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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Amplificazione per Quad 989
  2. Primo impiantoTrends Audio TA 10.1
  3. Trends Audio TA 10.1
  4. Nuovo ampli per le Cremona
  5. CD contro LP
  6. Nuovo ampli per le Totem
  7. Più impianti
  8. Più impianti - 2
  9. Questioni di sidegrade
  10. Pioneerite

Amplificazione per Quad 989
Carissimo Lucio,
Prima di tutto congratulazioni per il sito, veramente ben fatto. Le recensioni sono equilibrate ed allo stesso tempo "coraggiose". Lascio da parte i complimenti e vengo alla triste storia che mi spinge a scriverti.
Un mese fa visita di ladri in casa che - tra l'altro - mi hanno rubato il finale Audio Research VT100 (se trovate uno che lo vende chiamate la polizia), mi hanno letteralmente distrutto (gli è caduto dall'alto mentre lo portavano via ed è irreparabile) il pre Reference 1 (sempre ARC) e danneggiato lievemente (riparato) il CD player Wadia che hanno comunque fatto cadere dal mobile dove era appoggiato. Per fortuna mi hanno lasciato il giradischi, il registratore a bobine, il tuner e i diffusori Quad 989 che da poco avevo acquistato per sostituire del 63 che avevano cominciato a dare dei problemi con i pannelli.
Siccome non è possibile per me stare senza musica devo immediatamente ricomprare l'amplificatore per il mio impianto, e sinceramente non so da dove cominciare perché quello che avevo mi andava benissimo. Mi hanno portato a casa un nuovo ARC per provare ma non mi piace per niente, se devo cominciare a trafficare per sostituire le valvole proprio non mi va (non sono il tipo) ed ora devo vedere cosa comprare. Non so da dove cominciare, ma naturalmente non posso sentire tutto quello che c''è in giro.
Ho trovato un sito dove consigliano degli amplificatori per le Quad ma sono modelli in parte che non sono disponibili. Ho anche messo un post in un forum (videohifi) ma mi consigliano amplificatori che sono praticamente introvabili, ed io non sono disposto a comprare niente senza averlo ascoltato nel mio impianto e a casa mia! Come avrete capito il budget è ampio, ma avrei piacere di due cose.
Primo, le valvole mi hanno un poco stufato perché scaldano ed io tengo sempre acceso l'impianto (sono in pensione quindi ho tempo per ascoltare!) e siccome non mi muovo con grande facilità se ci fosse un telecomando non sarebbe male. Sarei tentato di provvedere in modo immediato con la "bestemmia" Trends Audio (che ovviamente potrei acqusitare anche senza aver ascoltato!) , se non fosse che non saprei quale preamplificatore (mi è indispensabile potere regolare volumi e selezionare sorgenti) allacciare al piccolino...
Grazie dell'aiuto, e ancora complimenti.
Giacomo - E-mail: mariani1999 (at) libero.it

LC
Caro Giacomo,
innanzitutto accetta tutta la mia solidarietà per quel che ti è successo. Quando si possiedono apparecchi di un certo pregio, non sarebbe male appuntare da qualche parte i loro numeri di serie, così da rendere invendibili eventuali "furti". Quel che chiedi tu infatti è inattuabile....non è che qualunque VT100 in vendita debba essere considerato rubato. Semmai, avendo i numeri di serie, avresti potuto mettere un annuncio sui tanti forum di comprovendo di HiFi specificando la sottrazione dell'apparecchio XY con numero di matricola XZ.
Detto questo (dall'esperienza si impara sempre qualcosa) passo alla tua richiesta di "consulenza". Comprendo benissimo che ti sia stufato delle valvole: ingombri, calore, sostituzioni, bias da regolare ecc. sono scomodità che ben si adattano all'audiofilo che ha molto tempo per stare dietro all'impianto. Il Trends Audio non sarebbe una soluzione perché avresti comunque bisogno di un pre telecomandabile e, comunque, forse la potenza sarebbe insufficiente. Esistono tante soluzioni "comode" e "fresche" sul mercato! Sto pensando a tutte le amplificazioni in Classe D, ad esempio NuForce. Questa Azienda realizza anche un validissimo integrato che in un colpo solo ti risolverebbe tanti problemi. Oppure la coppia pre + finali mono....prova a sentire l'importatore per l'Italia (Mad for Music) per una eventuale prova nel tuo impianto (potrebbero anche non piacerti!).
Se riesci, prova ad ascoltare anche altre realizzazioni in Classe D, da Kharma a Bel Canto, per esempio. Niente valvole da sostituire, nessun calore prodotto e....tanta trasparenza da lasciare, al primo impatto, un po' interdetti. Ascolta e valuta con calma, non trarre conclusioni affrettate.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Gentile Lucio,
sono un ragazzo di 17 anni con una passione per le voci femminili "calde ed avvolgenti", su tutte Cher. Finora la mia decisamente media collezione di dischi (sono attorno ai 500) ha suonato su un "all-in-one" Philips di fine anni 80 che ha svolto fin troppo egregiamente il suo lavoro, combinando in un cubo di 40x40 radio, giradischi, lettore cd, mangianastri ed equalizzatore.
Ora sento davvero il bisogno di un salto di qualità ma come puoi immaginare (scusa per il "tu") il mio budget è tutt'altro che alto e sono, inoltre, molto poco esperto in questo campo...
Premettendo che l'ascolto sarebbe quasi esclusivamente di dischi in vinile e che la stanza che sono riuscito a recuperare, cui verrà dedicato questo solo uso, è 4x4 metri, sono qui a chiederti un consiglio. Dovendo obbligatoriamente la mia scelta cadere sull'usato, ho navigato sia su TNT-Audio, sia altrove ed ho avuto ottime impressioni sul Rega Planar 2 e 3 che, tutto sommato, riuscirei a portarmi a casa con circa 100/150 euro. Non avendo poi troppe esigenze per i compact disc, pensavo ad un Marantz...
Il problema sono l'amplificatore (anche non sintonizzatore... la radio non la ascolterei con questo impianto) ed i diffusori. Con le due sorgenti ho ormai raggiunto i 200 euro abbondanti e potrei destinare a questi due componenti non più di 250 euro... Mi puoi consigliare qualche abbinamento? Non so veramente verso cosa orientarmi...
Ti ringrazio molto per l'eventuale risposta e per gli ottimi servizi che fornite con TNT-Audio :-)
Carlo - E-mail: uber1990 (at) hotmail.com

LC
Caro Carlo,
se i vinili hanno suonato per anni su un "cubo" Philips temo che siano oltremodo "andati", purtroppo. Spero di sbagliarmi, ma in genere questi "cosi" anziché leggere i dischi, li incidono!
Detto questo, certamente un Planar 2 renderebbe giustizia a quei pochi eventuali sopravvissuti, quindi OK, nessuna controindicazione al suo acquisto. A questo punto ti serve un ampli con ingresso phono. Questo potrebbe essere un Rotel di qualche anno fa (serie RA 8-- o RA 9--) oppure un NAD (serie 3--). Con un centinaio di euro qualcosa di buono dovresti riuscire a trovarlo senza troppe difficoltà. Per quanto riguarda il lettore CD, un usato di questi due marchi, cui aggiungere Marantz e Arcam, dovrebbe trovarsi per una cifra analoga. Con queste premesse forse per i diffusori ti resta qualcosina in più, con la quale puntare ad un modello tipo torre da pavimento (nuova o usata) da cercare tra i marchi Indiana Line, KEF, Mission, Monitor Audio...fatti un giro su Ebay o nei mercatini online di HiFi usata e vedi cosa riesci a reperire. Se ti va, sentiamoci di nuovo per una scelta "finale".
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Trends Audio TA 10.1
Salve direttore,
le avevo scritto tempo addietro per un consiglio sulla sostituzione del mio Cambridge A300 con un Trends Audio TA10.1. La disturbo oggi solo per dirle che ho seguito il suo consiglio ed ho effettuato l'acquisto del Trends, e sono rimasto veramente soddisfatto dell'amplificatore (ho provveduto anche a sostituire l'alimentatore in dotazione con uno da 5A come quelli che consigliavate a proposito del T-Amp).
Mi sembra tra l'altro che anche il lettore cd Micromega ed i diffusori Mordaunt-Short MS30 esprimano adesso delle doti che fino ad ora erano rimaste nascoste. La ringrazio pertanto della cortesia che ha avuto la scorsa volta nel rispondermi, tra l'altro in modo velocissimo, e grazie per il tempo che dedica al sito TNT Audio, che permette anche agli appassionati di musica non audiofili come me di approfondire le proprio conoscenze, anche tecniche, per poter ascoltare i dischi in modo sempre più appagante.
Saluti,
Marco - E-mail: mbastelli (at) katamail.com

LC
Caro Marco,
grazie per il feedback positivo, che candida questa tua al nostro consueto Angolo dell'Ottimismo. Che il Trends si facesse beffe (potenza permettendo) del Cambridge A300 ne ero più che sicuro, si tratta davvero di due mondi distanti anni luce. Sulla sostituzione dell'alimentatore non mi esprimo, secondo me anche quello in dotazione va molto bene. Se è vero che ora il resto del tuo impianto esprime qualità fino ad oggi nascoste, devi sentire cosa può fare il piccolo Trends Audio in un impianto con partners di qualità superiore...
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli per le Cremona
Egregio Lucio,
Approfitto della tua pazienza e disponibilità per chiedere ancora un tuo parere per la scelta di un nuovo ampli per il mio impianto.
Premetto che da poco più di un mese ho cambiato i diffusori ed ho comperato le Sonus Faber modello Cremona, e per lettore CD ho un Primare CD21. Il mio attuale amplificatore è l'AERON AP 900 B il valvolare italo-cinese che fa parte del mio impianto, dopo più di un mese di rodaggio delle casse, ora suona abbastanza bene (buoni bassi ecc.).
Sono quasi due mesi che sto cercando di inserire un nuovo amplificatore e, ti risparmio tutti i pareri sulle mie audizioni fatte in giro tra Verona e Brescia presso i rivenditori HiFi per ascoltare amplificatori.
Sono arrivato alla conclusione che è del tutto inutile ascoltare questo o quell'amplificatore, fatto ascoltare dal rivenditore, con le casse disponibili in quel momento e NON con le mie Cremona e, NON a casa mia (taverna di circa 5 x 8 mq.)........... io andavo ad ascoltare ........"casse acustiche"......di varie marche !!!
Data la quasi impossibilità di avere delle prove d'ascolto a casa mia. Oppure, diciamo che questo sarebbe possibile solamente in caso di sicuro acquisto, allora ti viene a casa il rivenditore con due o tre ampli e, uno resta, acquistato....... mi pare che funzioni così. Non ti parlo inoltre della difficoltà per sentire un Primare (a stato solido) come consigliavi tu a me, qualche tempo fa. Io l'avrei individuato questo Primare: l' A32, un finale, a stato solido, da 250 w. rms a 8 ohm (e 400 w. a 4 ohm) ma, non si riesce proprio ad ascoltarlo perchè nessuno dei rivenditori (almeno nel raggio di 100 chilometri da casa mi) ce l'ha !!!! E, questo vale anche per molti altri amplificatori.
Sono quindi qui a chiedere il tuo parere su un amplificatore integrato, completamente valvolare, che mi è molto piaciuto: il T+A V10 !!!
L'ho potuto ascoltare in giro con tre diversi tipi di casse (tra cui le T+A e le Totem) e, sempre mi ha soddisfatto! E' un 80 watt rms sia a 8 che a 4 ohm e, dicono i rivenditori che questo, anche se valvolare, ha la corrente necessaria per muovere i miei due diffusori difficili. Il rivenditore di Verona, se comperassi da lui il T+A, mi ha promesso che verrebbe anche con un altro integrato a stato solido: l'Exposure XXXV che, sentito da loro, mi è abbastanza piaciuto ma, (mi sembra un po' debolino con i suoi 80 watt. o 100 w. ?) non lo conosco, sembra che abbia una buona erogazione di corrente montando un buon toroidale (o due, uno per canale ?).
Ho capito che i vari rivenditori (forse qualcuno non lo fa) qualche bugietta te la rifilano (fa parte del mestiere di venditore !!!) per cui non ho la certezza che questo bel amplificatore integrato, il V10 (costa più di 7.200 euro di listino), abbia la corrente sufficiente per le mie casse !!!!
Tu mi puoi dire qualcosa al riguardo, mi potresti confermare che il V10 può andare bene o sarebbe meglio che andassi a Milano (ma non ci terrei molto andarci, causa il traffico ed il resto........) presso l'importatore del Primare per sentire anche l' A32 finale a stato solido o l'Exposure XXXV potrebbe anch'esso andar bene ???
Ti ringrazio e mi complimento per la tua TNT-Audio !!!
Giancarlo - E-mail: stefani (at) kronit.com

LC
Caro Giancarlo,
sarebbe così complicato mettere le casse in macchina ed andare ad ascoltare amplificatori nei vari negozi? Forse un po' faticoso...ma sempre meglio che acquistare alla cieca, viste le cifre in ballo! L'altra soluzione, quella di scegliere un rivenditore e chiedergli di portarti a casa due-tre amplificatori da ascoltare, la vedrei persino più "sicura". Purtroppo non conosco l'ampli T&A che citi, per cui non mi posso esprimere. Un ascolto a confronto con l'Exposure però lo farei, con le tue casse, nel tuo ambiente. Secondo me almeno il buon pilotaggio delle tue Cremona è assicurato. Magari lo stesso rivenditore ti può far provare qualcos'altro, senza dimenticare le possibili alternative usate. In definitiva...io sfrutterei la buona disponibilità del rivenditore...quando le cifre sono alte, meglio spendere un po' di più ed andare sul sicuro...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

CD contro LP
Salve Lucio, volevo una informazione (piccola premessa: nella mia collezione ho sia CD che LP, prediligendo forse il secondo formato). Parlando in un contesto prettamente musicale, quali sono i (pochi) punti a favore del CD rispetto all'LP, ad esempio, è vero che musicalmente parlando il sound è "più pulito"? Ho notato in giro e leggendo qualche forum che siamo entrati in "periodo sputtanamento CD", una nuova tendenza che ritendo davvero senza fondamenta.
Inoltre volevo dire una cosa, ho letto nel tuo saggio editoriale della settimana scorsa che l'LP è lontano anni luce dalla musica "liquida" quindi, anche come confezionamento, comprare questo è quanto più distante possa esistere dal comprare musica in mp3, praticamente l'opposto, quindi una giustificazione di mercato assolutamente certa.
Tuttavia ritengo che anche l'acquisto del CD sia distante dall'acquisto della musica liquida, infatti ci sono package di CD davvero splendidi, penso a numerosissi CD in edizioni digipack. Anche confezionare bene un CD può essere un buon mezzo per segnare una linea di separazione marcata tra acquisto di supporti fisici e musica virtuale quanto può esserlo l'LP. Non trovi che sia giusto?
Saluti,
Massimo - E-mail: massimo.ambro (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
che il CD non sia mai piaciuto troppo a tanti audiofili è un fatto. Obtorto collo, ci siamo dovuti adeguare ma per molti è sempre stato un "male necessario". Ora che l'alternativa si fa sempre più concreta e facile da reperire, le vecchie allergie rispuntano fuori...
Per sua sfortuna, però, il CD resta terribilmente simile alla Musica liquida, specie se pensi che entrambi i formati possono stare sullo stesso supporto (un CD-R). Mettere un CD su un lettore MP3 è immediato, fare la stessa cosa col vinile lo è molto meno e sarebbe comunque un controsenso tecnologico piuttosto stridente.
E' poi vero che ci sono belle confezioni Digipack per i CD, ma sono niente a confronto con il "lusso" di una bella copertina, magari apribile, di un LP. Da questo punto di vista il CD è perdente, non ci piove. L'unico vantaggio del suo formatto "ridotto" consiste nello spazio richiesto per lo stoccaggio, in senso verticale. Un LP richiede più spazio...anche se come spessore va poi a pareggiare un po' i conti...
Un CD è eterno....forse, ma basta un graffio ben assestato per renderlo illeggibile. Un vinile, magari con qualche graffio, continua a suonare e, se ben conservato e pulito, dura più a lungo del necessario, ovvero più della vita media di un ascoltatore.
Vedi, il problema vero è che il CD, come oggetto "tecnologico" è dannatamente vecchio. Paradossalmente, in un momento nel quale anche le Case automobilistiche si danno da fare per riproporre vecchie forme (e nomi: Fiat 500, Mini, New Beetle...), il vecchio LP è estremamente più attraente. Un CD, diciamocelo, si rischia sempre di confonderlo per un CD del PC, con foto della festa di compleanno della nipotina, software antivirus e chissà cos'altro. Nel lasso di tempo nel quale il CD è rimasto inequivocabilmente identificabile con "Musica" ha mantenuto il suo coolness factor...nel momento in cui sono usciti i primi masterizzatori per PC, l'immagine si è letteralmente frantumata. E lo avevano capito benissimo i due proponenti il formato (Sony e Philips) tanto che hanno tentato di proporre subito l'alternativa che, però, di attraente aveva poco, pochissimo. Anzi, solo il prezzo era più alto. Quel che mi sorprende di tutta questa triste storia dei "nuovi formati digitali" è come fior fiore di esperti di marketing (e di sedicenti "esperti" di riviste specializzate, sic!) non abbiano capito questo fatto così elementare. Il pubblico lo conquisti con qualcosa di realmente innovativo, non con la minestra riscaldata venduta ad un prezzo più alto. Spero che la lezione sia servita a qualcosa.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli per le Totem
Gentile Dott. Cadeddu,
torno a disturbarla dopo qualche anno per un suggerimento. Il mio impianto è attualmente composto da:

Il suono del mio impianto mi soddisfa, la sostituzione dei diffusori ha portato maggiore velocità, dettaglio, naturalezza e ampiezza della scena. Alzando però il volume dell'ampli (mi piace ascoltare a livelli abbastanza alti, sopratutto la musica sinfonica) il suono si "ingrossa", perdendo naturalezza. L'ambente di ascolto è il mio soggiorno, circa 35 mq di forma irregolare, arredato con divani tappeti, tende e quadri. I diffusori sono lontani dalle pareti laterali e posteriori e a circa 2,3 mt di distanza tra loro. Il punto di ascolto e a circa 2,5 mt. Ascolto sopratutto musica classica (sinfonica e da camera) e jazz.
Ho contattato la Totem, che ritiene che la sostituzione dell'ampli con uno più potente/con maggiore capacità di erogazione di corrente possa portare dei benefici e "vede bene" l'abbinamento con un Unison Unico SE (130 W su 8 ohm, 240 su 4 ohm). Vorrei però un suo parere, prima di affrontare la spesa, ed eventualmente suggerimenti su possibili alternative (da cercare tra l'usato), attorno ai 1500 euro: avrei pensato a Pathos oppure ad un pre Audio Research LS 7 e finale da scegliere (eventualmente aumentando un po' il budget).
La ringrazio per l'attenzione e complimenti per l'ottimo lavoro che sta facendo, che mi ha riavvicinato all'ascolto "domestico" della musica.
Vincenzo - E-mail: vincenzo.falvella (at) gmail.com

LC
Caro Vincenzo,
prima di aprire nuovamente il portafoglio, proverei a capire quale sia la natura del problema. Potrebbe infatti essere tutta colpa dell'ambiente, che magari a volumi elevati o con segnali complessi tende a generare qualche risonanza o riflessione di troppo. Quindi: prima di pensare ad un nuovo amplificatore, ne proverei qualcuno in casa. Tieni conto che la differenza, in termini di pressione sonora, tra un ampli da 50 watt ed uno da 130 watt è veramente minima. Dirò di più: faccio fatica a credere che tu riesca ad utilizzare tutta la potenza attuale del tuo amplificatore. Se un vantaggio ha avuto tutta la faccenda del T-Amp è stato quello di dimostrare a tanti audiofili di quanta potenza avessero realmente necessità. Tanti possessori di ampli da 50 o più watt si sono accorti che in realtà usavano solo un decimo della potenza disponibile.
In conclusione: non acquistare niente senza aver prima provato a casa. Se il problema fosse l'ambiente rischieresti soltanto di peggiorare le cose.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Più impianti
Bello il tuo
editoriale su più impianti.......sarei curioso di conoscere il tuo amico che fa 10 sport diversi (io mi levo il pensiero e non ne faccio manco uno e a torto).
Vero anche che un buon impianto stereo è superiore a un HT però potresti integrare con questa aggiunta. Se proprio uno si ritrova due casse e un ampli in eccesso basta fare così: per l'HT un ampli al frontale, un ampli al posteriore, un dvd con decoder dolby digital integrato Due coppie di casse (una davanti e una dietro), niente centrale né sub. Al decoder dici che il centrale e il sub devono uscire dai frontali....e il gioco è fatto. Un modo diverso di ascoltare il cinema con buona qualità senza rinunciare al posteriore....e per riunire estimatori del'HT e dei 2 canali in un colpo solo.
Almeno questo è il mio modo di vedere,
Ciao,
Roberto - E-mail: robybell1975 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
la tua è certamente una soluzione ma resta comunque complicata e perdente rispetto alla soluzione "Real Stereo", anche per i films, a mio modo di vedere. Un ampli, una coppia di casse ed un decoder hanno un costo che, se dirottato su un solo ampli stereo ed una coppia di casse, consentirebbe l'acquisto di materiale di ben altra qualità. A meno che non ci si accontenti di "robetta" ma a quel punto la qualità stessa dell'ascolto HT sarebbe irrimediabilmente compromessa.
Come ho sempre scritto, l'HT è un hobby molto costoso. Per ottenere buoni risultati occorre preventiare cifre molto alte. Con le stesse cifre, un impianto "Real Stereo" è vincente, sotto tutti i punti di vista: naturalezza, immagine, SEMPLICITA', fattore WAF, interazione con l'ambiente ecc. Non è un caso se dopo l'iniziale ubriacatura del sentirsi circondati gli appassionati abbiano piano piano preso le distanze da questo fenomeno "di moda". E' un FATTO che l'HT ed il multicanale non tirino più come un tempo. Le persone vogliono soluzioni semplici, economiche e ben suonanti. E l'HT non rispetta neppure una di queste tre richieste fondamentali.
L'unico vantaggio del fenomeno HT, come stigmatizzato più volte su questo sito, è stato quello di portare verso l'HiFi due canali tanti utenti "nuovi", delusi dalla qualità mediocre degli impianti HT e vogliosi di sentir meglio la Musica e, perché no, l'audio dei film. Quanti "redenti" sono passati per queste pagine della Rubrica della Posta! Il traghettamento che ci si aspettava (trasformazioni di impianti stereofonici in multicanale) di fatto, non si è mai verificato. E, anche stavolta, non ci volevano dei geni del marketing per capirlo.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Più impianti - 2
Ebbene sì, anch'io sono tra quelli che si circondano di più impianti (attualmente sono arrivato a tre, ovviamente in stanze diverse, senza contare quelli parcheggiati a casa della sorella o della mamma); la ragione è molto semplice: ogni volta che acquisto qualcosa di nuovo, non riesco a disfarmi degli apparecchi che sostituisco; il legame affettivo è troppo forte, e poi non ho ancora superato il trauma subito quando mi dovetti separare dal mio primo stereo - un coordinato Sansui - per il mio primo upgrade - 20 anni fa.
Concordo pienamente con quanto da te scritto, ma chi se la sente di dar via un Philips CD 104, oppure delle Heybrook Point Five? Figurati che in cantina ho ancora il sistema per auto Component della Pioneer, che avevo installato sulla vecchia Fiat Uno che ho demolito 10 anni fa!
Per finire, un feedback positivo al tuo articolo sul ritorno del vinile: venerdì ho fatto un giro al Media World di Curno (BG), ed ho trovato un assortimento di titoli non disprezzabile: Beatles, Nirvana, REM, Metallica, Keith Jarrett, Kill Bill 1 e 2, tutti a prezzi al di sotto dei 20 euro; personalmente ho acquistato "Pitecanthropus Erectus" di Mingus, nella ristampa a 180 g della Rhino, per 18,90 euro.
Un invito a continuare così, e grazie ancora!
Salvatore - E-mail: sbriglione (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
capisco il legame affettivo, è un problema ben noto anche a me. Non è questo l'atteggiamento che volevo condannare, quanto piuttosto l'apparente "esigenza" di poter utilizzare più apparecchi e più impianti. Anch'io ho tanta roba a casa e giace inutilizzata. Non me ne priverò perché molti apparecchi rappresentano l'inizio dei miei sogni di audiofilo squattrinato, mentre altri segnano tappe fondamentali nell'evoluzione della storia dell'HiFi o semplicemente prodotti "cult" di un certo marchio (ad es. il NAD 3020, il primo Nait ecc.). Mai e poi mai mi sognerei di ritenere "indispensabili" per l'ascolto questi apparecchi. Alcuni - è vero - li utilizzo per delle prove a confronto, ma questo fa parte della dotazione "ordinaria" di chiunque ambisca allo scomodo ruolo di critico audio. Affidarsi alla memoria audio è, infatti, il modo migliore per prendere delle sonore cantonate quando si emettono dei giudizi.
Grazie infine per il feedback sul vinile da MediaWorld, il fatto che i titoli siano disponibili ANCHE nei punti vendita oltre che per acquisto online è un altro, magari debolissimo, segnale di una precisa volontà commerciale che non può passare inosservata.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Questioni di sidegrade
Buongiorno,
Vorrei porre un quesito relativo al mio impianto:

Al momento sono curioso di provare alcuni diffusori in alternativa ai miei attuali Rega Jura per cercare di consolidare il risultato finale. La scelta è caduta su: Triangle Altea o Opera Platea che potrei acquistare "d'occasione".
  1. Secondo lei otterrei dei miglioramenti considerandone l'accoppiata con il resto dell'impianto rispetto alle Jura?
  2. Quale dei tre diffusori si abbina teoricamente meglio al resto dell'impianto? Insomma una domanda concettuale e cioè:
  3. Visto che si tratta di diffusori della stessa classe, in generale conviene cambiare trasversalmente o un cambio è consigliabile solo per acquistare diffusori di categoria superiore?
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti e complimenti per la rivista!
Luciano - E-mail: lucianoaldo.bellini (at) telecomitalia.it

LC
Caro Luciano,
in generale sono contrario ai sidegrade, cioé agli spostamenti trasversali di componente, restando nella stessa classe di prezzo. La motivazione per una scelta di questo tipo deve essere molto forte, ovvero deve venire da una profonda insoddisfazione verso l'impostazione sonora di un particolare componente. In primis occorrerebbe capire se l'insoddisfazione sia causata da QUEL componente che si desidera sostituire e questo, senza fare prove a confronto, è impossibile da intuire.
Secondariamente bisognerebbe capire cosa non ci piace della sua impostazione e procedere di conseguenza per la ricerca del sostituto.
Scrivi di voler provare altri diffusori per "consolidare il risultato finale". La frase ha un significato per me oscuro. Sei soddisfatto del tuo attuale impianto? Non sembrerebbe. Cosa ti piace meno? La risposta a queste domande indicherà da sola la direzione da seguire. In linea del tutto generale, tenendo conto delle elettroniche Audio Analogue, tendenti a suonare morbide e calde, forse ci vedrei meglio delle Triangle piuttosto che delle Opera. Tutto dipende però dal tuo gusto personale e dal tipo di ambiente. Se molto riflettente, la cura potrebbe rivelarsi peggiore del male, ad esempio.
Ove fosse possibile proverei a fare degli ascolti comparati in ambiente. In alternativa, rischia il meno possibile e pensa invece ad un upgrade, anziché ad un sidegrade.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Pioneerite
Gentile Direttore,
Desidero ringraziarla per i dubbi e curiosità che mi ha suscitato leggere il suo sito, portandomi alla rinnovata e maniacale smania di miglioramento che si era sopita in me da molti anni (colpa anche il suo editoriale e la recensione del t amp). Preciso che ho da poco superato i 40 anni ed è da quando ne avevo 12 che rincorro la vera HI FI!!! ma non riesco mai ad avvicinarla e, ahimè sono affetto da una rara malattia la PIONEERITE !!!
Si è così, tranne una puntata in Inghilterra (NAD 3225PE) ho sempre acquistato le elettroniche della casa nipponica, non per altro ma per la convinzione che un grande produttore potesse investire in ricerca più di altri e quindi fornire agli audiofili apparecchiature migliori.
Probabilmente mi sbaglio, mi conforti Lei e con ultima preghiera le chiedo un giudizio sul mio impianto ormai datato ma che mi soddisfa abbastanza (PS. no so dirle qual è il mio impianto, ma sicuro è fra i seguenti).

Come vede nonostante i tanti anni passati sono ancora un audiofilo molto malato (sigh!) Passo le mie serate a scambiare i componenti in una piccola camera 4X3.5 con un WAF bassissimo!! mediamente assorbente ed ascolto Soul Jazz; mi delizio col t-amp, ma poi coi pochi bassi mi convinco che è meglio passare al A717, però col PDR555rw suona tutto meglio(definizione spazialità dinamica) etc etc etc. Mi dica Dottore è grave, la prego mi dia una medicina!!!!!!
Andrews - E-mail: andrews.silipo (at) libero.it

LC
Caro Andrews,
confesso di aver inizialmente pensato ad una lettera-burla, visto che l'argomento trattato è curiosamente coincidente con il mio penultimo
editoriale. Se non è uno scherzo questa lettera rappresenta l'esempio perfetto del concetto che cercavo di spiegare in quell'articolo: tanti componenti, tutti di fascia medio-bassa, mescolati insieme a caso nel tentativo di ottenere un risultato decente, che puntualmente non arriva. "Passo le mie serate a scambiare componenti" è - se non uno scherzo - una frase fin troppo esemplificativa. Se c'è la pulizia non ci sono i bassi, se c'è l'immagine non c'è l'equilibrio timbrico...insomma, un vero calvario.
Su Pioneer e la tua passione per questo marchio non ho molto da dire, se non ripetere ciò che ho scritto qualche settimana fa a proposito di Technics (quesito analogo). In sintesi estrema: tanti prodotti, alcuni decisamente ben realizzati (anche senza scomodare la serie Exclusive) e tanti altri invece espressione di una produzione di massa votata più alla quantità che alla qualità. Del tuo impianto personalmente terrei soltanto il trittico PDS 603, NAD 3225 ed Acoustical RS3i. Con la vendita di tutto il resto proverei a finanziare l'acquisto di nuovi diffusori. In alternativa: PDS 603 + T-Amp + diffusori ad alta sensibilità di adeguata qualità (e vedrai che il basso vien fuori alla grande).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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