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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Parere su impianto e trasformatore 110/220
  2. Scarsa immagine 3D
  3. Effetto domino e loudness
  4. Re: Politiche di importazione
  5. Angolo del buonumore
  6. Pane e Nutella o Sacher?
  7. Carenza di alte frequenze
  8. Piccolo impianto per Musica pop/disco
  9. Estensione della gamma bassa e dati tecnici dichiarati
  10. Sorgente con 1000-1500 €

Parere su impianto e trasformatore 110/220
Gentile Direttore,
buongiorno e complimenti per la rivista, veramente eccezionale per chiunque - come me - cerca consigli ...spassionati!
Veniamo subito al punto: dopo aver circa 10 anni fa allestito un impianto A/V nel salone della mia casa, che però non mi ha mai soddisfatto dal punto di vista dell'ascolto stereofonico, diversi mesi or sono ho deciso di allestire un secondo impianto solo audio 2 canali nel mio piccolo studiolo (circa 13/14 mq con libreria a muro su due pareti, vetrata sulla terza e parete con quadri sulla quarta) e sul mercato dell'usato ho trovato ed acquistato (ad un prezzo sempre inferiore al 50% di quello offerto in negozio) i seguenti prodotti:

Ed allora Le domando:
  1. Cosa pensa dell'impianto che un po' per volta sto formando (ovviamente non l'ho potuto sentire)?
  2. Come pensa che potrà "suonare" nell'ambiente - abbastanza piccolo - nel quale verrà posizionato?
  3. Mi sa dare qualche consiglio per il problema del trasformatore (tenga conto che il prezzo pagato in USA per l'amplificatore tenendo conto anche della svalutazione del $ è pari a circa 1/3 di quello che avrei pagato in Italia) che mi preoccupa non poco?
  4. Quali cavi mi consiglia di acquistare (non vorrei spendere più di 500 euro).
Attendo con ansia una Sua risposta (per favore non mi dica che ho sbagliato tutto) e La saluto cordialmente.
Alfredo - E-mail: allupo (at) tin.it

LC
Caro Alfredo,
non ti dirò che hai sbagliato tutto, soltanto che, forse, sei stato un po' avventato nell'acquistare senza ascoltare (se non ho inteso male). Comunque, per fortuna, gli apparecchi sono tutti di ottimo livello e credo che le soddisfazioni non mancheranno. Le Opera Callas le vedo bene nella stanza "piccola" mentre la sorgente e l'amplificatore saranno ottimi partners, sia dal punto di vista musicale che "elettrico".
L'unica mia perplessità riguarda l'utilizzo di un trasformatore di tensione per alimentare l'ampli. Se da un lato, in qualche modo, rappresenta una barriera contro eventuali interferenze sulla rete elettrica, dall'altra potrebbe essere rumoroso e potrebbe limitare le prestazioni dell'ampli se di potenza non adeguata. Per andare sul sicuro sovradimensionerei il tutto, tanto per star tranquillo. Tieni conto che i "power requirements" del tuo ampli per un'alimentazione da 230 Volts parlando di 3.1 amperes. Secondo me con un trafo da 1000VA sei in regime di piena sicurezza.
Per quanto riguarda i cavi non me ne farei un problema. Visto che sei avezzo ad acquistare usato e magari in USA, non dimenticare di dare un'occhiata a usedcables.com dove il materiale made in USA si trova a prezzi impossibili qui da noi. Penso a Monster, MIT, Audioquest, Kimber, JPS...prova a vedere cosa riesci a trovare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scarsa immagine 3D
Caro Direttore,
sono un assiduo lettore di TNT-Audio e ho scritto già altre volte per chiederle alcuni consigli.
Avevo un impianto così composto di cui non ero per niente soddisfatto:

Ho seguito il suo consiglio eliminando l'idea dell'impianto dolby, visto che non lo utilizzavo tantissimo, ed ho cercato di focalizzarmi su un puro impianto STEREO. Quindi ho tenuto le 2 torri B&W 603 S3, il lettore Pioneer ed ho comprato il "nano malefico", il TRENDS AUDIO 10.1.
Finalmente arrivano alle mie orecchie ed al mio cuore tutt'altro tipo di emozioni, che il "maledetto" marantz mi teneva nascosto. Il punto è che l'immagine 3D di cui tutti i possessori del TA 10.1 parlano tanto, nel mio caso non è così evidente all'ascolto.
Faccio un po' fatica a percepire la sensazione che i suoni, la voce, vengano da dietro l'impianto (spero di essere riuscito a farle capire cosa intendo). Non so a questo punto se dipende dal mio lettore Pioneer o dai diffusori B&W 603.
Già nella mail precedente le scrissi che avevo ascoltato in un negozio delle casse Dynaudio FOCUS 220 abbinato ad ampli e lettore NAD Master Series.
Quell'ascolto mi lasciò letteralmente a bocca aperta!
I diffusori sembra che non stessero suonando, gli strumenti arrivavano da dietro le casse e la voce..ah, quella voce...era lì, nella stanza, il cantante era lì davanti a me!!!
Quello che le chiedo è se secondo lei per avere questa stessa sensazione anche a casa mia devo: La mia stanza è rettangolare 5mt x 3.5mt. I diffusori si trovano sulla parete più lunga, verso sinistra. Tra i due diffusori c'è un mobile sospeso (fissato alla parete). Di fronte ci sarà un divano (mi arriverà settimana prox) e arriveranno anche le tende, che spero mi aiuteranno ad attenuare un effetto riverbero presente nella stanza, molto fastidioso.
Pensando che potesse essere colpa del mobile sospeso, ho provato ad ascoltare i diffusori posizionandoli sulla parete opposta, ma il risultato è migliorato di pochissimo.
Ultima domanda sul TRENDS AUDIO 10.1.
Appena comprato ho notato che se metto il volume al minimo ed alzo lentamente, il segnale arriva fino ad un certo punto solo dal diffusore di sinistra, poi quando il potenziometro del volume supera una certa soglia (parlo di livelli molto bassi) il segnale viene trasmesso anche dal diffusore di destra.
E' normale? Da cosa può dipendere? Secondo lei devo mandarlo indietro e farmelo sostituire?
La ringrazio anticipatamente,
Mario - E-mail: mfiorillo (at) fastwebnet.it

LC
Caro Mario,
il mio consiglio è...di non cambiare alcun componente. E' infatti altamente probabile che la stanza (apparentemente vuota) sia la causa principale del suono che senti,. Se ci sono riflessioni primarie che giungono al punto d'ascolto senza alcun "controllo" è facile che il messaggio musicale arrivi confuso e privo di prospettiva. Attenderei l'arrivo del divano, delle tende e magari di un bel tappeto folto tra punto d'ascolto e diffusori. Poi proverei a spostare avanti/indietro e magari angolandoli verso il punto d'ascolto, i diffusori. Sono certo che molte cose cambieranno in meglio.
Se tutto dovesse fallire per prima cosa sostituirei la sorgente, dotandomi di un buon lettore CD. Solo in un secondo momento penserei alle casse. Il Trends, capace di una immagine tridimensionale semplicemente enorme, non può essere di certo la causa di questa mancanza che avverti nel tuo impianto.
Riassumendo: prima l'ambiente e solo dopo, molto dopo, eventualmente la sorgente e, forse, i diffusori.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Effetto domino e loudness
Gentilissimo Direttore,
innanzitutto i complimenti per il sito e per l'impostazione dello stesso. Vi leggo da poco sul sito, e la cosa che ho apprezzato di più è stato il vostro "diciamo chiaramente ciò che pensiamo". Ed ora spiego l'"effetto domino": Tutto cominciò quando il mio glorioso finale Harman Kardon iniziò a surriscaldarsi tanto da poterci friggere le uova. Portato in assistenza, dopo un mese ritorna a casa in condizioni di poco migliori. Provo a raffreddarlo inserendo una ventola estraente a dire del negoziante molto molto silenziosa. Negli arpeggi di chitarra o i "pianissimo" di pianoforte invece il ronzio era chiaramente avvertibile.
Gironzolando su Ebay trovo una persona che a prezzo interessante vende un finale Arcam alpha8. Dopo uno scambio di email decido di rottamare l'HK ed adotto l'inglesino del quale subito sono soddisfatto.
Visto poi che il mio lettore cd Sony CDP 990 si avviava verso il suo diciottesimo anno di vita con alcuni segni dell'età, inizio ad interessarmi ad una nuova sorgente, e sul vostro sito mi imbatto nella recensione del Cambridge Audio azur 640C. Il rapporto qualità prezzo sembra interessante, e mi rivolgo al produttore per conoscere i punti vendita della mia regione.
Vado quindi a sentire questo "mangiadischi", recensione stampata di Van casteren-Scaletti alla mano, e lo trovo molto equilibrato e molto meno spigoloso del mio vecchio Sony (merito dei 2 Wolfson 24/192??).
Il negoziante è persona di gentilezza e competenza d'altri tempi e quindi esco dal negozio con il lettore nuovo. E siamo a 2 su 3. A casa con la sorgente nuova mi accorgo che il pre NAD 1240 fatica ad erogare corrente, e le casse (Chario syntar 200T), provando il volume ad un terzo, sento che mancano, come dire, di aria.....
Pensa che ti ripensa, torno dove ho comprato il cd, rottamo il NAD e torno indietro con un Audiolab 8000C usato. Connetto il tutto con cavi cambridge audio, e..... WOW, che differenza! L'immagine sonora è migliorata molto, con le orchestre si sentono bene gli archi, i legni e dietro le percussioni (Haendel, tanto per capirci), e le casse rispondono bene.
Però....... sì lo so che dopo 30 anni di ascolto con il maledetto "loudness" inserito ormai ho cronicizzato l'orecchio, e che nella vera alta fedeltà quel comando è negletto, ma adesso un po' quel "punch" edulcorante mi manca.... Mi dovrò riabituare, o forse dovrò imparare ad udire le note così come sono in realtà.
Insomma, senza rubarle troppo tempo, volevo dire che l'effetto domino, partito dal finale, mi ha fatto cambiare tutta la catena (tranne il mio Thorens 318 che non intendo cambiare). Costo dell'operazione, tra nuovo ed usato, circa 1200 euro.
So che non è nemmeno il costo di un metro di cavo ad alte prestazioni, ma il budget quello mi permetteva, e quindi mi ritengo soddisfatto, le mie orecchie sono felici, ed anche il portafogli non ha sofferto troppo.
Grazie per le vostre recensioni, per il vostro lavoro, e per l'impostazione del tutto.
Gian Marco - E-mail: doriath (at) alice.it

LC
Caro Gian Marco,
dopo qualche settimana nella quale l'appuntamento è saltato causa tante altre lettere interessanti, ritorna il nostro consueto Angolo del'Ottimismo, dedicato a chi, senza ipotecare la casa, è riuscito ad acquistare un impianto che suoni la sua Musica preferita in maniera assolutamente godibile.
Ovviamente, mi fa piacere che i nostri consigli e/o le nostre recensioni abbiano avuto una parte in tutto il tuo "percorso". Per quanto riguarda l'abitudine al "loudness" vedrai che col tempo le orecchie si abitueranno. Certamente nell'ascolto a volume molto basso il loudness ha il suo perché (il nostro orecchio non sente basse ed alte frequenze, a bassi livelli d'ascolto) ma in generale direi che è inutile. Qualora volessi più bassi potresti avvicinare maggiormente i diffusori alla parete posteriore :-)
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Re: Politiche di importazione
Gent.mo Direttore,
grazie innanzitutto per lo spazio concesso a chiarimento di alcuni punti, in
risposta al lettore che poneva l'accento sulle politiche dei prezzi relative al Trends Audio TA-10.1, e mi scuso in anticipo per la lunghezza della mail.
Ammetto di essere rimasto perplesso di fronte a questa lettera Direttore, dapprima pensando addirittura ad uno scherzo, perchè si addossavano a noi, proprio a noi, le politiche di prezzo diffuse in Italia in questo settore, politiche che da sempre non pratichiamo e, in un secondo momento, notando che il corpo della lettera era caratterizzato da un insieme di elementi errati, incongruenti e confusi.
Ho ritenuto di dover rispondere per rispetto ai collaboratori di Audio Azimuth, ai rivenditori e a tutti i nostri affezionati clienti che ci vogliono bene e che riconoscono e apprezzano le nostre iniziative coraggiose e trasparenti.
Il lettore afferma di aver acquistato un amplificatore Trends Audio TA-10 dal Canada per totali euro 145,00(*1), ma non dice quando. Poichè si tratta del vecchio modello (senza il .1) presumo che lo abbia acquistato prima di marzo 2007, (data di uscita del nuovo modello, e della nostra acquisizione del marchio), altrimenti avrebbe avuto la convenienza ad acquistare il nuovo TA-10.1 direttamente da noi, al prezzo iniziale di lancio di euro 139,00 iva inclusa, senza contare i servizi accessori e la garanzia (*2).
L'attuale prezzo del TA-10.1, in linea con il mercato internazionale, è esposto di seguito. Quando Audio Azimuth ha acquisito la distribuzione Trends Audio, la casa madre aveva fissato il prezzo del TA-10.1 a $119, mentre in seguito, durante la primavera del 2007, lo ha aumentato a $149, cosa quest'ultima che il lettore ignora. E infatti, da parte nostra, il TA-10.1 è stato introdotto a catalogo i primi giorni di marzo 2007, allo street price di lancio di euro 139,00 e solo quando si è verificato l'aumento della casa madre ci siamo adeguati fissando uno street price con offerta di lancio di euro 169,00.
Rispetto all'argomento importatori/rivenditori ufficiali specifico quanto segue: il marchio Trends Audio è importato e distribuito in esclusiva per l'Italia da Audio Azimuth. PlayStereo.com invece è uno dei rivenditori di Audio Azimuth, che commercializza oltre ai Trends Audio altri prodotti provenienti da Audio Azimuth e da altri distributori italiani.
Audio Azimuth e PlayStereo.com sono "gemelli diversi" poiché rimangono distinte le funzioni svolte. La figura dell'importatore/distributore si prende carico ad esempio dei rapporti con i fornitori esteri e con i rivenditori, dello svolgimento della logistica di importazione, del rilascio della certificazione CE e del rispetto delle altre normative quali la RoHs e la RAEE, dell'eventuale traduzione dei documenti in lingua italiana, della prestazione delle garanzie sui prodotti, della pubblicità e via dicendo. Invece la figura del rivenditore implica il processo di vendita con tutte le attività necessarie e collegate, il supporto pre e post-vendita e i rapporti con i clienti finali.
In conclusione, siamo contrari alla politica dei listini gonfiati. Per ogni nostro prodotto esiste un prezzo di listino e poi esiste anche un prezzo "Street Price", nel nostro caso questi prezzi sono fissati davvero vicini, ad un livello di sconto intorno all'8% rispetto al listino stesso, eventuali offerte promozionali di lancio a parte. Quindi, nessun listino gonfiato per Audio Azimuth, ma prezzi di listino praticamente reali. Ovviamente il prezzo di listino è il prezzo massimo praticabile da un rivenditore, anche a parziale remunerazione di un servizio effettivo eventualmente prestato al cliente (per.es. consulenza di vendita con ascolto di un componente nella saletta del negozio). Lo street price è il prezzo raccomandato dal distributore presso i propri rivenditori, per l'acquisto di un prodotto fornito senza particolari servizi aggiuntivi.
Rispetto all'accenno del lettore ad una misteriosa lievitazione dei prezzi del Sonic Impact T-Amp, gli ricordiamo che il T-Amp è stato introdotto in Italia da Audio Azimuth ad un prezzo di euro 36,90, provocando immediatamente sul mercato parallelo di ebay speculazioni durate alcuni mesi di chi (utenti finali, non rivenditori) lo acquistava da noi e lo rivendeva anche fino a più del doppio del prezzo pagato. Il prezzo "street price" attuale di euro 47,90 rispecchia, in misura meno che proporzionale, gli aumenti del costo del prodotto all'ingrosso che, a partire da maggio 2005 ad oggi, totalizzano un +44,4%. Pertanto attualmente il nostro obiettivo è quello del contenimento del prezzo e questo è compreso praticamente dalla totalità dei nostri clienti. Del resto, se avessimo voluto speculare lo avremmo fatto fin dall'inizio.
Per quanto riguarda il mercato dei cambi, è chiaro che qualunque importatore si trova a convivere con il rischio di cambio. Da metà 2004 ai primi mesi del 2007 il tasso di cambio dollaro/euro ha oscillato in un range piuttosto contenuto e soltanto nelle ultime settimane sta toccando un massimo che ha scosso il lettore, il quale forse pensa che tale tasso abbia un effetto reversibile, nel senso che anche gli approvigionamenti effettuati in precedenza ne beneficino retroattivamente. Se l'attuale livello si stabilizzerà nel futuro noi ci impegniamo a riversare i vantaggi sui nostri clienti.
Infine il lettore si chiede perchè, TNT-Audio a parte, sulla stampa non c'è traccia del Trends Audio TA-10.1. Il TA-10.1 sembrerebbe forse aver ereditato la stessa malintesa interpretazione riservata al fenomeno rivoluzionario Sonic Impact T-Amp. In particolare per il T-Amp, a nostro parere, l'atteggiamento di chiusura di parte della stampa specializzata si spiega nel timore che questo prodotto rivoluzionario e valido avrebbe potuto sottrarre, per sostituzione, fette di mercato al segmento hi-end. Invece, il T-Amp ha creato naturalmente un nuovo e proprio segmento di mercato, dedicato a prodotti ad alta qualità e basso prezzo, destinati principalmente ad appassionati di musica fuori dal circuito dell'audio di qualità (e spesso anche da quello degli impianti a componenti separati), avviando di fatto un ricambio generazionale e un ingresso nel mercato dell'Alta Fedeltà, di cui già si iniziano a vedere i positivi effetti. Si tratta di utenti neofiti ma ora più esigenti, e che il mercato dovrà soddisfare con soluzioni ad alta qualità diversificate per le tante necessità. Al discorso di cui sopra è necessario riportare alcune autorevoli eccezioni, come Audio Review (che ha recensito il T-Amp) e Suono (il Super T-Amp).
In riferimento a tutto ciò, è imprescindibile un riconoscimento all'eccezionale lavoro svolto da Ludio Cadeddu, e dalla rivista TNT-Audio, per il suo scoop sulla tecnologia in Classe D del T-Amp.
Per tutti i motivi sopra riportati, e per quelli che ancora ci sarebbero da illustrare in risposta al lettore, stentiamo ancora a trovare un fondamento al suo strano sfogo, il quale doveva eventualmente rivolgersi altrove. Comunque, comprendiamo l'esigenza di informazioni trasparenti in un mercato che molto trasparente in effetti non è. Speriamo che questi dati e questi ragionamenti possano contribuire a fare chiarezza.
(*1) Per inciso: il lettore parla di euro 15,00 di oneri doganali versati, da lui definiti onesti, ma che purtroppo non lo sono, perchè avrebbe dovuto versare allo Stato sicuramente non meno del 20% del valore della merce incluse le spese di spedizione - volutamente conteggiando soltanto l'iva ed escludendo i dazi per semplicità - e quindi almeno 25 euro.
(*2) La garanzia sui Trends Audio acquistati in Italia dai rivenditori autorizzati è prestata direttamente da Audio Azimuth e non dalla Trends Audio, nel rispetto delle disposizioni normative.
Dott. Gerardo Ventura - Audio Azimuth - PlayStereo.com - E-mail: info (at) audioazimuth.it

LC
Caro Gerardo,
grazie della precisazione, concreta e puntuale. Per quanto riguarda la questione del cambio euro/dollaro che io stesso ho citato, vorrei precisare che le mie osservazioni non si riferivano al periodo 2004-2007 ma 1999-2007, dove il crollo del dollaro diventa macroscopico. Per uno storico pre-2004 del trend dollaro/euro vedere questo articolo del Sole 24 Ore. Non ho notato un corrispondente calo dei prezzi di listino di apparecchi americani, qui in Italia dal 1999 ad oggi, anzi.
La sensazione, spiacevole, è quella che quando l'euro sale (ed è salito, dal 2000 al 2007, non di poco) i consumatori non se ne accorgono ma quando scende sì. Anzi, talvolta i listini si sono alzati anche durante il periodo di ripresa dell'euro, contro ogni logica dettata dal buon senso e dal concetto di fair trade.
Comunque, la rete per fortuna ha aiutato a mettere una pezza. Ormai tutti sanno quanto costano gli apparecchi alla fonte e sanno farsi 4 conti in tasca. In tempi ben lontani da quelli delle vacche grasse (anni '70 ed '80, per l'HiFi) sarebbe il caso di rivedere alcune politiche di vendita, onde non fare la fine dei "cugini" discografici che cercano ORA di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati da un pezzo.
Sempre più persone acquistano in rete perché, a fronte della mancanza di un certo "servizio", talvolta si risparmiano cifre estremamente significative, tanto da rendere la percentuale di rischio assolutamente tollerabile. E' un discorso scomodo e spinoso, forse inelegante, ma forse qualche distributore dovrebbe rendersi conto che i tempi sono DEFINITIVAMENTE cambiati. E quando i tempi cambiano così radicalmente o ci si adegua o si chiude.
In conclusione vorrei spezzare una lancia a favore di distributori come AudioAzimuth che, da quel che ho osservato, hanno sempre cercato di non discostarsi troppo dai prezzi di listino nei paesi d'origine. E' sufficiente un rapido controllo sugli altri prodotti distribuiti per rendersene conto.
Grazie del prezioso spunto e contributo alla discussione (che resta aperta a tutti, ovviamente),
Lucio Cadeddu

Angolo del buonumore
Caro Lucio,
anche io ho letto la tua recensione e preso dall'entusiasmo ho acquistato il giocattolino solo per soddisfare una irresistibile curiosità.
L'ho collegato alle mie tannoy (93 db di efficienza) e ho iniziato l'ascolto. Ho chiesto la partecipazione di mia moglie che scevra da ogni pregiudizio e conoscenza di marchi vari è sempre stata, per me, un ottimo recensore.
Dopo alcuni minuti di ascolto si è girata verso di me e mi ha detto: "scusa ma quanto ci è costato il nostro amplificatore?" Le ho risposto 13 volte tanto il trends. A quel punto è scoppiata in una fragorosa risata, dovevi vederla, era tanto che non rideva così di gusto soprattutto alle mie spalle !!!
Lucio, al di la di tutte le considerazioni che si possono fare e che oramai sarebbero solo ripetizioni di cose già dette questo apparecchio suona splendidamente punto e basta; la cosa entusiasmante è che spero che questo giocattolino sia solo l'inizio di un cambio epocale che mi auguro che i pregiudizi degli audiofili e le "furberie" degli importatori non rovinino.
Pensa collegarlo a 2 belle Klipsch e nasconderlo dentro un case di un finalone con 2 enormi maniglie e un nome altisonante, posizionare il tutto in una stanzetta di quelle utilizzate nelle varie fiere, farlo suonare con un pubblico di ascoltoni e poi voilà togliere il vestito: ci sarebbe da divertirsi :-)))
Grazie per avermi fatto scoprire un mondo nuovo, utilizzerò il microbo per allestire un secondo "primo" impianto!

Ciao Lucio,
Ho letto con interesse la lettera dell'amico che è stato trattato con snobbismo in merito all'ascolto del Trends da un noto forum: ho già capito qual'è inutile fare nomi, non vi scrivo più da tempo per le stesse ragioni.
Sabato pomeriggio vado dal mio negoziante di fiducia a visionare del materiale d'occasione: casse martin logan aerius e stylos e pre finale AR VT 60 e LS7, ma non sta qui il punto; gli dico: hai per caso ascoltato il Trends? Mi risponde visibilmente irritato: no, ma so cosa è un ampli digitale e fanno tutti "c....e" !
Gli ho detto: "se vuoi lo porto in negozio e lo ascoltiamo, guarda che è una bomba": neanche mi risponde!!
Ecco questo è un esempio di pregiudizio estremo: NON VOLER NEMMENO ASCOLTARE!!! E sono sicuro che c'è anche qualcuno che ascolta e "decide" che l'oggetto suona male!
Mentre me ne vado mi dice: "allora le vuoi ascoltare le ML?" Gli ho risposto: " NO, sono certo che in confronto alle mie Tannoy D700 fanno....".
Ovviamente non lo penso, ci mancherebbe, però ha avuto il coraggio di rispondermi che fin tanto che non le ascolto non lo posso dire!!!
No comment.
Marco - E-mail: mgatti (at) mauriziano.it

LC
Caro Marco,
ti ringrazio per il doppio feedback. L'ignoranza, da sempre, va a braccetto col pregiudizio. In questi casi non vale la pena discutere, ci si scontrerebbe contro un muro di gomma, in quanto mancano i requisiti minimi per poter pensare di iniziare uno straccio di discussione costruttiva.
"Suona male perché è digitale" è la cosa più divertente che abbia sentito in questi ultimi tempi. Detta da un operatore del settore, poi, è ancora più esilarante. Bisognerebbe dirlo a The Absolute Sound che ha eletto i NuForce REF9 "amplificazione dell'anno"!
Vendere HiFi glielo ha ordinato il medico? Con la mortadella si guadagna di più e ci si stressa di meno (pochi ti chiedono di assaggiarla prima di acquistarla).
L'aspetto più curioso è che il signore se la prende se tu giudichi un prodotto senza averlo ascoltato...che è esattamente ciò che ha fatto lui pochi secondi prima. Ormai siamo al cabaret più spinto.
Grazie per il momento di buonumore :-)
Lucio Cadeddu

Pane e Nutella o Sacher?
Caro Lucio,
ho provato le
TNT Stoneblocks sotto al Naim CDX2. Il cambiamento è davvero sorprendente come del resto hai ampiamente scritto nella tua rubrica.
Mi chiedevo tuttavia se questo tweak fosse adatto al particolare suono del lettore e non peggiorativo, ma forse confondo il brusio delle vibrazioni con un'alchimia di suono più caldo e corposo.
Tu cosa ne pensi?
Ho provato con piedini in gomma (risultato simile ma appena percettibile) e punte metalliche (risultato come se il lettore fosse finito in una caverna). Inoltre notavo che Naim monta sotto ai propri lettori piedini metallici, mentre sotto ampli eccetera piedini di gomma..voglio dire..se i cervelloni della Naim hanno deciso così..chi sono io per metterci mano?
(Ti prego non rispondermi che è solo questione di gusto personale. Se uno mangia solo pane e nutella magari ha bisogno di due dritte per arrivare ad apprezzare la Sacher).
Come sempre sentiti ringraziamenti per il tempo che dedichi ai tuoi lettori.
Carlo - E-mail: carlo.maiocchi (at) emme-ci.com

LC
Caro Carlo,
per darti una risposta un minimo sensata dovrei ascoltare il tuo CDX2 sul tuo tavolino con e senza gli StoneBlocks. Converrai con me che non è fattibile. La questione degli "ingegneri Naim" è poi irrilevante, visto che gli stessi ingegneri considerano di poco conto la scena tridimensionale o l'importanza dei cavi, posto che alcuni parametri elettrici siano rispettati.
In genere, per capire se un tweak è "migliorativo", mi baso sull'analisi della quantità delle informazioni estratte dal supporto e riproposte dall'impianto: se si sentono più cose, è altamente probabile che la modifica vada nella direzione giusta. Il "mascheramento" dei particolari non è quasi mai sintomo di corretta riproduzione (se HiFi deve essere...).
A questo aumento di informazione riprodotta deve però corrispondere un aumento dell'ascoltabilità dell'impianto a lungo termine cioè devi chiederti: riesco ad entrare maggiormente nella Musica oppure no? L'impianto "comunica" meglio oppure no? Non è una questione di "bassi, medi e alti" ma di qualcosa che sta ad un livello di analisi superiore e che ha a che fare con l'essenza stessa della Musica riprodotta. Se la risposta è sì ad entrambe queste domande concludo che il tweak funziona positivamente. Se, invece, alcuni parametri migliorano ed altri peggiorano, occorre fare una scelta di compromesso: c'è chi darebbe in cambio un po' di bassi pur di avere un'immagine migliore, chi farebbe il viceversa.
Come vedi, al di là di alcune osservazioni "oggettive" (quantità di informazioni "comunicate" dall'impianto) alla fine è sempre una questione di gusti personali che si basano sul cosa si ricerca in un impianto HiFi.
Per poterti dire (ammesso che io ne abbia titolo) quale sia il pane e Nutella e quale la Sacher dovrei poter ascoltare insieme a te l'effetto di questi tweak...ma così da remoto non posso fare molto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Carenza di alte frequenze
Salve,
Sono un assiduo frequentatore del vostro sito, dove spesso ho ricevuto consigli validi e opinioni sul mondo hi-fi. Avrei bisogno di un consiglio spassionato riguardo i diffusori che vorrei sostituire.
Attualmente il mio impianto è così composto:

Sono abbastanza soddisfatto del risultato sonoro, a parte una leggera carenza di brillantezza alle frequenze alte.
Non so se sia dipeso da un cattivo interfacciamento tra i vari componenti.
Quindi volendo sostituire i diffusori, abbastanza datati, anche se in ottime condizioni, quali scegliere mantenendo gli stessi componenti? Ho sbagliato qualcosa nell'assemblaggio degli stessi?
Ascolto in prevalenza musica rock, jazz, blues.
Per quanto riguarda la spesa vorrei prendere qualcosa di buono nell'usato, oppure anche nuovo, rimanendo nell'ordine di 800 euro circa.
In attesa di un suo sicuramente valido consiglio,
Distinti saluti.
Valerio - E-mail: VALERIO.MAZZEI (at) eurizonvita.it

LC
Caro Valerio,
credo sia molto difficile ottenere qualcosa di meglio con 800 € di budget, nel mercato del nuovo. Nell'usato si può tentare ma credo che prima occorra fare un'analisi dettagliata degli interfacciamenti e dell'installazione. Questi diffusori, ad esempio, dovrebbero essere posti su supporti di almeno 35 cm, non addossati alla parete posteriore (né alle laterali). Se il tweeter non è in asse con l'orecchio, ad esempio, è normale che tu senta le alte frequenze attenuate. Inoltre, potresti provare ad angolarli leggermente verso il punto d'ascolto.
Le elettroniche, poi, hanno un'impostazione simile ed entrambe tendono al "caldo"...il che significa che il connubio potrebbe risultare un po' carente di alte frequenze. Siccome il cambio di diffusori è una scelta abbastanza radicale, io prima proverei - se possibile - diverse elettroniche: o un lettore CD o un'amplificazione più "aperte".
Suggerimenti? Cairn e Rotel per la sorgente, ancora Rotel per l'amplificazione. Il budget è quel che è, quindi dubito che riuscirai a cambiare entrambi i componenti. Tuttavia, almeno una prova in questo senso la farei.
Qualora il posizionamento dei diffusori fosse ideale ed un'eventuale prova (non acquisto!) con altre elettroniche non dovesse sortire gli effetti desiderati...proverei a cercare altri diffusori, ad esempio nel catalogo Triangle.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Piccolo impianto per Musica pop/disco
Gentile Direttore, Gentile Staff,
sono un neo-appassionato di Hi-Fi, studente, 20 anni, di Udine, che Vi segue da qualche anno. Vorrei realizzare un bel paio di casse "cloni Rogers" da mettere in camera (piccola-media), da abbinare ad un buon amplificatore...ma non so su che marca affidarmi: il mio budget è limitato (circa 200/250 € soldo più soldo meno), così mi sono soffermato sull'Onkyo A-9155 e l'Onkyo A-9355, che mi sembrano abbastanza buoni, se non altro per iniziare. Cosa ne pensate (soprattutto abbinati alle "Rogers")?
Seconda domanda: cosa ne pensate, obbiettivamente, della mia idea di realizzare le "new-Rogers"? ..premetto che ho molta manualità (ma sarebbe comunque il mio primo paio di casse autocostruite), e che ascolto musica Pop/Commerciale, e spesso alcuni vecchi e nuovi pezzi Disco (Dance, Trance, House).
Vi ringrazio fin d'ora per un'eventuale risposta.
Cordialmente,
Alessandro - E-mail: alessandro.liva (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
se per cloni Rogers intendi una copia delle leggendarie LS 3/5A ti consiglierei di lasciar perdere non perché il progetto non possa essere buono, quanto per evidente inadeguatezza ai generi musicali da te prediletti. Se ascolti musica da ballo e pop commerciale hai bisogno di basse frequenze, potenti e profonde, cosa che una LS3/5A (clone o no) non potrà mai darti. Inoltre, tali generi prevedono/richiedono anche volumi d'ascolto elevati, altro "dipartimento" dove le piccole proprio non riescono ad essere performanti.
Avresti probabilmente più soddisfazione con l'autocostruzione di uno dei nostri progetti, dalle Munis alle Nues, passando per i T-Speakers, questi ultimi magari abbinati ad un T-Amp o un Trends Audio TA 10.1.
Qualora decidessi per una soluzione a bassa sensibilità, meglio affidarsi ad un amplificatore con un po' più di "birra": bene quindi l'Onkyo ma non trascurare le offerte in casa Cambridge Audio.
Se anziché all'autocostruzione volessi rivolgerti ad un prodotto "commerciale" vedrei molto bene dei diffusori Klipsch (serie F o RB), magari usati. Spesso acquistare nell'usato rende la convenienza dell'autocostruzione ...discutibile. Tieni conto che un prodotto autocostruito muore con te, un prodotto commerciale conserva sempre una parte residua del valore, che potrebbe tornare utile in caso di rivendita (causa upgrade, ad esempio).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Estensione della gamma bassa e dati tecnici dichiarati
Ciao Lucio,
innanzitutto grazie per la velocissima risposta (
Vol. 438 - Lettere alla Redazione). Concordo con la valutazione sul TA 10.1 ma conto di smanettare (connettori i/o, pot, induttanze e condensatori, scatola) con il t-amp originale; per quanto riguarda la sorgente dopo i tuoi suggerimenti sono indeciso tra H/K cd970 e Marantz (CD6002 o CD5001ose).
Sono invece proprio in crisi sui diffusori: avevo deciso per le RF-10 ma hanno una banda passante che parte dai 59Hz e ho paura che sia scarsa per basso (le note più gravi sono circa 40Hz per un 4 corde e 30Hz per un 5 corde, mi pare) o pianoforte; do troppa importanza ai numeri o i miei timori sono fondati?
Non vorrei comprare un subwoofer e preferirei spendere "bene" qualche euro in più per i diffusori piuttosto che doverli ricomprare in un futuro troppo vicino.
Mi illumini?
Grazie ancora per la risposta e per TNT-Audio.
Alberto - E-mail: albrt (at) libero.it

LC
Caro Alberto,
come lettore CD ti consiglierei l'Harman Kardon 970 oppure il NAD C521 o l'entry-level di Cambridge Audio...come budget più o meno ci siamo.
Per quanto riguarda la questione della risposta in frequenza dichiarata e le sensazioni all'ascolto il discorso è complesso, però una cosa va chiarita SUBITO: se un diffusore dichiara una risposta che parte da 59 Hz significa che, normalmente, a quella frequenza ci arriva con un'attenuazione di 3 dB. Tieni conto che un aumento di +3dB corrisponde ad un raddoppio della pressione sonora percepita!
Inoltre, il fatto che un diffusore sia dichiarato esteso fino a 59 Hz NON SIGNIFICA affatto che non riesca a riprodurre frequenze più basse!!! Saranno più attenuati rispetto all'emissione principale, ma i 40 Hz ci sono di sicuro. Per avere frequenze così basse non attenuate (specie i 30 Hz) temo tu debba rassegnarti a diffusori ben più ingombranti e molto più costosi. O un subwoofer (con altri problemi, però).
In alternativa puoi rinunciare ad un po' di qualità in favore della quantità. Ad esempio, sempre nel catalogo Klipsch, potresti optare per la meno "nobile" linea F: allo stesso prezzo della RF10 c'è il modello F-2, con due woofers da 16 cm ed una risposta dichiarata di 39 Hz a -3dB ed una sensibilità di poco superiore ai 95 dB. Sono ben 20 Hz in più, dichiarati dallo stesso Costruttore (e questo è importante, vedi più sotto).
C'è poi da dire che molto influenza l'ambiente d'ascolto e la disposizione del diffusore: proprio intorno ai 40-50 Hz ci sono le influenze più nefaste (pesanti "rinforzi" e/o gravi cancellazioni). In terzo luogo, c'è da pesare per bene i dati dichiarati: Costruttori meno seri dichiarano mirabolanti risposte estese fino a 20 Hz senza specificare con quale attenuazione, ad esempio!
In definitiva: se puoi ascoltare le RF-10...fallo e valuta se l'estensione in gamma bassa ti soddisfa oppure no. In caso di dubbio prendi le più "generose" F-2. O delle RF di litraggio più "importante"...ma usate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sorgente con 1000-1500 €
Caro direttore,
questa è la prima volta che scrivo alla rubrica e per prima cosa desidero ringraziare tutta la redazione per l'impegno della vostra rivista, costante fonte di notizie, ma anche fonte di sogni, a volte mi capita di leggere una recensione e di cercare di dare "voce" alla all'apparecchiatura che viene descritta... Probabilmente ho un lato da inguaribile sognatore! :-)
Il mio cammino verso il buon ascolto della musica è partito, diciamo, controcorrente con l'acquisto di un sistema HT:

Motivo?, presto detto, vedere film con il dolby-surround... Poi però è successo che di film ne vedevo sempre meno e ascoltavo sempre più musica! Quindi ho iniziato a collezionare un bel po' di cd. Ora ho una discoteca abbastanza fornita che copre quasi tutti i generi: dai concerti di Rachmaninoff a Dave Brubeck, passando per Bitches brew, A Love Supreme e Rage Against The Machine... sto citando a caso, non voglio fare torto ai tanti che non ho inserito...
Dopo la fase di arricchimento discoteca ho acquistato i nuovi diffusori: le Opera Seconda (89db, 4ohm, cabinet in sospensione pneumatica). Come carattere sono calde forse quasi tranquille, ma mi piacciono.
Poi è arrivata la sua recensione del Trends Audio, l'acquisto e il collegamento a lettore e diffusori... Il salto di qualità è stato semplicemente fuori scala di misurazione :-)! Come scrive nella sua recensione non sarà il miracolo assoluto, ma il rapporto pregi/difetti è talmente sbilanciato che è praticamente imbarazzante.
Semmai dei problemi del TA ne parlerò in un'altra mail, perché a questo punto il mio obiettivo è quello di dare al TA 10.1 una sorgente adeguata alla sua qualità e che sia adeguata anche alle Opera. Come dicevo prima i diffusori hanno un impostazione "morbida", quindi mi chiedevo se fosse il caso di accoppiare un lettore che sposasse questa stessa caratteristica, ma temo che ci sarebbe il rischio di esasperare troppo questo aspetto... e quindi forse sarebbe meglio un lettore relativamente più freddo e analitico?
Lei cosa mi consiglierebbe con un budget tra i 1000 e i 1500 euro?
Io ho fatto già qualche giro, ma non voglio limitare i suoi consigli... anche perché purtroppo, al contrario di quello che era avvenuto per la scelta dei diffusori, ho notato una certa riluttanza da parte dei commercianti a fare prove comparative sui CD. Un po' tutti si sono limitati per ora a farmi ascoltare (e non sempre) quello che avevano già montato e "pronto per l'uso" in quella fascia di prezzo.
La ringrazio per l'attenzione.
Saluti,
Giovanni - E-mail: nibby78 (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
non trovo l'abbinamento Opera Seconda / Trends Audio particolarmente azzeccato dal punto di vista dell'interfacciamento elettrico: i diffusori hanno una sensibilità che inizia ad essere un po' bassa per la poca potenza del Trends. C'è da dire che l'impedenza abbastanza tranquilla, seppur bassa (4 Ohm), consente al piccolo ampli di erogare una decina di watt contro i soliti 6 che eroga quando connesso a diffusori da 8 ohm nominali. Tenuto conto di questo, se la stanza non è grande ed i livelli d'ascolto non sono elevati, forse ci si può ancora stare.
Come sorgente per completare l'impianto punterei a qualcosa di neutro, tipo Rega Planet (ultima serie) o Apollo, Primare CD21, Cyrus CD6 o anche Rotel RCD 1072. Vedi cosa riesci a valutare tra questi prodotti.
Infine, noto con piacere che dopo una piccola ubriacatura a suon di effetti surround molti appassionati si stufano e tornano alla Musica ed al due canali. Se un effetto positivo l'Home Theater ha avuto sul mercato è stato quello di portare un impianto audio nella casa di molte persone. Una parte di queste, poi, si è resa conto che per ascoltare bene la Musica serviva altro che 5 cassettine sparse per tutto il salone ed un ampli tuttofare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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