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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Il ritorno del vinile da MediaWorld
  2. Accoppiamento testina-braccio di lettura-pre fono
  3. Ritorno al vinile
  4. Cavi e capacità
  5. Consiglio su nuovo analogico
  6. Ampli con equalizzatore?
  7. Aggiornamento vecchio impianto HiFi
  8. Selettore ingressi
  9. Nuovi cavi
  10. Scelta diffusori tra 1000 e 2000 €

Il ritorno del vinile da MediaWorld
Egr. sig. Cadeddu,
appresa la notizia dal Suo
editoriale di settimana scorsa riguardo la scelta della catena Mediaworld di vendere anche vinile, per curiosità ho subito verificato le proposte in essere.
Pazzamente ho acquistato Nirvana (nevermind), Dire Straits (making movies), Pink Floyd (Dark Side Of The Moon) e Keith Jarrett (The Köln Concert) devo dire chi mi sono fatto prendere un poco la mano.
A parte il prezzo tutto sommato abbordabile sono rimasto piacevolmente sorpreso nel constatare che per due pubblicazioni si trattava di vinili 180 g della Simply Vinil. Possedevo già la copia in cd di making movies e per curiosità ho dedicato una oretta a comparare entrambi i formati.
Ho utilizzato il mio impianto composto da lettore cd lector CDP 7, ampli Primare A30-I, Project 6.9, pre -fono Project, casse B&W 804 Nautilus, cavi segnale TNT Shield.
Sarebbe ingiusto dire che il vinile ha stracciato il formato digitale, ma di sicuro è il formato che tra i due preferisco, il suono mi pare più vicino alla realtà. Questo interessamento verso il vinile da parte della grande distribuzione è un segnale positivo per la rinascita di questo supporto che nonostante gli anni non si decide ad abbandonare la scena, ma è un segnale positivo anche per noi acquirenti che potranno da un lato avere una scelta più ampia e dall'altra dei prezzi migliori.
L'unico inconveniente è l'approccio asettico da parte della grande distribuzione verso la musica, non comprendono il prodotto l'unico scopo è la vendita: ne è dimostrazione Lp dei Pink Floyd edito da una etichetta brasiliana del tutto inascoltabile (anche per questo album ho la versione in digitale decisamente migliore).
Come sempre un grosso grazie per la Sua dedizione ed i Suoi consigli,
A presto,
Angelo - E-mail: ang_ma (at) virgilio.it

LC
Caro Angelo,
due ristampe in vinile 180 grammi della Simply Vinyl, in vendita da MediaWorld, sono una gran bella sorpresa che, secondo me, compensa ampiamente la scadente stampa brasiliana di TDSOTM. L'avevo detto che era un timido approccio ma non dimentichiamoci che se qualcosa di buono ha la grande distribuzione è quella di sapersi adattare rapidamente alle richieste del mercato. Pertanto, se le richieste saranno maggiori per ristampe di qualità, venderanno solo quelle.
Per quanto riguarda il confronto vinile/CD ti faccio osservare che il tuo lettore CD è di ben altra classe rispetto al tuo sistema analogico, specie se il pre fono ProJect che stai utilizzando è il modello base. Credo che anche solo un pre fono adeguato potrà cambiare di molto le sorti del confronto, visto che già ora dici di preferire la musicalità del vinile.
Buon ascolto a 33 e 1/3!
Lucio Cadeddu

Accoppiamento testina-braccio di lettura-pre fono
Gentile Direttore, avrei un problema dovuto alla mia ignoranza sull'argomento. Possiedo un giradischi Thorens TD 321 MkII con braccio Mission Cyrus, sul quale è attualmente montata una Stanton WOS 100 che comincia a dare segni di usura .....ed uno stilo di ricambio risulta ntrovabile.
Ho deciso quindi di acquistare una testina nuova e mi sarei orientato sulla Denon DL 103 (che leggo essere una MC dotata di ottima musicalità). E qui viene il bello. Possiedo un pre Quad 44 ed ho acquistato per lo stesso una scheda Phono MC, la 44B, che ha i seguenti valori: 100 microVolt, 100 Ohm, 22 nF. La Denon dichiara una tensione di 0,3 Volt. Testina e pre MC sono elettricamente compatibili?? Esistono problemi di compatibilità col braccio che uso?
Quali sono i range di valori (tensione di uscita, impedenza di carico ecc.) che deve possedere una testina MC per un ottimale accoppiamento con la suddetta scheda Phono?
La ringrazio anticipatamente per l'aiuto che con la Sua gentile risposta vorrà darmi.
Saluti
Andrea - E-mail riservato

LC
Caro Andrea,
il fornitissimo sito americano
www.lpgear.com dovrebbe avere in catalogo lo stilo di ricambio per la tua WOS 100, prova a sentirli per prezzi e disponibilità.
Nel caso che lo stilo non fosse disponibile, potresti anche contattare Torlai e chiedergli un preventivo per ristilare - magari migliorandola - la tua WOS 100, che è una testina che sarebbe un peccato accantonare.
Mi permetto di insistere un po' perché il cambio che proponi, con la DL103, è un po' azzardato, nel senso che si tratta di una testina piuttosto diversa dalla tua attuale, non vorrei che il passaggio si rivelasse troppo "drastico".
Dal punto di vista elettrico non vedo particolari problemi all'interfaccia della DL103 con il tuo stadio fono né ce ne dovrebbero essere con un braccio "medio" come il Cyrus Arm. La tensione d'uscita della DL103 è superiore alla sensibilità della scheda fono Quad quindi il rapporto segnale/rumore dovrebbe essere ottimale. La capacità d'ingresso non influenza più di tanto la risposta di una testina MC (principalmente interviene con le MM) mentre l'impedenza d'ingresso è un valore abbastanza standard che dovrebbe andar bene per la 103 e che, comunque, è modificabile eventualmente con degli RCA opportuni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ritorno al vinile
Gentilissimo Direttore,
innanzitutto un sincero grazie da parte di uno dei tanti appassionati di musica e di hi-fi che per merito vostro ascolta molto meglio di un tempo!
Vengo subito al dunque: ho letto diverse lettere sulla questione cd o vinile, la mia personale esperienza è stata molto particolare: ho archiviato nell'86 (io sono del 70 ma ascolto musica classica e lirica da quando ero bambino!) i dischi in vinile, li ho prima parcheggiati in un armadio poi (bestemmia!) in cantina e da allora cd a go go!! tre anni fa circa mia cognata mi passa alcuni pezzi del vecchio impanto Tecnics di suo fratello altrimenti destinato al cassonetto, tra questi c'è un giradischi ancora funzionante, mi vien voglia di prender su dall'umida cantina qualche vecchio disco, anche leggendo su internet tutti queste lodi al disco nero che non capivo! (quando archiviai il vinile avevo un Aiwa tangenziale tutto di plastica di un vecchio compattone che vi potete immaginare come funzionava!!!!) però il mio nuovo ampli (Aeron AV 2800) non aveva entrate phono per collegare il giradischi così mi sono dotato di un Nad pp2 giusto per provare, ho sostituito la punta del Tecnics e ho lavato un vinile alla brutta sotto l'acqua, l'ho messo sul piatto e regolando tutto a occhio ho cominciato ad ascoltare: il suono assomigliava a quello pessimo che mi ricordavo ma aveva una dinamica che ho sempre pensato il vinile non avesse.
Così ho riesumato un philips anni '80 di mio nonno con delle regolazioni più precise ed una punta un pelo meno scandalosa: il suono continuava a migliorare enormemente. A quel punto visto che avevo 70 dischi validi di musica classica e nessuna idea per il compleanno mi sono fatto regalare un project RPM4, una Ortofon MC 20 SUPREME e una Knosti. Ho lavato seriamente un disco poco utilizzato e ho fatto l'ascolto col nuovo impianto (le casse sono delle Tannoy) ecco in quel momento mi è montata una rabbia incredibile: il nuovo suono era strabiliante per dinamica, pulizia, bellezza, profondità ed era pure un suono riposante e realistico senza quel che di elettronico di certe registrazioni digitali, ma allora perchè ho sentito malissimo per degli anni dei dischi così ben suonanti?
Perchè ora posso permettermi un sistema così quendo anni fa un giradischi serio sembrava inaffrontabile e complicatissimo da settare? La considero veramente una truffa a tre quarti degli ascoltatori e con me chi scetticamente ha visto il giradischi e mi ha preso in giro come l'audiofilo preistorico che ancora perde tempo dietro i vecchi scricchiolanti dischi neri: dopo un assaggio (chissà come mai!!) tutti capiscono che scricchiola un disco sporco e maltrattato ma uno pulito e tenuto bene suona meravigliosamente e in silenzio!!! che ha poca dinamica un giradischi economico con una punta, un cavo, e una regolazione pessime: uno discreto e regolato bene canta divinamente!!!
E' delicato il vinile ma suona comunque: se si scassa un cd potete dirgli addio perchè non suona più!!!!! Ora ascolto con un Cambridge audio 640 collegato a un AVR 34 a valvole l'RPM4 con la Goldring elektra e le Tannoy.
Detto questo la mia collezione di vinile di musica classica è triplicata perchè spulcio nei mercatini dell'usato (mercatopoli e simili) e trovo vinile (anche spesso quasi nuovo!!) a 2-4 EUR al pezzo che ripulito con la knosti mi da una grande soddisfazione, (molti sono pezzi mai ristampati in cd!!!!!!!!) se invece cercate pezzi unici e meravigliosamente suonanti http://www.soundandmusic.com/ su questo sito potete trovare ristampe originali di dischi della Everest e della Mercury realizzate su vinile di oggi con le macchine originali a valvole degli anni 60 che suonano stupendamente.Poi ci sono le fiere del disco organizzate da www.kolosseobologna.com/index.php dove trovate tutti i generi e tutte le etichette possibili, se no fatevi un giro all'estero (Londra Parigi Vienna e Berlino) lì i negozi non hanno spazzolato via il vinile come da noi ma anzi alcuni ce l'hanno ancora sia nuovo che usato in quantità!! In Italia conosco solo http://www.audiomarketing.net/us_nov.2005.htm che trovate sul web o vicino a S.Marino oppure http://www.dimardischimusica.it/ che trovate in centro a Rimini oppure sul web.
Sicuramente ci saranno altri negozi importanti in Italia che io ignoro. Buona ricerca a tutti e BUONA MUSICA!!!!!!
Paolo - E-mail: paolo.gaudenzi (at) unibo.it

LC
Caro Paolo,
grazie per il prezioso feedback e per gli indirizzi dove andare a cercare vinile. Mi permetto solo di aggiungere due storici negozi per corrispondenza che segnalo da sempre agli appassionati:
Nannucci.it e topten.it. Non hanno titoli di classica, ma pop, rock ed un po' di jazz si trovano senza problemi all'interno di un'offerta complessiva di quasi un migliaio di titoli, moltissimi di vinile da 180 grammi. Per la precisione, Nannucci ha un catalogo che è cresciuto sino a quasi 700 titoli (erano circa 200 fino ad un paio d'anni fa) mentre TopTen ha anch'esso ampliato la propria offerta superando i 300 titoli.
Ovviamente, parlo di vinile nuovo, non di usato. I prezzi sono confrontabili coi corrispondenti CD e talvolta sono sensibilmente inferiori. Lenta, ma inesorabile, prosegue l'avanzata del blob nero...
Buon ascolto a 33 e 1/3!
Lucio Cadeddu

Cavi e capacità
Ciao Lucio,
ti rinnovo i complimenti per il tuo sito, che considero tra i più interessanti e affidabili, e proprio per questo ti disturbo ancora a proposito di cavi e capacità.
Ho letto da qualche parte che l'Exposure consiglia per le proprie elettroniche i propri cavi, aventi bassa capacità. Cosa significa?
Io posseggo un Exposure XX e uso dei cavi VdN CS 122 Hybrid e CS 122 normali in bi-wiring.
Pensi che possano andar bene per quanto riguarda la capacità? Mi consiglieresti gli Exposure, o i Linn K 400 per bi-wiring?
Grazie, un "caloroso" saluto.
Valerio - E-mail: valerio.mazzei.guest (at) universoservizi.com

LC
Caro Valerio,
un condensatore è un dispositivo che "accumula" energia (carica elettrica, in realtà). La "capacità" di questo serbatoio si misura in Farad. E non a caso si chiama proprio "capacità": dà un'idea della funzione del dispositivo. Ora, un condensatore è costituito da due armature sotto tensione separate da un dielettrico (carta e olio, poliestere, polipropilene ecc.). Adesso pensa ad un cavo: due conduttori paralleli (sotto tensione) separati da un dielettrico, la guaina del cavo (Teflon, PVC ecc.). Visto così, un cavo non è altro che un rudimentale condensatore, con una sua capacità, che sarà data da tanti fattori, non ultimo la geometria del cavo stesso.
Alcuni amplificatori, per scelta di progetto, sono privi della cosiddetta "rete di Zobel" in uscita dagli stadi finali. Compito di questa rete è quella di far vedere all'amplificatore un carico di un certo tipo, in maniera tale che il circuito si mantenga stabile quando collegato ad un carico reale (un cavo + un diffusore). Per restare "stabili", amplificatori di questo tipo hanno bisogno di cavi con opportuni valori di capacità ed induttanza (che, in pratica, vadano a "mimare" la presenza della rete di Zobel). Ecco perché alcuni Costruttori britannici consigliano di utilizzare cavi ben precisi (parlo di Naim, Exposure e Linn, in primis). Diciamo che vogliono essere ragionevolmente sicuri che i loro apparecchi non facciano strani scherzi. Ancora, non è un caso che insieme alla tipologia di cavo (a bassa capacità) sia indicata anche una lunghezza MINIMA (3.5 metri per canale nel caso del NACA di Naim). Tieni conto che un cavo con una forte componente capacitiva potrebbe essere un brutto cliente per un amplificatore, visto che quest'ultimo è obbligato a scaricarlo e caricarlo in continuazione (mi si perdoni la grossolana approssimazione). Un cavo come i nostri FFRC e TNT Triple T, per colpa della elevata componente capacitiva, è poco adatto per amplificazioni come quelle citate.
Fatta questa doverosa premessa, sarebbe in effetti meglio se usassi i Linn K400, gli Exposure o i Naim NAC A5 con il tuo Exposure. Tuttava, se all'ascolto non hai notato problemi particolari (surriscaldamenti eccessivi, clipping precoce ecc.) credo tu possa stare tranquillo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su nuovo analogico
Gentile sig. Lucio, sono un vecchio (forse meglio anziano di 60 anni) appassionati di hi-fi. Il mio vecchio impianto è composto da pre Meridian 101, casse Acoustat X, giradischi come si usava all'epoca, Thorens td 166 rigorosamente con braccio SME 3009, testina Micro-acoustic. Attualmente per ragioni familiari, avendo dovuto ritirarmi nello studiolo per far posto allo studio del figlio, ho dovuto ridimensionare il tutto.
Per cui, lasciando il vecchio impianto dove si trova, ho allestito un nuovo impianto con Linn Classic, casse piccole (Dynaudio focus 110). Vorrei però organizzarmi per ascoltare anche i miei vecchi LP (circa 400) anche nello studiolo, per cui ho pensato all'acquisto di un nuovo giradischi.
Ora non so ancora se portare di qui il Thorens e mettere il nuovo al suo posto, oppure se mettere il nuovo direttamente qui nello studio. Il problema è che dopo aver vagliato vari giradischi sono nell'imbarazzo più completo. Mi piacerebbe il Gyro s.e. ma da letture fatte nei vari forum, mi spaventa la sua messa a punto e il fatto che richieda una costante manutenzione per le molle, l'olio, la taratura continua.
Quindi ho opzionato altre soluzioni più semplici da utilizzare: Pro-ject 10 (pare molto buono, ma in rete non se ne parla molto), il Roksan Radius 5 col suo braccio, il Michell Tecnodec con braccio Rega 250 modificato con regolazione di VTA e nei pesi, o l'Origin Live Aurora col suo braccio OL1. Continuo a guardare le caratteristiche ma non mi so decidere anche perchè a leggere nei fari forum stranieri ognuno sostiene le qualità del suo preferito. Non avendo il Linn l'ingresso fono ho provveduto ad acquistare (avendo avuto un'occasione) il Trichord Dino.
Le sarei molto grato se volesse un suo sempre gradito e competente consiglio.
Grazie,
Enzo - E-mail: enzo.favalli (at) fastwebnet.it

LC
Caro Enzo,
innanzitutto complimenti per l'impianto "grande", in particolare per il pre Meridian 101 e le casse Acoustat X. Il pre lo possiedo anch'io, insieme all'alimentatore ed al suo finale. Da anni accarezzo l'idea di scrivere un articolo-retrospettiva qui su TNT-Audio ma incombenze più pressanti mi fanno sempre desistere. Le tue casse, poi, problemi di affidabilità a parte, hanno scritto un intero capitolo della storia dell'HiFi.
Per quanto riguarda il tuo dilemma analogico, prima di tutto devi chiederti quale dei due impianti pensi di utilizzare di più. Una volta chiarito questo aspetto, la decisione verrà da sé. Se ti piace il Gyro SE prendilo e lascia perdere quel che puoi aver letto sulla sua manutenzione. E' un giradischi semplice, robusto ed affidabile. Pure abbastanza semplice da regolare, certamente più semplice di giradischi a controtelaio sospeso dove per regolare le molle occorre smontare mezza base e sdraiarsi come fachiri indiani per cercare di accedere alle viti di regolazione.
Se, per qualunque ragione, non ti sentissi comunque tranquillo, opta pure per il Tecnodec. Ottima la scelta del Trichord Dino come pre fono. Prevedo che l'ascolto dei CD attraverso il pur buono Linn Classik passerà decisamente in secondo piano.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli con equalizzatore?
Gentile direttore,
le vorrei chiedere cortesemente un consiglio. Ho spulciato un po' nel vostro sito, ma mi sono rimaste alcune perplessità. Mi scuso in anticipo, qualora i miei dubbi siano già chiariti in vostre pagine sfuggite alla mia attenzione.
Sto cercando di crearmi un impianto hi-fi e per tutta una serie di motivi, anche ideologici, vorrei buttarmi sull'usato, a parte eventualmente il lettore cd. Seguendo un consiglio di un amico e leggendo la pagina da voi pubblicata sul NAD c350, avendolo trovato usato, l'ho acquistato. Non essendo però io un'esperta e cercando di capire e approfondire via via che procedo nell'impresa, senza perdere d'occhio le caratteristiche dello spazio in cui inserirò l'impianto [uno studiolo di 4x4 mq, con soffitto inclinato, perché ricavato in un sottotetto (altezza minima 1,80 m ca, altezza massima standard attuale)], non mi è chiaro innanzitutto un aspetto di base.
Mi si fa notare (altro amico, musicista), infatti, che forse sarebbe stato meglio comprare un amplificatore meno ricercato, di quelli con equalizzatore già incluso, perché altrimenti, con un amplificatore che funziona solo da amplificatore, poi si deve per forza comprare anche un equalizzatore. La mia scelta, in realtà, era quella di non avere un equalizzatore, preferendo ascoltare l'originale e credendo che l'equalizzatore non sia indispensabile, ma potrei senz'altro sbagliarmi.
Però mi si dice che in ogni caso non è possibile ascoltare decentemente musica, in linea di principio, solo con un amplificatore "semplice", cioè che non abbia già un equalizzatore integrato perché ci vuole sempre e comunque un meccanismo diciamo di "equalizzazione di default" (per intendersi, quella che c'è in un normale compatto cd, anche dopo aver eliminato le opzioni "jazzz, classica, etc...) che un amplificatore "puro" non ha. Ora, non conoscendo io l'effettiva struttura elettronica dell'apparato acquistato, né di questi eventuali altri amplificatori che avrebbero già gli equalizzatori integrati, ovviamente brancolo nel buio della comprensione e vi chiedo se riuscite ad illuminarmi un po'.
Il secondo punto prevede che i problemi posti sopra circa l'amplificatore non siano reali e si possa pensare di procedere ad associargli un lettore cd. In tal caso, esistono dei lettori cd che voi vi sentireste di consigliarmi in associata al NAD c350, non necessariamente NAD, che funzionino bene in accoppiata con il suddetto amplificatore?
Prendetevi pure tutta la calma del mondo per rispondermi, se ne avrete voglia.
Gazie mille per l'attenzione,
Roberta - E-mail: rmillini (at) yahoo.com

LC
Cara Roberta,
segui i consigli del primo amico e lascia perdere il secondo che ha probabilmente la "testa" negli strumenti musicali (dove l'equalizzazione è un must) e meno negli strumenti per riproduzione vera e propria. Hai fatto un ottimo acquisto e non preoccuparti dell'assenza dell'equalizzatore. Quest'ultimo, quando ben realizzato è costoso e complicato da utilizzare, servono competenze tecniche che probabilmente sfuggono persino al tuo amico musicista che presumibilmente si limita a smanettare coi toni fino ad ottenere il suono che più gli piace. Ripeto: l'equalizzazione di per sé non è un male (e quella digitale qualche problema ambientale lo risolve pure) ma è un'arma potente e potenzialmente pericolosa.
Quindi: procedi pure all'acquisto di un lettore CD, che potrebbe essere un NAD C521, ad esempio, che si trova usato per cifre vicine ai 250-300 €.
Se non lo trovassi, vedi qualcosa di Rotel, Arcam, Marantz.
Piuttosto, l'ambiente è un po' sfortunato, essendo a pianta quadrata, anche se il soffitto non simmetrico potrebbe aiutare un po' a ridurre l'effetto "cubo". Dovrai fare molta attenzione al posizionamento dei diffusori in ambiente, sperimentando varie soluzioni. Non hai stabilito un budget né per i diffusori né per il lettore CD, prova a leggere qualche volume di Lettere alla Redazione per farti un'idea su una possibile rosa di candidati. Nelle
FAQ del sito trovi certamente qualche articolo semplice semplice per chiarirti ulteriormente le idee.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Aggiornamento vecchio impianto HiFi
Buongiorno direttore, innanzittutto complimenti per la rivista che seguo e leggo con assiduità, è davvero coinvolgente ed emozionante.
Dopo qualche anno "soporifero" ho deciso di aggiornare il mio impianto hi-fi che attualmente è composto da:

Le casse sono state riconate di recente e ne ho approfittato per cambiare i cavi di potenza adottando il TNT Star, la situazione è migliorata ma vorrei fare un salto di qualità deciso.
Il budget a disposizione è risicato (mi sono appena sposato!) intorno ai 1.500 e vorrei cambiare almeno lettore cd. Fino a un mese fa dove abitavo avevo la fortuna di poter disporre di una stanza dedicata, ma adesso vivendo in un piccolo appartamento, mi devo accontentare di uno spazio mansardato di circa 4x5 dove riporre vinili, cd e tutto il resto, sono molto tentato da un'amplificazione in classe T (magari il TA-10.1 di cui aspetto ansioso la recensione), secondo lei come andrebbe con le mie AR?
Oppure sarebbe meglio pensare ad un cambio radicale di casse-lettore-ampli?
Grazie ancora per i preziosi consigli.
Gabriele - E-mail: gabriele.monolo (at) alice.it

LC
Caro Gabriele,
le tue Acoustic Research dovrebbero avere una sensibilità media ma se non ami ascoltare a volumi molto elevati potresti trovare la potenza del Trends Audio TA 10.1 sufficiente. La spesa è contenuta, la qualità sonora stellare, il risparmio di spazio semplicemente enorme :-)
Questo acquisto ti lascerebbe ampio margine di manovra per un nuovo lettore CD per il quale però non spenderei tutta la cifra a disposizione. Ti consiglierei infatti di procedere a piccoli passi, valutando l'evoluzione dell'impianto nel nuovo ambiente, in maniera tale da poter programmare un eventuale, futuro, cambio di diffusori.
Come lettore CD, con 4-500 € nell'usato trovi ottime macchine (Rega Planet, vari Rotel, Arcam, NAD, Marantz) mentre nel nuovo potresti valutare gli entry-level di questi stessi marchi. Il salto di qualità rispetto alla situazione attuale sarebbe comunque piuttosto sensibile, specie in termini di raffinatezza sonora. Avresti poi ancora dei margini nel budget residuo, per eventuali upgrade di cavi o, in futuro, di diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Selettore ingressi
Ciao Lucio!
Innanzitutto grazie per l'impegno e la passione che profondi in modo assolutamente gratuito per la rivista e il forum di discussione! Spero che sia di esempio per tanti giovani che pensano che tutto ciò che si fa si debba per forza mercificare...
Veniamo al punto: come forse ricorderai, avevo chiesto nel forum consigli su un selettore di ingressi non immaginando di sollevare un tale polverone... Il mio quesito è questo. Ho da poco comprato da un amico l'ampli a valvole Sophia (baby) che, devo dire, conferma in pieno la
recensione positiva di TNT-Audio: più ricostruzione dei dettagli, più scena sonora, più "ambienza" (si dice così?). Questo formidabile piccolo grande ampli ha solo un ingresso.
Devo tenermi ancora il mio Rotel ra-931mk II solo come selettore di ingressi e lo stadio phono per il giradischi (td160/sme 3009 II/stanton 681 eee mkIII) o orientarmi verso il t-preamp che pure dispone di uno stadio phono? Cosa mi consiglieresti, gli stadio phono sono di livello equivalente? E nel caso volessi fare un salto di qualità (black cube e dintorni)?
Grazie ancora per tutto ciò che fai!
Max - E-mail: max_venturi (at) yahoo.it

LC
Caro Max,
il T-Preamp sarebbe una possibile soluzione, in effetti, visto che ti serve anche lo stadio phono. La qualità di quest'ultimo è ampiamente confrontabile (se non superiore) a quella dell'ingresso phono del tuo Rotel integrato.
Un salto di qualità potrebbe essere un pre completamente passivo con uno stadio phono di qualità superiore, separato. Un pre passivo molto semplice ed interessante è realizzato dalla TCC, la stessa Azienda del cosiddetto T-Preamp: è il modello TC-716 e dispone di 6 ingressi linea. Costa meno di 40$ (30 €) comprese le spese di spedizione. Difficile fare di meglio, a questo prezzo. Con la vendita del tuo Rotel potresti, forse integrando un po' il budget, acquistare un Black Cube usato o altro pre fono di qualità equivalente.
Questa soluzione, rispetto a quella del T-Preamp, è più costosa e complessa (un cavo di segnale in più) ma qualitativamente superiore. A te la scelta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi cavi
Caro direttore,
anche grazie ai suggerimenti raccolti sul sito TNT-Audio o da te direttamente ho allestito il seguente impianto:

Vanno bene gli Interlink 400? Qualche negoziante mi ha parlato bene anche dei MIT Avt3 e dei vandenHul the name o the bay? Tu che ne dici? Mi piace il suono morbido e ricco di bassi. Per i cavi di alimentazione pensavo di utilizzare il Pirelli Screenflex doppia schermatura 3x2,5 mm, mentre come ciabatta la Pure Av Isolator6 che oltre ai filtri IFC ha anche prese per protezione Tv satellitare (collocata vicino alle elettroniche hi fi). Mi piacerebbe avere un tuo parere.
Grazie e viva TNT-Audio, che ormai consulto quasi giornalmente e sto segnalando a tutti gli amici!
Massimo - E-mail: massimo_gastaldi (at) fastwebnet.it

LC
Caro Massimo,
non esistono "cavi che enfatizzano i bassi". Il cavo è un dispositivo passivo, funziona solo in sottrazione...non può aggiungere qualcosa al segnale che lo attraversa! Semmai, esistono cavi che attenuano certe frequenze a favore di altre e quindi l'effetto che si ottiene è quello di un apparente incremento di queste ultime. In effetti i Monster Interlink 400 hanno la caratteristica, come altri cavi Monster, di suonare tendenzialente caldi e morbidi. Se è questo che cerchi, non dovresti sbagliare. Osservo solamente che tutto il tuo impianto sembra votato a questa impronta timbrica....spero che alla fine tu non ottenga un risultato eccessivamente squilibrato in questa direzione (quella del calore e della morbidezza).
Per i cavi di alimentazione andrebbe benissimo il Pirelli ScreenFlex, magari montato in configurazione intrecciata come il nostro
TNT TTS. Purtroppo non conosco la ciabatta Pure AV per cui non posso esprimermi in merito.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Scelta diffusori tra 1000 e 2000 €
Buongiorno Sig. Cadeddu.
Un mio amico mi ha detto di rivolgermi a lei per qualche consiglio dato che la reputa un esperto in merito all'hi-end.
Sono anch'io un appassionato, proprio poco fa sono riuscito a vendere un ampli Audio Analogue per acquistare quello che cercavo da tempo, un pre + finale Electrocompaniet da 60W x 2 in classe A (usato chiaramente dato il prezzo a dir poco esorbitante!).
Devo dire che suona davvero come volevo, preciso, abbastanza veloce, insomma mi piace. Per ora utilizzo dei diffusori della Chario. Passiamo al punto: vorrei sostituire i vecchi Chario con qualcosa di nuovo, da pavimento ma da non spendere una cifra eccessiva. Premetto che ascolto soprattutto jazz. Ho valutato:

E' chiaro che un paragone tra un diffusore che costa 1000 e uno che costa 2000 euro è un po' avventato, ma cosa ne dice di Xavian e Usher? Non mi hanno deluso se devo essere sincero. Mi faccia sapere!
Grazie.
Alberto - E-mail: ceredalberto (at) libero.it

LC
Caro Alberto,
in effetti confrontare diffusori di fasce di prezzo molto differenti non ha molto senso, in generale. A questo aggiungi il fatto che, normalmente, produttori emergenti sono in genere più convenienti dei grandi marchi che non hanno più necessità di affermarsi sul mercato. Spesso, quindi, il rapporto qualità/prezzo più favorevole lo si trova in prodotti di nuovi Costruttori che devono tenere bassi i prezzi per farsi conoscere e che, normalmente, non spendono tanto in pubblicità.
Detto questo, dall'altra parte della bilancia occorre mettere il fattore "tenuta del valore nel tempo" e "rivendibilità del prodotto". E' chiaro che, OGGI, rivendere una coppia di ProAC è molto più facile e veloce che rivendere una coppia di Xavian o di Usher. Può essere che in futuro le cose cambino, ma per ora è certamente così ed è un fatto che andrebbe valutato, visto che gli audiofili cambiano componenti abbastanza spesso.
Dopo queste premesse, posso dirti che non ho un'opinione precisa dei prodotti Usher perché non li ho ascoltati, mentre per Xavian possiamo basarci sulle già lusinghiere recensioni pubblicate qui su TNT-Audio (le hai lette?). In sostanza, se hai ascoltato le Xavian e ti sono piaciute, fatte salve e tenute in debito conto le precedenti osservazioni, non vedo alcuna sensata preclusione al loro acquisto. Tra l'altro, ora sono disponibili anche in Italia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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