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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Nuovo giradischi e acuti
  2. Non ho resistito e...
  3. Prodigy: woofer fuori dalle casse
  4. Ritorno del vinile, altri segnali
  5. Re: Impostazione timbrica B&W
  6. Soddisfazione per un lettore CD economico
  7. Upgrade con 500 €
  8. Interfacciare una MM
  9. Problemi di vicinato
  10. Pochi bassi

Nuovo giradischi e acuti
Caro Direttore,
A fine 2006 ho comprato un piccolo impianto "entry level" - per il quale Le chiesi alcuni consigli - che mi ha dato sinceramente ottime soddisfazioni: Rotel RA-06, Rotel RCD-06 e casse Sonus Faber Concertino, il tutto funzionante in una stanzina di 12 mq. A novembre 2007 ho deciso di completare l'impianto con l'analogico, dal momento che possiedo numerosi dischi in vinile (rock, jazz e classica) comprati sin dai primi anni '70. Ho perciò acquistato il giradischi Pro-Ject RPM 5 e l'ho dotato di una testina Stanton 681 EEE MK III (quella col pennelletto!).
Una volta montato il giradischi (circa tre ore di sudato lavoro per allineare bene il braccio, montare la testina, controllare con la dima, ecc. che mi viene il dubbio di aver fatto bene le cose..!) ho cominciato a riascoltare i vecchi vinili in mio possesso, molti dei quali erano rimasti impressi nei miei ricordi perché inascoltati da molti anni.
Anche qui le soddisfazioni non sono mancate: quando ho risentito "Birdland" dei Weather Report beh, sono rimasto sorpreso nel percepire chiaramente Jaco Pasorius suonare il basso alla mia sinistra, Zawinul con il synth a destra e così via! Una bella ricostruzione scenica, non c'è dubbio! Però, man mano che ho effettuato i vari riascolti mi accorgevo che qualche cosina mancava: notavo, infatti, che se percepivo molto bene i suoni medio-bassi e quelli medio-alti (per esempio, le percussioni sono molto chiare così come la voce) alcuni suoni alti o altissimi (interventi di tastiere, piatti e anche qualche assolo di chitarra) tendevo a perderli o, comunque, a percepirli in secondo piano.
Ho effettuato confronti con alcuni brani che possiedo sia in CD che in LP. A parte che il volume dell'ampli deve essere regolato diversamente - va alzato con l'analogico per effetto della diversa sensibilità d'ingresso - in effetti la resa tra i due sistemi è differente. Più dinamica e fredda con i CD ma con copertura dell'intero range delle frequenze, più calda e naturale con l'LP ma con tendenza a tagliare gli acuti, come se la gamma dinamica fosse spostata verso il basso.
Se alzo il volume mi sembra di recuperare qualcosa ma l'ostracismo familiare incombe! Allora mi chiedo: dove agire?
E' un problema della testina Stanton? E' un problema di regolazione della testina (montata e/o regolata male, non legge gli acuti)? Sono le casse (non credo!)? E' l'ingresso phono dell'ampli che lascia a desiderare? Oppure, è l'effetto di 25 anni di abitudine al suono del CD, mentre gli LP hanno continuato a suonare (deformandosi) nel limbo dei ricordi? Intanto proseguirò con le prove e i confronti.
Ultima domanda: non ho ancora montato il pennelletto della Stanton (da più parti ho letto di non farlo): se intendessi farlo, occorre variare il peso di lettura (attualmente su 1 gr., forza d'appoggio prevista tra 0,75 e 1,5 gr.)?. Aumentandola o diminuendola?
La ringrazio per la sua gentile risposta e faccio i complimenti per la sua rivista.
Dario - E-mail: dcivilotti (at) alice.it

LC
Caro Dario,
è probabile che i dischi non siano in condizioni eccelse, magari perché letti anni fa con pesi sbagliati, puntine usurate o fuori "dimatura". La prima cosa che infatti si perde con l'usura sono le alte frequenze. In secondo luogo, potrebbe semplicemente essere il CD ad avere troppi acuti e pochi bassi...nel confronto diretto con l'LP ti sembra manchi qualcosa. Terzo aspetto da non trascurare...quello psicoacustico. Il tuo orecchio ha bisogno di trovare il giusto compromesso. Prova ad ascoltare per una settimana o due il giradischi, poi passa al CD e valuta l'effetto.
Quarto ed ultimo aspetto...il rodaggio. Lascia che il sistema analogico si assesti per qualche tempo, le cose potrebbero migliorare. Prova anche ad abbassare leggermente il peso di lettura, vicino al minimo del range consigliato e verifica se ci sono cambiamenti nell'equilibrio timbrico.
Per capire se e quanto questa tua sensazione di carenza di acuti sia fondata, prova ad acquistare un LP nuovo, di buona qualità ed ascoltalo. Se anche così ti dovesse sembrare carente in gamma alta, forse potresti pensare ad un upgrade della testina o dello stadio phono. Per queste cose, però, è meglio parlarne fra un po' di tempo. Sono sicuro che a poco a poco, facendo attenzione ai punti che ti ho suggerito, ti troverai sempre più a tuo agio con il suono del tuo giradischi, tanto da relegare il CD ad un utilizzo più saltuario. Ne sono certo.
Infine, la questione del pennelletto della Stanton. Anche secondo me sarebbe meglio non usarlo. Qualora volessi provarne l'effetto dovresti aumentare il peso di lettura di 1 grammo, dopo aver bilanciato nuovamente il braccio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Non ho resistito e...
....l' ho comprato il
TA 10.1! Contravvenendo ad ogni logica e, scusami, anche al tuo suggerimento non ho potuto farne a meno; dovevo fare una prova. L'ho collegato alle Rogers LS 3/5a senza alcuna aspettativa, ho messo su un CD e...NON E' POSSIBILE!!!
E' incredibile, suonano e come suonano! Provare per credere! Il basso è profondo e corposo, il percussore della cassa sembra volerti picchiare sulla fronte, la gamma media è bellissima, così come le voci, la gamma alta è ben definita e dettagliata forse rispetto all' accoppiata pre Audible Illusion + Quad 306 c'e un po' grandezza, ma avverto più equilibrio.
Sono STU PE FA TTO! Per fortuna ho letto le tue recensioni; mi sarei perso qualcosa fuori da ogni canone e prezzo cui siamo abituati. Grazie, sinceramente GRAZIE.
Potrei collegarlo al pre Audible Illusions lasciando il volume del piccolo TA aperto utilizzando il controllo con il pre senza mettere mano sui jumpers?
Sono comunque in attesa del preventivo da T-HIFI per il POWER TF.
Ti ringrazio e ti saluto cordialmente.
Giuseppe - E-mail: franchini.g (at) alice.it

LC
Caro Giuseppe,
non finirò mai di stupirmi di quanto piano certi audiofili facciano suonare i propri impianti :-) Le LS3/5A coi 6 watt del Trends rientrano a pieno titolo nella categoria "Parla sottovoce ché altrimenti non sento l'impianto!". Davvero non pensavo si potesse arrivare a tanto. Però, come vedi, lo scopo "didattico" è stato pienamente raggiunto: le vagonate di watt che ci hanno vendute come "necessarie" in realtà, per molti di noi, erano largamente superflue.
Un grosso upgrade che puoi fare adesso è aprire il TA 10.1, spostare i jumpers (il manuale è abbastanza esauriente) ed utilizzarlo come finale, collegato al tuo pre Audible Illusions...secondo me ci sono ancora margini di miglioramento.
Buona l'idea di pensare ad un finale in classe D di maggior potenza, anche se la magia del TA 10.1 non è presente nel Power TF che, d'altro canto, è più caldo ed ovviamente più "concreto".
Certo che il piccolo Trends stupisce sempre. Ora l'ho collegato come finale, in coda ad un pre Burson Audio P100 e, per quanto lo conosca bene, continua sempre a stupirmi. "Ampli da PC"...certamente, come dubitarne?
Non mancare di tenermi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Prodigy: woofer fuori dalle casse
Egregio Direttore,
grazie per tutta la passione che trasmette e per gli utilissimi insegnamenti che aiutano a crescere la comprensione della musica. L'orecchio a volte mi pare drogato. Non si accontenta più di quello che sentiva solo poche settimane prima. E la cosa più strabiliante è che quando si pensa di essere arrivati all'ascolto ideale ci si accorge che ci sono tanti passi ulteriori da fare.
Dopo aver letto tanto, scrivo per avere un suo parere su quello che è capitato al mio impianto.

Ascolto il Cd Prodigy - The Fat of the Land. Alzo l'attenuatore del volume a +3 e ... patatrac. I woofer escono dai cestelli. Incredibile. Mai visto nulla di simile. E pensare che c'era un avviso nella recensione che avete fatto. Ma sembrava un'esagerazione.
Ora mi viene un dubbio. Che quello che è accaduto dipenda da un difetto dell'ampli, oppure i 180 W per canale non sono stati sufficienti a gestire la traccia musicale? Ora ho il terrore ad ascoltare la musica ad alto volume (anche se non ho più suonato il CD dei Prodigy).
Questo potrebbe essere un buon soggetto per una sua prossima rubrica: spiegare la relazione fisica tra potenza dell'ampli, segnale musicale e tenuta dei diffusori.
Cordiali Saluti,
Daniele - E-mail: danielevania (at) alice.it

LC
Caro Daniele,
non mi è chiarissimo il racconto che hai fatto. Cosa intendi per "woofers fuori dai cestelli"? Sono usciti fuori fisicamente, nel senso che i coni sono andati a spasso nella stanza? Se sono rimasti al loro posto e non si è rotto niente...non mi preoccuperei...hai solo visto i woofers esibirsi nella loro massima escursione, niente di male. Anzi, potrebbe anche aver giovato loro un po' di ginnastica :-)
Quel CD contiene una quantità oscena di frequenze bassissime ad un livello molto elevato, è normale vedere i woofers muoversi avanti ed indietro con tanta "passione". Per quanto abbia provato ad alzare il volume, non sono mai riuscito a rompere alcun diffusore...prima di arrivare al limite di rottura si sente distorsione e si abbassa il volume. Comunque sia, se i diffusori suonano come suonavano prima, realisticamente non è successo niente di grave. Prova a suonare nuovamente quel CD, magari partendo da volumi molto bassi, per poi alzare progressivamente. Tutte cose, che, a leggere con attenzione, era ben scritte in maniera chiara in quel mio articolo del...1998. Dieci anni fa...come passa il tempo :-)
Un altro disco col quale provare effetti simili è "Mezzanine" dei Massive Attack. Oppure "Protection". Mi raccomando...piano con la manopola del volume. Sono dischi incisi prima del periodo del suono "tutto forte" delle ultime incisioni commerciali...quindi il salto tra i pianissimo ed i fortissimo c'è ed è...quantico! Occhio.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ritorno del vinile, altri segnali
Grazie della tua presa di posizione sui supporti musicali, sognavo un
articolo così da parte tua. E' incredibile cosa può fare il vinile, anche con una testina del 1969 come la Ortofon SL-15 che sto provando adesso.
Ti volevo evidenziare due importanti segnali che vengono in favore del vinile.
Una è la tendenza dei Radiohead, che obbligano a comprare il vinile se si vuole il cd. Un mio amico è stato costretto a farlo dopo tanti anni che ha comprato solo cd! Un altro segnale è quello dell'etichetta dei "the Clientele", e penso di molte altre, di cui ora mi sfugge il nome, mi sembra la Merge.
Ebbene, loro offrono di scaricare gratis l'intero album a chi compra il vinile. Così in un sol colpo si ha il formato elettronico ed il vinile. Buon anno analogico!
P.S. Ho letto l'articolo di Repubblica del signor bandieruola. Ma chi gliel'ha detto che il vinile si sente peggio, ed è solo un fatto affettivo-emotivo?
Maurizio - E-mail: maurizio.grosso-regn (at) poste.it

LC
Caro Maurizio,
grazie per il feedback e l'apprezzamento. Quel che mi auguro, oltre che un ritorno del vinile in numeri sempre più "importanti", è la voglia di metter fine alla folle "loudness war" tra case discografiche, che fanno a gara a chi fa suonar più forte i propri dischi (appiattendo la dinamica tutta verso l'alto). Con il vinile questo scherzetto viene davvero male, spero dunque che prima o poi rinsaviscano e si mettano a produrre due versioni di ogni disco: una incisa con tutta la dinamica consentita dal mezzo (CD o LP che sia) e l'altra schiacciata verso l'alto per accontentare i teenagers che hanno voglia di sentire "tutto forte".
Non ci sarebbe niente di male nel voler sentire ugualmente forte i passaggi "forti" e quelli "leggeri" se non fosse che per una piccolissima controindicazione: un suono privo di dinamica, ascoltato in cuffia ad alto volume, è il modo migliore per rovinarsi l'udito. Come ben sanno gli specialisti in campo otorino l'orecchio non si danneggia se è esposto ad una pressione sonora molto forte, ma variabile...si danneggia ben di più se esposto ad una pressione sonora inferiore ma costante. Nel mio impianto, di tanto in tanto, supero picchi di 110 dB nel punto d'ascolto ma l'escursione dinamica è enorme e tali "picchi" sono molto "distanti" (e pure rari) dai momenti di pianissimo. Ben più dannoso sarebbe costringere l'orecchio ad ore di 100 dB costanti (suona tutto ugualmente forte), senza picchi ed escursioni dinamiche. Qualche giorno di un trattamento di questo tipo e l'orecchio potrebbe iniziare a manifestare i primi segni di sofferenza, prima temporanea poi, con l'andar del tempo, permanente.
Se non per una questione squisitamente audiophile, che si ponga fine alla "loudness war" almeno per ragioni...mediche e sociali.
Infine, due parole sul fatto che chi auspica un "ritorno al vinile" sostenga che in realtà si senta peggio del CD. Per essere dei "feticisti amanti dell'LP" devono averlo fatto suonare con un chiodo al posto della puntina.
Questa purtroppo è la realtà. In una trasmissione radiofonica, su Radio Capital (!!!), il giorno dopo l'uscita di quell'articolo, si sosteneva che il vinile era "bello" perché aveva il fruscio, tant'è che qualche artista lo aggiungeva artificialmente sui suoi dischi. Credo che queste persone, pur essendo professioniste nel campo della Musica, prima di parlare di vinile dovrebbero preoccuparsi di ascoltarne uno, almeno una volta nella vita, riprodotto come si deve, non da una fonovaligia. Almeno saprebbero affrontare l'argomento "vinile" con qualche cognizione di causa.
Lucio Cadeddu

Re: Impostazione timbrica B&W
Ciao Lucio,
già ti ho scritto una serie di email sulla mia insoddisfazione relativa alla timbrica delle mie B&W 603 S3.
Ho letto le ultime email in cui anche un altro lettore di TNT Audio non era soddisfatto delle sue B&W ed ha seguito la strada dell'autocostruzione.
Io non sono tecnicamente preparato per affrontare l'autocostruzione di un diffusore e quindi ho sto seguendo la strada dell'ascolto nei vari negozi di Milano, portandomi sempre dietro il mio amico Trends Audio TA 10.1, di cui vado molto fiero.
Non ho avuto ancora modo di ascoltare diffusori TRIANGLE e KLIPSCH, e mi sono comunque lanciato nell'ascolto del TA 10.1 collegato a delle DYNAUDIO FOCUS 220 e SONUS FABER GRAN PIANO DOMUS con tanto di CD da me ben conosciuti (dal jazz, fusion all'elettronica).
C'è voluto coraggio per due motivi:

  1. Entrambi i diffusori hanno un'impedenza di 4 ohms e sensibilità rispett. di 87 db e 90 db
  2. Non tutti i negozianti vedono di buon occhio il Trends audio TA 10.1
Ho ascoltato i diffusori prima con delle elettroniche della Audio Analogue (lettore CD ROSSINI VT ed ampli VERDI SETTANTA). Suono molto caldo e soffice, ma un po' troppo "tranquillo" per quanto riguarda la dinamica, almeno per i miei gusti. Passo al TA...
Devo dirti che sono rimasto impressionato dal fatto che il TA guidava tranquillamente entrambi i diffusori senza troppa fatica. Il volume era a metà e la pressione era sufficiente a far zittire i presenti nella sala (7 m x 4 m). Ho notato subito una maggiore dinamica sui bassi e maggiore effetto tridimensionale.
E' rimasto scioccato anche il negoziante.....ma che tra uno shock ed un altro continuava a dirmi che un NAD anche non molto costoso che aveva lì l'avrebbe fatto a pezzi il TA 10.1...ho i miei dubbi!
Tornando al discorso diffusori, mi è piaciuto molto l'abbinamento TA + Sonus Faber.
Le SF hanno un suono molto equilibrato, sembra che tengano tutte le frequenze sotto controllo, riproducendo un suono che non stanca durante lunghi ascolti, anzi.
Poi le SF presentano anche un maggiore effetto palcoscenico, molto più ampio rispetto alle Dynaudio, che suonano comunque molto bene, ma che sono più brillanti sugli alti.
Passiamo alle domande (mi perdoni se ne faccio così tante): La ringrazio ancora per l'immensa pazienza nel rispondere alle mie domande. Ciao e rinnovo ancora i complimenti per la rivista...
PS: Esistono circoli di appassionati di hi-fi, sale di ascolto, in cui ci si incontra tra persone che condividono la stessa passione e si fanno sessioni di ascolto senza sentirsi la pressione addosso dei negozianti?
Mario - E-mail: mfiorillo (at) fastwebnet.it

LC
Caro Mario,
tieni conto che su 4 Ohm il TA 10.1 sviluppa circa 10 watt di potenza che, per ascolti a volume non troppo elevato possono essere ampiamente sufficienti. In una stanza da 28 mq e diffusori da 87 dB, comunque, la potenza del TA 10.1 secondo me non è sufficiente. Poi, certo, ognuno ha una sensibilità diversa e ciò che può suonare "forte" per me potrebbe essere "troppo forte" per te o viceversa.
Non mi sorprende che le Sonus Faber ti siano piaciute di più delle Dynaudio, visto che queste ultime, per carattere, sono più vicine alle B&W che desideri abbandonare. In considerazione di ciò e tenuto conto dei 90 dB delle Sonus Faber, abbinati ai 4 Ohm di impedenza, queste ultime sembrerebbero da preferire, anche perché sostieni che il livello sonoro, inteso anche come pressione acustica, ti soddisfa.
Triangle e Klipsch hanno un carattere più orientato dall'altra parte. Il motivo per il quale le consiglio spesso in abbinamento ad amplificatori di basso wattaggio è perché sono mediamente più sensibili della concorrenza.
Per quanto riguarda il pre da abbinare al TA 10.1, potresti anche orientarti verso qualcosa di usato, per meno di 1000 € si trovano macchine eccellenti, sia a valvole che a stato solido. Fai un giro in rete per vedere cosa riesci a trovare, poi sentiamoci di nuovo. Altrimenti, per 1000 euro nuovo...perché non fare un pensierino al pre
NuForce P-8 appena recensito?
Il lettore CD sarà da scegliere solo una volta che avrai scelto i diffusori e li avrai portati in casa, acquisendo una certa familiarità col suono dell'abbinata. Solo allora saprai che tipo di lettore cercare.
Infine, so di piccole comunità di audiofili che ogni tanto si incontrano per fare prove d'ascolto. Un modo facile per entrare in contatto con altri appassionati è frequentare i vari forum del settore o il nostro gruppo di discussione, che ha diverse ramificazioni "regionali" più o meno attive.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Soddisfazione per un lettore CD economico
Gentile Signor Direttore,
intendo renderla partecipe della grande soddisfazione che ho provato nella scelta e nell'acquisto di un lettore alla luce dei Suoi consigli, scelta che si è rivelata fonte di grande soddisfazione. A un amplificatore Primaluna Prologue one (valvolare) abbinato a casse Sonus Faber Concertino, disponendo di una normale stanza di dimensioni 4 x 5 m. dovevo scegliere quale lettore cd collegare.
Ebbene dopo avere provato lettori cd (ai fini di quanto Le voglio esprimere non credo che specificare i modelli sia importante) compresi in una fascia di prezzo intorno a Euro 800 - 1000 per circa tre anni, ritenevo di avere raggiunto un buon compromesso; tuttavia a causa di un guasto ho dovuto portare il mio lettore cd a riparare.
Non volendo privarmi dell'ascolto serale della musica, in attesa della riparazione, ho acquistato un lettore cd YAMAHA 497, in una grande distribuzione all'interno di un centro commeriale, al prezzo di circa EURO 230,00 alla luce della Sue recensioni su un modello della medesima casa ma di valore più elevato, il CDX 933; ebbene tale recensione mi ha affascinato tanto da convincermi a provare un lettore della medesima marca.
Sono rimasto veramente soddisfatto perche tale lettore si abbina molto bene al mio impianto malgrado il lettore Yamaha 497 possa apparire meno blasonato ed è certamente meno costoso degli altri lettori provati dal sottoscritto, tanto che intendo sostituire definitivamente il mio precedente lettore cd con il nuovo.
Magari in futuro potrei acquistare un convertitore D/A da collegare al YAMAHA 497 per migliorare l'impianto. Non posso che complimentami per l'ottimo servizio che Lei rende nell'informare gli appassionati di HI FI e porgo cordiali saluti.
Gabriele - E-mail: gabrieleforcella (at) albaneseantoniostudiolegale.191.it

LC
Caro Gabriele,
per il nostro conseuto Angolo dell'Ottimismo questa tua mi pare particolarmente adatta. Dimostra che talvolta, anche con spese modeste, si possa essere soddisfatti del risultato raggiunto. Certamente il CDX 497 non è il 993 ma è una macchina onesta che offre molto per il prezzo richiesto. Sarei davvero curioso di provare altre elettroniche Yamaha, chissà che il distributore italiano finalmente si decida :-)
Per quanto riguarda il DAC da abbinarci...forse è un po' presto per pensarci. Aspetta che il tuo lettore "ufficiale" rientri dalla riparazione, fai tutte le prove a confronto del caso e poi, magari, sentiamoci di nuovo. Quest'ansia del voler migliorare subito un apparecchio appena acquistato la trovo assolutamente non necessaria. Se il lettore ti piace così com'è...perché migliorarlo da subito? Tanto valeva acquistare un lettore DVD da 50 euro ed abbinarci da subito un DAC esterno! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 500 €
Cardo direttore,
circa un anno fa ho usufruito dei suoi consigli nell'acquisto del mio primo impianto, da lei battezzato "de minimis" :-). La catena era composta da:

Ho anche un receiver Marantz model 2238 che uso per ascoltare la radio e godermi le sue lucine blu!
Devo dire che è stato per me un bel passaggio, visto che provenivo da compattoni e portatili vari. Ultimamente sono venuto in possesso di un giradischi ERA 444 con testina Audio Technica AT95. Il giradischi è tutto sommato in buono stato, vorrei però cambiargli cavi di potenza e segnale perchè quelli originali, penso di circa 30 anni fa, mi sembrano un po' "andati".
Ora che la mia laurea si avvicina e che mi troverò presto a vivere a Londra stavo pensando a cosa valesse la pena portar con me e a cosa magari sostituire. Avevo pensato come prima cosa a lasciare le casse (anche se mi piacciono) perchè vorrei passare a delle torri da pavimento, mi sembrano anche più comode da gestire a parità di ingombro (ci sono sempre gli stands che occupano e mi danno l'impressione di costante pericolo caduta!).
Terrei il NAD che credo non aver sfruttato al massimo ancora. Il giradischi mi piace molto ma non lo conosco bene, a parte qualche apprezzamento generico sugli ERA che ho letto nel suo sito. Il lettore Cd, beh l'ho pagato 20€ e non ho grossi metri di paragone con un altro, non saprei. Considerando di spendere intorno ai 500-700€ per un upgrade, lei cosa mi consiglia di fare?
Grazie del suo tempo!
Francesco - E-mail: francesco.cuzzola (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
visto che pensi ad un trasferimento a breve termine e tenuto conto che in UK si trova tantissima HiFi a prezzi stracciati secondo me l'idea di acquistare casse nuove in questo momento sarebbe da accantonare. Tra l'altro, le tue MS20 non sono certo da buttare! Il giradischi ERA 444 è interessante, ne posseggo un esemplare anch'io, cui ho sostituito il braccio. Il suo braccio originale, con quella strana articolazione, è ingegnoso ma non è esente da difetti. Io ci montai a suo tempo un Esoter Track Ten, un classico imperniato dritto, leggero ed economico, che faceva la sua bella figura sul vecchio ERA. Si narra che questo strano giradischi sia stato progettato da un giovanissimo ed ancora sconosciuto Verdier. Il
museo di Verdier, che merita una visita, riporta solo un modello di giradischi ERA, non è dato sapere quanti ne avesse disegnati lui in persona e quanti dietro sua ispirazione.
Sostituire i cavi è operazione saggia, vista l'età. Poi potresti oliare un po' il perno, controllare bene lo stato della testina e la sua corretta "dimatura". Se messo in condizioni ideali il giradischi è ancora valido.
Buona l'idea di tenerti CD ed ampli, anche in previsione del trasferimento in terra d'Albione. Il mercato dell'usato là è di dimensioni sconfinate, i negozi specializzati hanno una vasta offerta di prodotti second-hand a prezzi davvero molto, molto bassi. Solo la spedizione costosa verso l'Italia li rende meno appetibili, altrimenti quello inglese sarebbe il mercato di riferimento anche per noi italiani. Se si parla poi di apparecchi inglesi, la convenienza è veramente indiscutibile.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Interfacciare una MM
Carissimo Lucio, mi permetto di darti del tu visto che abbiamo in comune oltre a questo hobby anche la passione per la mountain bike (anche se mi limito al cicloescursionismo senza velleità agonistiche....visto che il fisico non me lo permette!).
Curioso spesso nel tuo sito, vera miniera di informazioni e consigli per ogni appassionato di hi-fi, ma non mi è mai capitato di leggere come interfacciare correttamente un giradischi dotato di testina MM all'ingresso phono del pre. Ho recentemente acquistato su E-bay un braccio SME 3009 SIII che ho montato su un vecchio Thorens TD 160 con basetta predisposta per i bracci del costruttore inglese ed un colpo di fortuna mi ha fatto trovare, sempre su E-bay, un pick up integrato Shure MV30 HE n.o.s.(è una V15 IV dotata di corpo tipo Concorde Ortofon integrato nel braccetto in titanio da inserire nell'innesto apposito vicino al fulcro del braccio), ideale complemento per questo braccio a bassa massa che lavora bene solo con questo tipo di pick-up (e per questo un po' snobbato dai puristi estimatori delle MC).
Leggendo attentamente le istruzioni per il montaggio e la dimatura, leggo che il costruttore consiglia di rimuovere delle resistenze presenti nei terminali del cavo in dotazione al mio braccio e regolare la capacità di ingresso del pre per un totale di 250pF a 47 Kohm.
Nelle istruzioni del braccio trovo che il cavo comprensivo del cablaggio del braccio ha una capacità complessiva di circa 300pF e, una volta rimosse le resistenze, scende a circa 75pF. L'ingresso phono del mio pre Copland CTA 301 MkII ha valori dichiarati di sensibilità minima di 2,0 mV con impedenza di 47Kohm / 120pF.
Considerando che non ho grandi nozioni di fisica, puoi spiegarmi come agire per interfacciare (spiegandomi anche le operazioni manuali da compiere!) correttamente il tutto facendomi capire come si calcolano i valori in gioco visto che sulle riviste si fa tanto parlare di step-up e trasformatori per MC ma si parla poco o nulla di MM anche ora che il vinile sembra voler tornare alla ribalta.
Qualora l'argomento sia già stato trattato in maniera esaustiva, e comprensibile anche per persone come me digiune in materia, puoi rimandarmi alla lettera o all'articolo relativo. Ringraziandoti anticipatamente per la cortese risposta che penso possa essere di interesse comune a molti appassionati ti saluto con simpatia.
Gianvito - E-mail: gianvito.annese (at) tiscali.it

LC
Caro Gianvito,
le testine MM hanno generalmente bisogno di 47 kOhm (47.000 ohm) di impedenza (resistenza) ed un valore di capacità che varia in funzione delle caratteristiche del modello e, perché no, del risultato che si desidera ottenere in gamma alta. Infatti, la capacità d'ingresso, sommata a quella dei cavi, influenza la risposta in frequenza delle testine MM (di quasi tutte) nell'ultima parte dello spettro audio. Più è alta la capacità, più la risposta in frequenza sarà "calante" e quindi la testina suonerà più "calda". Questa è una sorta di regoletta generale che funziona nella maggior parte dei casi.
Il tuo pre offre un carico corretto per quanto riguarda la componente resistiva, ed abbastanza basso per quanto riguarda quella capacitiva (120 pF sono pochi). A questi 120 pF devi però sommare la capacità dei cavi che, nel tuo caso, sembrerebbe essere di 75 pF. Qui scrivi alcune inesattezze, perché non è rimuovendo "resistenze" che si abbassa la capacità. Le resistenze determinano la...resistenza (in ohm), la capacità è determinata dai condensatori. Immagino che negli spinotti dei cavi del tuo giradischi siano stati saldati dei condensatori. Rimuovendoli (estirpandoli, cioé) la capacità del collegamento scenderebbe a quella del solo cavo che, realisticamente, è in quell'ordine di grandezza (75 pF). Ora, sommando le due capacità (ingresso phono + cavo cioé 120 + 75) arriveresti a 195 pF di capacità totale, non troppo lontano dai 250 consigliati. Per ottenere i 250 pF dovresti aggiungere dei condensatori da 60 pF circa, al posto di quelli che avrai rimosso. Prima di farlo, però, ti consiglio di ascoltare il risultato senza condensatori aggiuntivi, potrebbe essere che l'equilibrio timbrico sia già ottimale così. Ripeto: è solo una questione di esaltazione o attenuazione della gamma altissima, e viste le differenze in gioco probabilmente si tratta di frazioni di dB a 10-15 kHz. Magari non le sentiresti neppure. Per essere ancor più chiaro: la testina funziona benissimo sia con carichi superiori che inferiori, si modifica soltanto la sua risposta in gamma altissima, tutto qui.
Prova così, con cavo "nudo" e pre a 120 pF. Per aggiungere un condensatore negli spinotti sei sempre in tempo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi di vicinato
Gentile Cadeddu sono Giorgio. La ringrazio per le magnifiche letture e prove audio che mi hanno accompagnato più di una volta prima della buonanotte. Le scrivo per chiederle una piccola consulenza. Da quando mi sono trasferito in appartamento ho conosciuto una piaga che prima ignoravo in casa indipendente: il vicinato.
Mi sono reso conto che tale male è sensibile ai decibel dei nostri amplificatori e tende a lamentarsi in maniera esponenziale con l'aumentare del volume.
Ho letto quindi tonnellate di materiale (molto piacevolmente) trovando probabilmente la soluzione che fa per me: elettroniche valvolari che non superino i 20w e capaci di riprodurre un suono audiophile naturale e caldo e a basso volume. Ho visto diversi cinesi che per poco più di 600 € dovrebbero essere in grado di appagare la mia sete di jazz e blues e nient'altro. Come Lettore CD - NAD C521I (per iniziare).
L'ambiente non supera i 20 mē. Per le casse ho diversi dubbi: avrei voluto trovare un paio di KEF Coda 70 oppure Triangle Titus 202 ma niente da fare.
Ho trovato invece una coppia di KEF CONCORD IV in ottimo stato che ritengo molto interessanti. In alternativa opterei per due Klipsch RB 15.
Accetto ogni suo prezioso consiglio, sulle casse in particolare.
Le faccio ancora i complimenti per il lavoro svolto finora.
Grazie
Giorgio - E-mail: xgioma (at) tiscali.it

LC
Caro Giorgio,
il vicinato è un problema, in effetti. E, a meno di interventi drastici sull'isolamento acustico dell'ambiente d'ascolto (invasivi e costosi) non sarà certo un cambio di amplificatore a risolvere il problema. Tra l'altro, 20 watt possono fare tanto rumore comunque. Il disturbo al vicinato lo si causa con la pressione acustica e questa non riesce a distinguere se a produrla sia un ampli a valvole da 20 watt o uno stato solido da 500. 100 dB sempre 100 dB restano, tanto per capirci.
C'è poi da fare i conti con la fisiologia dell'orecchio umano: a basso volume, alte e basse frequenze si perdono e si sentono solo le medie. Il tutto si linearizza via via che sale il livello d'ascolto. Quindi, tasto loudness a parte, non c'è alcuna combinazione di apparecchi che possa risolvere questo problema che, ripeto, è insito nella natura dell'orecchio umano.
Si potrebbe fare, semmai, un discorso diverso: ci possono essere apparecchi (diciamo pure diffusori, però) che anche a basso volume riescono a suonare in maniera soddisfacente ed abbastanza completa (anche sui bassi) ed altri che invece si esprimono meglio a volumi elevati. L'amplificazione c'entra poco, pochissimo.
In genere, ma esistono anche controesempi, i diffusori che si "muovono" bene anche a bassi volumi d'ascolto sono di efficienza medio-alta: altoparlanti leggeri e veloci che si esprimono bene anche con pochi watt. Escluderei le KEF Concord IV, diffusori di bassa sensibilità (87 dB) ed in sospensione pneumatica. Vedrei meglio un bookshelf in bass reflex che possa essere "aiutato" anche dall'aria del condotto.
Non sarebbe male, ad esempio, orientarsi verso delle piccole torri da pavimento, magari generose in gamma bassa e di buona sensibilità. Penso alle Aliante CNM Tower, alle torri della serie Arbour di Indiana Line, a qualche Monitor Audio e, perché no, a qualche torre Klipsch della serie F. Se le torri fossero un problema, punterei la mia attenzione sui diffusori bookshelf corrispondenti ai modelli citati.
Per l'amplificazione, risparmierei un bel po' di soldini, scegliendo un Trends Audio TA 10.1. Con meno di 200 € hai un amplificatore di qualità sopraffina, ben superiore a quella di valvolari low-cost ed una potenza che, tenuto conto dei diffusori, dei vicini e delle dimensioni dell'ambiente, dovrebbe essere largamente sufficiente.
Come lettore CD il NAD C521 andrà benissimo.
Tieni conto che i denari risparmiati sull'amplificazione potrebbero essere dirottati molto più saggiamente ed efficaciemente sui diffusori (e +400 € di differenza cominciano ad essere rilevanti).
Se, comunque, la tua fosse un'insana voglia di valvole a tutti i costi...non saprei in che modo aiutarti. Per me prima viene il suono e poi la moda dell'oggetto trendy (ammesso che le valvole siano trendy...).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi
Gentile direttore,
innanzitutto volevo ringraziarti per il contributo che dai, a noi lettori, nel tuo fantastico sito. Purtroppo, dopo svariate prove effettuate nel mio impianto, sono costretto a chiederti un consiglio nuovamente. Le frequenze medie-alte suonano più forte della gamma bassa. Non sono né stridenti né fastidiose, solo che se i bassi fossero con una intensità più forte avrei sicuramente raggiunto la pace dei sensi.
I bassi ci sono, sono estesi e privi di gonfiori, se non fosse per il "volume" appunto basso. L'impianto suona in un ambiente (che ti allego) forse ancora troppo riflettente?
Cercherò di darti più info possibili a riguardo: pavimento in parquet, parete dietro diffusori rivestita completamente di carta da parati non liscia, tende media pesantezza, tappeto pelo lungo, complementi di arredo nei punti di prima riflessioni, grosso divano...ampli nad c372, dvd denon 1400, casse Focal v836 (distanti dalle pareti 1m e 1,70 lateralmente), e cavi di potenza van den hul cs122.
E' possibile che le risonanze si sentano camminando per la sala ad altezza uomo mentre abbassandomi nello stesso punto spariscono? Questo succede anche negli angoli.
Nella speranza di una tua risposta, ti ringrazio nuovamente.
Giancarlo - E-mail: terranovagiancarlo (at) virgilio.it

{Sala d'ascolto]

LC
Caro Giancarlo,
le risonanze dipendono dall'interazione di tutte le pareti e del pavimento/soffitto. E' pertanto normale che abbiano intensità diversa a seconda della "quota" alla quale ti poni. L'impianto non dovrebbe essere in alcun modo responsabile per il risultato che ottieni: l'ampli certamente non privilegia la gamma medio-alta ed i diffusori hanno una risposta in gamma bassa di ottimo livello, per potenza ed estensione. Resta quindi da esaminare l'ambiente e la disposizione dei diffusori all'interno di esso.
La prima osservazione che mi sento di fare è che la sala sembra abbastanza vuota: tolti il divano, il tappeto e le tende non c'è molto altro che possa assorbire le frequenze medio-alte. Parete attrezzata (immagino con qualche anta a vetro) e tavolino in vetro, PC con relativo tavolino...di certo non aiutano molto. Non hai indicato l'altezza del soffitto, se molto alto potresti avere qualche problema in più. Poi noto dei Tube Traps autocostruiti...siamo sicuri che agiscano alle frequenze "giuste"? Non è che invece sono tarati male e si mangiano letteralmente porzioni "utili" della gamma bassa?
Ancora: il punto d'ascolto è abbastanza distante dalla parete retrostante, che appare completamente vuota. Anche questo certamente non è benefico.
Suggerimento: hai provato ad avvicinare i diffusori alla parete posteriore? Magari quel metro di distanza può essere ridotto a 60 cm (con passi intermedi di 10 cm per volta) fino a trovare il giusto compromesso tra immagine, pulizia della gamma medio-alta e presenza della gamma bassa. Prova anche ad angolare (fortemente) i diffusori verso il punto d'ascolto, in modo tale che gli assi dei tweeters vadano ad intersecarsi 50 cm davanti al punto d'ascolto. Questo dovrebbe ampliare l'immagine e simultaneamente attenuare la gamma medio-alta.
Se, nonostante tutto, il risultato dovesse essere fallimentare, forse dovresti pensare a diffusori di impostazione timbrica diametralmente opposta (ProAC, Sonus Faber...).
Prima di ciò, fai tutte le prove che ti ho detto e sentiamoci di nuovo non appena avrai qualche risultato utile.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

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