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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Trends Audio TA 10.1
  2. Delusione Chario
  3. Primi passi nell'analogico e FleXy
  4. Equalizzatore
  5. Voglia di upgrade
  6. Impressioni negative dal TopAudio 2007
  7. Qualche consiglio analogico e digitale
  8. Primo impianto con 2500 €
  9. Dove ho sbagliato?
  10. Primo impianto con 1000 €

Trends Audio TA 10.1
Per onestà mi sento in dovere di testimoniare la mia esperienza con il
Trends Audio TA 10.1 che mi è stato prestato.
Sono quarant'anni che seguo l'alta fedeltà. Non mi considero un intenditore, ma ascolto molto e frequento una media di 30-40 concerti dfi classica all'anno, alcuni li sponsorizzo.
Mi vergogno un po' a dire che ho alcuni componenti dell'impianto che costano come un'automobile. Non ne dirò la marca perché non voglio addolorare nessun appassionato e nessun operatore economico del settore.
Ho inserito il piccoletto con delle spietate Rehdeko 175 5s, considerate casse dal carattere impossibile da alcuni perché rivelano bisbeticamente tutte le deficienze a monte. Ken Kessler ne ha fatto una inutile quanto feroce e ingiustificata critica, postuma alla morte di Weber Rehde, che ha attirato giustamente le ire degli appassionati del marchio.
Da me hanno sempre suonato in modo egregio manifestando un potenziale infinito di miglioramento in funzione degli accoppiamenti. Ho inserito il nuovo arrivato nella configurazione da finale sostenuto da un pre passivo a trasformatori (costo=piccoletto x 35). L'ho messo a confronto con due diversi finali. Un push-pull stereo (costo=piccoletto x 140) e una coppia mono single ended (costo=piccoletto x 70) entrambi senza retroazione, oggetti a mio gusto tra i meglio suonanti. Ho ascoltato solo da Cd.
Mi dispiace e mi addolora dirlo. Il piccoletto si è battuto alla pari, corretto, potente e dinamico, con un'immagine forse addirittura superiore. Non sono stato in grado di trovargli nessun motivo di critica. Forse, ripeto forse, ha appena un poco più di grana e gli manca un pizzico di fascino e raffinatezza. Queste mancanze però non sono tali da giustificare la superiorità di prezzo e la dovizia di mezzi tecnici dei componenti maggiori e non vorrei mai che queste piccoli difetti fossero sinonimo di maggiore neutralità del piccoletto.
Ascoltato sempre con l'aiuto del pre passivo come interfaccia, ma in configurazione da integrato con il suo potenziometro, ne diminuiscono forse leggermente le prestazioni in assoluto, ma c'è un recupero di fascino ed equilibrio. Ascoltato da solo invece aumentano le distanze rispetto ai due "fuoriclasse", ma entro limiti del tutto accettabili.
Insomma il piccoletto è un grande e credo che possa eccellere in anche in altri accoppiamenti di livello minore che non ho avuto modo di provare. Non credo che l'adotterò, anche se potrei farci un sacco di soldi, vendendo i miei apparecchi attuali. Non credo che lo farò per la sfumatura di fascino e piacevolezza che i fuoriclasse mi danno, ma a che prezzo.
Vi confesso che sono un po' amareggiato, ma nemmeno sorpreso più di tanto. E' come se qualcosa avesse calpestato la mia passione e avesse rotto il giocattolo, ma se questo apparecchio è solo l'inizio di un luminoso futuro di questa tecnologia, ci potrebbe presto essere di nuovo da divertirsi.
Matthias - Matthias.Kissing (at) aimee.it

LC
Caro Matthias,
ringrazio anche te per il prezioso feedback. Quando certe impressioni d'ascolto vengono da persone che hanno lunga esperienza, anche e soprattutto di musica dal vivo non amplificata, la credibilità è massima. Se andiamo poi a controllare i fattori moltiplicativi che hai indicato nella tua cortese missiva (un pre che costa 35 volte il TA 10.1 ed un finale che costa 140 volte il TA 10.1) si evince chiaramente come io, nella mia recensione, sia stato fin troppo cauto nei giudizi, giusto per evitare la solita ridda di polemiche. Per me, un amplificatore che è "confrontabile" con tali amplificazioni è una rivoluzione culturale. La tecnologia c'è e può far questo, ora servono le menti (aperte) degli audiofili...purtroppo queste sono merce rara.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Delusione Chario
Ciao Lucio, è un bel po' che non ti scrivo, e quando lo faccio deve essere per qualcosa che ne vale la pena disturbarti, considerando i tanti impegni che hai. Cmq ho un'amico che, bontà sua, ha venduto il suo ampli e casse (Push Pull di EL34 e Infinity 6.2K) del quale era molto soddisfatto, il lettore cd, anche se lo doveva cambiare l'ha tenuto (un HK 750). Adesso è alla ricerca di un nuovo impianto e un amico gli ha dato in prestito un ampli a valvole con KT88 e delle Bose (non ricordo il modello ma di sicuro sono da pavimento, forse sono le 801?).
Ma è rimasto del tutto insoddisfatto e anzi rimpiange il suo vecchio impianto, anche avendo ascoltato elettroniche come Antique Sound Lab, Accustic Arts. Al che ha riacquistato in cina l'ampli che aveva prima, mentre per i diffusori un rivenditore gli ha dato in prestito delle Chario Constellation Cygnus che abbiamo provato sul mio impianto composto da Lettore Original A8T con uscita a valvole, Push Pull con EL34 e Aliante Cnm Tower; dapprima abbiamo ascoltato le Aliante e successivamente abbiamo ascoltato le Chario, ma Delusione, le Chario che non avevo mai ascoltato e che leggendo in rete se ne parlava di un gran bene sono dei diffusori non vlgono, seondo il mio opinabile parere i soldi che costano, forse solo l'estetica.
Le mie Aliante si sono dimostrate più dettagliate, con un'ampia scena sonora, limpide su tutti gli spettri di frequenza, molto più convincenti rispetto alle Chario, e dire che le Aliante costano 1/3 delle Chario. Al che ho pensato che la tua bella recensione sulle Aliante.
Cmq adesso il mio amico anche se non vuole ritornare a riaquistare le Infinity, vorrebbe un diffusore, anche se da pavimento, più piccolo di dimensioni, rispetto proprio alle Infinity e con qualche db in più rispetto alle Chario. Io gli ho anche consigliato le Indiana Line Arbour da pavimento, che mi sembrano un buon prodotto. Se tu vuoi aggiungere qualche consiglio è ben accetto.
Ti ringrazio moltissimo e a risentirci.
Mario - E-mail: arcnme (at) tin.it

LC
Caro Mario,
da un solo confronto è difficile trarre delle conclusioni "generali" come hai fatto tu. Aggiungo che, in generale, fare confronti di diffusori con amplificatori a valvole (semplicemente definito push-pull di EL34) può essere fuorviante, vista la tipica sensibilità di queste amplificazioni al carico ad esse collegato. Magari le Chario erano un carico troppo difficile per quell'ampli. In effetti, a ben guardare, esse sono dichiarate da 4 Ohm e magari l'ampli avrebbe apprezzato un carico più tranquillo (come quello delle Aliante) ed una sensibilità superiore: appena 87 dB le Chario contro i 90 delle Aliante. Questo significa che, ad esempio, a parità di manopola del volume, le Aliante suonano più forte delle Chario. Anche questo semplice fatto può trarre in inganno, in genere si tende a preferire, nei confronti diretti, il diffusore che suona "più forte", indipendentemente dalla qualità di ciò che riproduce.
Non fraintendere, la mia non è una difesa d'ufficio delle Chario, che certo non ne hanno bisogno, quanto un discorso generale per mettere in guardia dal trarre conclusioni affrettate da confronti eseguiti in condizioni non ideali.
Passando al consiglio per il tuo amico, che immagino non gradisca molto le Aliante, altrimenti quelle sarebbero una possibile soluzione, potrei dirgli di ascoltare un po' di torri analoghe, il mercato ne è stracolmo: KEF, Mission, Monitor Audio, Indiana line, Polk Audio...c'è solo l'imbarazzo della scelta. Se si cerca qualcosa di più "sensibile" della media allora proporrei Klipsch. Magari anche fissare un budget orientativo può aiutare.
Spero di esservi stato utile,
Lucio Cadeddu

Primi passi nell'analogico e FleXy
Egregio Direttore,
grazie ai suoi consigli e a quelli di TNT-audio ho composto un impianto che mi ha fatto riscoprire l'HiFi:

Potendo disporre di circa 200 LP (prevalentemente classica) vorrei muovere i primi passi nell'analogico. Per ora potrei usare un giradischi Technics sl-bd22d con testina di serie in attesa di passare a un nuovo giradischi.
Avrei bisogno di due consigli. Il primo riguarda l'amplificatore. Il NAD non è dotato di pre-phono. Mi hanno proposto il NAD PP2 ma sarei più orientato verso il T-Preamp TCC TC-754 oppure il TCC TC-760LC. Visto il tipo di impianto quale preferire?
Devo anche costruire un tavolino TNT FleXy. E' possibile utilizzare per esigenze di arredamento il lamellare di abete (1,8 cm) oppure l'MDF è preferibile con successiva impiallacciatura?
La ringrazio anticipatamente per l'eventuale risposta che vorrà darmi.
Saluti.
Stefano - E-mail: s.fontana5 (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
hai necessità di un pre fono puro e semplice, senza regolazioni di volume o altri ingressi. Magari che accetti solo testine MM, fino ad un certo ordine di costo le testine MC o non esistono o non sono particolarmente convenienti. Pertanto mi sento di consigliarti il semplice TCC TC-750 che costa pochissimo e condivide la stessa (buona) qualità sonora della sezione phono del
T-Preamp.
In alternativa puoi cercare qualcosa di usato di maggior pregio, ma i costi salgono. Per un investimento superiore attenderei un po' per poter disporre di un giradischi e di una testina migliori. A proposito, assicurati che la testina che utilizzi sia montata bene e non usurata. 200 LP sono un patrimonio da "preservare"! Un montaggio o un set-up sbagliato e magari uno stilo consumato possono distruggere in poco tempo la tua intera collezione di vinili.
Per quanto riguarda il tavolino FleXy puoi tranquillamente usare il lamellare di abete. Il vantaggio dell'MDF è che è economico, facilmente reperibile e lavorabile, abbastanza leggero, non si deforma facilmente ed ha una struttura "uniforme", contrariamente al massello. Per tutte queste ragioni è ampiamente usato sia nei mobili dei diffusori che nei ripiani dei tavolini HiFi. Il lamellare è anch'esso una buona soluzione, comunque.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Equalizzatore
Da poco ho rimesso mano al mio impianto di ascolto che, per la parte audio, è composto da:

Ascolto prevalentemente jazz e classica nel mio salotto di circa 6x4m. I cavi di interconnessione sono, per pigrizia, quelli comuni reperibili nei negozi.
  1. primo dubbio: dopo ANNI mi sono accorto che il suono migliora se la connessione cd-ampli è fatta con cavo audio anzichè con il cavo ottico. Evidentemente il convertitore ottico del Marantz va leggermente peggio di quello del Luxman.
  2. considero seriamente l'utilizzo di un processore Behringer DEQ2496 per correggere per quanto possibile il fatto che le casse sono disposte in maniera non simmetrica rispetto alla posizione d'ascolto (e non posso modificare nulla purtroppo) ed il semplice bilanciamento non fornisce gli stessi risultati che il Behringer. Ho messo il Behringer "in testa" al Marantz, provvisoriamente, poichè il PM75 non ha gli ingressi/uscite pre/ampli.
Mi piacciono i bassi morbidi e controllati che posso ascoltare. Il dettaglio sugli alti mi pare comunque migliorabile. Sto quindi pensando di acquistare un nuovo ampli e mi sto orientando (sulla carta) tra NAD C352 o C372 nuovi o Harman Kardon HK680 che ho visto su ebay e del quale avete pubblicato una recensione molto positiva.
Il PM75, se non lo conoscete, è un "carrarmato" di 13kg da 125/160/220 W su 8/4/2 ohm che a me piace molto e mi dispiacerà separarmene. Cosa pensate di quanto intendo fare?
Mi rendo conto che il DEQ2496 non è tanto HiFi ma, con l'impianto attuale, riesco a migliorare significativamente l'immagine sonora con ritardo temporale tra le casse e leggero sbilanciamento tra i canali. Più in là, intendo adoperarlo con il suo microfono di misura ECM8000 per equalizzare acusticamente l'ambiente di ascolto che, penso, influisce notevolmente in senso negativo sull'ascolto.
Senza piaggeria: avete un sito INTERESSANTISSIMO. Complimenti.
Grazie.
Massimo - E-mail: m.corinaldesi (at) mclink.it

LC
Caro Massimo,
se la disposizione dei diffusori è compromessa e non modificabile puoi effettivamente trarre qualche vantaggio dall'utilizzo del Behringer. Potresti usarlo come DAC di qualità e poi un po' più a fondo quando avrai il suo microfono di misura. Sia chiaro che questi scatolotti magici non possono fare miracoli...se la disposizione dei diffusori è asimmetrica e molto lontana dall'ideale non c'è magia che tenga. Fatte queste premesse, anche l'acquisto di un nuovo amplificatore lo vedo piuttosto inutile. Il tuo Marantz è onesto e correresti il rischio di vanificare i potenziali risultati di un nuovo e migliore amplificatore per colpa della situazione contingente dei diffusori.
Come consiglio sempre in questi casi, quando i diffusori sono disposti in maniera molto lontana da quella "ortodossa", pensare ad upgrade di elettroniche, complementi o cavi è assolutamente inutile.
Meglio concentrare tutti i propri sforzi per cercare una soluzione migliore per i diffusori o spendere i soldi di un qualunque upgrade in...dischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade
Caro Lucio,
Complimenti innanzitutto per il sito; vi ho scoperto purtroppo da poco tempo, ma ......non è mai troppo tardi.
Ti scrivo oltre che per complimentarmi anche per chiederti un parere riguardo il mio impianto HiFi. Lo posseggo da diversi anni ed ora vorrei apportare qualche miglioria; è per questo che mi rivolgo a te pur considerando che le scelte di una "sonorità" piuttosto che un'altra dipendono anche da fattori molto soggettivi. Voglio altresì precisare che il mio ascolto musicale è a 360 gradi, spaziando dalla classica al folk, dal rock al jazz, con una netta predominanza comunque verso stili moderni piuttosto che la classica.
Il mio impianto è così composto:

L'ambiente d'ascolto è mt 6,50 X 4,80; i diffusori sono sulla parete di 4,80 a circa 45cm dal fondo e a 20cm dal lato con 1 tube traps angolare per diffusore (tra un diffusore e l'altro vi è una libreria). Aggiungo che sono un musicista professionista e posseggo un piccolo studio di registrazione e perciò sono avvezzo ad ascolti molto analitici. (Nello studio ho 2 monitor KRK).
Ti ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherai ed attendo impaziente una risposta.
Grazie Renato - E-mail:: renato.zanardo (at) fastwebnet.it

LC
Caro Renato,
senza individuare le aree che vorresti "migliorare" e senza indicare la cifra che intendi destinare all'upgrade è difficile dare consigli sensati. Posto che si tratta di materiale con qualche anno alle spalle ma di ottima qualità e tenuto conto che i diffusori sono i maggiori responsabili per l'impostazione di un impianto, ti consiglierei di provare ad ascoltare qualche nuovo diffusore da pavimento. L'amplificazione Adcom non dovrebbe avere problemi a pilotare diffusori anche impegnativi dal punto di vista elettrico. Prova a sentire qualcosa di ProAC, Thiel e Tannoy, ad esempio. Sto pensando a modelli da pavimento di un certo impegno economico. D'altra parte, per migliorare la tua situazione attuale occorre fare un passo in avanti piuttosto sostanzioso.
Non menzioni i cavi. Se fosse materiale "basic" ti consiglierei di fare un pensierino ad un ricablaggio di buona qualità, l'impianto certamente lo merita e il salto di qualità che potresti fare potrebbe essere consistente. Affidati ad un negozio ben fornito, magari, e chiedi di poter fare delle prove.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impressioni negative dal TopAudio 2007
Carissimo Lucio,
ti rinnovo come sempre i complimenti per l'enorme lavoro svolto, sia qualitativo che quantitativo, con TNT-Audio. Grazie. Veniamo al dunque: TOPAUDIO 2007 UNA MANIFESTAZIONE GROSSOLANA. Da bravo appassionato di musica e della sua riproduzione mi sono recato al topaudio. Ne sono rimasto sostanzialmente deluso. Non certo deluso dalla qualità dei componenti esposti, ma da come questi sono stati accoppiati e ottimizzati (pessimizzati) si!! Mangeresti tortellini mescolati con gelato alla crema annaffiati con gintonic? Non credo. A quanto pare molti espositori si.
Sono d'accordo che la manifestazione abbia preso una piega nazional popolare, che molti visitatori siano sfacciatamente maleducati, ma cari espositori non lasciatevi prendere dallo sconforto. Fate un danno a voi stessi e ai marchi presentati. Far suonare malamente impianti da 30-40.000 euro "perchè tanto la gente non capisce niente" è troppo facile e troppo comodo. Attenzione è maledettamente controproducente!!
Lo è per due motivi fondamentali. Primo sarà ben difficile fare nuovi adepti alla "setta" del hi-end; chi inzia ad avvicinarsi a questo mondo si domanda perchè spendere tanti soldi se il suono Top è così così?
Secondo non è vero che nessuno capisce niente. Ci sono molte persone in grado di valutare e ragionare, queste non possono che restare deluse finendo per allontanarsi dal settore.
Finito questo pistolotto un po' stile predicatore americato ti racconto la seduta di ascolto presso Sonus Faber, la trovo significativa e rappresentativa di quanto ho appena scritto.
Entro e trattengo a stento la bava guardando i bellissimi diffusori in esposizione statica. La sala è grande, a occhio 70-80 mq, giradischi Linn LP12, pre Audio Research, finali mono VTL due monoliti stile piramide di Cheope. Attaccati a tutto questo ben di Dio un paio di diffusori lillipuziani adatti per ambienti ben più ridotti. Mi viene detto che le nuove Elipsa suoneranno nel pomeriggio mentre al mattino fanno sentire le ultime arrivate.
Mi siedo in prima fila. I diffusori sono molto distanti fra loro, 4 mt circa, angolatissimi per tentare di tenere assieme una scena che si è poi rivelata piuttosto precaria. Il responsabile mette sul piatto un concerto per orchestra e non appena lo stilo entra nel solco i wooferini iniziano ad andersene a spasso avanti e indietro di mezzo centimetro agitati da frequenze subsoniche, ben visibili anche se non udibili. Continuano così nel loro lento moto anche quando inizia il brano. Nei pieni orchestrali lo sfacelo totale.
Il volume è bello alto, e vai... effetto olive all'ascolana che sfriggolano nell'olio bollente mescolato ad unm coro di rane gracidanti. Io ed il mio vicino di sedia ci scambiamo un'occhiata con gli occhi sgranati, mi giro idietro e vedo facce perplesse. Mentre esco dalla sala penso allo slogan del concorso Ciare per autocostruttori "c'è chi canta e c'è chi gracchia" bè da Sonus Faber hanno gracchiato veramente al TOP.
Scusa se mi sono dilungato. Un cordiale saluto.
Stefano - E-mail: commerciale (at) masotti.it

LC
Caro Stefano,
non ero presente al Top Audio (ho una naturale repulsione per tutti i tipi di fiere e "sagre", è più forte di me...) quindi non posso commentare le tue impressioni. Una cosa è però certa: difficilmente si riesce a trarre impressioni "sensate" dalle esposizioni delle fiere HiFi. Vuoi per incapacità degli installatori, vuoi per problemi ambientali, vuoi perché, in fondo, un Show è una vetrina, non molto di più. Sarebbe come giudicare un abito ammirandolo in vetrina e toccandone la stoffa, senza indossarlo. Puoi avere delle sensazioni, ma solo la "prova" personale può dare un responso definitivo. Bellissimo al tatto e sul manichino, poi lo indossi e veste male, magari. Così sono gli impianti alle mostre. Può darsi che, nel caso specifico, Sonus Faber volesse comunque accontentare quegli audiofili che erano desiderosi di sentire anche le "piccole" piuttosto che i giganti. La sala era grande ed i miracoli non riescono facilmente. Io, semmai, farei un plauso alla Sonus Faber per aver avuto il coraggio di dimostrare dei piccoli diffusori in una grande sala.
Aggiungo che, in generale, trovare una sala ben suonante ad una mostra è impresa non facile. Senza tener conto di tanti altri fattori, basta pensare alla differente risposta della stanza quando è vuota, semipiena o gremita di pubblico. Il set-up che funzionava bene a cancelli chiusi, con poche persone, diventa un disastro quando l'acustica della sala cambia per colpa del numero di persone che, come ben saprai, è come se fossero dei Tube Traps (un po' assorbenti, un po' diffondenti). E se ottimizzi l'impianto per la sala piena, esso diventa inascoltabile a sala vuota. Sto estremizzando, ma questo è un problema sul quale raramente si riflette. Avete mai notato che quando si ascolta l'impianto in due o tre persone, piuttosto che da soli, la resa è abbastanza diversa? E pensa che questa è solo una delle variabili che influenzano il risultato. Non voglio giustificare nessuno, sia chiaro, ma non dobbiamo aspettarci troppo da queste "demo": vedere, toccare...ma niente di più.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Qualche consiglio analogico e digitale
Egr. Direttore,
Ho un impianto audio e cinema. La sezione audio è cosi composta:

Musica jazz, fusion, pop. Ultimamente ho ricominciato ad ascoltare i miei vinili riscoprendo la loro ottima qualità sonora. Avrei intenzione di aggiornare la testina del piatto, visto che oramai sono passati diversi anni dall'ultima sostituzione e non ho idea su quale siano le migliori testine ( sulle 100 euro) in circolazione e vorrei anche un consiglio su un pre phono poichè ora il piatto è collegato al ampli audiovideo (rotel). Una curiosità per il lavaggio dei dischi c'è solo la Knosti?
Per quanto riguarda la sezione digitale la sostituzione philips + dac con un marantz cd 17 cui ho sentito ottime recensioni potrebbe migliorare la già ottima resa acustica?
Grazie molte
Distinti saluti,
Lorenzo - E-mail: nannanati (at) alice.it

LC
Caro Lorenzo,
per quanto riguarda la testina, su quella cifra, potresti prendere ancora una Stanton o una Shure, oppure una Grado entry-level. Un buon pre fono separato potrebbe certamente migliorare le prestazioni sonore del tuo sistema analogico. Il risultato dipende ovviamente dalla cifra a disposizione. Con 100 euro di testina immagino non vorrai spendere molto nel pre fono. Una buona soluzione, pure molto economica, è il TCC TC750 (vedi risposta alla lettera N. 3). In alternativa, sull'usato, ProJect PhonoBox o NAD PP2. Un eccellente outsider (vedi
recensione qui su TNT-Audio) è il Cambridge Audio Azur 640P (130 €) o il fratello minore 540P (70 €).
La pulizia dei vinili può essere fatta in tanti modi, dal manuale al superautomatico. La Knosti è una soluzione economica che funziona ma non c'è limite alle ambizioni, si possono prendere lavadischi automatiche che costano quanto un'intera collezione di un migliaio di LP.
Infine, due parole sulla sorgente digitale. Non sostituirei il tuo attuale sistema con un Marantz CD17, potrebbe essere un puro e semplice side-grade. Attenderei finanze più consistenti e punterei o ad una macchina integrata di più alto livello, magari usata, oppure ad un DAC di qualità più elevata.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 2500 €
Gentile Direttore,
volendo sostituire il mio vecchio coordinato ho iniziato una ricerca su internet che mi ha condotto sul Suo eccellente sito. Le faccio i complimenti per la competenza, la serietà, la passione e soprattutto per il fatto che propone spesso un "hi-fi sostenibile".
Comincerò col dirLe la mia posizione riguardo all'hi-fi non perché io voglia entrare nella discussione tra audiofili ma solo perché Lei possa indirizzarmi meglio nello spendere i miei soldi. Non sono un audiofilo e spero di non diventarlo; questo perché non intendo spendere soldi e tempo nella infinita ricerca del suono/impianto perfetto. Per quanto io possa apprezzare l'aspetto tecnologico (gli impianti costosi sono anche molto affascinanti così come lo sono tutte le cose di qualità), ciò che mi piace è godermi la musica che preferisco. Se devo cominciare a pensare all'altezza della scena, al violinista che non sta al posto suo o al basso che non è frenato (ad oggi non so neppure cosa significhino bene queste cose) allora addio musica. Ovviamente non mi permetto di giudicare chi ha questa passione, ma io non credo d'averla.
Il budget a disposizione per un impianto nuovo è di 2000-2500 euro, una cifra che ritengo estremamente ragguardevole per uno "stereo".
L'impianto che vorrei acquistare starà in un salone normalmente arredato (e senza tappeti) le cui dimensioni sono 7,40x3,20 con punto d'ascolto situato a circa 3mt dai diffusori. La collocazione di questi ultimi sarà necessariamente non felicissima: parete posteriore dei diffusori a 30-40 cm dal muro e lontano dalle pareti laterali; tra i due diffusori si troverà un'alta parete attrezzata in legno (anche se la parte frontale dei diffusori sporgerà dalla parete stessa quindi, per intenderci, gli altoparlanti si "vedono" tra loro); il punto d'ascolto infine è addossato alla parete che sta di fronte ai diffusori.
La musica che ascolto è prevalentemente classica, ed il volume d'ascolto non è mai esagerato per gli ovvi limiti imposti dalla convivenza con moglie e figli ma anche e soprattutto perché ci tengo alla salute delle mie orecchie e perché mi piacciono gli ascolti tranquilli.
Ciò detto Le pongo alcune domande:

  1. Vorrei acquistare dei diffusori a torre per la completezza in gamma bassa e per evitare l'utilizzo di supporti e ammennicoli vari. Le sembra che questa tipologia di diffusore sia adatta al mio ambiente o sarebbero più indicati dei diffusori da stand?
  2. L'amplificatore ed il CD dovrebbero essere un NAD C325 ed un NAD C525; i diffusori delle Opera Grand Mezza. Secondo Lei, considerando la disposizione in ambiente, sto spendendo troppo? Ovvero potrei spendere meno avendo risultati qualitativamente analoghi? La cosa che proprio non vorrei è acquistare un impianto che, a causa della disposizione in ambiente, mostrerebbe lo stesso valore di uno meno costoso.
  3. Rispetto al mio impianto coordinato di circa 10 anni fa cosa mi devo aspettare in più? Io mi aspetterei, soprattutto a basso-medio volume, i seguenti miglioramenti: un suono più caldo e corposo, più ampio, più avvolgente, più presente, ma sempre poco affaticante. Per 2500 euro non mi aspetto la luna, ma un deciso e tangibile miglioramento in tutte queste voci si. In caso contrario non credo ne varrebbe la pena.
La ringrazio per la Sua cortesia e disponibilità e Le auguro un buon lavoro.
Giuseppe - E-mail: giuseppeturbo (at) alice.it

LC
Caro Giuseppe,
2500 € (5 milioni delle vecchie lire) sono una signora cifra da spendere in un trittico HiFi. Stai tranquillo, la differenza con il tuo vecchio coordinato sarà così grande che non sarai in grado di fare dei distinguo precisi parametro per parametro. L'importante è curare il posizionamento e tutte le condizioni al contorno. La situazione ambientale non è troppo disastrosa, certamente la parete attrezzata tra i diffusori non aiuta e così neppure i 40 cm di distanza dalla parete posteriore sono una scelta felicissima ma:

  1. Coi diffusori da pavimento hai sempre la possibilità di spostarli in avanti per ricreare uno spazio "libero" da ostacoli tra di essi.
  2. La stanza è abbastanza grande, quindi non sarà difficile ricreare un palcoscenico ampio anche se magari non profondissimo.
Le elettroniche ed i diffusori mi paiono delle ottime scelte, che vedo piuttosto bene insieme. Possibili alternative sulle elettroniche, più o meno di pari prezzo, le trovi nei cataloghi Rotel e Cambridge Audio. Potresti spender meno? Certamente. Visto che sulle elettroniche non è facile scendere ulteriormente (se non di poco), ci potrebbe essere qualcosa da limare sulle casse, volendo. Però questo richiede uno sforzo da parte tua, relativo all'ascolto. Hai ascoltato le Opera? Altre casse a confronto? Solo così puoi sapere se e quanto sei disposto a "scendere". Io non posso saperlo.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Dove ho sbagliato?
Buongiorno direttore,
è con un po' di rammarico che le scrivo, chiedendo di potermi meglio consigliare su come completare il mio impianto o di porre rimedio dove ho sbagliato.
Per i miei generi musicali, che spaziano dal Rock '70/'80, (Pink Floyd, Deep Purple, Dire Straits) a qualcosa di più leggero (De Andrè, Nomadi), cercavo una gamma bassa presente, ma secca e frenata, abbinata a raffinatezza e trasparenza.
Dopo qualche ascolto, ho acquistato nuove, una coppia di QUAD 21L, la versione a pavimento di quella da Voi provata. Mi sembravano buone, trasparenti, discretamente raffinate, solo un po' troppo frenate verso il basso. Ho quindi pensato di abbinarle ad un Musical Fidelity A3,5 (acquistato usato) sperando così di "spingerle in basso" fin dove si poteva, il resto dovevano farlo le dimensioni contenute del mio ambiente 5,10x3,80 H2,80.
Prima di continuare ad acquistare ho ascoltato così:

Il risultato è deludente. La gamma medio/alta sarebbe più che discreta considerata l'insieme della catena, forse un tantino troppo aperta. I dolori giungono dalla gamma bassa: praticamente inesistente. Con la configurazione attuale, il Musical Fidelity non riesce a sopperire alla povertà di gamma bassa. Sognavo un raffinato impianto da musica Rock, giustamente dinamico, con un colpo di basso "secco e frenato", ma mi ritrovo un impianto fin troppo leggero per i miei gusti.
Le chiedo dunque di consigliarmi un buon cavo potenza che possa far realmente riequilibrare il tutto e un lettore CD indicato ai miei generi (budget totale 6/700 ?).
Mi sono stati consigliati dei Supra 4.0+6.0 in BW, oppure del VanDenHul D352H in monoW, per i cavi di potenza e Cambridge Audio 640V2 / Nad C525-C542 come lettori CD.
Se ritiene che questi due elementi dovessero solo tamponare la situazione, non esiti a propormi interventi più drastici... sostituzione diffusori ?!?!?
L'idea che mi tormenta è che le mie Quad siano troppo orientate verso altri generi musicali.
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
Un Saluto
Nicola - E-mail: panico999 (at) yahoo.it

LC
Caro Nicola,
sarà anche vero che le Quad non sono casse pensate per scatenarsi col rock, ma da qui a dire che non hanno bassi ce ne passa. Tra l'altro sostieni di averle ascoltate prima dell'acquisto, quindi direi che si possano scagionare senza problemi. Forse il suono che cerchi tu potevi trovarlo più facilmente in una coppia di Klipsch...ma non disperare.
Innanzitutto mi auguro che le casse siano state fatte funzionare ALMENO una cinquantina di ore. Poi mettiamo via il lettore DVD, soppiantandolo con qualcosa di più "audiophile". Il NAD C452 andrebbe già meglio. In questo modo abbiamo eliminato i possibili colpevoli. Per i cavi non mi preoccuperei troppo.
Il mio sospetto è che il colpevole stia altrove...all'interno del tuo ambiente d'ascolto. E' possibile che, ad esempio, la tua posizione d'ascolto sia in corrispondenza di una zona dove le basse frequenze si cancellano. Per prima cosa prova a muoverti all'interno della stanza mentre suona un disco ricco di basse frequenze (ad es.
The fat of the land dei Prodigy) ed osserva come cambia il suono, specie come contenuto di basse frequenze. Succede in ogni ambiente, deve accadere anche nel tuo. Poi prova a posizionare le casse in punti diversi, seguendo almeno qualche regola di base (lungo una stessa parete, sufficiente distanza dalla pareti circostanti, simmetriche rispetto al punto d'ascolto). Poi prova ad aumentare/diminuire la distanza dalla parete posteriore: la quantità di gamma bassa varierà notevolmente. Dai un'occhiata agli arredi: se l'ambiente è spoglio e/o riflettente l'aumento di energia della gamma medio-alta a causa delle riflessioni non "smorzate" abbassa il livello percepito della gamma bassa. Prova anche ad effettuare il classico test del battito di mani: vai in giro per la stanza battendo le mani ed ascoltando il riverbero successivo. Se si sente una sorta di eco metallico....sei nei guai e devi inziare a ripensare all'arredo, inserendo tappeti, quadri in tela senza vetro, tende e cuscini.
Fatto tutto questo (prenditi almeno un mese di tempo per metabolizzare i cambiamenti), qualora la situazione non dovesse cambiare in maniera sostanzale, prenditi una coppia di Klipsch della serie RF e amen. Ma sono sicuro che non ce ne sarà bisogno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1000 €
Egregio Direttore,
le scrivo per chiederle come muovere i primi passi in campo HiFi; vorrei acquistare lettore CD, amplificatore e diffusori con un budget intorno ai 1000 euro.
Sarei orientato verso un lettore Marantz (cd6002, ad esempio) + Indiana Line Arbour 5.02; siccome per "colpa" sua sono rimasto impressionato dal t-amp vorrei provarlo almeno all'inizio, poi si vedrà...
Avrei bisogno di un parere riguardo l'idoneità di questi componenti a riprodurre principalmente rock anche se non disdegno altri generi, Classica compresa; soprattutto, però, vorrei sapere se le casse da pavimento vanno bene in questo ambiente non enorme oppure se devo per forza arrendermi a casse bookshelf + piedistallo che reputo uno spreco di denaro (usato per il supporto piuttosto che per il diffusore in sé).
Il mobile, che ospiterebbe le elettroniche, è ancora da acquistare (o da far costruire) sempre che si possa usare un mobile non specifico per hifi senza incidere negativamente sul risultato finale. Le casse durante l'ascolto verranno staccate dalla parete. Al centro dovrei mettere un tavolino basso e una poltroncina.
Riesce a consigliarmi? Grazie in anticipo.
Alberto - E-mail: albrt (at) libero.it
P.S. stanza di circa 3,60 x 4,5 disposta come nell'immagine allegata ovvero, in senso orario: ingresso, parete con divano, parete con porta-finestra + tenda, parete con accesso cucina-scala a chiocciola-accesso camere, parete con mobile e casse (rettangoli neri).

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Alberto,
l'ambiente non mi sembra male, tranne per il fatto che appare spoglio. Sarebbe meglio se pensassi ad un tappeto davanti alle casse e qualche quadro di tela o arazzo alle pareti. Buona l'idea di spostare le casse in "posizione d'ascolto" quando necessario. Per quanto riguarda l'impianto metterei il
Trends Audio TA 10.1 al posto del T-Amp (costa un po' di più ma va globalmente meglio) e, qualora il budget non dovesse essere più sufficiente potresti pensare ad un leggero downgrade dei diffusori, ad esempio potresti valutare le Indiana Line 4.02 (320/350 € circa) oppure aumentare leggermente la sensibilità (e l'attitudine per il rock) con Klipsch RF-10 o F-1 (dovresti riuscire a trovarle sotto i 400 €). Con queste ultime i pochi watt del Trends Audio si troverebbero completamente a loro agio.
Per le sorgenti valuta anche queste alternative: NAD C525BEE o C321 (circa 350/400 €), Harman Kardon HD970 (circa 300 €) o Cambridge Audio 340C (300 €).
Infine, per quanto riguarda il mobile, prova a costruirti un TNT FleXy: è facile (non occorre essere hobbisti), estremamente economico e dannatamente efficace. Non dimenticare di usare cavi di qualità accettabile. Anche in questo caso, per contenere la spesa, potresti optare per qualcosa di autocostruito.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

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