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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Politiche di importazione
  2. Problemi d'immagine
  3. Un altro piccolo miracolo
  4. Fatica d'ascolto
  5. Nuova sorgente
  6. Soddisfazione, ambiente e qualità del software
  7. Suono affaticante e spigoloso
  8. Cinque impianti, zero soddisfazione
  9. Primo impianto in prima casa
  10. Minimonitor ed analogico

Re: Politiche di importazione
Ciao Lucio,
volevo fornire ulteriori elementi in risposta alle domande del
Vol. 441 della posta di TNT.

Anche ammettendo che la dogana abbia sbagliato i conti (mai successo in vita mia), i 25€ di tasse avrebbero portato il prezzo corrente a 149,78€, comunque il 12% in meno del prezzo corrente in Italia. Capisco che la domanda sia scomoda, Dott. Ventura, le assicuro che non è frutto della mente di una persona dedita a "strani sfoghi", ma di un acquirente consapevole, e la prego di considerarla come una effettiva richiesta di chiarificazione e di trasparenza rispetto ai prezzi finali praticati in Italia.
Quando si riferisce ad "elementi errati, incongruenti e confusi", sarebbe opportuno che chiarisca a cosa si riferisce.
I fatti sono questi: acquistare dall'estero, tasse incluse, è più conveniente che in Italia, per lo più a causa del dollaro debole rispetto all'Euro. Posso comprendere che il cambio più favorevole non determini un abbassamento "retroattivo" dei prezzi dei componenti acquistati in stock ma, prima o poi, gli acquisti in stock terminano.
Al successivo approvigionamento non accade, però, che i prezzi scendano in ragione del tasso più vantaggioso.
La plus valenza, dove va a finire?
Carlo - E-mail: cconsoli (at) iol.it

LC
Caro Carlo,
in attesa di una eventuale replica dal diretto interessato (magari scrivigli in privato), posso solo aggiungere che la nostra (mia, tua e di tutti coloro che hanno scritto in merito) posizione - pur se apparentemente polemica - è quella di persone che vorrebbero una vera crescita dell'HiFi in Italia, crescita che può avvenire soltanto con un riallinemaento dei prezzi su quelli che sono almeno gli standards europei. Di questo passo, con la crescente diffusione di informazioni via Rete, sempre più persone acquisteranno all'estero e ciò causerà una progressiva diminuzione degli operatori italiani del settore (cioé meno distributori e meno negozianti). Ciò, ovviamente, non è un bene per tutta la comunità.
Questa politica - che appare del tutto "trasversale" - adottata da molti importatori, in definitiva, danneggia i rivenditori i quali sono costretti spesso a ridurre i propri margini all'osso pur di riuscire a fare la vendita. Altre volte, quando sono disponibili per far eseguire degli ascolti al cliente, vengono sfruttati solo per il "servizio" (cioé per "conoscere" l'apparecchio) che poi viene acquistato altrove (online).
Mi piacerebbe che i rivenditori cominciassero a protestare contro questa dissennata politica del "prezzo italiano" che ormai, senza frontiere europee e con la moneta unica, è del tutto anacronistica e commercialmente suicida. E mi piacerebbe che protestassero contro il diffuso malcostume dei distributori che, saltandoli, vendono direttamente al pubblico, pur non potendolo fare.
In altre parole, per come la vedo, audiofili e rivenditori dovrebbero essere "alleati" nel chiedere prezzi all'origine simili a quelli che si trovano in altri Paesi europei. Tutto il mercato ne trarrebbe beneficio. Realisticamente, questa "alleanza" non ci sarà perché, in fondo, è meglio guadagnare il 20% su un prodotto che costa 1000 € piuttosto che su uno da 500 €. L'idea di vendere due prodotti da 500 al posto di uno da 1000, come ho già spiegato altre volte, è meno allettante di quanto sembrerebbe in principio. Non sono due pacchi di pasta, sono due apparecchi HiFi, cui fornire assistenza, garanzia, da ritirare in caso di upgrade e che comunque impongono un certo lavoro anche a vendita avvenuta nel caso che il cliente volesse fare altre prove. Da un certo punto di vista, avere a che fare con un cliente anziché due, con lo stesso identico guadagno, non è che sia una prospettiva attraente.
Lo so, sono discorsi che faccio da sempre, ma che evidentemente faticano ad entrare nella mentalità degli audiofili che immaginano che per un qualunque negoziante vendere molti apparecchi sia sempre meglio che venderne pochi :-)
Anche il discorso dei prezzi italiani troppo alti è da sempre che lo facciamo, a volte in maniera esplicita, altre volte "velata", ad esempio pubblicando nelle recensioni il doppio prezzo (italiano/paese d'origine) senza fare alcun commento. Quel che c'è di nuovo in questi ultimi tempi e che mi ha stimolato a scrivere i (primi) tre editoriali dedicati all'argomento, è il rapporto euro/dollaro, arrivato a valori mai visti prima.
In definitiva...nessuna scoperta dell'acqua calda, è che adesso quest'acqua sta diventando bollente e rischia di bollire i pesci.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Problemi d'immagine
Gentile Direttore,
da quando ho conosciuto il suo sito, per il quale le faccio i miei vivissimi complimenti, mi sono avvicinato al mondo dell'hi-fi per quello che è nelle mie possibilità, visto il mio grande amore per la Musica, tutta la Musica senza preferenze visto che provo emozioni ascoltando Pino Daniele, i Deep Purple o Oscar Peterson allo stesso modo e chiaramente il desiderio è quello di ascoltarla nel miglior modo possibile.
Il mio impianto era composto, già da qualche anno, da lettore e ampli Audio Analogue (Rossini e Verdi Settanta) e un paio di torri Canton Fonum 630 DC.
Da quando ho cominciato a... frequentarla on-line, ho cominciato anche a seguire i suoi suggerimenti per migliorare ciò che si ha in casa acquistando dei cavi che sostituissero i vecchi passando, un po' a occhi chiusi cioè fidandomi del negoziante, a VDH CS 122 Hybrid e Cambridge Audio Arctic e poi facendo qualche prova nel posizionamento dei diffusori e dell'arredamento con risultati positivi chiramente notevoli.
Essendo poi cresciuto con i vinili dei Beatles qualche tempo fa ho voluto farmi un regalo con un giradischi Pro-ject 9.1 con testina Grado Gold collegato con un cavo Monster Interlink 250 e lì è tornato fuori l'amore per il vinile (abbandonato per il supporto digitale) con quel suo suono che definirei naturale, VERO!
Vista la buona riuscita di questo piccolo upgrade mi sono autoconvito di farlo anche per ampli, i diffusori me li regalo per natale, ed è successo questo: dopo varie letture on-line ho preso un Musical Fidelity A5 (mi sembrava ottimo il rapporto qualità/prezzo) e con grande gioia sono corso a montarlo per sentirlo cantare e ho subito piazzato un disco (Gerry Mulligan meets Ben Webster LP Verve da 180gr.) che già sapevo suonare molto bene visto che è registrato ottimamente così mi godo il nuovo ampli e... meraviglia, la scena acustica era diventata molto ampia, sentivo i due prendere fiato per soffiare nei loro strumenti, anche aumentando il volume nessun disturbo, neanche una nota fastidiosa, insomma: mi piace. Passo quindi al CD e arriva la mazzata... scena sì larga ma attaccata alle pareti dietro le casse, assolutamente piatta, uniforme, dietro di me il silenzio, è tutto solo davanti a me e schiacciato al muro!
Cambio CD, passo da Count Basic a UB40, da Lou Reed a Paquito D'Rivera, da Finardi a Robben Ford ma non cambia nulla! Cosa è successo? Siccome in fin dei conti ho solo sfilato l'amplificatore vecchio per inserire il nuovo penso sia "colpa" del cavo Cambridge Audio tra lettore e ampli.
Ma possibile che ci sia tutta questa differenza? E' lo stato solido che suona così? Ho lasciato l'amplificatore acceso per giorni, ho giostrato ancora con i vari posizionamenti, ma nulla è cambiato, è sempre tutto lì attaccato alle pareti e non riesco a staccarlo!!! Preferisco una scena meno ampia ma più coinvolgente, con la Musica che mi avvolge. Insomma, vorrei fare aggiornamenti del mio impianto a piccoli passi (come vede) visto che non ho conoscenza di questo mondo e che il portafogli è quello che è, ma forse mi sfugge qualcosa!
Ha qualche buon consiglio da darmi? Con quale tipo di cavo potrei fare una controprova?
La ringrazio anticipatamento per l'eventuale risposta.
P.S. So che non avete pubblicità sul sito ma volevo suggerire, se possibile, agli amanti del vinile il sito http://store.acousticsounds.com/ io mi sono trovato molto bene e c'è una buona scelta.
Grazie ancora,
Francesco - E-mail: f.matani (at) tiscali.it

LC
Caro Francesco,
è difficile confrontare l'immagine prodotta da un buon analogico con quella di un lettore CD. Tuttavia, la grande differenza che riferisci è in effetti un po' strana. Tanto per eliminare il dubbio "cavo di segnale" e visto che il vinile ha un'ottima immagine con il Monster Interlink 250...perché non provi a collegare il lettore CD con questo cavo e l'Arctic lo sposti sull'analogico? Potrebbe essere una prova istruttiva. Qualora dovesse fallire mi rassegnerei all'evidenza e cioé che il tuo analogico, almeno dal punto di vista dell'immagine, batte il digitale. L'ampli è chiaramente incolpevole, visto che con un'altra sorgente (il vinile) riesce a ricreare l'immagine che tu desideri.
Fatte queste osservazioni, però, vorrei aggiungere una riflessione. Non riesco a capire bene cosa tu intenda per suono che "avvolge". L'immagine riprodotta da un buon impianto stereo si ricrea intorno ai diffusori, spesso nello spazio dietro di essi e davanti ad essi, poi lateralmente e pure un po' al di sopra, se siamo fortunati. Non capisco cosa tu intenda quando dici che non c'è suono dietro di te...non è mica un surround! :-)
D'altra parte, situazioni particolari a parte, quando si va ad un concerto dal vivo (acustico o amplificato che sia) non siamo esattamente "immersi" nel suono ma questo è là, davanti a noi, sul palco. Poi, certo, ci sono le riflessioni delle pareti che si fanno sentire però...da come lo descrivi, questo suono "avvolgente" sembrerebbe quello di un impianto in controfase. Una prova che potresti fare è, per l'ascolto del CD, scambiare i cavi delle casse (positivo con negativo). Anche questo esperimento potrebbe aiutarti a capire.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Un altro piccolo miracolo
Caro Lucio,
chiaramente il titolo che ho volutamente scelto per questa mia breve lettera è come sempre relativo alla fascia di prezzo a cui appartiene il prodotto: si tratta del pre phono TProgress PM-06 che ho acquistato qualche giorno fa presso la BVM Computers di Trezzano sul Naviglio (a pochi chilometri da casa mia) per 36 euro (30 + iva).
A mio avviso si tratta di un buon preamplificatore, sia dal punto di vista costruttivo, sia da quello tecnico: abbinato al piccolo T-Amp, al mitico Thorens TD 160 e ai diffusori Indiana Line TH 370 (purtroppo da poco fuori produzione), ha mostrato da subito interessanti doti, rispettando tutti i parametri di un suono ad alta fedeltà.
Attualmente il mio "sistemino" è composto da:

Come vedi, niente selettori d'ingresso: all'occorrenza stacco dal T-Amp il connettore cd e vi inserisco l'altro del pre phono (operazione semplice, che garantisce totale assenza di rumore). Ancora una volta, semplicità, pochi soldi ma tanta buona musica.
Sperando che questa lettera possa essere utile a tanti altri giovani che come me non vogliono rinunciare all'analogico, un caro saluto.
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
non conosco il pre fono che citi, pertanto ti ringrazio per la segnalazione. La tua rientra a pieno titolo nella categoria delle lettere per il nostro consueto "Angolo dell'Ottimismo" che di tanto in tanto salta per via della selezione che eseguo sulle tante lettere che arrivano.
Grazie del feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Fatica d'ascolto
Carissimo direttore, ti ringrazio delle piacevoli ore di buona musica che mi permetti di trascorrere grazie ai tuoi preziosi consigli. Pensa che anche mio figlio di sette anni ha gradito a tal punto che ascolta la suo musica preferita (Bach) con la luce spenta ....... diventerà un audiofilo impallinato?
Ti scrivo, come al solito, per chiederti qualche consiglio.
Partiamo da questa affermazione: "Un buon impianto è quello che fa suonare decentemente un po' tutti i dischi". Il mio problema è questo: con alcuni CD avverto un po' di fatica di ascolto il che genera insoddisfazione. Effettivamente le incisioni di tali CD sono un po' squilibrate verso le frequenze medio-alte e perdono quella corposità che le frequenze medie e medio-basse conferiscono al suono. Desidererei, se è possibile, qualche consiglio per correggere tale lacuna, ben consapevole che il suono finale è pur sempre un compromesso.
Le elettroniche poggiano su un TNT-Flexy ed i diffusori su stands TNT-Ernesto a cui ho eliminato le punte superiori rivolte verso il diffusore. L'impianto è composto da lettore CD Rotel RCD06, ampli Rotel RA06, diffusosi Aliante Moda PF, cavo di segnale Monster M1000, cavi di potenza Monster XP (ho dovuto togliere i cavi TNT-TTT perché il problema era ancora più evidente) e cavi di alimentazione TNT-Merlino CD. Ho curato la disposizione delle casse, rivolte verso il punto di ascolto, apice di un triangolo di circa 2 mt per lato, e distanti dalle pareti posteriori e laterali di almeno 70/80 cm circa. Tappeti, cuscini, tende e divani ci sono tutti, manca un "quadro" che mi sto autocostruendo da appendere sul divano, utilizzando materiale fonoassorbente (manderò una foto), momentaneamente sostituito da un grosso telone.
Indubbiamente i Rotel sono asciutti sul medio, per cui ho pensato che il problema potesse risiedere nell'accoppiamento elettroniche/diffusori ed ho incominciato la ricerca del colpevole. Con i miei diffusori sono andato ad ascoltare il Puccini SE Remote ed il Musical Fidelity 3.5: ho notato che col primo il suono aveva perso quella dinamica e quella velocità che lo caratterizzava, mentre il secondo non sembrava risolvere il problema. Ho chiesto ed ottenuto di poter ascoltare il Puccini a casa: lo farò appena ....... l'ernia al disco me lo permetterà (che figura per un aspirante audiofilo!). Un altro commerciante (che pure me li farebbe ascoltare a casa, dopo un primo ascolto in negozio con i miei diffusori), mi ha proposto, l'accoppiata YBA lettore CD e ampli (mod. YC201 e YA201), dicendomi che non perderei, differentemente dal Puccini, la dinamica, la velocità ed il punch cui sono tanto affezionato ed in compenso avrei un suono più caldo ed analogico.
Ti chiedo:

  1. Cosa devo aspettarmi dalle elettroniche YBA? (sai, prima di ascoltarle con le mie casse, "l'ernia" mi spinge a farti questa domanda).
  2. Ho pensato bene ad ascoltare altri amplificatori o la causa potrebbe risiedere nel lettore? In altri termini, chi influisce maggiormente sul risultato finale, il lettore o l'ampli? Potrei cioè tenermi l'ampli con le sue caratteristiche e vagliare qualche lettore.
  3. Trattandosi di sintonia fine dell'impianto, hai qualche consiglio da tirar fuori dal tuo cilindro?
  4. O sto cercando un suono più analogico che forse le elettroniche citate non sono in grado di darmi?
Qualche amico mi ha detto di provare un NAD, ma so che a te i side-grade vanno di traverso. Il mio budget è di € 1.500,00 per singola elettronica che se risparmiate e dirottate verso il software sarebbe ancora meglio.
Se di interesse generale, vorrei far presente che i cavi screenflex S2 non sono più marcati Pirelli in quanto quest'ultima ha ceduto la divisione cavi alla Prismyan S.p.a.(www.it.prysmian.com) ed è a catalogo di questa azienda. A tal proposito si veda: (www.it.prysmian.com/it_IT/cables_systems/energy/catalog_prices/pdf/cavi/FR2OHH2R.pdf). E' possibile anche consultare i distributori in Italia: (www.it.prysmian.com/it_IT/cables_systems/dealers).
Il cavo reca il codice FR2OHH2R che individua il prodotto anche per altre aziende che producono quello avente le stesse caratteristiche (cavi di segnalamento e controllo), quali Baldassari, Fanton S.p.a. (www.fanton.com/index.php?lang=it&area=ambra90&categoria=A1-070).
Mi scuso con i lettori per la mia prolissità, non vorrei aver abusato troppo della loro e della tua pazienza, ma volevo farti sapere come mi sto muovendo ed ho bisogno di un confronto ......in corso d'opera. Mi rendo conto che il problema è personale, per cui ugualmente ringrazio te per il tempo che vorrai o non vorrai dedicarmi,.....sgridata compresa!
Con stima,
Maurizio - E-mail: maurizioferrara1965 (at) libero.it

LC
Caro Maurizio,
grazie per la segnalazione relativa al cavo "base" da usare per i nostri cavi di alimentazione autocostruiti.
Per quanto riguarda il fatto che il tuo impianto non suoni bene tutti i dischi ...temo debba rassegnarti, neppure il mio ci riesce :-)
Ci sono alcuni dischi, una piccola percentuale certamente, dai quali non si riesce a tirar fuori niente di buono. Non so quanti siano i dischi della tua collezione che proprio non riesci a far suonare bene, ma tieni conto che una certa percentuale è abbastanza "fisiologica", specie se si tratta di incisioni pop/rock.
Mi sembra di capire che, comunque, tu lamenti una certa mancanza di bassi ed una predominanza di medio-alti. Molti dischi sono incisi così, è un fatto della vita cui occorre rassegnarsi. Comunque puoi provare tante strade, prima di arrivare alla completa rassegnazione :-)
Tra CD ed ampli, io proverei dapprima a sostituire l'ampli. Un nome che mi viene in mente che potrebbe farti fare un consistente salto in avanti è Naim, con l'integrato Nait 5 (o 5i) da cercare magari usato. Un'altra possibilità potrebbe essere rappresentata ancora da Audio Analogue, ma non il Puccini, piuttosto il Maestro, anche questo da cercare usato. Non dimenticherei AM Audio, se hai la possibilità di valutare gli integrati di Vigevano coi tuoi diffusori.
Sono un po' sorpreso dal consiglio del negoziante in relazione a YBA. Non mi pare che il suono di questa Casa sia mai stato votato alla morbidezza ed al calore. Anzi, il vecchio Integré (predecessore dell'attuale YA201 che non conosco) è sempre stato considerato un ampli piuttosto precisino, molto trasparente e, semmai, leggermente freddo. Visto però che una prova è possibile farla, perché non verificare il tutto coi propri diffusori? E' chiaro comunque che, trattandosi di elettronica di ben altro livello, il confronto col tuo attuale Rotel è semplicemente improponibile.
Nel frattempo che fai qualche altro ascolto...leva i Monster XP dal tuo impianto. Prova con qualche Monster di livello più elevato (serie M), l'impronta sonora dovrebbe rimanere immutata, ma diversi parametri dovrebbero migliorare non poco (l'XP è veramente un cavo da "primo impianto").
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente
Caro Lucio,
la ringrazio per la pronta risposta e per i consigli, avendo un po' di tempo a disposizione ho subito cercato di metterli a frutto e ho fatto qualche bel giro!
Ho trovato con facilità sia il Rotel che il Primare, mentre ancora non ho trovato un rivenditore per il Rega del quale sono molto curioso... I negozianti che ho visitato hanno, giustamente, fatto il loro lavoro :-) e mi hanno proposto delle alternative, tralascerò quelle che sforavano di troppo il budget:

e in un altro negozio: Che ne pensa di questi consigli che ho ricevuto? Il M-F serie X mi è sembrato interessante, ma purtroppo non ho potuto ascoltare il Rotel.
Ora però devo confermare le sue perplessità riguardo all'abbinamento Opera Seconda / TA. La qualità del TA c'è e fortunatamente si sente, ma purtroppo in certi passaggi musicali "movimentati", per esempio un pezzo sinfonico, non può fare miracoli e va in difficoltà... D'altronde le mie Opera sono forse anche pretenziose come richiesta di corrente. Al contrario in una tipica composizione jazz se la cava alla grande...
Il livello di pressione acustica comunque in media è soddisfacente, ma non eccellente e a volte alcuni brani meriterebbero più forza... non sono per "sparare la musica forte" ma in alcuni momenti ci vuole energia per rispettare il brano musicale. E' chiaro che non ho comprato le Opera nell'ottica di abbinarle al piccoletto, ma il desiderio di ascoltarlo era troppo forte. Ora però che devo fare?
La qualità del TA la conosciamo e assuefarsi è inevitabile! Penso che al momento non potrei mai passare a qualcosa di notevolmente inferiore...Io avevo pensato ad un secondo TA (il costo del TA 10.1 aiuta in questo senso). Ma risolverebbe qualche problema o ne creerebbe degli altri? Per esempio dovrei prendere un pre e non avendone mai comprato uno andrei alla cieca e sarei obbligato nuovamente a chiederle qualche consiglio :-)
Oppure mi consiglierebbe direttamente una nuova amplificazione? Devo dire che al momento non saprei dare un budget preciso a questa spesa, l'unica cosa a cui punto è mantenere un livello di qualità paragonabile quindi so che dovrei spendere almeno 10-15volte il prezzo del TA 10.1.
Fermo restando che al momento il primo obiettivo è (e rimane) la scelta di una nuova sorgente, seguito dal giusto periodo di ascolto... meglio non mettere troppa carne al fuoco.
La ringrazio per l'attenzione, e spero di non aver abusato della sua disponibilità.
Saluti,
Giovanni - E-mail: nibby78 (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
per ora mi concentrerei solo sulla sorgente, per "sdoppiare" il TA 10.1 c'è sempre tempo. Comunque, nell'ottica di un possibile biamping con due TA 10.1 prenderei una sorgente che avesse l'uscita regolabile, così da rendere, almeno in un primo momento, superfluo il pre. Si potrebbero configurare i due TA 10.1 come finali e pilotarli con l'uscita regolabile del lettore CD. Tra quelli elencati, se non ricordo male, non c'è un modello che disponga di questa caratteristica. In ogni caso, non farne una questione di primaria importanza, il Trends Audio, se insufficiente coem potenza, può anche essere sostituito (con altro budget, però!).
Tra l'altro, risparmiando un po' col CD potresti pensare già da subito ad un integrato più potente.
Ora esistono anche amplificatori integrati "finiti" (non kit) dotati di tecnologia in Classe D di potenza più elevata. Mi riferisco, ad esempio, al
T-HiFi Power TI s ed al KingRex T20 che proviamo questa settimana con esiti estremamente lusinghieri. Il costo di questi amplificatori si aggira sui 400 €. Hanno l'impronta sonora del TA 10.1 ma tanti watt in più. Facci un pensierino.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Soddisfazione, ambiente e qualità del software
E' giunto il momento per ringraziare tutto il Tnt Team.
Circa un anno fa, capitando su questo sito, ho fatto il primo passo in questo nuovo modo d'ascoltare musica, o forse nel modo corretto d'ascoltarla. E' una vita che sento su supporto e dal vivo tanta tanta musica, e la possbilità di ascoltarla in maniera così soddisfacente è per davvero una gran goduria.
Quel che credo sia davvero importante è comprendere che ogni componente, dal top di gamma all'entry level, non è che un anello di una catena molto più lunga e complessa dove l'audiofilo ha una limitata, ma importante, possibilità di intervento. In quest'anno non ho fatto altro che, seguendo i preziosi consigli del Sig.Cadeddu e C., cercare di mettere nelle condizioni ottimali di lavoro i vari apparecchi.
Quanche intervento acustico sulla stanza d'ascolto, i cavi dei diffusori e alimentazione su progetto tnt, 4 piedini d'ottone riciclati da uno scarto d'officina sotto il cd, una lunga lotta all'ultimo sangue sulla posizione delle casse: il tutto praticamente a costo quasi zero.
Ora il piccolo impiantino entry level suona in modo stupefacente: si sente tutto correttamente o quasi :-), almeno al mio orecchio, anzi alle volte fin troppo ! (=sentire il rumore dei pedali di un piano è divertente all'inizio mai poi ti viene da maledire un po' il fonico di presa), con i diffusori praticamente scomparsi, le voci per me perfette ed un palcoscenico davvero soddisfacente. All'inizio non era davvero così!
Certo quando il volume è a livelli areonautici il suono s'impasta un po': e ci mancherebbe :-) !
Tutto ciò rende ancora più evidente come, tra le varie incisioni, esistano abissi qualitativi gigateschi. E si resta sorpresi da come incisioni di professionisti affermati siano fatte in modo così approssimativo. Ancora una volta Mr.Cadeddu ha perfettamente ragione nell'affermare che molta produzione musicale contemporanea sia affetta dal mal di compressore, unito spesso al motto "suoniamo fortissimo tutti insieme così vien fuori un tal pastone che nemmeno un finale dal costo automobilistico riesce più a scindere nelle componenti originali!".
In questi giorni oltrettuto me venuta un po' di frenesia da Trends Audio TA10.1: la curiosità è davvero tanta e il costo accettabilissimo. Però con quei 170 € o giù di lì ci faccio entrare almeno una decina di Cd: mi sa che aspetterò ancora un po'.
Intanto grazie a Tnt e complimenti al direttore per il V6: gran bella musica pure quella !
Andrea - E-mail: a.lusetti (at) rettificalasagni.it

LC
Caro Andrea,
ti ringrazio per il feedback. I "piccoli interventi" per l'acustica ambientale, come dici tu, spesso sono più efficaci di grossi investimenti in elettroniche o diffusori. Se diamo all'ambiente almeno il 50% della responsablità di ciò che ascoltiamo, si capisce bene che anche un piccolo intervento migliorativo in quest'area possa produrre risultati estemamente evidenti all'ascolto. La mia nuova sala d'ascolto è passata da "inascoltabile" a "ragionevolmente buona" nel giro di qualche mese di esperimenti. L'impianto è rimasto invariato!
Per quanto riguarda poi la qualità delle incisioni, non posso che ribadire un concetto già espresso più volte: più l'impianto è buono e più si sente la "distanza" tra una buona incisione ed una mediocre. Si crea una sorta di "effetto dilatazione" delle distanze che fa capire quanto il software influisca sulla resa di un qualunque impianto. Un buon sistema può far suonare meglio i dischi scadenti ma allo stesso tempo aumenta il divario tra questi e quelli buoni. Il risultato è che, nonostante la situazione generale sia migliorata per TUTTI i dischi, si fa fatica ad accettare la nuova "scala" di distanze tra un'incisione ed un'altra. Un impianto scadente uniformizza tutto e fa suonare tutto uguale. Il cattivo e l'eccellente diventano entrambi mediocri. C'è anche chi preferisce così. Peccato che lo scopo dell'HiFi sia quello di mettere in luce le differenze, non di nasconderle.
Grazie per il prezioso spunto e stai sintonizzato,
Lucio Cadeddu

Suono affaticante e spigoloso
Gentile Direttore,
Mi chiamo Stefano da Treviso, da un po' di mesi ho messo in piedi tale impianto audio:

Il tutto suonante in una stanza da 4x5 metri, il mio genere di musica che ascolto è generalmente il rock (soprattutto Pink Floyd e Dire Straits) e musica anni 70, le casse sono poste tra loro a circa 3 metri e a 70 cm dal muro, direzionate verso di me con un incrocio circa davanti a me.
Vengo al dunque, il suono mi risulta in generale affaticante e spigoloso sui medio alti quindi fastidioso, le voci un po' confuse e indietro .... e un po' di carenza sulle basse frequenze (che comunque dovrei risolvere con l'upgrade dei diffusori al modello reference monitor plus con un woofer in più).
Deduco dalla mia piccola esperienza che principalmente sia il lettore cd e sinto la causa di questo affaticamento (non all'altezza del rimanente catena), avrei in mente di sostituirlo con uno dei lettori tra cui ho tratto informazioni con i miei gusti musicali (audia two, naim cd5i- naim cd5x, rega apollo, esound cd-5e, marantz 15, cec 3300). Dal lettore cd prediligo la dinamica musicalità abbastanza il dettagliato e caldo, questo visto il genere ascoltato.
La scelta ricadrebbe sia nell'usato che nel nuovo con un massimo di circa 1500 euro.
L'amplificatore Norma è un buon amplificatore (ben recensito da TNT-Audio) riesce ad estrarre molti dettagli ... ma non riesco a capire se con il genere di musica che ascolto sia adatto !(alle volte sembra sovraffollato di dettagli) o se il problema sta tutto nell'interfacciamento delle elettroniche!
Rivenditori nelle mie zone ce ne sono pochi e non ben assortiti in tutto questo contesto cercherò di fare delle prove di ascolto.
Gradirei un suo aiuto per la sua professionalità in merito al eventuale cambio lettore cd o altro, spero di essere stato esauriente sulla descrizione e complimenti per il lavoro svolto.
Grazie,
Stefano - E-mail: sonegoste (at) tiscali.it

LC
Caro Stefano,
secondo me il lettore CD è assolutamente non colpevole per ciò che senti. Tutto possiamo imputare alle elettroniche NAD ma non che siano spigolose ed affaticanti. Il problema sta chiaramente altrove. Purtroppo non conosco i tuoi diffusori autocostruiti, sei sicuro che questa forte caratterizzazione che senti non sia invece dovuta ad essi? Il progetto è affidabile, sei sicuro di averlo realizzato correttamente?
In ogni caso, quando sento parlare di "medio-alti in eccesso e fastidiosi", "bassi carenti" e "voci confuse" in generale la diagnosi è sempre la stessa: cattiva acustica ambientale. Questi difetti che lamenti sono il chiaro segnale di un ambiente troppo riflettente, in genere spoglio e/o geometricamente inadatto. Le dimensioni 4 x 5 che citi non dicono molto senza specificare l'altezza del soffitto, inoltre non descrivi l'arredo. Prima di spendere inutilmente quei 1500 € in una nuova sorgente che NON risolverà il problema, fai un pensierino all'ambiente e/o a provare diverse disposizioni dei diffusori.
Solo nel caso in cui l'ambiente fosse "adatto" ed avessi fatto tutte le prove di posizionamento alternativo possibili penserei ad un cambio di elettroniche. Tra i candidati che elenchi vedrei bene un lettore Naim o Rega.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cinque impianti, zero soddisfazione
Egr. direttore,
ho trovato per caso la Vs. rubrica e sono rimasto colpito dalla disponibilità e trasparenza che evidenziate nei riguardi delle richieste dei lettori. Perciò mi sono permesso di chiederLe delle informazioni in merito ad alcuni miei dubbi, più precisamente:

Devo aggiungere che, prima dell'acquisto, feci prove d'ascolto di vari apparecchi con diverse casse in negozi attrezzati e notai un suono (relativamente) morbido e potente di questo ampli con le casse Bose 601.
Oggi, a distanza di anni, non riesco più ad apprezzarne il suono???!!!; preciso che ho provato a cambiare cavi di segnale, ovvero di potenza, ma in ogni caso il suono non mi sembra più né caldo, né dettagliato e con una scarsa profondità d'immagine.
Nella consapevolezza che non ho comprato un vecchio Marantz, né un amplificatore della serie Music Link, ovvero non ho comprato un valvolare e, di conseguenza non posso pretendere un suono d'altri tempi, Le chiedo di consigliarmi (senza per forza cambiare l'amplificatore) se devo cambiare le casse, la sorgente o entrambi? Eventualmente, anche consigliarmi su che prodotti comprare per rendere il suono più caldo e un suo qualificato e sempre onesto parere sulla qualità di questo ampli.
Inoltre, avrei bisogno di capire se mi conviene aggiungere un altro sm 80 (a trovarlo!) e quali vantaggi reali potrei sentire dal suono che ne sortirebbe dai finali trasformati in mono.
Preciso che ha casa ho altri impianti e ognuno suona bene a suo modo! Cioè quello che ha il suono caldo non è dettagliato, quello che ce l'ha più freddo è dettagliatissimo. Quello che poi mi stupisce di più in relazione alla tipologia e prezzo (è un prodotto per le colonne sonore multi-canali!!!???) è addirittura quello audio video della Marantz??? Questo amplificatore, se messo in collegamento digitale e by-passando i controlli di tono, pare che abbia un suono caldo (quasi si avvicina a un valvolare)??? Insomma, ora non ci capisco più nulla????
I miei altri impianti sono:
  1. Un vecchio marantz Pm 450 e marantz PM 550 DC con piatto TT 6200, piastra relativa e radio ST 510 sl; legato a casse Dali concept 2;
  2. Un vecchio marantz Pm 750 DC con radio St 450 sl, piastra relativa e normalissime casse JBL;
  3. Un marantz AV SR 7000 con dvd Sony 7700 con casse JBL Nordridge E 50 per i canali frontali , JBl per i posteriori, Kef per il centrale e Tannoy per il sub, collegato ad un tritubo (e questo è quello che suona più caldo se lo collego alle casse by-passando i toni dell'ampli e la decodifica Sony- che peraltro è proprio scadente -???????) Preciso che quest'ultimo lo sento in una taverna;
  4. Un Pioneer serie Reference C73 pre e finale con le varie piastra, cd e radio della stessa serie, nonché piatto Technics e casse EV serie 80 (inadeguate lo so), ma non mi piace come suona neanche l'ampli!
Non ci capisco più nulla!
Se le è possibile darmi ascolto, mi dia delle dritte per migliorare il suono dell'impianto Marantz sc 80 sm 80 (a cui sono più legato affettivamente e si trova in un salone di 10 x 5m con lunghe tende alle finestre, divani doppi, mobili e tappeti e parquet) senza che debba di nuovo sostituire l'ampli, sapendo che poi non mi convincerebbe non appena ne sentissi un altro di buona qualità!? Proprio per il fatto che vivo un periodo in cui non riesco più a digerire amplificatori che non generano un suono morbido e vellutato. Insomma, un suono d'altri tempi senza dover spendere decine di migliaia di euro!!!!!???? Un volta spendendo relativamente meno si potevano trovare ampli con un suono più caldo e meno fastidioso?!
Ho sentito al Top Audio il Marantz Pm 7001 KI o 7000 (non ricordo bene) con annesso sacd. Mi sembrava che suonasse stupendamente morbido, vellutato, chiaro, dettagliato (forse mancava di un pizzico di profondità e potenza, ma è un ampli da 999 euro !!!!!!!! e, mi sembrava che suonasse molto più presente e morbido del M. Intosh pre e finale da svariate decine di migliaia di euro di differenza di costo presente al Top Audio!!!!!!!! Chi l'ha collegato??????? Ma come è possibile!!!!!!!!??????? Non ci capisco più nulla???
Sono diventato relativamente sordo????? Mi aiuti a rimettere le idee in chiaro senza dover fare un mutuo per sentire della musica discretamente????
La ringrazio comunque e infinitamente.
Distinti saluti.
Massimo - E-mail: infocom (at) osirc.it

LC
Caro Massimo,
una domanda sorge spontanea: ma che te ne fai di cinque impianti diversi? Sono sistemati in cinque ambienti diversi? Perché non vendere il surplus ed acquistare un UNICO impianto "serio"? Inoltre, perché non provi a fare dei mix & match di tutti i componenti possibili? Magari alla fine qualche combinazione che ti soddisfa la trovi a costo zero. Devo dire che purtroppo, a fronte di tanta potenza di fuoco (leggi: numero di componenti presenti in casa) la qualità di ogni singolo pezzo è invero medio-bassa. Quale sia l'utilità di un siffatto "percorso" mi sfugge. Con la stessa spesa avresti potuto acquistare un singolo impianto stereo di velleità veramente high-end. Meglio uno MA BUONO che 5 così così, non ti pare?
Per quanto riguarda l'impianto - credo - principale potresti lasciare al loro posto le elettroniche che non sono malvage (aggiungere un finale non ti aiuterà) e, magari, sostituire i diffusori, andando a cercare qualcosa di buono nei cataloghi Opera, Chario, ProAC. L'ambiente è peraltro molto grande, probabilmente causa qualche riflessione di troppo. Un salone di 50 mq richiede - per essere sonorizzato a dovere - diffusori non piccoli. Se vogliamo anche la qualità, insieme alla capacità di sonorizzare bene spazi ampi, i costi lievitano molto rapidamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto in prima casa
Gentilissimo Direttore, credo lei sia già da tempo abituato a ricevere ringraziamenti ed elogi; i miei sarebbero solo alcuni tra i tanti. Tuttavia non posso esimermi dal ringraziarla perchè la sua opera fa' sì che l'acerbo e smisurato entusiasmo di un neofita non brancoli nel buio o peggio, non si bruci attraverso orientamenti sbagliati.
Per quanto mi riguarda, sono sempre stato un "musicofilo"; la musica per me non è mai stata sottofondo per altre attività, ma ascolto ragionato e pieno coinvolgimento, ma ascolto di qualità? Da quando ho scoperto che c'è un vero modo di ascoltare musica, il mio "compattone" rimane spesso spento, ed io attendo trepidante; cosa?
Che vengano completati i lavori nella mia nuova abitazione, nella quale potrò finalmente allestire il mio impianto. Quella che sarà la sala d'ascolto, sarà anche una normalissima sala e basta per la mia amata; tuttavia le ho lasciato carta bianca su altre stanze, per guadagnarmi una certa libertà su questa. Quello che mi lascia pensieroso, (e mi scusi se le è capitato di rispondere già a casi del genere), è che siamo in un sottotetto con travi in legno a vista: le dimensioni sono metri 7X4, dove i due lati lunghi 7 metri sono anche quelli basso e alto, rispettivamente 1,90 e 3 metri; i lati corti sono quelli a spiovente, lunghi 4 metri. Inoltre il pavimento sarebbe un laminato flottante, quindi galleggiante.
Di massima la disposizione studiata (dipendente anche da fattori non audio, tipo la morosa), come da schema allegato, è quella con i diffusori sul lato lungo e basso ed il punto d'ascolto nel lato alto. Ciò può rappresentare un problema? Devo ripensare una disposizione alternativa?
Poi, dovessi buscarmi la "audiofilite acuta", al di là del miglioramento dei componenti, la situazione ambientale permette reali successi in interventi futuri? Perchè non credo di poter upgradare la casa, con la mia amata che le verrebbe di upgradare me, capisce?
Mi scusi se le pongo un'ultima domanda: sono solo all'inizio della fase ascolti; sono stato colpito dalle klipsch F3, il fatto del reflex anteriore sarebbe buono per la distanza limitata che potrei permettermi dalla parete? In definitiva ce le vede in questo ambiente, con una distanza del punto d'ascolto dalla linea dei diffusori per forza di cose ridotta, magari in abbinamento ad elettroniche nad (ampli nad C325 bee lettore nad C542)? Si accettano suggerimenti alternativi.
La musica sarebbe molta sinfonica ed anche rock sinfonico progressive.
Mi scuso per la prolissità, ma i dubbi sono tanti.
Un infinito grazie,
Marco - E-mail: marcowolf (at) alice.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
la disposizione non sembra, in linea di principio, particolarlmente "castrante", certo è che hai la possibilità di fare prove sul campo ben più efficaci dei consigli che posso dare io da remoto. Potresti, ad esempio, ruotare l'impianto di 90 gradi e metterlo su uno dei due lati corti. Sarebbe un esperimento istruttivo.
Non capisco perché parli di ridotta distanza dei diffusori dalla parete posteriore...a me sembra tu abbia ampi margini di manovra, invece. La questione del reflex anteriore è, comunque, irrilevante. A meno che la parete non sia veramente a pochi cm dal diffusore, che il reflex sia anteriore o posteriore non fa grande differenza. L'avrò scritto un migliaio di volte: la parete posteriore non influenza il comportamento dello sbocco del reflex (a meno che i diffusori non siano quasi incollati alla parete) ma influenza il comportamento globale del diffusore in gamma bassa e medio-bassa. Le riflessioni precoci, poi, sporcano il contenuto della gamma medio-alta e, ovviamente, distruggono la possibilità di avere una scena ben sviluppata in profondità.
Non vedo controindicazioni per le Klipsch F3, anche se ti consiglierei di ascoltare almeno 3-4 diffusori diversi prima di scegliere. L'abbinamento con le elettroniche NAD lo vedrei bene, comunque.
Quel che mi sfugge, tuttavia, è questo pensare a futuri upgrade PRIMA ancora di possedere un impianto ed una casa finita dove posizionarlo. Se non è masochismo questo, ditemi voi cos'è. Scegli il primo impianto, prenditi un anno per capire come posizionarlo al meglio e per capire come suona, poi e soltanto poi, in caso di insoddisfazione, potrai pensare ad eventuali upgrade.
Poiché mi sembra che comunque tu ti lasci sufficiente libertà di posizionamento e di arredo, non vedo limitazioni intrinseche alla raggiungibilità di obbiettivi anche molto elevati, se questo ti fa star più tranquillo.
Infine, visto che la casa è in fase di costruzione, pensa a far realizzare una linea elettrica dedicata per l'impianto (ne ho parlato più volte su questa stessa Rubrica).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Minimonitor ed analogico
Egregio Lucio, ancora complimenti per la serietà, competenza e passione con cui gestisci il tuo sito, volevo tenerti informato sulle evoluzioni del mio modesto impianto, adesso te lo descrivo nella speranza che ti ricorderai di me:

Possiedo anche un impianto vintage composto da bobine Teac A-3440 e sintoampli Marantz 2225, vorrei completarlo con una coppia di mini monitor, per cui aspetto tuoi suggerimenti in merito (ti raccomando: devono essere proprio mini per posizionarli sulla scrivania sennò mia moglie chiede il divorzio).
Nel seguire il tuo consiglio di sostituire l'Aeron ho trovato su eBay a 500 euro un Accuphase E-206, in questi mesi di utilizzo mi sono fatto l'idea di una macchina validissima sia sul piano della sonorità pilotando al meglio le 805S con una punta di morbidezza che ben si sposa con il carattere rivelatore delle B&W, che su quello della versatilità essendo dotato tra le altre cose di un'eccellente uscita cuffie, e di musica in cuffie ne ascolto parecchia.
Certo non ha le pretese di un impianto hi-end ma mi permette di ascoltare al meglio la musica preferita secondo le attuali possibilità finanziarie. Sempre su eBay ho comperato per una cinquantina di euro una testina MC Sony XL-MC1 con uscita 0,2 mV risposta in frequenza 10-30 Khz separazione 26 dB stilo in diamante ellittico, preciso che la testina è assolutamente nuova fondo di magazzino a detta del venditore, sulla confezione piramidale nera c'è la dicitura "Sony Altmark" ne hai mai sentito parlare?
Dopo aver risolto problemi di accoppiamento con il braccio del Technics con pesi supplementari per aumentarne la massa, all'ascolto si è rivelata musicale rilassante e bilanciata su tutte le frequenze, superiore ad altre mie testine tipo Shure M97xE, Pickering XV-15/625E, accoppiata direttamente al pre phono (eccellente) dell'Accuphase non fa rimpiangere molto la DL-103 se non per una dinamica appena limitata rispetto al riferimento.
Credo che il nostro hobby sia bello anche per questo, divertirsi a sperimentare e soprattutto ascoltare Musica senza spendere una fortuna, che ne pensi?
Concludo concordando secondo il mio modesto parere con l'ottima recensione dell'SL-1200 sul sito, è veramente una gran macchina che costa poco e dà tanto, fosse costruita da nomi dell'olimpo hi-end costerebbe con uno zero in più, mia moglie l'altro giorno mi disse: "perché due giradischi? Vendine uno per fare spazio" ma l'idea di separarmi da uno dei due mi fa stare male, amo il vinile alla follia penso sia uno degli aspetti più coinvolgenti dell'Alta Fedeltà per chi ha i capelli bianchi come me ed è cresciuto con i dischi neri, ringrazio alcune aziende che vendono on line tanta Musica in vinile.
Sarò ben felice se pubblicherai sul tuo sito questa mia aggiungendo magari suggerimenti.
Affettuosi saluti.
Maurizio - E-mail: maurizio.sennato (at) libero.it

LC
Caro Maurizio,
per quanto riguarda i minimonitor, tutto dipende dalla spesa, ovviamente! Se l'utilizzo è "limitato" immagino non abbia voglia di investirci grandi cifre. Tenendo conto dell'ampli "vintage" forse sarebbe buona cosa non fargli pilotare carichi troppo difficili. Tanto per stare sul vintage non ci vedrei male una coppia di LS 3/5A, di Linn Kan o qualche piccola Harbeth o Spendor. Tra l'altro, se devono stare sopra la scrivania, immagino la distanza dal muro sia molto limitata.
Forse le Kan sono le più adatte in questo senso. Poiché però una coppia di Kan sacrificate su una scrivania è un pensiero che mi rattrista non poco, potresti magari optare per qualcosa di meno "nobile", più recente ed economico. Ad esempio in casa Wharfedale o Indiana Line trovi ottimi minidiffusori di discreta qualità a prezzi davvero irrisori.
Per quanto riguarda invece l'impianto principale devo confessare di non conosceere bene la testina Sony che hai acquistato, era un modello della metà degli anni 80, comunque. Sul giradischi Technics SL 1200 mi sono espresso più volte e mi ripeto: non sono un suo "sostenitore" ma ciò non toglie che ad altri possa piacere (anche molto, vedi i nostri Werner e Arvind). Se in HiFi ci fosse un "pensiero unico" e se a tutti piacessero le stesse cose, sarebbe la fine per questo hobby. Nel tuo caso specifico, tenere due giradischi in effetti non ha molto senso, ma ti capisco...io stesso ne ho più di due. Un po' ci sono affezionato ed un po' sarebbe abbastanza inutile venderli.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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