gridare al miracolo!
Visto che desideri i bassi e proprio non riesci a levarti dalla testa l'autocostruzione...punta a qualcosa di più "tranquillo" e sicuro come i kit "pronti" della IPL che abbiamo già recensito. Dai un'occhiata al loro sito, in particolare alla serie in linea di trasmissione. Non dimenticare, comunque, l'avvertimento di prima: autocostruire non è banale e considera anche che in caso di upgrade nessuno acquisterebbe dei diffusori autocostruiti.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Bassi misteriosi
Egr. direttore,
seguendo anche le indicazioni della sua rivista, per ottenere una maggiore resa acustica, mi sono convinto ad acquistare un impianto dotato di casse da pavimento e così composto:

Durante l'ascolto, con alcuni generi musicali, mi sembra di avvertire la mancanza (fisica) della parte bassa delle casse, la batteria tende ad essere esagerata ed eccessiva con fastidiosi toc, ho come l'impressione che gli altoparlanti siano piccoli e che i midwoofer di rinforzo non si attivino adeguatamente generando qualche tubolenza nei condotti acustici.
Ho provato a cambiare le valvole con le Golden-Dragon selezionate, i cavi di segnale e di potenza con altri di migliore qualità.
I lievi miglioramenti ottenuti mi portatono a pensare che le difficoltà dipendano sopratutto dalla complicata costruzione della cassa (doppio carico asimmetrico, 2,5 vie, 4 ohm, ecc..).
Recentemente però ho collegato, per curiosità, un piccolo amplificatore a valvole autocostruito, un S.E. di pcl86 con componenti di qualità non selezionati per un valore di circa 100 euro di materiale.
Incredibilmente, nonostante i giudizi in letteratura sui componenti usati, la precarietà della cosa e senza preoccuparmi di collegare i cavi all'impedenza giusta, sono comparsi i bassi, il suono si è allargato, sembra che la cassa improvvisamente non sia più in difficoltà, sembra che suoni tutta diffondendo nell'aria un flusso continuo di note senza appiattimenti o parti in ombra.
Ora è a questo punto che Le chiedo un giudizio; è la cassa che è difficile?... è l'amplificatore che nonostante sia il componente meno critico in una catena sia da cambiare?......o cos'altro?.. e come?!
La ringrazio per quanto potrà rispondermi, cordialmente
Marco - E-mail: gabribella (at) alice.it

LC
Caro Marco,
la prova da te effettuata è, per certi versi, singolare e sorprendente al tempo stesso. Che un SE di PCL86 riesca a pilotare meglio le Opera Callas, rispetto ad un Push-Pull di EL34 non ha molto senso, infatti!
Tuttavia, ogni volta che leggo di abbinamenti così "sfortunati" mi vien da chiedermi in quale maniera gli audiofili scelgano i componenti del proprio impianto: estetica? Sentito dire dagli amici? Pregiudizi ("Le valvole suonano bene, i transistor no"), occasioni dal prezzo troppo irresistibile? Sembrerebbe che l'ascolto sia l'ultima delle preoccupazioni. E già, perché se avessi "ascoltato" l'accoppiata avresti dovuto accorgerti che qualcosa non funzionava. Non conosco in dettaglio l'amplificatore in questione ma ritengo piuttosto difficile che un push-pull in classe A da 25 watt con delle valvole "fidate" come le EL34 non riesca a produrre basse frequenze.
Per tagliare la testa al toro proverei con un ampli a transistor di qualità anche bassa, giusto per vedere che succede. Fatti prestare un integratino "audiophile" anche vecchiotto (le vecchie serie di NAD e Rotel, ad esempio) e fai qualche confronto.
In caso l'incompatibilità tra ampli e diffusori si evidenziasse nuovamente....pensa a cambiare ampli. Prima di farlo, prova ad invertire la fase: inverti rosso con nero lato diffusori ed ascolta con attenzione che succede alle basse frequenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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