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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Umiltà in HiFi
  2. Super coppia Tripath
  3. Poca focalizzazione
  4. Da HT a Real Stereo
  5. Re: Vintage
  6. Nuovi diffusori con 1000 €
  7. Nuova testina e nuova amplificazione
  8. Nuovo impianto in cantina
  9. 2000 € per un impianto
  10. Re: Vintage

Umiltà in HiFi
Gentile Direttore,
Le scrivo questa lettera confidando in un suo consiglio e, soprattutto, per condividere con i lettori la mia esperienza, che mi ha insegnato una volta di più quanto l'umiltà e l'ascolto delle altrui esperienze possano essere umanamente formativi, nonchè fruttuosi.
Forte di una laurea in ingegneria elettronica e appassionato all'alta fedeltà sin dall'adolescenza, ero fino a qualche mese fà assolutamente convinto che tutte quelle voci che davano così tanta importanza a sorgenti, cavi, filtri e amenità simili fossero praticamente prive di fondamento.
Nel corso degli anni sono arrivato a possedere un discreto ampli integrato e dei discreti diffusori:

Ovviamente mi ero ben guardato dal "buttare soldi" in sorgenti esoteriche, cavi di potenza, di segnale, filtri e altre "sciocchezze", usando veramente il minimo disponibile su tutti questi aspetti.
Per il resto l'impianto è inserito su una parete attrezzata di circa 4m tappezzata di libri, con le casse in tale parete distanziate di 3m e la base di appoggio a circa 1m di altezza, inserite nella parete attrezzata ma con la possibilità di estrarle per buoni 4/5 della loro profondità e orientarle verso il centro a formare un triangolo equilatero verso il punto di ascolto in un salone rettangolare da 4,5 m x 5,5m.
Ero abbastanza soddisfatto del suono finchè, qualche mese fa, un mio caro amico, molto più audiofilo di me, mi ha invitato a casa sua per un ascolto del suo impianto, che annovera componenti "di riferimento" ed il cui costo non è certo alla portata di tutti (siamo sui 18000 E. tutto compreso), ma che è anche oculatamente ottimizzato.
Bene, quell'ascolto mi aveva sconvolto, tutte le mie certezze sulla inutilità del tipo di cavi, della giusta sorgente, delle ottimizzazioni erano crollate e mi sentivo stupidamente supponente, anche se parte della sonorità percepita era sicuramente imputabile alla eccellente qualità di quelle elettroniche e di quei diffusori. Riascoltando il mio impianto il suono mi lasciava scontento, non c'era dettaglio, niente separazione, stage quasi piatto .. suono cupo e ovattato, un vero impiastro di suoni.
O rifarmi l'impianto da zero o, smettendo di essere supponente, avviare anche io un lavoro di ottimizzazione su quanto in mio possesso, nel tentativo di migliorarne quanto più possibile la qualità. E poi, come padre di famiglia non posso permettermi un impianto da 18.000 E.!
Essendo anche appassionato di DIY, ho cominciato a fare ricerche su internet ed ho così cominiciato un entusiasmante e divertente cammino verso "l'ottimizzazione" del mio impianto "by myself", ma stavolta senza supponenza, bensì con umiltà e rispetto delle altrui idee e con la giusta dose di granu salis (in fondo sono pur sempre un ingegnere...).
Ho prima realizzato una coppia di cavi di potenza FFRC in biwiring, poi mi sono autocostruito un cavo di alimentazione tipo TNT-TTS per l'ampli e tipo TNT-Merlino con filtro di rete EMI per il lettore CD.
A questo punto il mio amico audiofilo mi ha consigliato caldamente di cambiare la sorgente, altrimenti non avrei potuto apprezzare granchè delle ottimizzazioni: infatti quello che non c'è non si può migliorare!!
L'acquisto di un nuovo lettore era però per me spiacevole per due motivi: Mi si è così accesa la lampadina del DAC esterno e mi sono imbattuto nel DAC Kit Monica2 sul sito www.diyparadise.com (recensito anche su questa rivista).
Questo gioiellino, se acquistato in kit, costa veramente una sciocchezza, e avendo la competenza sufficiente per eseguire in autonomia il montaggio ho deciso d tentare! Arrivato il kit, con certosina pazienza lo ho realizzato e customizzato secondo i miei personalissimi gusti musicali, costruendolo secondo tutti i crismi possibili a me noti per la massima qualità sonora (tralascio i dettagli, chi è interessato può scrivermi).
Ho poi realizzato due cortissimi cavi di segnale con del cavo coassiale in rame argentato solid core da 0,2mm, doppio schermo esterno con alluminio e treccia di rame argentato a copertura ottica totale, montato un filtro EMI anche sulla presa elettrica dell'ampli e regolato tutte le fasi delle spine a 220 "a orecchio" per il miglior suono.
Arrivato il momento della prima prova critica, non senza emozione, ad ampli caldo, ho dato corrente al resto, estratto ed orientato le casse e messo su uno dei miei cd di riferimento ......Non era più lo stesso impianto!!
Ero incredulo, sconvolto e soddisfattissimo!! Tutti quei termini che ritenevo aria fritta erano gli unici possibili per descrivere quanto arrivava alle mie orecchie: il suono fluiva (e fluisce) caldo, dettagliato, ampio, con uno stage profondo ed una limpidezza che l'ampli ed i diffusori non credevo potessero darmi. Grande equilibrio su tutta la gamma, voci calde e reali, strumenti correttamente collocati in una scena sonora credibile e profonda, riproduzione delle informazioni spaziali coinvolgente! In particolare poi una batteria sempre mozzafiato!
Assorbito l'impatto, da circa un mese non passa giorno in cui non cerchi di trovare almeno 20 minuti per un po' di ascolto, sto ripassando tutti i miei cd perchè in realtà non li avevo mai realmente ascoltati (e purtroppo ho anche dovuto accettare che alcuni sono registrati da schifo) ed ho scritto una entusiastica recensione del monica2 sul sito www.diyparadise.com, dato che sono convinto che sia il maggiore (anche se non unico) responsabile dell'aumento verticale di qualità del mio impianto.
Bene, giunto alla fine del mio racconto, volevo innanzitutto condividere con i lettori l'idea che mi sono fatto dell'alta fedeltà, che non è solo fatta di impianti a 4 zeri ma, soprattutto, di rispetto e apertura mentale verso tutti quelli che ne sono appassionati e/o ci lavorano, e poi, nella stessa misura, di buon senso, indispensabile per arrivare al miglior risultato con i mezzi che ci si è preposti di mettere in campo!
In questi termini poi il DIY può dare le più grandi soddisfazioni a noi appassionati, permettendoci anche alle volte un considerevole risparmio. Per inciso il mio caro amico audiofilo ha voluto provare sul suo impianto il mio dac e ne è rimasto sconvolto: a nostro personale parere suona meglio del suo lettore CD da 4000 E.
(e così il mio amico si conferma persona umile, mentre io, che lo sono diventato, ho elogiato il suo lettore per una reale maggiore capacità di dettaglio).
Vengo infine ad un aiuto da parte sua, gentile direttore che si è cibato la mia lunga lettera fino a questo punto: cosa altro posso fare per ottimizzare l'impianto?
Pensavo ai cavi di segnale, che attualmente sono sicuramente migliorabili, ed ero tentato di provare i KAS Audio Maestro o gli Ultra-def in argento di www.at-cables.com.
Le casse hanno una collocazione obbligata, pena il divorzio .. ma potrei sempre cambiarle qualora riuscissi a vendere le attuali.
Ho anche altre idee, come costruirmi un ampli in classe D, o una ulteriore ciabatta filtrata che alimenti tutti i componenti, o la sostituzione dei cavi di potenza (purchè sempre in biwiring), ma a questo punto aspetto fiducioso e paziente un suo consiglio.
Grazie per la rivista e per la possibilità che dà a noi audiofili di esprimerci e confrontarci su questo sito.
Daniele - E-mail: dabudabu (at) aruba.it

LC
Caro Daniele,
un modo per migliorare c'è: esercitarsi nella sana pratica della ....SINTESI!!!!!!!!!!!!!! Sto ricevendo veri e propri papiri (il tuo è solo uno che pubblico come cattivo esempio da NON seguire!) come se mettere insieme tante parole debba per forza equivalere ad esprimere tanti concetti. In un mondo pieno di rumore, soffocati da una marea di informazioni che ci combardano da ogni parte...può essere benefico riscoprire, ogni tanto, la piacevolezza del silenzio. Pochi concetti, chiari, semplici, espressi in poche righe.
Sei un ingegnere...ottimizza il rapporto segnale/rumore accidenti! :-)
Riassumendo al massimo, sono felice che abbia trovato delle buone soluzioni, non costose, che ti hanno fatto fare un bel salto di qualità. Chiedi consigli per un cambio di cavi che, francamente, non mi pare necessario, al momento. Le ragioni sono sotanzialmente due:

  1. Possiedi già dei cavi che possono ben figurare anche in impianti di livello più elevato
  2. Con le casse sacrificate in quella posizione sarebbe inutile andare a migliorare lo 0.1 % quando invece potresti fare molto di più (50%) con una disposizione migliore (torri da pavimento, ad esempio).
Un'area dove mi pare non sia ancora intervenuto è la lotta alle vibrazioni. Coi diffusori su una parete attrezzata, dove è pure disposto l'impianto, un minimo di sforzo per isolare i componenti (ed i diffusori) dalla struttura porterebbe, con poca spesa, grandi benefici. Di soluzioni ne trovi quante ne vuoi qui su TNT-Audio: dall'autocostruzione ai prodotti "commerciali" la scelta è vastissima. Potresti iniziare dal basso, dotando i componenti di piedini ammortizzanti tipo
questi. Un paio di euro e cominci a verificare se cambia qualcosa oppure no. L'iniziativa non mi pare ti faccia difetto...quindi al lavoro! :-)
Ovviamente non dimenticarti che, in ogni caso, il fine è quello di ascoltare meglio la Musica, tutto il resto è contorno.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Super coppia Tripath
Buongiorno,
ho letto le vostre recensioni relative ai nuovi ampli basati su chip TA2024 e TA2022, degni successori del primo glorioso T-Amp, che io stesso ho posseduto e poi sostituito con un autocostruito basato sul TA2020, scelta quest'ultima di cui non sono ancora pienamente convinto; il piccolino aveva una magia tutta sua che il TA2020 non possiede, ma a onor del vero quella "magia" aveva un suo prezzo in termini di un certo affaticamento nell'ascolto.
Ora vengo al punto: dalle vostre recensioni si evince che il TA2024 è imbattibile in quanto a precisione, dettaglio e ricostruzione spaziale, ma manca di spinta sulla gamma bassa, mentre il TA2022 sembra dare il meglio di se proprio in questo ambito.
Mi stavo chiedendo (spero di non dire una eresia) se non sia possibile realizzare un ampli combinato che integri entrambi i chip, dedicando il TA2024 alla gamma medio alta e il TA2022 ai bassi.
Ipotizzo uno schema in cui il segnale in ingresso venga splittato e distribuito ai 2 chip, possibilmente senza interposizione di alcun filtro, al massimo una ulteriore coppia di potenziometri a valle del controllo volume per effettuare il bilanciamento dei toni; le uscite dei 2 chip devono rimanere separate (8 morsetti) in modo da consentire un collegamento diretto in biwiring ai rispettivi morsetti dei diffusori naturalmente predisposti per la biamplificazione.
L'unica pecca di una soluzione di questo genere è il collegamento in biwiring obbligatorio, ma ormai buona parte delle casse di livello medio-alto sono dotate di questo tipo di connessione, e non penso possa rappresentare un ostacolo per il target di utenti a cui tale ampli si rivolgerebbe.
Sarei felice di avere un suo parere in merito,
Grazie per l'attenzione,
Roberto - E-mail: rcolombo (at) porini.it

LC
Caro Roberto,
mi fa piacere constatare che anche tu ritenga il 2024 ben più "magico" dei chip Tripath più potenti. La tua soluzione ha il suo perché, in effetti, e consentirebbe di attenuare (ma non risolvere!) i problemi dovuti alla scarsa potenza del T-Amp in gamma bassa. Consentimi però di fare due osservazioni:

A conti fatti, temo che la tua soluzione non sia economicamente conveniente perché - complicazioni a parte - risolverebbe solo parzialmente i limiti del T-Amp. Certo, se uno già possedesse entrambi gli amplificatori (T-Amp e TA2022) la soluzione sarebbe altamente consigliabile. Qualora la sperimentassi, tienici aggiornati sui risultati...
Lucio Cadeddu

Poca focalizzazione
Spettabile Direttore,
inizio con i complimenti, di rito ma dovuti; siete, a mio parere, una delle pochissime voci competenti ed indipendenti ad oggi presenti. Il mio impiando è così composto:

Dopo mesi di prove in salotto con trappole acustiche, pannelli fonoassorbenti, tappeti, posizionamento dei diffusori, ecc., la settimana scorsa ho deciso di spostare tutto in cantina, dove dispongo di un locale di notevoli dimensioni e posso posizionare i diffusori ed il punto di ascolto ben lontani dalle pareti. Ora il soundstage è vastissimo, ma c'è ancora molto da fare sulla focalizzazione dell'immagine. Sono intenzionato a lavorare sull'acustica dell'ambiente posizionando trappole autocostruite (progetto TNT). Lei cosa ne pensa?
Il mio negoziante mi ha proposto l'upgrade della sorgente, passando dal CD5i al CD5x, in modo da poter alimentare anche il player dal Flatcap; il giochino costa circa 1500 euro, ne vale la pena?
Cosa pensa dell'accoppiata Naim/Sonus Faber?
Sono andato ad ascoltare le SF Cremona, che mi sembrano ottime ma discretamente costose... immagino che su quella fascia di prezzo esistano parecchie alternative, può consigliarmi qualcosa di sinergico alla mia catena Naim?
Quale alternativa in termini di upgrade ai miei cavi Nordost, tenendo conto che le elettroniche sono piuttosto schizzinose (l'uso di un TNT-FFRC, ad esempio, genera un insopportabile muggito).
RingraziandoLa per la sua cortesia, porgo cordiali saluti.
Marco - E-mail: marco.terragno (at) libero.it

LC
Caro Marco,
visto che il tuo impianto è praticamente un monomarca Naim, proverei ad usare i cavi NACA5 di potenza, innanzitutto. E' una prova che costa poco, i cavi NACA si trovano facilmente a basso prezzo anche su Ebay (o su Ebay UK), usati.
Non farei alcun upgrade di elettroniche, per ora, visto che questa scarsa focalizzazione dell'immagine non è certamente imputabile ad esse. Dovresti fare un po' di esperimenti nel nuovo ambiente di ascolto prima di pensare ad altre spese "importanti". Partirei con la posizione dei diffusori rispetto al punto d'ascolto ed alle pareti vicine. Proverei, ad esempio, ad angolare fortemente i diffusori verso il punto d'ascolto.
Le trappole acustiche servono principalmente in gamma bassa e medio-bassa...devi cercare di capire in che range di frequenze devi intervenire. Se l'ambiente è grande e vuoto, è altamente probabile che tu abbia troppe riflessioni in gamma medio-alta.
Non ti propongo alcun cambio di diffusori, per ora, potresti non essere in grado di apprezzare l'eventuale miglioramento se prima non risolvi i problemi di acustica del tuo ambiente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Da HT a Real Stereo
Buongiorno,
Leggo ormai da qualche anno la vostra rivista on-line, che apprezzo moltissimo per la sincerità e la professionalità sempre dimostrata. Il mio interesse verso l'hi-fi è sempre stato vivo, ma non avendo molta esperienza pratica mi ritengo assolutamente un neofita.
Verrei chiederle un consiglio: possiedo un impianto home theater e vorrei trasformarlo gradualmente in qualcosa che sia più orientato al mondo "real stereo". Questi i componenti:

Il lettore DVD attualmente è collegato all'AVR tramite cavo coassiale, quindi sfrutta il DAC dell'amplificatore. I cambiamenti che intendo fare sono i seguenti: Parlando di musica ho ascoltato e molto apprezzato la qualità del suono prodotto dal T-Amp (più di quello prodotto dall'HK). Mi era quindi venuta l'idea di collegare i due frontali ad esso, prelevando il segnale dalle due uscite PRE front-left e front-right dell'Harman Kardon.
Il vantaggio che avrei utilizzando l'HK come PRE sarebbe quello di poter eventualmente aggiungere il sub-woofer come complemento del T-Amp sulle basse frequenze e la possibilità di "switchare" da una fonte all'altra senza staccare continuamente i cavi di segnale.
Tenga conto che la stanza di ascolto misura circa 12mq e che la mia distanza dai diffusori frontali sarebbe di circa 1.5-2.0 metri. Il volume prodotto dal T-Amp con i miei attuali satelliti mi è assolutamente sufficiente, ovviamente non so se sarà altrettanto con le torri Polk Audio.
Avevo anche pensato di utilizzare due T-amp, uno per il canale frontale destro ed uno per il sinistro.
Cosa ne pensa di queste configurazioni?
Pensa che possano effettivamente migliorare l'impianto?
La ringrazio per qualunque consiglio critico voglia darmi.
Cordiali Saluti,
Marco - E-mail: marco.ristuccia (at) libero.it

LC
Caro Marco,
l'idea di passare ad un sistema maggiormente performante in ambito stereofonico non mi può che trovar d'accordo. OK quindi per il cambio di diffusori (non dovresti aver problemi con il T-Amp) mentre sarebbe meglio non frapporre troppi passaggi tra il segnale della sorgente ed il T-Amp stesso, pena una parziale ed immancabile perdita di "magia".
D'altra parte l'utilizzo di più sorgenti ti ci obbliga. Puoi certamente usare la sezione pre dell'H/K, magari setta il volume del T-Amp al massimo e regola il tutto con il solo potenziomentro dell'H/K.
Una soluzione più scomoda, ma forse più performante, sarebbe quella che vedrebbe l'H/K relegato a semplice commutatore di ingressi, prelevando il segnale linea dalle sue uscite TAPE OUT, che non sono asservite al potenziometro del volume o ad eventuali altre "manipolazioni". In questo caso il volume si regolerebbe solo dal T-Amp. Magari prova entrambe le soluzioni e, qualora non riscontrassi differenze significative, opta per quella più comoda :-)
Sono d'accordo anche sul cambio di sorgente (bene il NAD) mentre per la doppia amplificazione con due T-Amp aspetterei che l'impianto si sia assestato nella nuova configurazione prima di procedere.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Re: Vintage
Qualche tempo fa ho espresso il mio parere circa gli apparecchi vintage e, da allora, ho ricevuto diverse e-mail di altri lettori di TNT-Audio riguardo all'argomento. Non pensavo che apparecchi con trent'anni sulle spalle scatenassero tali passioni. Ho anche ricevuto anche qualche e-mail poco simpatica di insulti (suppongo fosse di qualche scaltro venditore ...) e molte richieste di informazioni tecniche che, se interessano, potrei riassumere (interventi di riparazione su ampli o giradischi, registratori etc.).
Sono perfettamente d'accordo nel distinguere vintage e modernariato e credo che dal punto di vista della convenienza economica il gioco di usare componenti d'epoca nel nostro impianto non valga MAI la candela.
Mi spiego: anche se un EMT o un finale AudioResearch con vent'anni di servizio possono essere amorevolmente rimessi in funzione - i costi di restauro o di ripristino, il tempo perso e le conoscenze tecniche da acquisire sono sempre notevoli; se il tutto assume i significati di un hobby, nulla da eccepire (confesso di aver rimesso in funzione diversi apparecchi d'epoca per il puro gusto di farlo) - ma cercare esemplari simili per risparmiare è pura utopia.
Inoltre il fenomeno del vintage ha raggiunto prezzi completamente fuori controllo - integrati nipponici anni '80 venduti a 2-300 euro sono un insulto al buon senso; un qualsiasi moderno ampli in classe T li surclassa (tranne rarissime eccezioni).
Tenendo presente ciò, mi piacerebbe conoscere il parere di altri appassionati che accettino i presupposti di cui sopra; si potrebbe dedicare un articolo su TNT-Audio circa il fenomeno (marche, modelli etc.)? In passato ho molto apprezzato articoli come quello sul Garrard Zero che ha correttamente presentato l'approccio all'uso di una vecchia gloria.
Ringrazio dell'attenzione e Ti saluto,
Stefano - E-mail: stefano (at) stefanocairoli.com

LC
Caro Stefano,
ti ringrazio per il feedback e l'appoggio per quanto riguarda la scarsa convenienza economica di certe operazioni.
L'argomento certamente interessa molti appassionati, anche solo l'idea di portarsi a casa delle glorie del passato con pochi euro è sempre molto allettante. Proseguendo col mio parallelo automobilistico della settimana scorsa però, bisognerebbe stare attenti alle conseguenze: acquistare un'auto d'epoca e pensare di usarla tranquillamente, senza doverci star dietro con passione e dedizione, è mera utopia. E lo dice uno che l'auto d'epoca la usa quasi tutti i giorni come mezzo di trasporto abituale.
Tornando a noi, sulle
FAQ di TNT-Audio ci sono vari articoli già dedicati al restauro di vecchie glorie del passato. C'è pure qualcosa che può essere usato come una sorta di "Guida all'acquisto", seppur molto parziale e generica. Ad aver tempo potrei ripescare dai miei scaffali alcune glorie, collegarle all'impianto di riferimento e scriverne una recensione. Sarebbe divertente. Il problema è che non faccio neppure in tempo a recensire gli apparecchi moderni...:-)
Una cosa interessante che si potrebbe fare è mettere in piedi un blog dedicato al vintage, con consigli per l'acquisto, il restauro etc. Gli utenti potrebbero poi interagire fornendo dati, informazioni, foto, schede tecniche, fotocopie di manuali...è un'idea, pensaci! Magari, sarebbe bello se tutto ciò non avesse implicazioni commerciali, né dirette né indirette.
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 1000 €
G.le direttore,
complimenti per la costanza e le manifesto la mia totale adesione al suo
editoriale di Gennaio. E' stato impressionante vedere come gli amplificatori di classe D da oggetti da criticare e prendere in giro siano entrati a far parte della "nobiltà" degli hifi quando qualche azienda ha iniziato a produrre modelli de centinai o migliaia di euro, potendo quindi investire in comunicazione e pubblicità.
In piccolo, piccolissimo si è sperimentato quello che succede in altri settori ben più importanti della finanza, dell'economia e della politica.
Vorrei cambiare le casse perchè le trovo insoddisfacenti per rock. Lo ascolto poco perchè mi rendo conto di sentirlo male: niente bassi, voce troppo in evidenza, il resto degli strumenti slegato e ho l'impressione che l'amplificatore fatichi abbastanza. Lo stesso vale per la musica sinfonica, che però ascolto raramente.
Invece le trovo pienamente soddisfacenti per jazz, musica d'autore e musica classica per piccole orchestre, che è il genere di musica che per ora ascolto quasi esclusivamente, anche per ragioni di convivenza con la mia compagna che non è oggetto di upgrade :-)
Impianto:

Ambiente: Tv e un arco (un passaggio senza porta) tra i due diffusori a circa 1,8 metri l'uno dall'altro, punto di ascolto a poco più di due metri, con parete spoglia alle spalle dell'ascoltatore, pavimento in marmo.
E' colpa dell'ambiente?
Oppure devo cambiare diffusori. Budget 1000 euro sempre sull'usato. Vorre investire sugli stand prossimamente ma esistono casse da stand con bassi più persistenti e capaci di una migliore riproduzione? Che marche dovrei cercare?
Oppure andare su modelli da terra?
Grazie,
Gianluca - E-mail: gialluca.greco (at) gmail.com

LC
Caro Gianluca,
la descrizione dell'ambiente non lascia sperare niente di buono e le caratteristiche del suono che hai descritto fanno propendere verso il sospetto di un locale troppo spoglio e riflettente (mal comune, a quanto pare). Le Aliante Spazio, infatti, tutto fanno tranne che strillare e l'ampli dovrebbe essere comunque in grado di pilotarle a dovere. Può darsi che la memoria mi inganni ma mi pare di aver provato le Spazio anche con l'Atoll. Non riesco a capire se il tuo ambiente sia molto grande oppure no (costa molto indicare le dimensioni?) ma vista la distanza tra i diffusori e tra questi ed il punto d'ascolto non sembrerebbe enorme. Pertanto, se così è, credo sia semplicemente un problema di acustica. Le solite cose, tappeti, quadri in tela senza vetro, cuscini e tende, dovrebbero già aiutare non poco.
Se così non fosse, è probabile che abbia bisogno comunque di una coppia di casse più "prestanti" in gamma bassa. Per non allontanarti troppo dal sound Aliante...hai pensato ad una coppia di Moda, ad esempio? In alternativa potresti valutare qualche modello da pavimento, anche di altri marchi. Con un migliaio di euro, nell'usato, si trovano cose molto, molto interessanti.
Prova a farti un giro su Ebay o in qualche sito di annunci di compravendita (o presso qualche negozio di HiFi ben fornito) e vedi cosa riesci a reperire, poi sentiamoci di nuovo. Prima di tutto, però, pensa all'ambiente!
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Nuova testina e nuova amplificazione
Egregio Direttore,
vorrei ringraziare innanzitutto per il servizio che voi della rivista offrite gratis a tutti noi appassionati il che non è poco visto gli euro che costano quelle cartacee!!
Se posso, vorrei chiedere un consiglio su una testina da comprare su un giradischi appena regalato per la mia laurea (dopo tanta fatica!) un Clearaudio Emotion con braccio Satisfy. Immagino che una simile domanda gliel'abbiano fatta innumerevoli volte e mi scuso! ma avendo risparmiato qualche soldo vorrei evitare di comprare qualcosa di non valido!
Io sarei orientato su una MC tipo Denon 103 R, ho visto anche 1 buon prezzo per una Shelter 501 II e accetto suggerimenti!
Le aggiungo che il Pre in mio possesso un HK Citation 21 ha l'ingresso MC con un S/N ratio di 78db, sensibilità di 65 muV e imped di 56 ohms, RIAA +/- 0.2db e phono overload di 9mV secondo lei potrebbero andare senza trasformatori step up?
Il Finale è un HK Citation 22 e diffusori Infinity Kappa 9.2 serie II i poi vabbè ho 1 lettore sacd dvd a pioneer 656 A. La stanza è sui 40 Mq e le confesso che ascolto musica dal metal, rock al Jazz alla classica ma sempre abbastanza ad alto volume!
Secondo lei poi potrebbe andare 1 valvolare su quelle casse che non sono un carico facile?? Magari chissà ci faccio 1 pensierino su un altra ampificazione (sempre sull'usato ovviamente come tutto il resto) grazie della pazienza!!
Continuate così faccio il tifo per voi !!
Saluti
Aleandro - E-mail: a.marghella1 (at) tin.it

LC
Caro Aleandro,
sul tuo Clearaudio io ci vedrei bene una Clearaudio Aurum Classics o Alpha (listino 170 e 265 €, rispettivamente) a seconda del tuo budget. Il tuo Citation dovrebbe avere anche l'ingresso MM, così si evitano problemi di interfaccia non sempre facili da risolvere. Nel caso la mia memoria fosse fallace e l'ingresso MM non fosse disponibile, certo che un pensierino alla Shelter 501 lo farei...ma stiamo parlando di fasce di prezzo MOLTO diverse!
Per quanto riguarda il pilotaggio delle Kappa 9.2 io lascerei l'Harman Kardon al suo posto, anziché andare a complicarmi la vita con le valvole che sul carico delle 9.2 potrebbero non essere esattamente a loro agio. In ogni caso, come dico sempre, l'esigenza di cambiare DEVE essere sempre motivata da qualcosa: la consapevolezza di un difetto all'ascolto, una crescente insoddisfazione etc. Non vorrei che la voglia di "valvolare" sia sempre motivata dal "coolness factor" o da esigenze estetiche. Prima viene la Musica, poi i soprammobili con le lampadine accese.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto in cantina
Caro Lucio,
Riallacciandomi alla tua risposta nella
Rubrica 423 (p.8), vorrei continuare la discussione, o per meglio dire, chiederti altri consigli. Ho letto attentamente la tua risposta, e ho effettivamente verificato che nella stanza proposta (cucina/salotto), risulta quasi impossibile posizionare in modo corretto dei buoni diffusori, senza dover sacrificare l'arredamento.
Quindi, ho deciso, di utilizzare un'altra stanza, per il mio impianto primario. La stanza è una cantina seminterrata (21mq rettangolare), adibita completamente ad abitazione, l'unica differenza è l'altezza di 2.40m invece dello standard 2.70m. Qui lo spazio è sufficiente, sia per posizionare diffusori da stand (riutilizzando i miei Gale), sia per diffusori da pavimento. Ti allego un file pdf che ho preparato, dove ho ipotizzato due possibili soluzioni.
Adesso vengo alle domande. Per non rinunciare completamente ad avere fonti sonore, nella stanza Cucina/Salotto, avrei intenzione di fare un Hi-Fi secondario così: utilizzare un lettore DVD che ho già (di bassa qualità) anche per leggere i CD, ed un sintonizzatore Techincs, amplificandoli con il mio Cambridge Audio A500. Dovrei acquistare solo due Minidiffusori da parete (con apposite staffe) come per esempio i Monitor Audio Radius 90 o 180, o qualcosa di simile (puoi consigliarmi limitando la spesa?).
In questo caso, senza badare troppo alla qualità sonora, avrei una soluzione "credo" accettabile, per avere giusto un po' di musica anche in questa stanza.
Tutto diverso, per quanto vorrei fare, per l'impianto primario, di cui voglio aver più cura. Primo, dovrei riaquistare un amplificatore, e poco dopo, vorrei sostituire le casse (CANTON Nestor 403). Per il lettore CD (Marantz CD57SE), vorrei aspettare.
Su quali Amplificatori e Diffusori dovrei orientarmi? Meglio un buon diffusore da supporto oppure da pavimento? Considera un budget 1300/1400€, che potrebbe aumentare a 1500/1600€, se magari riesco a vendere le mie casse.
Io ascolto diversi generi di musica (italiana/internazionale), che vanno dal Rock anni70/80 come Pink Floyd, Supertramp, Dire Straits o anche PFM, ad altri generi come Blues, o Acid Jazz, Fusion. Mensiono alcuni dei miei CD, per cercare di rendere più chiara la situazione: Gary Moore, Billy Cobham (drum and voice), ma anche Mike Oldfield, Vangelis a tanti altri generi.
Quindi, mi domando, ho bisogno di diffusori molto "elastici"? Nel senso che devono coprire diversi generi?
Nella fascia di prezzo del mio budget, credo che le combinazioni Ampli/Casse, siano quasi infinite. Data la mia non grande esperienza, vorrei qualche consiglio. L'unica cosa, vorrei diffusori non troppo ingombranti. Sono interessato alle Aliante Nova (se da pavimento) oppure i B&W DM601S3 (se da supporto). Cosa ne pensi? Che Amplificatore ci abbineresti?
Se in futuro riuscissi anche a cambiare la sorgente CD, vorrei chiederti, se ci sono notevoli differenze tra i nuovi lettori moderni con convertitore a 24bit, ed il mio con covertitore ad 1bit.
Adesso ti saluto, ringraziandoti fin da adesso per i tuoi certi consigli. Ho provato a cercare alcune richieste simili sulla rubrica, ma credo che nessun caso, soddisfaceva esattamente i miei dubbi.
Grazie e Complimenti per la vostra preparazione, in questo mondo "sonoro".
Cordiali Saluti.
Rossano - E-mail: rossano.vitellozzi (at) ge.com

[Stanza d'ascolto]

LC
Caro Rossano,
non vedo problemi a sistemare un piccolo impianto "secondario" nel salotto. Per i diffusori da parete, bene i Monitor Audio ma valuta anche altre soluzioni, tipo KEF o Indiana Line. Se lo scopo è avere un po' di Musica, meglio spendere il meno possibile.
Per quanto riguarda il posizionamento dei diffusori nell'altro ambiente opterei senz'altro per la posizione 1, senza trascurare di sperimentare anche l'altra (la 2). Da questo tipo di esperienze si impara molto di più che nel leggere 10 riviste o siti web.
Tieni conto che faccio riferimento alla posizione 1 con le dovute varianti: dovrai aumentare la distanza tra i diffusori e tra questi e la parete posteriore.
Le tue Canton possono al momento stare al loro posto (ma non parlavi anche di una coppia di Gale? Provale!) per cui mi concentrerei principalmente sull'amplificazione. Non ci dedicherei tutto il budget attualmente a disposizione, onde lasciare una "riserva" cui attingere per diffusori e sorgente in futuro. Punterei la mia attenzione verso un ampli integrato di classe media, sotto i 1000 € di budget. Ne abbiamo recensito diversi, a partire dall'Audio Analogue Puccini remote (e suoi sostituti più recenti), Monrio Asty, passando per qualche NAD, Arcam e Rotel di media potenza, senza dimenticare un piccolo integrato essenziale come il T-HiFi Power TI s con quale risparmieresti anche un bel po' di denaro, magari rinunciando a qualche feature che forse non ti interessa particolarmente.
Per quanto riguarda infine la questione dei bit nei lettori CD, credevo di aver già risposto la settimana scorsa ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

2000 € per un impianto
Caro Lucio,
seguo con interesse il suo sito che reputo veramente molto interessante soprattutto per chi come me, conosce poco il settore, ma ama la buona musica (ascolto rock blues allman brother e lynyrd skynyrd per intenderci, rock e talvolta heavy metal, maiden e metallica).
Dopo 3 anni ho finalmente deciso di investire circa 2.000 euro per un impiantino composto da ampli, lettore e diffusori (in seguito dovrò comprarmi un piatto x sentire i miei vecchi vinili).
Sto girando come un matto qui a Torino nei negozi specializzati ma ora sono un po' confuso. Ammetto, spesso nella mia ignoranza, mi faccio trasportare dalle marche e credo che spendere 100-200 euro in più sia sempre sinonimo di buon acquisto.
In realtà al momento dopo una serie di ascolti, ero orientato alla seguente soluzione:

Totale spesa: 2400 euro. Ovvero spendo un pelino di + per le casse e risparmio qualcosina sull'ampli e cd.
A questo punto le chiederei un cortese riscontro sulla soluzione che ritengo valida per il mio salotto 5*5 che non ha una porta di ingresso e che quindi rimane abbastanza aperto. Attualmente non ha molti mobili ma logicamente un tavolo e un ulteriore mobiletto ritengo sia possibile acquistarlo x il futuro.
Con circa 200 euro in + ho visto un Rotel ra06 mi sa esprimere un parere al confronto del cambridge?
Dei diffusori cosa pensa? In realtà ho ascoltato anche le monitor audio s6-s8 e non mi sono sembrate niente male. Le conosce?
Ho ascoltato le focal chorus 816v e 726v. Le prime soprattutto mi sono piaciute parecchio (e costano 200 euro meno delle Totem). Me le consigliano con ampli Audio Lab 8000s (circa 800 euro...). Che ne pensi?
Con questa soluzione però andrei a 2600 euro prendendo il relativo 8000 cd, sforando parecchio il budget previsto.
Grazie del suo parere e complimenti ancora,
Alessandro - E-mail riservato

LC
Caro Alessandro,
il trittico da te scelto mi pare assolutamente adeguato e stimo molto sia i diffusori che le elettroniche. Trovo inoltre sensata la ripartizione della spesa sbilanciata a favore dei diffusori, in un "primo impianto" mi pare la cosa più logica da fare. Il source first si applica bene solo nel caso in cui a breve siano previsti futuri e drastici upgrades di ciò che "segue".
Non dimenticarti di farti "regalare" dei cavi decenti, sia di segnale che di potenza, per non compromettere il risultato finale. Sarebbero andate bene anche le Monitor Audio ma secondo me sono un gradino sotto le Totem. Sintetizzando al massimo, forse puntano più sulla "quantità" che sulla "qualità"...viceversa le Totem.
Non acquisterei l'integrato Rotel al posto del Cambridge. L'unica cosa che ti consiglierei di fare è chiedere l'installazione dell'ingresso phono, che credo sia opzionale in quell'ampli. Visto che pensi di acquistare un giradischi in futuro, meglio essere preparati.
Al momento non sforerei il budget che hai previsto. E ti spiego perché.
Quel che mi preoccupa di più è la situazione dell'ambiente. Una pianta quadrata è già un pessimo inizio, il fatto che poi sia privo di mobili rende l'insieme un vero "incubo" acustico. Comincia a pensare di intervenire in questo senso (soliti consigli, leggi anche le altre lettere) altrimenti l'impianto che ti è piaciuto in negozio sarà irriconoscibile una volta portato a casa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Vintage
Ciao Lucio,
ho letto con interesse la lettera sul vintage hi-fi pubblicata sul'ultimo numero di TNT-Audio. Come ben sai, sono un appassionato di vintage, tanto da aver dedicato a questo hobby un sito e alcuni piccoli prodotti commerciali. Non ho però perso di vista i valori ed i limiti di questa passione. Vorrei approfittare della tua ospitalità per esprimere il mio parere al riguardo.
Dal punto di vista tecnologico/prestazionale, è vero che alcuni prodotti vintage offrono tutt'oggi prestazioni di altissimo livello, ma queste sono in genere ottenute al prezzo di notevoli esborsi di danaro. Un certo numero di altri prodotti vintage è costituito da onesti competitori di realizzazioni attuali di fascia media o medio-bassa, a prezzi tutto sommato accessibili ma con le incognite del caso per quanto riguarda affidabilità, durata e assistenza tecnica. Molti altri prodotti hanno, a mio parere, interesse assolutamente nullo in quanto offrono prestazioni mediocri e sono spesso scarsamente affidabili e di difficile manutenzione.
Dunque, chi decide di rivolgersi al vintage deve stare attento alle numerose "sole" e scremare attentamente l'offerta che ultimamente pare essere lievitata grazie anche ad Ebay. In definitiva, chi sceglie il vintage in funzione delle prestazioni di specifici oggetti, farebbe bene a domandarsi se non sia in grado di ottenere prestazioni analoghe da prodotti moderni che finirebbero per costare quanto quelli vintage selezionati ma con tutt'altra sicurezza per quanto riguarda la rivendita dell'usato e l'assitenza tecnica. Cerchiamo di non cadere nel luogo comune: "vintage, ergo suona bene".
Ma c'è, secondo me, una verità di fondo riguardo al vintage hi-fi: molti degli appassionati che si rivolgono a questo mercato, lo fanno per trovare, e finalmente fare propri, quegli oggetti che, da giovani o da ragazzini, non si potevano permettere. Quanto meno, per il sottoscritto, in parte è così. Nel mio impianto ora trovano posto un registratore Nakamichi, un tuner Revox, un registratore a bobine Technics... Tutti oggetti che per un adolescente degli anni '80 quale sono stato io erano sogni irraggiungibili.
E' l'aspetto ludico e sentimentale del vintage, secondo me, che dà un senso ad una decisione impulsiva per l'acquisto di un prodotto che la tecnologia moderna ha da tempo reso obsoleto e superato. Da questo punto di vista, qualunque scelta è giustificata se si decide di tornare ragazzi per un'ora al giorno. Poi, possiamo trovare qualunque giustificazione: che un registratore a bobine suoni meglio di un CD player, che certe radio degli anni '80 sfoggino prestazioni superiori ai moderni tuner integrati in una scatoletta di pochi centimetri di lato...
Ma dopotutto, non è tutta l'alta fedeltà un gioco per adulti rimasti bambini? Quanti di noi credono seriamente alle ragioni che snoccioliamo alla nostra consorte quando decidiamo di acquistare un nuovo pezzo per il nostro impianto?
Per concludere, credo che realizzare un ottimo impianto mescolando apparecchi vintage con altri moderni non solo sia possibile, ma anche vantaggioso al fine del raggiungimento di una sinergia ottimale. Ma attenti alle scelte dei pezzi vintage e valutiamo l'effettiva convenienza di certi acquisti!
Marco - E-mail: m.manunta (at) m2tech.biz - http://www.m2tech.biz

LC
Caro Marco,
ti ringrazio per il puntuale e preciso intervento. Ho la fortuna di disporre di una stanza interamente dedicata alla Musica: è un saloncino-studio dove trova posto l'impianto principale, un altro piccolo impiantino più modesto ed uno scaffale stipato all'inverosimile di apparecchi HiFi dagli anni '60 agli anni '80. Tante glorie del passato, oggetti che ho amato e che non ho avuto il coraggio di rivendere o semplicemente cose che ho desiderato da ragazzino e che allora non potevo permettermi. Mi piace vederli là, come tanti generali in pensione, che scrutano - talvolta ridendo sotto i baffi - le esercitazioni delle nuove leve :-)
Quindi comprendo perfettamente il desiderio di possedere giocattoli "belli" o sogni proibiti della nostra adolescenza. Fa parte del gioco e mi pare, tutto sommato, un qualcosa di sano per quanto assolutamente inutile :-)
Basta non sconfinare nell'estremo opposto e considerare vintage materiale spazzatura che era già tale 30 anni fa e che non può essere migliorata col tempo. Lo sappiamo tutti che la spazzatura, col passare del tempo, va in putrefazione ;-)
Quando poi al contenitore di sogni si volesse dare anche "contenuto" e con questo intendo dignità sonora...beh, le cose cambiano, e non poco. Come ho sempre detto, non è facile - per un vecchio componente HiFi - giocarsela ad armi pari coi concorrenti "moderni". Quindi, in definitiva: posto che ognuno ha il sacrosanto diritto di spendere i propri soldi come crede, ben venga il collezionismo, anche di modernariato. Salvo rari casi non sarà però facile che dalla collezione salti fuori qualcosa che abbia anche una dignità sonora, non foss'altro che per problemi relativi all'invecchiamento della componentistica, all'ossidazione, all'indurimento delle sospensioni e quant'altro.
Tutto questo gran parlare di vintage mi ha fatto venir voglia di tirar giù dallo scaffale qualche generale in pensione per rimetterlo in prima linea!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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