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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Impostazione timbrica delle B&W & apparecchi definitivi
  2. Miglioramento di due impianti
  3. Upgrade vari
  4. Immagine troppo ampia?
  5. Upgrade per 1500 €
  6. Basse frequenze
  7. Solo ringraziamenti
  8. Nuovo ampli con 2000 €
  9. Musica liquida e Musica solida
  10. Value for money, test di Turing e principio di indeterminazione di Heisenberg

Re: Impostazione timbrica delle B&W & apparecchi definitivi
Egregio direttore, anche questa settimana ho divorato la posta di TNT Audio. Spesso Le scrivo per risolvere i miei dubbi e sempre i Suoi sono gli unici consigli che prendo in considerazione. Con estrema cortesia, quando il quesito non è così interessante da meritare la pubblicazione, mi risponde privatamente. Per tutto ciò La ringrazio.
Nel volume della posta odierno (
Vol. 450), due sono le domande che mi hanno stimolato. La prima (impostazione timbrica delle B&W) e l'ultima (Re: apparecchi definitivi?).
Vorrei allora garbatamente partecipare alla tenzone audiofila. Per quanto riguarda gli "apparecchi definitivi" credo che sia miope gloriarsi di elettroniche, peraltro mai state tra le migliori in assoluto, vecchie di anni. Quando si cita il proprio impianto, per quanto se ne possa essere orgogliosi, non si snocciola la formazione dell'Italia campione del mondo tra gli olè generali, ma si cerca di mettere in comune le proprie esperienze e ricevere preziosi consigli.
Anche io avevo delle elettroniche monomarca (Onkyo - serie Integra) acquistate all'inizio degli anni '90. Ma negli anni le ho "down-gradate" (che termine orribile!) migliorando l'impianto!!! E da qui vorrei proporre a Lei e al simpatico collega audiofilo e autocostruttore (io al massimo riesco a terminare un cavo) della lettera "Impostazione timbrica delle B&W", la mia esperienza con le B&W (modello diverso però).
Le mie B&W, modello P-6, erano pilotate con un possente pre-finale Onkyo P-304/M-504 e un Cd Onkyo DX-706. Suono pulito, corretto, ma freddo, poco musicale, poco emozionante. Bassi pochi, scena inesistente. Collego una coppia di SF Minima FM2 di un mio amico e cambia tutto. Suono eccellente (con il limiti fisici delle piccole SF). Conclusione naturale sarebbe stato cambiare casse.
Ho tentato invece la via più difficile: tenere le casse e sostituire le elettroniche. Ero e sono tuttora convinto che le mie B&W andavano messe in condizione di suonare meglio. Vendo pre-finale vecchio ormai di 15 anni per 850 Euro e trovo un integrato Densen B-100 a 550 in splendide condizioni (plus-valenza di 300 Euro!!!). Down-grade riuscitissimo! Ma la sorgente ancora non mi convinceva.
Trovo usato così da Cherubini (Roma) un Cd Densen B-400 Plus a 850 Euro (all'epoca oltre 2000 Euro di listino). Questa volta è up-grade. Riuscito!!! Il Cd Onkyo è rimasto ad "alimentare" un'ottima cuffia Beyerdinamic. Upgrade di cavi di alimentazione-segnale-potenza (VDH), upgrade ambientale (librerie, tappeti - stanza 5x3,6 m.) e ora mi sembra di avere un altro paio di casse.
Basso profondo, caldo e rifinito, scena, profondità, naturalezza di strumenti e voci e quant'altro. Ho effettuato ascolti, anche con le mie elettroniche, di altri diffusori in negozio: Proac serie Studio, SF serie Domus (molto al di sotto dello standard SF, credo che l'HT stia fuorviando anche i marchi più prestigiosi), Chario, Totem, Dynaudio, costose Klimo Glomen Piccola. Nulla mi ha fatto pensare alla sostituzione delle mie B&W. Solo delle splendide Harbeth Monitor 30 mi hanno convinto che un domani potrebbero essere le mie nuove casse.
In settimana mi arriva il Project RPM 5, le farò sapere. Dopo 10 anni torno anche all'analogico.
Grazie,
Andrea - E-mail: albicocco.curaro (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
non mi sorprende che sia riuscito a far suonare le B&W in maniera assolutamente soddisfacente tanto da aver rinunciato ad una loro sostituzione. E' chiaro che le "condizioni al contorno" siano molto importanti ai fini del risultato finale. Il suono di un diffusore non si può stravolgere ma si può fare qualcosa ALMENO per metterlo nelle condizioni di esprimersi al "suo" meglio. Se questo "meglio" diventi poi di nostro gradimento oppure no è altra questione, ovviamente. Alla tua esperienza aggiungerei soltanto un commento che magari può tornare utile per inquadrare meglio i contorni della vicenda. La serie di B&W cui le tue casse appartengono (serie "P"), così come altre serie precedenti di questo marchio, aveva un'impostazione timbrica piuttosto differente da quella del "New Deal" B&W, iniziato con le serie Nautilus. Le vecchie DM 110 e 220, così come le prime serie 800, non indulgevano troppo nel dettaglio e nella brillantezza della gamma medio-alta, come invece fa la nuova generazione del Costruttore inglese. E' una questione di strategia di marketing che evidentemente punta maggiormente all'effetto al primo ascolto, che è poi quello che consente di concludere la maggior parte delle vendite nelle prove lampo nei centri commerciali o anche in negozi specializzati.
Avrai fatto certamente caso come la maggior parte degli audiofili che si sono dichiarati non più soddisfatti dell'impostazione dei loro diffusori abbiano maturato questa sensazione solo dopo prolungati ascolti a casa propria. Non c'è niente da fare: in un confronto diretto tra un diffusore morbido e "caldo" ed uno brillante ed aperto...vince sempre quest'ultimo. Per comprendere meglio l'effetto si provi a leggere la nostra recensione delle B&W 805 S a cura di Arvind Kohli.
E' curioso come le mie impressioni e quelle di Arvind concordino perfettamente, senza che ci fossimo mai scambiati opinioni su questi diffusori.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Miglioramento di due impianti
Gent.le Lucio ti scrivo per un consiglio su un percorso di miglioramento di due impianti che ho a casa, uno nella camera da letto ed uno nel salone. Premetto che ascolto di tutto da Elena Ledda a Paolo Fresu (chiaramente in onore delle tue origini) all'elettronica più estrema.
L'impianto nel salone è composto da casse Klipsh synergy F-3, amplificatore Nad 352, e lettore Denon DCM 500 AE. Sono abbastanza soddisfatto di questo impianto ma vorrei migliorarlo investendo nel tempo circa 2500 euro. Le pecche che trovo sono una mancanza di dettaglio, il suono mi sembra sia poco aperto, un pò cupo.
Considera che sono posizionate in un ambiente di 105 mq (7 x 15), arredato con molto legno, ampie librerie, dove posso ascoltarle anche a volumi alti, e mi piace che la musica riempia bene gli spazi, e questo compito le Klipsch F-3 mi sembrano lo facciano egregiamente (mentre un paio di Tannoy R2 usate che mi hanno fatto provare mi sembrava che il suono morisse a 5 metri dall'impianto).
Qual'è il primo passo, il primo componente da cambiare? ed il secondo?
Il secondo impianto, che ascolto in camera da letto, quindi per lo più a volumi bassi è composto da un sintoamplificatore Denon Dra F102 e da un lettore Denon DCD-F102 e da casse Kef Q1 Compact. Qui trovo il suono un pò moscio, troppo morbido, pensavo di sostituire le casse con qualcosa di piu dinamico e brillante (Klipsch RB61 o RB51?) Budget 500 euro. Grazie per il tempo che mi dedichi e buon anno.
Daniele - E-mail: nagaraj (at) alice.it

LC
Caro Daniele,
pensa che c'è chi sostiene che le Klipsch siano fin troppo aggressive sul medio-alto! La realtà è che molte persone parlano per "luoghi comuni", senza aver mai ascoltato. In effetti l'abbinata NAD + Klipsch serie F può produrre il risultato che descrivi tu. Tutta la serie ha questa connotazione che fa dimenticare totalmente la caratteristica che si dice (a torto) tipica dei tweeter a tromba.
Per prima cosa ti consiglierei di sostituire i diffusori, restando su Klipsch magari (o spostandoti su Triangle) ma verso la serie RF, che è più aperta rispetto alle serie F. Ad esempio le RF63 o RF83. Se il suono dovesse ancora sembrarti "cupo" (forse hai anche un ambiente molto assorbente) potresti pensare ad un'amplificazione più vivace, ad esempio Rotel. Solo una volta che avrai trovato l'equilibrio timbrico per te ideale potrai pensare a migliorare la sorgente.
Per quanto riguarda il secondo impianto...visto che ami Klipsch, perché separartene? Le RB61 andranno più che bene, anche se forse il sintoampli Denon dovrebbe lasciare il posto ad un ampli più "audiophile". Visto l'ascolto a volumi bassi....potresti considerare il Trends Audio TA 10.1.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade vari
Gentile Direttore,
innanzi tutto vorrei ringraziarla per la grande opera di divulgazione che fate con il vostro sito. Ho realizzato con piena soddisfazione il Flexy e diversi cavi di potenza e segnale. Siete grandi.
Veniamo al dunque, vorrei fare un up-grade del mio impianto ovvero inserire un piatto e dei nuovi diffusori (magari a torre da pavimento) pilotati dal T-amp (anche se presto passerò al TA 10.1).
Premetto che ho letto avidamente molte rubriche della posta per cercare di non ripetere le solite domande. Comunque ho alcuni dubbi spero che i miei quesiti non siano troppo banali.
Per quanto riguarda il piatto ho tre idee: Project Debut III - Project RPM 1 - Thorens usato garantito (non conosco le modifiche apportate a braccio e punta). Tra i primi due a parte le differenze tecniche ed estetiche non riesco a capire quale sia il migliore come resa sonora (visto che sempre di entry-level si tratta). Sul Thorens ne sono molto affascinato, come prezzo starei sempre sulla stessa fascia dei precedenti due ma ho molte perplessità sulla giusta regolazione. Sono in grado di farla? Se lei mi dice che con il Thorens otterrei un risultato di gran lunga migliore rispetto al Project non avrei dubbi sulla scelta.
Per quanto riguarda il pre-phono punterei sul t-preamp (TCC TC-754) oppure potrei prendere sempre dalla TCC un selettore d'ingressi passivo e il Pre-phono della Project. Anche in questo caso mi rimetto al suo consiglio.
Veniamo ora al capitolo più spinoso per me, dal momento che ho poche possibilià di ascoltare i diffusori che lei consiglia per l'amplificatore in classe T.
Ascolto la musica in una stanza non molto grande ovvero circa 14mq, sufficientemente arredata (2 armadi, un letto e una libreria) per farla breve non è molto sorda ma nemmeno così riflettente. Dato ciò non mi posso muovere con la massima libertà. Un diffusore sarà collocato davanti alla libreria e l'altro starà davanti ad un angolo (interverrò come possibile con delle trappole acustiche). Entrambe le casse saranno munite di Glisdome per una migliore collocazione in fase d'ascolto. I diffusori saranno posizionati ad una distanza di 2 metri tra di loro (con un armadio in mezzo anche se un pò arretrato) e il punto d'ascolto è a circa 2metri e 70.
Ascolto prevalentemente Progressive Rock, Hard Rock anni settanta, Jazz e classica sinfonica. Per i diffusori vorrei spendere un 500euro, punterei sull'usato ovviamente. Preferisco delle torri ma se trovo delle buone casse da stand mi adeguo.
Ho visto che lei cosiglia prevalentemente Klipsch e Triangle (Altea, Titus). Tengo d'occhio il sito di aste francese e tedesco ma non so come muovermi. Ho paura di puntare su modelli sovradimesionati per la mia sala d'ascolto. Sono anche stuzzicato dai t-speakers Audio Nirvana. Anche in questo caso sto leggendo molto sul monovia ed i pareri sono a volte discordanti. Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di ascoltarli, quindi la scelta finale sarà decisamente influenzata dalla sua opinione visto il grande feed-back che ho riscontrato con i suoi (vostri) precedenti consigli.
Ecco i miei dubbi: per il monovia in bass-reflex è consigliato un volume 45/50 litri mentre l'Audio Nirvana 1.3 è di 35, non sono pochi? Altri autocostruttori viste le dimensioni della mia stanza mi hanno sconsigliato l'otto pollici indirizzandomi per il 6' con caricamento dei bassi a tromba per capirci l'FE166E della Fostex.
In sostanza dati i miei limiti se lei mi da l'ok sul litraggio del t-speakers io appronto quest'altra autocostruzione altrimenti mi orienterò strettamente alla ricerca dei modelli di diffusori che lei vorrà suggerirmi.
Mi sembra di averle rubato già molto tempo. La ringrazio per l'attenzione e le rinnovo i complimenti.
Ivan - E-mail: ivan.la (at) inwind.it

LC
Caro Ivan,
non specifichi che modello di giradischi Thorens avresti reperito, quindi non posso essere di grande aiuto. Diciamo che quelli con controtelaio su molle "tradizionali" non sono esattamente semplici da settare a dovere mentre quelli a molle "piatte" (lamellari) tipo TD 320 ed inferiori sono decisamente più "user-friendly". Detto questo, considero i ProJect un'ottima prima scelta. Suonano bene, sono facili, costano poco e si rivendono facilmente.
Per il pre fono, visto che comunque avresti bisogno di almeno due ingressi, ti consiglio senz'altro il T-Preamp. Lo stadio phono interno va meglio di quello separato della ProJect...ed in più puoi collegarci più sorgenti.
Per quanto riguarda i diffusori, tenuto conto di tutto, forse faresti bene a continuare a cercare nell'usato per qualche buona occasione su Triangle e Klipsch. Per le dimensioni non preoccuparti, la stanza non è particolarmente piccola e può "tollerare" diffusori anche piuttosto grandi. La scelta dei T-Speakers è per audiofili coraggiosi e già con una discreta esperienza nel campo dell'autocostruzione.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Immagine troppo ampia?
Gent.mo Direttore,
si vorrebbe scriverle mille e mille volte soltanto per cogliere l' occasione di ringraziarla per questa sua creatura che tanto ci accompagna in questa passione per l' hi-fi.
A chi non è capitato di passare una notte insonne rimuginando su qualcosa colto in queste righe? Molti scommetterei.
Passando al mio "problema", ho recentemente separato l' impianto hi-fi dal mondo "cinematografico" per così dire, con l' introduzione di un proiettore sonoro Yamaha YSP-3000 di cui sono veramente soddisfatto sotto diversi aspetti. Riposizionato i diffusori e ricablato il tutto.
La mia catena iniziale frutto di un compromesso tra budget e prudenza del neofita è così formata:

L'ambiente è rettangolare sui 35 mq. con soffitto di 2,40 mt., le casse sono disposte sul lato corto a circa 2,40 mt. l'una dall'altra e l'arredo delle pareti laterali nonchè il pavimento assicurano l'assenza di riverberi.
Prediligendo l' ascolto a basso volume, ascoltando soprattutto musica classica e tutto ciò ha a che fare con il bel canto, trovo particolarmente appagante riuscire a cogliere la precisa collocazione degli strumenti e le loro sfumature all' interno del palcoscenico sonoro. Amo i dettagli, i sospiri ed i silenzi di un pezzo musicale.
Ho effettuato diverse prove di posizionamento dei diffusori ma spesso ho l'impressione che le voci, in particolare, arrivino da una posizione troppo elevata o che per esempio i suoni delle corde di un pianoforte provengano da uno strumento sin troppo ampio.
Insomma non ho la chiara illusione di poter chiudere gli occhi e poter con precisione agguantare questo o quel musicista. Potevo accettarlo nel contesto iniziale ma ora che ho separato il tutto, le cose sono migliorate ma non come mi aspetterei. In cosa sto sbagliando? Può essere che questa nuova disposizione stia mettendo a nudo qualche anello debole della catena riproduttiva o devo ancora lavorare sulla disposizione ottimale?
Potrebbe aiutarmi con la sua esperienza? Premetto che non ho alcun problema a relegare ampli e cd come impianto secondario in un ambiente alternativo. Sono per così dire aperto ad ogni suggerimento di ascolto elettroniche che mi permetta di godere di una riproduzione realmente verosimile e con un approccio best-buy.
La ringrazio ancora sentitamente per quello che condivide con noi e le auguro un fantastico 2008.
Cordialmente,
Federico - E-mail: bo.fe (at) tiscali.it

LC
Caro Federico,
la gran parte dei problemi legati alla corretta riproduzione dell'immagine stereofonica risiede nei dischi. Non è raro trovare pianoforti a due piazze, cantati giganti o nanetti, chitarre grandi quanto contrabbassi. Le tecniche di ripresa e le scelte in fase di mixing nonché i gusti stessi dell'artista spesso impongono soluzioni aberranti per chi, come noi, cerca un realismo che talvolta esiste solo nella nostra mente. Se sei stato a concerto...avrai provato a chiudere gli occhi davanti ad un piano o ad un'orchestra. In molti casi è davvero difficile capire le posizioni degli strumenti nel palco, figuriamoci intuirne le dimensioni!
Detto questo, e posto che il tuo impianto non credo possa essere ritenuto colpevole, potrebbe essere che l'ambiente o la disposizone dei diffusori giochino a tuo sfavore. Una cosa che puoi provare a fare è angolare le tue Sonus Faber verso il punto d'ascolto, anche di 45 gradi ed oltre! Inoltre tu sostieni che l'ambiente è privo di riverberi. Questo è, ovviamente, impossibile e se anche fosse realizzabile l'impianto sarebbe inascoltabile. Un giusto riverbero è necessario per poter ascoltare bene la Musica in casa. Non è che invece c'è un pò di effetto eco e questo contribusisce all'apparente "gigantismo" ed alla scarsa a messa a fuoco di strumentisti e cantanti?
Oltre a giocare un pò col posizionamento dei diffusori (come ti ho descritto) potresti anche tentare di utilizzare delle punte coniche, sia sotto i supporti dei diffusori (se per caso non ci fossero) e anche sotto le elettroniche. E' solo un tentativo, tanto per capire in che direzione muoversi. Sostituire componenti, il primordiale istinto di ogni audiofilo che si rispetti, è sempre la mossa più sbagliata. Prima bisogna tentare con le condizioni "al contorno" poi, ove queste dovessero fallire, si passerebbe all'isolamento del "responsabile" con una serie di prove a confronto.
A proposito di condizioni "al contorno", non citi i cavi di segnale. Se fossero gli standard in dotazione agli apparecchi potresti tentare con qualcosa di appena migliore, anche senza spenderci cifre importanti. Nell'usato si trova tantissima roba (gli audiofili cambiano più spesso cavi che biancheria intima :-)) e già con 50/100 € trovi qualcosa di sensibilmente superiore ai cavi "di serie". Volendo, non ci vedrei male un Supra EFF-I, visti i Supra che già utilizzi.
Fai un pò di esperimenti e tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Upgrade per 1500 €
Preg. Prof. Cadeddu,
Anzitutto, so che questa parte non le piacerà, ma non posso esimermi dal farle i miei migliori e più sinceri complimenti per questo sito da lei creato.
E' leggendo i suoi consigli e le sue recensioni, sempre estremamente lucide e semplici, che ho deciso di abbandonare il mio commercialissimo impianto e crearne uno nuovo, con un carattere un pò più hi fi.
La stanza dove sarà inserito è 4mx5m. Ho acquistato un paio di casse ESS AMT 1c, mi piaceva l'idea del tweeter di Heil, avrei pensato ad un amplificatore integrato valvolare cinese Yaquin 100B4 (o Yaoin), da 65+65 in ultra linear o 45+45 in triodo con 4 valvole KT88, dal momento che le ESS hanno un pilotaggio piuttosto semplice e mi affascina il discorso valvolare, in alternativa "solida" il famoso NAD 3020, o il NAIM Nait 1 (a trovarlo) o 2, per il lettore cd avrei pensato ad un NAD C 521 o un Rotel RCD 951.
Intendo rivolgermi al mercato dell'usato e ho un budget di circa 1.500,00 euro (casse escluse).
Mi rendo conto che probabilmente la mia lettera evidenzia il mio stato, un pò indeciso e per questo mi rivolgo a lei: la prego, come ha fatto per moltissimi altri, di donarmi un pò di chiarezza e di consigliarmi con la sua preparazione e competenza.
Ringraziandola, le porgo i miei più cordiali saluti.
Fabrizio - E-mail: ffabri1969 (at) hotmail.com

LC
Caro Fabrizio,
bella scelta quella dei diffusori! La domanda sorge spontanea: quando hai deciso di acquistarli con quale amplificazione erano pilotati? Questo potrebbe già fornire un indizio sul tipo di suono che stai cercando. La scelta delle valvole non è malvagia (sia mai che il tweeter di Heil necessiti di essere addolcito con qualche incisione) ma purtroppo non conosco i valvolari che citi. Ci sono tante alternative e nell'usato non dovresti faticare a reperire integrati a tubi di Jolida, Jadis, Unison Research, Opera, Synthesis...vedi un pò cosa riesci a trovare e magari ascoltare coi tuoi diffusori. Le alternative a stato solido che hai citato sarebbero ben più economiche e "facili" ma eviterei il 3020, ottimo integrato certamente ma non esattamente allo stesso livello dei diffusori. Meglio il Nait, semmai. Per quanto riguarda la sorgente, tutto dipende da quanti soldi ti restano dall'acquisto dell'amplificazione. I lettori citati andrebbero bene, ma anche un Rega Planet usato sarebbe da mettere nel conto (essendo superiore ai modelli da te citati). Nell'usato si porta via con 350/400 € a seconda dell'anno di produzione.
Nel nuovo, invece, potresti anche fare un pensierino al multilettore Oppo DV 980, successore del 970 da noi provato nel 2006 con esiti molto positivi. Costa poco e va molto, molto bene. E' la versione migliorata del 970, grazie ai consigli, si dice, dello staff della NuForce.
In definitiva, comincia a guardarti in giro, cerca di ascoltare qualcosa a casa tua coi diffusori che hai acquistato. Cercando nell'usato una prova "in casa" non dovrebbe essere difficile da ottenere. Appena pensi di aver trovato qualche candidato interessante sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Basse frequenze
Buongiorno,
qualche anno fa ho acquistato delle casse B&W CDM7 NT e le ho usate con amplificatori A/V Onkyo, Marantz, Yamaha e anche Denon. Non sono mai stato neanche lontanamente soddisfatto di questi "integratoni A/V" per la musica; purtroppo, uno dopo l'altro, sono stato costretto a rivenderli, naturalmente perdendoci un sacco di soldi aimè. Ora vorrei darci un taglio a queste scelte sbagliate.
A me piace un suono in cui le frequenze basse siano particolarmente presenti, possenti ma precise, quando ci sono i bassi io voglio sentire la vibrazione dentro per intenderci (le mie casse precedenti erano della JBL anni '80 con woofer da 28..ma adesso non ci son più).
Vorrei un vostro consiglio su cosa fare: cambiare casse? quali marchi/modelli cercare?
Oppure le casse sono adatte e devo solo comprare l'ampli giusto? (sono aperto sia alla soluzione integrato 2canali, sia pre A/V + finale 5 canali serio, sia pre A/V + finale 2 canali stereo + finale 3 canali per centrale surround), preferibilmente per me sarebbe meglio se ci fosse la regolazione toni (lo so che non è più molto da audiofilo...).
Mi piacerebbe avere una linea guida da seguire, meglio se con dei nomi di marchi che fanno al caso mio. Budget: fino a 5000 € se trovo la soluzione giusta....
Vi ringrazio in anticipo e vi faccio i complimenti per le tante informazioni utili che avete inserito sul sito.
P. - E-mail: p.zambeletti (at) libero.it

LC
Caro P.,
probabilmente il basso che cerchi non può essere ottenuto coi tuoi diffusori o, meglio, non sempre. Mi spiego: ci sono dischi che hanno bassi potenti e profondi, altri che ne sono privi quasi del tutto. Sentirli sempre e comunque nello stomaco non mi pare una cosa sensata né tantomeno HiFi. Comunque sia, la strada più logica sarebbe quella di cercare diffusori capaci di grandi performance in gamma bassa. Sto pensando a qualche grossa Klipsch della serie RF, ad esempio le RF7, con 2 woofers da 25 cm ed una sensibilità così elevata da suonar forte anche con amplificatori di bassa potenza. Potresti abbinarci un integrato NAD, tipo il C352 o il C372 che hanno i controlli di tono che tanto desideri anche se sono quasi sicuro che con le RF7 la manopola dei bassi resterebbe a zero :-)
In alternativa, per tonalità meno calde, prova a valutare un Rotel 1062 o 1070. Anche questi hanno potenza a volontà e persino i controlli di tono (escludibili). Credo che in questo modo la tua sete di bassi sarà più che soddisfatta ma attenzione: tante basse frequenze creano anche tanti problemi se l'ambiente non è adatto: rimbombi, risonanze, onde stazionarie che saturano la sala d'ascolto...insomma un prezzo da pagare c'è, sempre.
Comunque, se sul disco i bassi non ci sono...non si possono inventare se non a costo di una grave compromissione dell'intero equilibrio della riproduzione.
Infine, se i bassi ancora non dovessero bastare (ma 4 woofer da 25 cm fanno la riga da una parte senza usare il pettine) c'è sempre la possibilità di inserire un sub attivo di grande "portata". Da Klipsch a Velodyne, passando per REL..c'è solo l'imbarazzo della scelta. Occhio al vicinato, però! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Solo ringraziamenti
La volta scorsa ti ho dato del "Lei" (deformazione professionale, sorry)...poi ho letto tra le varie risposte sul sito che trovi più colloquiale e spontaneo il "Tu" (...nulla da eccepire! :-)...e così mi inoltro nella libertà di scrivere ad un amico, che se anche non avrà la A maiuscola per evidenti motivi di mancata frequentazione e conoscenza personali, è senz'altro una persona attenta al verbo altrui e pronto a condividere le proprie conoscenze (...e il proprio tempo!...i minuti passano eh?! :-) al fine di agevolare coloro che, come me, cercano un riferimento il più chiaro possibile per la scelta dei propri componenti Hi-Fi (...come sponsor non sarei male, eh?...Ma a te non serve, direi... Provo in politica allora, che dici????? :-)
Ho seguito il tuo consiglio:

...Poi ho acquistato: Attualmente non ho risorse per acquistare un buon lettore CD audio-dedicato, perciò utilizzo un lettore DVD Pioneer DV-393, che poverino fa del suo meglio senza salto mortale.
Sistemato le casse a circa 40 cm. dalla parete, acquistato un bel tappeto morbidoso che ho posto tra diffusori e divano, alcuni quadri senza vetro (la mia donna tra un pò mi azzannava!!! Hehehe! Ma mi ama tanto si vede, perchè tutto sommato al secondo giorno mi ha detto che mentre ero al lavoro si è gustata l'Hi-Fi! :-), e tende alle porte/finestre.
Insomma, nulla di eccezionale, per nulla esoterico e il tutto a misura d'uomo (...e dell'economia dello stesso!!!). Eppure...ne sono incantato.
Il Trends è adattissimo al mio ambiente in effetti e le casse, persino esagerate, hanno proprie una pulizia e qualità del suono che non mi ero mai potuto permettere e godere sinora. Bassi controllati, suoni limpidi e cristallini mai eccessivi o snervanti...e pensare che sono solo 3 giorni che ho installato il tutto, senza ancora il rodaggio consigliato. Non importa se non è perfetto, non importa se non è il TOP.
Accendo, metto un cd, mi siedo, clicco Play e......emozione...
Chiudo gli occhi e VEDO perfettamente il/la cantante mentre muove labbra e viso ad ogni nota vocale, ne sento lo sforzo o il relax, il respiro tra un fraseggio e l'altro e soprattutto la posizione fronte a me!
E così per le percussioni, il piano, i fiati, le chitarre, i suoni che io chiamo "ping-pong" che passano da sinistra a destra e viceversa...li sento passare vicini, lontani, sfumare sino a scomparire fievili, riverberi precisi e naturali. ...Non potevo chiedere di più e non speravo così tanto. Insomma...GRAZIE LUCIO.
Nella semplicità dei tuoi disinteressati consigli hai creato l'emozione come finale. Sarà forse poco, e non così per tutti...ma credo ne valga la pena. Un amico da Bassano del Grappa (...con la a minuscola eh! :-).
Con stima.
Massimiliano - E-mail: max.max74 (at) libero.it

LC
Caro Max,
se mai avrò bisogno di un agente che promuova la mia immagine...credo proprio che ti contatterò. A parte gli scherzi, mi fa piacere che di tanto in tanto i nostri consigli portino qualche buon risultato: audiofili soddisfatti senza aver speso cifre folli. Come "entry" per l'Angolo dell'Ottimismo, nostro appuntamento più o meno regolare su questa Rubrica, non potevo scegliere di meglio. Solo una cosa: tre giorni sono pochi per giudicare! Fai rodare ampli e diffusori per bene e sentirai quanti margini di miglioramento erano nascosti tra gli altoparlanti ed i circuiti.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli con 2000 €
Ciao, mi chiamo Roberto, ti avevo già scritto una volta, ho un problema tanto semplice ... che solo voi potete aiutarmi. Mi spiace disturbare con queste banali richieste, ma veramente non so a chi rivolgermi: non ho amici che conoscano il mondo hifi quindi per fare il mio piccolo upgrade devo per forza affidarmi ai negozianti, oppure provare a chiedere consiglio a TNT.
Il mio attuale impianto: Arcam CD 72, Integrato Arcam A65 plus (40W), casse Epos M15 (87dB).
Sono molto soddisfatto dell'impianto che tre anni fa ho pagato circa 600+650+1200= tot 2450 eur, ora però mi accorgo che vorrei più "spinta", più volume, anche in considerazione del fatto che l'impianto è collocato in un open space sala/cucina di ca. 55m2.
Mi sono messo a leggere un pò quà e là e mi pare di aver capito che il mio problema forse sta nel fatto che il mio ampli non è l'ideale per le mie casse, il primo non è molto potente e le seconde non sono molto efficienti.
Ora, il timbro delle casse mi piace e anche per motivi logistici ... (quel che chiamate WAF) non vorrei cambiarle se non necessario, a questo punto cercherei un nuovo amplificatore.
Il mio budget si attesterebbe sui 2000eur, meglio se meno, in assoluto non sopra i 2500. Ci sono mille marche e mille modelli, non so come districarmi. Finora mi hanno proposto YBA Design YA201 a 1400eur o YBA Integré classic a 2500eur (per convincermi a spenderli deve farmi sognare !!!), andrò presto a sentire questi due portandomi il mio Arcam per sentire la differenza. Oltre a questo brancolo nel buio, ogni nome per me è privo di senso e chiunque può propormi qualsiasi cosa, ma di voi mi fido, è una fiducia che vi siete meritata, degli altri non per forza ....
Se potete semplicemente indicarmi qualche modello che potrebbe fare al caso mio ve ne sarei infinitamente grato.
Ah, non ho specificato i gusti musicali perchè ascolto veramente di tutto.
Cordiali saluti,
Roberto - E-mail: robertoghezzi (at) hotmail.com

LC
Caro Roberto,
per far "volare" le tue belle Epos, effettivamente, visto anche l'ambiente molto vasto, sarebbe bene puntare ad un ampli con tanti e buoni watt. Il primo che mi viene in mente, all'interno del budget che ti sei prefissato, è il NuForce IA7, da noi recensito un pò di tempo fa ed ora giunto alla versione V2. Ha 100 watt per canale su 8 Ohm e ben 325 di picco. Ha un suono molto preciso, trasparente e naturale. Intorno ai 2000 € trovi anche un Musical Fidelity A5 che ha 250 watt per canale (è chiaro che mica si devono usare tutti...!). Restando in Italia, con cifre analoghe, puoi prendere un AM Audio PA-120, con 120 watt per canale, successore del PA100 da noi provato qualche anno fa. Se, invece, non volessi rischiare discostandoti troppo dall'impronta sonora Arcam che conosci già, potresti considerare il modello FMJ A32, da 100 watt per canale.
Oltre a questi miei suggerimenti, comunque, prova a sentire anche gli ottimi YBA che ti hanno proposto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica liquida e Musica solida
Buonasera Lucio,
molto interessante il Tuo
editoriale di questa settimana. Mi piacerebbe che se possibile si approfondisse un pò il dibattito sulla musica "liquida". Appurato che mp3 è un formato di qualità inaccettabile, l'unico formato non compresso che io conosca è il FLAC.
Se si scarica un file FLAC, è possibile copiarlo su un CD e ascoltarlo semplicemente dal nostro beneamato lettore hifi?
Ho visto su internet degli album disponibili in formato FLAC a circa 10 Euro, ma non mi sono fidato a scaricarli per paura di non poterli ascoltare come si deve (cioè dall'impianto e non dal PC).
Certo che poi manca totalmente il supporto informativo (cioè la copertina e tutte le info connesse, incluse eventualmente le foto) che anche il povero bistrattato CD comunque offre, magari in carattere minuscolo. Si potrebbe pensare a scaricare un FLAC e un PDF allegato. Per un appassionato, almeno sapere i nomi dei musicisti e le date di registrazione dovrebbe essere un must, ma da quello che ho visto io non sembrerebbe proprio così.
Qui però entriamo in un altro campo: che cosa vuole oggi il pubblico dalla musica? Probabilmente il pubblico, oggi come ieri è diviso in due. Pochi appassionati (di tutti i generi musicali, beninteso) e molti fruitori di musica usa e getta. Solo che ieri il supporto fisico era lo stesso per tutti e oggi non più (download di mp3 contro tutto il resto, fisico o non compresso che sia).
L'unico dubbio che mi assilla è: se il grosso pubblico si accontenta della mp3 e vive felice, fino a quando le major continueranno a stampare CD e vinili o si preoccuperanno di rendere disponibili in formati non compressi tutto il resto? Che ne pensi?
Cordiali saluti e 1000 complimenti per TNT.
Riccardo - E-mail: Riccardo.Radic (at) magnetimarelli.com

LC
Caro Riccardo,
i formati audio lossless, cioé compressi senza perdita di dati (non come l'MP3, quindi, che "taglia" via deliberatamente intere porzioni del file audio) sono molti, non c'è solo il FLAC. Puoi vedere una tabella comparativa dei diversi formati e delle loro prestazioni qui: Lossless audio comparison. Il lettore CD può leggere solo file WAVE (.wav) quindi il file compresso andrebbe poi ritrasformato in .wav. Queste operazioni dovrebbero essere a prova di errore, ma si tratterebbe comunque di leggere CD masterizzati, con tutto ciò che ne consegue in termini di affidabilità nel tempo del supporto (i CDR sono deteriorabili, i CD no o quasi) ed in termini di facilità di lettura della nostra meccanica CD: alcune gradiscono i CD-R, altre no.
Oltre a doversi sobbarcare tutto questo lavoro vorresti anche pagare 10 euro per un album in formato flac che magari si trova già stampato su CD allo stesso prezzo? Esistono migliaia di CD originali (e di vinili) in vendita a meno di 5 euro l'uno!
Per quanto riguarda la seconda parte delle tue osservazioni è vero, il grande pubblico si accontenta di qualità bassa, ma questo accade in tutti i campi, dall'abbigliamento all'alimentare. Non credo che, ad esempio, il vino più venduto in Italia sia il Turriga (tanto per fare un nome geograficamente vicino) o che il jeans più venduto sia Richmond. Eppure hanno il loro floridissimo mercato, di nicchia, se vogliamo ma...c'è. Anche la Musica di qualità è sempre stata un mercato di nicchia: nella mia classe di liceo ero l'unico a possedere un impianto HiFi e tanti dischi in vinile (e non certo per maggiori disponibilità finanziarie, anzi!!!). Tutti gli altri si accontentavano di lettori a cassette dove far girare compact cassette sdoppiate da amici oppure orride compilation di canzoni "famose". L'equivalente del'Ipod dei nostri figli, niente di nuovo sotto il Sole. Tra l'altro, se andiamo a scorrere le classifiche dei dischi più venduti in Italia negli anni '70 e '80 e quelle di oggi, ci sarebbero non poche sorprese. Cantuatori italiani (e non tutti eccelsi) e musichetta "commerciale" allora, mentre oggi...prova a vedere l'ultima classifica della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), redatta in collaborazione con la AC Nielsen. Non saranno ai primi posti però vedo nomi come Ben Harper, Linkin park, Bruce Springsteen, Giovanni Allevi, Michael Bublé...oltre a tanti sempreverdi come TDSOTM dei Pink Floyd, Nevermind dei Nirvana e tante altre piccole sorprese. Questo significa che la situazione, almeno dal punto di vista qualitativo, non è poi così senza speranza.
Certamente i grandi numeri di una volta non ci sono più e proprio per questo motivo emergono le vendite di Musica non necessariamente "usa e getta". Ecco perché dico che un piccolo spazio, magari in lento ma progressivo ampliamento, per la Musica "solida" (in tutti i sensi) ci sarà sempre. Il vinile, da parte sua, potrà fare nuovamente da forza trainante. E se anche in un futuro non esisteranno più i supporti fisici è probabile che sarà disponibile il download di audio non compresso di alta qualità. Futuro? Mi correggo, esiste già. La Linn, con la sua etichetta Linn Records, non solo "vende" i download in qualità "master da studio" ma fornisce anche i files per generare copertina, retro di copertina e booklet per costruirsi il CD in casa, identico a come sarebbe in negozio. E si può scegliere tra qualità "studio master" (40 albums!) in FLAC o WMA, qualità CD ed MP3, a prezzi differenti, chiaramente. Questa realtà esiste già da un anno. Come assaggino del futuro non è male, non credi?
Lucio Cadeddu

Value for money e test di Turing
Gentile direttore,
da poco mi sono appassionato al mondo dell'HiFi e grazie alle vostre recensioni ho fatto un acquisto che mi soddisfa con pochissima spesa.
Avendo un minimo affinato il mio orecchio, vorrei far crescere il mio impianto con un occhio al portafoglio.
Faccio una considerazione di base: se la cifra è bassa, come quella che ho speso, posso avere un miglioramento per poco, però, migliorare di poco potrebbe non avere senso nell'ascolto della musica sinfonica.
Lasciamo da parte le risposte diplomatiche e consideriamo una prova fatta con i criteri del test di Turing: senza conoscere cosa o chi stiamo ascoltando, come per il caso del test di Turing per i computer sull'intelligenza artificiale, forse (???), è difficile o ad oggi impossibile poter sostituire un impianto HiFi ad un tenore con orchestra a seguito ed essere ingannati.
Comunque, senza vederli, con il solo ascolto e con diffusori onesti dal costo non superiore ai 1.000 euro, quanti distinguerebbero impianti tipo NAD c542 + c352 contro il 99% degli impianti dal costo superiore ai 6.000 euro e molto oltre?
Mi scusi se sono stato irriverente, quello che in realtà le chiedo non è una distruzione del mercato, ma è sicuro che con un ottimo impianto dal costo massimo di 2.500 euro non si raggiunga un livello tale per il quale, a parità di pressione sonora, ogni miglioramento è veramente ben poca cosa?
E per impianti che ad oggi hanno il valore ben al di sotto dei 1.000 euro, si può vivere senza alcun rimpianto anche essendo dotati di un orecchio ben allenato?
Queste considerazioni le faccio anche benedicendo nostro Signore che non mi ha dotato di virtù costose da appagare e per aiutare un amico che si sente graziato ma con le tasche vuote.
Grazie,
Orazio - E-mail: orazio (at) degiulii.it

LC
Caro Orazio,
poni sul piatto una serie di questioni che meriterebbero ampia discussione, parte della quale ha avuto luogo (realtà contro riproduzione) qualche settimana fa sul nostro forum.
In sintesi: a me non interessa QUANTI sarebbero in grado di distinguere un ottimo impianto da uno medio, mi basta che riesca a distinguerlo io che devo spendere i soldi. Perché gli audiofili si preoccupano sempre di cosa sentono (o non sentono) "gli altri"? Perché misurare il valore degli acquisti o degli upgrade usando metri di giudizio altrui?
C'è chi, per una differenza per molti inudibile o del tutto secondaria, è disposto a spendere decine di migliaia di euro. Deve essere giudicato per questo...e perché mai? Fintanto che i soldi sono suoi, può farne l'uso che crede, persino autoconvincersi di sentire differenze dove non ce ne possono essere. Non importa, quel che conta è che PER LUI quelle differenze esistano e lo appaghino. In fondo i soldi servono anche per vivere meglio.
Ciò premesso, la differenza tra un impianto da 2500 ed uno da 25000, entrambi ben assortiti, installati ed ottimizzati, all'interno di una stanza adeguata e con software decente...ebbene, tale differenza non è piccola ma è enorme e certamente non in termini di pressione sonora ma di quantità di informazioni estratte dal disco, di naturalezza, di assenza di fatica d'ascolto e così via. Per chi è abituato a sentire impianti HiFi la differenza è e resta grande, incolmabile. Per l'uomo della strada è certo che tali differenze siano del tutto trascurabili e forse anche inudibili. Agli occhi del consumatore medio chi spende 2000 euro in un impianto stereo è già un fissato che spreca i suoi soldi. Questo cambia qualcosa? No, il discorso non si modifica di una virgola. Se io sento quelle differenze, sta soltanto a me, alla mia sensibilità ed alle mie esigenze valutarle in termini "monetari".
In definitiva: si può vivere benissimo con impianti anche molto economici e noi di TNT-Audio da sempre cerchiamo di far capire che non occorra essere ricchi per godere di buona Musica riprodotta. Questo però non può implicare che chi spende di più sia un idiota che ama solo circondarsi di giocattoli costosi. Le differenze esistono e, di norma, sono costose. Dove la curva rapporto costi/benefici cominci ad appiattirsi (piccoli benefici = grandi costi) è un fattore soggettivo che dipende, se vogliamo fare i sofisticati, da una sorta - mi si perdoni l'azzardo - di principio di indeterminazione di Heisenberg applicato all'HiFi: il "misuratore" influenza la "misura". Per me la curva può iniziare ad appiattirsi dai 50.000 euro in su, per altri da 5000, per altri ancora da 1000. La mia "unità di misura" influenza il risultato. Posso determinare con esattezza il costo ma non il beneficio. E quando dovessi riuscire a misurare con esattezza il beneficio, non sarei più in grado di misurare con altrettanta precisione il costo.
Per fare un parallelo più terreno che amo particolarmente: posto che la maggior parte delle persone vive tranquillamente bevendo vino "da tavola" di basso costo e che probabilmente non è neppure in grado di valutare la differenza con un buon vino da cantina, ciò non significa che tra il vino da 1 euro a brik a quello da 100 euro a bottiglia non ci siano differenze. Ci sono eccome! Sta ad ognuno di noi valutare il rapporto costi/benefici, misurandolo col metro della nostra sensibilità ed esperienza. Tuttavia, mi piace ricordare una frase del grande Totò quando, lamentandosi del fatto che la moglie avara gli annacquasse il vino, esclamò: "Mi basta un dito, ma che sia vino!".
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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