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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Solo ringraziamenti
  2. Ancora sul vintage
  3. Tanti, troppi convertitori
  4. Pochi bassi
  5. Vecchi e nuovi CD player a confronto
  6. Secondo impianto
  7. I cavi suonano!
  8. Nuova amplificazione per le Kappa
  9. Diffusori per un OTL
  10. FleXy Shelf

Solo ringraziamenti
Caro Lucio,
rubo solo un secondo alla tua vita, quantomeno "intensa" (ho letto la tua biografia sul sito), per ringraziarti di cuore. Ho iniziato due anni fa a costruirmi un impianto e a leggere la tua rivista e oggi sono un ascoltatore di musica molto soddisfatto: riconosco che ciò è dovuto principalmente alla guida che ho ricevuto da TNT-Audio. Inoltre ho molto apprezzato il tuo "stile" fatto di competenza ma anche di impegno nello "smitizzare" il mondo dell'hifi (non c'è nulla di male nel culto dei miti, finché questo non provoca rovina economica e insoddisfazione perenne nella fruizione musicale...).
Più che i consigli su questo o quel componente ho beneficiato dei suggerimenti sull'atteggiamento da assumere nel valutare e scegliere, che mi ha evitato certamente potenziali fregature e delusioni e di essere in balia del giudizio altrui, dei negozianti poco obiettivi, dei recensori poco obiettivi e anche dei forum dove i patiti dicono tutto e il contrario di tutto.
Ho ascoltato con le mie orecchie, ho verificato con calma imponendomi pazienza, ho accettato parziali compromessi, ho valutato quando possibile i componenti nel mio ambiente, ho cercato di migliorare acusticamente l'ambiente stesso, ho modificato le mie opinioni a volte preconcette e ho fatto in modo che l'impianto rimanesse un mezzo e non diventasse il fine.
Avrei voluto scriverti più volte, ma le risposte c'erano già sulla rivista, bastava collegarsi e navigare...
Ora credo di aver speso bene i miei soldi (lo dicono le mie orecchie e il mio spirito) e di averne certamente risparmiati, ho mille dischi da riascoltare e per questo sono riconoscente. Buona Pasqua e buoni ascolti (ma dove lo trovi il tempo?).
Angelo - E-mail riservato

LC
Caro Angelo,
ti ringrazio per aver speso qualche minuto per comunicarci la tua soddisfazione. E' un sollievo vedere come il messaggio che da anni cerchiamo di trasmettere sia stato ricevuto forte e chiaro, senza distorsioni. Quale maggior soddisfazione ci può essere della consapevolezza di essere riuscito a comporre un impianto soddisfacente utilizzando il proprio cervello e le proprie orecchie, seppur instradati da qualche generico consiglio da parte di qualcun'altro? E' questo il nostro scopo da sempre: non tanto fornire consulenza fine a se stessa ("questo sì, questo no") che è attività noiosa e sterile, quanto provare a formare audiofili consapevoli che sappiano poi camminare con le proprie gambe. Non sempre ci riusciamo, purtroppo molte persone non hanno voglia, tempo o capacità per impegnarsi in questa fase di studio e di "crescita" e preferiscono di gran lunga la pappa pronta. E' un peccato, perché dipendere sempre dalle opinioni (e dai gusti!) degli altri è il modo migliore per non essere mai completamente soddisfatti di ciò che si fa e si acquista.
Ti auguro Buon Ascolto!
Lucio Cadeddu

Ancora sul vintage
Caro Lucio,
è la seconda lettera che ti scrivo, smarrita la prima nei meandri virtuali della rete. Tralascio i complimenti, meritatissimi, e vado al sodo.
La polemica sul vintage che hai condotto mi ha incuriosito non poco. La tua posizione in merito è chiara. La riassumo sperando di non tralasciare nulla.

  1. Pochi sono i marchi degni di essere presi in considerazione rispetto al nuovo.
  2. I costi, apparentemente invitanti, sono destinati ad aumentare drasticamente se si tiene conto di guasti in agguato e di necessari interventi di ricondizionamento.
Mi chiedo. Esiste un suono vintage degno di essere ascoltato o è solo una moda? Ha senso mescolare apparecchi di un tempo con altri di nuova concezione? Quale tipologia di apparecchi è invecchiata più rapidamente tra i possibili componenti di un impianto? E, per finire, qual è il limite temporale per parlare di vintage?
In attesa di un tuo giudizio in merito agli interrogativi proposti ti ringrazio in anticipo porgendoti in extremis un quesito che mi angustia non poco: sarei tentato di acquistare un finale di gran pregio di qualche anno fa (max una ventina) da pilotare con un pre Audio Research Sp9. Sarei orientato verso potenze elevate (min 100 w per canale) e grandi capacità di pilotaggio in considerazione delle dimensioni della sala d'ascolto (25 mq) e dei diffusori che ho intenzione di usare: una coppia elettrostatica da definire e delle torri Dynaudio Audience 122.
La sorgente è digitale (Studer 725). Quali consigli mi daresti in merito, sia nel nuovo sia nell'usato o addirittura nel vintage? Budget max 1000 euro.
Grazie,
Gianni - E-mail: gionrug2 (at) tiscali.it

LC
Caro Gianni,
perché non provare ad applicare all'HiFi gli stessi ragionamenti che ognuno di noi può fare sulle automobili? Ad esempio: basta che un'auto abbia 25 anni perché sia da considerare "storicamente interessante"? Una Fiat Uno bianca di 25 anni fa può essere considerata interessante? Certamente fa parte del patrimonio storico (e, purtroppo, criminale) dell'industria dell'automobile ma il suo valore intrinseco resta discutibile. Così, non basta che un oggetto HiFi abbia 20 o più anni per essere considerato "vintage". Tra l'altro, personalmente considero d'epoca gli apparecchi fino agli anni '70 esclusi. Dagli anni '70 in poi parlerei più propriamente di modernariato HiFi.
Ancora: quali auto possono essere considerate interessanti ancora oggi? E' ovvio, quelle che "allora" rappresentavano la summa tecnologica dell'industria automobilistica e/o erano espressione particolare di certa scuola di design. Traslando il discorso in ambito HiFi, sono interessanti ancora oggi dei prodotti che, per una ragione o per l'altra, hanno fatto la storia di questo settore. Tra i vari componenti quelli che a mio parere hanno meno subito l'onta del tempo ci sono i giradischi: EMT, Thorens, Garrard, Empire ed altri possono ancora oggi vedersela ad armi pari (posto che siano stati restaurati alla perfezione!) con macchine moderne di alto livello.
Un discorso analogo si può fare per certi diffusori (Klipschorn, qualche Tannoy Dual Concentric, Quad...) ma anche in questo caso le condizioni del restauro devono essere assolute. Gli amplificatori, a parte forse qualche esemplare a valvole, hanno risentito certamente di più del tempo che passa anche perché composti da una quantità enorme di componenti passivi che nel tempo hanno perso i valori originali. Un restauro vero di un ampli a transistor di tanti anni fa può essere un vero salasso, oltre che un'operazione storicamente discutibile (non è detto che si trovino gli stessi identici componenti).
Fatte queste premesse, è chiaro che si può usare tranquillamente un componente vintage in un impianto moderno, nessun problema. Nel tuo caso specifico, proverei a cercare un finale a stato solido di casa Audio Research, magari non troppo vecchio. Sono meno quotati dei fratelli a valvole, hanno in genere ottime capacità di pilotaggio e buona potenza (D200 - 240 - 300 - 400). Certo è che con 1000 € non è che si possa aspirare a tanto quindi temo che la ricerca dovrà essere sorretta da tanta pazienza. Potresti anche cercare i primi Krell della serie KSA, le quotazioni stanno cominciando a scendere. Arrivando ai giorni nostri, invece, con un po' di fortuna, non dovrebbe essere difficile trovare una coppia di NuForce REF8 usati, ad esempio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tanti, troppi convertitori
Ciao Lucio,
sono Luca di Livorno come al solito scusa per il disturbo. Ho vinto su E-bay un convertitore M-Fidelity X-act ed il suo super alimentatore x-psu e sono felicissimo del nuovo arrivato, per quello che ho speso (300 euri) un oggetto secondo me veramente ben suonante. Ho visto che esiste un altro accessorio che introduce delle valvole tra il pre ed il convertiore (x-10d), secondo te serve a qualcosa?
Per 130 euro lo compro e via? Tornando ai convertitori io ne ho 5. Lo so sono malato ma a me le cose piace ascoltarle ed anche possederle, non per fare (come si dice qui) il ganzo ma per capire le differenze che ci sono tra varie tipologie di oggetti.
In pratica con tutto quello che ho in casa posso allestire 3 signori impianti. Secondo te conta di più come è progettato un convertitore o il tipo di conversione che utilizza? Io con tutte le prove che ho effettuato credo di avere capito che 1 bit 16 bit 24 bit ecc ecc son tutte stupidaggini conta molto la costruzione ed il progrtto del sistema.
Quindi ancora scuse chissà quante volte ti avranno fatto questa domanda.
Cordiali saluti.
Luca - E-mail: lucajohn2 (at) tin.it

LC
Caro Luca,
il buffer (così si chiama) X-10D, dopo un primo momento di gloria, mi pare sia caduto definitivamente nel dimenticatoio. Io lascerei perdere. Per quanto riguarda i 5 DAC, sai bene come la penso: meglio un buon impianto (uno di numero) che tre così così. Ma non sarebbe meglio avere un DAC di livello superiore anziché 5 più scadenti? Non credi che accenderesti l'impianto più volentieri se questo suonasse meglio?
Detto questo, e riflettendo sul fatto che io posseggo un solo DAC (!!!), passo a rispondere all'altra domanda. Secondo me la tecnica di conversione pura e semplice non ha grandissima influenza sul risultato finale. A mio parere molto più fanno circuito d'ingresso, d'uscita ed alimentazione. Il numero di bit è stato spesso usato a sproposito dai creativi del marketing per creare aspettative nella clientela. E' infatti chiaro, per chi non ha idea di come funzioni un DAC, che 16 bit siano meglio di 1 ma peggio di 20, di 24 o di 32 :-)
Il fatto è che i CD sono incisi con uno standard che prevede 16 bit, certo qualcosa si può fare con qualche bit in più ma....è accademia. Molto di più può fare una topologia circuitale intelligente che vada ad esempio a preoccuparsi dei disturbi ed interferenze tra le parti diverse del circuito oppure una sana sezione di alimentazione o uno stadio analogico d'uscita progettato con tutti i crismi. La corsa all'aumento dei bit era ed è inevitabile, per proporre "nuove cose" sul mercato la direzione è praticamente obbligata: aumentare i bit e la frequenza di campionamento. Povero Shannon :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi
Caro Lucio,
le sottopongo brevemente un problema, o l' impressione d'un problema, relativo a questa configurazione:

La stanza in cui il sistema è accolto è piuttosto piccola, con un letto una piazza e mezzo ed un'ampia vetrata. A parte il letto, non contiene altri materiali fortemente fonoassorbenti, né tappeti né moquette. Invece, ahimé irrimediabilmente, la cassa sinistra risulta un po' addossata (ma non appoggiata!) ad una grossa cassettiera.
Recentemente ho sostituito il vecchio amplificatore (un Denon PMA-717) con questo nuovo NAD, con un immediato guadagno nella dinamica e nella precisione dei toni medio-alti.
Il problema che ho rilevato riguarda invece le frequenze più basse: il suono risulta piuttosto indiscriminatamente misurato, freddo, poco avvolgente, poco completo nella descrizione della scena. Insomma, nonostante la buona presenza degli alti, l'impianto ora suona troppo "morbido" in ogni situazione, anche dopo un adeguato riscaldamento ed anche se le casse le ho sempre considerate tendenzialmente "loud".
Alzando il volume, cosa che di solito tendo ad evitare, lo squilibrio di toni resta tale da rendere la gamma alta fastidiosa all'orecchio. Volevo chiederle se crede si tratti solo di un' impressione dovuta alla transizione, o di una caratteristica nota del mio nuovo amplificatore. O ancora, se mi sono accorto solo adesso che le casse sono "da buttare".
Mi ci devo abituare, o è possibile rimediare?
La cosa mi dispiace profondamente, lei mi capisce, tanto da darmi dubbi sul corretto collegamento delle casse: i cavi che uso sono trasparenti e la distinzione positivo-negativo la si fa solo in riferimento a delle scritte non esplicite. Secondo lei devo provare ad invertire le polarità?
Sarò ben lieto di ascoltare ogni sua considerazione: seguo le rubriche di TNT ormai con fiducia religiosa, con grande stima ed un pizzico d' invidia.
Cordiali saluti,
Francesco - E-mail: francescozaccaria (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
visto che il "fattaccio" sembra essere avvenuto col cambio di amplificatore e dato che quest'ultimo certamente non è resposabile per la mancanza di bassi (anzi!) imputerei il problema ad un errato collegamento dei diffusori. Potresti aver invertito la fase su uno o su entrambi i diffusori. Sui cavi dovrebbe essere impresso un segno + lungo uno dei due conduttori. Quello va collegato al morsetto positivo dell'ampli e del diffusore (normalmente contrassegnati in rosso). Viceversa per quello nero. Esegui questo controllo su entrambi i diffusori.
Tieni conto che i cavi sono semplicemente due spezzoni di filo elettrico, non c'è distinzione tra positivo e negativo. Pertanto, se mancasse qualunque indicazione (non credo) scegli tu (e marcalo con del nastro adesivo rosso) il polo che intendi scegliere come "positivo" (basta seguire il conduttore prescelto per tutta la lunghezza del cavo, onde non sbagliare negli attorcigliamenti vari).
Seconda cosa, certamente la stanza e la disposizione delle casse non aiutano. Un'ampia vetrata ed un letto (e nient'altro, mi pare di capire, oltre alla cassettiera) non sono certo un bel biglietto da visita. Non a caso, quando alzi il volume, il suono tende a diventare insopportabilmente fastidioso sul medio-alto, chiaro segno di un'eccesso di riflessioni nella stanza. Potresti provare ad aggiungere un tappeto e dei quadri in tela senza vetro. Fanno quasi miracoli. Prova anche con dei grossi cuscini o pouff.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Vecchi e nuovi CD player a confronto
Ciao Lucio. Ti ringrazio per le "sagge" ed esaurienti risposte che sai sempre fornirci, e per il modo con il quale riesci a sdrammatizzare la "Materia Hi Fi" che rischia di diventare arida e stucchevole se affrontata con troppa enfasi e patemi d'animo. Ti devo ancora disturbare per chiederti un consiglio.
Seguendo i tuoi suggerimenti ho provveduto a sostituire i cavi di potenza: Monitor Pc- studio line con i Naim, avvertendo un sensibile miglioramento anche in presenza della vecchia sorgente (Cd player Technics slp 320 "Giurassico") che adesso finalmente mi appresto a sostituire. Mi è stato proposto l'acquisto per € 900 di una sorgente di livello medioalto del 1992 o giu di lì (definirla Hi End mi sembra esagerato) di prezzo complessivo, presumo intorno ai 4 milioni dell'epoca (4000 € di adesso?): meccanica Micromega Duo pro + convertitore California Audio Labs Sigma, (non il Sigma II) il cavo digitale non è compreso (e quindi dovrò aggiungere almeno altri 300 € per acquistarne uno decente).
Il prezzo francamente mi sembra po' alto. Recentemente ho provato (questa sorgente insieme ai cavi di potenza "Naim Nac A5" e di segnale "Monster Cable 1500"), e il suono dell'impianto (ampli Aura VA 100 Evolution, Casse B&W 805 nautilus) è cambiato come dalla notte al giorno, ed ha messo in evidenza come note positive: grande ariosità, controllo, coerenza e separazione dei vari piani sonori; ad esempio: percussioni dietro, voci avanti, basso potente, asciutto e controllato, timbrica molto naturale delle voci e degli strumenti senza nessuna asprezza digitale. Mentre le note negative sono state rappresentate essenzialmente dalla tendenza a restituire un suono un po' opaco, leggermente spento, e non particolarmente ricco di dettagli. Dopo questa esperienza ti chiedo:

  1. Molti dicono (ho letto anche un tuo parere in proposito) che in seguito ai veloci progressi nel campo dell'elettronica digitale, e dei lettori CD in particolare, alcuni modelli economici di oggi suonano meglio di costosi apparecchi di 5 anni fa. Quindi vale la pena spendere 900 € per una sorgente di 15 anni fa? Non credi che la sua giusta quotazione dovrebbe essere intorno ai 400 €? Forse aggiungendo qualcosa ai 900 €, non è meglio acquistare un cd player nuovo? (Ad esempio il Rega Apollo)
  2. Le sorgenti digitali di livello medioalto della prima generazione (come il Micromega Duo + convert. Calif.Audio Labs Sigma) ammesso che siano perfettamente funzionanti, non si rompano un mese dopo, e si trovino i ricambi!??? nel confronto diretto con le sorgenti digitali medie dell'ultima generazione, di prezzo intorno ai 2000 -2600 € come i Cd player (gia da te suggeriti) Rega Saturn, e Naim CD5X; sono sempre nettamente e drammaticamente sconfitte? Oppure per superare la loro prestazione sarà opportuno acquistare un attuale Cd player di livello medioalto, come il Naim CDX2, il Meridian G08, il nuovo Micromega Aria, il Mc Intosh MCD 201 etc etc?
Certo che mi saprai fornire delle più che esaurienti risposte, ti saluto Cordialmente.
Angelo - E-mail: angelraf.for (at) libero.it

LC
Caro Angelo,
il prezzo che ti hanno chiesto è tendenzialmente alto per quella coppia di elettroniche, a mio modo di vedere. Acquistare una macchina digitale di diversi anni fa può comunque avere un senso (a patto che il prezzo sia "giusto") ma bisogna esser consci dei rischi cui si va incontro. Di alcune meccaniche non è facile trovare i pezzi di ricambio (ad esempio i laser) e, chiaramente, il valore degli oggetti è destinato a scendere ancora nel tempo, mentre per contro aumenta la difficoltà di una eventuale rivendita in caso di upgrade. Bisognerebbe poi verificare che una eventuale vecchia meccanica sia in grado di leggere tutto, dai CD-R ai Copy Protected ai CD con tracce multimediali. Tutto dipende dunque non tanto dal "suona meglio-suona peggio" quanto da che tipologia di audiofilo tu sia. Personalmente, ad esempio, ho acquistato degli oggetti correndo dei grossi rischi e mai mi sognerei di consigliare la stessa "strada" ad altri.
Il consiglio più saggio che mi sento di darti è di acquistare un lettore integrato moderno, magari usato di un paio d'anni, per approfittare del drastico calo di prezzo che queste macchine subiscono appena dopo aver varcato la soglia del negozio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Secondo impianto
Buongiorno,
da poco tempo ho iniziato a navigare sul vostro sito e vi ringrazio in quanto ho scoperto un mondo fantastico e sconosciuto. Ho un impianto stereo comprato alla fine degli anni '80, il mio primo impianto, al quale sono affezionato particolarmente e non ho intenzione di cambiarlo.
Sto però creando un nuovo impianto, con un budget non altino. Ho trovato nel mercato dell'usato la coppia PRE RC + RB finale Rotel 960 BX, un mio amico mi vuole regalare (o far pagare poco...) delle casse ESB 100L e poi vorrei comprare un lettore CD (usato o nuovo max 200e).
La stanza in cui ascolto l'impianto è di circa 30mq e il vertice dell'ipotetico triangolo di ascolto è a 3mt. Utilizzere tale impianto anche per i film in DVD (con un lettore dvd che già possiedo di fascia economica). Da quanto letto, credo di aver scelto un buon amplificatore, non conosco le ESB 100 L e se quindi sono idonee per il Rotel e per la stanza descritta. Sono indeciso per il lettore CD, sarei orientato per un Marantz, Nad, rotel o arcam ma non so che modello e se rientro nel budegt.
Inoltre dovrò scegliere anche dei buoni cavi....di segnale e di potenza.
Grazie ancora per la vostra disponibilità.
Anonimo - E-mail: VIAGGIATORE_2000 (at) vodafone.it

LC
Caro Anonimo Viaggiatore,
la coppia Rotel è senz'altro un buon acquisto, cui abbinerei un lettore Rotel della stessa serie, ad esempio l'eccellente 965 BX (o anche il 955). Per quanto riguarda i diffusori, certamente essi meritano di essere "salvati", in quanto hanno rappresentato un piccolo pezzo di storia dell'HiFi italiana. Sicuro non siano il modello LD? In ogni caso, data l'età ed i drivers usati, mi meraviglierei se i bordi dei woofers fossero ancora integri. Presumibilmente necessitano di un "refoaming", a meno che non sia già stato eseguito in precedenza (informati e comunque verifica l'integrità delle sospensioni).
Sistemati a dovere, questi diffusori dovrebbero essere ancora in grado di sonorizzare adeguatamente il tuo ambiente di 30 mq.
Per quanto riguarda i cavi, a parte l'autocostruzione, ti consiglio di guardare ancora sul mercato dell'usato, si trovano chilometri di conduttori in attesa di essere rimessi in funzione. Stando su marchi ben noti e diffusi non credo che dovresti temere sorprese.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

I cavi suonano!
Caro Lucio,
al di là dei più che meritati complimenti per la determinazione e l'elevato livello qualitativo con cui porti avanti la tua non facile linea editoriale, volevo aggiungere una testimonianza che forse potrà essere di aiuto a chi, ancora indeciso, non sa se sia ragionevole stanziare una cifra significativa per l'acquisto di adeguati cavi di segnale e di potenza.
Qualche mese fa, dopo un ventennio di incuria e grazie alla scoperta di TNT, ho deciso di dare inizio al rinnovamento del mio vetusto impianto che attualmente è composto come segue:

Dopodichè, decisamente incuriosito da quanto avevo letto sul tuo sito, ho deciso di sbarazzarmi degli ormai ventennali cavi di potenza in mio possesso (tipo ad "8", AWG 5, trefoli compositi da centinaia di fili sottilissimi) e, dopo aver vagliato (e ascoltato) svariate alternative, ho optato per quanto segue: La cosa più incredibile è che, mentre durante l'installazione già rimpiangevo le ipotetiche decine di più interessanti possibilità in cui avrei potuto spendere la somma spesa per i nuovi cavi, già a un primissimo ascolto (e pur con una sorgente inadeguata e casse budget), il miglioramento qualitativo è stato così DRAMMATICAMENTE EVIDENTE da darmi immediatamente una ragionevole certezza che, probabilmente, si era trattato invece di uno dei migliori investimenti da me fatti in questo settore!
Ragazzi è proprio vero... "i cavi non suonano" (in quanto non possono aggiungere alcunchè) ma, "se sono di qualità... è sicuramente tutta una altra musica!" (e, chi non l'ha mai provato, neanche può immaginare quanto la Musica possa essere filtrata, ridotta e svilita da cavi di cattiva qualità).
A questo punto conto di rifarmi vivo con una nuova lettera a TNT trà circa un semestre quando, assimilato il suono della nuova configurazione, sarà arrivato il tempo di sostituire il lettore CD... (e, a questo punto, un tuo commento sulla short list che individuerò sarà di grande aiuto).
Con stima,
Alessandro - E-mail riservato

LC
Caro Alessandro,
ti ringrazio per la preziosa testimonianza. E' chiaro che i cavi non possono aggiungere alcunché al segnale originale, possono soltanto lasciarlo transitare con meno "tagli" possibili. Sono sicuro che avresti avuto sorprese simili - ad una frazione del costo - utilizzando qualche progettino facile facile di autocostruzione. Alcune delle nostre proposte a costo quasi zero, infatti, sono il modo più "indolore" per accertarsi se - per noi - i cavi possano influire sul suono oppure no (non tutti abbiamo la stessa sensibilità e/o esperienza d'ascolto).
Per quanto riguarda la tua wish-list vedrei bene le ProAC ed un lettore CD Rotel, per formare una coppia monomarca con l'amplificazione.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione per le Kappa
Gentilissimo Direttore,
è la prima volta che scrivo e spero che questo sia l' indirizzo a cui inviare le mail...
Sono un quarantenne, grande appassionato di musica soprattutto jazz e classica; ho un migliaio di cd ma solo da pochi mesi mi sono accorto che questi possono essere "suonati" in maniera migliore e più appagante; sono quindi un "novellone" del settore e il Vostro sito mi ha aiutato molto a capirci qualcosa...anche se.....
Ascolto la musica in una stanza di circa 4x4, arredata normalmente; le mie casse sono le Infinity Kappa 80 che hanno un suono che a me piace....ci sarà sicuramente di molto meglio ma a me piacciono; il lettore cd è un Harman Kardon hd750 che giudico buono (non è che mi consiglierebbe un upgrade a prezzi "umani"?); l'ampli....e qui sta il problema; ho sostituito il vecchio Marantz PM 400 che pur mi piaceva ma che era malfunzionante con un NAD 302; il suono mi piace ma la potenza di tale amplificatore non mi soddisfa, secondo me manca un po' di birra...
E qui la domanda: è possibile usare il Nad 302 come pre ampli ed affiancarlo magari ad un finale, e se si.....(e qui entro nelle domande che La fanno un po' alterare...) mi può dare qualche nome?
Eppoi eventualmente come li devo collegare?
L'ultima: il mio Nad 302 ha una presa di corrente di tipo inglese con dentro un fusibile...(penso); sono costretto ad usare un "incrocco" di tre prese per attaccarlo alla rete e questo penso non faccia bene...è possibile sostituirlo con una presa normale?
Spero di non aver detto delle "castronerie" ma La prego di voler considerare la mia giovane età (riferita a questo Mondo); La ringrazio per il tempo dedicato e Le sarò molto grato se volesse fugare questi miei dubbi.
Cordiali saluti,
Mauro - E-mail: mstopp (at) tin.it

LC
Caro Mauro,
i tuoi diffusori sono un carico non proprio facilissimo, ci credo che il pur onesto NAD 302 faccia un po' di fatica. Ti serve un'amplificazione più muscolosa. Poiché non specifichi un budget mi tocca tirare ad indivinare. Potresti cercare (nuovo o usato) qualche integrato top di gamma di NAD e Rotel, ad esempio, intorno ai 100 watt per canale. Il mercato dell'usato pullula di questo tipo di apparecchi, vedi cosa riesci a trovare e, se serve, sentiamoci di nuovo per una scelta finale. Non mi piace molto l'idea di usare il 302 come pre cui affiancargli un finale. Meglio vendere il 302 ed acquistare un altro integrato: maggiore semplicità nei collegamenti, nessun problema di interfaccia tra elettroniche, meno cavi.
L'upgrade della sorgente lo rimanderei a tempi migliori, cioé a dopo che avrai acquistato il nuovo ampli. La scelta potrebbe infatti essere influenzata proprio da quest'ultimo, nel senso che potrebbe essere una buona idea acquistare un lettore della stessa marca dell'amplificatore.
Per quanto riguarda la spina inglese....semplicemente taglia il cavo e monta una spina italiana! E' un lavoro di 5 minuti. Non aspettarti chissà quale miglioramento, ma almeno dal punto di vista dell'ordine e, perché no?, dell'estetica e della sicurezza l'eliminazione di tanti adattatori sarebbe un bene.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori per un OTL
Gent.mo Lucio,
Ti invidio..............per aver realizzato un bel sito che appasiona, consiglia e fa sognare diversi appassionati hi-and. Io sono un ragazzo giovane, mi sono avvicinato a questo mondo da circa 2 anni, ma la musica mi ha travolto come una frana :-)
Di spazio a disposizione per coltivare la mia passione è veramente risicato, una stanza da 16 mq (4,5 m x 3,5 m H:2,7 m ) con l'impianto rivolto sul lato corto.
E' cmq una stanza piena di libri, quadri in tela, tappeti e tende; il mio impianto è così composto:

Sono abbastanza soddisfatto del risultato musicale che ho ottenuto, i diffusori kef vanno bene per piccole orchestre, jazz, musica leggera ma...............mi piace tanto anche le grandi orchestre tipo " Requiem di Verdi : Dies Irae " dove i miei diffusori collassano.
La mia domanda è: posso prendere in considerazione anche diffusori a torre? Avevo pensato alle Sigma Elyss + Ed trovate usate, oppure le Triangle Magellan Cello). Sono due diffusori che mi sono molto piaciuti e che ho avuto modo di ascoltare, ma non posso portare a casa per provare. L'alternativa sarebbero due diffusori da stand, mi hanno parlato bene delle Harbeth Monitor 30 che dicono assomigliare alle mie con una maggiore estensione sulle basse frequenze oppure le Dynaudio serie Contour. Si accetta qualsiasi consiglio, la ringrazio anticipatamente, Buona Vita
Mauro - E-mail: inglesino76 (at) yahoo.it

LC
Caro Mauro,
il fatto che tu utilizzi un ampli OTL implica una scelta più attenta dei diffusori da abbinarci. Il consiglio che posso darti è che, al di là delle preferenze sui diffusori, la decisione dipenda in massima parte dal risultato ottenibile con l'abbinamento al tuo ampli. QUINDI: non acquistare i diffusori senza averli ascoltati con il tuo ampli. Portatelo appresso o chiedi di poter ascoltare a casa tua. Potrai certamente scegliere una delle torri che hai indicato, visto che ti sono piaciute e considerato che l'ambiente non sembra poi così malvagio. Certo è che le Triangle sono molto distanti, come impostazione sonora, dalle tue LS 3/5A. Lo stesso posso dire per le Dynaudio Contour mentre certamente meno distanti sono le Harbeth. Non voglio e non posso scegliere al posto tuo, la "variabile" amplificazione (che peraltro non conosco bene) non consente di lanciarsi in consigli alla leggera. Posso però consigliarti, se ti è possibile, di valutare qualche modello della inglese Spendor o qualcosa di completamente diverso tipo i pannelli Magneplanar/Magnepan, potrebbero essere una piacevole sorpresa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

FleXy Shelf
Ciao,
Intanto volevo ringraziare il Direttore per la pronta risposta al mio precedente mail "1000 Dubbi". La scelta finale è caduta sulla combinazione composta da AUDIOLAB 8000CD e 8000S con diffusori Dynaudio Audience 72 (anziché 122) che ho potuto ascoltare ed avere ad un prezzo interessante.
Dal confronto con le Dynaudio Audience 122, direi che la resa dei bassi delle 72 sia un po' migliore.
Il risultato finale in casa è un impianto con un forte dettaglio e bassi potenti ma comunque molto controllati.
A questo punto mi si sono posti alcuni problemini:

  1. Sistemazione del compatto DVD 5.1 (SONY AV-S400) L'unica sistemazione possibile è porlo sopra il blocco CDP+AMPLI poichè, avendo una larghezza pari a circa 2/3 dei componenti Audiolab non poteva stare al 1° piano. Tale sistemazione mi piaceva poco per via dell'appoggio sulla parte centrale dell'amplificatore (rischio bombatura?)
  2. Sistemazione al sicuro da riposizionamenti altrui (sempre rischiosi)
  3. Protezione dall'eccesso di vibrazioni causate dalla presenza in casa di simpatici ma saltellanti bambini
La soluzione ai problemi l'ho trovata apportando una modifica al TNT Flexy Table, il "Flexy Shelf" in quanto deve poggiare su un mobile.
Non dovendo sopportare pesi eccessivi ho ridotto alcuni spessori usando MDF da 12 mm e barre filettate da 12mm. Come piedini ho usato dadi ciechi e come dadi, dadi autobloccanti.
I ripiani sono stati rifiniti con carta adesiva (sono un pessimo pittore) e con dei profili di alluminio (questa è stata -in proporzione- la spesa maggiore).
Infine ho rivestito le barre filettate con un tubo di alluminio che è fissato grazie all'utilizzo di 2 O-Ring su ciascuna barra.
Dovendo preservare il mobile sottostante avevo bisogno di sottoconi. Ho usato alcuni dischetti preformati che ho trovato in una fonderia. Si tratta dei campioni utilizzati per fare le analisi chimiche delle colate. Nella parte inferiore ho incollato delle guarnizioni di gomma per evitare graffi al mobile sottostante e scivolamenti. Vi allego foto dei piedini, O-Ring e Risultato finale (che giudico gradevole ed efficace).
Nella disposizione finale l'amplificatore pesa sul CDP per svolgere anche la funzione "antivibrazioni". Il DVD è finalmente separato dal resto.
[Flexy Shelf][Flexy Shelf][Flexy Shelf]
Grazie ancora
Stephen - E-mail: feddy01 (at) yahoo.it

LC
Caro Stephen,
sono contento che alla fine le tue scelte siano state soddisfacenti. Grazie e complimenti per la personalizzazione del nostro progetto FleXy, mi pare un lavoro estremamente curato e gradevole. Sono contrario a mobiletti sui mobiletti :-) ma se l'appoggio sul pavimento era fuori dalle tue possibilità, anche questa soluzione non è male. Fossi in te sia tra CD ed ampli che sotto al lettore proverei a mettere dei piedini antivibrazioni, ad esempio gli eccellenti BrightStar Isonodes oppure, tanto per fare qualche esperiemento i più economici (ma anche meno efficaci) piedini Upim.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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