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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Happy downgrading
  2. Upgrade sorgente giurassica
  3. Più bassi dalle Harbeth
  4. Passione vintage
  5. Insoddisfazione generale II
  6. La community TNT-Audio
  7. HiFi Frusciante è uscito dal gruppo
  8. Upgrade della sorgente digitale con 200 €
  9. Riparazione altoparlanti e pilotaggio Dynaudio
  10. Re: Siamo audiofili o...caporali?

Happy downgrading
Caro Direttore,
come ho scritto un po' di tempo fa, la nascita di mia figlia, oltre a riempirmi di gioia, ha anche riempito lo spazio della mia casa dedicato alla Musica. Ho quindi messo (temporaneamente?) "in soffitta" il vecchio impianto (Rega Planet+AA Puccini+Monitor Audio B4) ed ho adottato una soluzione di ripiego. Attualmente, utilizzo le seguenti elettroniche:

In generale, sono soddisfatto del risultato complessivo, raggiunto con una spesa assolutamente in linea con il mio budget. L'accoppiata T-Amp / Monitor Audio S1 mi pare molto chiara e dettagliata, senza essere affaticante. Mi sembra, però, che manchi un po' di corpo, in alcuni casi. Sono un "onnivoro musicale", nel senso che ascolto generi diversi, dal Rock & Blues al jazz, dalla classica ai cantautori italiani ed ogni tanto ho l'impressione di "perdermi qualcosa" della riproduzione. L'ambiente di ascolto è una mansarda di circa 40 mq., arredata.
Gradirei un Tuo suggerimento su alcuni aspetti:
  1. Volendo, un domani, sostituire il lettore, sarebbe preferibile andare sul nuovo o sull'usato? Ti chiedo questo, perché mi pare che i lettori siano soggetti ad usura del gruppo ottico, non vorrei dover buttare tutto dopo pochi mesi;
  2. Avresti qualche indicazione in merito a marche e modelli, sia nel nuovo che nell'usato, nella cifra budget di circa 200 euro?;
  3. L'eventuale sostituzione delle S1 con delle Klipsch di pari classe (sempre da supporto), potrebbero portare miglioramenti all'equilibrio complessivo?;
  4. La questione più urgente di tutte: quali cavi di potenza abbinare, nella situazione attuale? La spesa, in questo caso, non dovrebbe superare 50 euro. Escludo l'autocostruzione, essendo negato per questo tipo di attività.
Scusami per il bombardamento di domande, ma colgo l'occasione per concentrare tutti i dubbi che mi vengono...
Ti ringrazio per l'attenzione e rinnovo i miei complimenti per la rivista!
Marco - E-mail: marco.allegro (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
visto che un lettore CD buono lo possiedi già (il Planet) che senso avrebbe acquistarne un altro? Problemi di spazio? Dove ci sta un lettore multiformato ci sta anche il Planet! Anzi, questo è pure più piccolo delle dimensioni standard. In ogni caso punterei tutto sui diffusori, semmai, cercando di acquistare qualcosa di più sensibile e generoso in gamma bassa, tipo qualche grosso bookshelf Klipsch. L'ambiente è molto grande ed i pochi watt de T-Amp sono assolutamente insufficienti con diffusori di sensibilità media.
Lascerei, per ora, il lettore multiformato al suo posto, anche se decidessi di non spostare il Planet dalla soffitta.
L'argomento cavi non mi pare essenziale ma tu la definisci la "questione più urgente di tutte" :-) Coi morsetti del T-Amp, a meno di equilibrismi e/o utilizzo di morsetti a banana (femmina, volanti) non è che puoi fare moltissimo. Tantomeno con 50 euro di budget complessivo!
Immagino che l'impianto in soffitta abbia già i suoi bravi cavi...perché non usare quelli? Nel caso ciò fosse impossibile (per terminazioni o dimensioni inadatte) proverei ad acquistare qualche metro di Supra Ply 2.0, un cavo semplice, abbastanza neutro e piuttosto sottile, che non dovresti avere difficoltà ad inserire negli esigui morsetti del nanerottolo. Oppure un Classic 1.6.
Di tutta la faccenda continua però a sfuggirmi il senso: non mi pare che l'impianto precedente fosse particolarmente ingombrante. Al più si sarebbero potuti sostituire i diffusori con altri un po' più piccoli...ma perché mettere "in soffitta" ampli e CD? Che fastidio davano? :-)
Sull'argomento mi sono espresso più volte, eppure ciclicamente ritorna questo annoso problema dell'apparente impossibile convivenza di bimbi ed HiFi. Lasciando perdere il mio caso (forse fortunato) un amico alla nascita del suo secondo figlio si è costruito un secondo impianto: ora ne utilizza due...come dire che, di per sé, i bambini non sono pericolosi per l'impianto. Fanno molti più danni certi adulti :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgente giurassica
Ciao Lucio
Innanzitutto complimenti per la rivista, che leggo on line sempre con molto interesse.
La Musica è il mio hobby preferito, ascolto musica da sempre. Sia a casa che dal vivo assistendo a concerti di musica classica, jazz, pop, rock e leggera. In un gruppo suono la chitarra acustica ed elettrica e canto. Ho un impianto hi fi da circa 20 anni, l'ultima configurazione è così composta:

La mia sala di ascolto misura mt 4,40 x 3,97. L'impianto è disposto davanti alla parete di mt 4,40 (al centro della parete da mt 3,97 c'è una porta) con i diffusori disposti a mt 1,05 dalla parete di fondo angolati di 25°, e a mt 1,15 dalle pareti laterali. Il prossimo "upgrade" riguarderà necessariamente la sorgente e poi eventualmente l'amplificazione.
Ho provato a sostituire il cdp Technics con un Copland CDA 288 che mi ha prestato un amico, ma il risultato della prova è stato molto deludente: ascolto affaticante suono freddo e strabordante, iperanalitico sulle alte frequenze, basse prive di controllo, transienti della batteria non distinguibili; ascolto di gran lunga più piacevole ed equilibrato con il vecchio Technics (meglio non avere nulla che avere tanto e male). Poi ho provato come sorgente (sempre di un amico) la meccanica Micromega Duo con il convertitore California Audio Labs Sigma II (non sono proprio sicuro se era il Sigma II o un altro modello) + cavi di potenza Monster cable (quelli molto grossi di colore bianco) e di segnale Audioquest. In questo caso l'ascolto è stato abbastanza piacevole con un suono molto caldo e dettagliato. Alla luce di queste due "illuminanti prove" (come vedi ho fatto mio, il tuo motto: "Orecchie aperte, Occhi Aperti, Portafoglio CHIUSO!") quali tra queste recenti sorgenti mi suggeriresti di provare e poi eventualmente acquistare anche usata se la trovo: Budget sui mille €: Rega Apollo, CEC 3300, Naim cd5i. Budget sui 2000 € e oltre: Rega Saturn, Naim Cd5X, CEC TL 51 XZ (XR), Arcam Fmj cd 36.
Per i cavi di potenza avrei pensato per iniziare ai Naim Nac A5 (in una vecchia prova su una rivista, andavano molto bene con l'Aura). Per il cavo di segnale consigliamene uno da abbinare alla sorgente che tu ritieni più opportuna nelle due fasce di prezzo. Per l'upgrade dell'ampli aspetto tuoi suggerimenti. Riguardo ai diffusori premetto che mi piace il suono B&W: per questo le ho comprate! Secondo te le 805 Nautilus sono davvero migliori delle vecchie 805 matrix? Sotto certi aspetti (ascolto della musica Rock e timbrica di alcuni strumenti come la chitarra acustica) non ti nascondo di preferire le vecchie Matrix 805 che ho avuto modo di ascoltare e confrontare con le Nautilus 805 a casa di un amico.
Angelo - E-mail: angelraf.for (at) libero.it

LC
Caro Angelo,
visto il tipo di suono che cerchi non avrei dubbi ad indirizzarti verso i lettori Rega e Naim che hai citato, in entrambe le fasce di prezzo. Dovrebbero farti fare un salto di qualità..."quantico". Come cavi di potenza benissimo i NACA, che seguirebbero la stessa impostazione che dovrebbe andar bene nel tuo impianto. Come cavi di segnale prova a valutare qualche modello Monster Cable, anche se prima di decidere procederei per gradi, ascoltando bene il risultato ad ogni cambio di componente.
Per quanto riguarda l'ampli, io lascerei l'Aura al suo posto per ora. Era un buon integrato pensato proprio per le B&W (anzi "costruito" per le B&W!). Qualora, in futuro, avesse bisogno di un sostituto, proverei a stare sul monomarca, abbinando l'ampli integrato al lettore CD che sceglierai.
Infine, mi chiedi un parere sulle 805. Credo non sia un mistero per nessuno il fatto che non gradisca molto il "nuovo corso" di B&W e ritenga le serie 800 precedenti a quella Nautilus di gran lunga più equilibrate. E' certamente una questione di gusti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Più bassi dalle Harbeth
Gentilissimo Sig Cadeddu,
Le scrivo per chiederLe un consiglio. Da alcuni anni sono felicissimo possessore di un impianto costituito da:

Vengo al punto, avrei voglia di cambiare qualcosa (magari migliorando) pur mantanendo l'attuale "impostazione sonora" che come già detto mi soddisfa, in particolare mi piacerebbe un suono un po' più valvolare e analogico.
Il mio rivenditore di fiducia, anche in virtù del fatto che la Harbeth nonostante un po' di carenza in gamma bassa è il diffusore che più mi ha soddisfatto nella mia ventennale storia di audiofilo mi consigliava sostituire il 25 e di passare al finale Graaf GM-20 (OTL) anche in virtù del fatto che sono di Modena e l'assistenza con Graaf per revisioni o altro è praticamente istantanea (già provata).
Io sono un po' titubante anche in virtù del prezzo elevato di tale finale volevo sapere cosa ne pensa Lei e se ha qualche consiglio da darmi in merito all'amplificazione (magari risparmiando qualcosa spostandosi su altri marchi).
Infine visto il mio apprezzamento per il cosiddetto "BBC Sound" se invece sostituissi le Compact 7-ES2 con le HL5 andrei nella direzione giusta ripetto ai miglioramenti che cerco o non ne vale la pena?
Cordialmente,
Francesco - E-mail: fracesco.mazzetti (at) tre.it

LC
Caro Francesco,
anziché spendere tanti soldi in una nuova amplificazione che richiederebbe poi l'acquisto di un pre io passerei senza pensarci due volte alle Harbeth HL5, per ottenere un suono più corposo, materico e comunque nella stessa falsariga dei tuoi attuali diffusori. Visto che lamenti un po' di carenza in gamma bassa, peraltro naturale, dovresti trovare nelle HL5 la soluzione ideale.
L'aggiunta del supertweeter dovrebbe poi arricchire ulteriormente il contenuto armonico della Musica riprodotta. Tra l'altro, conosco l'integrato Graaf Venticinque e non mi pare affatto avaro di basse frequenze, anzi. Per quanto riguarda la tua sorgente...stai sintonizzato su queste frequenze perché a breve pubblicheremo una recensione del tuo lettore CD...anzi, se non hai problemi con l'inglese, la puoi già leggere tra gli
articoli nuovi della settimana, nella sezione internazionale di TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Passione vintage
Sono passati parecchi anni dall'ultima volta che le ho scritto, ma in tutto questo tempo ogni lunedi un momentino per vedere che aria tira sul suo sito lo trovo sempre.
Provo la massima ammirazione per lei che ha mantenuto nel tempo la grinta e la barra dritta (sa quanti soldi avrebbe potuto fare con piccoli e legittimi cedimenti?) e credo che il popolo del web si fidi per questo motivo.
Posto che non sempre concordo con le sue opinioni (e ci mancherebbe, abbiamo avuto un sano screzio otto o nove anni fa ma, come si dice, di quelli "senza offesa") ma è sanissimo leggerle e meditarle, stavolta scrivo altre poche righe perchè ho notato che in una risposta lei definisce la Nikko un "produttore di seconda fila". Boh? io mi ricordavo una cosa diversa: cioè, non un hi end, ma comunque un buon produttore....
In realtà questo ricordo (forse impreciso) mi ha spinto a chiederle un'opinione, che in qualche modo lei ha già dato, ma sempre come accessoria ad altre considerazioni.
Secondo lei (e a beneficio del popolo) al netto delle follie che si trovano sulla rete, comprare un prodotto di trent'anni fa (ad esempio ha appena acquistato un sintoampli Pioneer sx 750 a 160 euro in eccellenti condizioni) per il gusto di possedere un oggetto bello e che ti ricorda l'adolescenza, è così malsano anche dal punto di vista del suono?
Nel mio caso ho già un altro impianto di livello, ma sonorizzare un'altra stanza (o la casa di campagna per chi ce l'ha) con questa roba, e magari un paio di casse adeguate (wharfedale 9.2 o similaria) fa così schifo, oppure ha un suo perchè? E non parlo di collezionismo che quella è un'altra cosa (come diceva Marx, una caratteristica della decadenza borghese, ma non immaginava come sarebbe diventata la borghesia). Spero che il quesito sia di suo interesse.
Con i migliori saluti,
Dino - E-mail: salamonep (at) posteitaliane.it

LC
Caro Dino,
francamente non ricordo lo screzio di nove anni fa, sono una perona che non dà molto peso a questo genere di cose. Ti ringrazio per la fiducia e l'apprezzamento ma ti devo correggere: non devi pensare a quanti soldi avremmo potuto fare "cedendo" alle lusinghe del mercato (ben pochi, temo, vista l'aria che tira) semmai a quelli (tanti) che avremmo potuto incassare se, anziché dedicarci anima e corpo a questo progetto di "divulgazione" ci fossimo inventati un secondo lavoro. Il vero costo di una rivista web, infatti, è quello del TEMPO che si impiega per tenerla in piedi. D'altra parte, è anche vero che il "tempo libero" non dovrebbe essere mercificato :-)
Ho sempre guardato con sospetto agli hobby che producono reddito. A casa mia si chiamano con altro nome (secondo lavoro, modo facile per evadere il fisco etc.).
Tornando alla questione dei Nikko, non posso fare altro che confermare quanto già detto in risposta all'altro lettore: si trattava di prodotti di seconda fila rispetto al resto dei marchi giapponesi e basta prendere una rivista dell'epoca per vedere che, ad esempio, i prezzi erano sempre più bassi rispetto ai marchi più diffusi e quotati (Yamaha, Sansui etc.)
Mi chiedi un parere sui sintoampli Pioneer. Belli, bellissimi quelli della serie SX. Hanno un senso, certamente...bisogna vedere cosa si cerca nell'impianto HiFi. Come secondo impianto andrebbe benissimo oppure come "angolo della nostalgia", perché no? Il fatto che io ogni tanto mi diverta ad accendere il mio jukebox "vintage" significa che, vuoi per l'oggetto, vuoi per i ricordi, vuoi per l'aspetto, suscita in me delle belle sensazioni, anche "tattili". Se il sintoampli Pioneer ti regala questo tipo di sensazioni...perché privartene? Basta non convincersi che si possa sostituire ad un prodotto moderno, in termini di qualità sonora...perché così non è. Può essere molto piacevole da usare, su questo siamo perfettamente d'accordo. Se puoi, però, cerca un sintoampli Marantz, quelli coi VU meters azzurri citati la scorsa settimana qui sulla Rubrica della Posta. Sia come fascino che come suono siamo su un altro livello, a mio parere.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Insoddisfazione generale II
Gentile Direttore,
dopo parecchio tempo mi risolvo a scriverle nuovamente (mi pare che l'ultima missiva fosse quella intitolata "Insoddisfazione generale").
E' una noiosa domanda, quella che le rivolgo. Riepilogo l'impianto:

Principali problemi:
  1. Con le Klipsch sono migliorati bassi, dinamica, dettaglio (anche se non in modo sconvolgente); però col Rotel sono a volte un po' troppo aperte (suono un po' affaticante), e come compromesso le ho angolate molto verso l'interno (si perde però un po' di dettaglio).
  2. Continuo poi ad avere perplessità sull'immagine sonora. Mi ha colpito la lettera che lamentava uno spostamento della scena a dx, o sx; a me accade verso sx, ma non sempre, per cui non so se è un problema d'orecchie; fatto sta che il fenomeno è comparso in ogni ambiente e anche con le Chario. Poi, negli a solo orchestrali gli strumenti sembrano più definiti, tanto i fiati così come ad es. i contrabbassi (mettiamo sull'estrema destra) i quali, nei pieni, tendono invece ad accentrarsi e confondersi nel totale.
Secondo me è più un problema d'amplificazione, visto che anche questo si è verificato in tutte le stanze dove (sob...) sono passato, e comunque, come detto, l'ambientazione è stata curata. Inoltre ho due T-amp; ne ho provato uno in condizioni precarie, e non mi ha convinto troppo; li avevo provati con più cura con le Chario, e l'immagine mi sembrava migliore che col Rotel.
Potrei avere un Audiolab 8000a nuovo (rimanenza) a 500 E. La proposta mi era stata fatta però in ragione delle casse precedenti (carenza d'impatto e di bassi).
Alternative le vedrei, quasi d'obbligo per spendere poco, nell'usato, ma dovrei poterle provare. Un finale usando il Rotel come pre potrebbe anche andare?
Come alternative economiche: cambiare cavi? Mettere un altro tendone per attenuare gli alti (ma il resto)?
La ringrazio della disponibilità e la saluto.
Mauro - E-mail: mdf (at) freemail.it

LC
Caro Mauro,
posto che dovresti dare al T-Amp una chance come si deve e non "di fortuna" (con le RF35 ci andrebbe a nozze) mi pare che i problemi che lamenti siano in parte da attribuire ad una scarsa sinergia tra i componenti e tra di essi ed il tuo gusto personale. Assolvo il Planet perché non può essere colpevole né dell'equilibrio timbrico descritto né degli "impastamenti" che hai riferito. Restano ampli e casse. Le Klipsch sono abbastanza "aperte" e così pure il Rotel. Forse, alla fine, il connubio non incontra il tuo gusto. La scelta dell'Audiolab non risolverebbe il problema perché anche questo ha un'impostazione abbastanza asciutta ed analitica. Devi cambiare completamente registro, puntando verso amplificazioni più calde (ma allora perché prendersi le Klipsch, dico io...).
Ad esempio, potresti valutare un Naim Nait 5 (o 5i), un Rega Mira o Brio (che si adatterebbero benissimo al Planet) oppure un Densen Beat 100 (o B-100 o B-110). Eviterei altri interventi (cavi) o soluzioni ibride (no al finale). Sull'ambiente è difficile consigliarti qualcosa, visto che dici di averlo già trattato abbastanza e sulla carta dimensioni e posizionamento non sembrano malvagi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La community TNT-Audio
Salve,
Pur non avendole mai scritto, ed essendomi iscritto alla community soltanto da pochissimo, leggo le pagine del suo sito da circa un anno, da quando ho cominciato ad interessarmi più intensivamente di Hi-Fi.
Le risparmio i noiosi complimenti, ai quali sarà abituato considerando la qualità e soprattutto l'onestà editoriale del suo servizio.
Le scrivo invece per dirle che il sistema di gestione della TNT Community mi è parso un po' limitato e limitante. Sono sicuro che se si utilizzasse un motore per la gestione dei forum più potente e se vogliamo "tradizionale", il numero di visitatori e la conseguente utilità crescerebbe esponenzialmente.
Non mi sembra che il numero di frequentatori della community di tnt rappresente quantitativamente i lettori della rivista on-line! Dovrebbero essere molti di più.
Mi sembra inoltre che tra le varie community italiane manchi in questo momento un forum popolare e libero (aggettivi da scrivere in grassetto) sul tema dell'ascolto hi-fi stereo e sugli smanettamenti connessi.
Forse sottopongo nuovamente un tema già discusso e me ne scuso. Cordiali Saluti e ancora complimenti.
Mario - E-mail: rhcpep4 (at) yahoo.it

LC
Caro Mario,
la scelta di Yahoo Gruppi come sistema per la nostra community è stata motivata da un certo buon numero di ragioni:

  1. E' gratis, a patto di sorbirsi qualche banner di Yahoo nella modalità web.
  2. Consente la visione via Web o via e-mail, anche come digest giornalieri. Ci sono tante persone che stanno poco al PC: ricevere le discussioni in un unico e-mail è comodo, facile e veloce.
  3. Ha un accesso non immediato. Sì, lo metto tra i pregi. Questo tiene lontani i provocatori di professione (che infatti si sono allontanati dalla nostra community per "rompere" su altri lidi, più facilmente accessibili). Obbietterai che questo riduce il numero degli iscritti. E' così e ne siamo ben contenti. Può sembrare paradossale, ma è così. Ad oggi ci sono circa 3500 iscritti, ovviamente solo una parte di chi legge TNT-Audio. Una community troppo grossa è difficile ed impegnativa da gestire. Meglio poche persone, ma seriamente intenzionate a discutere e scambiarsi informazioni. Avrai notato, ad esempio, che il grado di rissosità è prossimo allo zero, cosa rarissima nei forum di HiFi. I miei interventi da moderatore si contano sulle dita di una mano sola, in tutti questi anni. Tutto questo contribusce al messaggio "sano" che TNT-Audio vorrebbe far passare attraverso le sue pagine.
Due parole poi sulla "libertà" che chiedi. Essa è un concetto astratto che nella vita reale non si può applicare: nel momento in cui offri un servizio pubblico devi preoccuparti che tale servizio non provochi danni ad altri (Do what you will but harm no one). Molti interpretano la "libertà" come possibilità di insultare, calunniare e diffamare chi si vuole, magari nascosti nell'anonimato, senza pagarne le conseguenze. Chi offre un servizio di questo tipo è evidentemente esposto a tal genere di rischi.
Detto questo, mi pare che all'interno della nostra community si discuta in completa libertà, io intervengo pochissimo e "modero" ancora meno. Significa che il gruppo è composto da persone serie che hanno solo voglia di discutere con serenità della propria passione (e di nient'altro). A me pare, in tutta franchezza, un'oasi di tranquillità, una sana eccezione nel panorama delle community italiane dove l'insulto, la provocazione e la polemica sembrano il pane quotidiano. Preferisco vivere questa Passione con serenità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

HiFi Frusciante è uscito dal gruppo
Caro Lucio,
da diversi giorni un problema mi assilla: una volta configurato e collegato il mio impianto, descritto sotto, ho rilevato, con il brutto dispiacere di un appassionato, i seguenti fenomeni:

Il mio è un impianto modesto, così composto: Non mi aspettavo certo un suono entusiasmante, ma credendo di aver curato dettagli come cavi e collegamenti, e comunque con dei componenti onesti, davvero non prevedevo un problema come questo; inizialmente ho fatto i seguenti ragionamenti:
  1. Amplificatore; tutto sommato non mi sembra male: è un classe AA (la distorsione armonica mi sembra sufficientemente bassa, 0.002% su 8?, e lo faccio lavorare sempre in modalità direct con il lettore cd).
  2. Lettore cd: c'è poco da dire, lo conoscete bene; non ha difetti evidenti ed è collegato con dei buoni cavi e connettori.
  3. Diffusori: da 6?, sono nuovi e collegati con cavi che reputo decenti, ed in lunghezza identica per i due canali.
Poi sono stato colto da diversi dubbi: può la causa essere l'amplificatore? Il rumore di fondo c'è anche a lettore cd spento; fa così pena il mio ampli?? E poi i cavi: sono davvero sicuro dei semibilanciati che ho montato? No, finchè non li apro. E se le saldature fossero state fatte in malo modo, oppure la calza schermante fosse stata mal collegata? I cavi di potenza sono stati tagliati rigorosamente di pari lunghezza, può essere che siano troppo lunghi? Ho 12 metri per canale, purtroppo non è possibile per la conformazione dell'ambiente d'ascolto fare in modo diverso. Per finire, i diffusori: sono loro i colpevoli di questo fruscio di fondo e delle rapide distorsioni nei cambi di ritmo e volume? L'amplificatore è dotato sul retro di un selettore dell'impedenza dei diffusori: con due collegati, come nel mio caso, posso scegliere tra "4-6?" e "8-16?"; io ho settato la prima, che corrisponde ai diffusori montati: cambiare tale impostazione può aiutare, oppure è ininfluente?
Sono un grande appassionato ma non sono un esperto; non so più che pesci prendere: c'è qualcosa di palesemente sbagliato nel mio impianto? E' un problema di singolo componente, di assieme, o di montaggio/configurazione? Oppure è tutto normale e mi devo semplicemente accontentare di quello che ho?
Complimentandomi per la cura e la passione che metti nelle tue risposte, ti saluto ed auguro buon lavoro a tutto lo staff
Matteo - E-mail: matteoloche (at) virgilio.it

LC
Caro Matteo,
perdona il titolo scherzoso che ho dato alla tua mail, parafrasando un famoso romanzo. L'ho fatto per sdrammattizzare un po'. Nel tuo impianto c'è qualche componente che "modula il rumore" ovvero amplifica il rumore seguendo la Musica che riproduce. L'indiziato numero uno è l'amplificatore...ed hai vari modi per individuarlo con certezza ed inchiodarlo alle sue responsabilità: intanto chiedigli di fare un giuramento prima di rispondere a questa domanda:

Se risponde sì, condannalo all'esilo :-) Infatti, come detto più volte, si tratta di un ampli in classe AB, né più né meno come tanti altri amplificatori consumer presenti sul mercato (quasi tutti). La Classe A pura è altra cosa, ha costi, ingombri e rendimento nettamente diversi (più alti i primi due, più basso il terzo). Non è certo questa la fonte del tuo problema, comunque. Hai un modo, dicevo, abbastanza sicuro per inchiodare il sospettato: collegagli qualunque altra sorgente (che so, anche l'uscita audio del tuo PC) e vedi se il fenomeno si ripete. Tanto per non sbagliare, ripesca dalla pattumiera i cavi di segnale "di serie" (quelli sottili e neri) e collegali, non sia mai che il VdH abbia lo schermo sconnesso o saldato male. I cavi di potenza NON sono un problema, a meno che non corrano vicinissimi a fonti di forte interferenza.
Puoi anche provare a mettere il selettore dell'uscita dell'ampli su 8-16 Ohm, ma non dovrebbe cambiare granché.
Nel caso, come penso, che sia l'ampli ad essere difettoso non ti resta altro che portarlo da un tecnico per farlo controllare.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade della sorgente digitale con 200 €
Caro Lucio,
sono un giovane studente, avvicinatosi al mondo dell'Alta Fedeltà dal T-Amp, seppure ora lo abbia sostituito, dall'usato e da un saggio amico. La mia costruzione di un buon impianto super-entry-level è decisamente lenta perché i miei risparmi vengono quasi immediatamente (a volte ricorro addirittura a prestiti di amici ;-)) investiti in Musica e, correggimi se sbaglio, penso che ora sia arrivato il momento di scegliere una buona (seppur super-entry-level) sorgente digitale.
Il mio impianto è così strutturato:

Ho anche cercato di utilizzare le regole trovate su questo sito per un'adeguata sistemazione dei diffusori e per la riduzione delle vibrazioni, come l'utilizzo di piedini UPIM e patafix (in pratica, la versione gialla del bluetac).
Mi è capitato più volte di leggere nella vostra rivista come suggerimento per una sorgente digitale economica, l'acquisto di un lettore CD/DVD economico da supermercato e di un buon DAC da abbinarci.
Leggere questo mi ha fatto sorgere un'idea: se io collegassi un buon DAC all'uscita digitale ottica del mio iMac e ci importassi dischi in formato non compresso (FLAC o Apple Lossless) utilizzando programmi appositi come l'ottimo Max, non potrei ottenere un risultato migliore, risparmiando anche i quattro soldi del lettore da supermercato?
Tralasciando il discorso del tempo per l'importazione, che non è un mio problema (metto il computer ad importare un disco, nel frattempo ne ascolto un altro) può essere una buona soluzione?
In tal caso, quale DAC mi consiglia restando nella fascia 100-200-200equalcosa per questo scopo (posso fare di più, ma più soldi = risparmio più lungo = più tempo senza acquisti di Musica, ovvero solo se si trattasse di un grande miglioramento)?
Aggiungo un grazie per l'importantissimo ed interessantissimo servizio che lei e gli altri volontari svolgete.
Federico - E-mail: federico.dambrosio (at) gmail.com

LC
Caro Federico,
con il budget a disposizione (200 € max) non è che si possano fare grandi cose. Già se acquistassi un lettore DVD da usare come meccanica il risicato budget scenderebbe a 150 €.... A questo punto il PC come sorgente diventa quasi obbligatorio. Una soluzione semplice, che funziona bene e che ti lascerebbe qualche euro da spendere in Musica o in cavetteria migliore è rappresentata dal DAC USB
Trends Audio UD-10, da noi recensito, per ora, solo in lingua inglese (a breve la traduzione italiana). E' un giocattolino che colleghi alla USB del PC e che puoi usare come DAC. Costa 90 $ su Internet, a conti fatti con 100 € dovrebbe arrivarti a casa. Altra possibilità è il DIY Paradise Monica 2 di costo più o meno simile, anche se poi richiede un po' di manualità per il montaggio. Ancora, potresti trovare qualche buon affare su Ebay cercando DAC di qualche anno fa, tipo Arcam Black Box, Audio Alchemy DAC in a box, QED Digit e simili.
Osservo infine con piacere come, tramite acquisti "oculati", tu sia riuscito a comporre un sistemino di tutto rispetto, certamente di gran lunga superiore a qualsiasi compattone, per una cifra di molto inferiore ai 1000 € e che comprende persino un giradischi!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Riparazione altoparlanti e pilotaggio Dynaudio
Buona sera.
Ho due problemi da risolvere, e Le sarei grato se mi volesse dare qualche suggerimento. Premetto che sono assolutamente digiuno nel campo... e mi vorrà scusare se scriverò qualche sciocchezza...
Possiedo una coppia di diffusori IMAGE della Dynaudio, uno dei quali ha il woofer da sostituire. Ma non ho idea né del costo né di dove rivolgermi per farlo a Brescia dove vivo.
Inoltre: risolto questo problemino vorrei finalmente implementare l'amplificazione: da sempre ho un Parasound CHD 350, che non è mai riuscito a muovere bene quelle belle casse ma un po' problematiche.
Potrebbe darmi qualche consiglio in proposito?
Può suggerirmi le caratteristiche che dovrebbe avere il nuovo amplificatore? oppure... sarebbe fattibile continuare ad usare come preamplificatore il vecchione (tanto per dargli uno scopo) ed affiancargli un amplificatore di potenza? Che caratteristiche dovrebbe avere il nuovo amplificatore in questo caso?
Ascolto un po' di tutto.. dal jazz al pop.
La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi.
Buon lavoro.
Paolo - E-mail: parapio (at) tiscali.it

LC
Caro Paolo,
questa tua richiesta degli altoparlanti da riparare è estremamente frequente, ne ricevo una media di 10 a settimana. Allora ho immaginato dovesse essere difficile reperire informazioni a riguardo. Ho aperto Google e ci ho messo "riparazione altoparlanti" come parole chiave, quelle che mi sembrano più ovvie, visto il problema. I primi tre risultati portano a tre siti di aziende che si occupano di questo genere di lavori ed il primo in ordine di "listing" è pure il più "storico" e conosciuto, ovvero
Canini altoparlanti. Poi c'è Teleprodotti Store e Audio Service. Magari non sono "sotto casa" ma è sufficiente spedire l'altoparlante smontato per risolvere il problema delle distanze. Come consiglio sempre, è meglio prima contattare questi servizi inviando una foto del driver ed una descrizione di marca, modello e dimensioni, onde poter avere un preventivo preciso.
Sul nostro sito, poi, abbiamo pubblicato un articolo su come riparare in casa gli altoparlanti. Più di così! E' pretendere troppo sperare che si usi un motore di ricerca prima di inviare richieste?
Credimi, non è una tirata d'orecchi "ad personam", il problema è una vera e propria piaga sociale :-)
A parte gli scherzi, hai ragione a dire che le tue Image non siano proprio delle "clienti" facili per l'amplificatore. Io, piuttosto che un finale da abbinare al Parasound usato come pre, ci metterei un bell'integrato "coi muscoli" tipo Krell KAV300i o il nuovo 400, Jeff Rowland Concentra, NAD S300, Audio Analogue Maestro...e NuForce IA-7. Alcuni di questi sono stati recensiti qui su TNT-Audio e qualcuno si riesce a trovare anche usato.
Qualora volessi ammorbidire l'indole un po' analitica delle tue Image, prova prima con il Maestro. Il Parasound credo possa venderlo abbastanza facilmente nel mercato dell'usato o su Ebay.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Siamo audiofili o...caporali?
Ciao Lucio,
era da tempo che volevo scriverti in merito all'"essere audiofili", e mi pare di non essere l'unico a porsi questo interrogativo.
Sono ormai quasi 10 anni di scambio con TNT, la prima volta che ti ho contattato fu per il mio primo impianto, e parlavamo del ricordo che avevo del Marantz 1060 con giradischi Thorens di mio padre.
La prima cosa che ho imparato è che essere audiofilo vuol dire innanzitutto compiere un percorso di crescita in termini di capacità di ascoltare, ma bada bene: capacità di ascoltare le qualità tecniche dell'impianto, non quelle della musica.
Adesso, dopo qualche anno, un preamplificatore e tre amplificatori autocostruiti, mi capita che amici e parenti inizino a chiedermi lumi su cosa scegliere.
Bene: la verità e che non ne ho la minima idea!
L'unica cosa che posso spiegare, al limite, è come ascoltare. Ma torno a dire: come ascoltare l'impianto, perché l'ascolto della musica è un percorso culturale estremamente complesso che coinvolge anche altre discipline (storia, letteratura ...).
Da ciò che vedo, esiste il pericolo concreto che le persone vengano avvolte da una spirale ossessiva di acquisto dei componenti hi-fi, dimenticando completamente l'ascolto della musica.
Leggevo in questi giorni che il 15% della popolazione è affetta da "malattia da video-poker". Ma mi domando: la mania di alcuni audiofili di spendere migliaia di euro in componenti, magari tenendo i familiari all'oscuro dell'acquisto, spesso senza effettivo criterio di qualità (tipico il caso di molti che spendono centinaia di euro per un cavo per poi avere i diffusori attaccati al muro), non è forse simile ad una sindrome ossessivo-compulsiva? Quanta gente ti scrive dicendo che non riesce a dormire (anche solo figuratamente)?
Attenzione: non sto dicendo che la qualità non valga, posso tranquillamente affermare che acquistando componentistica di qualità (ed è evidente nell'autocostruzione) anche la qualità dell'audio aumenta di conseguenza. E ancora più incredibile è come questa mania si attacchi alle persone: il 90% delle persone che mi chiedono consiglio partono con l'idea di spendere migliaia di euro e, puntualmente, dopo che gli ho spiegato i concetti di dinamica, timbrica, soundstage se la cavano semplicemente posizionando i diffusori, mettendo qualche feltrino ed autocostruendo i cavi di TNT (segnale e potenza).
E qui viene il ruolo delle riviste specializzate: vedo davvero poco sforzo di affrontare il tema dell'ascolto musicale, della musica, non dell'impianto. Sai qual'è il miglior strumento, secondo me, per ascoltare ed analizzare musica ? Il lettore MP3!
Magari lo avessi avuto quando studiavo organo elettronico da bambino, avrei potuto analizzare la toccata e fuga in re minore di Bach in ogni suo minuscolo dettaglio. Adesso, quando devo imparare una scaletta di pezzi nuovi, minuziosamente, la scarico nel lettore MP3 e la ascolto in ogni momento del giorno e della sera, meglio ancora se prima di andare a dormire.
Sono d'accordo che l'ascolto hi-fi è un'altra cosa, infatti quando voglio ricreare l'atmosfera della musica "olografica" mi siedo comodo sul divano e ascolto godendomi l'esecuzione.
Ovviamente, questo è il mio percorso, e non ha alcuna validità universale.
Detto questo, posso dire di essere un audiofilo?
Sinceramente, non saprei dire ....
Carlo - E-mail: cconsoli (at) iol.it

LC
Caro Carlo,
io direi che per molti l'acquisto dell'HiFi sia equiparabile in tutto e per tutto al gioco d'azzardo vero e proprio ("febbre da tavolo verde"). I sintomi sono gli stessi ed il gusto per il rischio pure: tanti audiofili comprano senza aver ascoltato, pur di provare il brivido del rischio. Ho letto di qualcuno che prova un vero e proprio piacere ad acquistare al buio, scartare il nuovo "pacco" e tremare nell'attesa di scoprire se e quanto il nuovo componente suonerà meglio di quello precedente. E, ovviamente, le cifre in gioco son sempre ben occultate agli occhi delle mogli ingnare. Se non è gioco d'azzardo questo!
Quanto sia difficile poi imparare ad "ascoltare" può essere scoperto e confermato quotidianamente leggendo i vari forum del settore. Ci sono tante persone che non hanno proprio alcuna idea di come dovrebbe suonare un impianto HiFi e così passano da una moda all'altra in una spirale inarrestabile.
Oggi sono stato-solidisti convinti, domani c'è solo Dio Monotriodo, dopodomani è vinile e fra una settimana è solo SACD. Poi arriva il momento del vintage fantasioso ed infine si cade INEVITABILMENTE nella trappola del guru di turno che, armato di discutibile sito web e millantando (fateci caso, sempre con notevole arroganza) conoscenze tutte da verificare, mostra la "Via Maestra". Si vedono tutti i giorni sui Forum questi Apostoli del Buon Pastore, ognuno difende il suo a spada tratta, annunciando la Lieta Novella. Naturalmente, alla base di tutto questo, regna sovrana la necessità di avere certezze e l'impossibilità di vivere nel dubbio che è tanto più "produttivo". Sono le stesse persone che cadono facile preda di maghi, indovini, guaritori e compagnia cantante.
Ho sempre preferito il dubbio alla certezza, perché solo nel dubbio ci si pone in continuazione domande, ci si mette in discussione e si evitano le trappole tese ad arte dai cacciatori di anime. E, soprattutto, si mantiene la mente aperta verso le novità, senza pregiudizi.
Sono sicuro che lo scenario sia abbastanza noto a tutti, quante volte abbiamo sentito queste frasi: "Senza almeno una valvola nell'impianto il sistema non suona". Macché, "le valvole sono tutte mollaccione e sbrodolone" e ancora "Ormai non riesco ad ascoltare più i CD da quando ho scoperto il vinile" e dall'altra sponda "Reazionari del cavolo, il futuro è solo digitale" e via di questo passo.
Se guardo indietro ed esamino il mio attuale impianto vedo che digitale ed analogico convivono tranquillamente senza fare a pugni e li ascolto entrambi con piacere, pur con tutti i compromessi dell'uno e dell'altro. Mi sono piaciuti diversi apparecchi a valvole ma amo anche tanti a transistor, sia di vecchia concezione (i Naim in classe B!) sia modernissimi (i NuForce in classe D). Tutto può convivere pacificamente se lo scopo è quello di ascoltare Musica. Ed è questo il nocciolo della questione...lo scopo NON è quello di ascoltare Musica, ma di ascoltare l'impianto. Si tratta di una minoranza, certo, ma è molto rumorosa e produce danni d'immagine a tutto il settore.
Da parte nostra possiamo continuare a fare ciò che abbiamo sempre fatto: provare ad offrire un'immagine sana e serena, opinioni libere da vincoli e da paranoie, proponendo la visione "gioiosa" dell'ascolto della Musica, come valvola di sfogo delle tensioni quotidiane, come rifugio per viaggi nell'inconscio, oppure semplicemente come momento di socializzazione. Saremo sempre incuriositi da tutto ciò che c'è di nuovo e di insolito in questo mercato perché non abbiamo fedi da difendere a spada tratta. Le uniche nostre "battaglie" saranno sempre condotte contro i vari tentativi di spacciare per "progresso" delle squallide operazioni commerciali. D'altra parte saremo pronti a promuovere tutto ciò che possa portare la buona Musica nelle case di un sempre maggior numero di persone...per questo motivo ci è subito sembrata simpatica la nuova ondata di amplificazioni in classe D: ridotti ingombri, bassi consumi, rapporto prestazioni/prezzo elevatissimo.
Infine, porremo sempre l'accento sull'aspetto "ludico" (ma sano) di questo hobby: divertirsi con gli apparecchi e con la Musica. Come possa diventare fonte di tensioni, liti e stress un "gioco" me lo sono sempre chiesto...
Grazie per il prezioso feedback!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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